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Racconti Erotici Etero

Le mie vacanze in diretta

By 12 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Le mie vacanze in diretta ‘ Una sera d’agosto

Ciao a tutti, sono Davide, ho 24 anni e questo è il mio primo racconto’ Ho deciso di raccontarvi quello che mi è successo in questi giorni di vacanza nel paesino dove ogni anno trascorro le vacanze, un paesino molto piccolo in collina dove ormai ci si conosce un po’ tutti tra i pochi ragazzi del posto e i turisti abitudinari come me.
Sono sempre state vacanze di relax e di risate con gli amici, tra una pizza, una partita a calcetto e due risate al bar, complice anche l’assenza di ragazze nella compagnia che, vista la tranquillità del posto, cercano divertimento nei locali dei paesi limitrofi con altre frequentazioni. Quest’anno tutto sembrava presagire a un’altra vacanza fotocopia, finchè poche sere fa è successo un episodio che ha fatto prendere una nuova piega alle mie vacanze e che per le prossime 2 settimane me le renderà molto piccanti’
Era da poco passata mezzanotte, quando con i miei amici stavamo rientrando a casa dopo una bella cena in compagnia. Eravamo quasi arrivati nella piazza del paese, percorrendo la tortuosa stradina che scorre tra la campagna, quando notiamo i fari accesi di una macchina che subito dopo si spengono tra le piante che costeggiano la strada per accedere ad alcune case di campagna. Visti i precedenti, decidiamo di andare a controllare, poiché trattandosi di case isolate, negli anni passati si sono verificati diversi casi di furto, soprattutto nel periodo estivo.
Lasciamo la macchina in piazza e con gli altri 3 amici ci incamminiamo per un sentiero che ci porta su un altura dominata dalla vegetazione incolta. Cercando di fare il più piano possibile riusciamo ad arrivare su questa piccola collina sotto la quale passa la strada dove abbiamo visto la macchina fermarsi. Il tempo di fermarci, immobili senza fare nessun respiro, e sentiamo delle voci provenire dal basso’ci orientiamo e scorgiamo nel buio la macchina parcheggiata in un area di cantiere. Presi dalla curiosità decidiamo di avvicinarci piano piano, stando anche attenti ad ascoltare le voci che provenivano dalla macchina. Riusciamo ad arrivare dietro a una montagnola di ghiaia, a una ventina di metri dalla macchina, quando riusciamo a mettere a fuoco la scena’ Si tratta di una monovolume con il vetro posteriore completamente appannato, da un finestrino escono due gambe e si vede il profilo di una persona muoversi all’interno della macchina’ Non era difficile capire che non si trattasse di due ladri, ma una volta appostati al sicuro ne abbiamo avuto la conferma ascoltando le conversazioni; una voce da ragazzo si alternava tra il ritornello di qualche canzone e una serie di: ‘Dai, ti prego” ‘Ma perché fai così?’. La ragazza, con una voce molto più decisa e quasi urlando continuava con un imperterrito ‘No, non mi va’ ‘Non tentarmi che è già tardi’.
La ragazza che era sdraiata sui sedili posteriori con le gambe fuori dal finestrino si alza e si siede accanto al ragazzo: ‘Basta dai, mi hai già fatto venire voglia e tra poco devo essere a casa’. Lui replicava a bassa voce: ‘Dai ci mettiamo solo 5 minuti, poi anche se fai un po’ tardi non succede niente’.
‘No, al massimo se vuoi facciamo un attimo in bocca se no niente’
Andarono avanti ancora un minuto a discutere, poi lei sparì di nuovo dal finestrino per abbassarsi tra le gambe di lui.
Avevamo sentito abbastanza e decidemmo di tornare in piazza, ma nell’allontanarci, anche a causa del silenzio dei due ragazzi che non parlavano perché lei aveva la bocca impegnata, sentirono i nostri passi e scattarono preoccupati sui sedili anteriori mentre noi ce la davamo a gambe.
Una volta arrivati in piazza ci salutammo di corsa e ci dividemmo per evitare di essere visti tutti insieme una volta che la macchina fosse passata dalla piazza in quanto unica via d’accesso al paese. Mentre i miei amici tornavano ognuno nella propria casa chi con la macchina, chi con lo scooter, io mi avviai a piedi verso la mia abitazione, quando vidi i fari scendere giu dalla stradina e arrivare verso di me. Cercai di far finta di niente ma la curiosità era forte e guardai dentro la macchina’ non appena si accorsero di me la sagoma del ragazzo si accovacciò sul sedile per non essere visto, mentre la ragazza che era al volante’..era Samanta!!! Samanta è una delle ragazze del paesino che crescendo ha iniziato ad uscire con ragazzi dei paesi vicini’ Quando mi accorsi di conoscerla la salutai con la mano abbastanza imbarazzato e senza voltarmi andai diretto a casa ripensando all’accaduto e facendomi venire una gran voglia di sesso

A breve vi racconterò gli sviluppi della storia, che è ancora in evoluzione e spero che sia un gran finale di vacanza :)
Visto che è il mio primo racconto accetto con molto entusiasmo vostri consigli, suggerimenti, critiche o qualsiasi cosa vogliate scrivermi a davideottantasei@katamail.com

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