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Racconti Erotici Etero

L’errore

By 4 Ottobre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Mara, 33 anni sposata da 4 anni con luca, conosciuto sui banchi del liceo madre di una bambina  di 2 anni  sono un medico pediatra.
   
    La mia storia inizia, quando un maledetto giorno, sono costretta  a trasferire lo studio medico in cui esercito..

    Dopo un accurata ricerca opto per un locale in un nuovo centro commerciale nella zona semicentrale della mia città

    I primi giorni ho sgobbato come uno scaricatore per rendere accogliente lo studio in modo che i bimbi si trovassero

   a loro agio…. un Giovedi mi guardo attorno soddisfatta…l’ambiente è proprio carino, è presto per tornare mi dico

   quasi quasi faccio un giro per il centro commerciale. Mi tolgo la tuta e rimetto gli abiti…gonna al ginocchio sandaletti

  con leggero tacco…camicetta…non sono mai stata appariscente dato anche il mio aspetto minuto..165 cm per 51 chili

 bionda occhi verdi e occhiali da vista…faccio un giro per i negozi..poi decido di prendere un caffè entro nel bar guardandomi intorno curiosa…chiedo il caffè il barista si gira…e mi squadra da cima a fondo…come mi volesse fare una radiografia…50 anni o giu di li baffi molto alto e robusto….stringo le braccia. e abbasso gli occhi mi sento a disagio…lui mi fa buongiorno dottoressa l’ho vista prima che stava portando dei scatoloni nello studio, se ha bisogno mi chiami pure mi chiamo Alberto, tanto ci vedremo spesso..mi da la mano la tiene per qualche secondo di troppo,
Io rispondo a bassa voce io mi chiamo Mara piacere e riesco ad aggiungere la ringrazio…prendo il caffè ed esco ho una strana inquietudine addosso….

Continua

Lo studio era pronto e avevo deciso per un inaugurazione a misura di bambino,

Luca mio marito per l’occasione si era traformato in animatore e clown,ovviamente c’erano

palloncini un giocattolino, patatine e tutto ciò che può piacere ai bambini un piccolo buffet per

i genitori, per comodità avevo ordinato il tutto al bar del centro commerciale, mi ero vestita per

a differenza del solito con una gonna leggera poco sopra al ginocchio un paio di sandaletti

con tacco appena piu alti del solito..ed una camicetta di seta. Luca mi aveva detto oggi sei

veramente carina e sexy, ma io mi sentivo come al solito una donna timida ed insicura.

Sono arrivata in anticipo ed insieme a me è arrivato il barista con il carrello del buffet.

Quando mi ha visto ha fatto un fischio di ammirazione e ha detto vorrei tornare un bambino

per farmi visitare da te, passando al tu…sono arrossita e mi sono schernita non so perchè

ma ero a disagio…mi ha dato la mano e come al solito l’ha tenuta a lungo…ed ha accennato

ad una carezza sul dorso…ero molto turbata ho alzato lo sguardo e i suoi occhi magnetici

hanno affondato lo sguardo sui miei…non sono riuscita a sostenere il suo sguardo e ho

chinato la testa. Poi la festa è iniziata con tanta allegria mio marito faceva il burlone ed io

ero indaffarata a correre di qua e di la per controllare che tutto funzionasse alla perfezione

ma ovunque andassi sentivo il suo sguardo su di me…ero molto ad disagio ed evitavo..

il suo sguardo…poi ad un tratto me lo sono trovato vicino….a abbassato la testa….e mi ha

sussurrato Mara sei una donna stupenda ma insicura…hai bisogno di una persona che ti

guidi…ho girato la testa per rispondergli ma la mia voce non è riuscita ad uscire…mi sono

allontanata di corsa tremando…rifugiandomi da Luca avrei voluto essere abbracciata

protetta ma lui era circondato da un gruppo di bambini e non mi ha prestato attenzione…

per fortuna la festa è finita..ed abbiamo iniziato a raccogliere il tutto…Alberto, il barista,

in modo professionale recupera le sue cose…io mi sono offerta di aiutarlo..lui ha detto

sono io cha aiuterò te…lasciandomi li senza aver il tempo di replicare…tornando a casa

Luca mi ha detto hai fatto colpo sul barista Mara….a queste parole sono arrossita e mi sono

stretta a lui…

Continua

Incubi


Siamo rientrati a casa ed ero in una condizione di tensione parossistica Luca mi ha detto, ma cos hai Mara, per fortuna la bambina ha iniziato a fare i capricci ed ho potuto evitare di rispondergli….abbiamo cenato e Luca mi ha detto vogliamo uscire io ho detto no dai sono stanca ma lui ha insistito dai andiamo a festeggiare oggi non ci siamo visti quasi per nulla….ero tesisissima ed ho pensato ma si magari mi rilasso e dimentico tutto di oggi…ha chiamato la baby sitter e mi ha detto dai fatti bella che stasera hai una luce nuova negli occhi…sono arrossita ed ho detto ma dai….comunque mi sono preparata gonna e autoreggenti perche’ so che a lui piace cosi sandaletti ed una cavigliera che mi aveva regalato l’estate scorsa….siamo andati in un piano bar..io l’adoro…e per un paio d’ore ho dimenticato tutto c’ero io e Luca e il mondo attorno non esisteva piu…ero felice come non mi accadeva da tempo….poi all’improvviso il segnale di un sms..

non so perchè ma una strana inquietudine mi ha assalito…..ho detto a Luca che dovevo andare in bagno..ho aperto il tel con mani tremanti sms da 346………numero che non conoscevo….c’era scritto buonanotte dottoressa da domani ci vedremo spesso….Alberto….per un attimo ho temuto di cadere ho iniziato a tremare volevo piangere….ma mi sono fatta forza sono tornata in sala e ho detto Luca dai andiamo domattina inizio presto….ma sapevo gia che avrei dormito poco…lui voleva fare l’amore ho rifiutato adducendo la scusa di un terribile mal di testa e mi sono rannicchiata come a scomparire sotto di lui cercando protezione ho trascorso la notte tra momenti di veglia e sonno sognando prigioni caverne ed io che cercavo di scappare ma ogni volta che arrivavo all’uscita era come se una barriera invisibile mi respingesse dentro….sono arrivata al mattino sfatta e stanca…non volevo andare a studio….ma sapevo che era impossibile la mia pretesa ho cercato di vestirmi nel modo piu anonimo possibile jeans ballerine e maglioncino…sono entrata di corsa nello studio evitando accuratamente di guardare verso il bar…..mi ero appena messa il camicie quando il campanello ha suonato ho aperto ed era lui……ho balbettato buongiorno…e lui le ho portato un cappucino caldo Mara…credo che tu ne abbia bisogno….dandomi la mano ho ricambiato la sua stretta e lui come al solito la tenuta un pò di piu’…mi sentivo male sentivo caldo e avevo brividi come avesse la febbre….lui mi fissava negli occhi ed io ho abbasato lo sguardo…chinando la testa…lui ha sorriso dicendo..non mi ero sbagliato e ha detto vai a lavorare Mara..che tanto ci rivedremo presto….ed e’ uscito lasciandomi indifesa tremante ho istintivamente portato le mani al petto come se mi sentissi nuda….


continua



Sono rimasta a lungo in piedi in silenzio poi mi sono fatta forza e sono tornata alla scrivania guardando quel capuccino come

Sono rimasta a lungo in piedi in silenzio poi mi sono fatta forza e sono tornata alla scrivania guardando quel’ capuccino come fosse uno strumento di tortura, poi la fame mi ha vinta ed ho iniziato a far colazione sollevando la tazza ho visto che sotto c’era una busta’.non so il motivo ma ho iniziato a tremare rovesciando il liquido caldo sui miei pantaloni’.ho aperto la busta come in trance e ho letto il biglietto”da oggi dottoressa dovrai indossare solo gonne e camiciette aperte niente reggiseno e slip solo calze autoreggenti un trucco leggero e tassativamente tacchi alti non meno di 10 centrimetri’mi sono venute le lacrime agli occhi e mi sono detta ora lo denuncio ma poi come se una forza invisibile mi abbattesse ho chinato la testa mentre un tremito mi scuoteva tutta e dei brividi di freddo mi percorrevano il corpo come se avessi la febbre. Ho abbassato lo sguardo e ho visto i jeans ed il maglioncino bagnato e come se mi fossi svegliata da un sogno mi sono detta non posso lavorare cosi ho chiuso lo studio ho indossato il cappotto e sono scesa per acquistare degli abiti nuovi per il bisogno’.sono entrata nel primo negozio e subito sono andata al reparto jeanseria ma istintivamente ho come sentito il bisogno di volere qualcos’altro e sono quasi di corsa andata li dove c’erano gonne di tutti i tipi’ho subito visto una gonna non cortissima ma molto attillata e dentro di me una voce mi diceva questa va bene per cio’ che ti e’stato chiesto di fare’.poi ho acquistato una camicetta e delle autoreggenti’.nere sono entrata nel camerino e mentre provavo il tutto le mie mani hanno sfilato gli slip ed il reggiseno’.mi sono rivestita e sono uscita ho pagato mettendo gli abiti sporchi in una busta’..sono risalita e mentre tornavo a studio passando davanti al bar ho visto Alberto che mi guardava con un sorriso beffardo mi ha fatto un cenno e mi ha detto ti aspetto alle 1230 per l’aperitivo’sii puntuale di corsa sono tornata a studio e ho chiuso la porta come a mettere una trincea difensiva’.tra me e il resto del mondo’.la mattinata e’ trascorsa veloce tra pianti di bimbi mamme apprensive ed un continuo squillare del telefono’.solo dopo molto tempo mettendomi seduta e sentendo la pelle della poltrona ho ripreso coscienza di essere senza slip e un brivido forte mi ha scossa’.ho dato uno sguardo all’orologio le 11.53 e come se una mano invisibile mi sollevasse mi sono alzata nella mia testa c’erano solo 2 parole sia puntuale’..quasi di corsa sono andata al bar ed ho cercato il tavolo piu’ nascosto del locale dopo qualche minuto e’ venuto il ragazzo a prendere l’ordinazione ho chiesto un analcolico dopo qualche minuto Alberto e’ tornato con un flut di prosecco ho cercato di dire ma io sono astemia’.e lui bevi dottoressa che presto altre cose ti scalderanno il corpo e l’anima’poi ha detto apra’ le gambe e socchiuda la bocca da oggi ogni volta che si siedera’ dovra’ stare cosi’..ho cercato di dire ma perché mi dice questo e lui perche’ tu lo vuoi ed io ti aiutero’ e ti guidero’ in questo percorso’.ora aprile’.come in trance ho sentito le mie gambe allargarsi e le mie labbra schiudersi’.lui mi ha detto resto cosi 10 minuti e poi vai avrai presto nuove cose da conoscere e scoprire e si e’ allontanato ho fatto trascorrere quel tempo che a me e’ sembrato lunghissimo avevo la sensazione che tutti sapessero’poi traballando come fossi ubriaca sono tornata nel mio studio’

 

Continua

 

A fatica ho percorso quei pochi metri che mi separavano dallo studio, mi sono accasciata sulla poltrona vinta dalla stanchezza

A fatica ho percorso quei pochi metri che mi separavano dallo studio, mi sono accasciata sulla poltrona vinta dalla stanchezza dall’ umiliazione che avevo provato a ed essere stata esibita con le mie intimita’ che tutti avrebbero potuto notare’.pero’ anche se non capivo il motivo sentivo giu nel punto piu’ segreto

Di me stessa un calore un brivido ed una sensazione strana come di bagnato’ come se avessi appena fatto la pipi’.ho portato una mano tra le gambe e ho sentito un umido strano’.l’ho ritratta di scatto come se mi fossi bruciata’.le mie dita erano bagnate piu’ di quando facevo l’amore con mio marito’.eppure non ero eccitata’.eppure non volevo che questo accadesse mi sono detta Mara ma cosa ti sta capitando cosa succede’sono corsa in bagno mi sono lavata il viso e quasi con rabbia ho rimesso gli slip’.li ho tolti e poi rimessi di nuovo ma sentivo sempre quella voce tu lo vuoi’.vinta li ho tolti e sono tornata al mio lavoro’il pomeriggio e corso veloce e quando Luca mi ha chiamato dicendomi Mara sono le 19 non hai ancora finito’.ho risposto si’.viemmi a prendere per favore’.ho rimesso il reggipetto e lo slip e sono corsa da lui’..appena mi ha visto ha detto ma cos’hai sei tutta arrossata hai la febbre”io balbettato no sono solo molto stanca’..andiamo a casa per favore’..dopo cena mi sono rannicchiata tra le sue braccia cercando protezione e sicurezza’.lui non ha capito cio’ e mi ha chiesto di fare l’amore’.ho detto si ma non avrei voluto’.mi ha presa con la solita dolcezza ma sentivo dentro di me che avrei voluto di piu’ di diverso’.ho chiuso gli occhi e ho sentito di nuovo quelle parole tu lo vuoi’.e come se avessi presso la scossa mi sono inarcata aprendomi a lui’.luca ha sentito quel mio trasporto’.ed ha intensificato le spinte dentro di me ho aperto gli occhi e ho avuto come la visione di alberto che mi guardava’..ed ho iniziato a gemere e gridare come mai avevo fatto raggiungendo un orgasmo devastante’..Luca si &egrave svuotato dentro di me’..dicendomi e’ stato bellissimo stasera non ti avevo mai avuto cosi’ non ti ho mai sentita cosi piena di desiderio’..ho mentito vergognandomi e gli ho detto e’ merito tuo amore’.La notte e’ trascorsa veloce in preda ad un sonno profondo’che speravo cancellasse dalla mia mente il ricordo di cio’ che era avvenuto negli ultimi giorni’.ma al mattino nulla era cambiato’..quelle parole erano’ dentro la mia testa costantemente’.mi sono vestita come alberto aveva chiesto’.in ascensore mi sono tolta gli slip e sono arrivata a studio’..dopo qualche minuto e’ suonato il citofono’.c’e’ un pacchetto per lei dottoressa’ma io non ho ordinato nulla ho risposto’.be’ io sono solo un corriere e c’&egrave il suo nome’non c’&egrave nulla da pagare’.l’ho fatto salire e mi ha consegnato un piccolo’ pacco’.lo avevo ancora in mano quando un sms’aprilo dottoressa’.sono un piccolo dono per te l’ho aperto e ho visto che c’erano due piccole palline palline di geisha c’era scritto’..mi sono fiondata su internet per capire’.e quando ho letto mi sono sentita svenire’.sono crollata sulla poltroncina’.e di nuovo un sms vai in bagno e mettile poi vieni al bar”fallo ora’..sono rimasta con il telefono in una mano e le palline sull’altra a lungo’poi come in un sogno traballando sui tacchi sono andata in bagno’..

Continua

 

 

Sono entrata in bagno ma in quel momento e’ squillato il telefono’sono corsa a rispondere era Luca’

Sono entrata in bagno ma in quel momento e’ squillato il telefono’sono corsa a rispondere era Luca’.Mara mi dice devo darti una brutta notizia’devo andare via per qualche giorno, lui e’ consulente legale per una multinazionale molto importante, tornero’ sicuramente per il week end’mi sento persa proprio ora che avrei bisogno di una mano amica di un porto sicuro in cui rifugiarmi gli di ma Luca e’ proprio necessario che tu parta? E lui ma Mara cosa c’e’ hai qualche problema non l’hai mai fatto’io riesco a dirlo no Luca nessun problema solo volevo che tu fossi con me’.lui sciocchina ti amo lo sai’anch’io sussurro’.chiudo la comunicazione e scoppio a piangere’.cosa sara’ di me ora che sono sola’.mi riprendo a forza’ e all’improvviso un sms Mara cosa fai ti sei dimenticata cio’ che ti ho ordinato di fare? Cerco di ribellarmi a tutto cio’ rispondo no ora basta’.non sono una cosa tua’..sono madre e moglie’.non cercarmi piu”.subito la risposta e’ vero non sei una cosa mia sei la schiava di te stessa delle tue insicurezze della tua femminilita’ fallo Mara ora o davvero non potro’ piu guidarti verso la meta che desideri e vuoi piu’ di ogni cosa’..chino la testa vinta di nuovo da queste parole e mi ritrovo in bagno’.mi siedo sul bide’ e con estema difficolta’ riesco ad infilare le palline all’interno’.provo subito un senso di pienezza come mai mi era capitato’.mi rialzo e provo a camminare ad ogni passo che faccio’.il movimento si ripercuote dentro di me facendo vibrare ogni parte del mio corpo”mi avvio verso il bar e quando sono a meta strada sento che’ mi sto bagnando sempre di più ho il timore che qualcuno veda”.cerco di camminare stringendo le gambe ma e’ peggio mi sento ancora più piena ho un gemito e un senso di sbandamento’.un signore mi dice’.si sente male signora’mi faccio forza e dico no nulla un calo di zuccheri ora vado al bar’..entro e’ lui e’ la mi guarda ed io chino la testa’.lui capisce che ormai sono vinta che ha tra le sue mani il corpo e la mente di Mara mi sussurra siediti’..io automaticamente apro le gambe e socchiudo le labbra’..lui mi porta un caffe” si siede e mi dice cosa provi Mara? Ed io mi sento umiliata distrutta’e lui bene e’ chi che desideri e cio’ che voglio”.all’improvviso sento una mano sulle mie gambe’..cerco di spostarla’ma lui e’ forte mi guarda e con tono duro’.dice aprile Mara’.voglio sentire”quanto sei bagnata’..sussurro no per favore questo no’..lui non mi ascolta nemmeno”.sale con la mani ed arriva li”..mi sfiora la vagina e dice bene Mara sei quasi pronta ma ancora dovrai attendere’.

Attendere cosa chiedo io? il momento in cui mi dimostrerai la tua devozione’.risponde’.mi tocca ancora per qualche secondo’.ed io inizio a gemere poi toglie le mani’.si accerta che non veda nessuno’.e porta le sue dita alla bocca mi dice senti il tuo sapore’..strisciandomi le dita sulle labbra’.sento il sapore dei miei succhi e la cosa mi fa emettere dei gemiti’..lui si alza e mi dice ora torna a lavorare dottoressa terrai le palline fino a quando non ti diro’ di toglierle’e tienti pronta una di queste sere sarai chiamata per compiere l’ultimo passo”ma gia da domani proverai qualcosa di nuovo’e poi immagino che potrai trovare una scusa con tuo marito’..a queste parole mi sento veramente perduta luca non ci sara’ per 4 giorni’..lui mi dice hai capito Mara? Ed io come in trance rispondo si signore’..lui sorride compiaciuto e dice brava stai imparando’..ora torna al lavoro e non godere’.lo potrai fare solo se io te lo diro”’ barcollando squassata ad ogni movimento da quella presenza in me torno allo studio e mi accascio sulla poltrona’.

 

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Sono seduta sulla poltrona da pochi minuti e mi sembra che il tempo si sia fermato’

Sono seduta sulla’ poltrona da pochi minuti e mi sembra che il tempo si sia fermato’.poi suona il telefono e gioco forza debbo rialzarmi a fatica’.ogni movimento mi provoca delle fitte al basso ventre che si ripercuotono in ogni angolo del corpo fino ad arrivare al cervello’poi iniziano ad arrivare i pazienti’piu’ di un genitore mi guarda in maniera strana’ qualcuno mi chiede ma sta bene dottoressa? Ad ogni occhiata io tremo ho il timore che tutti sappiano cosa sto provando’cosa ho dentro di me’un padre mi guarda con un sorriso malizioso’.lui forse ha capito’.sento che ho l’attaccatura delle cosce bagnata..piu volte guardo in basso con il timore che i miei succhi scendano fino al pavimento’ma per fortuna e’ solo un impressione per fortuna la giornata sta finendo ed anche l’ultimo paziente se ne e’ andato’.Luca mi ha appena telefonato dicendomi che e’ al check in’.saro’ sola stasera e stanotte’per fortuna andro’ a casa spengero il telefono abbraccero’ mia figlia e ritrovero’ almeno spero un barlume di lucidita’ e di tranquillita’. Mi alzo per togliermi il camice e mettere il soprabito’ ma non riesco a reggermi in piedi ad ogni passo cio’ che ho dentro mi provocano degli spasmi’dei gemiti devo raggiungere l’orgasmo devo o cadro’ in terra’mi dico ora vado in bagno e mi tocchero’anche se non l’ho mai fatto in vita mia’poi ricordo le sue parole’non dovrai godere fino a quando non te lo diro’ sto per uscire quando il telefono vibra un sms e lui’Stasera Dottoressa lascia la macchina al parcheggio e torna a casa in auto’puoi sempre dire a’ tuo marito che non ti si accendeva’io penso ma Luca non c’e’e poi un pensiero in autobus con queste dentro’moriro’ con gli scossoni che prendero’ rispondo ma posso toglierle? E lui no quando sarai in autobus guarda l’uomo piu’ anziano che c’ e’ mettiti davanti a lui e ad ogni scossone appoggia il tuo sedere al suo ventre’ma non godere’poi quando sarai in ascensore toccati fino a quando godrai’e solo allora potrai toglierle’ho voglia di’ dire ma tu sei pazzo’le mie mani pero’ si rifiutano di digitare sul telefono’ sto uscendo quando il telefono vibra di nuovo ah dimenticavo dottoressa mi sono permesso di inviarti a casa un pacchetto’prendilo ma non aprirlo fino a domani’..buona serata e buona notte dottoressa. Esco e mi avvio barcollando fino alla fermata dell’autobus per fortuna ci impieghero’ nemmeno 10 minuti per arrivare a casa’salgo e come sempre e’ pieno’.mi guardo attorno poi mi dico no non lo faccio cosa mi ha chiesto anche se so che non potro’ non farlo ogni mia volonta’ e’ annullata dal pensiero di lui’vedo una persona sui sessantenni mi porto davanti a lui’..evito di guardarlo ed ad ogni scossone appoggio il mio sedere su di lui’.lui forse capisce’e piano piano si appoggia su di me’..sento il suo membro che cresce ora me lo spinge sempre piu’ forte ed io continuo a bagnarmi’.poi sento la sua ‘mano che scende sui mie fianchi fino al ginocchio’ed inizia a risalire’.per fortuna sono arrivata’.mi scosto e scendo’le mani mi tremano non riesco nemmeno ad aprire il portone’chiamo l’ascensore ed appena nentro mi tocco’bastano pochi secondi e raggiungo l’orgasmo gridando’temo che qualcuno abbia sentito..un orgasmo cosi forte che scivolo in terra’.mi rialzo ed estraggo quella presenza da dentro di me’.sono fradice dei miei umori’.le ripongo in borsa cerco di riprendere una parvenza di aspetto normale’suono mi apre la baby sitter e mi dice tutto bene dottoressa..io dico con voce stanca si tutto bene’la bimba e lei sta dormendo’poi mi dice il portalettere ha portato un pacchetto un pacchetto per lei &egrave li sulla consolle poi io vado dottoressa buona notte le dico grazie’prendo il pacchetto in mano e mi dico non so se sara’ una buona notte ed inizio a piangere’.

 

Continua

 

 

Piango a lungo cercando di non far rumore per non svegliare la bimba’poi mi dirigo sotto la doccia e cerco di togliermi la sp

Piango a lungo cercando di non far rumore per non svegliare la bimba’poi’ mi dirigo sotto la doccia e cerco di togliermi la sporcizia che mi sento dentro’mi faccio mille domande ma cosa mi sta capitando perche’ a me’.eppure non ho mai cercato di apparire diversa anzi ho sempre cercato di mimetizzarmi tra la gente ma soprattutto mi chiedo perche’ non riesco a dire di no’perche’ lui ha un potere cosi forte su di me’.ma non trovo una risposta’mi infilo a letto’.mi sembra cosi grande ora che Luca non c’&egrave’mi sento abbandonata al mio destino’tremo all’idea di cio’ che accadra’ domani,’e mi tornano alla mente le sue parole, mi mostrerai la tua devozione, mi rannicchio stringendo il cuscino’come a proteggermi dal mondo intero’infine vinta dalla stanchezza e dalle emozioni del giornata appena trascorsa mi addormento ma e’ un sonno turbato da incubi e paura all’improvviso mi sveglio ho appena sognato che ero un uccellino ed un falco girava su di me per prendermi’.ma ormai e’ l’alba’mi alzo faccio colazione e i miei occhi cadono sul pacchetto’lo apro con mano tremante’.e mi appare un oggetto con una strano oggetto butt plug c’&egrave scritto ed un biglietto’..E’ di Alberto , ora dottoressa prenderai questo oggetto e lo metterai dentro di te’.ma dietro non mi importa come farai’se sentirai dolore devi farlo e basta’quando andrai a studio prima devi passare dal bar’.e conclude con un Buona Giornata’rimango inebetita’con quell’oggetto tra le mani’.mi chiedo come faccio io ho odiato anche le supposte da piccola tanto odiato che non le prescrivo quasi mai ai miei pazienti’.ed ora dovrei uscire con quella presenza dentro di me’.mi dico piu’ volte no non lo faccio ma so che e’ inutile so che ancora una volta cedero”.mi stendo sul letto’prendo dell’olio per bambini e lo spalmo su quell’oggetto rigido’lo appoggio sul mio sfintere e cerco di spingere fa male’.lo tolgo e lo lubrifico di nuovo lo spingo ed entra’.soffoco un grido’.ce l’ho dentro brucia da morire’..mi rialzo gli slip’.e cerco di camminare’oddio non ce la faccio ad ogni passo’mi sento come se volesse entrare di piu”a fatica mi infilo i jeans’poi un pensiero oddio e si vedesse’tolgo e i pantaloni ed opto per una gonna ampia’in ascensore realizzo che dovro’ prendere l’autobus’la mia auto e’ rimasta in garage’.percorro a fatica quei pochi metri fino alla fermata’nel salire l’autobus quella presenza si fa sentire dentro di me’.l’autobus e’ quasi pieno’uno studente mi dice se voglio sedermi’dico si grazie’.ma un attimo dopo mi pento sedendomi quell’oggetto e’ affondato ancora di piu’ emetto un gemito di dolore’mi guardano un po’ tutti’..ma’ poi per fortuna ognuno torna ai propri pensieri’.sono arrivata’mi alzo’.e’ piano piano raggiungo l’edificio dove ho lo studio arrivo al bar e con mano esitante’apro la porta lui e’ la’.mi saluta e mi dice vedo che hai obbedito ancora’.vieni che ti offro un caffe’ e ti presento una persona’.vicino al bancone c’ un uomo alto elegante distinto mi dice l’avvocato’..e mi presenta. Lui mi porge la mano io cerco di stringerla ma lui la porta verso il mio viso e mi sibila baciala dottoressa io guardo smarrita il barista e lui fallo dottoressa’ma perche’ chiedo’lui sa tutto di te’.anche cosa porti dentro in questo momento mi sento avvampare il viso e dico’.ma cosa’ ha fatto’ha parlato di me con altre persone’lui taci e bacia la sua mano’lo faccio come se fossi in trance’poi mi dice domani sera tienti libera sarai invitata a cena insieme a me dall’avvocato trova una scusa per tuo marito’.mi sfugge luca non c’e’ e lui bene’avremo tutto il tempo per educarti’ora vai a lavorare toglierai il plug non prima delle 12 domani ti inviero’ un sms per dirti come vestirti per la cena e dove ci vedremo’

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Arrivo a studio barcollando e gemendo’dal dolore quella presenza ingombrante dentro di me si fa sentire sempre di piu’

Arrivo a studio barcollando e gemendo’dal dolore quella presenza ingombrante dentro di me si fa sentire sempre di piu’..penso ora mi siedo e cerco di rilassarmi’ma il pensiero di cio’ che ho provato nell’autobus mi fa cambiare idea’quindi resto in piedi’sperando che questa tortura finisca presto’.per fortuna tra visite e impegni mezzogiorno arriva presto’corro in bagno e sfilo da dentro di me quell’oggetto che mi ha tormentato per tutta la mattina’.mi sento vuota ora che l’ho tolto mi accascio sulla poltrona sudata e tremante’.cerco di raccogliere cio’ che resta di me’poi chiamo Luca’vorrei che mi coccolasse un po’ anche se a distanza’ma &egrave impegnato tra riunioni e telefono mi chiede cosa fai stasera’.e mi cade il mondo addosso, per la prima volta mento’gli dico pensavo di uscire con un amica’e lui fai bene Mara poi pratico come sempre mi dice hai avvertito la baby sitter.. no rispondo ma lo faro’ subito..ti amo mi dice, divertiti e chiude’io so che non mi divertiro’ anche se non so cosa potra’ accadermi ancora’pranzo con un panino’e all’improvviso squilla il telefono’sono l’avvocato’.ci siamo conosciuti stamattina’.ascolta bene Mara’tra poco ti arrivera’ un pacco aprilo e prima di uscire dallo studio indossa cio’ che c’e dentro’alle 18 scenderai’e troverai un auto ad aspettarti’Sali e non parlare l’autista ha gia tutte le istruzioni io ed Alberto saremo ad aspettarti’ah dimenticavo’rimetti cio’ che avevi stamattina’.io dico no per favore..mi fa male’e lui fallo Mara e’ per il tuo bene’

E chiude la conversazione. Trascorro un paio d’ore in tranquillita’ poi il campanello’e’ un corriere’mi dice c’ &egrave un pacco per lei deve firmare..prendo le scatole’e le apro..c’&egrave un abito nero elegante corto e scollato con uno spacco laterale uno scialle di seta grigia e dei sandali con dei tacchi altissimi allacciati alle caviglie’delle calze un perizoma,reggicalze ed una cosa strana sembra un collare per cani’.anche se e’ di raso nero con dei swarosk e un anello nel basso.Resto a guardare quell’abbigliamento e mi dico non avro’ mai il coraggio di uscire vestita cosi’e se incontro qualcuno’intanto si sono fatte le 17’mi alzo in preda alla febbre o forse o solo l’idea di averla’ vado in bagno ed inizio a vestirmi’poi ricordo che devo mettere quella cosa’ora fa meno male di stamattina’.mi metto l’abito e poi prendo quella specie di collare e lo allaccio al collo’ho come la sensazione di essere prigioniera’scendo le scalze cercando di non farmi notare ma &egrave impossibile vestita cosi’ molti mi guardano e fanno proposte’sono fuori’alle 18 in punto arriva una macchina nera..scende un uomo in divisa’la Dottoressa’.? Rispondo con un filo di voce si’lui salga dottoressa abbiamo un po’ di strada da fare..mi siedo sul sedile posteriore e mi sento di nuovo sfondare da quell’oggetto’lui mi guarda dallo specchietto e dice’dimentica nulla? Io lo guardo smarrita e lui apra le gambe e socchiuda le labbra’come in trance eseguo e partiamo’percorriamo alcuni chilometri quando lui si ferma scende ed apre lo sportello posteriore’debbo bendarla Dottoressa’io dico no ho paura’ma lui prende un foulard e mi copre gli occhi’ecco ora sono completamente inerme’ripartiamo e all’improvviso sento che da quell’oggetto parte una vibrazione’sempre piu’ forte’emetto un gemito..ma l’uomo davanti dice’stia zitta’mi mordo le labbra’ e subisco quell’ennessimo oltraggio..poi l’auto si ferma la vibrazione cessa’sento lo sportello aprirsi e un mano forte mi aiuta a scendere’.mi sorregge affinché io non cada..poi sento una porta aprirsi due scalini’mi toglie il foulard e vedo l’avvocato alberto seduti in un divano in una grande stanza illuminata da decine di candele e strani mobili’mi dicono benvenuta Mara’stasera sarai iniziata’ed io inizio a tremare’

Continua

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