L’esame di abilitazione, parte seconda

Troppo tardi!
Vengo investita in pieno viso da un fiotto di sperma, caldo, denso, che mi coglie impreparata’infatti non reagisco nemmeno quando giunge il secondo getto’ed il terzo’.che disastro!! Ho il volto grondante: rivoli di liquido biancastro mi colano lungo il seno, sui bordi della camicetta, sui braccioli della poltrona, per terra’dappertutto!!
Vengo investita anche dalla sua collera, non so se autentica o se soltanto esibita:
‘ Guarda cos’hai fatto! Puttana ! ‘
Mi affretto a leccargli il pisello per bere le ultime gocce rimaste, lo succhio in profondità’ ma la sua ira non si placa:
‘ Adesso pulisci tutto! Tutto…!!’
Con le dita, che poi mi porto alle labbra, raccolgo lo sperma che ho sul corpo e sugli indumenti. Ma lui sembra furente . Mi indica anche i braccioli della poltrona:
‘ Anche qui! Con la lingua!’ ordina.
Mentre mi accingo a riparare il danno , lui aggiunge con un sorrisetto crudele:
‘ E vedi di pulire alla perfezione, perché’sappi che in segreteria giacciono decine di altre domande di supplenza, decine di ragazze che vorrebbero il tuo posto’e il Preside dà retta a me quando si tratta di assumere qualcuno!!’

Stronzo!! C’era bisogno di dire questo? Che voleva di più? E’ vero che mi sono fatta cogliere alla sprovvista per i tempi’ma poi gliel’ho ripulito a dovere’il suo asso di bastoni’.gliel’ho pulito…e lustrato con la bocca’.come nessun’altra ha fatto’né farà mai! Di questo sono sicura!! Mi viene voglia di rivestirmi ed andarmene gridandogli:
‘ Prova a farteli fare da quelle sciacquette senza personalità né fantasia i pompini che ti faccio io!! E vedremo se ne trovi una del mio calibro!’
Ma poi, pensando che la vendetta è piatto che va servito freddo, decido di continuare’
In fondo ci sto prendendo gusto’.e posso smettere quando voglio’e, se voglio tenerlo in pugno’devo proseguire!
‘ Avanti, continua! – ordina lui implacabile – E adesso anche in terra!! Pulisci!’ accenna al pavimento cosparso di gocce biancastre.
So cosa intende e sto al suo gioco’anzi’giocherò a rilanciare!
Vuole umiliarmi? Non ce la farà : io gli strapperò il gioco dalle mani’e lo farò impazzire!!

Mi sono alzata per liberarmi definitivamente del golfino, della camicetta’e anche della gonna’se deve essere divertimento’che divertimento sia! Come si dice’. à la guerre comme à la guerre!
Mi metto a quattro zampe: ho indosso solo scarpe, calze e giarrettiere, reggiseno e mutandine.. ‘con ampia apertura nella zona inguinale! Lui ha un moto di sorpresa, quando si accorge della fessura aperta nei miei slip’.capisce che ‘ero venuta preparata per ‘.l’incontro'(ma non si dovrebbe stupire più di tanto , no? Dovrebbe conoscermi, ormai! ) Scorgo le sue pupille dilatate’segno inequivocabile ( ma non è solo da questo che lo capisco’.) del desiderio!
Con la lingua, dopo essermela passata sulle labbra , inizio a leccare, lentamente, ad una ad una, come fossi una gatta, le gocce sul pavimento’. Tra una goccia e l’altra lo guardo, mentre mi muovo in modo provocante’. Gli piaccio, lo so’.ma voglio che mi desideri allo spasimo’.. voglio fargli perdere la sua lucidità’
E’ una sfida muta, tra di noi , a chi cede per primo e ammette , con le parole o con gli atti, che non può più trattenersi, che ha bisogno dell’altro’
Lui lo deve dire’ lo deve dimostrare che ha bisogno di me’ che mi vuole! E’ in piedi , mi fissa e deglutisce’ si accarezza : è di nuovo eccitato!!
Un fruscio dietro la porta semiaperta mi annuncia che ‘sto facendo ‘effetto anche all’immancabile custode che spia tutto di nascosto oltre l’uscio’.La scena si ripete, come la volta precedente: chissà quando R si deciderà e, smessi gli abiti dello spettatore guardone, entrerà a far parte dello spettacolo?

Ritorno ad osservare il mio professore, lo guardo sotto la cintola e’ vedo che è’pronto per il secondo round!
‘ Siamo a buon punto, allora ‘ penso – ora si tratta di premere un po’ sull’acceleratore”
Per questo voglio calcarci un po’ la mano, voglio esagerare’essere sopra le righe’ e assumo le movenze sinuose di un felino, quale mi sento’e quale sono, mi struscio sulle sue gambe’ dimeno una coda immaginaria’.lo stuzzico’ lo provoco’Quindi mi giro verso la porta, a cui lancio ampie e significative occhiate,”.per consentire anche al custode di non perdere nulla della scena’ Faccio per andare in quella direzione: forse’ forse ‘potrei interessare anche a lui’in quella posizione’forse potrei spingerlo ad intervenire’un giochino a tre’potrebbe essere divertente’chissà’.

Ma, rapido , il ‘mio’ prof mi intercetta’e, dopo aver chiuso la porta con un colpo, con mossa fulminea mi afferra per i capelli e mi blocca’
‘ Dove credi di andare, piccola randagia? Ora ti fermi qui! Questo è il tuo posto!!’
Poi aggiunge: ‘Basta prendere iniziative: ora farai solo quello che ti dico io! Si vede che hai bisogno di .. ..un’altra lezioncina : ti farò assaggiare il mio bastone!’
‘Wow ‘penso ‘ era ora : prepariamoci all’assaggio!’
Poi non resiste ed accarezza la schiena della sua gattina’ la sua mano scende di nuovo nella mia parte posteriore…’
Allora ‘mi dedico tutta a lui’
‘Niente giochino a tre’, penso’e la cosa non mi dispiace affatto!
Gli esibisco, senza alcun pudore, le mie grazie , adescandolo, mostrandogli oscenamente le mie parti intime, appena velate, anzi’ messe in risalto da quel tipo di lingerie’ invitandolo ad approfittarne’
Un suo dito in ciascuno dei miei due buchetti calma momentaneamente i miei bollori, per lasciarmi dopo poco una voglia più grande e più acuta, che gli comunico contorcendomi dal desiderio’ una voglia di essere riempita da maggiori dimensioni’ una voglia che viene presto soddisfatta!

Come ci si capisce al volo! Senza neppure bisogno di parlare’In un attimo mi è alle spalle, con le mani sui miei seni, li strizza fino a farmi male’.mi stringe i capezzoli tra le dita’incurante dei miei gemiti’.che in realtà sono di piacere!
Poi mi abbassa rapido le mutandine , anche se non sarebbe necessario, accosta il membro alla mia figa’così bagnata che lo fagocita immediatamente’
Mi prende per i fianchi e mi attira a sé.
Sento il suo cazzo penetrarmi tutto in una volta’ Lo sento riempirmi tutta’.Finalmente!
E poi sento lui che lo muove con vigore, mentre continua ritmicamente ad attirarmi a sé , per imprimere ai suoi colpi maggior forza’.
Adoro essere presa dal dietro’adoro gli affondi decisi, che, prima del piacere, ti fanno sentire quel brivido’adoro essere sbattuta con violenza’adoro sapere che lui mi sta osservando le terga, che sta apprezzando una delle parti più belle di me’adoro sentire la sua eccitazione, la sua foga che monta man mano ‘
Mi godo la sua irruenza inarcando la schiena e, da brava gatta in calore, spingo all’indietro e all’insù, ritmicamente, il bacino’Non mi trattengo più e lancio grida liberatorie’Lui accelera, mi scuote, mi sbatte’mi regala una sontuosa scopata’una scopata al quadrato’al cubo’
Mi prende per i capelli, con un gesto me li scioglie, me li tira’ continua a ripetermi sconcezze, in un crescendo che mi fa esplodere in un orgasmo cosmico, ormai incontenibile ‘
Miagolo il mio piacere’e ottengo in risposta un:
‘ Troia! Sei una puttana, la più gran puttana che io conosca’. ‘
E poi:
‘Sei la mia puttana!!”Sei MIA’
‘Godi .’godi’. tesoro!!’
pronunciato con voce rauca, per sottolineare gli ultimi colpi ‘
Sono al settimo cielo!
Sì’sto godendo’e sta godendo anche lui, il mio gattone’dietro di me , perché mi sento riempire tutta del suo seme ‘ stavolta niente andrà disperso’starà tutto’ tutto dentro di me’
Quanto lo adoro!!

Dopo l’amore ci rotoliamo in terra insieme: ora lui è sopra di me, mi accarezza a lungo e dolcemente i seni, me li bacia, bacia le mie labbra’
Mi guarda intensamente negli occhi e mi sussurra con affettuosa ironia:
‘Cara signorina, la nostra scuola non può assolutamente fare a meno di una professoressa valida e preparata come lei: è confermata anche nel prossimo anno scolastico!’
‘Siì!!!’ penso trionfante tra me. Un anno ancora con lui! Poco m’importa del lavoro, ma se il ‘mio’ prof vuole, gliela spiegherò tutta la sintassi, sia semplice che composta!!!!