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Racconti Erotici Etero

L’estate più bella della nostra vita

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve ci presentiamo siamo due coniugi di Milano e i nostri nomi sono Miriam e Luca vorremmo raccontarvi la storia dell’estate in cui ci siamo incontrati e se vorrete leggere ci farete molto felici:

Come ho detto prima io mi chiamo Luca e durante l’estate del 1979 decisi , per festeggiare alla grande sia il compimento dei miei 18 anni e sia la mia promozione, di trascorrere, per la prima volta della mia vita una vacanza da solo senza l’impiccio dei miei genitori.

Grazie all’aiuto economico che la mia famiglia mi mise a disposizione e grazie ai soldi guadagnati con un lavoro part-time come cameriere, avevo deciso di partire per l’Inghilterra, paese di cui ero da sempre affascinato. E siccome avevo a disposizione tutto il tempo che volevo e abbastanza soldi decisi di passare tutta la mia vacanza a girovagare per l’intero paese.

Come logico per il viaggio avevo deciso di prendere l’aereo ed &egrave proprio sulla linea Milano-Londra che conobbi Miriam.

La prima volta che la vidi era seduta nel posto accanto a me proprio a fianco del finestrino ed era la ragazza più bella e nello stesso tempo più sexy che abbia mai visto. Era li seduta con il gomito appoggiato al finestrino i suoi lunghi capelli rossi le coprivano meta viso ma riuscii lo stesso a intravedere il suo meravigliosi occhi verdi, la sua bocca carnosa e una pelle liscia e molto abbronzata. Anche il resto del corpo non era da meno aveva un seno bello pieno e da come si poteva capire dalla maglietta anche molto sodo. Bene io non sono un esperto ma da quello che potevo vedere la sua taglia di reggiseno si aggirava intorno alla 3 e si avvicinava molto alla 4. La sua vita era strettissima e le sue gambe, le quali si potevano vedere benissimo dato che aveva una minigonna di pelle nera cortissima, erano molto lunghe e affascinanti. Ai piedi aveva dei deliziosi stivaletti di pelle che le coprivano la caviglia. Ora dovete sapere che io sono molto timido e solo il sapere di sedermi accanto un sogno di ragazza del genere mi spaventava molto. Comunque mi sedetti con la convinzione di non piacerle affatto dato che mi aveva guardato prima in modo strano e poi facendo un sorriso malizioso si era voltata a guardare dal finestrino la partenza dell’aereo.

A questo punto devo intervenire pure io per spiegare l’accaduto dal mio punto di vista. Io, Miriam, avevo vinto una borsa di scuola, che consisteva in un viaggio per l’Inghilterra di due mesi per perfezionare la lingua e a differenza di Luca non ero originaria di Milano ma anzi abitavo a Roma dove avevo preso l’aereo su cui eravamo. La prima volta che l’ho visto, devo essere sincera, ho avuto delle opinioni molto confuse su di lui, mi spiego meglio: per prima cosa lo notai sul piano fisico era ed &egrave uno stupendo ragazzo altissimo circa un metro e novanta degli intensi occhi verdi che purtroppo, come gli faccio notare sempre, gli tiene nascosti spesso sotto dei bruttissimi occhiali da sole. Aveva allora dei lunghissimi capelli neri molto curati(ora gli ha tagliati per fare piacere a me), la sua carnagione era abbastanza chiara e come potevo vedere dalla maglietta aveva un fisico molto curato con i bicipiti molto scolpiti. Per secondo capii subito che o era molto imbranato o era molto timido dato che i suoi movimenti erano molto goffi e a volte sfiorava il ridicolo dato che per fare passare le persone si metteva in tutte le posizioni possibili pur di far passare senza problemi gli altri. E come ultima cosa notai un piccolo rigonfiamento in mezzo i pantaloni che a dire la verità mi fece sentire molto orgogliosa del mio aspetto fisico dato che per suscitagli quell’effetto gli dovevo piacere molto e notai pure che sotto doveva pure essere abbastanza dotato.

A quella vista gli mandai uno sguardo un po’ storto e per non fare vedere che stavo ridendo come una matta mi girai all’improvviso verso il finestrino e non lo guardai più per molto tempo.

Dato che mi hai messo in ridicolo cara moglie continuo io. Bene come vi ho detto prima lei era stupenda ed &egrave vero quello che ha detto lei mi ero abbastanza eccitato ma per fortuna il suo sguardo mi aveva smontato subito.

Come molti di voi sanno il viaggio tra Milano e Londra dura circa tra le due e le tre ore e per metà di quel tempo osservavo il suo comportamento e specialmente rimanevo incantato a guardarla specialmente gli guardavo le sue stupende gambe.

E all’improvviso mi parlo anche se a dire la verità lo fece solo perché era stanca di tutta quella mia attenzione su di lei e mi disse: scusa sai non potresti poggiare i tuoi occhi su qualche altra gonnella. Io rimasi quasi stupito ma prendendo un coraggio di cui non sapevo di esserne capace gli risposi balbettando: mimidispiace molto ma siccome mi sto annoiando cercavo di passare il tempo osservando la cosa più bella che c’&egrave su questo aereo.

Io (Miriam) rimasi molto felice di quella risposta e dato che era già da molto tempo che volevo iniziare a parlare con qualcuno mi voltai verso di lui, sorridendo e tendendo la mia mano gli dissi: sai mi piace molto quello che mia hai appena detto piacere mi chiamo Miriam e tu? E sapete cosa ha risposto lui. (Luca) ti prego non dirlo. E invece lo dico niente assolutamente niente rimase li immobile per un minuto con la bocca aperta e dato che non riusciva a parlare inghiotto la saliva e prese la mia carta d’identità e me la mostro. Io scoppiai in una risata incredibile e subito gli feci notare: “da come ti comporti non sei molto bravo con le ragazze” e lui dopo che si era ripreso mi disse: ” in effetti non ho molti rapporti con loro e dirti la verità sono ancora vergine”.

Non so voi ma questa risposta non mi fece ridere anzi capii subito che la sua timidezza era qualcosa di straordinario e doveva essere un problema serio per lui.

Dato che io sono una santa donna e, ora lo posso dire, dato che mi aveva molto attratto da quando lo vidi per la prima volta presi una decisione e gli chiesi: ” senti non vuoi fare parte del club degli 80000″ lui stupito mi chiese: ” di cosa si tratta” e gli risposi in un orecchio: ” &egrave il club delle persone che hanno scopato in aereo. Io ora mi dirigo in bagno e se vuoi farlo seguimi dopo un po'” e cosi feci mi alzai e mi diressi verso il bagno lasciando lui seduto con la solita faccia da baccalà.

Si &egrave vero sono un ragazzo timido e in effetti rimasi seduto almeno 5 minuti sul sedile senza sapere cosa fare ma poi mi dissi ” stronzo che non sei altro &egrave un occasione incredibile alzati e vai” e cosi feci mi avvicinai alla porta del bagna bussai e una mano uscii da lì e mi prese e mi attiro con violenza per entrare.

Una volta che entrai mi disse: ” finalmente ti sei deciso e da quando ti ho visto che voglio scopare con te” inutile dire che bastarono solo quelle piccole parole a farmi eccitare ma non aveva finito ” sai ” mi disse “trovo strano che un figo come te non l’abbia ancora fatto” e io gli risposi ” sembra strano ma &egrave cosi non sono mai riuscito andare oltre ai baci mi sono sempre fermato prima” dopo aver detto questo mi prese il colletto della maglietta e mi bacio intensamente aprendomi al bocca e infilandomi la sua lingua all’interno. Io ero sudatissimo e non sapevo dove mettere le mani ma decisi di metterle sopra i suoi seni stupende e cosi feci anzi infilai pure le mani sotto la maglietta per venire in contatto diretto con la sua pelle. Lei apprezzò bene il mio gesto e per contraccambiare infilo la sua mano dentro i miei pantaloni e me lo prese in mano si stacco dalla bocca e mi disse ” però a quanto pare io e te andremo molto d’accordo” detto questo si inginocchio mi sbottono i pantaloni da dove usci subito il mio cazzo orami diventato durissimo. Lei me lo prese in bocca e incomincio a farmi un pompino. Dato che io non mi masturbavo da molto tempo e dato che non avevo mai scopato devo confessare che stavo per venire subito quando all’improvviso sentimmo il comandante annunciare ” si prega i passeggere di legare la cintura di sicurezza che stiamo per atterrare all’aeroporto di londra” tutti e due esclamammo ” maledizione proprio ora”.

Ci rivestimmo e una volta seduti ci scambiammo l’indirizzo dell’albero londinese e con nostro grande sorpresa vedemmo che era lo stesso per tutti e due fummo molto felici per quello e decidemmo di trovarci per andare a cena assieme.

E’ inutile che ora io vi stia a raccontare tutto il nostro tragitto per l’albergo e quando lo raggiungemmo abbiamo deciso di passare subito alla serata.

Io pensati tutto il giorno all’incontro fatto e non nascondo che ero eccitato al pensiero di rivederla e pensai ” mi sa che stanotte non sarò + vergine” mi feci la doccia mi misi un abito semplice e mi avviai al ristorante.

Io invece dal canto mio avevo deciso, al contrario di quel cafone, di mettermi in tiro per lui e quindi indossai le mie mutandine preferite, non misi il reggiseno e indossai un vestito nero attillato che raggiungeva le ginocchia con una bella scollatura sul seno e talmente stretto che non lasciava spazio alla fantasia.

Durante la cena ci toccammo ci baciammo per tutta la sera o poi decidemmo di fare un giro nei dintorni e notammo subito un bel giardino proprio li vicino.

Passeggiavamo mano nella mano quando all’improvviso lui mi disse senti non posso più resistere ti fa di farlo qui ora dietro questa siete io senza dire nulla, anche perché stupida dato che immaginavo che la sua timidezza lo bloccasse, mi buttai subito tra le sue braccia e incomincia a baciarli il collo, la bocca gli tolsi la maglietta e gli baciai il petto poi continuavo a scendere fino a raggiungere il suo pene già pronto ad entrare dentro la mia bocca.

Lo scappellai subito e mi misi la sua grande capella in bocca mentre con la mano le facevo come dire un piccolo massaggino al tronco del suo pene.

Ora comunque maschio(Luca) come me in quella situazione credo sarebbe venuto subito e io lo feci con grande dispiacere sua ma presi coraggio e per no deluderla inizia a sfioragli il seno poi gli alzai il vestito gli abbassi le mutandine e per ricambiare gli leccai la figa mordendogli il clito per fortuna il mio pene si risveglio subito con grande felicità sua. Io gli tolsi del tutto il vestito e gli misi il mio pene in mezzo al suo seno per una deliziosa spagnola poi stanco finalmente la penetrai eravamo lì sdraiati sul prato uno sopra l’altra e per fortuna non c’era anima viva in giro perché se no si accorgevano dei gemiti di lussuria che emettevano.

Sentivo che la mia figa era molto lubrificata e sentivo quel pezzo di palo dentro di me che spingeva sempre più forte sarà stato pure vergine ma ragazze credete a me sapeva cosa fare ogni tanto mi baciava il seno gli doveva piacere molto dato che trovavo sempre le sue mani sopra e con mia grande sorpresa venni prima di lui ma questo non lo fermo anzi credo che dopo che sia venuto prima la sua resistenza si era finalmente aggiustata.

Dal canto mio (luca) io ero eccitatissimo non avevo mai sentito il mio pene gonfio fino a quel modo e si adoro il suo seno gli leccavo i capezzoli lo prendevo nella mia grandi mani con molta violenza. Quello che mi faceva anche impazzire e che ci baciavamo spesso e anche con molta passione. Quando stavo per venire per la seconda volta uscii dalla sua figa e gli misi il pene in bocca lei accetto con molto piacere e quando senti che stavo per venire me lo prese tra le mani e mi fece venire sul suo seno proprio appoggiando letteralmente il mio cazzo sulle sue mammelle.

Una volta finito ci rivestimmo e decidemmo di passare la notte, la vacanza e come vedete la vita assieme.

Ora &egrave inutile pure dire che fu una vacanza molto piacevole e forse ve la raccontiamo un’altra volta dovete solo sapere che fu l’estate + bella della nostra vita e quando tutte e due ci siamo fatti una certa posizione (non kamasutra) nel mondo del lavoro; lei si &egrave trasferita a Milano e ci siamo sposati.

P.S. grazie per averci letto magari potremmo fare uno scambio di coppie. Ehi stiamo scherzando ciao

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