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Racconti Erotici Etero

Lezione – 2

By 19 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

All’autogrill dell’autostrata mi chiesero un passaggio. Erano due ragazze ed un ragazzo, studenti, andavano a visitare Pompei per ragioni di studio. Una delle ragazze era alta e grossa, biodiccia, con grossi seni; anche il ragazzo era dello stesso tipo, con occhiali da vista; la terza era una ragazza che sembrava la più giovane, piccola e magrissima, bruna, capelli lunghissimi portati sciolti. Sistemammo i loro zainetti nel portabagagli; la coppia di ragazzi biondi si sedette dietro e la piccolina davanti, al mio fianco. Dopo poco che eravamo partiti fece buio, ma i ragazzi dietro dormivano già, abbracciati.
Li vidi nello specchietto e sorrisi.
– Non mi avete detto i vostri nomi.
– Scusi, ha ragione. Tre A. lei &egrave Adriana, lui Alberto, io Angela.
– Mi sembrano stanchi.
– Abbiamo dormito al Motel stanotte…dormito…non mi hanno fatto dormire.
– Beh, sono giovani, si capisce. Tu sei la più giovane.
– No, sono io la più grande, 26, loro due24.
– Mi sembravi tu la più giovane. Come mai viaggi senza ragazzo.
– Non ce l’ho.
– Non ti piacciono.
– Mi piacerebbero, ma mi deludono sempre, sono egoisti, pensano solo a se stessi.
– In che senso?
– Lei mi ha capito, in quel senso lì. Ci rimango sempre male ed allora meglio niente.
-Vedi, io penso che si dovrebbero invertire le cose, i giovani dovrebbero imparare da donne mature e le ragazze da uomini maturi.
– Lei non &egrave sposato, non porta la fede.
– Lo sono stato, ma…….
– Perch&egrave &egrave finita?
– Beh, non abbiamo trovato quella corrispondenza dei sensi che tiene unite le persone. E così ho cercato altrove, lei lo ha scoperto ed &egrave finita.
– Mi spieghi questa cosa della corrispondenza.
– Dipende dal livello di libido e dalla fantasia. Se non trovi questa corrispondenza diventi infelice.
– Deve essere un bel tipo lei con le donne.
– Tu come lo vorresti il tuo tipo?
-Beh, non saprei, dovrebbe dirmelo il mio corpo.
– Vedi, molte persone non sanno cosa sia il corpo da un punto di vista erotico. Non meravigliarti, &egrave così. La maggior parte degli uomini non sa come gode una donna, cosa le dà piacere, figuriamoci i ragazzi; e tu a 26 anni sei una donna nel pieno della tua sessualità. Oh, scusa, non vorrei metterti in imbarazzo se quei due ci sentono.
– No, dormono, continui.
– Vedi, ci sono due categorie: uomini e donne e tutto quello che sta in mezzo &egrave difetto: ma &egrave sbagliato.
– La ascolto.
– Se tu provassi attrazione per il corpo di un’altra donna, ti sentiresti sbagliata, figuriamoci i maschietti. Ma nella mente umana non esiste donna al 100% e uomo al 100%. Nel corpo della madre il primo organismo che si forma &egrave femminile. Poi sono gli ormoni, gli stessi per entrambi i sessi ma in dosi diverse, che indirizzano il corpo verso la forma maschile e quella femminile. Ma nella mente rimane una traccia forte di questo processo, ed anche nel corpo.
– Nel corpo?
– Già, come ti spieghi che anche gli uomini hanno i capezzoli? E d il clito femminile &egrave un pene non cresciuto. Talvolta si sviluppa un pò di più e somiglia ad un piccolo pene.
– Accidenti &egrave vero…….
– Vedi? Molti uomini non sanno che &egrave quello l’organo del piacere femminile e non sanno neppure cosa siail punto G.
– L’ho sentito, ma cos’&egrave esattamente?
– Un plesso nervoso dove si toccano tutti i nervi sensitivi della …
– …della fica?
– Si. Sta nella vagina, ma bisogna cercarlo con l’aiuto della donna. Il clito ed il punto G sono i punti di massimo piacere femminile. Bisogna stimolarli entrambi, insieme, e molto lentamente, in modo che l’orgasmo sia completo e duri il più possibile.
– Mamma mia…..mai provato…..
– Lo so. Ma vedi, anche altri punti hanno sensibiltà e dànnio piacere. Ti hanno mai baciata sotto le ascelle?
– Che bello!
– Ma anche dietro, il culetto. Vedi &egrave quasi a contatto con la vagina; se lo penetri in un certo modo la comprimi e stimoli il punto G. Ma bisogna farlo con metodo.
– I maschi non possono avere questi piaceri, vero? Le lesbo forse lo sanno e lo fanno.
– Vedi, neppure le ragazze conoscono il corpo maschile.
– Questa voglio proprio sentirla, avanti, me lo dica.
– I capezzoli per esempio. Nel maschio sono seni non cresciuti, ma se li stimoli molto, di continuo, con persistenza, acquistano sensibilità come, ed a volte di più, dei capezzoli femminili. Ci vuole tempo, un paio di mesi a farlo di continuo, forte, il più forte possibile: tirarli, torcerli… poi si può anche raggiungere l’orgasmo solo con la stimolazione dei capezzoli..
– Cosa?
– Si. Inoltre, vedi, anche il maschio ha una specie di puntio G . Si chiama punto A.
– E dov’é?
– La prostata. C’&egrave una pratica medica, si chiama postillonage o mungitura dela prostata. Si adopera per svuotarla del liquido che contiene e che serve ad idratare lo sperma.
– Ma incul…?
– Si. E’ un orgasmo terapeutico, ma questo ti facapire che anche il maschio può godere se viene penetrato ad arte.
– Ma allora…i gay?
– No. Per loro il piacere &egrave psicologico, ma se vengono penetrati in un certo modo……E le ragazze non lo sanno. Non basta farlo con la bocca; si può dare più piacere se contemporaneamente penetri il maschio con un dito, fino a toccargli la prostata di continuo.
– Accidenti, Ma lei come ha imparato tutte queste cose?
– Scienza ed esperienza. Ma se non le conosci non godi il tuo corpo e non fai godere il tuo partner.
– Deve essere bello farlo con lei. Mi incanta come lo dice.
E mentre lo diceva carezzava la mia coscia.
– Vorresti farlo?
– Si, con lei si.
– Non possiamo, ci sono quei due.
– Ah, dormono, sono stanchi. Lo hanno fatto tre volte stanotte e non mi hanno fatto dormire, anche per l’eccitazione.
– Siamo sull’autostrada.
– C’&egrave un autogrill, fermiamoci dietro, al parcheggio.
Il parcheggio era vuoto e buio. Guardai dietro, i due dormivano rannicchiati insieme sotto un playd.
– Sei un bell’uomo. Voglio farti venire. Si abbassò e mi baciò sulla patta.
– No, ascolta. Riesci a levarti i jeans?
– Devo abbassarli?
– No toglierli.
Mi guadò e vidi i suoi occhi nel buio, voleva un bacio di incoraggiamento. Mi baciò con avidità, toccandomi sulla patta.
Poi si tolse i jeans: Le cosce erano piccole e magre sotto le carezze, ma aveva una fica con molti peli.
Le aprii le ginocchia e mi abbassai sul suo sedile. Lei apì e si aprì le labbra della fica con le mani. Cercai il suo clito con la punta della lingua: lo aveva grosso, quasi la puntadi un dito. Glielo succhiai forte e glielo mordicchiai. Quando la penetrai con le dita era già un lago di umori e respirava corto ed affannoso. Dovetti forzare per penetrarla con medio ed indice incrociati, era bagnata ma la sua fica era stretta. Continuai a stimolarla sul clito mentre la chiavavo con le dita; poi mi accorsi dove lei reagiva di più e premetti la punto del medio in quel punto nella vagina. La sua reazione mi confermò che era lì in suo punto G e cominciai a passarci sopra il polpastrello del medio, senza mai smettere di succhiarle il clito e le piccole labbra. Venne, liberandosi della tensione di apettare e desiderare l’orgasmo, affannando forte e dibattendosi sul sedile. Aspettai che si calmasse.
Arrivò un’altra auto a parcheggiare e dovemmo andare via.
– Mi dispiace – disse lei – avrei voluto…
.- Lo so. A te &egrave piaciuto?
– Sei un tesoro. Per un uomo come te farei……tutto. tutto quello che vuoi.
I due dietro si erano svegliati, ma stavano ancora sotto il playd insieme.
– Lo sta masturbando – mi sussurrò Angela. – Senti, appena abbiamo finito a Pompei posso venire da te per due giorni, se vuoi. Mi &egrave rimasta la voglia di farlo con te.
– Tu accetti la donna? – le chiesi
– Perch&egrave?
– Ho una compagna, lei &egrave un pò bisex. Lo accetterebbe se tu volessi giocare anche con lei.
-Ci vengo – disse.

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