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L’INDOLE SCONOSCIUTA DI SILVIA: LA GIOVANE NIPOTE

By 10 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

L’INDOLE SCONOSCIUTA DI SILVIA: LA GIOVANE NIPOTE

La mia compagna ha due sorelle che a loro volta hanno un figlio maschio ed una femmina; la sorella maggiore ha la figlia Silvia 23enne che questo fine settimana è venuto nella nostra casa in montagna con la nostra figlia Petra.
La casa è piccola, con pochi spazi e spesso ci si cambia, ci si veste dove capita senza tante remore e pudori.
Silvia è rimasta orfana di padre sin da piccola, è una ragazza assolutamente normale ma molto spigliata, positiva, decisa: sa quello che vuole con un modo di fare molto affabile e aperto, ha un bel portamento e si veste come tutte le giovani di oggi, a volte trasandata ed altre è tutta in tiro.. Fisicamente è alta circa 1,60 m, magra (anche se la sua nuova vita universitaria fuori casa le ha fatto mettere su qualche chilo che comunque non guastano) capelli castani lunghi fin poco sotto le spalle, un bel musetto e un vezzoso neo al limite del labbro superiore; quello che mi ha sempre attirato di lei, da quando ha raggiunto la maturazione fisica, è il sedere molto pronunciato; un po’ meno il seno relativamente piccolo (2^ misura) nonostante abbia praticato nuoto per diversi anni.
Siamo partiti il venerdì sera io e le due ragazze (Petra e Silvia) che mi avevano pregato di portarle a sciare viste le abbonanti nevicate della settimana precedente, e considerato la loro mediocrità nella tecnica e la mia bravura. Finito il Liceo frequenta la facoltà di Scienze delle Comunicazioni e tra pochi giorni parte per un corso di sei mesi all’estero, per cui si vuole godere gli ultimi giorni in santa pace e cercando di divertirsi.

Al mattino partiamo con l’intenzione di fare il più possibile discese in neve fresca ricordandosi di analoghe ed esilaranti giornate quando erano più piccole.
La neve era fonda e loro spesso cadevano a volta non riuscivano a tirarsi su da sole così dovevo aiutarle e, si sa, in quei frangenti non ci formalizza troppo. Così, se da una parte tiravo su Petra senza alcun secondo fine, ho iniziato ad aiutare Silvia toccandole il sedere, stringendola da dietro toccandole il seno, facendo finta di perdere anche il l’equilibrio e mettendole le mani in mezzo alle gambe per attutire la caduta o issandola facendole aderire bene il mio cazzo al sedere.
La giornata è trascorsa così tra una risata e l’altra ed alla sera rientriamo a casa con le due fanciulle distrutte. Una calda doccia corroborante le rigenera; nel frattempo il pomeriggio ci raggiunge il fidanzato di Petra che le comunica che sono invitati a cena da amici.
Silvia declina l’invito così subito prima di cena rimaniamo soli io e lei.
M: va bene che non hai voglia di uscire e magari fare tardi, ma non hai voglia di andare a mangiare una pizza?
S: Come vuoi Marco basta che torniamo presto.
M: dai allora vestiti che prima andiamo meno dobbiamo aspettare e prima rincasiamo.

Mentre ci vestiamo spostandoci da una camera all’altra vedo che indossa un paio di ‘mutande della nonna’ un paio di collant molto pesanti gonna corta scozzese, stivali UGG, reggiseno, maglia con collo alto, capelli raccolti in uno chignon, giaccone e niente trucco. Nulla di sexi, anzi, forse tuttaltro!
Durante queste operazioni e nell’andare e venire il mio cazzo rinvigorisce e non lascia nulla alla fantasia inguainato in boxer molto aderenti che evidenziano anche il mio sedere parecchio tonico.
Usciamo entriamo in pizzeria scegliamo un tavolo in una saletta un po’ più tranquilla e distante dal vociare delle famiglie con bambini.
M: allora ti sei divertita oggi?
S: ooh siii come qualche anno fa, anzi forse di più!!!
M: come mai?
Lei arrossisce un pochino, abbassa lo sguardo:
S: ma no così niente di particolare
M: daaii su dimmelo suuu
Silvia non si apre e cerco di osare per scardinare le sue remore: o la va o la spacca
M: ho fatto qualcosa che non dovevo?
S: ma noo dai lascia stare
M: no no assolutamente svuota il sacco altrimenti ti ci costringo

In assenza di risposta passo alla carica
M: Forse oggi mentre ti tiravo su, qualche volta ti sei sentita come palpata? Se ho esagerato ti chiedo scusa
M: oppure è l’opposto? Mentre la incalzo lei appare stranamente a disagio: cosa non da lei e con i piedi vado a cercare i suoi facendole aprire le gambe.
S: Daaiii Marco daiii non è il caso, che fai?
M: Sono fuori strada nella mia interpretazione? Guardami:
Mentre mette in bocca un pezzo di pizza con la mozzarella filante che cola mi guarda.
M: Allora? E faccio salire un piede verso il ginocchio. Ero rimasto che ti eri lasciata con Giacomo e ora da quando sei a Milano esci con qualcuno?
S: Mi vedo con uno giù a casa ma niente di particolare
M: Ti scopa?
S: ma daaai che domande sono!!
M: Ti scopa? Non è normale che i nostri contatti di oggi non ti abbiano lasciato indifferente
M: sciogliti Silvia, intanto non mollo la presa per cui volente o nolente mi dirai quello che voglio. Allora?

Silenzio

M: peggio per te

Faccio finta di raccogliere il fazzoletto di carta, vado sotto il tavolo e le metto una mano in mezzo alle gambe fino all’inguine: Silvia sobbalza e riesco a sentire un certo umido nonostante i collant spessi: segno che sono sulla strada giusta.

M: Ti è piaciuta la giornata oggi? E la serata?
S: Siii Marco ma dai sei il compagno della zia
M: dimentica chi sono: cosa ti è piaciuto, cosa ti piace?
S: Stamattina quando mi prendevi e mi tiravi su mi hai dato dei brividi, forti brividi, forse perché ero già scombussolata dall’averti visto mentre ti vestivi con l’intimo aderente che esaltava il tuo fisico di cinquantenne in forma
M: ooohhhh brava ci voleva tanto? E questa sera ”. Ti è piaciuto la mia insistenza il sentirti costretta a confessare ad eseguire degli ordini!!

Paghiamo il conto e usciamo

M: Vuoi andare a casa?
S: Si è meglio

Il tragitto lo facciamo in silenzio, giunti a casa, in garage, scesi dalla macchina, la spingo contro un pilastro le prendo fulmineamente le testa fra le mani, le alzo una gamba le vado contro e la bacio con prepotenza. Silvia inaspettamente risponde al bacio, le nostre lingue si cercano, frugano le rispettive bocche, stacco una mano dalla sua testa e la sposto sulla coscia sollevata la faccio scorrere sul gluteo spingendole il suo bacino verso il mio per farle sentire l’erezione.
Il bacio appare lungo e quando lo terminiamo il volto di Silvia è languido, quello di una giovane donna sconvolta, con l’espressione supplichevole.
Arrivati a casa mi siedo sul divano la avvicino mentre le faccio sbottonare il giaccone, le alzo la gonna e le tiro giù i collant.

M: Tirati su il maglione e tira fuori le tette

Silvia esegue senza replicare né fiatare accettando le mie mani che le sfilano gli stivali, srotolano e tolgono i collant, e che prendono le sexi mutande della nonna tirandogliele e infilandogliele nella fica e tra le natiche.
I suoi capezzoli sono piccoli ma irsuti: piccoli chiodi; eccitati non si sa se per il freddo o per il desiderio, la sua micina molto ben curata quasi completamente depilata a parte un piccolo, vezzoso, rado cespuglio poco sopra.
Mi alzo, la spoglio tutta mentre le sussurro:
M: non avere paura, stai tranquilla, quando non vuoi più mi dici basta e io smetterò, ma nel frattempo rilassati, assecondami, goditi quello che ti farò e che ti chiederò perché penso che ti potrà piacere parecchio.

Mi risiedo sul divano, prendo Silvia per mano e la faccio mettere, nuda, sdraiata sulle mie ginocchia con il suo bel sedere davanti agli occhi: la tentazione è troppo forte.

M: Lo sai che sei stata mooolto indisciplinata stasera?
Schiaffo sul sedere
S: Ahhii, nooo ero inibita non pensavo ”
Schiaffo su chiappa destra
M: moolto indisciplinata, non pensavi che cosa?
Schiaffo su chiappa sinistra
S: non pensavo che potessi arrivare a questo punto. Proprio con te.

Le lasso una mano sotto il cavallo sfiorandole la fichetta e la rosetta del sedere

M: Ahhh proprio con me, perchè mai? Sono brutto (schiaffo), troppo vecchio (schiaffo), antipatico (schiaffo). Dal bacio che ci siamo dati non sembrava.

Silvia dimena il corpo cercando di sfuggire ai colpi, si lamenta, ma poi neanche troppo convinta

S: Ahhiii No, è che sei il compagno della zia e’.. (sussurrando) siiii Marco Siiii mi piace

La stavo penetrando la fica con un dito

M: Ohhh ti accontenti di poco vedrai dopo!!!! Da quando non fai sesso e non godi come si deve?
S: Ogni tanto mi tocco fino a godere
M: e a cosa pensi mentre lo fai?
S: A come mi piace fare sesso e godere con un ragazzo
M: ora basta parlare e assapora e vedrai che questa serata ti cambierà.

Le dita nella fica diventano due (indice e medio) le faccio entrare ed uscire sempre più lucide di umori, con noncuranza ogni tanto le tocco il buchino del sedere per bagnarlo un pochettino.

S: Siiiii Marcooo
M: Nel culo lo hai mai preso, ti sei mai infilata mai niente lì? E mentre glielo chiedo le infilo le due dita in fica ed il pollice nel sedere

S: NNNNooooooo SIiiii iiiiiiii AHhhhhhiii Non l’ho mai fatto con un uomo ma quando voglio godere tanto mi piace infilarmi dei giochi
M: Ohhhh brava viziosettaaaaa e hai anche goduto con il culo?
S: Siiii
M: Inginocchiati prendimelo in bocca

Silvia diligentemente su accuccia mentre io alzo, sbottono e tolgo i pantaloni e le mostro il mio cazzo in tiro, scappellandolo glielo mostro con la punta gonfia e lucida e l’asta dura irsuta dalla vene gonfie.

M: ora prendilo. L’hai mai preso in bocca, ti piace?

Silvia non risponde, si avvicina, prende l’asta con una mano, tira fuori la lingua e come una bambina golosa con il suo gelato preferito, inizia a lavorare la cappella.

M: Guardami. Cosa mi stai facendo?
S: (Tra una leccata e l’altra) Un pompinoooo
M: Ma brava nipotina brava inizi bene, ora faremo un po’ di esercizio lessicale: CONTINUAAAAA
Ogni errore sarai punita. Pompino si dice anche ”.
S: Pompino, pom (uuuhhhhhmmmmm) pa, bocchi (oooooohhhhh) no oooohhhhhhh
M: Succhialo così brava!!!! Togli la mani e fallo solo con la bocca. Bene ora una giovane perversa, che forse non sapeva di esserlo, sta facendo un pompino a suo zio: ossia gli sta prendendo in bocca ‘.
S: Siiii uuuhhhmmmmm il cazzo
M: Non leccarlo solo, prendilo anche in bocca: tutto, insalivalo bene porcellinaaaaaa siiii brava Silviettaaaa siiiiii. Il cazzo anche chiamato ‘.
S: uhhmmm minchia????
M: ti sei mai fatta sborrare in bocca? Poi anche ‘..
S: Nooooo ho solo leccato lo sperma siiii Marco nerchiaaaaa!!!
M: poi

Silvia dissente con la testa: non sa altri sinonimi di cazzo

M:: Toccati, masturbati

Dopo qualche minuto

M: Alzati: punizione
S: Perchèèèèè
M: Non hai saputo altri modi di dire cazzo

La metto appoggiata con le mani e faccia contro la portafinestra, in piedi, mi metto dietro di lei mi accuccio e inizio a leccarle fica e culo, li bagno tutti e due bene con tanta, tanta saliva che si mischia ai suoi umori di giovane donna in calore.

M:Allargati bene la chiappe con le mani, gira la faccia e guardami.

Brandisco il cazzo in tiro, le schiaffeggio le chiappe poi appoggio la cappella al suo buchino quasi vergine, mi avvicino al suo visino e le sussurro:
M: PU ( e le do un colpo penetrandola)

S: AAAAAAAAAAH

M: Puttanellla. NI ( un secondo colpo ed il cazzo sparisce per metà nel suo bel sedere). Il cazzo si dice anche uccello (e nel mentre roteo i miei fianchi), fava (le bacio il collo), membro (le sussurro troietta). ZIO (un altro colpo ben assestato la induce ad inarcare la schiena)

S: SIIIIII Marcoooo Siiii
M: Inizia a piacerti Silvia? Siii cosa
S: Sei un porcoooooo
M: Allarga le gambe nipotina adorata!!! Battacchio, fallo, pene. Senti in quanti modi si chiama!!! NE (ultimo colpo finale di inculata fino a farle sbattere le palle sulle chiappe e che Silvia asseconda con un altro inarcamento di schiena e l’irrigidimento delle spalle)
Stai prendendo per la prima volta un cazzo vero nel tuo bel culetto ora non sei più vergine da nessuna parte. Ora inizio a incularti come si deve, assecondami e vedrai che ti piacerà.

La stacco dalla porta finestra, la faccio andare il più giù possibile con il busto ed inizio un lento sfilamento del cazzo del suo sedere appena sfondato.
S: OOOOOHHHHh
Sfilato per metà riaffondo il colpo
S: AHHHHH

La prendo per i fianchi, le sciolgo i capelli ed inizio un animalesco lavoro pelvico; Silvia si lamenta, rantola, grugnisce ma dopo qualche colpo inizia ad assecondarmi a muovere i fianchi, a indietreggiare col sederino per sentire meglio le penetrazioni che ora sono complete: tutto il cazzo fuori tutto la nerchia dentro, e quando lo infilo, ogni tanto, il colpo la sferro a destra o a sinistra. In questo andare e venire mi assaporo con la vista questo giovane sedere appena sfondato e allargato.
Le tiro su il busto.
M: Unisci le gambe e guardami Silvia
I capelli scarmigliati, il suo corpo imperlato di sudore, i suoi gemiti ed ora il suo sguardo sconvolto e sfatto da un mix di piacere, sofferenza e supplichevole mi arrapano.
Alterno baci tra l’appassionato e il volgare, a leccate nelle orecchie, bacetti ai lobi, schiaffi alle chiappe, palpate alle tette con martirio ai capezzoli con sussurri del tenore :
Troietta ti stai facendo inculare da tuo zio
Potrei essere tuo padre porcellina
Ti piace ehhhhh????
Hai un culo fenomenale!!!!
Ti farò diventare una insaziabile giovane donna, se vorrai troia e puttana sia con maschi che con femmine.
Con più di un maschio magari di colore con un cazzone enorme!!!!
Sarai la mia porcellina
Ti insegnerò a fare sontuosi pompini e a ingoiare la calda e vischiosa sborra di un uomo.
Diventerai esibizionista, godrai dal farti vedere, o dalla paura di essere vista in locali pubblici, in macchina, in metro.
Ti vestirai solo in modo da essere sempre disponibile a tutti

E Silvia in questa escalation di affermazioni rispondeva con SIIIIII ancoraaaa siiiiii nel sedere MArcoooo, fammi godere, farò quello che mi chiedi voglio godereeee, godereeeee siiiiiiii sbattimi, sono una porcaaaaaaaaaaaa, fammi diventare la tua porcaaaaa uuuuuuhhhhmmmmmm, porcooooooo

M: Ora ti sborro nel culo Silvia sentiiiii
S: SIiiiiiiiiii daiiiii siiiiii Marcoooo Godo anche iooooo ohhhhh siiii
Ci accasciamo sul divano consapevoli che dobbiamo rimanere vigili e che non possiamo rilassarci perché Petra e il fidanzato potrebbero arrivare a breve.
Dopo qualche minuto di rilassamento in silenzio sollecito Silvia ad andare in bagno e sistemarsi, nel frattempo le preparo il letto in camera con me visto che Petra e il fidanzato dormiranno nel divano letto.
Espletate le operazioni di pulizia di entrambi andiamo a letto.

M: Vieni coricati con me mentre aspettiamo che arrivi tua cugina, poi ti sposti nel tuo letto.

Considerato che il condominio è quasi disabitato e che noi siamo all’ultimo piano, stando attenti al rumore dell’ascensore, Silvia avrà tutto il tempo per spostarsi nel suo letto.

M: Quando parti?
S: Giovedì partiamo con la mamma e mio fratello in macchina
M: Lunedì e martedì nevica di nuovo potrei prendermi un giorno di ferie, tu inventi qualcosa a casa e saliamo martedì sera.
S: Uhm siii daiiii si può fare!!!!
M: Pensaci e sappimi dire qualcosa al max entro lunedì sera che devo avvertire sul lavoro.

Rumore di ascensore Silvia scatta per andare nel suo letto, ma la blocco la tiro a me.
M: Vieni qua puttanella!!!
e la bacio appassionatamente.

La notte e la mattina successiva passano normalmente, e si arriva al momento del rientro a casa.
Petra e il fidanzato andranno con la loro auto, mentre Silvia verrà con me.

Il viaggio durerà circa un’ora oltre all’attesa di max 15 minuti di attesa in coda per l’attraversamento di una galleria.
Arrivati al tunnel: coda con attesa 11 minuti, alcuni automobilisti vanno e vengono da e per un bar lì vicino; Petra e il fidanzato sono dietro parecchie macchine.
Dopo pochi istanti la abbraccio e la tiro verso di me; nel movimento le abbasso il busto spingendole la testa verso il mio pube.
M: Tiralo fuori
S: NOOO dai guarda che via vai di gente!!!
M: Tiralo fuori con la buone (e nel frattempo slaccio i bottoni della patta del pantaloni); non fare storie

Silvia molto titubante guardandosi in giro con circospezione infila la sua manina nei pantaloni

M: tiralo fuori daiiii su che non ti vede nessuno

Silvia, sempre accucciata, traffica e con le due mani tira fuori il cazzo dagli slip

M: Brava tesoro!!! Scappellalo e guarda mentre tiri la pelle e la cappella esce!!!
Nel frattempo le scosto i capelli da un lato.
Vedi Silvia questa è la cappella che ti ha rotto il culo ieri. A proposito come sta il sederino?

S: MMMMmhhhh brucia un po’

M: inizia a segarlo

Silvia inizia un lento e dolce lavoro di mano che va a irrigidire il mio cazzo

Nel frattempo il semaforo diventa verde

M: Prendilo in bocca e succhialo, leccalo fai la brava suuu!

Inizia così un pompino da inesperta che però a tratti mi qualche brivido.
M: Bagnalo bene con la saliva tesoro e non frattempo le tocco la fichetta che inizia a inumidirsi.

A fine galleria la scaccio dicendole di ricomporsi.

S: Noooo daiii iniziava a piacermi!! Non ti piace come lo faccio, non sono brava?
M:: Ci sarà tempo Silvia.

Il viaggio prosegue ascoltando musica, arriviamo sotto casa sua e mi saluta, ma mentre apre la portiera torna indietro e mi bacia sulla guancia al limite della bocca.

Il lunedì sera mi arriva sms da Silvia
E’ ancora valido l’invito per mercoledì? Se si vengo. Ma non per sciare.

Sms M: Certo se vuoi andiamo ma cosa vuoi fare se non sciare?

Sms S: Daaaiiii suuu!!! L’hai capito
Sms M: No sai sono anziano e tonto dimmelo tu
Sms S: Voglio che mi insegni tante cose nel sesso, che mi fai godere, bagnare, voglio fare la tua porcellina.
Sms: ok mercoledì ore 18,00 alla rotonda ‘..

All’appuntamento Silvia è uno candido e innocente splendore, giaccone sopra a maglione collo alto, leggings e stivali.
Sale.
M: Ciao bella
S: Ciao Marco
Parcheggio.
M: Vieni, andiamo
La porto in un negozio di abbigliamento giovane e le dico di scegliere una gonna equalcosa da mettere sopra al posto della maglia che indossa al momento: sceglie una gonna tipo kilt con spacco laterale chiuso da uno spillone e le faccio prendere ed indossare un maglia a collo alto moto attillata bianca; usciamo che indossa l’acquisto, poi andiamo in un negozio di intimo e le faccio prendere due bei completi, uno dei quali glielo faccio subito indossare e costiituito da calze autoreggenti pesanti, slip maliziosi e reggiseno che lascia liberi i capezzoli: il tutto coordinato bianco a piccoli pois neri.

Ripartiti ad un semaforo si avvicina e mi bacia ringraziandomi.
M: cosa ti aspetti per le prossime ore?
S: Voglio che mi fai tua, nonostante tutto mi è piaciuto sabato, anche se mi fa ancora un po’ male ma voglio essere la tua amante segreta e farmi guidare da te nel mondo della perversione e del sesso. E poi in Spagna,da sol, 6 mesi saranno lunghi da passare!!

Ormai è buio, strada facendo, improvvisamente mi fermo in una piazzola a bordo strada, scendo lasciando la macchina in moto, faccio il giro della macchina, apro la portiera dalla sua parte, la prendo per mano, la metto in piedi e ci baciamo: dapprima con semplice calore poi con sempre più ardore fino a diventare un bacio furioso. Con le mie labbra le prendo le sue o la sua lingua e gliele tiro, frattanto la palpo, le do schiaffi sul sedere, le nostre bocche si cercano la mani frugano il corpo dell’altro.
La prendo per mano la porto davanti alla macchina la faccio appoggiare con le mani al cofano.
M: Questa sera e domani ti farò diventare donna: una perversa troietta che vuole solo sesso, esibirisi, godere godere godere come non ha mai goduto, facendoti un bel bagaglio di dolci ricordi per la Spagna. Mentre parlo la prendo una mano e l’appoggio sul pacco, la alzo la gonna e le accarezzo il tratto di coscia scoperto, intrufolo le mani sotto gli slip per farle crescere la febbre.
M: Girati Silvia, tirami fuori il cazzo e fallo diventare duro completamente con la bocca.
S: Ohhh nooo tu sei fuori!!! Passano le macchina qui vicino!!!!
M: Fallo subito o saliamo in macchina, faccio inversione e ti riporto a casa!
Silvia un po’ riluttante mi apre la patta e sguaina la mia nerchia già eccitata da cosa ho in mente.
M: Segalo

Nel frattempo le metto una mano tra le cosce e da sopra gli slip le accarezzo la fica.
Queste reciproche attenzioni, all’aperto, a bordo di una strada abbastanza trafficata, fanno scattare, nelle nostre testoline, quelle reazoni irrazionali ed irrefrenabili che vengono quando parte il cervello.
La rigiro con le mani appoggiate al cofano, le sposto gli slip e la penetro in fica inaspettatamente. LA sua reazione è flebile: Marcoo cosa mi fai fare!!!
M: muoviti solo tu, muovi i fianchi Silvietta. Fatti vedere dagli automobilisti (dei quali quelli provenienti nel senso opposto, alcuni strombazzano).
S: Ohhhh Marcoooo dai nooo per favoreeee. Sono come una puttana di stradaaaa aaahhhhh
M: No non ancora ma diventerai una giovane donna insaziabile di nuove esperienze sessuali, una escort di lusso.
Rompo gli indugi, la prendo con entrambe le mani per i fianchi e inizio a martellarle la fica di colpi profondi che la fanno quasi sollevare da terra.
S: Siiii siii siiii scopami scopamiiiii Marcoooo godo godo godooooooooooohhhhh ahhhhhhhhhh
M: Girati e leccamelo, senti che buon odore di fica ha ora!!
Silvia si accovaccia e inizia a leccare il suo gelato pulendolo tutto alla perfezione.

Risaliamo in auto proseguiamo il restante tragitto che ci ci rimane da fare ed arrivati decisiamo di andare a mangiare fuori.

Parcheggio volontariamente abbastanza distante dal locale e prima di scendere dalla macchina tiro fuori un ovulo con comando a distanza (ma questo lei non lo sa) e le dico di infilarlo in fica.
Durante il tragitto a piedi, aziono il comando al minimo e la sua reazione a questa sollecitazione inaspettata, quasi la fa cadere per terra, ma immaginandomelo sono stato pronto a sorreggerla.
M: Cosa ti succede, sei scivolata sulla neve?
S: Maiale
M: attenta con i complimenti (e nel mentre aumento l’intensità),potresti pentirtene
Prendendomi a braccetto Silvia inizia a camminare come se avesse un cazzo infilato in uno dei suoi dolci orifizi, inizia a sculettare non so se per sentire meglio il piacere o per cercare di sfuggire al quel solletico intimo.
S: Per favore spegnilo
M: Ok farò il bravo

Entriamo al ristorante, ci sediamo e dopo avere scelto mentre arriva il cameriere per prednere le ordinazioni, riaccendo l’ovulo. Silvia sobbalza dalla sedia e stenta a proferire parola di quello che ha scelto. Sembra che abbia il ballo di San Vito, non riesce a stare ferma sulla sedia, non riesce a trovare una posizione ‘comoda’. Il cameriere si rende conto che c’è qualcosa di strano e la fissa inistentemente.
Quando poi rimaniamo soli
M: Hai visto hai fatto colpo sul cameriere. Hai visto come ti fissava, come guardava i tuoi capezzoli irti che si vedono csì bene da sotto la maglia?
Silvia un po’ non ricordava della trasparenza della maglia, un po’ non pensava minimamene che l’opera dell’ovulo aveva sortito, seppur inconsciamente, una reazione sul suo corpo che traspariva dai capezzoli eccitatissimi fatto sta che quando si rende conto dello spettacolo che sta dando accenna a coprirsi ma glielo proibisco.
M: Sei uno splendore Silvia e non ti rendi conto di cosa lascia trasparire il tuo sguardo languido: lascivia, eccitazione. Già hai un bel musetto di tuo, poi in queste condizioni sei irresistibile, vedrai come ti cureà il cameriere!!!! Sicuramente immagina che siamo padre e figlia: non può pensare che siamo zio e nipote in trasferta hot e che tu ti stai concedendo a me ed hai iniziato un percorso trasgressivo di sudditanza mirato solo a godere dei ipiaceri del sesso.
S: Ti prego Marco fermo sto coso!!! Non ne posso più.
M: Cosa vuol dire? Che ti da fastidio o che ti sta portando all’orgasmo?
S: Mi stai facendo godereeeeee
M: ooohhh no tesorooo no non ora. Vuoi godere qui, in pubblico, davanti a tutti? Non sta bene non è da una ragazza per bene come te!!! Spengo il marchingegno.
Ceniamo normalmente ed arriviamo a momento di ordinare il dolce.
Riaccendo l’ovulo di nuovo mentre sta arrivando il cameriere a bassa velocità.
IL cameriere dandole del tu inizia ad elencare i dolci, ad ogni piatto aumento la velocità fino ad arrivare al massimo. In quel momento Silvia si attacca con tutte e due le mani alla tovaglia come se volesse tirarla via, si mordicchia le labbra, alza e spalanca gli occhi, il suo sguardo oramai è languido, dolce come quello di un cerbiatto dei cartoni animati, come quello di una femmina in calore partita per la tangente, i suoi capezzoli sembra vogliano strappare il tessuto per mostrarsi in tutta la loro bellezza così irti. Il cameriere sembra divertito ed attirato e continua la sua permanenza con una pantomima ridicola. Silvia probabilmente non vede l’ora che se vada e/o che io spengo il suo oggetto di piacere. Diminuisco drasticamente la velocità e Silvia sembra rilassata e tranquilla, in questo lasso di tempo è riuscita anche a realizzare cosa vuole di dolce e mentre lo comunica al cameriere riaumento la velocità. Le metto un piede tra le cosce. Il cameriere va via probabilmente a malincuore e Silvia subito mi predne le manii e mi sussurra
S: Gooooooodooooooooo amooorreeeeeeeeeee godooooooooo godooooooooo qui davanti a tuttiiiiiiiii Marcoooooooo godoooooooo porcoooooo
M: Siii Silvietta godi puttanella godi in pubblico!!!!

Usciamo dal ristorante sotto gli sguardi estasiati del cameriere. Arriviamo a casa. In ascensore la abbraccio e le sussurro che la scoperò selvaggiamente dappertutto, Ci baciamo, le palpo il sedere lei avvicina il suo pube al mio.
Entrati in casa, la sbatto sul tavolo, le slinguo la faccia mentre le rovisto l’intimità e le tolgo l’ovulo, me lo infilo in bocca e lecco i suoi umori e poi cerco la sua bocca con la mia. Le faccio sentire il suo gusto.
Il suo volto languido è segno che è già cotta a puntino.
Le mie mani le sfilano la gonna e la maglia lasciandola con il solo intimo. Piego il busto ed inizio a leccarle la fica spostando gli slip zuppi di umori, con le mani le palpo le tette e lei si gode questi trattamenti prendendomi la testa con le sue mani come tacito segnale a proseguire.
La tiro giù dal tavolo la metto in piedi e proseguo il mio lavoro di bocca anche sulle chiappe e sul suo forellino posteriore: il tutto con estrema dolcezza che però alterno improvvisamente con pacche sul culo e pizzicotti alle tette che le procurano lamenti e gemiti, il suo fiato si fa corto.
Mentre le bacio, lecco e mordo le chiappe mi tolgo pantaloni; il cazzo è in tiro davanti a quel culo che tanto mi attira, davanti a quella giovane donna che lascia trasparire la sua indole di troia.
S: siiii per favore continua sei splendido così mi fai di nuovo venire!!!
Due dita in fica, la mia lingua le titilla il clitoride e un dito ben lubrificato dalla sua saliva nel sederino sverginato pochi giorni fa. Silvia è con il busto sul tavolo, le slaccio il reggiseno, le scosto gli slip e senza che se lo aspetti la penetro in fica.
S: Ohhh siii zioo sono tuaaa scopamiiii fammi sentire porca fammi godere con il tuo cazzooooooohhhhh siiii
Le tiro su il busto e la scopo prendendo le sue mani con le mie e portandole tutte e quattro sulle tette a toccarle un pò dolcemente e un po’ con schiaffi.
Le sposto le mani sulle chiappe.
M: allargati le chiappe, fammi vedere l tuo culo stupendo!!
Si intravede il suo buchino
M: Infilaci un dito Silvia
La scopo, le sfilo tutto il cazzo per poi riinfilarlo tutto dentro fino ai coglioni
Quando lo tiro fuori lei gira la faccia e mi guarda supplicante e desiderosa di prenderlo tutto.
M: Infila due dita: inculati Silvietta, tesoroooo
La schiaffeggio le chiappe
M: pensa, è come se ti stessero fottendo due maschioni!!
S: Siiii fottimiiii
M: Infila i tuoi due pollici nel sedereee, e poi allargali
Silvia si slarga il culo: veder quel piccolo buchino incorniciato dalle chiappe dalla pelle liscia mi fa perdere ogni cognizione.
Sfilo il cazzo dalla fica e glielo infilo in culo in un colpo solo fino alle palle.
S: un urlo gutturale esce dalla bocca: si siiiii siiiiiiiii porcooooo ti piace il culetto di tua nipote??
M: Zitta troia goditi questa serata
S: ooohhhhh siiiiiii il tuo cazzo, la tua porcaggine mi fanno morireeee
Le porto la sua mano sulla fica e unitamente alla mia le masturbiamo la fichetta grondante.
Le faccio abbassare il busto, Silvia inarca la schiena e la visione di questo splendore che si gode tutto il mio cazzo in culo mi porta a spararle una bordata di calda, vischiosa sborra nell’intestino.
S: MArcooooo sborramiii tutto dentrooooo siiiii lo sentooo MArcoooo ancoraaaa non ti fermare daaaaiiiiiiii.
Appena finito gli spasmi degli orgasmi, la prendo amorevolmente e la sdraio sul vicino divano, il cazzo bagnato di un misto del mio sperma e del sapore del suo sedere inizia ad afflosciarsi ma glielo passo sul visino di Silvia che è un misto di ragazza imbronciata alla quale hanno tolto il suo gioco preferito e di donna estasiata dalla serata e dal recente orgasmo, quasi automaticamente e lascivamente con gli occhi chiusi, apre la bocca come fosse ad una fonte, e tira fuori la lingua iniziando a leccarlo e pulirlo.
M: Vediamo quanto sei brava SIlvietta a fare rizzare il cazzo ad un uomo! Vieni spostiamoci in camera che staremo più comodi. La prendo per mano mi metto dietro di lei, ci spostiamo di stanza e strada facendo, io, dietro di lei, le faccio sentire il cazzo sulle chiappe, la sbaciucchio dietro le orecchie e le tiro i capezzolini.
Mi siedo sul letto ed inizio a spogliarla completamente.
M: Ti voglio nuda, voglio potere accarezzare la tua liscia pelle giovane (e la accarezzo dolcemente sulle cosce) baciarti dolcemente (e le bacio l’ombelico) mentre Silvia mi tiene la testa tra le sue mani.
S: ohh siii Marco mi fai andare di nuovo in brodo di giuggioleeee
M: Voglio anche sentirti totalmente mia, per cui devi sottostare a tutto (le schiaffeggio una chiappa) la mia cagna (le mordo i capezzoli), la mia puttanella (e le ficco due dita in fica, peraltro già o di nuovo bagnata).
S: SIiii sono la tua schiavettaaaaaahhhhh fammi godereeee MArcooo daiiiii fammi sentire come vuoi tu, ma non farmi aspettare tanto!!!!
M: Guarda che effetto mi fai dolcezza: guarda il tuo nuovo amico come ha già reagito!
S: Uhhhmmmmmm non speravo altro Marcooo

La faccio accucciare come se dovesse fare pipì su una turca, le prendo una mano e la appoggio sulla nerchia di nuovo dura, venosa, con la cappella rossa e luccicante.

M: Cocccolalo, fagli quello che vuoi su!
S: Uhmmm siiiii

La sua manina inizia un lento e dolce lavoro su e giù
M: cosa mi stai facendo?
S: uhhmm lo accarezzo

Schiaffo su una tetta

S: AHhhiiii
M: Cosa mi stai facendo!
S: Marco lo accarezzo non ti piace? Non devo?

Schiaffo sulla stessa tetta

S: Ahhhii, perché’
M: Cosa fa un uomo quando si masturba? Cosa mi stai facendo?
S: Ti sto segando il cazzo, ti sto facendo una segaaahhhh
M: ok brava ora hai capito? Prosegui e masturbati.
Le sue mani sono impegnate in camera riecheggiano i nostri gemiti, vederla in quella posizione oscena mi innesca nuovamente la voglia selvaggia di sbatterla.
Improvvisamente la alzo in piedi, la sollevo e le dico di infilarsi il cazzo in fica.
Silvia è avvinghiata con le gambe al mio busto e con un braccio al collo, mentre con l’altra mano direzione le cappella nella sua piccola grotta bagnata.
M: ora abbassati lentamente, impalati e scopati, detta tu il ritmo!!!
S (mentre scende e si infilza): oohhhhhhhhh siiiiiiii tuttoooooo dentroooooo Marcoooooohhhh
Ora le palle toccano i suoi glutei e Silvia inizia, avvinghiata a me, inizia uno sconcio balletto sul cazzo, muove il bacini, i fianchi, porta la testa indietro, io le bacio il collo, le lecco la faccia da donna vogliosa che le è venuta.
M (le sussurro): Puttanella!!!! Ti piace il cazzo??? Godere con il cazzo??????
S: Siiii Siiiii Sono la tua puttanella Marcooooooo Siiii Ancoraaa si siii ancoraaaaa
Le mie mani contribuiscono a mantenere questa posizione sorreggendola sotto le chiappe; le muovo, le schiaffeggio il culo contribuendo a fare salire ulteriormente la febbre. Il ritmo, dapprima blando e con movimenti ampi e profondi, si fa sempre più veloce con Silvia sollecitata dalle mie parole e dalle pacche sul sederino.
S (scandisce le penetrazioni): SIiii Siiii Siii Siiii Daiii SSiiiii Daiiiiii Porcooo Daiiii Porccoooo SIIiiii
Le infilo un dito nel culo
S (urlo gutturale): Siiiiiiiiiiiiiiiiiiii Porcooooooooooo SIiiii Godoooooooo MArcoooooooo SIiiiiiiiiiiii
Il suo cervello ormai non ha nessun potere: ormai comanda il corpo, i suoi sensi.
Silvia si accascia, si rilassa
Ci spostiamo la corico sul letto, la sdraio a pancia in su, le tiro su il bacino: in pratica con le ginocchia è all’altezza della spalle.
Impugno il cazzo e glielo infilo nel culo.
M: Tohhhhh prendilo tutto cagnetta, puttanella
S: Siiiii tuttooo
M: Ti sfondo il culo Silvietta!!!! Inizio a titillarle la fica, il clitoride
Silvia come morsa da una tarantola, freme, si agita, con il corpo tutto sudato.
M: Toccati le tette
Tutti i suoi centri nervosi, le sue zone erogene sono sollecitate. Il cazzo lo sbatto tutto dentro fino ai coglioni, lo tiro tutto fuori e mi godo il suo buco dilatato, lo rinfilo dentro.
Vederla lì, così sfatta, stralunata che a tratti gira gli occhi tutti indietro mi porta a sborrare, a scaricare la mia sborra sulla pancia, sulle tette, sulla faccia da mignotta che ormai ha assunto.
S: Marcoooooo mi hai sfondataaaaa dappertuttoooo porcooooooo mi hai rotto il culoooooooo
M: Vedrai per i prossimi giorni avrai qualche problema a sederti, ma dopo il tuo portamento sarà migliorato ulteriormente, il tuo sedere ha cambiato forma, e abbellito da un giusto abbigliamento, sarai irresistibile!!!
Ci sdraiamo affiancati, ci baciamo, lecchiamo e ci addormentiamo nella stanza pregna di odore di sesso, di sborra, di femmina in calore.
Non ci siamo più visti né sentiti perchè ha fatto un master in Spagna e un soggiorno di preparazione alla laurea in Scozia e recentemente Silvia è tornata per discutere la tesi a Milano.

Invita tutti i parenti ma io non presenzio.

Dopo qualche giorno le messaggio i miei complimenti e viste le recenti nevicate, la invito ad una giornata sugli sci.
Non risponde.
Inizio a tartassarla di messaggi su whatsapp fino a quando non risponde
S: Lascia stare non posso. Non insistere
M: Silvia stai attenta che potresti scottarti, pensi di passare la vita ad evitarmi?
S: Per ora è meglio così e poi ho il fidanzato in Scozia.
M: venerdì fatti trovare alle 18,00 alla rotonda ?…. con tutto l’occorrente per sciare e vestita con gonna plissettata lunga al massimo al ginocchio, collant e slip aperti, reggiseno che lasci i capezzoli scoperti maglia attillata, pochissimo trucco, trecce o treccia.
S: Non sono a casa sono ancora a Milano.
M: fatti preparare tutto l’occorrente per sciare da tua madre o da tuo fratello che passo a prenderlo. Tu prendi il treno per Torino e poi pe rCuneo e ti vengo a prendere in stazione, dimmi solo l’orario di arrivo.
S: Non so vedrò e ti dico e poi l’intimo che mi dici di mettere non ce l’ho.
M: Vallo a comprare conto su di te. Ti restituirò i soldi.

Dopo due giorni mi invia messaggio con scritto ok arrivo alle 20,42.
Il venerdì l’aspetto fuori dalla stazione in auto e quando la vedo arrivare scendo e le vado incontro; la città non è grande e l’ora non proprio di punta fanno si che il viai vai di persone sia limitato ma fatto di donne e uomini di razze diverse che si incrociano in un via vai tranquillo.
Silvia è sempre uno splendore, solare, viso rilassato: una bella giovane donna dal bel portamento.

M: Posa la valigia in macchina e seguimi.
S: Daaiii dove andiamo!!!! portami a casa che sono stanca!!
M: Vieni

La prendo per mano e la strattono nella stazione, cerco una macchinetta per le fototessera e identificata invito Silvia a entrare.
M: Vedo che la pettinatura è quella che avevo chiesto (aveva aggiunto una maliziosa frangetta) fammi vedere il resto. Apri il cappotto e tira su la maglietta e dopo la gonna.
S: No tu sei fuori, qui davanti a tutti non ci penso nemmeno.
M: Ok cercati un posto dove passare la notte che io me ne vado e scarico la valigia.
S: daaiii suu non scherzareee!
M: Silvia esegui (e nel frattempo mi incammino verso l’uscita)
Giro l’angolo del corridoio senza voltarmi. Ancora qualche metro e arriva Silvia, mi cinge da dietro e mi sussurra:
S: Hai vinto, hai vinto anche stavolta, farò quello che mi dici.
M: Hai peggiorato la situazione che avevi iniziato a rovinare non considerandomi e rispondendomi male: poi aggiugici questa insubordinazione ?.
Farai TUTTO quello che ti chiederò?
S: Si Marco siiii

Torniamo indietro alla macchinetta delle foto che però è stata appena occupata da due ragazzi di colore, che si alterneranno nell’entrare e uscire dalla macchina.
Ci sediamo su una panchina di quasi di fronte alla tendina della macchinetta.
Mi volto e le sussurro ad un orecchio:
M: Hai detto che farai tutto tesoro
S: Siii Siii

Le giro il volto e le sbaciucchio le guance, il naso intorno alla bocca sugli occhi la fronte, a tratti la lecco e poi inizio a infilarle la lingua in bocca.
Limoniamo avidamente come due innamorati che non si vedono da un’eternità come due amanti appassionati e vogliosi. Non ci stacchiamo per parecchio tempo durante il quale le slaccio il cappotto e le appoggio una mano sulle cosce.
Risalgo accarezzandone una.
M: Alza il sedere
e mentre lo fa le scosto la gonna in modo da lasciarle le chiappe direttamente a contatto con la seduta in pietra della sedia.
Ora il margine di manovra della mia mano e nettamente aumentato.
Rovistando sento che ha i collant aperti come richiesto.
Interrompendo la limonata
M: Brava Silvietta anche qui sei a posto.
Ora sposto la mano sotto la maglia attillata per controllare il reggiseno
M: Sei proprio una giovane porcellina!!!!! Vogliosetta
S: Siiii Marco per te siiiii
M: lo fai anche con il fidanzato?
S: nooooo solo tu mi fai fare queste coseee

I capezzoli al tatto risultano liberi e contornati dal foro nelle coppe del reggiseno.

M: Brava la mia nipotina preferitaaaa
Hai superato l’esame a pieni voti.
S: Sono stata brava professore?
M: Siii la migliore allieva e la mia preferita

In quel trambusto i due africani hanno notato strani movimenti e non si stenta a capire che si stanno godendo lo spettacolo prendendo tempo.

Silvia è in estasi quasi perennemente gli occhi chiusi, io faccio segno ai due ragazzi di entrare tutti e due nella macchinetta e di fare silenzio.

M: Per premiarti sorpresa!!! Non chiudere gli occhi e fidati, aprili solo quando te lo dirò io.

La faccio appoggiare con le spalle allo schienale della panchina le tiro su la maglietta fin sopra il seno lasciandolo a vista, una splendida vista delle piccole aureole e dei capezzoli appuntiti, il volto di Silvia goduto remissivo.
S: Marcooooo co cosa mi faiiiiiii
M: Shhhhh non parlare gioiaaa
S: Sono andati vie quei due?
M: Shhhh fidatiii!!

I due ragazzi si stanno toccando il pacco, gli faccio segno cerco di fargli capire se vogliono vedere anche sotto; annuiscono ma gli faccio segno con la mano che dovranno pagare 5 euro a testa.
Fanno cenno di si con la testa.
Lasciadole la maglietta alzata, apro completamente il cappotto di Silvia che ha le gambe accavallate; tiro su la gonna.
I ragazzi sguainano il cazzo fuori dai pantaloni; spiccano le cappelle lucide, turgide di discrete dimensioni sulle aste dure e venose.

Le allargo le gambe, le sfioro la fichetta da sopra gli slip, infilo una dito nella fessura degli slip e sento quanto Silvia sia eccitata, mi bagno il dito glielo infilo in bocca e le dico di aprire gli occhi.
Silvia è oscena in un luogo piubblico quasi nuda, davanti a due porci sconosciuti che si stanno masturbando per lo spettacolo che gli sta offrendo quella giovane e piacente donna bianca che ha perso ogni inibizione.
Apre gli occhi ma io sono in mezzo alle sue gambe coprendo la visuale verso la macchinetta, Silvia si guarda con fare circospetto in giro, non vede nessuno.

S: Marcooo ohhh marcoooo ho vogliaaa
M: Voglia di cosa tesorooo
S: voglio godereeee, sono eccitatissima, hai sentito quanto sono bagnataaaa

Inizio a palparle il seno, a tirarle i capezzoli, non prima di essermi fatto insalivare le dita.

M: Tirami fuori il cazzo

La sua espressione è quella di una donna che ha mollato qualsiasi freno inibitore e che vuole solo una cosa: GO DE RE GO DE RE GODEREEEE.
Silvia tapre i bottoni della patta e sfodera il mio cazzo in tiro

S: Quanto mi sei mancatooo ma per un po’ sarai mio solo miooo ed io solo a tua disposizioneeee
M: Brava Silvia, inizia e sagarmi

Mi sposto di lato ed le appaiono i due ragazzi che hanno raggiunto un ritmo di smanettamento forsennato.
Silvia strabuzza gli occhi

S: Ohhh cazzooooooo nooooo, mi hai fatto fare la troia davanti a questi due porcooooo porciiiiiiiii
M: Continua puttanella suuu daiiii che godrai come poche altre volteee

Silvia continua la sega, abbasso il busto ed inizio a farle un ditalino, lei allarga quanto più possibile le cosce, ma non smette di ammirare i due cazzi sconosciuti a poca distanza.
Questo le fa andare il sangue al cervello

M: Ancoraaaa daiii Silvia daaaaiiii siiiii segami che vengooooo daaaiiiiiiii
S: Si porcooooo anche tu non fermartiiiiii daiii Marcooooo odaiiiiiiii

Giunto all’apice mi prendo il cazzo in mano, mi riavvolgo la cappella con la pella che prima era tesata e sborro, sborro copiosamente, con le gambe che quasi mi cedono dal godimento.
Terminati gli spasmi della sborrata,

M: Apri la bocca piccola impertinente!!!

E le svuoto, colandola nella sua bocca con la lingua parzialmente fuori, la sacca di sperma calda appena formatasi.
Silvia ansimo per l’orgasmo raggiunto anche da lei.

Poco distante i due ragazzi di colore vengono poco dopo grugnendo come maiali ed i loro schizzi poco ci manca che arrivino alla panchina.
Ci riassettiamo rendendoci presentabili,e ci incamminiamo verso la macchina con Silvia che appoggia la sua testa su di me; i due ragazzi ci seguono a distanza ma giunti alla macchina voltandomi gli dico che mi dispiace ma la giovane donna stasera me la godo io.

Prendiamo la strada verso casa, Silvia mi racconta del suo erasmus e delle settimane trascorse in Scozia dove si è fatta il fidanzato.
Le chiedo se vuole cenare a casa o al ristorante o pizzeria ma dice di volere andare a casa e rilassarsi.

M: Sbaglio o hai messo su qualche chilo?
S: Siii sono ingrassata di 3 chili la dieta in Scozia tra uova, salmone e cose del genere ?.
M: Però stai meglio, sei più donna e poi i chili in più li hai messi nei punti giusti.

Giunti a casa lei inizia a disfare le valigie ed io ne approfitto per farmi una doccia. Quando ne esco in accappatoio, Silvia è ancora li che in piedi con il busto piegato in avanti, piega vestiti e li ripone nell’armadio, mi avvicino, le tiro su la gonna e le metto il cazzo sotto il cavallo, le frugo le intimità così passandole la cappella anche tra i glutei.
Mi slaccio l’accappaotio, sfilo la sua cintura, scosto Silvietta, le prendo le mani e portandole dietro la schiena gliele lego con la cintura.
Chiudo l’armadio che ha le ante totalmente specchiate, e prendo tirandole la coda.
Le alzo la gonna sui fianchi con tutte e due le mani e poi le tiro su la maglia ed appaiono subito i capezzoli liberi dalle semi coppe del reggiseno.
Inizio a simulare un amplesso muovendo i fianchi avanti e indietro; il cazzo appare e scompare da in mezzo alle sue gambe, le palpeggio le tette stimolandole alternativamente i capezzoli.
La riprendo per la coda, le faccio girare il suo volto.

M: Ora inizio a fottertiiii

Le bacio il collo, un lobo, le cerco la bocca con la mia lingua; lei tira fuori la sua e iniziamo a fare roteare le lingue in aria alla ricerca spasmodica una dell’altra.

S: Poorcooooo siiii

Le sfilo la gonna che cade a terra, la maglia non si può toglere, allora vado in cucina prendo delle forbici ed inizio a tagliarle la maglia sul pancino verso il collo, toccandole alternativamente la pelle con le lame e vedendo il suo torace che si muove sotto il respiro pesante e affannato.

S: Nooooo la magliaaaa è quasi nuovaaaa
M: Shhhhh

Finito il lavoro di taglio e sfilata la maglia Silvia rimane in intimo. E’ sempre uno splendore e poi vestita così uuuhhhmmmmm

M: MI dispiace ma dobbiamo sacrificare anche questo

E Le taglio spalline del reggiseno per sfilarlo

S: Noooooo mi è costato un occhiooooo
M: Shhhhhhh silenziio (sussurrato ad un orecchio)

Mi sposto un attimo prendo due banconote da 50 euro dal portafoglio ritorno da Silvia e gliele metto nei collant aperti.

M: Ecco puttanella ora non ti lamenterai più e sarai contenta!!!!

Mi riposiziono alle spalle di Silvia sulle tette, relativamente piccole ma sode, spiccano i capezzoli eretti, turgidi. Il suo sedere è maggiormente evidenziato e valorizzato dai collant aperti: è proprio un bel culo penso.

Le faccio correre le mie mani dalle tette verso il pube, e quando lo raggiungo ne intrufolo una negli slip aperti; la sua fichetta non mente: è eccitatissima.
Con una mano le palpo le tette e con l’altra la fica, Silvia allarga un po’ le gambe; gliele richiuso e le sfilo gli slip; poi mi accuccio e inizio un dolce lavoro di lingua partendo dalle chiappe che le allargo con le mani per potere accedere bene al suo forellino posteriore. La lingua scorre sotto il cavallo fino alla fichetta e inizio a lappare, tirare con le labbra le labbra della sua micina.
Silvia piega le gamba inizia ad ansimare

S: Siiiii siiiiiii ancora leccamiii tutta ddaaaaiiiii ooohhhhhhh

Mi aiuto con le dita che inizio ad infilare uno in fica e uno in culo. Silvia rotea i fianchi. Poi due in fica e pollice in culo.

M: muoviti su e giù tesoro!! Scopati come vuoi tu.

Abbasso la mano per farle fare bene i piegamenti sulle gambe e cercarle per penetrarsi.

Inizia un su e giù dapprima calmo e dolce, poi infilo 3 dita in fica e pollice in culo alzando la mano e dopo un po’ 4 dita più una dietro alzando ancora la mano.
Ormai si sta fottendo e la fica e le mia dita sono imperlate dei suoi umori che fuoriescono.
Il ritmo si fa forsennato ed ora anche io muovo la mano in senso contrario al suo movimento di bacino: lei scende e io salgo riducendo sempre più l’escursione all’aumentare del suo ritmo di scopata e di respiro.

S: si si si si si si siiiiiiiiiiiiii AHHHHHHHHH

giungendo ad un suo orgasmo devastante che la portano a cedere sulle gambe costringendomi a sorreggerla.

La faccio sdraiare per terra, le infilo le dita fradicie dei suoi umori in bocca, baciandole fica, pancino, tette, collo, orecchie, naso, fronte, bocca e complimentandomi.

M: La sai che sei la mia nipote preferita????
S: Siiiiii Marcooo siiiiiiii
M: Ora puttanella vuoi fare godere anche me? Non sono il tuo zio adorato?
S: siiii zioooo, porcooo aspetta mi hai distrutto fammi riprendere un attimo

Dopo qualche minuto

M: Guarda che effetto fai a tuo zio Silvietta

Ed inizo a scappellarmi il cazzo e a segarmi.

S: Uhhhmmmmm Marcoooo mi fai di nuovo venire voglia!!!
M Voglia di cosa?
S: Secondo te?
M: Voglia di cosa???

Mi avvicino a lei, la faccio alzare strattonandola, la giro e le do uno schiaffo sul culo.

S: Ahhiiii perchè?
M: Di cosa hai voglia?
S: Di te?

Pacca sulle chiappe

M: DI cosa hai voglia Silvia?
S: DI cazzo

Sculacciata sulle chiappe

M: Di cosa hai voglia Troietta?
S: Di cazzo Marcooo del tuo cazzoooooo

Pacca sul culo

M: Di cosa hai voglia nipotina adorata?
S: Di godereeee, del tuo cazzooo ziooo
M Vieni
Spostandoci dal divano alla camera ripassiamo davanti all’armadio tutto specchi
Ci fermiamo, la faccio abbassare

M: Succhia, succhiami il cazzo!!!!

Silvia inizia a dargli piccoli innocenti bacetti
Le prendo una mano la porto sull’asta

M: scappallalo

Una volta uscita la cappella rossa, gonfia, lucida

M: Spompinami!!!

LA nipotina inizia a prenderlo in bocca dapprima timidamente poi ci prende gusto e inizio un dolce lavoro di lingua, e bocca. La lingua passa su tutta l’asta, fino al prepuzio con il quale gioca così come con il frenulo.

M: Brava Silviaaaa
S: Ti piace, sono brava?
M: Puoiii fare meglioooo. Prendi in bocca la palle, tira la pelle e guardami!!!!
S: Uhhmmmmmm
M: Toccati, preparati tesoroooo

Il suo volto inizia a cambiare, gli occhi si socchiudono, Silvia inizia a diventare sempre più vogliosa e famelica, in adorazione del cazzo

M: TI piace?
S: Siiiii
M: Cosa ti piace?
S: Il tuo odoreeeee, il tuo odore mi maschiooooo, il tuo cazzoooooooo

La tira su le faccio mettere faccia verso l’armadio e con le mani appoggiate agli specchi.
Mi posiziono dietro

M: Lo sai che un debole per il tuo culo? Specialmente stasera con questi collant?
S: Ti piace così tanto???
M: Siiiiiii
e nel frattempo le infilo il cazzo in fica
S: (inarca la schiema) Siiiii Por coooooo
M: Siiii cosa???

La sto fottendo davanti allo specchio, tenendole le mie mani sulle sua spalle

M: Guarda lo specchio, cosa vedi?
S: Uuuhhmmmm due porci
M: (Sciaff sul culo) Cosa vedi?
S: Un uomo che scopa una ragazza
M: (sculacciata) co sa ve di!!!
S: ohhhhh Marcooooo due che fottonoooooooo
M: (sposto le mani sui suoi fianchi e altra sculacciata) dimmelo!!!
S: Una ragazza che si sta facendo fottereeeeee
M: io vedo una giovane donnaaaaa che si sta godendo un bel cazzo in fica, davanti ad uno specchio. Il suo volto acqua e sapone è quasi sconvolto dal godimento. (Le sfilo tutto il cazzo dalla fica)
S: Nooooo
M: Nooo cosa?
S: Ridammelooooooo infilalo dentrooo

Improvvisamente, si rompe l’atmosfera. Squilla il suo cellulare.
M Vai a rispondere

S: (tirando fuori il telefonino dalla borsa) cazzzoooo è Bob il mio fidanzato da Edimburgo!!!!
M: Rispondi

Silvia inizia la conversazione, la porto sul letto, la faccio mettere come una cagnetta a quattro zampe ed inizio a passalre il cazzo, ancora umido dei suoi umori, sulla faccia.
Lei risponde cambiando espressione e facendo la faccia tra il voglioso, l’imbronciato e l’indagatore
Le prendo una sua mano e la porto sulla fichetta.

M: Toccati troia, fammi vedere quanta voglia ne hai ancora

Silvia deve apporggiarsi sul gomito del braccio che tiene il telefono per riuscire ad avere un minimo di equilibrio ed inizia a sgrillettarsi; io le vado dietro, le metto le dita in bocca
M: Succhialo, leccalo e bagnalo bene

Le infilo un dito in culo senza avvertimento, lei storpia la voce, sospira
Non so cosa si dicono i due piccioncini
Lei continua a farsi un ditalino ed io la inculo dapprima con un dito, poi con due girandoglieli nel buchino.

M: Ora digli che hai voglia di lui che a sentirlo ti è venuta voglia

Lei dice qualcosa però riesco a capire pussy, dick, fuck, la gattina posa il cellulare e mette in viva voce.
Le spingo le spalle e faccia contro il materasso ncosì il suo sedere è ben sollevato; indirizzo la mia cappella gonfia contro il suo buchino; Silvia rotea i fianchi guardandomi con voglia: una silenziosa supplica di essere penetrata.
Mi siedo quasi su di lei, punto il cazzo e inizio a spingere
S: Aaahhhhhhh
M: (sussurrato ad un orecchio) Alterna italiano e inglese troietta!!!!!
S: Siiii fuck me Rob yesss
M: daiiiii
S: Fuck my assssss

Il mio cazzo è entrato tutto dentro il suo sedere
M: TI piace??
S:::: Yesss Rob siiiii tutto nel culoooooooo, rompimi il culoooooo I am a bitch, your litlle italian bitchhhh siiii siiii , all in myy asssss

Io faccio entrare ed uscire completamente il mio uccello dal suo sedere che quando e vuoti è un bel buco dilatato e nero.

Ora mi sdraio.
M: Sali su e infilatelo dove vuoi
S: Oohhhh Robbbbb

E cercando il cazzo con la sua mano se lo indirizza di nuovo nel culo.

M: Fottiti come vuoi.
Le prendo i capezzoli in mano e glieli stritolo

S: Siiii My dugsssss inculamiiiiiiiiii

La puledrina inizia una cavalcata come se fosse in crisi di astinenza

S: Rob againnnn ye ye ye fuck meeeee Godooooooooo
E mentre lo dice anche io non resisto più è le scarico tutta la mia sborra nell’intestino, mentre lei si accascia su di me

S: Oohhh my God Rob i love you Good night my love
R: Good night Silvia Sono passate diverse settimane con Silvia in Scozia per provare ad approfondire l’inglese per essere ammessa al biennio successivo e un viaggio da un’amica di master in Colombia e dopo non avere passato l’esame di inglese per il biennio.
In questo periodo non abbiamo avuto alcun tipo di corrispondenza a parte suoi provocatori (dico io) auguri per Pasqua fatti con messaggio di whatsapp tramite la mia compagna.

E’ ritornata da poco approffittando della comunione del suo cugino più piccolo per fermarsi qualche giorno.
Appena ho saputo del suo rientro le ho messaggiato:
Se pensi di volere continuare con me, all’uscita dalla messa della Comunione trova una scusa per venire al ristorante con me. Altrimenti ti lascerò stare.

Ci vediamo in occasione della “santa messa”, ci rivolgiamo un normalissimo ciao ciao.
Ha cambiato pettinatura e sta molto bene: dai capelli lunghi fin sotto le spalle ora ha un caschetto con frangetta mooolto intrigante.
E’ vestita elegante con completo giacca e pantaloni, che le mettono in risalto di sedere, con camicia sotto.

Finisce la messa, solito rito di foto ecc ecc; al momento di accordarci per il trasferimento al ristorante
S: cazzo!! ho dimenticato il cellulare a casa chi mi porta a prenderlo?

Io mi offro dicendo che andiamo in scooter così facciamo più veloci.

Dopo poco mi fermo la invito a a seguirmi
La tiro per un braccio e la spingo dentro una (rara) cabina del telefono
Le prendo il volto con le mani, avvicino la mia bocca alla sua e iniziamo a limonare a cercarti freneticamente con le lingue, muovo il mio bacino verso il suo

M: Questo è l’effetto che mi fai Silvietta!!!
S: Uhhmmm porcooooo
M: Ti sono mancato un po’?

E per risposta mii tasta la patta con una mano

Riprendendo a baciarci le prendo la lingua con le mie labbra e gliela tiro, nel frattempo le scalccio giacca a camicia ed inizio a torturarle un capezzolo

M: Vedrai come ti farò diventare!!!! Ora ti porto a casa, ti cambi e ti metti una gonna. Da oggi NON VOGLIO più vederti con pantaloni se non con il mio espresso permesso.

Appena ripartiti le prendo una mano e gliela metto sul pacco
Silvia dapprima mi tasta dall’esterno, poi infila la sua manina sotto i pantaloni, fruga negli slip e inizia a massaggiarmelo dolcemente, stringendo le sue ginocchia contro i miei fianchi.

Andiamo a casa si cambia i pantaloni, e raggiungiamo il resto della famiglia al ristorante, inventando una scusa alla domanda di sua mamma per il cambio di abito.

Ci avevano lasciato due posti dirimpetto.

Durante il pranzo le infilo un piedi in mezzo alle gambe ed inizio a solleticarle la fica.
Silvia inizia a non riuscire a stare ferma e a cambiare espressione del volto.
Ma tutto finisce qui.

Finito il pranzo liberi tutti ma verso sera le invio un messaggio:
Liberati per il prossimo fine settimana che andiamo via io e te e sarai a mia completa disposizione: partenza venerdì pomeriggio.
Arriva il giorno e l’ora stabiliti, sale in autoe partiamo.

M: Mi fa piacere che tu abbia fatto questa scelta, ma come mai hai scelto così?
S: Perchè le altre volte mi hai fatto stare come mai prima
M: Bene ma vedrai che siamo solo all’inizio di un percorso che ti porterà all’appagamento e al godimento fisico ma anche cerebrale. Tu sei un iceberg: una donna che fa vedere e mostra solo un piccola percentuale di quello che in effetti è dentro e che cova nel suo intimo, delle sue fantasie sessuali: tutto sopito da timidezza, per l’educazione ricevuta, per paura di fare sapere e vedere alla gente quello che sei.

Con la scusa di non avrerla fatto nessun regalo per la laurea.

M: Prima di andare a casa andiamo a fare shopping e ci dirigiamo in un outlet del basso cuneese.

Giriamo per inegozi di scarpe, abbigliamento, intimo iniziando a farci un’idea di cosa le piacerebbe ma soprattutto di come la voglio vedere. Non deve essere volgare, deve risultare o una escort di lusso o una brava ragazza ma che sotto è profondamente vogliosa.

Mi fa vedere tutti i capi che indossa per vedere come le stanno ed in un camerino indossando un vestito particolarmente calzante, mi siedo sulla panchetta la attiro a me, infilo la testa sotto il vestito e inizio al leccarle la fichetta.

M: shhhh silenzioooo

Silvia mi spinge la testa ancora di più verso di lei facendo affondare letteralmente nei suoi odori e profumi di giovane donna vogliosa ed eccitata.

S: siii fammi godereeee (sussurra)
M: Nooooo aspettaaaaa, pazientaaaa.

Finto lo shopping siamo piani di pacchi e pacchetti, Lei è raggiante e mi vuole ringraziare abbassando il busto con la volontà di farmi un pompino che le vieto.

Arriviamo a casa sistemiamo il tutto. Inizio a tastarle il seno da sopra le canottierina che indossa e lei inizia ad avere movenze da gattina, sorrisini ammiccanti,
LA faccio alzare mi posiziono dietro di lei. Ora facciamo un gioco di ruolo: tu sei una giovane donna che vuole diventare famosa come attrice ed io un produttore.

M: Fammi vedere bene se sei cambiata in questo periodo

La abbraccio e da dietro continuo a palparle le tette con piò insistenza e in mezzo alle gambe.

M: Uhhmmmm sempre di ottima qualità, spero che nel frattempo sei diventata ancora più porca, perchè lo sai? Alle donne troia non si dice di no. Prima di cominciare a giocare vorrei vederti vestita in un altro modo.

S: Come???
M: Vai di là e scegli quello che ti senti di indossare stasera a seconda se vuoi essere una troia o una grande troia..
S: Va bene, mi aspetti?
M: Nooo sono curioso vengo di la con te.

Sceglie un reggiseno nero con 3 fili che le passano dietro la schiena per chiuderlo, di una misura inferiore alla sua.

Sfila i pantaloni e mentre sceglie gli slip la blocco.

M: Silvia per prima cosa NON TI VOGLIO vedere così!!!
S: Così come!!!
M: La tua fichetta deve essere sempre totalmente depilata, liscia. Vieni qui.

La faccio sedere, faccia al muro, sul bidet

M: Apri l’acqua calda ammorbidisciti la pelle bagnandoti abbondantemente massaggiandoti.

Nel frattempo preparo pennello, schiuma e rasoio. Poi metto un mano sulla sua e la massaggiamo insieme sempre più lascivamente e con movimenti sempre più accentuati e profondi.
Le spurzzo la schiuma sulla fica e il cambio di temperatura tra la pelle ormai calda e la schiuma fredda la fa un po’ sobbalzare.
La massaggio lungamente e questo le provoca un cambio nel respiro, ora è frequente e sempre più profondo sintomo che la situazione la eccita.

M: Vedrai tesoro!!! la fica sempre pulita, nuda, glabra farà impazzire gli uomini e la donne che saranno attirate da te e poi piacerà anche a te.

Procedo con la rasatura.

M: Prendimelo in bocca

Silvia inizia a lavorare con la cerniera ed i pantaloni li tira giù e fa uscire il cazzo già duro dal fianco degli slip.
Inizia con timidi bacetti e colpetti di lingua sulla cappella, che si fanno più appassionati man mano che procedo con la depilazione, fino ad imbaccarsi tutta l’asta con massaggio alle palle, quando, a depilazione terminata, le lavo la fichetta che ora appare quasi indifesa, gonfia, oscena ma al tempo stesso desiderabile.

M: Ora asciugati e finisci di vestirti.

Ritorna vestita con sobria aderente gonna nera con due spacchetti laterali camicietta azzurra, ugualmente aderente, con scollatura ad altezza seno e allacciata con bottoncini automatici, scarpe con cinturino alla caviglia.

M: Brava, stai bene vestita così!! Vieni.

Mi alzo dal divano e ci avviciniamo

M: (sfiorandole le gambe risalendo dalle ginocchia) Fatti guardare!!! Mettiti sul divano

Le faccio mettere una scarpa sul divano e così facendo si scopre la coscia della gamba sollevata.

M: facciamo un gioco. Tu ora sei una ragazza che cerca lavoro ed io sono un produttore che potrebbe darti da lavorare come attrice.
Se vuoi la parte devi dare prova di interpetazione. Ora voglio vederti recitare

e mentre lo dico le accarezzo il corpo delicatamente

M: Io sono una persona a cui tu non piaci. Ora mi devi affascinare. Diciamo che sei una ragazza che ha bisogno del mio aiuto; io ti sto un po’ sui coglioni però è molto importante che io ti dia il mio aiuto, per cui devi provocarmi ed affascinarmi. Chiaro?

Silvia mi guarda con la sua faccia da furbetta, della donna che la sa lunga, che sa come arrivare allo scopo. Abbassa la gamba ed inizia a strusciarsi su di me mentre io la guardo intensamente negli occhi.
Silvia muovendo una mano arriva al pacco che tasta, avvicina la sua bocca alla mia e tenendo le lingue fuori inizia a limonarmi, poi il bacio si fa più appassionato, con tutta la bocca. Il suo sguardo cambio ed ora diventa di na ragazza vogliosa che inizia a segarmi il cazzo da sopra i pantaloni. LA ribacio ora leccandole dalla bocca a tutta la faccia.

S: Vado avanti?
M: uhhmm Si mi va bene.

Silvia inizia a slacciare la camicietta

Le vado dietro e inizio a palparle con tutte e due le mani le tette.

M: wow che bel seno pieno che hai!! Fammelo vedere. Così slaccia la camicietta piano (dondolando detro di lei facendole sentire la mia erezione e cercando di tirarle su la gonna.

S: Ti piaccio?
M: Mi piace la tua fichetta delicata, mi piace vedere una donna che si tocca da sola. A te piace?
S: UHHMM non soTi piace il mio seno
M: Certo che mi piace (e le tiro giù il reggiseno facendo uscire una tetta e toccandomi il cazzo). Ora tu sei una ragazza in un locale e mi stai provocando, io ti carchi tu mi freni ma mi provochi.

S: (Tirandosi su quasi vergognosamente il reggiseno) Mi tolgo anche la gonna eh?
M: Come vuoi tu

Sfila la gonna sculettando ripetutamente a destra e a sinistra ed appaiono striminziti slip coordinati con il reggiseno e calze autoreggenti nere.
Nel frattempo si sono sdraitao sul divano, tirato fuori il cazzo dalla cerniera dei pantaloni e iniziato a menarlo. Silvia si avvicina da gattina, si sdraia sopra di me che le scosto subito il reggiseno. Inizia a strofinare la sua fica sul mio cazzo

M: Uhhhmmmm siii cosìì fammi vedere quanto ti piace il cazzo

Si sposta su un fianco mi prende la mazza in mano

M: Voglio vedere la tua faccia. Tu non sei qui con me sei in un film in una commedia, ti voglio vedere porca, che mi guardi il cazzo, che lo desideri.

Silvia con movenze sempre da cerbiatta e, dopo averlo scappellato, inizia dolcemente un su e giù con la sua manina sul mio cazzo

S: (Dando piccole e quasi timide leccatine) Che bel cazzo che hai!!
M: Cosa vuoi?
S: Uhhmmm lo voglio succhiare tuttooo
M: Succhia ancoraaa

Silvia, sempre con le tette che escono da sopra il reggineso, ora se lo imbocca tutto con movenze lente emettentdo degli Uhhmmm gutturali

M: Sei una troia?
S: Uhhmmmm
M: Uhhmmm cosa?
S: Siiiii
M: Sii? Cosa sei?
S: (Sempre giocando con la mazza, guardandola con voglia) Una troia (e giù il cazzo il bocca)
M: Dimmelo ancora
S: (SI tira su e guradandomi e mantenendo l’impugnatura sul suo giochino) Sono una troia e mi piace il cazzo (e di nuovo giù a pompare e menare) Uuhhmmmm uhhmm altenati e rumori della bocca che molla la preda
M: e poi cosa ti piace? Che io ti lecchi la fica?
S: (sempre guardandomi in faccia, con una faccia da porca vogliosa spontanea che non le avevo mai visto) Mooltooo
M: e allora chiedimelo
S: Voglio che tu lecchi la fica ( e mentre lo dice si riabbassa con la testa per riprenderlo in bocca
M Si Siii succhia cosììì (mentre Silvietta inizia a pompare con più foga) succhialo cosììììì quanto ce ne sta in boccaaaa (Silvia si spinge quasi tutta la nerchia tutta in bocca) uuhhmmm siii e ora fermati alzati in piedi, sul letto.

Silvia si alza si posiziona in piedi sopra la ma faccia

M: Girati (e la faccio girare di schiena) abbassati le mutandine. Silvia sfilale mutandine e si accuccia con la sua fichetta sulla mia bocca. Appoggiandosi con le mani allo schienale del divano.

Inizio a leccalre avidamente le fessurina liscia e gonfia mentre lei quasi da subito inizio ad assecondare le slinguate con il movimento del bacino.
S: uuummmm ooooohhhh ooohhh uuhmm (mentre io mantengo l’erezione segandomi)
M: Voglio leccarti il culo, abbassati ancora (Silvia mi sbatte la fica completamente sulla faccia)

Le prendo
S:Uhhmmm uhhm come sei porcoooo (continuando a muoversi con i fianchi per sentire meglio la mia bocca)

M: Prendimi il cazzo in bocca
S: Siii (e nel mentre si abbassa ed iniziamo un appassionato 69)
M: Sii
S: Uuhhmmm ahhhh andando avanti con pompate sempre più profonde e lunghe. Ti piace se ti lecco le palle?
M: (staccando il lavoro di lingua a fica e culo, bagnandomi un dito che le ficco nel buchino stretto) sii
Silvia esegue spostando l’asta sempre sospirando e gemendo

Il mio lavoro di lappate in fica e mini inculata con dito sortisce i suoi effetti

S: (continuando a pompare con sempre più foga alternando a leccate del prepuzio e ad accenno di sega) ahhhh uuuhhhmmm siiii aaahhh

Muove i fianchi come a scoparsi con la mia bocca

S: Leccami porccoooo

M: Adesso basta, voglio vederti che ti tocchi da sola, come una troia, come una porca provocante!!

Silvia si alza si siede sul letto, si slaccia e si sfila i reggiseno rimamendo solo con autoreggenti.
Si sdraia, allarga le gambe e con molta disinvoltura inizia ad accarezzarsi la fichetta con tutte e due le mani mentre sospira. Muove i fianchi, con una mano si allarga le grandi labbra e con l’altra si sgrilletta.

S: ahhhh oohhhh
M: Cosìììì cosa vorresti adesso?
S: (prendendosi in mano un seno e guardandomi da gattina e sorridendo malizionasamente) Voglio il tuo cazzo
M: Il mio cazzo??
S: Siii
M: uhm non lo so se te lo meriti (e mi inginocchio vicino a lei con il cazzo in mano) Voglio vedere ancora che ti tocchi

Silvia inizia a sditalinarsi

M: Infilalo in culo
S: Siii (ed esegue)
M: Cosììì
S. ahhhhhhhhh
M: Sentiamo e le infilo due dita nela fica fradicia
S: ahhhh
M: Mi piaci di più quando ti tocchi da sola (ed inizia ad aiutarmi torturandosi il clitoride)
S: ooohhhhh
M: Toccati come una troia che perde la testa
S: Siiii
M: Toccati così (mi sposto in mezzo alle sue gambe); Toccati mastribati la fica

Silvia lo fa con olta naturalezza e voglia il suo viso ormai è sconvolto dal parossismo, MI lecco un dito e glielo appoggio al buchino posteriore, Lo infilo dentro e inizio un’altra inculata, lei, che aveva tirato su la faccia, per vedere, ora la riabbassa continuando una tenera masturbazione socchiudendo gli occhi

S: ahhhh ohh
M: siiii (le infilo un pollice in bocca che lei succhia avidamente) così mi piacii

Silvia spalanca gli occhi, mi guarda

M: toccati, perchè non ti infili un dito dentro? (e le guido una sua mano verso il sederino) Infilalo (inizia ad incularsi allargando il più possibile le gambe piegate in aria) si cosìì così mi piaci Oohhh siiii cosììì di piùùù
S: ahhhh ahhhh (mentre le accoppio un altro dito a quello che si sta profanando il sedere
M: ancora cosììì siii (Silvia piega il collo per cercare di vedersi) Troia di guardo
S: ahhh
M Sei proprio una troia (Silvia interrompe il suo lavoro e avvicina una mano cercando il mio cazzo che sto segando, mi tocca la cappella mentre mi sego) e adesso?
S: (Sussurrando) Voglio il tuo cazzo
M: Come?
S: (sorridendo) Voglio il tuo cazzo
M: Dove?
S: Nella fica
M: Nella fica!!
S: Sii
M: Te lo dovrai prendere da sola (E mi sdraio pancia in su)

L’ingorda si sposta e si imbocca nuovamente il cazzo poi si posiziona sopra di me prendendo il cazzo in mano e indirizzandoselo nella fessura; una volta imboccato scende con i fianchi toccando con le sue chiappe i miei coglioni e inizia a scoparsi appoggiando le sue mani sul mio petto.

M: Ti piace?? Voglio sentire che me lo dici, cosa ti piace
S: (si tira un po’ su se lo sfila e lo prende in mano e mentre lo infilo di nuovo dentro) mi piace così mi piace sentrimi allargareee
M: Quando il cazzo ti sfonda!!
S: (ingobbendosi) oohh siiiiii
M: sta entrando?
S: siiii uuhhhmmmm lo sento
M: Quanto ne hai dentro? Ehh?? quanto ne hai dentro?
S: Tutooo in teroooo grossoooo
M: Ce n’è ancora non è entrato tutto
S: ohhhh siiiii ooohhhh e inizia a scoparsi da sola ohhh siii di piùùù
M: Dimmi cosa vuoi? (le allargo le chiappe) ne vuoi di più di cazzo?
S: Siii
M: Di piùùù? di più cosa?
S: ooohhhhhh
M: Troiaaaa sei una troia?
S: Siiii (prosegue la cavalcata) (sussurrando) sono una troia
M: Cosa? Non sento!!
S: Sono una troiaa
M: Ahh una troia con il cazzo dentrro? Vuoi fare l’attrice o vuoi scopare?
S: Voglioooooohhhh scopareeeee (allargandosi le chiappe con le mani e con le mie mani che la aiutano) oooh ooohhh )mettendosi in posizione completamente con il busto eretto)
M: Siii tuttoo
S:Siii ohhhh uuuhhhlllll ooohhhhhhhh siii scopami cosììì
M: Sei una troia
S: siiiiii
M: siiii cosa
S: Scopami cosìììì

I nostri corpi si muovono all’unisono incontrandosi e separandosi per permettere alla fica di Silvietta di ricevere la sua dose di cazzo in fica, la sua schiena si inarca per prenderlo e sentirlo meglio. Le mie mani le allargano le chiappe, la sua testa va a destra e sinistra avanti e indietro, gli occhi socchiusi la lingua fuori come a cercare piacere anche con la bocca. Le sue tettine sode mi ballano ad un palmo dal naso ma irraggiungibili. Il cazzo entra ed esce quasi impecettibilmente dalla sua succosa grotta, il piacere che riceve è solo dovuto allo sfregamento contro la cervice uterina

S: Siiiii
M: brava prendilo tutto guardami negli occhi (e inizio a schiaffeggiarle con tutte e due le mani le tette) sciaff sciaff sciaff
S: (indietreggia con il busto appoggiandosi con le mani sul divano) ohhhh

Il cazzo esce dalla fichetta colante ma Silvie continua a muoversi come se ce l’avesse ancora tutto dentro.

M: (la prendo per i fianchi e la muovo avanti e indietro) sii ancora così fattelo scivolare
S: sii
M: Masturbami con la tua ficaaa. Ti piace??
S: siii (e prende la nerchia in mano)
M: L’hai mai fatto questo gioco prima di farti scopare?
S: nooooo
M: si mastrubami come se fosse il tuo cazzo. Ti piacerebbe avere il cazzo???
S: uhhmmm siiiii
M: o ti piace di più averlo dentro?

Silvia si ricolloca sopra mentre io indirizzo la cappella di nuovo verso la fessura: inizia a scoparsi da sola; io resto fermo e lei muove i fianchi. Dopo poco le abbasso il busto fino a trovarmi le tette sulla bocca

M: siii cosììì

La nipotina è talmente bagnata che il cazzo esce sempre e bisogna ritrovare la posizione per infilzarla di nuovo
La riprendo per le chiappe e le detto un movimento profondo e lento di penetrazione
M: Siii cosììì
S: ooohhhhh ohhhh

Ora cavalca lei come la più esperta delle amazzoni fino a sfilarselo e sedersi di fianco a me

M: sai che adesso voglio fare un giochino un po’ diverso?
S: cosa
M: te lo faccio vedere subito. Vieni qui

La faccio sdraiare di traverso con il sedere in su, con la sua pancia contro la mia.
Silvia prende spontaneamente in mano il cazzo mentre io inizio a sculacciarla

M: Toccami il cazzo con una mano.
Sciaff
M: sei stata brava?
Sciaff
S: ahh si
M: Non tanto. Masturbami bene
Sciaff
Mi lecco un dito e glielo infilo senza tanti riguardi nel sederino

S: ohhhhh (mentre continua la sega)

La inculo con il dito

M: Mi piace visitarti il buco del culoo
sciafff
M: Tu ti sei mai fatta scopare in culo?
S: siiiii ohhhh
Sciafffff sciaffff
M: Ti piace farti scopare il culo?
S: Siiii
M: quasi quasi te lo metto subito dentro

La pelle bianca delle sue chiappette è bella arrossata dalle sculacciate

M: siii Ho deciso che adesso ti metto il cazzo nel culo

Molla la presa sula cazzo per cercare di parare i colpi sulle chiappe con una sua mano

M: Lo vuoi il cazzo nel culo?
S: siii
M: si cosa?
S: lo voglio voglio il cazzo nel culooo

Si alza e le dico di mettersi con il bacino sul bracciolo del divano
M: Così. Allargati le natiche (e mi appare il suo buchino stretto e grinzoso)

Le appoggio la cappella al buco e inizio a spingere

M: Sei pronta?
S: (con un filo di voce) si
M: Cosa?
S: siii
M: Cosa devo fare adesso? (Con la cappella appena puntata) Vuoi diventare un’attrice cosa devo fare adesso?
S: sii
M: E allora cosa vuoi?
S: (con la voce come una bambina che viene punita) Prenderlo nel culo

Spingo la cappella dentro (e le chiappe si allargano per ricevere la supposta di carne pulsante)

M: ahhh te Lo devo fare entrare di più
S:Pianoo
M: Piano io non voglio infilartelo piano. Voglio infilartelo
S: ohhhh
M: Così sta entrando?
S: (sussurrato) sii
M: Cosa?
S: siiiiiii
M si cosa
S: uuuuuuhhhhhhh
M: ce l’hai nel culo?
S: siiiiii
M: TI devi essere allenata molto
S: ooohhh
M: dimmi, dimmi quanti cazzi hai preso nel culo in Scozia? Uno, dimmelo?

LA visione è celestiale: una giovane donna si fa aprire il culo da una nerchia di un quasi parente con notevole differenza di età ed il porco si gode del suo bel visino sfatto dal piacere

S: Tantiiiii
M: Tanti e hanno fatto sempre piano o anche forte?
S: Anche forteee
M: TI hanno fatto male?
S: Siiii
M: Come me adesso, o anche ti più?
S: an che di piùùùùùù
M: E’ vero che soffri un po’
S: siiiii
M: Ohhh lo so ma mi piace molto la cosa. Troppo comodo prenderlo nel culo senza soffrire. Devi soffrire un po’ ehhh?
S: uuhhhhh oooohhhhhhh

Ormai il suo buchino posteriore ha ricevuto tutto il mio cazzo venoso e pulsante

M: Vuoi che smetta, vuoi che dia la tua parte ad un’altra?
S: nooooo oohhhhooohhhhh
M: Dimmi allora cosa vuoi?
S: ohhh siiii sco scopamiiii
M: Cosa
S: Scopami
M: Cosa ti devo scopare? (facendo uscire tutta l’asta)
S: (mentre con una manina prende il cazzo e se lo indirizza di nuovo) Nel culoooo
M: ohhhh mi piaceee dimmelo ancora
S: Sco pa miiiiii
M: Infilatelo da sola il cazzo nel culo (fermando il mio movimento di penetrazione)

Silvia inizia a cercarlo e a prenderselo

M: Vedrai che brava attrice che diventerai!!! Dovrai prenderne di cazzi se vuoi fare carriera
S: ohhh
M: Ti fa male ancora?
S: siiiiii
M: ehh??? ti fa male?
S: uuuuhhhmmmmm siiiiiiiii
M: Come prima o un po’ meno?
S: uuuhhmmm un pooooo menooooo
M: Allora te ne do di più?
S: oohhh siiii
M: Te ne devo dare fino in fondo?
S: oohhhh siiiii ooohhhhh
M: Te lo devo dare tutto?
S: oohhh siiiii tuttoooo
M: Tutto nel culo (lo sfilo tutto le apro le chiappe e il buco rimane aperto: una scura calda grotta bagnata) non è troppo per te?
S: ohhh ohhh ohhhh
M: Fammi vedere fammi vedere il tuo buco del culo (e la infilzo di nuovo in profondità)
S:: oooohhhh siiii ahhhhhh aaahhhhh

Lo tiro di nuovo fuori, le unisco le gambe e la ripenetro iniziando una memorabile inculata di un sedere giovane e quasi vergine

S: oohh siii oohhh
M: siii ci tieni a quella parte?
S: siiiii ci tengooooo
M: Pensa avrai il tuo nome sui manifesti e magari la tua faccia da baldracca!!!!
S: uuuhhh siiiiiii
M: (ora salgo anche io sul divano e inizio a pomparla da accucciato con il cazzo il verticale) dirai che inculata mi sono fatta per fare pubblicare il mio nome sui catellini!!! Dovrei farti una foto con il culo aperto
S: uuhhh mmmm siiiiiii siiii faccio questo ed altrooooohhhh siii
M: Questo ed altro, allora la prossima volta leccherai la fica a qualche donna e sarai disponibile per i miei amci
S: ooohhh siiiii
M: sei una troia una gran troiaaaaa
S: sono una troia
M: Ti dovrò portarti cinque maschi che si danno il cambio ad incularti: tu da sola e loro che ti inculano a turno
S: aahhhhh ahhhh
M: Lo vuoi? sarai bendata. Ti piace? Lo sai che è entrato tutto. Dove te lo senti?
S: Nel culoooooooohhhhh

CI giriamo tutti e due su un fianco e continuiamo l’inculata
LA nipotina preferita lo prende in mano e se lo indirizza
M: Senti come entra
S: Siiii lo sentoooo
M: tutto dentroooo e tutto fuoriiii
S: Siiiiii uuuhh siiii ahhhhh (e con una impertinente mano mi tasta i coglioni)

Silvia ora è in posizione fetale con le braccia che quasi pudicamente abbracciano il suo corpo a coprire il seno ma si gode l’inculata

M: ti piace??
S: siiii aaahhh

Ora apre le gambe ad inizia a toccarsi tette e fichetta

M: C’è una cosa che mi piace ancora di più
S: siiiii
M: Incularti mentre tu ti masturbi. Sei una troiaaa
S: Siiii (e si titilla il clitoride)
M: siii così guardati la fica, guardati mentre di inculooo, toccami

Mi cerca il cazzo che entra e che esce con una mano

M: Dimmi cosa sei
S: unaaa troiiaaaaaa sonoooo ahhhh
M quanti uomini e quante donne ti porto la prossima volta??
S: ooohh una decinaaa
M:una decina?
S: va bene?
M: Più donne o più uomini?
S: Donne e uomini
M: Prima solo donne e poi solo uomini
S: Siiii mi piaceeeee (e sditalina) ooohhh
M: Ti piace ehhh? Sono del gran troie le mie amiche; non si accontentano di leccarti la fica, vogliono che sei tu a leccargliela a loro
S: Siiii mi piaceee ( e si lecca le dita fradice dei suoi umori) sii mi piaceeee
M: Ti infilano le dita dentro ehhh?
S: Siii
M: Dove te le infilano?
S: ne nella fica e in culooo Che bello vedermi quando mi scopiiii ahhhh
M: la prossima volta tornerai a casa piena di sperma
S: siiii
M: Una maschera di sperma sarai

La giro pancia in su alzandole i fianchi per vederla e soprattutto per penetrarla meglio nel sedere.

M: cosìì che bel culo rotto che haii
S: uuuuhhhh

I suoi gemiti sono quasi lamenti o suppliche chissà se per chiedermi di continuare o per finire questo dolce supplizio. I suoi occhi a tratti sono chiusi o socchiusi a tratti spalancati come a enfatizzare l’inculata in atto.

M: siii prenditelo tutto (è dentro con le palle che le toccano le chiappe) cosiìììì

Le tiro indietro le gambe piegandogliele, le porto le braccia dietro le ginocchia e le immobilizzo così con una mia mano

M: Cosìì sei limmobilizzata; ho anche un amico di colore ma quello stronzo non si sa frenare. Accetterai anche luii? Se non lo accetti ti legooo, Guarda come te lo prendi nel culo

Il suo sedere è alzato pronto per ricevere affondi e completi ritiri che pene che poi si alternano a pompate brevi.

S: ooohhh ahhhh hahhhh ahhhh (seguendo il ritmo delle penetrazioni)

M: Ho un pacchettino, un pacco dono per il mio cazzo, vuoi essere un pacco dono per il mio cazzo? Vuoi essere un agrance attrice, e allora salimi sopra e cavalcami il cazzo

Mi sdraio a pancia in su la prendo e la porto sopra di me

M: su su svelta e adesso inlilatelo.

Silvia prende l’uccello con una mano e se lo indirzza dietro ed inizia a cavalcare

Le tocco le tette spingendogliele dall’esterno verso l’interno facondole toccare

M: uhhmm che belle tette che hai . Favolosee Finalmente due tette vere altro che quelle di plastica. La prossima festa voglio che tutti te le tocchino. Siii mi piace incularti.

Silvia si titilla la fica, geme, sospia

M: Pensa tutte quelle donne che ti toccheranno il seno, che avranno invidia di te. Ehhh ti piaceee?
S: uuuhhhh uhhhhhmmmm (gutturali)
M: Metti i piedi sulle mie ginocchia. Tutti i maschi si masturberanno a vederti le tette!!!

Tutto il cazzo fuori.

M: ora indirizzati il cazzo dentro forzaaa senza mani

Silvia muovendosi, immagino con il buco del culo aperto, si muove con i fiancho cercando di indirizzarsi la cappella e penetrarsi da sola. Dopo qualche tentativo riesce a imboccarsela al sedere e, spingendo a incularsi da sola.

S: aaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
M: Dove ce l’hai il mio cazzo?
S: In Cu loooo
M: E dove te lo senti? Te lo senti nello stomaco? Ti trapana??’ eeeehhhhh?
S: SIiiiiii
M; MI piace il movimento del tuo senooo è favolosooo, guardalo? Guardati mentre i fai sco pa reee. C’è il pubblico con tutto il cazzo duroo perchè tu vede scopataaa
S: ooooooooohhhhhhh aaaaahhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiii

La giro faccia a terra sedere in alto e mi posiziono sopra, quasi seduto per riprendere l’interminabile inculata

M: Il bel seno naturaleeee, il tuo culo apertooo, faglielo vedere bene il tuo culo apertoo. Allargateloooo il tuo pubblico vuole vedere il tuo culoooo

Glielo tiro tutto fuori mettendo in mostra un buco del culo aperto, svangato, un antro rosso e scuro in profondità

S: oooohhhh sssssssssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

I colpi si alternano:tutto il cazzo fuori, tutto dentro , primo con affondi brevi, poi sempre più profondi, fino a non farlo più uscire pompandola forsennatamente: poi di nuovo tutto dentro e tutto fuoriii
Il suo viso di giovane vogliosa è sfatto, la bocca emette solo gemiti, smorfie di dolore o piacere la rendonoo oscena, con la lingua si lecca le labbra.

La giro a pancia in su, gambe oscenamente divaricate in attesa di farsi di nuovo profanare il sedere. Le sue gambe sulle mie spalle, con le mie mani le prendo le sue e continuiamo.

Ora quel minimo di lucidità che potevamo ancora avere scema ed aumento il ritmo della scopata. Alterno colpi di cazzo in fica e penetrazioni profonde nel culo alternate e a coppie mentre l’adorabile Silvietta continua a gemere titillandosi i capezzoli e leccandoli con la sua lingua lunga e saettante: Il tutto fino a quando il ritmo non diventa frenetico con i miei affondi di bacino che incontrano i suoi movimenti in avanti del pube per cercare la cappella, tutta la nerchia nelsuo turgore, sua lunghezza e larghezza.
Quando sento che la calda sborra sta salendo dai coglioni mi avvicino al suo faccino angelico, sfatto da questa chiavata, inculata; la giovane ingorda apre la bocca tira fuori la lingua come una donna navigata e aspetta gli schizzi di caldo, viscoso liquido spermatico che le imbratta parzialmente il volto, qualche getto finisce dritto in gola e qualcunaltro sotto il mento e sulle tette.
IO godo emettendo un urlo quasi animalesco, un rantolo brandendo la nerchia con una mano e poi a fine schizzata accarezzandole le guance, il naso, il mento con Silvia che cerca la cappella con la lingua per potersi godere tutto lo sperma fino all’ultima goccia. Finita l’opera di bocca le spalmiamo lo sperma sulla faccia e sulle tette con la nipotina che ha un sorriso tipo paperino imbronciato.
Tornando agli antefatti del precedente capitolo (che altrimenti sarebbe stato troppo lungo):
M: Hai fatto una scelta e come in tutti i giochi dovrai accettare tutte le sue regole; avrei potuto importi con la forza tutto questo ma voglio fidarmi, non ti tratterò da cagna, ma da gattina, non da schiava ma da giovane puttanella e troia: ma sappi che qualsiasi mancanza verrà punita.
D’ora in avanti, non dovrai più indossare intimo, né reggiseno né slip a parte eccezioni dettate da me con l’intimo di un determinato tipo. In casa sola o con persone, dovrai girare con una maglietta abbondante o un vestitino. Banditi i pantaloni, solo vestiti, gonne: a parte quando non te lo dirò io.
La tua fica dovrà essere sempre depilata, glabra. Trucco, come già fai ora, inesistente o quasi e comunque come di chiederò di mettere.
Qualsiasi voglia, fantasia, sogno a tema erotico o sessuale che tu possa avere o fare devi farmela sapere.
Dovrai eseguire qualsiasi mio desiderio, ordine, voglia, fantasia, input, nei tempi e nei modi che ti chiederò: chiaramente il rapporto sarà solo sessuale ognuno si farà la sua vita ma la tua sarà gestita in qualche modo da me. Il godimento che tu raggiungerai non sempre sarà fisico, ma anche mentale o cerebrale.
Visto che non ti ho fatto nessun regalo per la laurea, ora andiamo a fare spese di abbigliamento.
Hai dubbi, domande. Farò un investimento con te: non mi deludere.

S: noo spero solo di riuscire ad essere all’altezza

M: non ci sono grossi problemi, probabilmente dopo le prime punizioni, capirai che devi eseguire le mie richieste: del resto il tutto è improntato a godere e a farti diventare una amante esperta, ma timida, porca ma innocente, perversa ma inibita. In qualsiasi momento potrai rinunciare ma sarà una decisione irrevocabile: nel senzo che se ci dovessi ripensare non se ne farebbe più nulla.
Daccordo?

S: siiii daiii proviamo

L’abbigliamento comprato spazia ndo da intimo magari un po’ inusuale oer una giovane donna come pizzi, ricami, reggicalze,bustini, reggiseni senza coppe, collant aperti a vestitini molto estivi, attillati e non, con molte trasparenze intriganti, senza spalline, mono spallina, camiciette smanicate, gonnelline con spacchi, shorts aderenti, a vita bassissima che lasciano intravedere l’attaccatura delle chiappe, vestiti con lunghezze diverse ma con spacchi abbondanti, scollature anteriori e posteriori, generose: il tutto non volgare, ma che avrebbero giustificato loo sguardo degli uomini e, perchè no?, anche delle donne. Costumi da spiaggia castigati anche quelli alcuni traparenti altri adatti ad una giovane troietta che amerà sempre di più farsi ammirare. Scarpe estive non con altezze vertiginose, maggior parte aperte altre chiuse, stivaletti.

Dopo la lunga cavalcata ci viene un po’ di appetito ma decidiamo per andare il un locale per un apericena e poi vediamo.
La temperatura non è ancora estiva e l’aria è fresca, per cui non posso farla vestire troppo nuda.
Opto per un vestito sobrio a tubino color sabbia, accollato ma smanicato con cerniera posteriore e lungo fino a metà coscia. Sopra una giacca, stivaletti al polpaccio.
Occupiano uno di quelle botti che usano oggi nei lacali, non c’è molta gente nel locale, e quasi esclusivamente coppie maschio femmina.
In attesa che inizino a portare da bere e da mangiare, adocchio un tavolino con tre donne sui 30-35 anni, una con caschetto tipo quello di Silvia capelli ramati, un’altra bruna capelli lughi alle spalle e la terza con colpi di sole raccolti in un codino molto corto e vestite da serata.

M: spostati un po’, vieni qui, (la posiziono con lo sguardo rivolto verso il locale, indirizzata verso quel tavolo) e iniziamo a giocare.
Attira la loro attenzione, lancia sguardi, sii timidamente sfrontata,

Le tre donne iniziano a capire che dal nostro tavolo stanno arrivando dei segnali, iniziano a parlottare guardando nella nostra direzione.
Parlo a Silvia sollecitandola, parlandole facendo finta che non mi sia accorto di nulla. Del resto potremmo sembrare due amanti nonostante la differenza di età apprezzabile, ma non così evidente come nella realtà: del resto non avendo capelli ed un fisico asciutto, non dimostro gli anni che ho: e poi non saremmo la prima coppia con una differenza di età accentuata: ci sono ragazze, giovani donne che prediligono questo tipo di rapporto.

M: Fai la sfrontata, siediti rivolta verso di loro.

E le passo uno sgabello alto su cui sedersi.

Silvietta sale ed una volta sistemata

S: Marcoooo il vestito è salito troppooo penso che mi si veda tutto!!!

In effetti in quella posizione il vestito è salito vertiginosamente lasciando libera buona parte delle cosce e probabilmente con la luce giusta o da una angolazione favorevole si potrebbe vedere la sua fica depilata di fresco.

M: (all’orecchio) Tutto cosa nipotina???
S: Cosce e fichetta (sussurra)

Le vado di fianco ed inizio a sbaciucchiarla sul collo

M: Bravaaaa sei un tesoroooo allarga e stringi le gambe, guardale.
E le allungo tutta la mia lingua nella sua bocca. Mi siedo sul mio sgabello, il suo volto si è trasformato, il collo è arrossato, gli occhi languidi.

Dall’altro tavolo i messaggi sono neutri. Non si capisce la loro reazione

M: accavallale alterna i movimenti, ammicca con la bocca

Mentre sorgeggia e mangia Silvia lancia timidi segnali anche con la bocca.

Una delle tre (la ramata) si alza e si dirige alla toilette.

M: Silvietta seguila
S: Cosa??
M: Vuoi punizione o finire già il gioco che tu hai voluto? VAI COR RI

Silvia scende dallo sgabello ed entra anche lei nelle toilette che non so se è unica tra maschi e femmine o separata.

Escono insieme dopo circa un quarto d’ora, la sconosciuta terminando cdi sistemarsi gonna e camisietta, entrambe arrossate.
Silvia si risiede sullo sgabello attaccandosi subuto al bicchiere.

S: Che vergognaaa!!!!
M:Perchè?
S: entrata nella toilette sono andata a lavarmi le mani e a rinfrescarmi, poco dopo la donna è uscita, mi è venuta dietro, mi ha alzato il vestito e si è presentata ‘Piacere Simonetta, cosa vai cercando?’ Io Io ‘ooohhh ma guarda questa ragazzina impertinente!! vai sempre in giro vestita così senza intimo e a provocare?’ mentre mi bacia e mi tocca il sedere e allunga una mano verso la mia fichetta. ‘Uhhhm che buon odore ha la tua pelle uuuhhhmmmm che buon gustoooo di giovane puledra che haiiii’ Ma .. ‘Sshhhh silenzio’ e mi mette due sue dita bagnate della mia fessurina in bocca. ‘Lecca troiettaaa, cosa vai cercando sei già accompagnata, non ti basta il tuo uomo, o sei bisex?’ Non mi da tempo di rispondere. ‘Guarda lo specchio’ mentre si apre a camicietta, si sfila le mutandine e si solleva la gonna. ‘Sei mai andata con una donna? Ti piaccio?’ La sua fichetta ha una strisciolina di peli rasati, rimango imbambolata un poì piegata sul lavandino con il sedere all’aria; per la prima volta guardo una donna con un altro sentimento, mi sento attirata. Le sue tette sono molto più grandi delle mie, avrà avuto una terza coppa C. Tira fuori una tetta da sopra il reggiseno, ha un’aureola grossissima e il capezzolo appuntito. Mi attira la testa sbattendomi la faccia sulla tetta e mi dice di baciargliela. Inizio timidamente, poi mi prende una mano e se la porta sul reggiseno. ‘Tiramela fuori tesoroooo, leccamele’ poi mi prende l’altra mano e se la porta alla sua fichetta, mentre la sua si infila nella mia ‘siiiiii sono tuaaaaa daaaiiiiiii’
iniziamo a mastrubarci, io non lo avevo mai fatto Marcoo. Ad un certo punto smette, quasi mi scaccia, tira fuori il rossetto dalla borsa e mi scrive il suo numero di cellulare sulla pancia. ‘Se non ti basta il tuo uomo e se ti è piaciuto un po’, cercami’. CI sisietmiamo e usciamo

M: Ti è piaciuto Silvia?
S. Siiii Penso di Siiiii
M: e ora come stai?
S: Ho voglia
M: DI cosa?
S: Marcooo lo sai ho voglia di godereeeee

Dai allora vado a pagare e andiamo.
Saliti in auto la tocco tra le gambe: è fradicia, segno che il primo approccio lesbo le è piaciuto.
S: Dove andiamo?
M: Al cinema
S: Nooo ho voglia!!!!
M: SI LEN ZIO

Arriviamo ad un multisala preoccupandosi ben poco del titolo da scegliere. Entriamo e appena seduti verso il fondo della sala sulle comode poltroncine anche ben distanziate tra le file, mi giro verso di lei e inizio a limonarla. Silvia risponde subito con la lingua, le nostre lingue si cercano saettanti dentro le bocche e fuori. Le lecco la faccia, scendo sul collo, risalgo con una mano dal ginocchio verso la fica. Non riesco troppo eprchè il vestito è molto aderente.

M: Solleva il sedere

Silvietta lo fa, le tiro su il vestito scosciandola e facednole sentire il contratto del velluto della poltroncina sulla chiappe.
Inizio a falre un ditalino che alterno con la ricerca del buchino posteriore; il respiro della nipote si fa sempre più affannoso, inizia a gemere

M: Controllati Silviaaaa
S: uuuhmmmmm e allunga una manina verso la mia patta.
M: Tira giù la cerniera e tiramelo fuori

Silvia mi scappella il cazzo ed inizia ad accarezzarlo.

Questi movimenti probabilmente non sono sfuggiti a qualcuno che viene a sedersi dall’altra parte di fianco a Silvia: da quelo che si intravede è un ragazzo solo biondino giovane anche lui.
S: (sussurrando ma con voce terrorizzata e cercando di scacciare la mia mano, abbassarsi il vestito e di coprire il mio cazzo) Marcooo
M: Siiii?
S: Marcoooo quello si è seduto vicino,
M: Non ti curare di lui, continuiamo (scacciandole con forza la sua mano e riiniziando il palpeggiamento)
S: (languidamente) Marcoooo ti pregoooooo
M: Shhhh tesoroooo rilassati ora dovrai fare un altro passo (riscoprendomi il cazzo e iniziando a menarmelo)

Silvia muove la testa guardandomi e controllando il vicino, che a sua volta ha la testa rivolta verso di noi.
Le prendo una manina e la riposiziono sul cazzo

M: (sussurrando) menamelo, segalo

Silvia riluttante, appoggia la mano al cazzo ad aiutata da me, inizia a fare su e giù. Poco dopo
M: prendilo in bocca gioiaaa
S: noooo
M; SILVIA mi alzo e me ne vado e ti lascio lì: prendimelo in bocca! (e le spingo la testa verso la cappella)

Silvia appoggia la testa sul mio addome ed inizia a giocherellare con mano e bocca dando tenere bacetti, timide leccate.
Il vicino dopo qualche minuto durante i quali si era tirato a sua volta fuori il cazzo menandoselo mette una mano su una coscia della nipote, la quale accenna a soprassalire ma io le blocco il busto piegato. Piego il mio busto per raggiungere anche io le sue cosce, l’interno delle cosce, intrufolo la mano dentro mentre l’altro risale verso la parte alta della coscia spinegendo il su il gestito. Io prendo il vestito dall’altra parte e tirandolo in su esorto Silvia ad alzare il sedere per porterglielo tirare su fino sui fianchi. Durante questo trambusto Silvia ha iniziato a leccarle le cappella con più convinzione e passione a tratti anche infilandoselo in bocca.
Le prendo la gamba verso lo sconosciuto e la metto con il ginocchio a cavallo del bracciolo, invitando il nuovo amico a fare i miei stessi gesti sulla coscia a suo favore.
Così iniziamo ad accarezzarla partendo dal polpaccio, su verso il ginocchio, e poi le cosce e al loro interno sempre più su verso la fighetta. A tratti le nostre mani si toccano, Nel frattempo ho alzato il miosedere e mi sono calato i pantaloni e slip fino al ginocchio. Silvia ora si dedica appassionatamente a spompinarmi palpeggiando un po’ anche i coglioni. La sua lingua impertinente lecca tutta l’asta, fino al buchino della cappella passando per il frenulo. Sono dibattuto se sborrarle in bocca o interrompere quel meraviglioso pompino.
Le prendo la testa la sollevo e la bacio come segno di ringraziamento del lavor fatto. Ora però voglio che sia la nipotina a godere, a godere con uno sconosciuto, per la prima volta in pubblico.

M: Metteti a tuo agio sulla poltrona che ora tocca a te.

Silvia si sdraia quasi sulla poltrona

M: (allo sconosciuto) titillale il clitoride e leccala: non penetrarla
S: noooooo Marcooooo nnooo ti pregoooooo
M: Ormai lo sai anche tu che non vuoi altro, basta solo che non urli

Il ragazzo si abbassa ed inizia a leccarle la fichetta che cola. L’aria che respiriamo sa solo di sesso, umori, testosterone a mille, donna in calore, secrezioni a livelli celestiali.
Con le mani vado a cercare la zip dietro il collo di Silvia, gliela abbasso, le sfilo il vestito dalle braccia liberandole così le tettine. Meno male che sia nella penombra perchè a luce normale lo spettacolo sarebbe indecente: una ragazza seminuda, scosciata, tette all’aria in un local e pubblico che si sta facendo masturbare da uno sconosciuto che ora si è inginocchiato per terra.

M: Sei oscena
S: Noooo noooooo
M: Ohhh siiiiii gioia siiiiii, ti vedessi!!!!! Ora ti faremo godere lo saii, è quello che volevi al bar no???
S: siiii ma ma ahhhh volevo godere con teeee ooohhhhh
M: Godiiii godiiii per me, per lo zio che ti vuole porcellina, troietta
S: Siiiii Marcoooo sono la tua troiaaa siiiiii uuuuuuhhhhhhmmmmmm, fammi quello che vuoiii

Vado gù anch’io e aiuto l’amichetto. Lui titilla il clitoride ed io la penetro con un dito, poi con due dita.
La dolce nipote muove i fianchi come a cercare maggiormente le fonti del suo piacere.
Le prendo una mano la porto alla fichetta, le spingo dentro il suo medio ci aggiungiamo un mio dito e un dito del vicino. Le dita dentro la sua tana infuocata sono bagnate si toccano. Con l’altra mano vado alle tette e gliele palpo senza ritegno.
Il ritmo, i tempi di raggiugimento del parossismo li detta Silvia e noi la assecondiamo. Quando il ritmo si fa frenetico le licco anche un dito in culo fino a quando non gode, irrigididendosi, spingendo avanti il bacino e facendo una sorta di arco dorsale.
Quando si è calmata, le sfiliamo le dita e gliele infiliamo in bocca e lei lecca con avidità.
Ci ricomponiamo e alzandoci dico allo sconosciuto che magari un’altra volta potremmo approfondire la conoscienza.
Usciti dal locale nel trasferimento alla macchina camminiamo abbracciati con lei con le testolina appoggiata alla mia spalla.

Quando siamo vicini a casa la appoggio una mano sul pacco, e lei capisce cosa voglio da lei, prendo la cerniera e liberando il cazzo ed iniziandoa giocherellarci con mano e bocca.
Entrati in garage ormai non ne posso più, non mi ricompongo: scesi dall’auto la sbatto contro il muro le tiro su una gamba e le infilzo con un colpo secco che la solleva da terra.

S: Daiiii Marco aspetta andiamo a casa
M: Ti volgio fottere qui, ora, subito
S: Daaiiii e se arriva qualcuno?

Ci spostiamo attaccati ad un pilastro un po’ più riparato, la metto con le braccia distese contro il pilastro, le tiro su il vestito, le allargo le gambe e la scopo selvaggiamente, dandole pacche sulle chiappe che le fanno salire la porcaggine.
S: Siiii si iiiiiiii porcooooo fottimiiiiiiii siiii idaiiiiii scopamiiiiiii
M: E’ questo che volevi al bar?
S: Siiiii volevo essere subito chiavata da teee
M: E invece hai goduto con uno sconosciutooooo in pubblicoooooo
S: Siiiiii per me Marcoooo solo per teeeeee
La scopata è stata breve ma di rara intensità da parte di tutti e due che erano che avevamo i sensi e la soglia di trasgressione fuori controllo.

Ancora pochi colpi e le sborro le palle nel pancino godendo all’unisono con gemiti e sospiri
Arrivati a casa, Silvia si infila subito sotto la doccia e quando esce la faccio io, dopodichè la raggiungo a letto.

M: ohhh noo non ci siamo!!! Quando dormiremo insieme dovremo essere nudi. Togli la maglietta e specialmente gli slip

E così ci addormentiamo.

Al mattino di solito io mi sveglio molto presto, ad ore nelle quali Siliva magari ritorna dalla serata.
E così accade il mattino seguente, ma da porco vedendo la nipote ancora nelle braccia di Morfeo, la mia fantasia galoppa.
Mi alzo vado a cercare qualcosa per immobilizzare Silvia nel sonno e farle ciò che voglio.
Ritorno e le lego polsi e caviglie a testiera a pediera del letto, senza che la giovane si accroga di niente: probabilmente per le esperienze, le emozioni e le godute del giorno prima.
Ora è legata a pancia in su e le avvicina la cappella del cazzo moscio alla faccia, le accarezzo gli occhi, le guance, la bocca, scendo sul collo e sulle tette.
Lei inizia a reagire e il mio cazzo pure.

S: Uhhmmm
M: Buongiorno!!!!
S: Marcooo ma ‘ (e prova a liberarsi)
M: Sei mia prigioniera e dovrai subire
S: Ancoraaaa noooo daaaiiiiii, ne hai sempre voglia porcooo

Mi sdraio su di lei per un 69. le sbatto letteralmente cazzo palle e culo sulla faccia, mentre io mi impossesso con bocca, e mani del suo delizioso sesso.

M: (mentre la penetro a bruciapelo con un dito in culo e uno in fica, senza lubrificazione) lavora con la bocca e stai zitta

S: ahahhhhhhh

Ed inizio a scoparla con le dita e leccandole clitoride, fica e buco del culo

L’eccitazione della trioetta sale in un attimo ed inizia a lavorare con sempre più passione con la bocca trastullandosi palle, nerchia, prepuzio

M: Uhhmmmmm il culo leccami anche il culo

S: oooohhhh pooooorcccoooooo

M: Daiii Silviaaaa

Ormai la scopo con tre dita in fica e due in culo, mentre lei si agita

S: siiiii porcooooooo

M: Mettimi un ditino in culooooooo ooohhhhh bravaaaaa porcellinaaaa bravaaa inculamiiiiii

Dopo essere andati avanti così per un po’ mi alzo e ritorno con un pouf per togliere la polvere che inizio a passarle delicatamente sulle tette, sul pancino e sulla fichetta bagnata

S: nooo Marco nooo mi fai il solleticoooo (ed inizia a ridacchiare quasi istericamente ad agitarsi) noooo

Continuando questa dolce tortura inizio a sortire degli effetti; infatti silvia inizia a calmaris e ad apprezzare il dolce solletico alla fichetta, ma quando vedo che inizia a piacerle troppo interrompo il trattamento

S: noooo Noooo daaaiiiiiiiiiii continuaaaaa
M: ohhh signorinaaa ti piace questo gioco? (passandole il cazzo su tutta la faccia mentre lei cerca prenderlo con la linghua e di impossessarsene con la bocca
S: siiii Marcoooo daaiii continua
M Oh oh oh come si dice Silvia?
S: Ti ti pregoooo continuaaa
M: Oh noo non va bene
S: Per favoreee Marcooo continuaaaaa
M: Va gà meglio ma non sia al top
S: daaiiiiii Pa padroneeee per favoreeeeee continua il giocoooo
M: Brava nipotinaaa ora andiamo avanti

E ricomincio a portarla al parossismo solo con il pouf per la polvere che le passo sulle tettine sul pancino e sulla fichetta dove mi ci soffermo lungamente. Quando vedo che è al limite mi avvicino con la bocca ed inizio l’assalto finale fatto di pouf, lingua e dita del’altra mano fino a portarla all’orgasmo
S: si si si siiiiiiiii Marccooooooooo si si si dddaaaaiiiiiiiiii ancora ti pregoooooo siiiii go godooooooooo
M; Troiettaaaaaa bravaaaa così

La slego e mi sdraio acconto accarezzandola e ci riaddormentiamo.
Ci risvegliamo dopo l’ora di pranzo, ci prepariamo con tutta calma ed usciamo nel primo pomeriggio.
La faccio vestire con un top e gonnellina a portafoglio: di intimo solo slip e niente reggiseno.
Con tutta calma ci dirigiamo dove ho pensato di andare per terminare gli acquisti.
Strada facendo
M: a breve, quando te lo dirò io, dovrai inginocchiarti sul tuo sedile e fare finta di cercare qualcosa sul sedile posteriore, poi dovrai sfilarti gli slip, allargare le cosce e dare il meglio di te per dimostrare quanto puoi essere eloquente o essere limitata.
Mi fermo ad un distributore per fare rifornimento. E mentre rallento

M: ora
S: ohh nooooo sei matto!!
M: O R A!!!!! o il gioco finisce qui subito stronza

Mi fermo scendo, con tutta calma faccio tutte le operazioni per fare rifornimento da solo, mentre Silvia si gira; nel frattempo arriva l’omino, un normale uomo di una trentina di anni in salopette, e mi chiede se ho bisogno di qualcosa e gli chiedo di pulire i vetri.
LO spettacolo che gli si presenta è splendido: Girandosi, la gonna di Silvia è salita mostrando buona parte delle chiappe, mentre faccio rifornimento Silvietta si gira, e vedo che armeggia per togliere gli slip. Il benzinaio sta facendo un lavoro da certosino, si sofferma su ogni moscerino stampato sul vetro pur di godersi quello splendore della nipotina. Finito di fare gasolio, entro nell’abitacolo a prendere il portafoglio

S: Marcoooo guarda come mi mangia con gli occhiii
M: Brava tesoroo continua vai avanti guardagli il cazzo gonfio, provocalo, intanto non può fare niente. Stai tranquilla. Fai la ragazzina vogliosa e perversa. Arrivo subito.

Con calma mi dirigo alla cassa per pagare, approfitto per prendere due bottigliette di acqua fresche dal distributore automatico, telefono a Silvia.

M: Tira fuori una tetta fai la troia più che puoi, masturbati fallo impazzire (e butto giù senza dargli tempo di replicare)

Dopo qualche minuto torno, vedo che Silvia si ricompone, ringrazio il benzinaio dandogli la mancia salgo e ripartiamo
La faccia di Silvia è stravolta. Ripartiamo

M: Allora? racconta gioia
S: Marcoooo cosa mi fai fare!!
Quando mi hai telefonato il benzinaio stava facendo finta di fare il suo lavoro ma si stava toccando il cazzo mentre io gli facevo vedere la fichetta, dopo ho ha fatto come mi hai detto, ho tirato giù il top lui mi ha fatto segno di masturbarmi e così ho fatto, lui ha spostato la mano sotto la salopette e ha iniziato a menarselo: mi sono sentita una puttana!!

Le tocco la fichetta, è fradicia, i capezzoli sono evidenti sotto il top

S: Poi si è spostato di fianco alla macchina dalla mia parte, ha sguainato il cazzo e lo ha appoggiato al finestrino, Marcoooo
M: Era bello?
S: Marcooooo mi ha fatto segno di aprire la portiera!!!! Aveva la cappella lucida, rossa uuhhmmmm mi sono infilata due ditina dentro porcooooo, lui tirava fuori la lingua come a volermi leccare tuttaaa
M: Brava la mia nipotina preferita, bene vedi che fai dei sensibili miglioramenti? Hai goduto?
S: noooo ma non ne potevo piùù, avrei voluto ma mi vergognavo da vanti ad uno sconsociuto ‘. solo con te sono così, mi fai venire voglia con i tuoi modi di fare e le tue fantasie da porco, appena mi chiami, mi parli, mi viene voglia, spero intimamente di potere godere almeno come la volta prima, spero di essere la tua troietta, la tua troietta personale.
M: Silvietta, sei solo all’inizio di un percorso verso la lussuria, la perversione e la trasgressione più totale: spero che tu abbia voglia di farti condurre da me e forse avendo risposto positivamente al mio invito almeno nel tuo profondo lo vuoi.
S: Dove andiamo?
M: Sorpresa!! Ancora poco e siamo arrivati

Parcheggio e andiamo in un piccolo parco cittadino frequentato dalle solite persone: dalle mamme con bambini, ai runners, ai ciclisti, agli anziani, ai fidanzati.

M: Ora giri per il parco cerchi qualcuno da abbordare e cerca di migliorare la performance di prima: stai tranquilla io ti seguirò a distanza e non ti perderò di vista. Se vedo che sarai in difficoltà nell’approccio non preoccuparti, intervengo io.

Dopo avere gironzolato Silvia si siede su una panchina già occupata da un uomo giovane, distinto, in giacca e cravatta (sembrava uno di quegli agenti immobiliari che girano ora per le agenzie immobiliari) che sta leggendo il giornale. Probabilmente la scelta è stata dettata dal fatto che la panchina è leggermente defilata rispetto ai vialetti principali del parco e dai via vai pedonale. Dall’altra pate del vialetto, davanti, spostata di qualche metro c’era una panchina e dietro aveva una siepe ed un’altra panchina.
Mi mantengo non troppo distante, la chiamo e le dico di fare la faccia arrabbiata a di fingere di bisticciare con il fidanzato e poi, a fine telefonata, di continuare a lanciare improperi verso il fidanzato: il resto probabilmente sarebbe arrivato da solo.
Nel frattempo che mi avvicino

S: Stronzo, bastardo, ora basta, questa volta te la faccio pagare, è finita non mi faccio prendere più in giro!!!!

mi vado a sedere nella panchina dietro al riparo dalla siepe.

Sconosciuto: Ma daaiiii non ti incazzare, nei rapporti tra uomo e donna, fidanzati, moglie e marito possono capitare momenti di crisi, qualche incomprensione, scappatella, ma l’importante è che non si ripetano.
Io cosa avrei dovuto fare? Dopo tre anni di fidanzamento quando le ho chiesto di sposarmi mi ha risposto di no.
A scusa ciao piacere io sono Paolo

S: Ciao, Silvia. Scusa te, per l’invasione, eri qui tranquillo e sono arrivata io con la mia incazzatura. ma gliela faccio pagare ci studio un po’ come fare ma vedrà.

P: cosa ti avrà fatto mai!
S: Si è incontrato a mia insaputa con la sua ex
P: beh è mica detto che ci sia andato a letto?
S: Sono quasi certa che lo abbia fatto porco come è
P: E trascura una come te?
S: Perchè?
P: Beh daii non dirmi che sai di essere carina, molto attraente
S: Trovi?

Faccio partire una telefonata verso Silvia, che sente, fa squillare a vuoto

S: E’ quello stronzo lascialo sbattere

Le invio un sms: Alzati in piedi davanti a lui e alza la gonna porcellina e non solo ‘…

S: Senti Paolo veramente mi trovi piacente? E mentre lo dice si alza, si piazza davanti a Paolo si alza la gonna
S: Anche qui?
P: Silviaaaa che faiii daaaiii suuuu
S: Rispondi!!
P: siiii Silvia anche li sotto sei uno splendoree
S: E qui? (tirandosi giù il top)
P: Cazzo dai perchè fai così???!!!!
S: Voglio fargliela pagare e ora ho deciso di farlo con il primo che capita. Ti dispiace esesre tu?
P: N noo però qui in pubblico ‘….
S: Voglio farlo qui subito o niente

Paolo tira gù la cerniera e inizia a toccarsi da sopra gli slip

P: Ok vuoi provocarmi? Sto al gioco visto che tanto santerellina non sei già che vai in giro senza mutandine e reggiseno porcellina!!!!!
S: sei rimasto sorpreso? (SI avvicina alla panchina e ci mette un piede sopra) e se le sorpese non finissero? (passandosi la mano sulla fica e poi porgendola a Paolo). Senti come sono
P: Silviaaaaa ma sei già fradicia!!!!
S: E sai perché?
P: Nooo (mentre sfodera il cazzo: un cazzo di tutto rispetto con una cappellona lucidissima) perchè?
S: Saiiii ne arrivo da fare benzina con il mio fidanzato che ha voltuo che provocassi il benzinaio e mi è piaciuto da matti, ho quasi godutooooo
P: Posso toccarti?
S: Secondo te?

Paolo si avvicina ed inzia ad accarezzare la gamba sollevata di Silvia iniziando dal polpaccio e risalendo, risalendo su su fino alla coscia, il suo interno fino al suo tesoro depilato, gonfio, gocciolante, implorante godimento

S: Paoloooo

Faccio una telefonata per fare capire e tutti e due che poco dietro di loro c’è qualcuno che potrebbe sentire.

P: shhhhhh (a tono di voce basso) vieni qui sopra, siediti (attirandola a sedersi faccia contro faccia sopra le sue gambe)

Era troppo curioso di vedere questo spettacolo pubblico, mi sposto e mi sistemo sulla panchina davanti . Silvia non può vedermi ma Paolo la avverte che c’è uno spettatore. Lei si sposta con il busto verso quello di Paolo come a volersi nascondere abbracciandolo, non considerando che quello che si vedeva era una ragazza scosciata a cavalcioni di un uomo in una posizione che poteva sembrare da amplesso visti anche i movimenti di bacino dei due.

Paolo le tira giù una mano suppango per farsi toccare il cazzo, mentre con una sua mano va probabilmente a toccare Silvietta.
I movimenti pelvici aumentano, Paolo le tira giù il top e si attacca alle tettina sode de mia nipote che reclina la testa. Ora Silvia sembra che smanetti con tutte due le mani la cappella ed il cazzo di Paolo che Ora la prende per le chiappe la solleva e la avvicina ulteriormente a se.
Ora dovrebbero essere con cazzo e fica a diretto contatto, non penso sia già avvenuta la penetrazione. Paolo cingendole i fianchi la tiene con la gonna alzata mostrando le meravigliose chiappe. Silvia è a dir poco oscena e se si pensa poi che siamo in un luogo pubblico sono contento dei passi in avanti che sta facendo.
Mi tiro fuori il cazzo e inizio a scappellarlo e a segarlo.
Penso che Paolo glielo dica a Silvia e ciò le produce un ulteriore scarica di adrenalina. I due parlottano a bassa voce
Paolo le schiaffeggia le chiappe
Mi alzo e vado verso di loro brandendo il cazzo. Paolo le gira la testa: ora Silvia sa che il guardone ero io e senza indugiare si impossessa della mia nerchia iniziando a farmi un pompino magistrale, prendendolo tutto in gola, insalivandolo moltissimo, riempiendosi le guance della cappella.

M: Ce l’ha già dentro?
P: Nooo
M: Infilaglelo nella fica a sta troietta o non vuole? Rispondi
P: Lo vuoi dentro Silvia?
S: siiiiii scopamiiiiiiii siiiiii voglio godereeeeee siiiiiiiiiiii

Paolo le alza un po’ i fianchi invitandola e indirizzare la sua cappella dentro la sua fichetta. Rilascia la sospensione che viene accompagnata da
S: OOOOOOHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH siiiiiiiiiiiii porciiiiiiii

M: Zitta puttanaaaaaa (schiaffeggiandole una tetta) godiiiiiiiii , facci godereeeeeee prendimelo in bocca tutto e non perderne neanche una gocciaaaaaa

Inizia così un amplesso ad un livello di parossismo celestiale, specialmente per Silvia che si va sbattere per la prima volta da uno sconosciuto.

M; Mordile i capezzoli Paolo vediamo se le piace

Silvia muove i fianchi alla ricerca di una penetrazione sempre più profonda

M: E’ ora. Titillale il clitoride e tu pompinara prenditi tutto il cazzo in bocca!!!!

S: UUUUUhhhhmmmmmmm oooohhhhhhhh si si si si si si si (a ritmo di movimento di bacino ssssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii go doooooooooo

M: prendilo tutto la sborraaaaa
P: porcaaaaaa vengoooooo siiiiii

Silvia si rilascia abbracciata a Paolo fino a quando gli spasmi dell’orgasmo non si sono placati, nel frattempo io le passo la cappella bagnata sul collo e sul viso e lei si gode in estasi questo trattamento. Silvia prima di tirarsi su aspetta che il cazzo di Paolo di ammosci, e quando esce da solo si tocca la fica grondante dei suoi umori e di quelli del suo occasionale partner. Io nel frattempo mi sono seduto di fianco a loro e da un momento che con Silvia ci incrociamo gli sguardi le schiaccio un occhiolino che lei contraccambia con uno sguardo imbronciato.
Ormai è pomeriggio inoltrato, lasciamo Paolo (al quale non diciamo che rapporto c’è tra di noi), la panchina e il parco ma prima di tornare a casa c’è un ultimo passaggio per chiudere il cerchio.
Speriamo solo di essere in orario di apertura.
Facciamo un po’ di strada che serve per stemperare la carica erotica e sessuale che abbiamo e per sgranchirci le gambe.

M: Arrivati
S: Dove qui? (leggendo l’insegna)
M: Si Silvia siiii proprio qui e poi andiamo a casa.
S: Ma nooo daaaiiiiiiiii mi vergognoooooo troppooooo
M: Vuoi che finisca tutto? Ti sei pentita di quello che hai fatto, e non solo oggi, fino ad ora?
S: Noo oMarco lo saii ma ‘

La prendo per mano, le faccio suonare il campanello
Entriamo in uno sexi shop dove voglio farle vedere tante belle cose, farla lavorare di fantasia, fantasticare.
Ci accoglono un ragazzo ed una ragazza di una trentina di anni, lui è un armadio di colore, mentre lei ha il fisico minuto, sul quale spicca un bel paio di tette, capelli a caschetto. Ci accolgono e ci dicono che se abbiamo bisogno sono a disposizione: dalle parole che ci rivolgono capiamo che sono italiani e non stranieri.
L’ambiente è disposto su due piani entrambi costituiti da un susseguirsi di piccole stanze prevalentemente montoematiche (dai video, all’intimo, dal latex, al sadomaso, dai vestiti al giochi): il tutto controllato da videocamere.
Conduco Silvietta a visionare questo mondo arrivando fino al reparto intimo dove le scelgo un guepiere nera senza coppe neanche troppo scosciata che le chiedo di provare.

M: Non fiatare, vai e provala

Nel frattempo la commessa con la scusa di sistemare un po’ gironzola nelle vicinanze.

Dopo poco apre il camerino ed appare la sua figura fasciata dalla guepiere con gli elastici per le calze che penzolano.
E’ uno splendoreeee, ma chiedo conferma alla commessa che si avvicina e mi conferma la prima senzazione:

Con il suo fisico e il suo portamento farebbe un figurone anche con uno straccietto, ma da solo non ha senso.
E’ un regalo per vostri giochi privati o per uscite in pubblico?

M: Nooo cercavo un abbigliamento non volgare ma estremamente erotico e sensuale.

OK allora se permettete vi posso dare dei consigli per completare il tutto.

Gira per gli saffali e ritorna con diversi capi (calze, scarpe e vestiti), da indossare sulla guepiere e non solo.

Silvia inizia a fare un dentro e fuori dal camerino ed ogni volta che compare farebbe eccitare chiunque.
Scartiamo quelli più corti che le lascerebbero o tette o chiappe di fuori tipiche delle puttane facendola apparire troppo volgare.

Nel frattempo il commesso ricorda a noi e alla collega che manca poco alla chiusura pomeridiana per poi riaprire dopo cena e fino a notte inoltrata.
Dal rapporto instaurato con la commessa capiamo che si chiama Simona e il collega Abdel.

Finite le prove e fatte le scelte, dirigendoci alla cassa chiedo a Simona se abbiamo ancora pochi minuti per scegliere qualche giochino.
Comincio a maneggiare dildi e plug di ogni colore, materiale, forma, dimensioni, facnedoli vedere bene e valutare a Silvietta.
Mi attirano molto un plug con la coda (tipo cavallo), un altro con un codino (tipo coniglio) e uno strap on con cintura dotato da un grosso cazzo sul davanti e un altro cazzetto dietro.

M: uhhhmmmm Silvia che ne dici?

Silvia non risponde ed è visibilmente in difficolta e piena di vergogna.

SI intromette Simona e riferendosi allo strap on: bellissimo articolo di un materiale molto simile alla carne adatto per soddisfare solo lei o lui o entrambi e due lei. Il piccolo membro una donna lo può mettere davanti o dietro. Chi lo ha acquistato ne è rimasto estasiato. Parlando si avvicina a Silvia che è rimasta quasi ipnotizzata, inebetita da tutti questi oggetti di piacere. Non so se fantasticando di provarli eventualmente con chi.

M: tutto questo è il mio regalo di compleanno per cui oggi puoi chiedermi e comprare qualsiasi cosa.

Sim: ohhh daii allora approfittane!!! quando ti capita un’altra occasione, io sarei lusingata. Tieni, prendilo in mano, toccalo, e intanto guarda che effetto hai già fatto al tuo amante?

In effetti era ancora visibile l’erezione che mi era venuta dai ripetuti cambi di mise.

Sim: (avvicinandosi ulteriormente a Silvia da dietro e avvolgendole con una sua mano, quella di Silvia che maneggiava un plug) non sta bene lasciarlo così.

Iniziano a simulare una sega al plug,

Sim: Non trovi?
Sil: Mahh veram… (e si interrompe perchè Simona le sussurra: Lasciati andare!

Simona porta le loro mani, che brandiscono il plug, sotto la gonna di Silvia

Sil: Noooo n…
Sim: Shhhh (tirandole giù il top) Vieni (si avvicinano a me); toccalo senti in che stato è, senti che voglia gli hai fatto venire, e anche tu sei già tutta bagnataaa, ne hai voglia almeno quanto lui.
M: Si forse ma è bagnata perchè poco fa si è fatta sbattere su una panchina da uno sconosciuto che le è venuto dentro.
Sim: ooohhhhh ma guarda la santerellina!!!!! Tiraglielo fuori (e nel mentre le tira su la gonnellina e cala completamente il top fino all’ombelico attorcigliandolo alla gonna.

Simona iniizia a leccarla partendo dai lobi, il collo, la schiena, poi si inginocchia e poi le chiappe.

M: Silvia inginocchiati

Silvia si posiziona a quattro zampe, ormai mi ha tirato fuori il cazzo, calato giù i pantaloni iniziando un pompino ancora più appassionato perchè si sta godendo il lavoro di mani e bocca di Simona.

Sim: uuuhmmmmm hai ancora il gusto di sborra!!!! Proprio come le puttane!!!
Sil: Noooo
Sim: ohhh siiiiiii Abdel chiudi e vieni che c’è una sorpresa!!!! Una giovane sorpresaaaa
M: Simona è tua, prendila.

Non aspettava altro.

Simona si spoglia completamente mostrando un fisico pregievole che oltre alle tette sode e mi misura ragguardevole, contornate da aureole enormi e capezzoli con piecing, ha il suo punto di forza nelle chiappe.
Simona indossa la cintura dello strap on infillandosi il cazzetto nella fica; la figura di questa bella donna dotata di membro maschile eretto è splendida.

M: Guarda Silvia, guardala come è arrapante!!!! guarda cosa succederà tra poco!!!!

Sil (si volta): Nooooooooo

Sim: Finiscila puttanella riprendi in bocca il cazzo del tuo ‘
M: Zio. Zio acquisito
Sim: ahhhh puttana e perversa, che le piace farse sesso con i parentiiii (SI sposta e si avvicina a me) Bagna di saliva anche il mio membro, bagnalo bene che poi iti scopoooo.

Silvia mentre mi sbocchina mi guarda con sguardo languido e supplichevole

M: (Cerco di tranquilizzarla) Silvia pensa a quello che abbiamo fatto e che ti ho fatto fare in questi mesi: se ti è piaciuto se ti sei sentita donna, puttana, non hai nessun motivo per non andare avanti; del resto quando hai deciso di venire con me avevamo messo le cose in chiaro e sai che se vuoi smettere questo tuo percorso lo puoi fare quando vorrai. Se ti senti puttana, e vuoi godere, godere, godere daaiiii su fai quello che ti ha detto Simona!!!

Sil: (Con la bocca parzialmente piena della mia cappella) Marccooo siiii lo saiiii ma voglio essere solo la tua puttanaaaaa

M: E’ proprio quello che ti chiedo: tutto quello che ti chiedo è proprio per dimostrarmi questo: anche farti fottere da Simona e tutte le altre fantasie che mi voglia farti attuare in futuro.
Daiii su non fare la capricciosa e prima che mi arrabbi, CHIARO?

Simona le prende una mano e la porta sul suo cazzo di gomma e la aiuta a simulare una sega: Coraggio Silvia vedraii mi dirai dopo se non sarà stato piacevole, appagante e perverso.
Continua a prendere in bocca quello dello zioooo

Ora la dolce nipote di dedica con la bocca al mio cazzo ma poco dopo, presa per la testa da Simona, inverte le parti: con la bocca simula un pompino al cazzo artificiale della sua nuova amante e con una mano mi tocca coglioni, asta, cappella.

Sim: Bagnalo tesorooo bagnalo bene con la salivaaa così ti farà meno male quando te lo metto dentro. Mordilo, tiralo, spingilo Bravaaaa siiii gioiaaaaa siiiii
Facendo così è come se Silvia stia scopando con la bocca Simona che ha il piccolo cazzo in fica.

Dopo un po’ di questa alternanza, Simona si sposta dietro Silvia,

Sim: interrompi un attimo, (con una mano le abbassa le spalle fino a farle toccare il pavimento, le prende una mano, la porta sul suo membro di gomma) Mettitelo dentro troiettaaaaa

Silvia esegue, indirizza il il cazzo artificiale verso la sua fichetta sbrodolante

M: Nipotina sei arrapata almeno quanto me, ora inizierai a farti scopare per la prima volta da una donna: Dì a Simona che lo vuoi, su!!!
Sil: (con voce supplichevole e quasi tremolante forse per l’emozione) Siiii Simonaaaa infilamelo dentroooo

E contempraneamente Simona muove il suo bacino e affonda la penetrazione in un unico affondo che provoca in Silvia un inarcamento della schiena associato ud un gemito.

M: Sali su con la testa troiettaaa

Simona prende per i fianchi Silvietta ed inizia un scopata fatta di affondi decisi, estrazione totale del cazzo alle quali segue un altro colpo secco dietro preghiera di Silvia.

Durante la chiavata si è avvicinato Abdel che si sta godendo lo spettacolo infinitamente trasgressivo e sensuale: Due giovani donne, due belle cerbiatte scopano, entrambe hanno il volto sfatto dalla lidibo; Silvia sembra essere in uno suo mondo mentre Simona penso che si senta trasportata tra il dominare una donna e lo scoparsi in qualche modo da sola, al ritmo che la da maggior piacere.
Abdel sguaina il suo cazzo quasi equino, un nerbo color mogano con vene in rilievo ed una cappella di spropositate alla vista della quale Silvia esclama atterrita un NNNNOoooooooooooo animale strabuzzando gli occhi.
Sim: Noo cosa (pacca sul culo)
Sil: Nooooo luiii noooooo
Sim: Smetto?
Sil: nnooooo Ti prego chiavamiiiiii fottimiii ma lui noooooooo
M; Lo sai Sivlietta cosa sembri con i movimenti che fai? Una puledra una splendida puledra da domare

Simona inizia una scopata passionale che Silvia si gode tutta tra ansimi, sospiri, gridolini, occhi chiusi o aperti e viso languido; Simona ogni tanto le da una pacca sul culo proprio come fosse un cavallo e questo aumenta, se possibile, la libido della situazione.

Abdel sentitosi rifiutato si dirige verso gli scaffali dai quali prende un plug dotato di codino simil crine di cavallo, si avvicina alle due amanti, strizza l’occhio a Simona che prima di iniziare a leccare il nuovo giochino insalivandolo ben bene, penetra mia nipote con un dito nel culo, nel suo culetto stretto perchè non ancora abituato a prendere con abitudine nerchie.
Silvietta ormai è partita di testa, appare in nostra balia, ma reagisce a tono ad ogni sollecito, segno di essere lucida e consapevole del trattamento che sta ricevendo.
Ormai è quasi perennemente attaccata al mio cazzo e ai miei coglioni.

M: Piano tesoroooo, pianooooo piccola ingordaaaaa
Sil: (con la bocca piena) uuuhhhmmmmmm siiiiiii ziooooo uuuhhhhmmmm

Dietro ormai i due porci l’hanno preparata penso (spero) a puntino aumentando a due le dita infilate in culo, Abdel quando Simona le tira fuori gliele lecca gustandosi il sapore viscerale di Silvia e poi bacia Simona per farle sentire il gusto della giovane cavallina, tra le loro bocche spuntano fili di saliva.

Sim: (sussuura all’orecchio di Abdel) Ora è prontaaaahhhh

Abdel prende il plug russo che contrasta con la codina lunga una ventina di centimetri nera, ne appoggia la punta al forellino di Silvia mentre Simona le allarga il più possibile le chiappe con le mani.

A: Non vuoi la mia nerchia? E allora ti devo punire perversa ragazza impertinente!!!
M: Siiiiiii Silviaaaa Abdel ha ragione, devi iniviare ad abituartiiiiii
Infilalo Abdel, ORA TUT TO Den Tro alla mia puttanaaaaaa

Abdel infila, la sagoma rossa sparisce nello stretto buchino di Silvia che reagisce con un AAAAAhhhhhhhhhhhh poooorcciiiiiiiiiiiiii ppporrrrciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Marcooooooooo marcccccooooooooo sono la tua puttanaaaaaa sei un porcooo ma mi fai sentire troiaaaaaa, porca, sporca, ma godoooooooooooo uuuuuhhhmmmmmmmm Sssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

I suoi fianchi si muovono dietro i colpi di Simona in fica e di Abdel in culo, che la affondano a tratti alternativamente e a tratti all’unisono.
Le volte che la svuotano Silvia reclama subito la sua dose di cazzo

M: Silvietta adorata fammi godereeeee fai godere lo ziooooo dddaiiiiiiiii su ciuccialo, prendilo tuttoooo tuttoooo in golaaa porcaaaaaa
Abdel si è attaccato alle tettoe di Silvia e le tira i piercing e questo contribuisce ad aumentare il ritmo degli affondi e la frequenza delle pacche sulla chiappe che ora sono rosse.

Sil: Daiii puledrinaaa godiiiii godiiiiiiii

Iniziano gli orgasmi prima io che schizzo in faccia a Silvia che poi se lo mette in bocca per assaporare fino all’ultima goccia il mio sperma, poi gode lei quasi in contemporanea a Silvia. Abdel l’unico che non ha ricevuto alcun trattamento inizia a masurbare il suo palo e per fare accrescere il piacere lo sbatte sulle chiappe e poi sulla faccia di quella troia di mia nipote che nel frattempo si è accesciata sul pavimento ancora con il plug piantato nel sedere e completamente sfatta. Dopo poco di smanettamento Abdel lanciando un grugnito a emettere una lunga serie di schizzi di calda, denza e calda sborra sulle tette di Silvia e di Simona che le sta dietro.
Simona inizia a spalmarsela sul decoltè, sul pancino, leccandosi le dita e facendo lo stesso trattamento a Silvia.
Sim: lecca tesoro, che gusto ha lo sperma di un uomo di colre? E’ più buono questo o quello di tuo zietto ingordaaa?
Sil: uhmm mi avete sfondataaaa mi sento porca, ma ho godutooooo: Uhhmmm è buono tutto le spermaaaa. Nel mentre Simona, con un suono simile a quando si stappa una bottiglia di vino, le toglie il plug. Io e la mia nipotina preferita compiamo gli anni a pochi giorni di distanza ad inizio estate. Silvia dopo la laurea ha deciso di andare a proseguire gli studi a Berlino.
Così prima della sua partenza le ho chiesto sdi andare a fare un bagno per festeggiare il compleanno. A pochi chilometri nell’entroterra di dove abitiamo, in collina, c’è un torrente che arriva dalle montagne con l’acqua gelida, limpida in mezzo alla natura dove portavo i figli con i loro amici e anche Silvia quando erano piccoli. E’ il paradiso per chi pratica torrentismo, è un posto molto selvaggio, ameno dove ci sono piccoli laghetti, pozze d’acqua di acqua cristallina, scogli e, camminando un pochino, la gola si incassa di più e l’ambiente si fa ancora più selvaggio frequentato non più da famiglie ma prevalentemente da persone sole o coppie anche nudisti: ma il tutto, complice la vegetazione e l’andamento del corso d’aqua, offre la privacy che si vuole: se la si vuole.
Silvia accetta e così un sabato ci incontriamo e andiamo. E’ vestita con shorts striminziti bianchi che lasciano parzialmente scoperte le chiappe ed una camicia annodata in vita con sotto nulla.
Arrivati sul posto ci incamminiamo e dopo 20 minuti arriviamo sul posto, perlustriamo la zona e scegliamo una spiaggetta.
Con la scusa di mettere al fresco delle bibite, io temporeggio a cambiarmi; Silvia inizia a spogliarsi e a mettersi il costume.
Mi porto dietro di lei ed inizio a slacciarle il reggiseno del costume sussurrandole

M: Gioia questo non serve

e spostando le mani sugli slip

M: e tanto meno questi. Oggi naturismo. Uuhhhllalà la viziosetta si è completamente depilataaaa.

La sua fichetta è completamente glabra

Silvia si sdraia sull’asciugamano mentre io mi spoglio rimanendo anche io nudo.

Visto che è il primo sole stagionale, mi chiede mi metterle la crema solare. Inizio a spamarla e a distribuirla lascivamente sulle spalle, sul collo, sulla schiena scendendo sulla chiappe che le allargo, all’interno delle cosce, sui polpacci per poi risalire tra le chiappe intrufolando le dita unte nel suo sedere. Silvia si gode il trattamento, sospira, si muove sinuosamente con il corpo, allarga le gambe quale benestare a continuare quelo trattamento.

M: Girati pancia in su

E proseguo il massaggio sul decoltè, strizzandole i capezzoli già eccitati, pancia, ombelico, inguine, cosce. E poi fichetta, massaggiata a tutta mano infilando uno, due, tre, quattro dita dentro. Il suo bel faccino inizia a sfigurarsi di piacere

M: Toccati le tette che alla fica ci penso io tesoro!!!

Mi accuccio e inizio un lento lavoro di bocca, lingua e dita che passano dalla fica al buchino posteriore.

M: Ti piace?
S: Siiii Marcooo per favoreee
M: Per favore cosa Silvietta?
S: Fammi godere!!! uuuhhmmmm
M: Ohh lo sai che sei diventata una incorreggibile vogliosa?
S: Siiii ma solo quando sono con te
M: Vuoi farmi credere che lontano da cosa e dove non ti conoscono non perdi le inibizioni?
S: Noooo solo con teee ooohhhh solooo tu mi fai fare certe coseeee
M: Ora dammi tu la crema

Mi sdraio su uno scoglio a pancia in giù con la nerchia parzialmente in tiro in mezzo alle gambe.
Silvia inizia a spalmare la crema sulla schiena, sui glutei, sulle gambe, si allunga con tutto il corpo, sfiorandomelo con il suo, ritorna e si sofferma sulle chiappe; le massaggia bene.

S: Va bene così
M: Prosegui è molto rilassante e sei brava

Allora Silvia interrompe si raccoglie i capelli in uno chignon con un elastico e ricomincia.
Si ri sofferma su cosce e glutei, interno coscia, sfiora la cappella del cazzo, poi la prende delicatamente, quasi timidamente, con tutte due le mani. Poi inizia ad accarezzare tute l’asta con una manina, salendo sul culo fino al perineo. Prosegue il trattamento come se accarezzasse affettuosamente un animale

S; Marco che bel cazzo che haiiii mi piace accarezzarlo

Io tenendo la testa sullo scoglio, sollevo i fianchi, la nerchia si mette verticale con cappella in giù, la mia dolce e perversa nipote, lascivamente accarezza il battacchio tutto fino ai coglioni

S: Hai un cazzo meraviglioso, dammelo zio per favore

Si sistema con il suo cavallo sulla mia nuca il suo corpo sulla mia schiena ed inizia un sensuale ed erotico lavoro di lingua sul buco del culo mentre mi sega il cazzo con entrambe le mani, poi una mano la ferma alla base del cazzo sulle palle e con l’altra continua a masturbarmi sapientemente.

M: Sei diventata una vera porcellina assatanata
S: uuuhhmmmm siii la tua porcaaaa

Ed inizia a muovere i suoi fianchi su e giù in modo da stimolarsi la fica con la mia nuca

Mi giro pancia in su e Silvietta si fionda famelicamente sul cazzo, lo prende in bocca e con le due mani ed inizia a pompare

M: Guardami, troia guardami in faccia Silvia!!!

Il suo volto è sfacciato, pieno di libidine, quasi volesse sfidarmi o dimostrarmi quanto lo fa di gusto e le piaccia questa pratica in generale o il mio cazzo in particolare.
La masturbazione porsegue ed il suo lavoro di bocca alterna pompate e leccate a carezze sulle guance.

M: Riempiti la bocca, suuuu tutto in quella bocca da pompinara che haiii

Esegue, poi si solleva lasciando un filo di saliva che collega la cappella alla sua bocca, prosegue il lavoro con una mano mentre mi continua a guardare sempre come volesse ricevere complimenti per quello che sta facendo.
La accontento o per lo meno spero di avere interpretato le sue movenze. Ci spostiamo sulla spiaggetta su un asciugamano, la faccio mettere supina, le faccio raccogliere le gambe che mantiene così con le sue braccia, mi avvicino a lei

M: Troietta lo vuoi?
S: Siiii padroneeee siiiii dammelooooo

Lo punto alla fichetta depilata che è già bella unta della crema che le avevo spalmato e dall’eccitazione accumulata, lo spingo con delicatezza Silvia lo riceve con un lungo gemito quasi liberatorio. Inizio lentamente la chiavata alternando lunghe e complete penetrazioni e inserirmento della sola cappella.
Silvia geme, sospira, alza la testa per vedere la nerchia che la apre. Il bastone di carne venoso è lucido dei suoi umori, di crema. Ora il ritmo si fa più serrato i colpi sono tutti lunghi, profondi e frequenti.

S: aaahhhh ahhh ahhhhh siiiii siii ohhh oohhhhh (al ritmo delle penetrazioni)

Mi abbasso e limoniamo parossisticamente. Il suo volto è sfatto di goduria e libidine.

S: Ancoraaaa Marcoooo sfondamiiii siiii sono tuaaaa

La giro la metto a quattro zampe, gambe divaricate, come una cagna, appoggiata sui gomiti e ricomincio a pomparla da dietro. Silvia inarca la schiena e le sue chiappe sono una favola, la prendo per i fianchi per condurre completamente il gioco e dettare il ritmo.

M: Giù con la testa!!!
Sciaff uno schiaffo su una chiappa, e avanti con le spinte pelviche

La faccio sdraiare sopra di me per sentirlo meglio e tutto fino alle palle

M: cavalca puledrina cavalca suuuuu

Silvia inizia a fare autonomamente su e giù come me fermo; poi mentre lei si abbassa io spingo in alto
sciafff

S: Siiiii stalloneeee daiiii si si si si sissisiiiiisisiiiiiiii mi fai godereeeeeeeeeee Ci addormentiamo con il sottofondo dellle cascatelle di acqua, delle cicale, del cinguettio degli uccellini al tepore del primo sole estivo.
Al risveglio andiamo a tastare l’acqua che è molto fredda, iniziamo a provocarci vicendevolmente schizzandoci, e spingendoci; a Silvia viene la pelle d’oca emette urletti; alla fine prendo coraggio e mi tuffo e le dico di farlo anche lei. Tituba e allora esco dall’acqua la prendo da dietro e con la forza la porto in acqua.
Durante questi giochi vedo che sono arrivate delle persone che si sono dislocate chi all’ombra, chi su scogli, chi su spiaggette.
La pozza dove stiamo facendo il bagno ha l’acqua che sarà profonda al massimo 1,50 metro ed è alimentato da acqua che fa una cascatella che sarà alta 1 metro.
I capezzoli di Silvia sono diventati, forse dal freddo, duri, appuntiti con le aureole così come il resto del suo corpo con la pelle d’oca.
Una volta entrati in acqua in effetti si sta bene, la prendo per mano e ci dirigiamo verso la cascatella, la metto sotto di schiena ed inizia una sorta di idromassaggio, poi la faccio girare e glielo faccio fare sulle tette.
Mi posiziono dietro di lei abbracciandola, ed inizio a sbaciucchiarla, palparla in mezzo alle gambe, le chiappe, le tette facendole sentire la mia erezione.

M: Non hai bisogno di idromassaggio alle tette, le hai belle sode così.

Le prendo una mano e la porto sui coglioni. Inizia a palparli, risalendo su lungo l’asta.

M: scappellalo!!

Prende la pelle e tira in giù facendo comparire la cappella rossa, gonfia, lucida, sul manganello carnoso con le vene in rilievo.

Il respiro della nipote si fa più profondo, affannoso; Silvia sospira mentre inizia a farmi una sega

La giro ed iniziamo a baciarci appassionatamente, a limonare con la bocca aperta, con le lingue che si cercano, ci scambiamo saliva, mentre lei continua a toccarmi il pacco ed io spingendole verso di me palpandole le chiappe alternando ad una mano sulla fica.
Improvvisamente si irrigidisce e si ferma

M: Cosa c’è?
S: Sulla spiaggia c’è uno che ci guarda.
M: Non ti curare di lui, concentrati sul di me, su di noi. E’ un ordine troia!!!

Questa situazione per Silvia forse ha rovinato l’atmosfera ma a me fa crescere la porcaggine e l’eccitazione.
Ora ci spostiamo, avvicinandosi allo sconosciuto, al centro del laghetto con l’acqua che ci arriva al bacino. Lì mi metto dietro Silvia, mi prendo il cazzo in mano e lo dirigo nella sua fica.

S: Nooooo non ci pensare!!!
M: (sciaff su una tetta) silenzio io sono il tuo padrone e sai che dovrai fare tutto quello che desidero e ti ordino.

Le prendo le mani, le porto dietro la schiena all’altezza delle chiappe facendola, così, esporre ulteriormente il seno; infilo il cazzo dentro le sue intimità

M: Ora muoviti, scopati da sola sul mio cazzo

Lo sconosciuto si palpa il cazzo da sopra il costume e mentre lo fa tira un urlo.

M: Guarda che effetti gli fai tesoro. Chissa il porco a cosa sta pensando!!!
S: Ohhhh Marcoooo noooo
M: Sei una borghesuccia, una troietta che non vuole ammettere di esserlo e fa la puritana, la perbenista ma quando poi perde le inibizione diventa una gran porca, assatanata, vogliosa di godere, di cazzi, di sborra. Vero? Rispondi Silvia!!!
S: Nooooo noooooooo Siiii Marco siiiiiii ma solo con te

Nel frattempo la nipote inizia a fottersi, mentre io con le mani le schiaffeggio le tette,le tiro i capezzoli, e le solletico il clito: mentre sulla spiaggetta sono arrivati altri 2 uomini dei quali 1 di colore che hanno iniziato a toccarsi il cazzo inguainato da slip o bermuda e che vengono verso di noi.
Gli sconosciuti iniziano a lanciare urla, improperi e a dire qualcosa e si capisce che sono francesi.

Mi sfilo da Silvia, facendo segno e dicendo agli uomini di tornare sulla spiaggia, e ci dirigiamo verso di loro,
Tranquillizzo Silvia uscendo dall’acqua tenendoci per mano, ci sediamo sui nostri teli da bagno.

M: (rivolgendomi agli sconosciuti) Come avete visto la signorina ha voglia di sesso e mi sembra di avere capito che quello che avete visto vi ha eccitato. Vi piace la signorina?
Francesi: ooohhh siiii è una bella femmina, giovane, una puttana!!!
M: Nooo non è una puttana, o meglio non lo è ancora!! E’ solo una giovane italiana vogliosetta ed io sono suo zio. E Voi sarete il mio regalo di compleanno perchè tra pochi giorni compie 24 anni.
M: Silvia fai vedere quanta voglia hai, fai la sfacciata, l’impertinente, toccati, masturbati falli diventare matti.
S: Ohh Marco non possoooo noooo

Mi alzo in piedi, mi avvicino a lei e le ordino di prenderlo in bocca

La nipotina timidamente, e quasi pudicamente, inizia a sbaciucchiarlo, a dargli leggere leccatine,

M: Anche la palle!!! Toccati
I francesi ricominciano a toccarsi i cazzi, qualcuno lo sguaina dal costume ma gli dico di rimetterlo dentro.

M: Allora la ragazza si chiama Silvia e potrà essere vostra davanti a me e con me ma dovrete pagare.
S: NNNNNNOOOOOOOOO tu sei pazzoooooo!!!
M: Ricorda l’impegno preso e il rispetto dei ruoli: io padrone e tu schiava e in quanto tale non permetterti di contraddirmi tantopiù davanti ad altre persone. Ti avevo preannunciato che avresti percorso una lenta escalation versa la troiaggine, la porcaggine, l’esibizionismo e questa esperienza fa parte di questo percorso.

M: (ai francesi) ora se volete farla vostra dovrete pagarla, per cui andate a prendere dei soldi, metteveli nell’elastico del costume e tornate.

I ragazzi vanno e tornano, faccio attendere Silvia a quattro zampe come un cagnetta.

M: Ora sei a loro disposizione, io interverrò per fermarli se supereranno un certo limite e se e quando vorrò svuotarmi le palle; sfilagli i soldi dai costumi con la sola bocca e dammeli.

Silvia si avvicina al primo ragazzo prende 20 Euro me li porge e inizia il lavoro di sfilamento delle bermuda, Il fortunato le prende la testa tra le mani per facilitarle il compito, Appare un cazzo normale già scappallato che Silvietta, sollecitata dalla mano del ragazzo inizia a leccare, baciare.

M: Prima sfila tutti i costumi poi ti dedicherai ai loro cazzi

Silvia passa al secondo sconosciuto (quello di colore) che sotto gli slip denota un bozzo ragguardevole. Incasso altri 30 Euro e quando gli slip scendono Silvia esclama ‘Oddioooo’.
E’ una nerchia di notevoli dimensioni sia in lunghezza che larghezza sormontata da una cappella enorme.

Silvia si dirige a 4 zampe verso il terzo francese che offre 50 Euro.

M: Puttanella, prendigli i cazzi in mano, avvicinateli e inizia a masturbarli, a segarli, a leccarli, a fargli pompini, e seghe. Devi meritarti quanto ti hanno pagato.
S: Noooo non sono una puttanaaaaa.
M: Ohhh si tesoroooo sei la mia puttana!!!!

L’adorata nipote è in balia degli eventi ed esegue senza fiatare, ormai comanda la fica e la voglia di godere e non più la razionalità della testa.
I quattro protagonisti di questa scena en plen air sono tutti in ginocchio; adesso la testolina di Silvia si muove ora a prendere un cazzo, ora a leccare le palle, ora a slinguare una cappella, mentre i ragazzi la palpano sulle chiappe, sulle tette, sulla fichetta sbrodolosa e tra un gemito ed un sospiro l’apostrofano con Putain, Salope (= troia), mastrubaci, ancora, tuo zio vuole che poi ti rompiamo i buchiiii.
Dalla bocca di questa giovane ragazza cola saliva perchè ogni tanto uno dei francesi le spinge la testa imboccando il cazzo fino ai coglioni e facendola quasi soffocare (ma quando esagerano gli dico di smettere subito).
Ora uno si sdraia gli altri due prendono Silvietta e la fanno accomodare sopra a smorzacandela. Silvia è uno splendore già di suo, poi l’ambiente bucolico e selvaggio, la sua giovane età e il trasporto fisico e cerebrale la fanno apparire una fica spaziale: ma non soggiogata ai tre sconosciuti o a me ma consenziente, partecipante attivamente alla ricerca di godimento, trasgressione, perversione: ormai ha perso qualsiasi freno inibitore. Senza perdere troppo tempo il ragazzo più dotato dopo essersi fatto insalivare ben bene la cappella e l’asta si posiziona dietro a mia nipote le punta il buchetto posteriore, la prende per i fianchi ed inizia a spingere, piano piano, ma inesorabilmente.

S: (gutturalmente) aaahhhhh odddioooooo mi spaccaaaa

Intervengo e lo fermo dicendogli di fare più dolcemente, di attendere il ritmo che gli detteremo io e Silvia. Mi avvicino a Silvia e con parole dolci, teneri baci, carezze cerco di tranquilizzarla e dicendole che durante la penetrazione deve spingere come se dovesse fare la cacca.

M: (al francese dietro) piano piano dolcemente!!!!
(al francese in fica) tu stai fermo

Il porco lo appoggia di nuovo al buchino e dietro mio segno infila mezza cappella

S: (Inarcando la schiena e spingendo la testa indietro) ohh pianoo ti pregoooooo

Dopo qualche secondo un altro colpo fa sparire la cappella nello sfintere della nipote.

M: (La prendo per le mani) Tesoro stai tranquilla, il più è fatto la cappella è entrata tutta.

Il terzo ragazzo continua a segarsi.

Il cazzuto, atteso un attimo affinchè il deretano di Silvia si adattasse alle sue dimensioni, con i tempi dettati da me e lei, prosegue la profanazione di quello stretto canale non pù vergine ma ancora molto stretto e poco elastico.

S: Mi sento pienaaaa tutta la panciaaaa
M: (al ragazzo in fica, che nel frattempo si era mosso il minimo indispensabile per mantenere l’erezione) ricomincia a fotterla

Ora la nerchia inesorabilmente e lentamente scivola tutta in culo, mia nipote è uno spettacolo: le sue chiappe si sono aperte per fare entrare il palo di carne.

M: Tesoro inizia a muoverti tu, prendili, sentili come meglio vuoi

Silvietta timidamente e forse anche con un po’ timorosa inizia a muovere il suo corpo per sentire i due membri nei suoi buchi. I ragazzi stanno fermi. Piano piano Silvia prende ritmo

S: ooohhhh siiiii li sentoooo tuttiii e dueee. Odiiioooo Marcooo mi sventranoooohhh
M: Toccati le tette porcellinaaa
Ora inizia una danza sensualissima; il terzo ragazzo si avvicina e le fa annusare il suo cazzo, la accarezza con la cappella.

Mi porto dietro a Silvia e sciaff un sberla sul culo che la fa sobbalzare.

M: Cavalca puledrina cavalca questi stalloni francesi forzaaaa suuuu. Sciafff altra sberla al culo.

Il ragazzo sotto asseconda il ritmo di Silvia e in poco tempo sfila il cazzo e le sborra sul pancino.
L’inculatore, rimasto solo, essendosi liberato spazio, ha via libera.

M: (all’inculatore) Fagli la festa alla troietta che vuole godereee, sentila come gemeeee
S: Sii si siiii Marco siiii, ma dammi il tuo caz zoooo
M: (all’inculatore) falla morireeee tiralo tutto fuori e poi rimettiglielo tutto dentroooo per parecchie volte

La prima volta che esce il culo di Silvietta emette un rumore (quasi da ridere) come di bottiglia stappata

S: miooo ddddiiiiioooooo ahhhhhh, goooo ddooooo siiiii gooodddooooo ancoraaaaa, di nuovvvoooo
M: Fottila che ne vuole ancora: e Tu cagnetta in calore prendimelo in bocca
S:: uuuhhmmm siiii dam me loooooohhhhh

Le bordate di cazzo ormai la stanno sconquassando: ad ogni bordata si imbocca il mio cazzo: non resisto più e senza preavviso le prendo la testa con la mano per scaricarle tutta la mia calda sborra in gola.

M: Buon compleanno Silviaaaa tesoro di nipote!!!!
S: UUUhhmmmm aaarrgghhhhh

Silvia è a dir poco oscena, parte della mia sborra le cola dalle labbra, il mento e le guance sono lucide di saliva.
IL ragazzo anche lui non resiste più ed uscendo dallo sfintere le scarica fiotti di sperma sulla schiena e sulle chiappe.

Silvia si accascia distrutta, annientata, con il fiatone; il dolce viso sborrato dalla mia cappella pulita sopra, la schiena cosparsa di altra sborra, le cosce gocciolanti dei suoi umori, il culo è un buco nero che rimane aperto e nel quale cola un rivolo di sborra: tutto questo la rendono ancora più intrigate ed uno splendore..
Il terzo ragazzo che si era tenuto fino ad ora in disparte masturbandosi forsennatamente vuole scaricarsi sulla ragazza, Giro Silvia a pancia in su e dico al ragazzo di accomodarsi.
Lui si siede sopra l’adorabile ragazza e segandosi scarica le sue palle sulle sue tette.

M: Spalmati le tette e il pancino tesorooooo. Buon compleanno gioiaaa, brava, spero ti sia piaciuto.
S: Porcoooo porcooo siiii è stato una bellissima festa.

Ed inizio a sbaciucchiarla e poi a limonarla le nostre lingue si cercano, saettanti, forsennatamente, le bocche si incollano come ventose una all’altra, mi passa un gusto strano fatto di mia sborra e saliva.

M: Un altro passo verso la perdizione l’hai fatto. Brava tesorooooo, quando scopi e ti fai fottere sei prorio adorabile si vede che ti piace il cazzo e godere!!!
S: Siii grazie Marcooo ma lo faccio solo con teeee, sei tu che mi fai fare queste coseeee.

Io francesi ringraziando se ne vanno ai loro asciugamani, penso contenti e goduti, mentre io prendo Silvia per mani e la porto a sciacquarsi nell’acqua cristallina e fredda del torrente che le fanno venire di nuovo la pelle d’oca e il capezzoli irti come chiodi.

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