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Racconti Erotici Etero

L’iniziazione di una troia

By 20 Agosto 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa &egrave una storia molto particolare che riguarda mia moglie Monica, ma prima di procedere vi do alcune informazioni che riguardano la mia lei. Ha 38 anni, &egrave alta 155 cm, ha lunghi capelli e occhi castano scuro, la carnagione &egrave molto chiara, porta la 40 di taglia, la seconda misura di biancheria intima e utilizza esclusivamente perizoma (ne ha di tutti i tipi). &egrave carina e ha un certo fascino che, quando decide di usarlo, la rende irresistibile. Inoltre, ha un gran bel culetto che gli decanto fin da prima del matrimonio.
Siamo sempre stati affiatati sotto tutti i punti di vista e durante i nostri rapporti sessuali, ci diciamo chiaramente le nostre fantasie. La mia sarebbe quella di vederla posseduta da più uomini contemporaneamente; nei momenti caldi mi dice: ‘si, che bello..’ ma passato quell’istante mi ripete sempre ‘scherzavo, lo sai, non vorrei mai fare una cosa del genere’.
Monica ha due fantasie, la prima &egrave quella di trovarsi in balia di molti uomini mentre &egrave bendata e non sa chi la sta toccando, la seconda &egrave quella di essere posseduta da un uomo di colore ben attrezzato. La nostra vita sessuale &egrave appagante per entrambi e ci piace sperimentare nuove situazioni.
Una sera, mentre parlavamo tranquillamente durante la cena, gli dissi che avrei voluto invitare a casa nostra Robert, un mio amico di lunga data nato in Senegal, con quale ogni settimana vado a giocare a squash. Ovviamente ho visto Robert sotto la doccia e devo dire che sicuramente soddisferebbe il secondo desiderio di mia moglie. Il mio amico infatti ha un arnese di 27 cm e non &egrave solo la lunghezza a renderlo particolare, anche la sua circonferenza &egrave ‘importante’. &egrave un ragazzo di 30 anni alto 185 cm e molto ben piazzato con i suoi 110 chili di peso e dal fisico molto ben addestrato senza essere un ultrapalestrato. Il fatto di essere depilato, anche nelle zone intime, rende ancor più ragguardevoli le sue dimensioni.
Monica accetta d’invitarlo non trovandoci nulla di male e ci accordiamo per il giovedì successivo al ritorno dalla nostra partita di squash.
Per la serata Monica si &egrave messa un abito leggero, attillato a spallina stretta e sopra il ginocchio. &egrave un po’ scollato e, data la scollatura, non richiede l’utilizzo del reggiseno; tanto mia moglie ha una seconda misura che sta su bene anche da sola. Ha completato la mise con dei sandali da sera con il tacco vertiginoso ed un trucco sapiente e leggero.
Quando ci apre la porta, intuisco che sotto il vestito attillato deve indossare un perizoma perlopiù inesistente; sono certo che ce l’ha perché non ama stare senza biancheria intima e soprattutto perché immagina si tratti di una normalissima cena tra amici. Con molto piacere avverto che ha usato il mio profumo preferito.
Dopo i saluti di rito ed un veloce aperitivo ci sediamo a tavola, Robert dimostra di apprezzare la cucina e la conversazione scorre serenamente. Un paio di volte noto che gli occhi del mio amico cadono sul decolleté di mia moglie e, guarda caso, sul suo didietro quando si alza per sparecchiare. Lo capisco benissimo perché &egrave quello che farei anche io.
Anche Monica pare molto a suo agio e, conversando di tutto, spesso si cade anche su battute a doppio senso che lei gestisce con assoluta tranquillità.
Dopo cena ci rilassiamo sul divano con un buon bicchiere di Porto e continuiamo a conversare, Monica &egrave seduta tra me e Robert e, vuoi perché il divano &egrave di quelli a seduta bassa, vuoi perché lei si siede sempre accavallando le gambe, noto che il vestito &egrave risalito fin oltre metà delle cosce continuando ad attirare la mia attenzione ed anche quella del nostro ospite.
Ad un tratto Monica si alza per andare nell’altra stanza e dopo pochi minuti ricompare a noi, prende il suo bicchiere dal tavolino dove l’aveva posato prima di alzarsi e si risiede.
Risedendosi il vestito torna ad alzarsi verso la zona alta delle cosce e una spallina del vestito scivola lungo la spalla finendo sul suo avambraccio.
Noto che la cosa a Robert non dispiace affatto, mentre Monica sembra non accorgersi di nulla. Il suo seno non &egrave grande ma, in quella posizione, Robert che &egrave molto più alto di lei riesce ad intuire più che bene le forme del suo seno.
Ad un tratto il mio amico si fa convinto che questo sia un invito più che esplicito e decide di passare all’azione (non concordata tra di noi). Velocemente sposta con un dito quel poco di vestito che ricopriva il seno di mia moglie tirandoglielo fuori e iniziando a palpeggiarlo con decisione. Mia moglie pare voler scattare in piedi per mandare il mio amico ad un paese ben noto ma io, stupito quanto lei, la blocco e baciandole il collo e l’orecchio le sussurro: ‘rilassati, perché non soddisfiamo i tuoi desideri partendo dal secondo?’ dicendo ciò inizio a mettere una mano sotto il vestito accarezzandole una coscia e sfilandole il bicchiere con l’altra; Robert ha iniziato a leccare il capezzolo di Monica che non prosegue nella sua reazione. Capisco quindi che lei ha deciso di assecondare la situazione venutasi a creare.
A questo punto abbasso l’altra spallina e inizio anch’io a succhiargli l’altro capezzolo che immediatamente s’inturgidisce tra i miei denti e la mia lingua mentre Robert a iniziato a baciarla in bocca o meglio, le loro lingue completamente fuori dalle labbra si leccano in continuazione mentre lui strizza tra le dita un capezzolo di lei.
Sarà stato l’abbondante Porto o la combinazione di tocchi e succhiate di capezzolo, Monica si rilassa e lascia fare anzi, le sue mani iniziano a palpare i nostri attrezzi e dopo un attimo si rende conto che Robert ha in serbo una gran bella sorpresa.
La mia lei ha ora la parte alta del vestito che &egrave scivolata fin sotto l’ombelico e la parte alta &egrave risalita ben oltre i fianchi, in quel momento mi rendo conto che indossa il mio perizoma preferito: un ‘filo interdentale’ di pizzo nero molto ridotto che lascia scoperto qualche pelo del pube.
Continuando il lavoro sui capezzoli di Monica, io e Robert iniziamo a far scorrere le nostre mani sulle cosce di lei cercando di aprirgliele mettendocele ciascuna sulle nostre ginocchia, senza incontrare resistenza da parte sua. Monica ha ora le gambe completamente divaricate e due mani che si alternano sulla fichetta che inizia a bagnarsi.
A questo punto Monica, che nel frattempo ci ha liberati della cintura e dalla cerniera dei pantaloni, ci ordina di alzarci in piedi di fronte a lei e, seduta sul divano quasi nuda, ci abbassa i boxer da cui fuoriescono due cazzi molto ben in tiro. Guardando quello di Robert non può fare a meno di lasciarsi scappare un ‘che bel cazzone nero hai, mi voglio divertire’ e detto questo inizia a metterselo in bocca. Le dimensioni di lui sono ragguardevoli, io l’avevo sempre visto ‘a riposo’ ma ora fa piuttosto impressione. Monica lo tiene con entrambe le mani e, nonostante la cappella sia completamente dentro la sua bocca, ci sono ancora diversi centimetri di cazzo nero ben visibili. Monica alterna nella sua bocca i nostri due arnesi fino a quando non le chiedo di mettersi in piedi, Robert la stringe a se e mette le sue mani sulle chiappe di mia moglie cercando di allargargliele e in questa posizione vedo quanto &egrave piccola lei e quanto &egrave grande lui, e quanto lei sarà sotto il completo suo dominio. La vista del contatto tra il corpo nero di lui e quello bianchissimo di Monica &egrave eccitantissima.
Io e Robert l’aiutiamo a liberarsi del vestito e la corichiamo sul tavolo; ora lei ha solo perizoma e sandali. Io scivolo dietro di lei e palpando le tette e strizzandogli i capezzoli rimetto il mio cazzo nella sua bocca mentre Robert, con un movimento rapido e brusco strappa letteralmente il perizoma alla mia lei che emette un gemito di piacere per quel gesto così rude. Avendo le gambe completamente spalancate perché così gliele tiene Robert, vedo che gli umori vaginali di lei sono già scesi nell’interno cosce ed in quel momento il mio amico insinua la sua testa nera tra le cosce di Monica e iniziare a slinguarle la fichetta.
A quel contatto la mia lei inarca istintivamente la schiena mostrandoci tutto il suo godimento che io intendo anche per come mi sta succhiando il cazzo e devo trattenermi dal non venirle subito in bocca.
Noto che Robert, proseguendo nella leccata al clitoride di Monica, ha iniziato a infilarle il dito medio nel buchetto del culo. Quando arriva al fondo del dito, mia moglie dice: ‘Vengo…’, al ché il mio amico infila nel suo culetto anche il dito indice. Appena anche questo dito &egrave dentro di lei Monica emette una serie di gemiti e il suo corpo &egrave pervaso da un tremore che indica il suo orgasmo.
A questo punto Monica, sempre sdraiata sul tavolo, dice a Robert di voler spompinare un po’ il bel bastone che ha visto prima, ma dopo alcune succhiatine Robert si toglie e va a puntare deciso la sua enorme cappella umida nella fichetta di mia moglie completamente fradicia di saliva e di umori. Dopo aver posto le sue mani sulle cosce di lei, gliele spinge all’indietro per favorire la penetrazione; fatto questo, con delicatezza ma con decisione, inizia a spingerglielo dentro. Monica grida ‘Ah! Che male, continua porco..che bel cazzo che hai, fammelo sentire tutto’.
Robert &egrave deciso ma delicato e capisce presto di non poter infilare tutti i suoi 27 cm nella fichetta di Monica completamente allargata pertanto, si ferma a ‘ e, dopo aver permesso al suo utero di adattarsi a questa dimensione, inizia a stantuffarla.
Ragazzi, vedere un cazzo nero come il carbone bagnato di umori biancastri di una fica &egrave una sensazione visiva molto eccitante, dopo 5 minuti di entra ed esci, Monica ha il secondo orgasmo, questa volta decisamente più potente che esterna con ‘Godo, godo, Ah’fottimi!’
Robert estrae la sua mazza che sembra ancora più grande e mia moglie gli dice: ‘Vieni anche tu, voglio sentirti godere’. Il mio amico mi guarda e dopo essersi preso il cazzo in mano, inizia a strusciarlo dal clitoride all’osso sacro di mia moglie che, intuendo cosa sta per capitarle, con un misto di preoccupazione ed eccitazione dice a Robert: ‘Che intenzioni hai?’ Robert la guarda, si abbassa per slinguarla e poi le dice: ‘Non l’hai capito?’ Allora mi moglie mi sorprende con questa affermazione che pronuncia con decisione e, perché no, con troiaggine: ‘Inculami!’. Queste parole mi eccitano all’inverosimile, torno dietro a Monica, e dopo averle messo il mio cazzo in bocca l’afferro per le caviglie costringendola ad avere le ginocchia pressoché ai lati del seno. In questa posizione tutti i suoi buchi sono alla portata di Robert che, dopo aver leccato un attimo il buchetto di Monica, inizia a spingere il suo manganello dentro il suo culo.
L’inizio dell’inculata &egrave eccitantissimo, sembra che le chiappe e le fica di mia moglie debbano finire anche loro dentro il culetto, risucchiate da quella spinta. Appena entra la cappella sento Monica irrigidirsi per il male, anche il mio amico se ne accorge e fermandosi, inizia a toccarle il clitoride con una mano. Questa operazione eccita nuovamente la mia lei che rilassandosi, permette a Robert di riprendere la spinta che prosegue decisa fino a oltre metà del suo cazzo che inizia a muoversi leggermente avanti e indietro.
Monica si tocca da sola il clitoride e s’introduce un dito in vagina mentre viene per la terza volta emettendo grida di godimento mai sentite e frasi come ‘Si, vengo, sono la tua puttana, fammi sentire tutto il tuo cazzo in culo. Fottimi..ah!’
Dopo questo orgasmo, tenendo sempre mia moglie per le caviglie, mi accorgo che nel giro di pochi attimi si sta nuovamente rilassando ed eccitando, infatti invita il mio amico a proseguire con un ‘Fottimi, ti prego… Mettimelo tutto nel culo’.
Robert inizia a muoversi su e giù ma ad ogni spinta noto che penetra sempre di più e dice a Monica ‘Che bel culo che hai. &egrave tutta la sera che te lo guardo ed ora me lo trovo stretto intorno al mio cazzo’ e mia moglie gli risponde con un ‘Voglio tutto il tuo cazzo in culo, cosa aspetti a ficcarmelo dentro?’ e mentre termina la frase Robert con un’ultima spinta decisa penetra totalmente nel culo di mia moglie.
Alla vista del pube di Robert completamente contro le chiappe di Monica, riprendo a mettere il mio cazzo nella sua bocca.
Robert &egrave un martello e vedo che ormai tutto il suo cazzo scorre nel culo di mia moglie, quando indietreggia vedo il rosa della cappella e quando affonda, sbattendo rumorosamente l’inguine sulle chiappe di lei, Monica balla decisamente sul tavolo. Se la sta proprio inculando alla grande.
Mia moglie geme come mai mi &egrave successo di sentirla. Ha 27 centimetri di cazzo nel culo e pare che ce ne starebbero ancora se ce ne fosse dell’altro.
Dopo pochi minuti non riesco più a resistere e sborro in bocca a mie moglie che, eccitatissima, fa girare la sua lingua con estrema maestria facendo scivolare lo sperma al lato della bocca. &egrave bellissimo vederla così, inculata a forza e sporca di sborra nelle labbra e nella faccia.
Dopo un attimo Monica urla ‘Vengoooooo” ed &egrave squassata da un tremore fortissimo e lungo emettendo una gran quantità di ‘Aaah’!’ goduriosi.
&egrave il suo quarto orgasmo in poco più di un’ora. Appena &egrave terminato l’orgasmo della mia lei Robert estrae il suo cazzo dal culo che ha appena deflorato e si avvicina alla bocca di mia moglie che inizia a passargli la lingua sotto la cappella. Io vado a constatare il risultato di quella inculata stratosferica e ciò che vedo &egrave impressionante; il buco del culo di Monica &egrave rosso e largo all’inverosimile, ci entrano tutte le dita della mia mano fino alle nocche. Eccitato per questa visione la penetro in fica e la pompo sbattendola con forza e violenza. Lei &egrave nuovamente in pista e sta sfogando questa nuova eccitazione sul cazzo di Robert che, nemmeno un minuto dopo viene schizzando di sperma la mia Monica; anche io vengo estraendo il cazzo dalla sua fichetta schizzandola in pancia e sul seno. Mia moglie viene per la quinta volta e mentre lo fa, con una mano raccoglie lo sperma mio e del mio amico e dopo esserlo spalmato sui seni se lo porta alla bocca ingoiandolo voluttuosamente.
A questo punto siamo tutti sfiniti, Robert la bacia e le dice: ‘tornerò a trovarti se ti va, sei proprio una bella troia. Se vorrai, ho molte sorprese per te’. Lei lo saluta a sua volta con un ‘Mi &egrave piaciuto farmi fottere così, torna quando vuoi, i miei buchi saranno sempre pronti per te’.
Nei giorni seguenti io e mia moglie tornammo molto spesso sull’accaduto e lei, mostrando un po’ di vergogna, più volte mi disse che le era piaciuto moltissimo, anche se difficilmente avrebbe accettato un secondo incontro. Questo fino alla telefonata di Robert che mi disse: ‘Vorrei organizzare una sorpresa a Monica per domani, se sei d’accordo ma ti avverto che sarà una cosa speciale; puoi farla trovare preparata ad una serata super?’ io provai a chiedere maggiori dettagli ma mi rispose semplicemente dicendomi di utilizzare la mia fantasia.
Al rientro a casa raccontai la telefonata a Monica che molto sorpresa mi disse: ‘Ti avevo detto che non volevo più farlo” però intuivo che sembrava una frase di circostanza, sotto sotto era eccitata per non sapere cosa bolliva in pentola. Alla fine accettò ed io non dormii la notte dall’eccitazione ma anche per un po’ di paura; conoscevo bene Robert ma nella vita non si può mai sapere.
Arriva il pomeriggio del fatidico giorno e insieme a Monica studiamo l’abbigliamento più adatto e alla fine decidiamo per: gonna nera al ginocchio con spacco vertiginoso sulla coscia destra, top bianco leggermente trasparente che lascia intravedere l’aureola dei capezzoli legato alla nuca, calze nere con reggicalze di pizzo nero (per esaltare il bianco della sua pelle) scarpe da sera con tacco a spillo, capelli raccolti sulla nuca con due ciocche che scendono sulle guance, rossetto rosso fuoco e, dopo aver molto insistito, niente mutandine. Accettò questa scelta perché gli dissi che anche noi dovevamo far trovare una sorpresa a Robert.
L’appuntamento era a casa nostra per le ore 21 e alle 20:45 dico a Monica: ‘Sorpresa per sorpresa, proviamo a realizzare anche il tuo desiderio di essere bendata?’ lei mi rispose con un sorrisetto malizioso ed un: ‘Perché no?’. La portai in tavernetta e la bendai con una foulard di seta nera dopodiché le dissi: ‘Adesso ho anche io una sorpresa’ e con un gesto rapido, legai le sue mani ad una trave del soffitto in legno al centro della tavernetta. Monica provò a rifiutare ma le dissi che sicuramente Robert sarebbe stato preso in contropiede da questa cosa e alla fine accettò.
Alle 21 precise suonano al campanello e quando vado ad aprire mi sento assalire dalla paura; Robert &egrave venuto con altri suoi tre amici tutti di colore e tutti piuttosto ben piazzati (successivamente seppi che si chiamavano Ibrahim, Niang e Ahmid). Resto senza parole per un attimo ma Robert mi dice: ‘Tranquillo Marco, sono amici miei e posso garantire io per loro, vedrai che sorpresa per la tua Monica. A proposito, dov’&egrave?’. Io le rispondo facendo cenno di scendere in tavernetta e lui si volta verso gli amici con un dito sulle labbra invitandoli al silenzio.
Quando arriviamo in tavernetta capisco che Monica non ha sentito nulla e Robert &egrave sorpreso nel vederla legata infatti mi dice: ‘Mi hai dato retta, hai usato la fantasia’ e avvicinandosi da dietro a Monica, la bacia sul collo mettendole le mani sui seni e dice: ‘Ciao bellezza, stasera sei proprio strafica. Vedrai che sorpresa ho per te’.
Monica, con le mani legate alla trave del soffitto, reagisce inarcando la schiena e spingendo il culetto verso di lui che, infilando una mano sotto la gonna si blocca quando scopre che lei &egrave senza mutandine e sorridendo dice: ‘Guarda guarda questa troietta, &egrave gia bella pronta’ e detto questo ci fa vedere le sue dita bagnate degli umori vaginali di Monica. Tra me e me dico meno male che non voleva: &egrave già in calore ma questa sera troverà pane per i suoi denti.
Robert fa cenno ai suoi amici di avvicinarsi e di spogliarsi in rigoroso silenzio e quando sono tutti e quattro nudi, vedo che hanno tutti delle mazze ragguardevoli per lunghezza e larghezza e se la giocano con il cazzo di Robert che comunque &egrave sempre il più grosso. Quattro verghe nere e grosse oltre 20 cm tutte per mia moglie, oltre alla mia se ci sarà la possibilità.
Robert slaccia il top da dietro il collo di lei mentre le loro lingue si avvinghiano vorticosamente, in un secondo il seno di Monica &egrave in bella mostra con i capezzoli già ben dritti. Nel frattempo, stando attento a non sovrapporre i suoi movimenti con quelli di Robert, uno dei suoi amici le sbottona la gonna e la fa scivolare insieme al top sul pavimento. Monica &egrave davanti a loro solo con reggicalze e calze nere e questa visione mi fa venire il cazzo duro come il marmo ma decido di non intervenire.
Robert inizia e leccarle e mordicchiarle il capezzolo destro mentre quello sinistro finisce tra i denti di un secondo amico; Monica inizia a godere del trattamento ma pensa ancora che siamo io e lui; non sospetta ancora nulla. Almeno fino a un minuto dopo.
Ibrahim si inginocchia dietro di lei e inizia e infilare la lingua tra le chiappe di Monica che reagisce immediatamente con un tono di paura nella voce: ‘Quanti siete? Non voglio cose strane, per favore… smettetela” ma nella paura si sentiva che non c’era troppa convinzione, inoltre questi ci sapevano proprio fare. Rispose Robert: ‘Stai tranquilla, se l’altra volta ti &egrave piaciuto questa volta impazzirai. Rilassati e godi’. Monica ubbidì e inarcò la schiena per favorire l’ingresso della lingua di Ibrahim tra le sue chiappe.
Ahmid s’inginocchiò davanti a mia moglie e prese a leccargli la fica. In quell’istante Monica si lasciò completamente andare e allargò le gambe per favorire i due che la stavano leccando davanti e dietro e iniziò a mugolare di godimento mentre gli altri due le stavano tirando i capezzoli con i denti.
Fu così che arrivò il suo primo orgasmo concluso il quale, mentre tutti proseguivano con la loro opera, disse con voce rotta dal godimento: ‘chiavatemi, scopatemi, fottetemi. Iniziate ad infilarmi qualcosa’. Eh si, ero proprio il marito di una gran bella troia che presto avrebbe avuto ciò che si meritava.
Niang le mise la lingua in bocca (ricambiato) e le disse ‘Adesso te lo ficco dentro come non l’hai mai preso’ e sollevandola dalle cosce se l’appoggiò sul bastone iniziando a farla scendere lentamente ma con decisione fino a penetrazione completa avvenuta.
Monica reagì con molti ‘Ah’., sì’ e pesando solo 40Kg, per lui fu facilissimo farla salire e scendere con la sola forza delle braccia e così fece fino a che lei, adattata a questo grosso cazzo che aveva bagnato di bianchi suoi umori, pot&egrave essere sobbalzata con più veemenza.
La cosa iniziò a prendere una piega decisamente forte quando Ibrahim venendo da dietro a questo quadretto, aiutò Niang a sorreggere Monica e puntò deciso al culo di lei.
L’inculata avvenne assecondando i movimenti di mia moglie che in tre colpi si trovò con due mazze completamente infilate ciascuna nei due buchi a disposizione. I testicoli di Niang e Ibrahim erano a contatto tra loro e dei loro bastoni non c’era traccia se non nel volto libidinoso di mia moglie.
I due uomini erano uno di fronte all’altro con mia moglie in mezzo che ora non gemeva ma bensì gridava dal piacere (meno male che abitiamo in una casa indipendente e isolata). I due ora riuscivano a farla salire fino all’inizio delle loro cappelle e a farla scivolare velocemente fino alla radice dei quei grossi cazzi neri, i seni di mia moglie sobbalzavano ad ogni affondo e così, dopo 5 minuti di quella chiavata Monica ebbe il secondo orgasmo che fu il più violento e potente da quando facevamo sesso.
A questo punto i due estrassero le loro verghe nere e bagnate e, accarezzandola, dissero a mia moglie: ‘Brava troietta, ma questo &egrave solo l’inizio’ e lo dissero non per insultarla ma con ammirazione. La mia lei rispose con un ‘Allora andate avanti, fottetemi più che potete, anche io sono solo all’inizio’.
Robert slegò mia moglie dalla trave ma la lasciò ancora bendata. Ordinò a lei di inginocchiarsi e mettersi alla pecorina (posizione che sapevo lei gradiva immensamente) e le mise il suo bastone in bocca. In quella posizione potevo vedere il buco del culo di Monica ancora paurosamente allargato per la recente inculata. Da dietro sopraggiunse Ahmid che la penetrò in fica con decisione e lei godette per questa violenza con un ‘Ah’ un altro bel grosso cazzo. Dai fottimi’. Ahmid non si fece pregare e iniziò a sbatterla con forza, tanto che i suoi movimenti facilitavano il pompino in atto sul cazzo di Robert mentre le tette ballonzolavano furiosamente; Robert non volle venire così e quindi si tolse per lasciare posto a Ibrahim.
Dopo alcuni minuti di questa scopata Monica venne per la terza volta e questa volta vennero anche i due negri, uno in bocca e uno in fica.
A questo punto Robert tolse la benda dagli occhi di Monica dicendole: ‘Ecco la sorpresa che ho per te, e ora continueremo a chiavarti finch&egrave non ci chiederai pietà’.
Monica guardò tutti i quattro ragazzi e con occhi pieni di libidine rispose: ‘Vediamo chi alla fine dovrà chiedere pietà. Mi avete fatto godere moltissimo ma ora che ho visto come siete attrezzati voglio godere ancora di più’ e detto questo cominciò a spompinarli tutti e quattro alternando le sue attenzioni su ciascuno di loro.
A queste parole, ma soprattutto per il lavoro di bocca di lei, i quattro ripresero vigore e Robert, sdraiatosi sul tappeto invitò Monica verso di lui dicendole di dargli le spalle e iniziare e sedersi su di lui. Quando Monica si mise in piedi, vidi che lo sperma appena ricevuto in fica colava tra le cosce.
Monica eseguì quell’ordine e discesa fino alla cappella di lui l’afferrò e, tra lo stupore di tutti per quell’iniziativa, se la portò all’ingresso del culetto iniziando a sedercisi sopra con le cosce ben spalancate. Questa volta non fu come la precedente, in pochi attimi tutti i 27 cm di Robert sparirono nel culo di mia moglie che mordendosi le labbra disse ‘Il tuo cazzo mi piace nel culo’.
Robert le titillò il clitoride aumentando la sua eccitazione e poi la prese per le spalle avvicinandola a se, Ibrahim arrivò davanti a lei e dopo essersi fatto leccare il cazzo, si abbassò, le prese le gambe mettendosi le caviglie di lei sulle spalle e inizò a penetrarla in fica.
Monica godeva come una matta gridando ad alta voce degli ‘Ah’. Godo, godo, spaccatemi tutta’ e per farla tacere, Ahmid e Niang si misero davanti a lei puntando i loro cazzi sulla sua bocca che, famelica, li succhiava alternatamene non smettendo di mugolare.
La vista di quel sandwich di neri e di mia moglie bianca in reggicalze e tacchi a spillo che godeva come una troia nel farsi penetrare a fondo e sbattere con forza fu incontrollabile e venni nei miei boxer senza nemmeno essermi toccato.
I quattro erano sincronizzati nei loro movimenti così che pensai che costituissero una squadra già collaudata per queste sessioni. Quello che la fotteva in fica la faceva alzare fino a far quasi uscire il lungo cazzo di Robert dal culo per poi ritornare indietro e farglielo riprendere fino in fondo. Dopo pochi minuti Monica ebbe il quarto orgasmo. Se prima ho detto che un godimento come il precedente non l’avevo mai sentito, mi dovetti richiedere. Monica quasi svenne per l’intensità di tale orgasmo e urlò di tutto, che voleva essere fottuta ancora da altri uomini e che ne voleva molti più di quattro.
Dopo questo orgasmo la fecero inginocchiare di fronte a loro dicendole di tenere la bocca ben aperta mentre si segavano. Era chiaro che volevano sborrarle in bocca e lei ci stava anzi, tirava fuori la lingua e con la punta solleticava a turno le loro cappelle oltre a segarli lei (avevano cazzi così grossi che ci stavano entrambe le mani) fino a che uno ad uno le vennero sulla lingua. Monica si passò la lingua sulle labbra rosse facendo scivolare lo sperma tra le labbra e ai lati della bocca ingoiandone anche un po’ con degli ‘Mmmm” mentre si titillava il clitoride. A lavoro ultimato aveva grandi quantità di sperma che gli colava dal mento e tutto il seno imbrattato da quel nettare. L’aiutai a pulirsi con della carta igienica e mentre facevo questo mi disse: ‘Finora sei stato a guardare, perché adesso non mi fotti tu?’ e sdraiandosi a terra allargò le gambe mostrandoci la sua fessurina e toccandosi il clitoride.
Mi sdraiai su di lei e la penetrai con forza ma senza fatica visto che era appena stata allargata da quegli arnesi, la pompai per un po’ poi gli chiesi di girarsi a pecorina con testa e spalle appoggiate a terra. In quella posizione si poteva ammirare la bellezza di quel culo ed io, allargandole le chiappe con le mani l’inculai a fondo.
Monica si sditalinava con una mano, mentre con l’altra si allargava una chiappa ed io, avendola afferrata per il bacino, affondavo il mio cazzo in quel pozzo. Dopo qualche minuto venimmo entrambi, lei al suo quinto orgasmo ed io al mio secondo; gli schizzai lo sperma nelle viscere e a lei questo piacque molto.
I nostri amici avevano assistito a questa performance ed i loro membri erano ritornati arzilli come ad inizio serata. Monica disse loro: ‘Pensavate mica di aver finito, vero? Dopo cinque orgasmi ho ancora voglia di cazzo’. I quattro si guardarono e sorrisero dicendo: ‘E ne avrai finché ne vuoi, dacci dieci minuti e vedrai’. Ci fu quindi una pausa, erano le due del mattino e tutti avevamo necessità di riprenderci.
(segue…)

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