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L’intreccio – Capitolo 24 – La trasgressione di Aurora e Sofia

By 14 Ottobre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Luana si alzò dal dondolo e raggiunse gli altri non appena io uscì da quella casa. Aveva uno sorriso smorzato di circostanza non poteva far vedere il suo dolore dentro. Si era giocata le sue carte e non le aveva giocate bene. Si era ritrovata con un pugno di mosche in mano. Non riusciva a comprendere la mia posizione, il mio pensiero, la mia visione. Si avvicinò Aurora a lei, le accarezzò il viso e le disse: “Piangi, piangi se devi. Ma reagisci, non rimanere così”. Si avvicinò anche Sofia “ragazze! Venite con me in cucina” intervenne. Lasciarono Andrea e Gabriele in salotto, tanto i due sarebbero stati poi relazionati dalle rispettive compagne.

Appena giunte in cucina Luana scoppiò a piangere con un pianto liberatorio: “Mi ha uccisa, mi ha uccisa” disse singhiozzando. “No Luana, non ti ha uccisa lui” intervenne Sofia “ti stai uccidendo da sola, ti stai suicidando. Nel momento stesso che ti senti vincolata da Corrado, tuo marito, con tutto quello che ne consegue: agi, lusso, ricatti, giochi erotici e tutto quello che lui rappresenta per te e tu lo assecondi anche per soddisfare le tue voglie… Non è Filippo che uccide Luana, ma è Luana che uccide Luana. Filippo è una persona buona e sensibile ma è anche una persona intransigente. Non ammette, giustamente, che qualcuno prenda delle decisioni per lui. Andrebbe contro la sua natura se accettasse di diventare uno strumento di gioco per te alle dipendenze di Corrado. Filippo è semplice è una persona che vuole una vita serena. Accetta suo malgrado di frequentare donne con migliaia di problemi ma non ci si lega. Lui in realtà non vuole questo lui vuole una donna con cui condividere un pezzo di vita, che lo capisca, che lo comprenda come farebbe lui con una possibile lei. Finché tu Luana non riuscirai a capirlo rimarrete in questa situazione di limbo. Non sarete entrambi né carne né pesce. Tu avresti voluto questa sera avere un rapporto con lui, ne sono certa, avresti voluto uscire con lui immaginando che ti portasse magari a casa sua e fare l’amore. Ma è uscito da solo da quella porta il che significa che tu non sei ancora pronta a fare quello che Andrea e Gabriele hanno avuto il coraggio di affrontare assumendosene i rischi del caso. Mi spiace dirlo, Luana e sai che ti voglio un mondo di bene, ma lo stai perdendo. Se là fuori conoscesse una donna che lo corrispondesse in quello che vuole tu lo perderai e lo perderai definitivamente. Quindi o prendi il coraggio a due mani, affronti Corrado e lo mandi a fare in culo con tutto quello che ne consegue e ti vai a prendere Filippo, oppure mia cara accetti di vivere, e scusa la franchezza, la tua vita piatta con una persona viscida come è tuo marito. Si tratta solo di scegliere.”

Fu l’ennesimo pugno nello stomaco per Luana, questa volta non ero stato io a darglielo ma una delle sue due migliori amiche. Aurora non disse una parola ma annuiva con il capo alle parole forti di Sofia. Luana si asciugò le lacrime andò verso Sofia e le disse semplicemente: “Grazie, Grazie Sofia. Ora vado ho bisogno di stare sola nei miei pensieri e di riflettere” Si mise un giacchino per non prendere freddo salutò Aurora e Sofia e andò in salotto a salutare Andrea e Gabriele per tornare nella sua lussuosa villa.

Gabriele e Andrea non dissero nulla finché Luana era ancora in casa, attesero che Sofia chiudesse la porta avendola accompagnata, stettero ancora un paio di minuti in silenzio e con gli occhi chiesero spiegazioni. Aurora e Sofia dettero loro il resoconto del dialogo appena intercorso. “certo che è strana, preferisce stare con il cornutello piuttosto che vivere bene con Filippo” Chiosò Gabriele. “Finché sarà attaccata al lusso sarà sempre così” Sentenziò Andrea.

“Ora basta!” disse Aurora. “Vero ora basta!” aggiunse Sofia “io ho voglia di scopare” “anche io” replicò Aurora guardando i due uomini che le guardarono a loro volta stupiti per l’affermazione che avevano appena udito. “Allora possiamo fare tre cose” aggiunse Sofia. “ogni coppia si fa la scopata classica ognuno a casa sua, o facciamo l’ammucchiata come in riviera, oppure facciamo lo scambio come abbiamo fatto più volte qui”. “facciamo di meglio” disse Andrea “ognuno scopa con la propria partner e poi vediamo cosa succede” “Giusto! Disse Gabriele” prendendo per mano Aurora, andando nella stanza degli ospiti. Lasciarono Andrea e Sofia in salotto. Appena giunti in camera Gabriele iniziò a spogliare Aurora e da dietro le calò la zip, le fece scivolare le spalline e le calò il vestito, poi la girò verso di lui le prese il viso e iniziò a baciarla appassionatamente ricambiato. Le mani di Aurora armeggiavano con la cintura dei pantaloni e con la cerniera degli stessi che calò giù intrufolò una mano negli slip e ne fece uscire il cazzo che era già quasi duro e iniziò a segarlo. Nel frattempo, Gabriele si slacciò i bottoni della camicia e se la tolse. Aurora scese in ginocchio davanti a lui liberò il membro lo prese in bocca e iniziò a sbocchinarlo. Nell’altra stanza sul divano Sofia era seduta completamente nuda a gambe spalancate con Andrea che provvedeva a leccarle la fica. Gli teneva forte la testa sulla sua fica impedendogli di smettere quel meraviglioso cunnilingus. Andrea leccava, leccava, leccava e giocava con il clitoride di lei. Sofia inarcava la schiena, sospirava e gemeva. In camera da letto Aurora si era messa carponi, voleva la sua razione di lingua nella sua fica. Gabriele a quella visione si tuffò iniziando a perlustrarle entrambi i buchini, lei assecondava i movimenti della lingua di Gabry spingendo all’indietro il suo bacino. Quando fu pronta Gabriele la penetrò in figa con un colpo solo fino in fondo tenendola ben stretta per i fianchi.

In salotto intanto Sofia, si era impalata sul cazzo di Andrea e iniziava una furiosa cavalcata muovendo quella coda di cavallo a sinistra e destra cingendo con le mani il collo di Andrea per darsi forza nella penetrazione furiosa di Sofia. 

In camera da letto si sentivano piccole grida da parte di Aurora che veniva sbattuta a più non posso da Gabry. Aurora raggiunse ben presto l’orgasmo e avvisata da lui si girò immediatamente a raccogliere il nettare che Gabriele stava per darle. Venne anche lui copiosamente nella bocca di Aurora scaricando tutto il contenuto e facendo in modo che lei non ne perdesse neanche una goccia. 

In salotto l’orgasmo fu simultaneo con quello in camera da letto. Sofia gridò tutto il suo piacere e accortasi che anche Andrea stava per venire si precipitò a raccogliere in faccia e sui seni lo sperma di lui. 

Tutti e quattro si fermarono un attimo per riprendere fiato. Andrea disse a Sofia: “Vai di là e mandami Aurora”. Come una cagnolina ubbidiente Sofia si alzò e sculettando andò in camera da letto. Alla visione dell’amica Aurora capì che doveva andare da Andrea e senza dire una parola baciò Gabriele, si alzò dal letto, sorrise a Sofia e uscì dalla camera.

Sofia si sdraiò vicino a Gabriele e iniziò a segarlo per far rinvigorire il cazzo di lui. Aurora entrò in salotto e vide Andrea seduto sul divano che si menava il cazzo per farlo diventare nuovamente duro. Si avvicinò, si inginocchiò e si prodigò in un fantastico pompino. Sofia fece altrettanto in camera da letto e quando il cazzo di Gabriele ebbe raggiunto la giusta consistenza lo abbandonò per un attimo porgendo i suoi due buchi sopra la faccia di Gabry che iniziò a lubrificarli entrambi. Andrea in salotto mise a pecorina Aurora sul divano che si teneva alla spalliera dello stesso e si accinse a lubrificarle il buchino del culo. Quando lo ritenne pronto lui appoggiò la cappella al buchino ed iniziò a penetrarla, prima piano per farla abituare poi lentamente spinse fino ad introdursi completamente. Nell’altra stanza Sofia prese il cazzo di Gabriele lo puntò verso il buchino e si impalò sul suo membro. Gabriele le teneva le natiche aperte e si gustava da dietro lo spettacolo del suo cazzo che spariva e riappariva da quel buco. 

Andrea stringeva forte i fianchi di Aurora e la inculava a più non posso, lei spingeva indietro il bacino incitando l’amico a incularla sempre più forte.

La coda di cavallo di Sofia sbatteva incessantemente. Lei stava godendo come una pazza ad essere inculata in quel modo, urlava ed incitava il compagno della sua amica a sfondarla.

Nella casa si udirono due grida simultanee delle due femmine che stavano godendo di quelle inculate selvagge. Gli uomini si svuotarono i coglioni nelle viscere delle due femmine in calore. 

 

Luana tornò nella sua villa. Appena Corrado la vide le chiese dove fosse stata lei rispose a casa di Sofia a cena con gli altri. “Gli altri chi?” “beh, c’era Sofia, ovviamente, Aurora, Gabry, Andrea e…” “…e chi?” chiese lui. “Filippo!” “ah c’era Filippo?” “Sì c’era Filippo e allora?” “allora avrete scopato!” “No Corrado non abbiamo scopato, lasciami stare” “Sì, certamente non avete scopato! Vieni qui” e intrufolò due dita nella fica per saggiare se quello che la moglie le dicesse fosse vero o meno. Accortosi che lei effettivamente non aveva scopato le disse perentorio: “Se hai scopato o meno non me ne frega un cazzo! Scendi giù e fammi un pompino”. Lei ubbidì e gli fece il pompino. Le lacrime solcavano il suo bel viso. Fortunatamente Corrado venne subito. Trattenne quella piccola quantità che quel vecchio le aveva scaricato in bocca, si pulì il viso dalle lacrime, corse in bagno, si chiuse dentro si inginocchiò davanti alla tazza e sputò il contenuto della sua bocca nel water, poi si sedette per terra e si mise a piangere a dirotto.

 

Io tornai in auto verso casa, nel tragitto verso casa chiamai Pamela al telefono.

“Ciao Filippo”

“Ciao Pamela. Vengo a chiavarti”

“Ok ti aspetto”

Chiusi la comunicazione. Raggiunsi casa di Pamela, suonai il campanello. Mi aprì Pamela in baby-doll con niente sotto. Entrai in casa la condussi in camera sua e la scopai in tutte le posizioni, in figa, in culo, in bocca. Poi mi rivestii lasciandola esausta nel letto. Non la baciai neanche e la salutai. “Ciao Pamela” “Sei un bastardo Filippo!” “Lo so!” e uscì da quella casa e tornai nella mia.

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