La giornata di lavoro è stata estenuante, sono imbottigliato nel traffico e ho i nervi a fior di pelle. Quello stronzo del mio collega è proprio un nullafacente, ho dovuto fare tutto io. Una giornata di merda ma sono quasi arrivato a casa e il pensiero che devo punirti mi eccita così tanto che il mio grosso cazzo fuoriesce dai pantaloni. Penso a te bambina mia a quanto tra poco sarai vulnerabile e mi viene una gran voglia di scoparti la bocca, di infilarti il mio cazzo giù in gola e di vederti lacrimare. Entro in casa e come da mio ordine sei seduta su uno sgabello a faccia al muro. Ti è piaciuto rispondermi male, eh? Ti sei dimenticata che io la sfacciataggine non la tollero. Indossi i calzettoni rosa quelli che ti ho regalato ieri sera, un top bianco semitrasparente e il tuo pannolone. Ti ho ordinato di non cambiartelo per l’intera giornata e adesso è colmo della tua sporcizia. Sei seduta sulla tua merda, chissà quanto sei umiliata ma tu, bambina, sei lurida e così devi essere trattata. Non pronuncio una sola parola e tu fai lo stesso. Vado in camera, mi svesto e mi faccio una doccia. Il mio cazzo è gonfio, voglioso ma deve aspettare. Torno in salotto con solo le mutande, non ti sei mossa di un millimetro e me ne compiaccio. Mi avvicino a te e ti accarezzo la schiena, ti chiedo come sta la mia lurida bimba irrispettosa. Tu alzi lo sguardo e vedo il tuo viso rigato dalle lacrime. L’eccitazione mi assale ma penso che non è ancora il momento. Ti ordino di alzarti e di seguirmi in bagno, non fiati e penso che questa sia la prima volta in cui obbedisci senza i tuoi patetici capricci. Il pannolone tutto sporco ti fa proprio bene. Prendo un pannolino pulito e ti ordino di cambiarti. Altre lacrime scorrono sulle tue guance, ti vergogni a farlo di fronte a me ma esegui perché lo sai che non ci sono alternative. ‘Lavati per bene, sei tutta zozza’ ti dico e tu avvampi, non hai idea quanto sia stimolante vederti così afflitta e lacrimevole, così arresa alla mia volontà e sopratutto così mia. Tutta pulita ti metto sulla lavatrice, ti ordino di stenderti e prendo il pannolino. Nascondi il tuo viso ma subito ti do uno schiaffone sul culo e ti intimo di guardarmi mentre vieni cambiata come una neonata a 29 anni suonati. Ti metto un pannolone davvero grande, ‘così contiene i tuoi bisognoni’ ti dico con un sorriso malizioso. Ti conduco in camera ed inizio a frugare nei cassetti, prendo un tuo pantaloncino di jeans e una maglietta con degli unicorni. ‘Piccola stasera andiamo al mc’s sei contenta? Indossa questi e le converse rosa. Su su, non mi guardare così ‘tu adori l’happy meal. Che c’è, hai paura che si veda il tuo pannolone? Aw, cucciola certo che si vedrà, fuoriuscirà dai pantaloncini. Vedi di non replicare altrimenti non ti metto neanche i pantaloncini.’ ti dico con voce tra seria e provocatoria. Tu balbetti un no e un mi dispiace, sei viola e non capisci che vederti così mi fa solo eccitare di più. ‘Vedi’non hai il diritto di mettere i vestiti da bimba grande e neanche le mutandine assorbenti. Mi hai risposto male e hai detto una parolaccia, ti sei dimenticata che sei solo una bimba e adesso te lo ricordo e lo andiamo a mostrare anche agli altri, non sei felice?’ e ti guardo severo. Ti guardo vestirti, tu non alzi il volto per quanto sei umiliata. Il mio cazzo non mi fa ragionare e mi tolgo le mutande. Ti ordino di inginocchiarti e ti passo il mio gonfio glande sulle labbra, sento che lo vorresti in gola, cerchi di prenderlo in bocca ma io lo allontano. Inizio a masturbarmi e tu sospiri, hai gli occhi supplichevoli, lo vorresti ovunque. Sono vicino all’orgasmo, ti ordino di chiudere gli occhi e aprire la bocca, tu mi fai un sorriso malizioso che mi fa uscire pazzo. Ti metto il ciuccio in bocca e ti sborro sulla faccia, una sborra copiosa che ti riempie la faccia e ti sporca maglia e pantaloncini. La tua espressione è impagabile, aspetto di riprendermi dal potentissimo orgasmo e ti dico ‘Non lavarti, rimani con il ciuccio, mi vesto e andiamo a mangiare’.
Mi sono appena iscritta a "i racconti di Milù" ho letto questo racconto non so se realtà o fantasia .Devo…
Il primo atto e i flashback, sì. Adesso inizia l'affollato secondo atto.
Il primo atto e i flashback, sì. Adesso inizia l'affollato secondo atto.
Quindi? Finisce così?! No, dai, non finisce così, vero?
Ciao volevo semplicemente ringraziarti per questo bellissimo racconto ; i personaggi ,la trama,lascrittura sono degni di fare parte di un…