‘Ecco, questo è il vostro appartamento, qui avete la cucina, ecco il frigo e questa è la centralina elettrica da cui comandare il riscaldamento, l’acqua calda e tutto l’impianto elettrico. Questo è il contatore da cui calcoleremo i vostri consumi che pagherete mensilmente. Tutto chiaro?’ l’addetto dell’immobiliare sta consegnando a Rose e Thomas l’appartamento che hanno affittato. Li ha aiutati a portare in casa le valigie e quei pochi pacchi di oggetti che hanno recuperato dal monolocale di Thomas.
Rose è estasiata, l’appartamento è molto moderno, pavimento in legno, cucina moderna, bagno nuovo e camera da letto comoda e spaziosa. Non ha mai vissuto in un appartamento così bello. E tutto per lei ed il marito.
‘Allora questa è la ricevuta della cauzione. Un mese d’affitto anticipato. Settimanalmente dovete pagare 250 pounds su questo conto bancario ed una volta al mese vi inviamo il conteggio delle spese e dei consumi. Tutto chiaro? Non tardate nei pagamenti, il padrone di casa è molto attento a queste cose. Ora dovete pagarmi la fattura per il servizio dell’agenzia e vi consegno i vostri mazzi di chiavi.’ Conclude l’agente ansioso di tornare in ufficio.
Thomas tira fuori dieci banconote da cinquanta e paga l’agente. La vita a Manchester è molto più cara di quanto pensasse, per fortuna ha messo da parte dei risparmi. Comunque con il nuovo lavoro conta di diventare ricco, se la sua App avrà successo potrebbe diventare ricchissimo come si legge su tutti i blog. Sorride come un bimbo.
Rose lo bacia dolcemente e il bacio si prolunga diventando sempre più passionale.
‘Andiamo a collaudare il letto amore?’ chiede Rose trascinandolo per la cintura verso la camera da letto. Thomas si eccita, è sposato da soli sei mesi ma non avrebbe mai creduto che la vita coniugale fosse così bella, Rose sicuramente non è abituata ad occuparsi di una casa ma è una ragazza molto affettuosa e passionale, pazienza se non è brava a cucinare. Rose si toglie jeans e maglione restando in mutande, il suo piccolo seno svetta, provocante, con i capezzoli duri e appuntiti. E’ una tipica bellezza inglese, non altissima, capelli biondo rossicci di media lunghezza, assolutamente glabra e con una carnagione bianchissima che con il sole si copre di efelidi. Belle gambe, ed un volto tondo e piacevole con labbra carnose. Ha solo vent’anni e si è sposata con Thomas, che ha dieci anni di più, anche per uscire da una famiglia disfunzionale. Il padre non lo ha mai conosciuto, la madre si occupa di pulire nei bar e si beve quasi tutto lo stipendio. I suoi due fratelli sono dei teppisti fatti e finiti. Quando ha conosciuto Thomas, laureato e con un bel lavoro, le è parso di toccare il cielo con un dito. Lui era timido ma lei è riuscita a farsi notare e, dopo qualche uscita serale ha capito che poteva sedurlo e farne quello che voleva. Probabilmente non aveva mai avuto una fidanzata. Almeno non a pagamento. Dopo le prime scopate lui si è trasformato in un pezzo d’argilla nelle sue mani, lei gli ha fatto capire che per continuare avrebbe dovuto portarla fuori di casa e lui così ha fatto. Sposandola. Lei si è trasferita da lui e lo ha spinto ad accettare l’offerta per fondare una start-up nel settore telefonico lasciando il lavoro per BT. Così Rose ha raggiungo il suo primo obiettivo, abbandonare il freddo e noioso nord inglese.Si sono trasferiti nella periferia di Manchester dove il suo Thomas lavorerà. Ed ora hanno questa casa bellissima. Mentre questi pensieri si affollano nella mente di Rose, Thomas si è spogliato. E’ tanto dolce ma sta ingrassando. Rose lo spinge sul letto e si mette a cavalcioni sopra di lui, porgendogli la sua vagina da leccare ed avvicinandosi al suo pisello. Thomas la lecca scoprendo il clitoride e inizia a succhiarlo. Sente Rose eccitarsi e restituirgli il favore, lei lecca e poi prende in bocca il cazzo dell’uomo.
‘Che bocca calda. Non ti fermare amore, continua così ‘. Siiiiiiiiiii, non fermarti amore mio’ chiede Thomas mentre Rose infila l’uccello del marito tutto in bocca, arrivando con il naso a premere sul pube.Gli lecca la cappella e poi si muove in un lento saliscendi portandolo verso l’orgasmo.
‘Amore mio leccami anche tu.’ Risponde Rose, purtroppo Thomas non ha molta resistenza e Rose ha imparato che deve giocare tra eccitazione e relax altrimenti lui gode e lei resta insoddisfatta. Ma ora ha imparato come fare, lo eccita con la bocca, poi si fa leccare e quando è prossima all’orgasmo si fa penetrare. Lui a quel punto resiste un paio di colpi soltanto ma lei riesce a godere egualmente. Certo non come godeva durante precedenti esperienze ma lui è dolce ed ha altre qualità.
Quando è prossima all’orgasmo Rose si solleva e monta sul marito infilandosi l’uccello fino in fondo. Inizia ad alzarsi ed abbassarsi su di lui dando sfogo alla sua eccitazione: ‘Dai amore, ora fottimi, fammi venire. Fottimi forte. Più forte dai amore mio. Scopa la tua maialina, scopamiiiiiiiii.. SIIIIII!! VENGO,VENGO DAI DAI FOTTIMI’ aumenta il tono di voce arrivando quasi ad urlare. Thomas sentendola cosìeccitatanon resiste ulteriormente ed inizia a godere dentro di lei emettendo grugniti e stringendole il seno con le mani. Uno, due, tre getti di sborra e poi inizia a rallentare. Rose continua ancora alcuni istanti, poi sente che il marito ansima ormai fermo ed anche l’uccello inizia a sgonfiarsi. Anche lei si rilassa e si abbandona sul petto del marito. Sente il suo pene scivolare fuori da lei.
A quel punto si alza e si dirige verso il bagno.
‘Amore sei stata fantastica. Mi è piaciuto tantissimo. A te è piaciuto?’ chiede Thomas che ha sempre bisogno di rassicurazioni.
‘Tantissimo honey. Ogni volta mi fai godere di più. Stai diventando il re del sesso.’ Risponde Rose lanciandogli un bacio. Thomas sorride felice.
Rose si infila nella doccia ed apre l’acqua, magnifica, calda e con pressione. Il getto è regolabile, stacca la cornetta e guida il getto sul suo corpo. Sposta una levetta ed il getto diventa pulsante, eseguendo un lieve massaggio. Che bella sensazione, orienta il getto sulla vagina lavando i residui dello sperma di Thomas. Il getto, colpisce la clitoride e la eccita. Affianca all’azione dell’acqua lo sfregamento delle dita della mano sinistra. Sente l’orgasmo arrivare, si accovaccia con le cosce divaricate, continuando a sfregare la clitoride.
L’orgasmo mancato durante il rapporto con Thomas la raggiunge, forte. Si morde le labbra per non gridare dal piacere. Si lascia scivolare sul pavimento della doccia e continua a tremare per alcuni istanti, ansimando. Si riprende dopo alcuni minuti, completa la doccia, si asciuga e infila una camicia da notte. Quindi raggiunge Thomas che già russa, si accoccola vicino a lui e si lascia vincere dal sonno, finalmente appagata.
Rose viene svegliata da uno squillo. La sveglia? Ma non hanno la sveglia. Thomas è uscito per andare al lavoro ed il suono proviene dal campanello di casa. Guarda l’ora, sono le dieci. Si avvicina alla porta ed apre, è una vecchina, piccola, con tutti i capelli bianchi ed un vestito floreale.
‘Oh, mi scusi non volevo disturbarla. Sono la vicina, mi chiamo Martha. Volevo presentarmi ed invitarla a bere un the. Giusto per fare conoscenza.’ Si presenta la signora. Rose vorrebbe rifiutare ma ricorda che il frigo è vuoto, ieri sera non ha cenato ed un the con biscotti sarebbe gradito. Accetta chiedendo dieci minuti per vestirsi.
Dopo dieci minuti Rose entra nella casa di Martha, l’appartamento è uno dei quattro che compongono il caseggiato. E’ grande come il loro, un bilocale ma con un arredamento anni cinquanta, molto vecchio. Prendono il the su un tavolino posizionato in un bovindo da cui vedono il passaggio nella via sotto casa.
Martha ha voglia di chiacchierare, e racconta molte cose. E’ nata e vissuta in quel quartiere. Tutte le case erano destinate ad ospitare gli operai dell’opificio e lei era figlia di operai. Ad inizio anni ottanta la fabbrica ha chiuso e sono iniziati i problemi. Gli operai non volevano più pagare gli affitti al padrone ed hanno avviato una dura lotta. Lord Thaft, il padrone di tutto il quartiere ha deciso di togliersi ogni problema ed ha venduto tutto, case e stabilimento a Sir Robert. Ad un prezzo che dicono fosse bassissimo. Sir Robert ha iniziato a ristrutturare gli alloggi vuoti affittandoli a prezzi molto più alti, poi è riuscito a cacciare chi non pagava liberando altri appartamenti. Infine dieci anni fa ha demolito lo stabilimento costruendo un centro commerciale ed alcuni uffici. Uno di quelli è occupato dalla società dove lavora Thomas. Sir Robert dev’essere molto ricco, ha almeno 800 appartamenti come quello di Rose oltre a negozi, uffici ed una parte del centro commerciale.
‘Questo quartiere è tranquillo, Sir Robert accetta solo persone per bene, non teppisti. Inoltre ci conosciamo tutti e ci aiutiamo. Certo che non bisogna sgarrare.’ Racconta Martha
‘Voglio dire che Sir Robert non accetta affittuari che non paghino. Cara è quasi mezzogiorno, vuoi fermarti a dividere un paio di sandwich con me? Possiamo anche bere una birretta insieme.’ Rose accetta sia perché la vecchietta le è simpatica e anche perché si ricorda di non aver ancora fatto la spesa, il frigo è ancora vuoto.
Dopo pranzo e dopo aver raccontato a Rose del suo dolore quando cinque anni prima è morto suo marito, Martha mostra all’amica un locale quasi di fronte a casa loro.
‘Quello è il club di rugby, l’orgoglio del quartiere. Tutti i ragazzini possono frequentarlo gratis ed alcuni sono anche diventati professionisti. Hanno un campo sportivo con diversi campi, palestra, spogliatoi ed altro. Tutto merito del vecchio Lord Thaft e di Sir Robert che lo ha ristrutturato. Tutti i negozianti lo sponsorizzano. Vedi sulla porta? Quell’uomo robusto con i capelli corti biondi è Edward. Il presidente del club ed il braccio destro di Sir Robert. Che è quell’uomo al suo fianco, quello più alto con pantaloni di fustagno e giaccone verde’ è un bell’uomo, sembra Paul Newman, muscoloso, alto ed abbronzato. Capelli corti, bianchi e occhi azzurro cielo. Molto affascinante pensa Rose.
‘Sir Robert ha un figlio che vive in Australia’ continua la vecchina ‘vuole produrre il vino migliore al mondo. E’ stato in Italia, Francia, nelle migliori scuole per seguire questo sogno. Ed ora vive in Australia.’
‘Cara, fai attenzione ad Edward è un violento, lo vedi, ora mi saluta e mi sorride ma io so che ha fatto del male a delle persone.’ Continua a raccontare Martha stimolando la curiosità della vicina.
‘Hai già conosciuto i vicini del piano di sopra? Sono Igor e Anna, arrivano da qualche paese dell’est. Bulgaria, Polonia non ricordo. Lui è arrivato quando hanno costruito il centro commerciale e, dato che era un bravo muratore, lo hanno tenuto qui a lavorare. Dopo un paio d’anni ha fatto arrivare la sua ragazza Anna.
E’ una ragazza bellissima, secondo me è zingara. Occhi e capelli neri, un fisico splendido ed un seno prorompente che tutti gli uomini guardano. Lui era molto geloso. Un paio di anni fa Igor ha perso il lavoro, ha iniziato a bere e non pagava l’affitto. Un venerdì Sir Robert è venuto a trovarlo e gli ha parlato, non so cosa si siano detti. La sera Igor, ubriaco si vantava dicendo che lui non ha paura di nessuno e non pagava l’affitto, e nessuno poteva fargli nulla.
La sera dopo è stato trovato sotto casa, svenuto. Lo avevano massacrato di botte. Massacrato, non uno schiaffo. Ci ha messo mesi a riprendersi.’
‘E pensi sia stato Edward?’ chiede Rose curiosa.
‘Ne sono certa, ma nessuno ha fatto denuncia. E dal lunedì successivo Anna è diventata la ‘serva’ di Sir Robert, mentre il marito ora lavora come uomo delle pulizie nel bordello.’ Conclude teatralmente Martha.
‘Come nel bordello, i bordelli non sono vietati?’ chiede Rose sorpresa.
‘Hai ragione devo chiamarlo Club. Era la casa del direttore dello stabilimento. Una villa grande come due dei nostri caseggiati e con il giardino tutto intorno. Puoi entrare solo se sei socio. Ma dentro succede di tutto. Ed anche loro pagano l’affitto a Sir Robert.’ Ridacchia Martha sorpresa dall’ingenuità di Rose, questi giovani credono di sapere tutto e non sanno nulla.
‘Oh, Martha sono già le cinque, devo andare a fare la spesa. C’è un market qui vicino?’
‘Certo, lungo la strada tra cento metri c’è un minimarket oppure al fondo c’è il Mall con un supermercato enorme. Ma dista oltre un chilometro, a piedi è piuttosto lunga.’ Risponde Martha ‘Il gestore del minimarket si chiama Alfred ed è molto gentile, quando ho necessità mi manda la spesa a casa.’
‘Ok, allora vado li. Ciao Martha e grazie delle informazioni a domani.’ Mentre sta uscendo da casa di Martha incrocia una bellissima donna che entra nel caseggiato.
‘Oh, Anna ti presento la nuova inquilina. Si chiama Rose’ le presenta Martha.
Anna la osserva da capo a piedi e la saluta freddamente, quindi sale verso il suo alloggio.
‘Da quando ‘lavora’ con Sir Robert si dà un sacco di arie’ puntualizza Martha acida.
Rose esce di casa con molto dubbi ed alcune paure. Cosa vuol dire ‘lavora’ detto con quel tono? Devo avvisare Thomas di non far scherzi con Sir Robert non vorrei trovarmi nei guai. Ecco il minimarket, andiamo a fare la spesa, forza.
Sono passate due settimane dal trasferimento a Manchester e Rose è delusa. Thomas passa molte ore al lavoro ed è molto nervoso, alla sera risponde a monosillabi alle sue domande. Sono andati a visitare il centro città domenica, ma Thomas non era di molta compagnia ed il clima piovoso ha trasformato la gita in un calvario. Rose era convinta che la città fosse molto differente dal suo paese, ma dove vivono loro è praticamente un villaggio, con Martha nel ruolo della impicciona che sa tutto di tutti. La vita coniugale è noiosa, e con Thomas così nervoso e stanco anche il sesso non è per nulla soddisfacente. Ma decisamente non è il caso di guardarsi intorno in cerca di alternative, in pochi minuti tutti lo saprebbero e Rose si troverebbe appiccicata la nomea della puttana. E lei sa bene cosa comporta. Speriamo Thomas riesca a superare i suoi problemi.
Driiiiiiin. E’ il campanello, Rose si sveglia a fatica, ancora intontita. Martha è impazzita suonarle a quell’ora del mattino. E Thomas è già andato al lavoro. Rose infila una felpa sulla camicia da notte ed apre. Davanti a lei c’è Sir Robert.
‘Buongiorno signora, suo marito è in casa?’
‘No..noo, è già andato al lavoro.’ Balbetta Rose in risposta.
‘Posso entrare?’ chiede gentilmente l’uomo.
Rose si sposta e lo lascia accomodare, lui osserva di sfuggita le sue gambe nude. La camicia da notte è così corta!
‘Signora lei è al corrente che suo marito non paga l’affitto da due settimane? Ma il peggio è che io non riesca a parlare con lui. Non mi risponde al telefono. Questo è intollerabile, è una mancanza di rispetto che non posso accettare!’ annuncia Sir Robert con un tono trattenuto ma che incute timore in Rose.
‘Mi scusi, non ne sapevo nulla. Ma lui lavora molto, sarà una dimenticanza. Questa sera gliene parlo e risolverà subito. Mi creda Sir’ si affretta a tranquillizzarlo Rose.
Robert la osserva, soffermandosi sulle sue belle gambe nude, sul viso: ‘Le credo mia cara. E’ evidente che lei è una sana ragazza educata e rispettosa’. Rose compie ampi cenni di assenso con la testa.
‘Dica a suo marito di telefonarmi, questo è il mio biglietto da visita. Io sono comprensivo verso i giovani, li aiuto. Ma devono meritarlo!!’ così dicendo solleva il mento della ragazza e la fissa negli occhi per un lungo istante. Rose ha un brivido lungo la schiena, non capisce se è paura o eccitazione. Quell’uomo è sicuramente molto affascinante.
Sir Robert si avvia alla porta ed esce salutando cortesemente, con un accenno di baciamano. Dopo aver chiuso la porta Rose si appoggia ad essa e inizia a tremare. ‘Devo assolutamente parlare a Thomas’ pensa accasciandosi a terra.
Thomas ha compreso le preoccupazioni di Rose ed ha cercato di tranquillizzarla. Chiamerà subito il padrone di casa e concorderà una modalità di pagamento. Purtroppo il suo lavoro ha delle difficoltà ed i soci della società non vogliono aggiungere nuovi finanziamenti. Di conseguenza Thomas non percepisce lo stipendio. Ma presto tutto sarà risolto, ha concluso con il consueto entusiasmo
Rose sta facendo la spesa. Quanta roba serve per mandare avanti una casa. Oltre al cibo, detersivi, prodotti per la casa e tante altre cose indispensabili. La cassiera del minimarket è proprio antipatica, trucco pesante, seno in bella vista, mastica una cicca e saluta a fatica anche se la vede quasi tutti i giorni. Dev’essere convinta di essere molto bella mentre è solo volgare. Passa la carta di credito di Rose ma la transazione non prosegue. Riprova, di nuovo bloccata.
‘Venga, io non posso bloccare la cassa. La accompagno dal gestore, il signor Alfred. Quando si alza in piedi mostra un sedere molto bello fasciato in una gonna corta. Molto corta. Ancheggiando si dirige verso l’ufficio del capo seguita dai commenti di tutti gli avventori maschi.
‘Alfred, la carta della signora è bloccata. Ci pensi tu che io ho la coda?’ chiede entrando nell’ufficio. Subito dopo si allontana seguita dallo sguardo dell’uomo che solo dopo che lei si è seduta riesce ad osservare Rose.
‘Non c’è problema signora, contattiamo al banca e chiariamo tutto. Mi dia il numero per cortesia’ chiede a Rose. Lei non ha idea di quale banca abbia emesso la carta di credito e gli chiede di chiamare il marito. Thomas ed Alfred parlano per alcuni minuti, Rose non capisce ed osserva l’ufficio dell’uomo. Sulla parete due calendari di Pin Up seminude e con seni e sederei prorompenti attirano il suo sguardo. Le preferenze dell’uomo in tema di donne sono evidenti.
‘Ok, signora Rose, vada pure, passerà venerdì prossimo suo marito a pagare. Se deve comprare altro in questa settimana lo dica a me e aggiungiamo sul conto. Non si preoccupi. A presto e buona giornata.’ Mentre si allontana sente lo sguardo dell’uomo posarsi sul suo sedere, senza neanche accorgersene accentua l’andatura ancheggiante, l’uomo la osserva a lungo.
E’ lunedì mattina, Rose ha un sapore terribile in bocca. Thomas ha lavorato sia sabato che ieri e lei si è consolata bevendo. Questo ha fatto crescere la sua aggressività e quando finalmente lui è rientrato lei lo ha aggredito rinfacciandogli le assenze, le difficoltà economiche e i silenzi, chiedendogli se ha un’amante. Lui ha reagito con veemenza: ‘Sei una bambina stupida che vive in un mondo delle fiabe. Io ho lasciato il lavoro in BT per colpa tua, per inseguire i tuoi sogni di successo ed ora sono in trappola in questo paese di merda. Quella cazzo di App non funziona, non riesco a risolvere i difetti, ne elimino uno e ne spuntano due. Io sono solo, non ho aiutanti, colleghi. Lavoro sedici ore al giorno, sono sfinito e tu ti preoccupi di un possibile tradimento. SEI SCEMA???’ le ha gridato. Poi è scoppiato a piangere e le ha confessato di aver finito tutti i soldi, i soci non credono più in lui e vogliono andarsene. Non ha pagato né l’affitto né il debito verso il Minimarket. Se non risolve tutto entro due giorni dovranno scappare. Rose lo ha abbracciato e consolato, ma la notte è stata agitata. Martha è stata chiara, avere debiti e non pagarli in questo quartiere può costare caro.
Ora lei si è diretta verso il centro commerciale, con gli ultimi 5 pound vuol comprare the e biscotti in modo da avere qualcosa per riempire la pancia.
Mentre è sulla strada del ritorno viene affiancata da un furgone e ne scende un ragazzo, le sembra di conoscerlo: ‘Buongiorno Rose, vuoi un passaggio per tornare a casa?’ le chiede allegramente.
‘No, grazie ho bisogno di pensare.’ Risponde lei con franchezza.
Ma il ragazzo la spinge nel furgone attraverso la porta laterale aperta e dentro delle mani la immobilizzano e le tappano la bocca. Rose vede l’autista, è Edward il capo del club di rugby, il braccio destro di Sir Robert. La paura la attanaglia.
Il furgone arriva al centro sportivo e la fanno scendere al centro portandola in un basso fabbricato che funge da spogliatoio e magazzino. Rose trema. Edward la tiene per i capelli, facendole male. Nel magazzino la attende Alfred, il gestore del Market:
‘Allora signora Rose, ha cambiato supermercato? Può farlo ma dopo aver pagato i debiti. Tuo marito ha spento il telefono e non è venuto a pagare. Lo sapevi? Ma certo che lo sapevi.’ E le molla una sberla che la fa cadere a terra. Due ragazzi la tirano su. In tutto sono cinque uomini, robusti e maneschi. Lei è terrorizzata, piange.
‘Inutile piangere ora. Troietta, volevate fregarmi tu e quello stronzo. Mi dovete duecentoquaranta pound e visto che il cretino non li ha pagherai tu per lui. ‘ tutti gli uomini sghignazzano. ‘Al bordello una scopata costa cinquanta pound, noi siamo in cinque. Ci scopi tutti e siamo pari.’ Conclude Alfred con espressione cattiva.
Edward le tira i capelli e le intima:’ E fai un lavoro ben fatto o ricominci da capo. Noi non abbiamo fretta. Vero ragazzi?’ tutti ridono alla battuta. Edward la butta su un materasso da palestra.
‘Spogliati, facci vedere come sei sotto questi stracci.’ Le intima.
Rose è titubante, allora Edward si avvicina e le strappa la felpa facendola di nuovo cadere.
‘Ora togliti le scarpe i Jeans, muoviti.’ La incalza.
Lei esegue tremando, resta in reggiseno e mutandine. Alfred si avvicina e con un coltellino taglia prima uno e poi l’altra. Ora è nuda e tutti la osservano, lei cerca di coprirsi con le braccia.
‘Cazzo, non ha quasi seno, io preferisco le tettone.’ Commenta Alfred, tutti ridono. Prende una sedie con le rotelle e la porta in centro al tappeto.
‘Speriamo sia almeno brava con la bocca, forza troietta fammi un bel pompino.’ Le intima sedendosi sulla sedie ed aprendo la patta dei pantaloni. Ne estrae un uccello mezzo eccitato.
Edward prende i capelli della ragazza e la spinge carponi, di fronte all’uccello:’Ed ora lavora, troia e ricordati se fai uno scherzo ti ammazziamo di botte. E se Alfred non è contento lo fai di nuovo e di nuovo fino a quando non è soddisfatto. Ti è chiaro?’ Rose annuisce, terrorizzata. Mentre Rose inizia a baciare e leccare l’uccello di Alfred due dei ragazzi estraggono i loto telefoni ed iniziano a riprendere la scena da lati diversi. Edward molla i capelli di Rose ma si mette con uno scarpone sulle dita della mano destra schiacciandole-
‘Un movimento sbagliato e te le frantumo, non potrai più neanche sollevare una tazza. Chiaro troia?’ Rose annuisce con gli occhi pieni di lacrime. Con la mano destra immobilizzata utilizza la sinistra per aiutarsi ad eccitare Alfred, gli massaggia i coglioni e poi gli sega l’asta. Lui le indica le sue preferenze e guida il ritmo con la sua mano.
‘Guardami mentre mi spompini, puttana. Ed ingoialo tutto, fino alla base.’ Le intima. Rose esegue.
L’ultimo ragazzo, il più giovane, ad un cenno di Edward si posiziona dietro Rose, si inginocchia ed inizia ad accarezzarle le cosce per poi salire fino alla vagina. Rose prova a dimenare il sedere ma la pressione dello scarpone di Edward sulla sua mano la fa desistere.
‘Cazzo Edward, la troia si sta bagnando. E’ eccitata.’ Grida il ragazzo mostrando le dita della mano bagnate degli umori di Rose.
Edward si scambia di posto con il ragazzo e verifica che la vagina di Rose è umida, prende dell’olio per massaggi e la lubrifica ulteriormente infilando le dita dentro di lei e strappandole dei lamenti o dei mugolii. Infine si abbassa i pantaloni estraendo il cazzo, turgido, piuttosto tozzo. Lo appoggia alla vagina e spinge, entra senza sforzo apparente. Rose prova a gridare ma le mani di Alfred e lo scarpone del ragazzo la fanno desistere. Edward è completamente dentro di lei, uno degli smart phone riprende la penetrazione mentre l’altro si concentra sulla bocca che continua il movimento sul cazzo di Alfred. Edward si muove dentro la ragazza, con le mani le stringe i capezzoli, incredibilmente appuntiti e li stringe con forza, quindi si avvicina al suo orecchio destro e le sussurra:’ Ed ora, per tutta la durata del nostro incontro devi dire quanto ti piace scopare e quanto stai godendo e come sia meglio rispetto a quando ti scopa tuo marito. E tutte le porcherie che una troia come te usa per eccitare un uomo. A voce alta e forte, altrimenti non esci viva da questo magazzino. Se ti comporti bene ti ricorderai di oggi come di una delle più belle scopate che hai fatto. Chiaro? Hai capito bene?’ Rose annuisce con forza.
Interviene Alfred. ‘Brava, ora continua così che sto per venire e ricordati il detto ‘ Un pompino senza ingoio è come una torta di compleanno senza candeline”. Tutti ridono alla battuta dell’uomo che inizia a godere nella bocca di Rose, le blocca la testa obbligandola a ricever il suo sperma. Edward le stritola un capezzolo intimandole di ingoiare e di iniziare a fare quelle che lui le ha ordinato. Rose esegue, ingoia ed inizia a manifestare la sua partecipazione: ‘Che bello, come godo, come mi scopate bene. Mi fate proprio godere non come quell’impotente di mio marito’
Alfred si alza dalla sedia ed il suo posto è preso dal ragazzo che teneva lo scarpone sulla mano di Rose, che ora è libera. Il ragazzo estrae il cazzo e lo porge a Rose da leccare. L’uccello è molto duro ma non grosso, Rose riesce ad infilarlo tutto in bocca senza difficoltà mentre con la mano destra gli massaggia i testicoli. Vuole farlo godere nel minor tempo possibile.
Infatti lui in breve è sull’orlo dell’orgasmo:’ Cazzo, che pompinara, è bravissima, mi succhia anche l’anima. GOOOOOOOOOO!!’ ed erutta il suo seme nella bocca di Rose, che riesce a spostarsi, evitando di ingoiare ma viene centrata nei capelli e nell’occhio sinistro.
Nel frattempo Edward accelera il suo ritmo, facendo tremare il corpo di Rose e portandola ad una vera eccitazione. Rose chiude gli occhi concentrandosi sulle sensazioni che partono dalla sua vagina, stà per godere. Le sembra impossibile, considerando la situazione ma forse la lunga astinenza influisce sulla sua ricettività. Inizia a gridare di piacere e quando percepisce il cazzo di Edward che si ingrossa ulteriormente ed inizia ad eruttare dentro di lei anche lei è travolta dall’orgasmo. Crolla sul tappeto, scossa dai tremiti.
Alfred si fa aiutare da uno dei ragazzi e la gira, le solleva le gambe, le posiziona sulle sue spalle e la penetra con un colpo secco iniziando a muoversi in lei. Edward, nel frattempo si avvicina e le porge l’uccello intimandogli di pulirglielo con la lingua. Rose esegue, i due addetti alle riprese si tolgono i pantaloni e sono ansiosi di godere anche loro delle grazie di Rose. Alfred non ha tanta resistenza ed in breve raggiunge l’orgasmo, estrae il cazzo e le sborra sul corpo. Al suo posto si posiziona uno dei due ragazzi che ha un uccello di discrete dimensioni, quando entra in Rose lei rimane sorpresa e lancia un urlo.
‘Ti piacciono i cazzi grossi e duri, troietta. Ora ti accontento io.’ La apostrofa il ragazzo che la sbatte con ritmo costante, Rose è nuovamente prossima all’orgasmo e lo incita: ‘Si, dai, non ti fermare sbattimi che godo. Oh, siiiii come godo. Sei splendido.’
Edward verifica che i ragazzi riprendano tutta la scena, poi incita il compare: ‘Dai Charlie, riempila questa vacca. Non vedi come vuole la sborra. Il cazzo non le basta mai. Farciscila per bene.’ Rose raggiunge l’orgasmo ed è percorsa da spasmi mentre il ragazzo viene dentro di lei. Entrambi rantolano ed urlano il loro piacere. Quindi Charlie estrae l’uccello e si porta di fianco a Rose, in ginocchio, e le porge l’uccello da leccare: ‘Lavamelo, fallo tornare splendente porca.’
L’ultimo dei ragazzi è eccitatissimo, è molto robusto un vero torello. Solleva Rose senza sforzo apparente e, in piedi, la cala sull’uccello. Lei sbarra gli occhi, sorpresa.
‘Edward, posso farle il culo?’ chiede al capo. ‘No, accontentati delle vie normali’ è la risposta.
Il ragazzo la appoggia su un cavalletto e restando in piedi di fronte a lei la scopa. La bacia e lei risponde al bacio, le lingue si intrecciano. La scena è ripresa dai compari, mentre Alfred lascia il locale per tornare al negozio. Saluta Edward e si avvicina a Rose, che sembra una bambola di pezza sotto i colpi dell’amante.
‘Se vuoi di nuovo credito sono disposto a concedertelo ma sappi che lo pagherai sempre così, troia.’ E ridendo si allontana. Il ragazzo è molto resistente la penetra a lungo, Rose ha avuto altri orgasmi è ormai semi incosciente. Infine quando è prossimo all’eiaculazione la solleva, la posiziona in ginocchio e le sborra addosso. Diversi getti densi ed intensi. Le fotocamere immortalano tutta la scena che si conclude con Rose che ripulisce il cazzo del giovane con la lingua e la bocca. Senza bisogno di sollecitazioni, rassegnata.
La ragazza chiede di potersi lavare ma la risposta è una risata maligna, le fanno indossare jeans, felpa e scarpe e la fanno salire sul furgone, quindi la lasciano davanti a casa. Lungo tutto il tragitto hanno scherzato su quanto Rose sia brava a succhiare e a scopare, se sia meglio o peggio delle puttane del bordello e delle rispettive fidanzate.
Martha vede la ragazza scendere dal furgone, disfatta, con i capelli sporchi e le va incontro. La aiuta ad entrare in casa ed a spogliarsi, la manda a lavarsi (commentando ‘puzzi come una latrina intasata’) e prende i vestiti che si affretta a portare nella sua lavatrice per ripulirli.
Quindi le porta una tazza di brodo calda e, mentre Rose è distesa a letto, si fa raccontare gli avvenimenti.
‘Ti avevo detto che è pericoloso non pagare i debiti in questo quartiere. Ma oggi hanno esagerato, un conto sono due sberle un altro è quello che hanno fatto a te.’ Così dicendo Martha si allontana.
Rose sente sopraggiungere il sonno e, nel dormiveglia sente la sveglia suonare. Non è la sveglia è il campanello di casa. Entra Sir Robert avvisato da Martha, entra in camera da letto, si siede su una poltrona e la fissa.
‘Dimmi ragazza, cosa è successo?’ le chiede.
Lei si riprende e racconta gli avvenimenti della giornata.
‘Piccola mi hai raccontato tutta la verità?’ chiede con tono serio Sir Robert. Rose annuisce.
‘Piccola mia, non permetto che succedano queste cose. Tu sei una ragazza rispettosa e sincera e come tu rispetti le persone più grandi di te così devi essere rispettata. Prenderò provvedimenti come se tu fossi la mia bambina. Mi occuperò di te e ti proteggerò come meriti. Stai tranquilla.’
Rose colpita da queste parole abbraccia Sir Robert con slancio.
‘Mi risulta che abbiate dei problemi economici tu e tuo marito. Per ora potrai andare a fare acquisti nel supermercato sulla parallela che è di mia proprietà. Pagherai con questa carta che automaticamente registra i tuoi acquisti. Poi vedremo come potrete far fronte ai vostri impegni e doveri. Ora lasciami andare.’ Dice Sir Robert staccandosi dall’abbracci di Rose, che lo accompagna fino alla porta. Sir Robert osserva le sue gambe che spuntano dalla corta camicia da notte, la sua carnagione bianca ed il suo volto perfetto con quelle labbra piene e quegli occhi verdi incorniciati dai capelli rossi.
‘Mia cara bambina sei uno splendido esemplare di femmina inglese. Ormai siamo così imbastarditi che sono poche le ragazze così chiaramente anglosassoni.’ Rose è felice di questi complimenti e bacia Sir Robert su una guancia con trasporto ringraziandolo.
Sono passati tre giorni dalla lezione subita da Rose, lei praticamente ha dimenticato la cosa, a Thomas ha raccontato solo di aver ricevuto un paio di schiaffi e lui si è ben guardato dall’offrirsi di vendicarla. Per ora i problemi più urgenti sembrano accantonati. La ragazza è a letto, Thomas è andato al lavoro ma lei non ha fretta di alzarsi, quando ecco che suona il campanello. Sarà Martha che viene a fare quattro chiacchiere, senza coprirsi apre la porta in camicia da notte. E vede Sir Robert con una espressione cupa.
Lo invita ad entrare e prende una felpa per coprire i seni che premono sulla stoffa leggera.
‘Rose, ti avevo chiesto di essere sincera con me. Sincera e rispettosa. Lo sei stata?’
La ragazza annuisce, ha infiocchettato la storia della sua famiglia ma chi racconterebbe di essere figlia di una ubriacona che tutte le sere raccattava un uomo diverso al pub.
Sir Robert allunga la mano, le prende i capelli e la tira verso di sé, quindi le assesta una forte sculacciata sul sedere, nudo sotto la vestaglia. ‘Allora, mi hai mentito? Voi giovani non avete più avuto le scuole con le vecchie punizioni corporali. E’ questo che vi ha rovinato, pensa che mio figlio ha studiato in collegi dove le punizioni erano praticate se autorizzate dai genitori. Ed io le ho sempre autorizzate. Ora è un ragazzo serio ed onesto. Concreto e rispettoso dell’autorità. Tu non sei mai stata sculacciata, immagino.’ Continua tirando Rose per i capelli, lei cade quasi a terra. E’ sorpresa e spaventata, non credeva che quell’uomo fosse così violento e determinato.
‘Allora, te lo chiedo per l’ultima volta mi hai mentito?’ insiste Sir Robert.
Rose è terrorizzata, ripensa a quanto ha raccontato:’ Mia madre non è quella gran donna che le ho detto, e mio padre non so chi sia. Ed io sono stata espulsa dalla scuola perché non rispettavo i professori, li deridevo.’
‘Ed eri soprannominata ‘Rose la pompa’ perché facevi le pompe per una sigaretta ai ragazzi. Non è vero? Nel tuo paese molti ragazzi ti ricordano con rimpianto. Altro che ragazza seria e rispettosa.’ Precisa Sir Robert che ha mandato un suo collaboratore ad informarsi nel paese d’origine di Rose.
‘Ma soprattutto, guarda il video che mi hanno dato i ragazzi del club di rugby.’ Estrae un cd che inserisce in un lettore. Sullo schermo appare il locale dove Rose è stata condotta dai ragazzi. Sir Robert alza il volume e nell’appartamento si sente Rose gridare:’ Che bello, come godo, come mi scopate bene. Mi fate proprio godere non come quell’impotente di mio marito’ mentre succhia l’uccello di un uomo ed un altro uomo la penetra da dietro. Rose è impietrita, montando le immagini hanno fatto in modo che sembri partecipe all’orgia. Anzi, sembra esserne l’anima.
‘Si, dai, non ti fermare sbattimi che godo. Oh, siiiii come godo. Sei splendido.’ Mentre nel video lei scoppia in un ennesimo orgasmo si sente suonare il campanello, è Martha. Sir Robert la fa entrare e la accompagna davanti allo schermo.
‘Guardi la nostra cara Rose come si comporta. Cosa ne pensa Martha? Come giudica una ragazza che si comporta così?’ chiede all’anziana.
Martha pare turbata:’ Mi aveva detto che l’avevano violentata, ma da queste immagini”’
Rose urla: ‘Mi minacciavano, ero terrorizzata ed ho fatto quello che mi dicevano.’
Sir Robert la deride: ‘Dalle tue espressioni direi che stavi godendo, altro che terrorizzata. Martha cosa ne penserebbe un giudice, o Thomas il maritino della nostra Rose?’
‘SII, VIENIMI DENTRO, FARCISCIMI COME UN SANDWICH, RIEMPIMI CON IL TUO SEME. RIEMPIMI’ nel silenzio della stanza si sente la voce di Rose sconvolta dal piacere.
‘Il giudice la definirebbe consenziente e Thomas si sentirebbe tradito e messo alla berlina davanti a tutti.’ Proclama Martha con tono dispiaciuto.
Sir Robert spegne il video: ‘Purtroppo sono un buono, voglio offrirti la possibilità di riscattarti. Tu e quel buono a nulla di tuo marito mi dovete, tra affitti e acquisti, circa 2.500 pound. Per rimborsarli hai due possibilità, o lavori per me come cameriera, serva, a casa mia oppure ti porto al bordello e scopi per rimborsarmi. Non hai altre strade, se provi a scappare ti troveremo e ti mettiamo su una sedia a rotelle a bere il brodo con la cannuccia. Ma se lavorerai per me dovrai imparare ad essere realmente rispettosa.’ e così dicendo affibbia una sculacciata fortissima a Rose strappandole un urlo. Martha si avvicina alla ragazza e le parla: ‘Approfitta della bontà di Sir Robert, io ho lavorato dieci anni per lui e mi sono trovata benissimo. Basta comportarsi correttamente e lui è il migliore dei padroni. Il bordello ti rovina, sei così giovane. Ringrazia Sir Robert ed accetta, prima che cambi idea.’ La incalza Martha.
Rose accetta, Sir Robert le intima di vestirsi e di seguirlo. Rose entra in bagno ed indossa jeans e maglietta, la porta è bloccata aperta da Martha e Sir Robert la osserva vestirsi. Infila le sneaker ed esce con il nuovo datore di lavoro che la fa salire sul suo Range Rover.
‘Quando ho comprato questo quartiere mi sono trasferito nella villa di Lord Thaft ed ho licenziato il vecchio personale. Troppo ingessato e numeroso, io avevo bisogno di una governante e di un addetto al giardino. Si sono presentati in centinaia, tutti a caccia di un lavoro. Ad un certo punto, mentre svolgevo i colloqui, è entrata nel mio studio questa donna di trentacinque, quarant’anni. Ancora piacevole, formosa e curata e dopo un colloquio standard mi ha detto: ‘Io e mio marito siamo molto rispettosi dell’autorità, riservati e devoti. Vogliamo questo posto e se lei ci sceglie non se ne pentirà’. Si trattava di Martha, la tua vicina.
Questo discorso mi ha colpito, soprattutto il riferimento al rispetto e le ho chiesto cosa intendesse con questo termine. ‘Se lei gradisse un pompino o scoparmi mio marito ne sarebbe lieto. Ed anche io apprezzerei la sua preferenza. Non sono giovanissima ma sono abile nelle arti amatorie’. A quel punto ero incuriosito e, per valutare la sua reazione le chiesi dove fosse il marito e se avrebbe gradito osservare o preferisse far finta di essere all’oscuro di tutto. La sua risposta mi ha lasciato basito: ‘Io faccio quello che mi ordina Lei, Sir, e lui fa quello che gli dico io’. Ho combinato un incontro per la sera stessa, con tutti e due. Era la prima volta che possedevo una donna davanti al marito. Lei si è dimostrata un’amante capace e partecipativa tanto quanto lui era riservato e contemplativo, diciamo. Sono stati al mio servizio per dieci anni poi li ho ricollocati in altri impieghi, ma Martha è sempre nei miei pensieri, non mi sono mai pentito di averla assunta.’
Questo racconto sembrava più fatto a se stesso che a Rose che è impaurita e preoccupata. Cosa la aspetterà.
Arrivati alla villa entrano nel parco, quindi Sir Robert parcheggia la vettura vicino ad una porta. E’ l’ingresso per il personale. Appena entrato suona un campanello e dopo pochi istanti accorre Anna, la sua coinquilina del piano di sopra. E’ veramente bellissima, capelli neri raccolti in una coda, indossa un vestito da cameriera cortissimo, nero e bianco, con una grossa scollatura quadrata che mette in evidenza il suo seno. Ai piedi delle ciabatte di feltro con un tacco di almeno dieci centimetri che la slanciano ulteriormente.
‘Buongiorno Sir Robert’ saluta fermandosi quasi sull’attenti. Arriva anche una seconda donna, più matura avrà almeno trentacinque anni. Anche lei indossa la medesima divisa cortissima ma bianca e azzurra. E’ castana chiara, formosa senza eccedere, con delle belle gambe dritte e forti. Anche lei saluta.
Sir Robert le presenta, Anna è la cameriera mentre Victoria è la governante e cuoca. Squadrano Rose da capo a piedi.
‘Falle mettere la divisa, pesala e spiegale i suoi compiti.’ Ordina Sir Robert a Victoria.
‘Tu sei in prova una settimana, mostra di aver capito cosa significa il rispetto e potrei tenerti. Comportati in modo inadeguato e ti butto a calci nel bordello. Chiaro?’ intima a Rose.
Victoria le intima di spogliarsi, quando è nuda la valuta e commenta: ‘Con quelle tettine non duri a lungo, Sir Robert adora il seno importante. Ora vieni a pesarti quanto sei alta? Bene 163 centimetri per 56 chili. Tutte le mattine ti pesi e riporti il peso su questa scheda. Se ingrassi verrai cacciata, se menti ”’ Victoria si avvicina all’armadio ed estrae una mazza da cricket. ‘Assaggerai la mia amica’ conclude il discorso mostrando l’attrezzo. Sir Robert ridacchia, stranamente Rose non è imbarazzata dall’essere nuda davanti a queste persone. Victoria le porge una divisa uguale a quella di Anna, poi con degli spilli riduce il giro vita affinchè sia aderente, infine le dice di spogliarsi nuovamente:’Per domani la divisa sarà pronta, così aderente se ingrassi di un solo chilo sarà evidente come fossero cinque. Per ora utilizza questa.’ E le porge una seconda divisa. Con delle pantofole di feltro con tacco.
‘Ora segui Anna, ti mostrerà i primi lavori da svolgere. Da domani il tuo orario sarà dalle dodici alle ventuno dal lunedì al sabato’ conclude Victoria. Rose dopo un cenno di assenso si allontana seguendo la ragazza slava.
‘Cosa ne pensi?’ chiede Sir Robert mentre le osserva allontanarsi.
‘Non credo sia alla sua altezza Sir.’ Risponde Victoria.
‘Forse hai ragione ma ho molto apprezzato che non abbia chiesto di indossare mutande. Forse c’è del potenziale. In una settimana lo scopriremo’ conclude sorridendo.
Ad ora di pranzo Sir Robert e le tre donne sono riuniti nella sala dedicata. La villa è molto ampia, bella, in ottime condizioni e con un arredamento che alterna locali moderni ad altri classici. La sala da pranzo, che confina con la cucina cui è collegata da una porta, ha un arredamento classico, con un grande tavolo centrale Sir Robert è seduto ad una estremità, Victoria va e viene dalla cucina per prendere le portate ed Anna lo serve. Rose è in piedi in un angolo che osserva gli avvenimenti. Sir Robert consuma un pasto leggero, un brodo seguito da un’insalata con una bistecca. Tutte le volte che Anna serve una portata o ritira un piatto o riempie il bicchiere di Sir Robert lui alza la mano destra accarezzandole le gambe e salendo fin sotto il gonnellino. A volte Anna ha dei piccoli sussulti.
‘Brava Anna, controlla i movimenti, non versare il vino fuori dal bicchiere. Vedi Rose come ha imparato a controllarsi la nostra Anna, pensa che in questo momento ho due dita infilate nella sua vagina. Avvicinati, avvicinati che ti faccio sentire com’è eccitata la nostra Anna.’ Parla Sir Robert rivolgendosi a Rose, la ragazza si avvicina e Sir Robert le porge la mano, due dita sono zuppe degli umori di Anna. Rose capisce che le deve leccare ed esegue.
‘Molto bene Rose. Vediamo quanto ti piace il sapore di figa. Victoria, accomodati sulla poltrona, cosce sui braccioli e tu Rose inginocchiati e leccala. Devi farla venire. Forza.’ Comanda l’uomo dando una spinta alla ragazza che si inginocchia davanti a Victoria, che ha le cosce completamente spalancate, il sesso coperto solo da un perizoma trasparente che evidenzia le labbra della vagina anziché nasconderle. Victoria si spinge sul bordo della poltrona, esponendo tutte le sue intimità. Completamente depilate. Rose inizia a baciare e leccare l’interno delle cosce e si spinge verso l’interno, scosta il perizoma e con la lingua arriva a leccare le grandi labbra e, quando si aprono, arriva al clitoride. Victoria si bagna e Rose scende a leccare anche la rosellina dell’ano.
Sir Robert con un cenno richiama Anna che a sua volta si inginocchia di fronte a lui, gli apre i calzoni ed inizia un pompino dove ingoia fino alla radice l’uccello dell’uomo. Ormai allenata non ha neanche sforzi o tosse quando la cappella arriva a toccarle la gola. Rose nel frattempo ha iniziato ad utilizzare le mani, introduce due dita della mano destra nella figa di Victoria andando a cercare il punto G ed un dito delle sinistra nell’ano, pian piano Victoria è portata all’orgasmo. Inizia ad accelerare la respirazione.
‘Brava Rose, non rallentare né interromperti. Porta la vacca a godere. Fammi vedere se riesci a farla squirtare. E tu non cercare di fermarla. Voglio vederti spruzzare.’ Intima Sir Robert alle due donne. Nel contempo Anna aumenta il ritmo del pompino e scende a massaggiare con un dito lo sfintere dell’uomo per poi introdurre lentamente un dito a massaggiare la prostata. La resistenza di Sir Robert ha termine, inizia a godere nella bocca della ragazza che si sforza di trattenere ed ingoiare tutti i getti dell’uomo. Quando ha finito di godere, pone la mano sotto il mento di Anna e le solleva il volto, lei capisce che deve aprire la bocca e mostra di aver ingoiato tutti i getti dell’uomo.
‘Brava Anna, ora siediti sulle mie gambe’ ordina Sir Robert, Anna ubbidisce dando la schiena all’uomo si siede sulle sue gambe, lui le divarica le gambe ed inizia a massaggiarle il clitoride. ‘Mi piace sentirti così bagnata. Vuol dire che avermi bevuto ti eccita. Brava la mia servetta.’ Commenta Sir Robert. Di fronte a loro Rose è inginocchiata, il gonnellino è risalito e mostra vagina ed ano nudi, mentre Victoria sta tremando in preda ad un orgasmo forte ma non tale da farla squirtare, dopo alcuni momenti di questo stallo Sir Robert si alza, si avvicina alle due donne ed assesta due sculacciate tremende a Rose strappandole due urli: ‘Forza cretina, falla godere ti ho ordinato!!’ urla Sir Robert. Rose riprende vigore, aumenta il ritmo delle dita che massaggiano il punto G ed inserisce un secondo dito nel culo di Victoria che inizia a godere colando dalla vagina. Sembra che le scappi la pipì. Un fiume inarrestabile di pipì che si frange sulla mano di Rose e cola per terra. Victoria si rilassa e smette di essere scossa dai tremiti mentre Rose è accasciata ai suoi piedi con il capo appoggiato alla poltrona tra le gambe dell’amante.
‘Siete un bello spettacolo, ‘La quiete dopo la tempeste dei sensi’ lo intitolerei. Brave, ricomponetevi e ripulite la sala io vado a riposare. Tu Anna, accompagnami verrai nel mio letto a tenermi compagnia.’
Rose è sconvolta, sono solo poche ore che è al servizio di Sir Robert e sente che la sua vita è già cambiata.
La settimana di prova è terminata. Rose ritiene di averla superata. Sir Robert ha goduto di lei in tutti gli orifizi, alcuni pomeriggi ha addirittura chiesto a Rose di andare con lui per il pisolino pomeridiano. Pisolino che si è sempre concluso con una galoppata frenetica. Questo ha coinciso con i giorni in cui Rose ha raccolto i suoi capelli in due codini accentuando l’immagine giovanile. Non riesce a capire perché rallegrarsi di essere confermata, in fondo diventerebbe una serva, una serva sessuale. Eppure lei ambisce ad essere accettata. Nella sua vita non si è mai sentita all’altezza, ora si. Crede di essere all’altezza delle aspettative di Sir Robert, vuole soddisfarlo e ricevere i suoi complimenti. E’ una sensazione nuova per la giovane.
Alle sedici è convocata da Sir Robert. Entra nel suo studio e si avvicina alla scrivania.
‘Vieni, avvicinati. Ho deciso di considerare superata la settimana di prova.’ Esordisce Sir Robert
‘Grazie Sir’ interloquisce Rose nel silenzio che segue queste parole.
‘Non pensare di aver raggiungo un risultato, ora devi lavorare il doppio per mantenere il mio gradimento. Questa sera ceneremo a casa tua, voglio parlare con il cretino. La cena la porteremo da qui, tu non sei in grado di prepararla. Tra sessanta minuti precisi devi essere pronta, con la sporta pronta. Avvisa tuo marito che per le diciannove dev’essere a casa. Non ritardi o mi incazzo. Chiaro!! Non è nelle condizioni di farmi arrabbiare. Avvisalo.’ E la congeda.
Rose è felice ma anche preoccupata, cosa vorrà Sir Robert da Thomas?
Alle diciassette in punto Rose aspetta Sir Robert vicino alla sua auto, in braccio ha la sporta con le cibarie. Indossa jeans e felpa. I suoi unici indumenti.
Sir Robert la squadra e commenta: ‘Non hai altri abiti? Faremo una deviazione da Ma Lin. Sali, veloce.’
Partono dalla villa e si fermano davanti ad un negozio d’abbigliamento. Sir Robert entra ed una vecchia lo saluta festosa: ‘Sir Robert che onore averla qui, vado subito a chiamare Lin’. La vecchia entra nel retrobottega e dopo un minuto appare una ragazza cinese, non molto alta , capelli neri lisci, un seno probabilmente rifatto su un corpo magrissimo, un bel viso con un ovale perfetto. Indossa pantaloni e giacca neri, con delle scarpe a punta, probabilmente con parecchio tacco.
‘Sir Robert, non la attendevo, mi sarei preparata per lei.’ Dice la ragazza avvicinandosi trafelata. Rose pensa che si bacino sulle guance invece Sir Robert infila la lingua nella bocca della giovane che partecipa. E’ un bacio profondo che si protrae per parecchi secondi. Rose invidia la cinese, Sir Robert non la ha mai baciata così, come si bacia una fidanzata, un’amante.
Quando finalmente ha termine, Sir Robert indica Rose: ‘E’ una nuova serva, voglio rivestirla da capo a piedi. Tu conosci i miei gusti.’
‘Ci penso io. ‘ Risponde la ragazza entrando nel retro del negozio. Nel negozio sono esposti centinaia di abiti con prezzi molto scontati. Dopo pochi minuti riappare, tra le braccia ha parecchi abiti, inoltre si è cambiata, ora indossa un abito con una gonna a balze cortissima ed un corpetto che strizza il suo corpo valorizzando il seno. Un’areola appare in vista. Le scarpe erano effettivamente realizzate con un tacco molto alto. La gonna non nasconde un perizoma ridottissimo, leopardato. E’ completamente priva di peli.
Posa su un bancone tutta la merce, per prima cosa estrae alcuni perizomi, veramente piccoli. Leopardati, zebrati, trasparenti, in pizzo. Li mostra a Sir Robert che ne sceglie uno rosso, trasparente e lo porge a Rose:
‘Indossalo, vediamo come ti sta.’ Rose si sposta dietro il bancone per non essere visibile dalla strada e toglie jeans, scarpe e mutandine. Infila il perizoma, è molto piccolo, li tessuto preme sulle labbra del sesso e la stringa posteriore scompare nel solco delle natiche.
‘Mi pare piccolo’ accenna a dire ‘ma mi dica lei Sir Robert’ si affretta a concludere. La cinese e Sir Robert si guardano e sorridono.
‘Taglia perfetta, ti evidenzia la figa e le natiche. Colore perfetto, dammene dieci. Fantasie diverse. Li hai anche aperti?’ decide Sir Robert.
‘Certo Sir, sono leggermente più coprenti ma sono aperti in mezzo. Sia per il davanti che per dietro Sir’ spiega la cinese.
‘Perfetto, dammene cinque. E quello tienilo addosso, mi piace rosso. Ora prova un vestito.’
Rose li osserva, alcuni sono in maglina, quindi molto aderenti, altri sono come quello indossato da Lin, gonna corta in tulle o svasata e corpetto con scollature più o meno ampie. Uno è una semplice rete che mostra più che coprire.
‘Ha poco seno’ spiega la ragazza ‘ho scelto abiti che lo valorizzino, con le gambe ed il culo che sono molto belli. Prova questo.’ Spiega Lin porgendole un abito con gonna corta in tulle fantasia e corpetto in cotone stretch nero, con scollatura anteriore e posteriore. Rose lo indossa e si specchia, la gonna non riesce a coprire il perizoma che occhieggia rosso sul tulle scuro ed i capezzoli premono sulla stoffa, in piena vista.
‘Molto bella. Sei sensualissima. Resta vestita così, poi prendiamo anche questo e questo e la rete, magari per una serata può essere indicata. Mi serve anche un vestito più classico, gonna al ginocchio, giacca e camicia. Mi sembra tu abbia individuato perfettamente la taglia. Ora le scarpe. Ah, dimenticavo le calze, sai che a me piacciono solo di un tipo, cinque paia per favore.’ Lin corre verso il retrobottega. Intanto Sir Robert fa cenno a Rose di avvicinarsi.
‘Fatti i codini, con questo vestitino ed i codini hai un’aria da troietta che mi intriga’ Rose sorride a sentire questi commenti da Sir Robert, si sente gratificata, desiderata. L’uomo intanto le strizza un capezzolo attraverso la stoffa godendo delle sue smorfie di dolore. Rientra Lin, porta un vestito di taglio classico ma color creme, doveva essere un residuo di magazzino, appoggia anche cinque confezioni di calze nere, tutte uguale, con l’apertura sul cavallo. Praticamente un ibrido tra calze e collant. Ed infine tre scatole di scarpe.
Sono tutte con tacco molto alto, almeno quindici centimetri ed il plateau davanti che agevola la portabilità. Un paio sono di vernice rossa con tacco a spillo, un paio sono di stoffa nera con tacco più largo e l’ultimo paio è leopardato con la zeppa. Rose indossa il paio leopardato su richiesta di Sir Robert, le vanno bene anche se ondeggia su quei tacchi altissimi. Sir Robert ordina di prendere tutto, Rose e la vecchia portano la roba verso l’auto mentre lui parla con la ragazza. Quando le due ritornano in negozio Lin è in ginocchio davanti a Sir Robert che le scopa la bocca con colpi lunghi e decisi. Vuole venire in fretta. Dopo pochi colpi raggiunge l’orgasmo e si scarica nella bocca della donna, un goccio di sborra le esce dall’angolo della bocca.
Sir Robert la prende per i capelli, la solleva e mentre lei strilla, la posiziona con il corpo sul bancone e le assesta diverse sberle con tutta la sua forza sul sedere. A ogni colpo la ragazza grida e chiede scusa. Quindi Sir Robert le strappa il vestito esponendo i seni nudi e colpisce anche quelli, due, tre volte, fino a quando Lin, piangente si getta ai suoi piedi chiedendo perdono.
Quindi si dirige verso l’auto salutando la vecchia, seguito da Rose che è choccata.
‘Vedi mia cara, Lin è stata una mia serva per oltre un anno. Volevo provare un’asiatica ed ho trovato lei. Molto brava, ubbidiente. Poi mi ha chiesto di poter cambiare lavoro, voleva far carriera ed aiutare i genitori, le ho consentito di gestire questo negozio e lei, per tutta riconoscenza, quando mi vede dopo un mese lascia uscire un rivolo della mia sborra. E’ una cosa che detesto, voi dovete ingoiare tutto, non potete permettervi di lasciar cadere una goccia del mio seme. Dovete gustarlo tutto. Ora muoviamoci, tra poco il cretino arriva e deve trovare la tavola pronta. Brava, vedo che hai raccolto i capelli, molto bene.’ Spiega Sir Robert mentre arrivano a casa di Rose. Martha è appostata alla finestra, come sempre e apre la porta del caseggiato, quindi aiuta Rose a scaricare l’auto, intanto magnificala generosità di Sir Robert che nel frattempo apre una bottiglia di vino in attesa del rientro di Thomas.
Alle diciotto e cinquanta Thomas arriva a casa, è preoccupato, Rose lo ha avvisato che Sir Robert gli vuole parlare. Sarà per gli affitti da pagare? Lui sperava che potesse provvedere Rose con il suo lavoro presso la villa di Sir Robert. E’ sudato e nervoso.
Entrando in casa è colpito dalla tavola apparecchiata con stoviglie di pregio, da un lato è seduto Sir Robert che lo invita a sedersi: ‘Vieni, vieni Thomas. Siediti ed assaggia questo vino. E’ prodotto da mio figlio in Australia. Ha l’ambizione di produrre il miglior vino al mondo e mi sembra sulla strada giusta.’ Spiega Sir Robert illustrando le caratteristiche del vino. Thomas non capisce nulla di vino ma si sente in dovere di dichiarare che ‘E’ buonissimo’.
Appare Rose che serve i due uomini, Thomas è colpito dall’abbigliamento della moglie, gonna corta, scarpe con tacco, maglia aderente a cui si aggiunge un trucco sapiente che la valorizza. E’ molto bella, non parla e serve le portate.
‘Caro Thomas, sei un uomo fortunato ad avere una così bella moglie. Bella ed ubbidiente, le qualità che più apprezzo in una donna.’ Thomas annuisce, pensieroso. Rose non sembra più la ragazza ribelle che lui conosce. Sarà drogata? O succube.
Dopo una cena leggera Sir Robert porta Thomas ad accomodarsi sul divano, mentre lui prende possesso della poltrona. Rose sparecchia.
‘Allora, mio caro. I tuoi soci, i fratelli Law, sono venuti da me piangendo ad implorarmi di rilevare la loro azienda in cambio del loro debito per gli affitti non pagati. Io non conosco il settore informatico ed ho chiesto consiglio a mio figlio. Lui ha studiato con Charles Piket. Vedo che il nome ti è noto.’ Thomas ha un sussulto, è un imprenditore che per due volte ha vinto il premio come miglior imprenditore del settore IT. Non solo d’Inghilterra ma di tutte le nazioni anglofone. E’ ricchissimo.
‘Gli ho trasmesso tutti i dati della tua idea e mi ha detto che è interessato ad investire un milione di dollari nell’azienda, in cambio rileverà l’89% delle azioni, a me resta il dieci per cento ed a te l’uno. Ma l’uno di una azienda che per lui può arrivare a valere cento milioni di dollari entro due anni. Da domani arrivano suoi collaboratori che si occuperanno dello sviluppo. Tu resterai nell’azienda se dimostrerai di essere all’altezza. In caso contrario sarai licenziato. Sei felice?’ chiede Sir Robert sarcastico. Thomas è sorpreso, non capisce se la notizia è positiva o negativa.
‘Mi sembra tu non comprenda bene. La tua idea stava affondando, ora può risorgere ma tu ne farai parte solo se te lo meriti. Ora ti è più chiaro il concetto?’ spiega Sir Robert.
‘Ed ora parliamo di Rose, vieni cara, siediti qui bambina mia.’ Rose si siede sulle gambe di Sir Robert, dandogli la schiena e guardando il marito, allarga le cosce mostrando il perizoma trasparente. La mano destra di Sir Robert si insinua tra le cosce salendo sino all’inguine e carezzando la vagina.
Thomas scatta in piedi: ‘Ma come si permette’.’ Dice avvicinandosi all’uomo. Robert solleva la ragazza, la posa sul bracciolo e si alza a sua volta. Ora sono di fronte l’uno all’altro, Thomas è titubante poi accenna a colpire Sir Robert che gli prende al volo la mano, la gira dietro la sua schiena e, con un gesto fluido ma violento, gli spacca il dito indice. Robert erompe in un urlo terrificante. Sir Robert lo butta sul divano e torna a sedersi Rose riprende la sua posizione, è eccitata dalla situazione e le dita di Sir Robert la trovano completamente bagnata.
“La tua mogliettina si sta eccitando Thomas. E’ bagnata, le piace assistere alla violenza. Ora tu non dormirai mai più nella camera matrimoniale, dormirai su quel divano. E non avrai più rapporti sessuali con Rose, fino a quando non lo stabilirò io. Ti permetto di farti delle seghe pensando a lei. Se lei ti ordina di fare qualcosa tu obbedirai. Come lei obbedisce a me, tu obbedirai a lei. Ti piace obbedire Rose?’ chiede alla donna mentre la penetra con due dita.
‘Si Sir Robert, mi piace obbedire. Così non faccio sbagli e non ho problemi. Obbedisco e tutto fila liscio.’ Spiega Rose.
‘Bene bimba ora scopami.’ Ordina Sir Robert.
Rose si inginocchia ai suoi piedi, gli slaccia cintura e pantaloni ed estrae il cazzo, già eccitato ed inizia a leccarlo, a succhiarlo, ad infilare in bocca i coglioni-
‘Brava bimba, mettiti alla pecorina mentre mi succhi, così diamo un po’ di spettacolo a favore del piccolo Thomas.’ Rose esegue, fissando Sir Robert solleva i fianchi offrendo al marito la vista dei suoi orifizi, esposti ed umidi. Rose succhia Sir Robert con il massimo impegno. Thomas, dolorante, fissa la moglie in posa oscena che spompina un altro uomo con una passione inaspettata.
Robert abbassa l’abito di Rose esponendo il seno e la aiuta a d alzarsi: ‘Ora scopami, fai vedere come sei brava a scopare, Thomas è curioso!’
Un lampo d’orgoglio appare nello sguardo di Rose, sale sulla poltrona infilando i piedi di fianco a Sir Robert e si impala sul cazzo dell’uomo. Sir Robert la bacia con voracità mentre lei inizia a muoversi su di lui.
Rose getta indietro la testa, in preda all’eccitazione e Robert le morde i capezzoli. In breve entrambi raggiungono l’orgasmo. Sir Robert viene dentro la donna che si accascia sul suo petto.
‘Ti è piaciuto scoparmi davanti a tuo marito, vero Bimba? Eri veramente scatenata, si capiva che la situazione ti eccitava. Ora vuoi che umili Thomas? Ho un’ideuzza in merito che ti sorprenderà.’
Per risposta Rose bacia l’amante e gli sussurra un si pieno di passione nell’orecchio.
Dopo qualche altro bacio Sir Robert solleva la ragazza e la deposita sulla poltrona, quindi si avvicina a Thomas:
‘Allora Thomas, piaciuto lo spettacolo? Abbassati i pantaloni che voglio controllare se ti sei sborrato nelle mutande.’ Thomas non ci pensa proprio ad abbassare i pantaloni ma uno schiaffo di Sir Robert lo convince prontamente. Come Sir Robert immaginava l’uccello di Thomas è barzotto e sporco di sperma. La visione di Rose intenta a scopare con l’amante lo ha eccitato nonostante tutto.
‘Guarda Rose, Thomas si è eccitato a vederti scopare con me. Ora che sappiamo che è così lo tratteremo come un vero cuckold.’ Dopo queste parole Robert lo prende per il collo, lo fa alzare e lo porta di fronte a Rose, con una spinta lo fa cadere i ginocchio e gli intima: ‘Forza, cuckold, lecca la mia sborra che cola fuori dalla figa della tua mogliettina. Fai un bel lavoro o ti rompo un altro dito.’
Thomas è atterrito, si avvicina alla vagina di Rose, l’odore di sesso è penetrante, allunga la lingua e tocca la pelle della donna. E’ bagnata dei suoi umori e di quelli dell’uomo, il sapore è acidulo.
Sir Robert gli preme la testa dentro la vagina: ‘Fai un bel lavoro, non fare il timido. Forza, se riesci a farla godere magari per ricompensa le permetterò di farti una sega. Forza cornuto.’ Thomas prende coraggio ed inizia a leccare, non pensando a cosa stà entrando nella sua bocca. Rose si eccita e gli spinge la testa dentro di se, guidandolo a pulire ogni goccia di piacere. Lo incita con la voce, dandogli del cuckold e del cornuto ma lodandolo quando lecca le parti più sensibili donandogli sensazioni incredibili. Sir Robert fotografa la scena.
Ci vogliono molti minuti prima che Rose raggiunga nuovamente l’orgasmo ma Thomas è ormai completamente sottomesso alla volontà di Sir Robert. Incapace anche solo di pensare ad una reazione.
La mattina seguente Sir Robert è di ottimo umore, la serata a casa di Rose è andata secondo i suoi desideri ed è stata molto gradevole. E’ nel suo studio quando, dopo aver bussato entra Victoria:
‘All’ingresso c’è Ma Lin che chiede di lei Sir Robert. Cosa devo fare?’ annuncia la donna.
Robert si era dimenticato dell’incidente del giorno precedente ma la presenza di Lin gli stimola la voglia di giocare. Pensa alcuni istanti poi ordina a Victoria:
‘Falla accomodare nella sala di attesa qui di fianco. Non può sedersi né appoggiarsi al muro. Deve stare in piedi, in attesa. E’ abbigliata in modo consono?’ domanda.
‘Si Sir.’ è la laconica risposta. Sir Robert, sogghignando apre un cassetto della scrivania ed estrae un ovulo vibrante ed il suo telecomando. Porge l’ovulo a Victoria:
‘Dalle questo, dille che deve infilarlo in figa. Appena sono disponibile la farò accomodare.’ Conclude Robert congedando Victoria. Prende un appunto, deve ricordarsi di far posizionare delle telecamere in punti strategici per controllare il rispetto dei suoi ordini. Sarebbe divertente vedere Lin infilarsi l’ovulo ed attendere in piedi mentre quello inizia a vibrare. Dovrà tenere le gambe ben strette se non vuole farlo cadere.
Robert prende il telefono e compone un numero:’ Edward dove sei? Stai comprando le sementi per il campo? Tra quanto puoi essere da me alla villa? Non c’è nessun problema, dobbiamo solo dare una lezione ad una ragazza birichina. Ti aspetto nel mio ufficio.’
Dopo alcuni minuti Sir Robert accende la vibrazione dell’ovulo. Trascorsi dieci minuti chiama Anna e le ordina:
‘In sala d’attesa c’è Lin. Vai a controllare che sia in piedi, non appoggiata al muro e che l’ovulo che ha dentro di lei non sia uscito. Poi mi riferisci.’
Dopo pochi minuti la ragazza rientra, ha un sorriso maligno sul volto.
‘Lin è in piedi, si appoggiava al muro perchè non riusciva a tenere l’ovulo dentro di lei, le ho fatto incrociare le gambe ed ora sembra riuscirci, ma è molto scossa.’ Robert spegne il vibratore e congeda Anna.
Dopo dieci minuti riaccende la vibrazione e dopo alcuni minuti chiama Rose:
‘Rose vai in sala d’attesa. Vedrai Lin e sentirai un ronzio. Bene, Lin dev’essere in piedi e non appoggiata al muro ed il ronzio verifica che provenga dall’ovulo che deve avere dentro la figa. Poi mi riferirai. Ahh, ho un’idea. Accarezzale il clitoride e dimmi com’è. Ora vai’
Dopo pochi minuti Rose rientra:
‘Lin è in piedi come ha ordinato lei. L’ovulo è nella figa e vibra in maniera sconvolgente. Il clitoride è gonfio e caldo. Quando lo ho toccato Lin stava per cadere a terra.’ Robert sorride e spegne la vibrazione.
Dopo qualche minuto entra Edward e Robert gli ordina di andare a prendere Lin e di farla accomodare nello studio.
Quando entrano Robert constata che Lin si è vestita come piace a lui, nonostante non sia estate indossa dei sandali con tacco alto che evidenziano i suoi piedini, la gonna è molto corta e svasata, basta un movimento per mostrare le intimità. La maglia è aderente ed ha una scollatura a cuore che valorizza e mostra il seno.
‘Bene mia cara, sono contento di vederti. Dopo ieri pomeriggio ero molto scontento di te, ma credo tu sia venuta qui per scusarti. Ho ragione?’ domanda Sir Robert, con tono sarcastico.
‘Si, Sir Robert sono venuta a chiederle di scusarmi.’ Conferma Lin, nel silenzio della stanza si avverte la vibrazione dell’ovulo.
‘Vedi Lin, io credo che non bastino delle scuse. Io credo che tu ti sia montata la testa, che tu abbia maturato il convincimento di aver raggiunto l’indipendenza.’
‘Assolutamente no Sir Robert io’.’ Interviene Lin, terrorizzata dalla piega che sta prendendo la conversazione.
Sir Robert le strappa il vestito, esponendo i seni ed inizia a torcergli con forza un capezzolo facendola gridare:’Ti ho fatto una domanda? Ti ho autorizzato a parlare? Quando parlo io tu taci ed ascolti. Cretina’ lascia il capezzolo di Lin che ha gli occhi pieni di lacrime.
‘Stavo dicendo, tu ti sei convinta di essere indipendente ma non è così. Tutta la tua vita è nelle mie mani. Ti posso cacciare dal negozio quando voglio, posso gettare sulla strada te, tua madre e quella piccola bastarda della tua bambina. Io ti ho accolta quando non avevi nulla e ti ho salvato, ma posso toglierti tutto. TUTTO!! Ti è chiaro?’
‘Si, Sir Robert, mi è chiaro. Per questo volevo scusarmi.’ Risponde la ragazza.
‘Non basta scusarsi, per dimostrarmi il tuo pentimento farai un pompino ad Edward. Ed ingoierai tutto, fino alla più piccola goccia. Se ti sfuggirà qualcosa sarà la prova che hai bisogno di imparare come comportarti. Ora mettiti a quattro zampa e fammi vedere come sei brava. Mettici tutto l’impegno, forza.’
Lin esegue, si mette carponi sul pavimento e si avvicina ad Edward che è seduto su un divano. Quindi gli estrae l’uccello ed inizia a fargli un pompino. Lecca i testicoli, sale sull’asta ed infila l’uccello in bocca. Lo succhia e lo lecca, si sofferma sulla cappella e sulle parti più sensibili.
‘Molto bene, musetto giallo. Sei sfortunata, sono tre giorni che non mi svuoto e dovrai ingoiare tanto.’ le comunica Edward con un sorriso maligno.
Sir Robert si avvicina da dietro, la tocca in mezzo alle gambe e sente la vibrazione dell’ovulo e la vagina bagnata. Le strappa il perizoma.
‘Rendiamo l’esercizio più interessante’ dichiara.
Estrae l’uccello, lubrifica il buco del culo di Lin con un liquido che estrae da un cassetto della scrivania e si infila dentro la ragazza.
‘Sento la vibrazione che passa dalla tua figa al mio uccello. Cazzo Lin è una figata.’
La ragazza, sotto i colpi dell’uomo, fatica a completare il suo lavoro di bocca. Allora Edward le mette una mano sulla testa e la obbliga ad ingoiare tutto l’uccello. Lin fatica a respirare, tossisce, ha dei conati di vomito.
Edward accelera il suo ritmo mentre anche Sir Robert la penetra analmente. In breve Sir Robert si svuota dentro di lei ed anche Edward raggiunge l’orgasmo. Blocca la testa di Lin è le sborra direttamente in bocca. Il primo getto riesce a deglutirlo, ma il secondo le blocca la respirazione ed il terzo la soffoca. Lei inizia a tossire, chiude la bocca nel tentativo di controllarsi ma un getto di sperma le esce dal naso e la tosse continua violenta.
Edward la spinge a terra, Lin cade sullo stesso sperma che ha rigettato. Il viso e la parte alta del corpo sono tutti imbrattati di sperma. Riprende il controllo della respirazione. Robert spegne il vibratore dandole un minimo sollievo.
‘Direi che hai fallito, Lin. Ma devo ammettere che ci hai provato. Vero Edward?’
‘Si Sir Robert. Ha bisogno di allenarsi. Potrei farle spompinare tutti i ragazzi della squadra, così si allena a sufficienza.’ Risponde l’uomo ridendo.
‘Ti piacerebbe spompinare tutti i ragazzi? Sono una ventina Lin. Pensa quanto dovresti bere’ domanda Sir Robert.
Lin non ha la forza di reagire, è ancora accasciata a terra.
‘Nella mia bontà ti concedo ancora una possibilità. Domani ti aspetto alle nove, e ripeteremo la prova di oggi. Se la supererai bene, in caso contrario’.. andrai negli spogliatoi della squadra con Edward e ti allenerai con i ragazzi. Chiaro Lin?’
‘Si Sir Robert, grazie. Domani sarò pronta e perfetta. Non sbaglierò Sir, mi creda.’ Risponde Lin mentre striscia ai piedi di Sir Robert e cerca di baciargli una mano.
Edward la aiuta a rialzarsi, i capelli, il viso ed in busto sono sporchi di sperma, il corpetto dell’abito è stracciato e la gonna è completamente macchiata. Robert la congeda, dopo averle scattato una foto ricordo.
Domani non sbaglierà, la lezione le è stata sufficiente! Con questa convinzione Robert torna alla scrivania.
E’ trascorso oltre un mese da quando Rose ha iniziato a Lavorare per Sir Robert ed oggi è una giornata importante per lei. Esce di casa con il seno ‘nuovo’. Sir Robert la ha portata da un chirurgo plastico che ha trasformato la sua seconda in una quarta. Inoltre Sir Robert si fa accompagnare da lei e da Edward all’aeroporto ad accogliere Albert, il figlio che arriva dall’Australia. Per l’occasione indossa un tailleur elegante, con gonna fino al ginocchio, camicia bianca e calze scure con il cavallo aperto. Le scarpe sono l’unico tocco provocatorio, sono alte e con un disegno leopardato.
Quasi tutti gli uomini ed alcune donne la osservano, con quel seno attira gli sguardi ed è un inno alla sensualità.
Ora sono nell’area di attesa arrivi, Rose è in piedi dietro Sir Robert. Ecco arrivare Albert, lei lo riconosce dalle foto che ci sono nella villa. E’ molto bello. Alto, robusto, biondo con gli occhi chiari, lo sguardo vivace, abbronzato. Dietro di lui vi è una ragazza asiatica che spinge il carrello con due valigie, capelli neri lisci, occhi neri, pelle bianchissima. Anche lei indossa un tailleur da cui escono due gambe molto magre.
Albert e suo padre si abbracciano, quindi lui presenta la ragazza, Junko che saluta con un inchino, sorridendo. Sir Robert presenta Rose che porge la mano ad Albert, lui la fissa stringendole la mano soffermandosi sul solco dei seni che appare dall’apertura della camicia. Si dirigono verso l’uscita, Junko spingendo il carrello mentre gli uomini conversano tra loro e Rose li segue silenziosa.
Arrivati alla vettura Edward abbraccia con forza Albert e subito iniziano a parlare di rugby, la passione che li unisce tutti e tre. Le due ragazza vengono fatte salire sui posti posteriori e l’auto parte verso la villa di Sir Robert. Una volta fermata l’auto nel cortile Junko prova a scaricare la valige ma, con la pavimentazione a sassolini, non riesce a portarle in casa. Edward la aiuta e lei lo ringrazia con un inchino.
Victoria e Anna sono schierate in attesa degli ospiti. Albert si avvicina a Victoria e la bacia profondamente, per alcuni lunghi secondi esplora la sua bocca con la lingua. Quando si stacca la donna lo saluta:
‘Ben arrivato Albert, sono lieta che tu ti ricordi di me.’
‘Certo Vic, come potrei dimenticarmi della mia nave scuola. Quello che conosco del sesso lo ho imparato in larga misura con te.’
Davanti ad Anna si complimenta per la sua bellezza.
‘Noi siamo stanchi per il jet-lag, per noi sono le due di notte. Potremmo pranzare in maniera leggera verso le quattrodici? Intanto recuperiamo le forze.’ Chiede Albert; ovviamente non esiste problema e Robert conferma il pranzo per le quattordici. Il ragazzo si dirige verso la sua camera seguito da Junko e da Anna che portano una valigia a testa.
All’ora fissata Albert entra in sala da pranzo, è apparecchiato per tre persone. Al suo seguito Junko indossa un kimono bianco con una fantasia floreale. E’ molto corto.
‘Lasciate apparecchiato solo per me e Sir Robert, Junko si occuperà di servire il vino. Vedrai papà è quello dell’anno scorso, ho ulteriormente migliorato il gusto e la corposità. Sono sicuro che ti piacerà.’ Junko apre una bottiglia e travasa il contenuto in un decanter quindi serve i due uomini e si ferma a fianco di Albert.
Inizia il pranzo e dopo aver parlato dei programmi dei giorni seguenti Albert informa il padre di come ha conosciuto Junko.
‘Suo padre era un dirigente di Toyota, quando hanno chiuso lo stabilimento in Australia si è inventato un’azienda di import-export tra Australia e Giappone. Il whisky Suntori che ti ha mandato come suo omaggio lo scorso anno è stato eletto miglior whisky al mondo e lui è l’importatore per Australia e Nuova Zelanda. Ma questo è solo un esempio, io lo ho contattato per portare il mio vino in Giappone, un mercato dove entrare è molto difficile. Ci siamo conosciuti, è venuto a visitare la mia azienda ed è subito spuntato un feeling. Una volta mi ha detto che solo noi Inglesi abbiamo conservato dei principi e dei valori tradizionali. Che siamo più simili ai giapponesi di quanto possa apparire. E credo sia vero. Harada san mi ha preso in grande simpatia e dopo alcuni incontri conviviali mi ha invitato a casa sua per un fine settimana, io vivo a duecento chilometri da Brisbane quindi la possibilità di dormire in città è stata molto gradita. Quando sono arrivato mi ha presentato la moglie e la figlia Junko. Junko significa ‘bambina ubbidiente’ e mi ha informato che è stata educata secondo i principi tradizionali giapponesi per cui la donna deve servire l’uomo. La cena era tipicamente giapponese e Junko e la madre ci hanno servito mentre noi mangiavamo e bevevamo. Alla fine l’atmosfera era molto allegra e Harada san mi ha detto che per Junk voleva trovare un marito che sapesse apprezzare l’educazione che lui le aveva impartito. Ovviamente era vergine ma non totalmente digiuna delle tecniche seduttive. La madre le aveva fornito un’educazione tale per cui fosse in grado di soddisfare da subito il marito.’
Albert e Robert si spostano nella zona salotto, sedendosi su due sedie in pelle, imponenti, sorseggiando il whisky omaggio di Harada san. Le quattro donne hanno mangiato a turno, in cucina, ed ora sono in attesa di disposizioni, in piedi, dietro agli uomini. Junko ha servito il liquore.
‘Ho capito che Harada san voleva valutare se io fossi la persona giusta’ continua Albert ‘probabilmente ha capito la mia abitudine al comando quando ha visitato la mia azienda. Comunque la serata si è conclusa piacevolmente, Junko mi ha accompagnato alla mia camera, mi ha preparato il futon e mi ha aiutato a spogliarmi. Mi ha lavato il corpo con le salviette calde e mi ha chiesto se gradivo essere masturbato da lei. Ho risposto di no, ma che volevo vederla nuda, se era possibile. Lei ha detto che aveva avuto disposizioni in proposito per eseguire tutti i miei ordini, salvo che doveva restare vergine. Si è spogliata ed ho potuto ammirare la sua pelle bianca, i suoi seni piccoli ma molto duri, i suoi bellissimi glutei e le gambe, snelle. Mi è piaciuta, ma soprattutto mi ha colpito la sua ubbidienza totale, ho preferito non approfittare oltre della ospitalità di Harada san ed ho congedato la ragazza. Al mattino mi sono complimentato con Harada san per l’eccezionale educazione che ha dato alla figlia. Lui era molto orgoglioso e contento che io l’apprezzassi. Ci siamo salutati, ma dopo quindici giorni ero nuovamente suo ospite. Abbiamo cenato fuori casa, in un ristorante splendido e quando siamo tornati a casa Junko e la madre ci attendevano. Siamo andati in sauna e le donne si sono dedicate a noi. La madre di Junko era molto bella per la sua età, dimostrava meno di quarant’anni, con un fisico asciutto e snello. Si è dedicata al marito mentre Junko si è dedicata a me, mi ha spogliato, mi ha lavato e poi mi ha succhiato, con una dolcezza ed una passione incredibile. Mi sono svuotato in lei godendo moltissimo. Harada san stava inculando la moglie e mi ha proposto di godere della sua bocca. Non ho osato rifiutare per non offenderlo e devo ammettere che la madre non era meno capace della figlia, complice anche la situazione molto eccitante ho goduto per la seconda volta in pochi minuti.
A quel punto io e Harada abbiamo convenuto che io potevo essere l’uomo adatto a Junko e lei era la donna adatta a me. Ci siamo sposati con una cerimonia shintoista, che non credo abbia valore legale ma soddisfaceva le aspettative di Harada, e quella sera Junko ha perso la verginità, anzi le verginità perché ho goduto di tutti i suoi orifizi. Ora la sto abituando ai miei desideri, ad esempio mi piace che lei mostri il suo godimento, prima era troppo controllata. Ma è una soumise estremamente ricettiva, le spiego una cosa e la mette subito in pratica.’
Albert ha terminato la narrazione, Robert è incuriosito dalla nuora ma non vuole anticipare i tempi. Ha capito che è questione di tempo, se non sarà oggi sarà domani ma la giapponesina finirà nel suo letto. Albert con un cenno chiama a se la moglie, le parla brevemente all’orecchio, lei risponde con un cenno di assenso. La ragazza ha tra le mani la bottiglia di liquore con cui ha servito gli uomini, con una mano stringe il collo mentre con l’altra sostiene il fondo. Si gira verso Robert ed Albert le slaccia il kimono, aprendolo e mostrandola nuda al padre. La ragazza si avvicina a Robert e chiede se gradisce ancora del Whisky, Robert risponde negativamente ma allunga la mano a toccare la ragazza. La coscia destra, poi sale verso l’inguine. La vagina è asciutta, sir Robert si alza in piedi ed esplora tutto il corpo della ragazza con le mani. Albert nel frattempo chiama a sé Anna e le ordina di succhiarlo, lei si mette carponi davanti all’uomo, gli apre i pantaloni, estrae il pene ed inizia a lavorarlo con la bocca leccando dapprima la cappella e poi ingoiandolo in profondità. Albert le posa una mano sulla testa forzandola a tenerlo dentro di sé mentre si inturgidisce. La ragazza ha dei conati, il pene le blocca la respirazione. Albert la lascia rialzarsi e poi, una volta preso il respiro, la spinge nuovamente in basso ad ingoiarlo tutto: ‘Brava la nostra mogliettina, succhiami per bene. Papà Junko è eccitata?’ chiede al padre che ha continuato ad accarezzare ed ora lecca il seno della ragazza.
‘Inizia a bagnarsi. Cosa dici posso continuare?’ chiede Robert.
‘Certo le ho detto che ogni tuo desiderio dev’essere eseguito. E’ tutta a tua disposizione. Sapevo che avresti gradito’ è la risposta del figlio.
Robert toglie dalle mani della ragazza la bottiglia di whisky, la denuda completamente e la porta ad appoggiare le braccia sulla poltrona, posizionandosi a novanta gradi. Le allarga le cosce ed estrae il pene appoggiandolo alla figa di Junko, che ora è pronta a riceverlo. Con una spinta è dentro di lei ed inizia a muoversi con colpi profondi, estraendo l’uccello e reintroducendolo fino alla radice.
In breve la stanza è piena dei rantolii di piacere di Junko e di Anna che a sua volta è montata sopra Albert facendosi penetrare. Rose e Victoria osservano la scena, per ora sono semplici spettatrici ma sanno che se si allontanassero e la loro assenza venisse notata tutto questo causerebbe l’ira di sir Robert. Devono essere pronte ad eventuali desideri del padrone.
Junko è nuda, appoggiata alla poltrona e ad ogni affondo di Robert manifesta il suo gradimento con rantolii e frasi eccitanti: ‘Si ‘. Come godo’. Mi riempia Sir, mi venga dentro ””.. Sto’ godendo ”””.
Anna indossa ancora la divisa da cameriera ma il corpetto è stato abbassando mettendo a nudo il seno. Albert lo succhia con voluttà mentre continua a sbatterla energicamente. Anche Anna mugula, ormai prossima all’orgasmo.
Sir Robert raggiunge l’orgasmo e si svuota in profondità dentro la giapponese. Che a sua volta è scossa dai fremiti di piacere. ‘La figa di Junko mi stà spremendo l’uccello, è tutta uno spasmo.’ Comunica ad alta voce Sir Robert.
Anche Albert gode dentro alla sua compagna facendole mischiare grida di dolore per i morsi che le assesta sui capezzoli e grida di piacere per l’orgasmo raggiunto.
Sir Robert fa spostare la donna e si siede sulla poltrona. Subito Junko si accuccia ai suoi piedi ed inizia a leccargli l’uccello pulendolo amorevolmente. A tale vista Albert solleva Anna da sopra di se e le ordina di compiere la stessa operazione. I due uomini sono veramente soddisfatti.
Ma Robert ha una nuova idea, ordina a Junko di mettersi carponi e chiama Victoria: ‘Vieni Victoria, mettiti dietro Junko e puliscile la figa. Leccala per bene e cerca di dimostrare la tua abilità, voglio che la faccia godere. Ah, prima togliti la divisa, ti voglio nuda.’
Junko è estremamente abile, pur avendo una bocca molto piccola riesce a prendere in bocca l’uccello di Robert fino alla radice: ‘Con una bocca così piccola come riesce a prenderlo tutto dentro?’ chiede Robert sorpreso dal fatto che non abbia difficoltà a respirare o conati di vomito.
‘E’ l’allenamento, sono anni che si allena con dei falli. E non è l’unica abilità particolare, dovresti sentire come utilizza i muscoli del culo, sembra che ti aspiri l’uccello mentre la inculi. Solo la figa, con la fissa della verginità che aveva Harada san è stata allenata solo a livello teorico. La madre è stata la sua maestra, una grande maestra’ spiega Albert che intanto ha chiamato a sé Rose ed ha replicato il posizionamento pensato da Robert. Anna gli pulisce l’uccello e Rose pulisce la figa di Anna.
Con questo trattamento gli uomini tornano in breve ad essere eccitati, Robert fa posizionare le due donne sul tappeto impegnate in un sessantanove, con Victoria sotto e Junko sopra. La giapponese mostra grande capacità anche in questo ambito, dopo aver leccato a fondo le intimità di Victoria la penetra con un dito andando subito a stimolare il punto G. Victoria si eccita molto e partecipa restituendo il trattamento alla ragazza. Lo spettacolo è veramente eccitante, le ragazze godono e sono sempre più coinvolte.
Anche Rose ed Anna si leccano reciprocamente, tra le due è evidente una certa competizione, entrambe ambiscono all’attenzione di Sir Robert e sono rivali in questa aspirazione.
‘Albert, hai visto che belle tette che ha Rose? Sono nuove, toccale e dimmi cosa ne pensi.’
Albert prende in mano il seno di Rose e lo palpeggia, lo massaggia. I capezzoli si induriscono, eccitati.
‘Molto bello, al tatto sembra naturale. Sodo e reattivo.’ Afferma Albert mentre succhia i capezzoli di Rose.
‘Se ti piace, visto che non vi ho fatto un regalo di matrimonio, lo regalo a Junko. Se lo gradisci ovviamente.’ Si offre Robert.
‘Sei sempre con le solite fissazioni, ma ammetto che è molto eccitante, su un fisico magro come quello di Junko risulterà ancora più eccitante. Dopo la fiera di Dortmund ti faccio sapere, se possiamo fermarci ancora qualche giorno magari possiamo farlo. Quanti giorni occorrono perché possa viaggiare?’ chiede Albert.
‘Chiederò al dottore, ma credo bastino quattro o cinque giorni dopo le dimissioni. Mi informo.’ è la risposta di Robert, l’idea di quella ragazza così minuta con due belle tette lo eccita, si porta dietro di lei, si inginocchia e con l’uccello inizia a sfregare lo sfintere di Junko. Magicamente sembra che il buco del culo si apra, offrendosi alla penetrazione, l’uccello entra senza sforzo particolare ma quando è dentro di lei sente i muscoli stringersi intorno al cazzo ed avvolgerlo, quasi a massaggiarlo.
‘Uauuu’ esclama Robert ‘sembra che mi munga l’uccello con il culo. E’ fantastico, mai provato niente di simile’ inizia a pomparla con movimenti lunghi e cadenzati.
Albert si eccita a vedere quello spettacolo, a sua volta si posiziona dietro Rose e la penetra dapprima in figa e poi, dopo alcuni colpi, si appoggia allo sfintere e le entra nel culo.
La situazione è molto eccitante, tutti i partecipanti sono coinvolti e cercano di trarre il massimo piacere. Anche Victoria ed Anna pur non essendo penetrate direttamente sono spettatrici privilegiate, a pochi centimetri dal loro volto i cazzi di Robert ed Albert penetrano le ragazze, a loro volta Junko e Rose sono così eccitate che affondano le lingue nelle intimità delle due donne donando loro piacere. Junko è la più estroversa e manifesta il crescere del suo piacere con frasi sconnesse e mugolii.
Prima Robert e subito dopo Albert si svuotano dentro le loro partner, quindi si accasciano sulle poltrone, soddisfatti mentre le quattro ragazze a turno raggiungono il parossisma del piacere.
‘Che bel momento di relax post prandiale’ constata Sir Robert. Albert scoppia a ridere
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?