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Lo chiamavano Caronte…

By 29 Marzo 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Era notte o così sembrava, ormai il cielo era sempre coperto da enormi nuvole nere di fumo. Finalmente eravamo riusciti ad avere il lascia passare per andare via da quel che era una volta la nostra città. Mi presento, sono Davide, un Avvocato, anzi ex Avvocato la guerra ci aveva rubato tutto, anche la nostra dignità. Arrivammo all’appuntamento nella zona industriale della città lì ci attendeva Mario, il nostro contatto, che ci fece salire in una vecchia fabbrica.
M: perché non sei venuto da solo, ora dobbiamo solo chiarire e pagare!
D: pensavo che vedendo la mia famiglia sicuramente non avrebbe rifiutato… con me c’&egrave mia moglie Susanna, una cinquantenne che un tempo quando passeggiava per strada faceva girare la testa anche ai ragazzini, e mia figlia Elisa 18 anni di giovane bellezza.
M: vabb&egrave vabb&egrave… all’inizio fai parlare me.
D: ok!
Alla fine delle scale ci aspetta un energumeno. Mario gli sussurrò qualcosa e lui aprì la porta di quello che una volta era l’ufficio della fabbrica.
M: Buonasera Sig. Caronte sono Mario il postino, avevamo un appuntamento per quel mio amico, ricordate?
C: Si vieni, vieni… Accomodatevi…
La stanza era pulita, qualche scrivania accantonata, due divani, tre poltrone e qualche sedia.
C: Hai portato i soldi
D: si, ma mi garantisce…
Mi interrompe…
C: … fammeli contare!
D: eccoli…
E appoggiai i soldi avvolti in un foglio di giornale sulla scrivania e Caronte iniziò a contare.
C: sono novemila… Ma per quante persone…
D: siamo tre io mia moglie e mia figlia… Venite avanti, venite, presentatevi… Lei &egrave Susanna…
S: buonasera
D: lei &egrave Elisa mia figlia
Elisa allungò la mano per salutare, lui ricambiò il gesto di cortesia ed esclamò
C: che pelle liscia, e che bella ragazza…
Calò il silenzio nella stanza…
C: i soldi non bastano per tre persone, ce ne vogliono altri tre mila, se no non si fa niente!
M: Davide ma cosa hai combinato, mi scusi signor Caronte ora togliamo il disturbo…
D: la prego non ne ho più sono i miei ultimi risparmi…
C: non mi interessa…
M: andiamo…
D: la prego, lo faccia per la mia famiglia…
C: No!!!
D: sono disposto a fare qualsiasi cosa, qualsiasi sacrificio…
M: ho detto andiamocene…
Caronte si alzò, guardò Mario e disse… Se vuoi tu puoi andare, lui ha detto che &egrave disposto a tutto pur di scappare e sa che l’unica persona che può aiutarlo sono io… Giusto?!?
D: giusto
C: ora ti faccio una proposta… I tuoi soldi potrebbero anche bastare, ma vicino al denaro voglio tua figlia…
Mi si gelò il sangue… Non riuscivo a rispondere ero impietrito…
C: l’unico modo per compensare con la mancanza di denaro &egrave avere tua figlia tutta per me per qualche ora, deve esaudire un po’ di esigenze…
Ci guardammo uno con l’altro nessuno parlava solo la voce di Caronte disintegrò il silenzio…
C: Allora!!!
Prese la parola mia moglie…
S: prendi me mi sacrifico io
D: ma che fai, sei pazza?!
con le lacrime agli occhi rispose… S: faccio quello che deve essere fatto… Meglio io che lei!
Caronte scoppiò in una fragorosa risata
C: ahahah…. Uh ahahahah … adesso per pagare il pedaggio voglio il pacchetto completo mamma e figlia, la volontaria ed il sacrificio… Ahahah ahahah!!!
Mia moglie sbiancò, e con lo sguardo terrorizzato mi guardava … Elisa aveva il capo chinato io seduto sulla sedia non sapevo cosa fare. Tra me e me pensavo, mia moglie non aveva avuto altro uomo al di fuori di me, ci conoscevamo da bambini, ed Elisa aveva solo 18 anni…
La parola… Accettiamo! …Interruppe la risata di Caronte
D: Eli non sai quello che fai…
E: io faccio quello che &egrave giusto che vada fatto per andare via da questa città di merda e da questa situazione…
C: bene &egrave deciso… Oscar … Oscar (l’energumeno alla porta entrò nella stanza)’ fai accomodare lui fuori (Mario) e poi fai sedere l’altro su una poltrona e tienilo d’occhio non vorrei che facesse cose stupide’
Le cose accadevano velocemente ero frastornato dagli eventi, la mia unica famiglia alla mercé di quel bruto.
C: Prego signore, prego, avvicinatevi’ uh la la e quanta bella roba’
Mia moglie indossava una magliettina a mezza manica abbastanza larga ciò nonostante si vedevano i suoi seni prosperosi, aveva una quarta fantastica leggermente scesa con gli anni ma comunque fantastica, ed un leggins aderentissimo che non nascondeva un gran bel culo sodo, Elisa invece indossava un pantaloncino di jeans cortissimo che contornava un culetto sodo e alto lasciando le sue gambe lunghe e affusolate tutte scoperte. Sopra aveva una t-shirt bianca con scollo a v che finiva al centro delle sue splendide tettone anch’esse quarta di taglia, era proprio figlia della mamma me la ricordava in tutto, sia fisicamente che caratterialmente.
Ovviamente Caronte prese per mano Elisa ed iniziò a farla roteare su se stessa non dicendo niente ma toccandosi con insistenza il pacco’
C: Forza fammi vedere cosa c’&egrave sotto questi due straccetti che indossi’
Elisa si fermò e con fare goffo si tolse prima la t-shirt e dopo fece cadere a terra il pantaloncino’ partì un applauso’
C: mi &egrave andata proprio bene’ ahahahaha’. vieni, vieni’
Le grosse mani si fiondarono tra i seni e le gambe di Elisa che storse la faccia infastidita, io non ci vedevo più, faci il gesto di alzarmi quando subii un enorme schiaffo in faccia che mi fece ricadere sulla poltrona’
C: Lo sapevo’ Oscar legalo
D: no’
cercai di dimenarmi’ Caronte si avvicinò e rifilandomi un cazzotto alla bocca dello stomaco e altri due schiaffi’ prese una corda e mentre Oscar mi manteneva lui mi legò alla poltrona’
C: Ora vediamo se stai fermo’ fallito di merda!
Un pò intontito dagli schiaffi e mortificato dalle parole aprì gli occhi e vidi quello che mai avrei voluto vedere’ Elisa in ginocchio, Caronte in piedi davanti a lei che gli mostra un cazzo di dimensioni enormi’
C: ‘forza prendimelo in bocca’ fai vedere al paparino quanto sei brava’
Lei lo prese tra le mani, mi guardò per un attimo che sembrò infinito e poi iniziò prima con piccole leccate e poi pian piano fece sparire quella grossa cappella in quella che credevo fosse una piccola boccuccia’
Piccola boccuccia un cazzo’ restai meravigliato nel guardare con quanta sapienza riusciva a spompinare quell’enorme arnese. Lo leccava, lo baciava e lo ingoiava, se lo teneva in bocca andando su e giù senza prendere fiato, lo cacciò per poi ripartire con lo stesso trattamento. Non riusciva a farselo entrare tutto in gola tanto era lungo e soprattutto largo, ma non si scoraggiò e spingendo fin che poteva cercava di ingoiarne quanto più possibile’
C: ahahahah hai capito la piccolina di papà cosa sa fare, altro che inesperta’ leccami le palle’
La prese per i capelli le sfilò il cazzo dalla bocca e lei come una soldatina ubidiente senza opporre resistenza iniziò a leccargli le palle mentre con la mano destra non smetteva di segargli l’asta, le leccava una alla volta. E poi le faceva sparire in bocca. Caronte aveva delle palle enormi.
C: Vieni bella signora vieni fammi vedere di che pasta sei fatta’
Fece inginocchiare anche Susanna al suo cospetto e togliendo il cazzo dalle attenzioni di Elisa, visibilmente infastidita, le sbattette in faccia il grosso cazzo’ mia moglie a differenza di Elisa sembrava impaurita da quell’arnese e con timida inesperienza lo prese in mano e lo portò alle labbra’ aprì la bocca ma riuscì a farsi entrare solo mezza cappella’ iniziò a leccarlo dalla base fino alla punta, con una mano gli faceva una sapiente sega e con l’altra gli massaggiava le palle’ Nel frattempo Caronte fece alzare Elisa ed iniziò divertire con le sue stupende e sode tette’ le leccava e le strizzava, ci giocava e le baciava per poi immergersi con la testa dentro’ Restai ancora più sorpreso nel guardare la mano di Elisa che si allungava sul cazzo marmoreo di Caronte e scostando quella della mamma iniziò a segarlo in maniera forsennata’
L’atmosfera si era fatta bollente stavo assistendo ad un film porno ma le protagoniste erano mia moglie e mia figlia’ con mia sorpresa notai di essere eccitato a quelle scene, ma non solo io. Oscar, che era al mio fianco si era sbottonato i pantaloni e cacciando il cazzo fuori si stava facendo una sega senza ritegno’
La mia attenzione venne rapita dal suono delle parole di Caronte
C: VENGOOOO’
Susanna non fece in tempo a spostarsi ed alcuni fiotti di sborra le finirono in bocca gli altri andarono ad imbrattare il suo viso’ erano quattro cinque schizzi di una portata impressionante’ poi diede uno spintone ad Elisa e le ordinò’
C: Vai piccolina tu sei più brava ripuliscimi l’uccello’
Senza protestare Elisa prese l’uccello in mano e tra leccate e succhiate lo fece uscire scintillante. Caronte si sedette sulla sua sedia e lanciò la maglietta di Elisa a Susanna..
C: Tieni pulisciti con questa’ ahahahahah
A fianco a me sentii Oscar lamentarsi ed esclamare tutto il suo disappunto perché con quelle scene da lì a poco sarebbe venuto anche lui. Non finì neanche di parlare e Caronte lo invitò ad avvicinarsi e le porse mia moglie’
C: ‘ tieni concludi pure con lei, mentre tu, e si fece sedere Elisa sulle gambe, sei solo la mia appena mi riprendo continuiamo con il servizio completo’
Io protestai’ non &egrave giusto avevi detto solo tu’ bastardo’ sei un vigliacco’ nel dire questo mi si avvicinò mi diede un altro schiaffo e’
C: Stai zitto che sei anche tu arrapato’ ora ti faccio vedere io’ Mario non restare sulla porta entra anche tu completa l’opera’ c’&egrave un regalino anche per te questa volata’ ahahahah
Non mi ero accorto che Mario non era uscito dalla stanza ma se ne stava in disparte a gustarsi lo spettacolo ed inevitabilmente a smanettarsi l’arnese’
Anche Mario si avvicinò, mi guardò e con area rassegnata’
M: scusa’ ma non resisto
Anche lui era con il cazzo difronte mia moglie. Era in ginocchio con due cazzi in mano segandoli entrambe e alternativamente succhiandoli’ Non ci misero molto i due a venire inondandole il volto e la maglietta. Che dopo aver svuotato le palle, ovviamente le viene ordinato di ripulire i due uccelli’
D: Ora hai ottenuto quello che volevi faccene andare, dicci quale giorno ed a che ora ci dobbiamo trovare alla stazione per partire’
C: ahahahah’ finito’ ahahahah’. Abbiamo solo iniziato’ non avere fretta’ ora ho gustato l’antipasto tra poco dobbiamo iniziare a mangiare’ ahahahahahah

Continua….

per commenti o giudizi maxxxissimo@gmail.com SECONDO CAP.
Erano passati una quarantina di minuti da quando Caronte e tutti gli altri si erano approfittati della mia famiglia. Io ero sempre legato a quella poltrona, mia moglie era seduta su una sedia con area sconsolata ed a stento mi guardava, Mario e Oscar parlottavano tra di loro e mia figlia era sulle gambe di Caronte che socializzava con area distesa come se lo conoscesse da tempo, chiacchieravano, ridevano, lui ogni tanto le accarezzava il culo ed a lei non dava fastidio, anzi…

Questa calma apparente però venne interrotta dalla vista di un bacio che Elisa si stava scambiando con Caronte… un bacio interminabile ed osceno, le due lingue si avviluppavano come anguille, si mordevano le labbra si succhiavano la lingua come se fosse l’ultima cosa che facevano… Mia moglie mi guardò basita… io stentavo a credere ai miei occhi… Tra me e me feci una considerazione: va bene prima che eri costretta ma ora significava che ti piaceva… puttanella che non sei altro…

Dopo questo bacio interminabile si alzarono dalla sedia e si accomodarono su un divanetto, lei seduta a gambe spalancate e lui in ginocchio che le leccava la fica… gli spostò lo slip e continuava a leccare ed a infilare la lingua nella fica di mia figlia che piacevolmente si godeva il servizietto… ad un certo punto si girò mi guardò e disse…

C: te lo aspettavi? questa &egrave la tua piccolina… una vacca in calore ahahahahah

e mentre lui la apostrofa in malo modo lei si liberò completamente delle mutandine, lo prese per la testa e se lo tirò verso di lei intimando di leccargliela ancora… ovviamente lui non prestò resistenza ed iniziò una fantastica leccata a quella splendida fica rosa, doveva essere proprio buona lui la succhiava, la leccava se la gustava… gli passò la lingua da per tutto arrivando fino al buchetto del culo facendo sobbalzare di piacere Elisa… si staccò da lei solo perché Oscar richiamò la sua attenzione…

O: Caronte ma secondo te lei ci può mai lasciare così? sta facendo la difficile sta puttana…

Mi girai e vedi Oscar e Mario senza pantaloni con il cazzo già in tiro che cercavano di approfittarsi di mia moglie, ma lei non voleva e li mandava via dimenandosi e spingendoli…

C: Ehi tu… non fare la difficile fai tutto quello che dicono loro perché se non vuoi tu, quando ho finito con questa troietta in calore cominciano loro… hai capito?

Susanna con area di sconfitta smise di dimenarsi ed iniziò con la mano a menare l’uccello di Oscar mentre Mario (quel bastardo) gli stava frugando la figa… Intanto Elisa era intenta a leccare di nuovo il cazzone di Caronte. Come prima, lo leccava, lo mordicchiava, lo succhiava se lo ingoiava poi lo cacciava, gli sputava sopra e dopo se lo ficcava di nuovo in gola, gli massaggiava le palle per poi iniziare a leccargliele. Le succhia voracemente fino a quando Caronte la prese per i capelli e le ordinò di mettersi a pecorina sul divano…

C: mostra la fichetta a papà fatti vedere mentre ti scopo…

… si mise dietro di lei, non trovò ostacoli nel penetrarla, Elisa aveva una fica bagnatissima, complice anche la super minetta fatta prima da quel bastardo. Dopo alcune spinte di moderata pressione entrò con prepotenza nella sua intimità facendola emettere gridolii di dolore che mano mano sotto i suoi sapienti colpi diventarono gemiti di piacere. Caronte ci sapeva fare spingeva in maniera animalesca quel suo grosso cazzone nel corpo di mia figlia. Lei compiaciuta, accompagnava i movimenti… Essendo rapito dal trattamento che Caronte stava facendo ad Elisa mi ero completamente dimenticato che Susanna era in balia degli altri due… mi girai e vidi Susanna piegata in avanti su una sedia con il culo bene in mostra che stava spompinando Oscar e dietro di lei quel bastardo di Mario che le stava scopando la fica violentemente… lei non sembrava disturbata dallo sbattere di Mario anzi, mi accorsi che le piaceva perché il trattamento che riserva al cazzo di Oscar era di gran lunga superiore a quello di prima, più appassionato, direi quasi amorevole… I due si guardarono, si diedero il cinque, ebbero un cenno d’intesa e si scambiarono le posizioni. Oscar senza mezzi termini inserì con foga inaudita il cazzo dentro mia moglie che quasi la faceva cadere dalla sedia tanto che Mario ridendo affermò…

M: …talmente lo hai spinto in fondo che l’ho sentito io da qua che gliel’ho messo in bocca…

…e scoppiarono a ridere… sentii un’altra risata, era quella di Caronte che sentendo i due parlare non potette fare almeno di esclamare…

C: meno male che sto cornuto non ha portato i soldi… se no, ci perdevamo sto ben di dio… ahahahahah

Tra le risate dei tre, i gemiti di mia moglie e il mio sguardo rapito da quelle oscenità senza poter fare niente… si sentì…
‘meno male!!!

Calò il silenzio…

…era Elisa che intanto si era messa a cavalcioni su Caronte e lo cavalcava come una cavallerizza esperta… con i piedi sul divano saliva e scendeva dalle gambe di Caronte percorrendo tutta l’asta senza lasciarne neanche un lembo fuori, poi si fermava ed iniziava tipo a twerkare su quell’uccello in maniera indecente, ma con un abilità che mi era venuto di nuovo il cazzo duro.

A quelle parole Caronte trovò nuove forze ed intanto lei cavalcava lui da sotto le dava dei colpi potentissimi… quello spettacolo era un misto di rabbia, mortificazione ma con mia sorpresa godimento… vedere quel culo salire e scendere con una tale forza, vedere quel volto deformato dal godimento ma ancora più bello ed arrapante, sentire schiafff… scchiafff… che ad ogni discesa quel culo sbatteva sulle gambe di lui… non capivo più niente…

Mamma mia che scopata era la voce di Mario che aveva riversato tuto il seme sulla faccia di mia moglie, mentre Oscar da dietro non dava cenni di cedimento.

…Non ce la faccio più a stare in ginocchio, fammi girare, erano le parole di mia moglie esausta… Oscar la fece sedere sulla sedia e invece di infilarglielo dentro le stringe le tettone e glielo mise in mezzo. Parti una spagnola con annesso pompino che dopo poco Oscar ripetette lo stesso finale di Mario… imbrattò non solo il viso di Susanna ma anche il seno prosperoso…

le ore più lunghe e più umilianti della mia vita non erano ancora finite… Elisa ancora alle prese con Caronte esclamò…

E: Basta non ce la faccio più, sono venuta tre volte mi sento sconquassata, ti prego vieni…

Lui la guardò, se la tolse da dosso e non curante della richiesta la fece sdraiare sul divano, le salì sopra a fare la classica posizione del missionario. Pensando a tutto quello che le aveva fatto poteva sembrare la cosa più normale, ma i colpi che le dava erano di una potenza spaventosa… sempre nella posizione del missionario si stese a peso morto addosso a lei, con le mani le brandiva il culo da dietro e con il bacino le dava dei colpi potentissimi, tanto che Elisa gridò …vengo, vengo, non ti fermare…. vengoooo….. all’ultimo urlo lui si tolse da dosso e mirando alla faccia gli riversò una quantità infinita di sperma sul viso, in bocca e sulle tette…

Caronte si accasciò su una sedia con l’aria soddisfatta di chi si era fatto una grande scopata ed Elisa ancora distesa sul letto a gambe aperte sonnecchiava dalla stanchezza, come in trans di godimento. Dall’altra parte mia moglie si stava ripulendo il volto e le tette sempre con la t-shirt di elisa ed iniziava a rivestirsi…

D: abbiamo finito hai avuto quello che cercavi bastardo…

C: Zitto cornuto… se avevi il buon gusto di tacere ti avrei fatto spompinare da questa troia di tua figlia, guardati… sei pietoso… hai il cazzo duro… Fallito!!!! Oscar slega sto stronzo… no aspetta… tra quattro giorni in stazione, venite da via Pincaldi &egrave più sicura. Ciao Tesoro sei stata fantastica, rivolgendosi ad Elisa.

E: no, tu sei stato fantastico… che gran cazzo che hai… Addio maschione!!!

E nell’oscurità di un’altra stanza Caronte sparì con i miei soldi e la mia dignità!!!

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