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Racconti Erotici Etero

Luglio.

By 24 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

 

 

Quando mi svegliai, quella domenica di Luglio, non ero molto allegra. Però, quando seppi che ero stata invitata a pranzo dalla mia amica, la situazione cambiò. L’amica in questione aveva invitato anche suo fratello Filippo,  31 anni, che non vedevo da parecchio tempo. Nonostante avesse 12 anni più di me era sempre stato presente nei miei sogni erotici. Passai il resto della mattinata a prepararmi, era un pranzo informale ma non volevo apparire troppo in “versione casalinga” ai suoi occhi, quindi decisi di indossare degli shorts neri e una semplice maglietta bianca; optai per un reggiseno e un perizoma nero. Quando arrivai a casa della mia amica, lui non era ancora arrivato. Quando arrivò, poco dopo e accompagnato da due amici, lo riconobbi subito. Bello e affascinante, come sempre, dall’alto del suo metro e ottanta, capelli neri, barba un po’ accennata e due occhi verdi capaci di farti eccitare con una sola occhiata. Mi venne incontro e mi salutò con un abbraccio e un bacio sulla guancia destra, ricambiai con un sorriso. Scambiammo due parole, i soliti convenevoli e vidi che nutriva dell’interesse per il mio reggiseno che si intravedeva sotto la maglietta, ma feci finta di nulla. La mia amica -sua sorella- ci intimò a sederci per iniziare a mangiare; lui si sedette accanto a me. Durante il pranzo la sua mano iniziò ad accarezzarmi la gamba, su e giù.. poi, lentamente, scivolò verso l’interno coscia, sempre più vicino agli shorts. Ero davvero eccitata, continuavo a chiacchierare cercando di far finta di niente per non dare nell’occhio e lui faceva lo stesso. Chiacchieravamo tutti di un libro uscito da poco nelle librerie e, nel frattempo, lui infilava le sue dita sotto i miei shorts per poi iniziare ad accarezzare il clitoride da sopra il perizoma; spalancai le gambe per dargli la possibilità di muoversi meglio tra le mie gambe. Il suo dito superò la barriera causata dal perizioma e iniziò a muoversi sul mio clitoride con dei movimenti circolari per poi smettere improvvisamente e ricominciare ancora, con il solo scopo di farmi impazzire. Continuò così per un po’ fino a quando non lo sentii scendere più in basso dove inizio a penetrarmi con molta calma, prima con un dito, poi con due. Proprio quando stavo per raggiungere l’apice, smise di colpo. Avevo bisogno di riprendermi, quindi dissi che sarei andata a fumare una sigaretta nel cortile e, uscendo, gli lanciai un occhiata per fargli capire di seguirmi; poco dopo, infatti, arrivò nel piccolo cortile dietro casa. Non feci in tempo a dire una parola che mi spinse contro il muro e mi baciò. Morivamo entrambi dalla voglia di finire ciò che avevamo iniziato, così si sbottonò i jeans, mi sollevò contro il muro e spostandomi shorts e perizoma, mi penetrò con decisione. Iniziò a scoparmi con una foga mai vista e, per evitare gemiti che avrebbero destato sospetti nelle persone che ci attendevano in casa, continuò a baciarmi. Arrivammo entrambi all’orgasmo e lui rimase per qualche secondo dentro di me, respirandomi sul collo. Mentre cercavamo di ricomporci mi disse “Sei cresciuta, finalmente. Non vedevo l’ora” e sorrise. Io riuscii solo a biasciare un “A chi lo dici”, sorridendogli. Prima di rientrare in casa si avvicinò, mi cinse la vita con il braccio destro, mi toccò il sedere con la mano sinistra e mi baciò, facendomi scappare un altro sorriso..


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