Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Lui

By 7 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Apri il tuo guardaroba, non ti fermi ad un rapido sguardo dei tuoi soliti vestiti, stavolta serve fare di più, ti inginocchi per arrivare allo scaffale più basso, allunghi il braccio per afferrare ciò che desideri, ne estrai una busta semplice, color perla, con il bordo rosso, conosci bene quella busta, tiri fuori un paio di autoreggenti nere, uno slip traforato dello stesso colore, nel fondo della busta prendi una scatola di piccole dimensioni, sono i tuoi gioielli, al seno indossi due piccoli ciondoli, uno per ogni capezzolo, sono cerchi d’argento appena visibili, risplendono alla luce opaca della stanza, ti osservi allo specchio vestita, gambe lunghe ed affusolate, ventre ben definito, seno piccolo, spalle esili, pelle candida, una lunga chioma nera ti incornicia il volto, sai che piacerai anche a lui, ti vuole così e in nessun altro modo, indossi una camicia velata ed esci dalla tua stanza, accendi la televisione, l’appartamento &egrave in disordine, non ama il tuo modo di tenerei gli spazi in cui vivi, questo ti fa sussultare lievemente, inizi a raccogliere i panni sparsi sul pavimento senza neanche pensarci, come fosse un gesto meccanico. &egrave tardi, controlli il tuo viso allo specchio, un accenno di trucco, leggero ma non troppo, stai finendo di togliere i piatti sporchi dal tavolo della cucina, senti suonare alla porta, un minimo di distrazione in più avrebbe fatto cadere i piatti sul pavimento, respiri, vai ad aprire, alzi lo sguardo, &egrave bagnato, non ti sei accorta che fuori diluvia da diverso tempo, sai che lui non ama coprirsi con l’ombrello ne altro, non gli hai mai chiesto il perché, senza esitare lo fai accomodare dentro. non proferisce alcuna parola, ma tu sai già cosa fare, prendi la sua giacca e la sistemi in soggiorno, ti sta osservando, il suo sguardo pesa su di te, si guarda intorno, questa volta non fa nessun commento, ritorni da lui, ti chiede di portargli da bere, subito ti dirigi in cucina, noti che ti tremano leggermente le mani, non ci fai caso, fai ciò che devi fare.
Sei in ginocchio davanti a lui, &egrave seduto sul divano, ti accarezza dolcemente la testa, ti lasci cullare da quella mano, appoggi il viso sulle sue ginocchia, ti mette una mano sotto il mento, il tuo sguardo si incontra con i suoi occhi scuri, inumidisci le labbra con la tua lingua, un gesto inaspettato da entrambi, senza smetterti di guardarti ti slaccia la camicia trasparente, i tuoi ciondoli lasciano scoprire un seno turgido, bianco, con un dito tira delicatamente un capezzolo facendo presa dal piccolo anello, ora con più decisione prende anche l’altro, inarchi la schiena, stringe entrambi i capezzoli tirandoli a se, le sue dita fredde ti fanno sussultare, si ferma. Scosta i capelli dal tuo volto, sfiora la tua guancia diventata rossa per l’eccitazione, spinge la tua bocca verso il suo basso ventre, ti osserva mentre tiri la lampo dei pantaloni verso il basso e metti al nudo il suo membro, ti ferma, prende nuovamente il tuo viso, lo fa avvicinare piano alla punta del suo membro che si fa più turgido, vorresti avventarti su di lui, ma sai che non contempla la fretta, l’ultima volta che hai azzardato un movimento troppo affrettato ti &egrave stato proibito di toccarlo, ha semplicemente usato il tuo corpo per il suo principale bisogno e desiderio, ti sei sentita un piccolo oggetto nelle sue mani, la sensazione ti ha fatto sentire a disagio, vorresti non ripeterla, potresti, ma per ora ti attieni scrupolosamente alle sue regole. Senti che spinge la tua bocca verso di lui, la apri piano e senti il suo calore, con un gesto improvviso sei costretta ad inghiottire il suo membro per l’intera lunghezza, hai le mani fermate dal suo braccio, segui la sua mano che muove la tua bocca avanti e indietro, senti il suo sapore, fai scorrere la lingua su di lui, lo senti, la tua saliva bagna quella carne così calda, vieni guidata ad una velocità sempre più alta, senti di poterlo far giungere al godimento, ma vieni interrotta, tira bruscamente i tuoi capelli all’indietro, ti osserva, la tua bocca &egrave bagnata dei suoi umori, stai ansimando. Sei in ginocchio davanti a lui, immobile, ti ha appena detto di toglierti gli slip, tu esegui, glieli porgi, aspetti in ginocchiata che dalle sue labbra esca una richiesta,un richiamo, un rimprovero, qualsiasi cosa pur di spezzare quel silenzio in cui il tuo ansimare risuona impetuoso nella stanza. Sei girata di schiena, con le mani giunte dietro di te, legate dal tuo stesso intimo, ora puoi girarti di nuovo, &egrave sempre seduto sul divano, le sue gambe muscolose sono divaricate ma sempre eleganti, il suo corpo trasuda virilità, vorresti avvicinarti, non puoi, ti osserva, appoggia la sua mano sopra il suo membro, lo avvolge, inizia a percorrerlo lentamente, osservi la sua carne che risente di quella pressione, vorresti assaggiarlo nuovamente, non puoi, senza smettere di fissare i tuoi occhi continua aumentando la forza, la sua mano scorre per l’intera lunghezza del suo membro. Abbassi lo sguardo, immediatamente ti richiama, non devi guardare per terra, devi guardare la sua mano, così fai, senti un’eccitazione incontrollabile provenire dal basso ventre, irradiarsi fin sopra il petto, ti mordi la lingua, come se quel gesto potesse mettere a freno la tua sempre più crescente brama del suo sesso, sul suo volto noti degli accenni di eccitazione, sai che sta per venire, cerca invano si soffocare dei gemiti sommessi fra i suoi denti digrignati, guardi il suo membro crescere di grandezza, la carne si tende per lasciare uscire il suo sperma caldo, tu prontamente ti avvicini, te lo permette, appoggi la lingua sulla punta del suo sesso, ne ingoia l’eccitazione, senti la sua mano accarezzarti i capelli.
Hai le labbra umide, dopo aver pulito il suo godimento rimani con la testa china, ansimante, senti il tuo corpo bagnarsi, stringi le gambe una contro l’altra, ma questo non serve. Il suo respiro &egrave ritornato regolare, mette una mano attorno al tuo collo, senza stringere troppo, delicatamente, ti fa girare, appoggi la parte superiore del tuo corpo sul tavolo basso che prima si trovava dietro di te, il tuo sedere &egrave esposto alla sua vista, ti senti nuda, inerme, gli anelli sui tuoi capezzoli tintinnano al contatto con il vetro freddo del tavolo, cerchi di girare la testa, ma non riesci a vederlo, senti una sua mano premerti contro la schiena, attraversarla sfiorando ogni singola vertebra, percepisci i tuoi umori aumentare, bagnare le tue stesse gambe, il peso del suo sguardo &egrave di nuovo su di te.
Con un gesto deciso entra dentro il tuo corpo, senti il dolore irradiarsi con velocità, stringi i denti, premi le ginocchia contro il pavimento, non ha sfiorato il tuo sesso, che rimane aperto alla sua vista, ti ha preso da dietro, entrando con un’improvvisa brutalità, due dita si fanno ora spazio nella tua fessura. Il suo movimento &egrave lento e cadenzato, spinge il suo sesso a fondo nella tua carne, il piacere si mischia al dolore ed esce dalla tua gola con un gemito gutturale, hai il viso premuto contro il tavolo, il tuo corpo accoglie il suo, i suoi colpi entrando a fondo dentro di te, ti lasci andare, sei bagnata, stai godendo, vorresti non smettesse mai, vorresti che continuasse fino a consumarti, ma la tempo stesso aspetti impaziente il suo sperma, il suo respiro ti fa venire i brividi, le sue mani premono con violenza sulla tua pelle, accogli il suo sperma ansimante, graffiata da quelle mani affamate, rimani distesa accanto ai suoi piedi.
Lo vedi alzarsi, completamente nudo, si china su di te, libera le tue mani, raccoglie gli slip, vedi la sua figura allontanarsi nel corridoio, continui a rimanere distesa, immobile, vorresti accendere una sigaretta, ma rimani ferma a fissare la parete spoglia.

Leave a Reply