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Racconti Erotici Etero

Lui&me

By 5 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Estate 2006 era il mio primo anno, da sola a lignano’
Ero riuscita a convincere i miei a mandarmici per fare la stagione con la scusa del ‘faremmo due gite scolastiche, e per non far pesare tutti i costi su di voi, vorrei pagarmi una parte del viaggio’, proposta accettata anche se con qualche dubbio iniziale dai miei genitori.
Erano passate ormai due tre settimane.. e conoscevo Lignano come le mie tasche, quel martedì sera si era deciso con gli amici di andare al Besitos, discoteca sulla spiaggia che veniva aperta ogni martedì sera’
Come sempre mi ero tirata quella sera per uscire, trucco leggero ma non troppo, capelli liberi sulla spalla’pantaloni neri a sigaretta, maglietta bianca scollata, molto scollata sul davanti, sandali con tacco 8 bianche aperte davanti.. sotto avevo le mie culotte portafortuna blu e un semplice reggiseno a balconcino nero’a dimenticavo.. per completare il quadro avevo la mia borsetta nera preferita che portavo sempre con me.
Ero in un angoletto con il resto del gruppo quando lo vidi, vicino a noi c’erano un paio di ragazzi, che Silvio uno del nostro gruppo sembrava conoscere, lo notai subito, un’po’ più alto di me, moro occhi chiari e un sorriso beffardo quasi di sfida’nella storia lo chiamerò E.
Quel ragazzo che quella sera mi affascinava più di tutti, mi aveva fatto un paio di domande su chi fossi, da dove venissi e quanti anni avessi, stranamente o forse segno del destino conosceva San vito, paese dal quale venivo e cosa ancora più incredibile i suoi abitavano non molto lontano dalla mia cittadina, e dato che lui studiava a Lontano, tornava su nei finesettimana per stare con loro, ed ovviamente anche lui era a Lignano per la stagione.
Ci lasciamo con la quasi consapevolezza che ci saremmo rivisti, ed infatti lo rividi qualche ora dopo al Drago, altra nota discoteca.
Mi piaceva, dio se mi piaceva, e devo dire che sapeva anche muoversi sulla pista da ballo’ lì ci fu un susseguirsi di baci, alcuni rubati altri più goduti ma tutti fortemente voluti’
La serata sembrava si stesse chiudendo.. essendo le 3 e mezza di mattina decidemmo di tornare a riposare, dovendo svegliarci alle 8 per andare al lavoro;E. Si offrì di accompagnarci a casa con la sua auto, proposta che accettammo, accettai con molto piacere’ arrivati a casa gli altri scesero e mentre stavo per farlo pure io, mi trattenne, dicendo :-non vorrai andartene così, infatti non volevo’ mi fermai e cominciammo a parlare del più e del meno, in macchina’ quando mi baciò di nuovo e comincio a mettermi le mani sotto la maglietta’ non capivo ma non volevo che solo da poche ore che ci conoscevamo finisse tutto lì’ ma sapeva come prendermi.. non aveva ventitre anni per nulla’ le sue parole avevano una forza di persuasione incredibile su di me, e le sue dita che continuavano a farsi strada su di me.. tra le mie gambe , unite alla lingua che disegnava la sua esperienza sul mio collo mi fecero bagnare, avevo voglia e lui lo sapeva, in fondo era quello che voleva.
Non so come ma ritrovai sui sedili posteriori con lui’ ero rimasta solo con l’intimo addosso, ed anche quelli volarono via quando sentii la sua lingua spostarsi dal mio collo, alle mie tette leccando e torturando i miei capezzoli che erano tanto tesi da farmi quasi male; eccolo ora stava con il viso contro il mio monte di venere, mi vergognavo quasi del troppo liquido che sentivo uscire dalle mie gambe a testimonianza della mia eccitazione ma lui sembrava quasi compiaciuto da questa cosa, e lo sentii affondare il viso tra le mie cosce, o mio dio quanto mi piaceva, la sua lingua esplorava ogni mio millimetro entrava ed usciva dalla figa con sicurezza, andava a torturarmi il clitoride già gonfio e teso per l’eccitazione e con un paio di colpetti mi sentii scuotere da un’incredibile ondata di piacere seguita da involontari contrazioni dei muscoli interni vaginali, un calore che veniva dal basso ventre mi fece rimanere estasiata ancora per qualche secondo. Ripresami mi accorsi che non si era fermato nonostante l’orgasmo, ma ora mi faceva un’po’ male dato che il clitoride era diventato sensibilissimo, lui si alzo e volli restituirgli il piacere donatomi prendendogli in mano il membro , duro pulsante, cominciai con movimenti lenti lungo tutta l’asta ma non resistevo’ dovevo sentire quella durezza in bocca, dovevo prenderlo succhiarlo leccarlo e mordicchiarlo, cosa che feci e che lui sembrava molto gradire’Ogni tanto prendevo in mano anche le palle che oramai sembravano tanto gonfie che ebbi quasi paura di quanta roba potesse uscirne, le leccai e presi in bocca mentre con la mano continuavo ciò che prima la lingua faceva’ ripresi in bocca il suo cazzo e poche pompate bastarono affinché mi riempisse la bocca del suo succo, mi trattenne la testa cosa che mi indusse ad ingoiare tutto’ nonostante non fossero cose nuove per me non avevo mai ingoiato’
Nonostante ciò il suo cazzo non voleva saperne di tornare giù’ almeno non completamente.. quindi ripresi il lavoro di bocca ed in poco riprese pieno vigore’ mi stese e mi penetrò dolcemente, facendomi gustare ogni pezzo della sua carne’ mmm quanto mi piaceva sentirmi piena riempita; cominciò a cambiare ritmo facendomi sussultare, cambiava continuamente ritmo’ cosa che rendeva impossibile prevederlo ma il risultato non si fece attendere ebbi un secondo orgasmo che mi scosse tutta e che mi fece stringere i muscoli della vagina attorno al suo cazzo’ leggevo uno sguardo di godimento sul suo viso e decise che fosse arrivato il momento di impalarmi’ mi fece alzare, si mise seduto e mi sedetti sulla sua asta, come una lama nel burro entro facilmente senza problemi e cominciai un fatale su e giù accompagnato dalle sue mani sui miei fianchi’
Non passo molto tempo che pure lui non ce la fece più e togliendosi velocemente venne.
Ero stanca.. i vetri della macchina erano pieni di vapore.. e non mi ero accorta che fossero già le sei e mezzo di mattina’ disse una frase che mi colpì’ :- se tutte le sedicenni sono così.. allora al diavolo le ventenni, questo mi fece sentire quasi orgogliosa.. insomma dovevo essergli piaciuta’
Mi rivestii e non avendo il cellulare dietro mi lascio il suo numero’ giuro che non mi ricordavo il suo nome’ e così lo salvai sotto il nome Drago’ (tutt’ora nella mia rubrica il suo numero è salvato sotto quel nome)’ mi era piaciuto ma non pensavo di rivederlo finché un giorno’
A casa sua’

Passati un paio di giorni.. decisi di chiamare E’ ero agitata e bene o male sapevo che prima o poi l’avrei fatto..
Era sabato sera e mi trovavo davanti al Kursaal per un’altra serata di pazzie con una mia amica’
Quella sera avevo azzardato per un paio di pantaloncini bianchi, molto’molto corti’ calze velate stivaletti neri tacco 8 e maglietta a maniche molto scollata a maniche corte bianca’
Sotto avevo un bel completo intimo sempre bianco.. composta da perizoma e reggiseno a balconcino che accentuava la mia terza abbondante.. quasi quarta’
lo chiamai.. e passato il primo momento d’imbarazzo’ decidemmo di rivederci ‘ a casa sua sta volta’
E. sarebbe passato a prendermi il giorno dopo, e non vedevo l’ora’ Arrivata la tanta agoniata serata.. mi portò nell’appartamento dove viveva’ con altri 3 ragazzi.. cosa che si notava non essendoci tracce di mani femminili nell’arredamento’
Facendo il barman come lavoro riuscì a preparare in quattro e quattr’otto due bibite una per me e una per lui’non sapendo cosa fosse chidendoglielo mi rispose che era la sborra di tutti e quattro insieme’ cosa che per un momento mi fece passare la voglia di bere la bevanda’
Seduti sul divano iniziò a baciarmi carezzandomi la pancia e spogliandomi piano piano’
Decidemmo di spostarci in camera da letto’ dove finì di spogliarmi completamente’si stese e mi fece prendere in mano il suo cazzo già bello duro’ non resistevo già solo a guardarlo mi sentivo bagnare tra le gambe.. lo presi in mano.. cominciando con un lento movimento su e giù lungo tutta l’asta’ avvicinai la mia bocca alla cappella e piano piano me lo mi si quasi tutto in bocca’ lui sembrava gradire.. emettendo qualche sospiro di piacere’ lo tolsi dalla bocca e cominciai a baciare l’asta di qua e di là’ mi faceva impazzire ed ormai aveva raggiunto lo stato di massima eccitazione’ duro teso e fiero mi stava davanti’ e non smettevo di toccarlo e ammirarlo in ogni suo pezzo’ riprendendolo in bocca, ingoiai la cappella e ricominciai a muovere la lingua velocemente su di essa’ E. non resistette molto a questo trattamento poichè venne copiosamente riempendomi la bocca della con la sua calda sborra.. che ingoiai subito.. anche se feci un’po’ fatica da tanta che era’
All’improvviso mi girò’ e cominciò a penetrarmi con le dita..prima uno.. poi due e infine pure il terzo’ ero così eccitata che non mi rendevo conto che gli chiedevo di penetrarmi di più.. più forte e più veloce’ ansimavo e i miei umori non cessavano di uscire copiosamente’
Raggiunsi il massimo del piacere quando con la lingua mi lecco il clitoride’ era un movimento lento alternato al veloce andirivieni delle dita’ mi bastò poco e venni pure io mugolando di piacere’avuti gli ultimi spasmi’ lui mi fece impallare’
‘Oh mio dio’.. questo fu il mio primo pensiero.. lo sentivo.. sentivo tutto il suo cazzo dentro di me.. iniziai a muovermi su e giù giocando con i miei capezzoli’ fissandolo negli occhi’ urlandogli quanto stavo godendo e quanto il suo arnese duro mi stesse provocando piacere.. lui sembrò ricevere una carica in più mi trattenne per i fianchi e comincio a muovermi sempre più velocemente su e giù.. questo movimento .. su e giù, su e giù mi sembrava un idilio’ più mi entrava dentro e più lo desideravo’più entrava dentro più gli chiedevo di penetrarmi più forte.. più veloce’di più chiedevo di più’
Lui a questo punto si tolse quasi completamente da me’ stavo per lamentarmi quando mi ripenetrò in modo violento forte.. quello che volevo.. questo basto a farmi raggiungere il secondo orgasmo’ che con le contrazioni attorno al suo cazzo sembrò dare il colpo di grazie.. lui usci da me e mi venne ancora una volta in bocca’ma questa volta non riuscii ad ingoiare tutto’ qualche goccia mi sfuggì e mi cade sulle tette’ lui le raccolse e me le spalmò sulle labbra che leccai subito leccando anche il suo dito…
Ero soddisfatta.. e anche lui mi sembrò molto soddisfatto’ rimanemmo a letto ancora un’po’ parlando e facendoci qualche coccola’
Ci conoscevamo da poco.. ma già sapevamo che l’affinità tra di noi.. avrebbe creato un certo tipo di rapporto’dopo questo avemmo altri due incontri simili’ capitò che arrivasse il mio ‘periodo rosso’ ma la voglia di lui l’avevo sempre.. così chiese se l’avevo mai preso dietro’ sapendo già la risposta.. glielo avevo detto che dietro ero ancora vergine’ così decise che arrivata ora’ di sverginare quel bel buchino’ decise di sodomizzarmi’
Ma questa è tutta un’altra storia’

Se vi è piaciuta o volete darmi qualche suggerimento scrivetemi ‘
Voglio ringraziare tutti coloro che mi scrivono per darmi consigli e magari farmi notare eventuali errori… grazie a tutti.. continuate a scrivermi..

La mia prima.. sodomizzazione.

La voglia di rivederlo oramai era cresciuta in me e non perdevo occasione per farlo’
Purtroppo ero nel mio periodo rosso’ ma eravamo tutti e due liberi così mi propose.. anzi riuscì a convincermi a provare a prenderlo dietro’ nonostante la titubanza iniziale’
Ancora una volta mi trovavo a casa sua.. nel suo letto’ con una voglia di sesso troppo accesa per farmi ostacolare dal ciclo’ avevo messo un assorbente interno e mi ero preparata al meglio per piacergli’
Pantaloncini e maglietta bianchi coordinati alle scarpe sempre bianche’ un intimo non molto appariscente ma molto sensuale.. reggiseno e perizoma in pizzo nero’
Arrivata li parlammo un’po” cercai di capire se era quello che volevo veramente’ e mi convinsi dell’idea che prima o poi avrei dovuto farlo .. quindi perché aspettare,
Dopo le prime effusioni’ passionali baci che esprimevano tutta la nostra voglia’ dolci morsetti sul collo e un pompino per farlo alzare al massimo…
Presi in mano il cazzo e cominciai a menarlo lungo tutta l’asta. Abbassai la testa e cominciai a leccargli la cappella già gonfia e lucida, feci passare la lingua lungo tutta la sua lunghezza scendendo fino alle palle mi sentivo molto troia in quel momento’
Quando fermo la mia testa capii che era giunto il momento’ cercai di prolungare l’attesa continuando con la mano .. ma lui mi fece girare’ si spalmo uno strano unguento (penso fosse vaselina) lungo tutta l’asta. Sulla cappella ma soprattutto sul mio buchino cominciando ad aprirlo con un dito’ che anche sembrava entrare senza problemi’ne infilò un secondo cominciando a massaggiarmi il clitoride con l’altra mano libera’provavo sensazioni contrastanti.. il piacere che mi provocava massaggiandomi il clitoride.. e il piccolo dolore che sentivo dietro’
Piano piano mi prese i fianchi con tutte e due le mani’ e punto il suo tesissimo cazzo all’entrata del mio sfintere’ non spinse’ ma pompo’ fu molto delicato e nonostante l’abbondante unguento cosparso il mio buchetto fece un’po’ di resistenza’ un’po’ alla volta si fece strada in me.. in quel momento mi sentivo veramente piena’ ancora quelle sensazioni contrastanti.. dolore e piacere’ dolore e piacere in un susseguirsi che sembrava ormai una danza’ non avrei mai pensato di prenderlo dietro.. quando ero più giovane e se ne parlava tra amiche.. mi chiedevo come si potesse trarre piacere dal prenderlo in culo..e in quel momento avevo la mia risposta.. la stavo provando sulla mia pelle’ e mi piaceva.. nonostante il doloroso inizio.. cominciavo ad avvertire qualche sensazione di piacere anche dietro.. mi piaceva e lui se ne accorse’ comincio a spingere entrando completamente e sentii le sue palle sbattere contro la figa’ anche quello mi piaceva.. mi piaceva tutto in quel momento e non capivo più nulla’ ero come in trans rapita da quel entrare e uscire da me’ dal rumore delle palle che sbattevano sulla figa e dalla sua voce’ si la sua voce.. sembrava che gli piacesse molto e penso che il fatto di avere il buchetto molto stretto .. lo facesse godere ancora di più’ gli piaceva e la sua voce era ormai deformata dal piacere.. si unì pure la mia.. la mia voce.. non riuscivo a capire come fosse possibile’ eppure godevo’ sentivo quei mugolii : mm si mi piace.. ancora ti prego, ti voglio fino in fondo’ continua continua’
Poco dopo lui venne’ mi venne nel culo.. mi trattenne per i fianchi in una stretta ancora più forte.. e sentii i suoi schizzi’ li sentii tutti.. uno due tre.. mi sembrava non finissero più’ godevo.. appena si tolse da me.. ci stendemmo sul letto’
Io non ero ancora venuta’ ma mi alzai col il culo ancora dolorante .. lui mi tirò per le braccia facendomi ricadere sul letto.. mi aprì le gambe.. e cominciò a leccarmi il clitoride’ leccava, stringeva e massaggiava’ con i denti ogni tanto mi mordicchiava.. ma volevo solo godere’ volevo raggiungere sull’apice durante la quale non capisci più nulla’ ti concentri solo sul piacere che stai provando’
Quando con un ultimo colpo di lingua sentii l’orgasmo salirmi.. preceduto da forti spasmi di piacere al bassoventre mi lasciai ancora una volta andare e ansimai senza ritegno’ questa volta mi sembrava molto più forte e intenso delle altre volte’ respiravo’ in modo disordinato’ ero felice.. e soddisfatta’ ancora una volta’ mi aveva sorpreso e fatto provare una cosa nuova’
Purtroppo il periodo di stagione era passata, e ognuno dovette tornare a casa.. ma lui.. non l’avevo dimenticato come lui non si era dimenticato di me’ decidemmo di rivederci ‘ a san vito ‘ lo facemmo e ci divertimmo ancora una volta in macchina sua’
Una notte feci un sogno’ un sogno in cui venivo sottomessa.. e obbedivo a degli ordini.. la cosa mi aveva eccitato in una maniera ‘ una cosa mai provata.. e decisi di dirglielo’ di raccontargli questo mio sogno.. che volevo a tutti i costi sperimentare’ lui era eccitato da questa cosa.. insomma superare certi limiti’
Dimostrò di esserne all’altezza nell’incontro successivo.. quello dal quale i nostri incontri cambiarono’ si cominciava a parlare di Dominazione’

Se vi sono piaciuta anche in questa confessione scrivetemi’
Per suggerimenti e commenti scrivetemi

Baci dove volete smuack smuack a tutti
Non mi sono mai descritta fisicamente, sono alta un 1.70 ho capelli neri lunghi e mossi, occhi marroni labbra naturalmente carnose’il giusto’ penso di avere un bel fisico.. ho un bel fisico.. non è per vantarmi’ solo la verità .. e a conferma di questo non mancano i continui complimenti avanzati da diversi tipi di uomini di diverse età.. piaccio e ne sono consapevole.. per finire la descrizione.. ho una quarta di seno e un culo da paura, bello tondo e sodo..molto sodo… ereditato da mia madre.. e aiutata dalla mia etnia(sono di origini africane)’ infine ci sono un bel paio di gambe.. non lunghisisme ma proporzionate al resto del corpo’umm i piedi.. se a qualcuno interessasse’ porto un 38/39 (dipende dal modello di scarpa) di piedi’
Vi basta per immaginare come sono fatta ?
Eccovi la storia.. e continuate a scrivermi le vostre impressioni e eventuali proposte o commenti’
Baci dove volete :** smuack

Ti prego’ trattami male, Fammi tua.

Il sogno.. quel sogno che tanto mi aveva eccitato, ormai stava per avverarsi’ E. mi avrebbe trattato come desideravo, mi avrebbe usata, mi avrebbe fatto godere godendo’ gli sarei appartenuta.. anche se solo per quella sera.. forse’sarebbe stato il mio padrone’
Scrivendoci i messaggi nelle diverse volte che ci sentivamo al cellulare, avevo capito che pure a lui la cosa eccitava, così spinta anche dalla curiosità.. gli chiesi se gli avevano mai fatto un pompino mentre guidava’ lui rimase subito colpito dalla mia domanda.. forse fino a poco prima non ci aveva mai pensato’ e così gli feci venire anche la voglia’ la voglia di farsi spampinare mentre guidava’ si eccitava solo a pensarci’
Ci dovuto vedere per le 5.30 quel giorno.. e già da alcuni giorni prima.. pensandoci mi veniva un nodo al cuore.. e mi mancava il respiro.. il solo pensiero mi eccitava così tanto.. che diverse volte non riuscìì a non toccarmi immaginando lui che mi ordinava le più svariate cose’arrivando quasi subito all’orgasmo’
Avevo deciso di indossare qualcosa di semplice’ tanto sapevo già che fine avrebbero fatto i miei vestiti’ avevo optato per una camicetta bianca un’po’ scollata sul davanti’ pantaloni neri lunghi.. e scarpe sportive ma eleganti.. i capelli avevo deciso di legarli in una coda.. lasciando davanti la frangetta libera’ truccata e pronta uscii .. arrivo e ci dirigemmo verso il solito posto.. ormai era (e lo è ancora) diventato il nostro posto segreto’ appena in macchina sua.. notò il nuovo taglio di capelli.. dicendo che gli piacevo e che mi stava bene.. che stavo molto bene’
Non passarono pochi minuti che stavamo parlando quando inizio il gioco.. stava guidando quando mi disse ‘fammi un pompino’adesso’ se il buon giorno si vede dal mattino’ da come mi ero bagnata sentendo solo il suono di quelle parole.. quell’ordine’ sapevo già che per l’ennesima volta. Mi avrebbe sorpreso.. con un’po’ di preoccupazione iniziale.. gli sbottonai i pantaloni.. e cominciai’ presi in bocca il suo cazzo già sull’attenti’ lo accolsi con le mie labbra e la mia lingua… e comincia a coccolargli le palle con la mano’ non mi ci volle molto.. mi bastarono semplici su e giù con la bocca.. leccate lungo tutta l’asta per farlo venire, venne riempendomi tutta la bocca’ non mi tolsi.. presi tutto il suo piacere e ingoiai senza fiatare, (per fortuna non era in curva quando venne’)
Dopo poco si fermo’ eravamo arrivati’
‘Spogliati’ mi disse, appena mi misi comoda.. ‘ti voglio nuda..’ sentii un brivido in me’ una cosa che partiva dal basso ma che sembrava andasse insieme ai pensieri dalla testa’ ‘muoviti’ , provavo piacere.. ma anche paura.. un pizzico di paura.. per quello che sarebbe successo se non avessi ubbidito’
Mi spogliai’ completamente’nuda’mostrandomi a lui.. nuda..come lui mi voleva.. nuda’ai suoi occhi’ nuda.
‘Toccati’ fammi vedere come ti tocchi.. quando sei sola”, mi prese la mani.. appoggiandole sulle mia grandi labbra;ero bagnata e lui lo sapeva’ sapeva che ero eccitata e che sarei stata completamente sua’.
Iniziai a toccarmi’ dimenticando dove ero e soprattutto con chi ero’ mi toccavo e pensavo solo a raggiungere l’orgasmo.. stava per arrivare lo sapevo’ lo sentivo.. quando lui che nel frattempo si era tolto i pantaloni mi prese la mano e l’appoggiò sul suo membro che ormai aveva ripreso consistenza.. lo inghiotii, giocandoci mordicchiandolo ogni tanto , ci passavo la lingua .. lo leccavo su tutta l’asta dimenticandomi di me stessa.. non pensando più a darmi piacere ma solo a fargli capire quanto amassi il suo cazzo.. prendendomi la coda con una mano ogni tanto mi bloccava alla base del suo arnese, facendomi mancare per qualche secondo il respiro’mi dettava lui il ritmo..e io volevo quello.. volevo proprio quello’lo volevo’la sua voce mi riprese’ ti ho per caso detto di smettere di toccarti ?…continua con l’altra mano” si.. era quello che volevo.. e mentre mi toccavo con la mano.. lui comincio ad occuparsi del mio bucchetto dietro’toccandolo.. mettendoci un dito dentro.. e cominciando a prepararlo per la fase successiva’ogni suo comando mi sembrava, che attendevo con impazienza mi faceva eccitare sempre di più e anche questo.. lui lo sapeva.. sapeva che mi piaceva..lo sa.
All’improvviso stendere mi prese le gambe e mi penetrò.. senza dire nulla.. un colpo violento due.. tre.. . sii mi piaceva.. ne volevo sempre di più.. volevo anche vedere che faccia avesse’ che espressione .. cosa stesse provando in quel momento.. così aprii gli occhi.. e lo guardai in faccia.. non avrei dovuto .. forse’ ‘mi vuoi sfidare? Mi stai sfidando ?mi disse E. dandomi dei colpi ancora più forti.. faccendoni avere due orgasmi di fila’uno dietro l’altro.. cosa che mi distrusse non poco’MI facce girare a pecorina’ non era quello che volevo.. non volevo sfidarlo.. ma non osavo dire nulla, non osavo contraddirlo’ mi penetrò dietro in modo non poco violento.. e cominciò a muoversi dentro di me.. mi faceva male.. ma allo stesso non volevo che smettesse, è possibile provare piacere e dolore’ nello stesso momento ? stava succedendo a me.. lo stavo provando ed era stupendo’ sentii dire’ ti prego fa più piano, mi fai male’ l’avevo detto io’ non ne ero cosciente.. ma era stato detto’ lui per un attimo si fermò’ io girai per guardare, cercare di capire cosa avesse intenzione di fare’ quando spinse la mia schiena ancora più giù.. bloccandomela con una mano e ricominciò a scoparmi selvaggiamente’ mi stava facendo impazzire’lo volevo sempre di più, lo volevo tutto in me.. quando mi faceva più male del solito.. urlavo, ansimavo più forte’ cercavo di farglielo capire.. ma da questi miei segnali lui sembrava essere sempre più eccitato, gli piace quando urlo, quando esprimo la mia eccitazione’venne’ dette gli ultimi colpi e mi venne in culo, riempendomelo tutto’ ero piena.. e contenta’ ero felice , felice di aver scoperto qualcosa di nuovo, qualcosa che mi piace.. ero sicura che quel tipo di dominazione avrebbe influenzato non poco, i futuri rapporti sessuali che avrei avuto, e così fu.. da quel giorno.. mi sentii veramente sua, sua nel corpo’ e nella mente .

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