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Maledetta vacanza a Santo Domingo

By 22 Luglio 20215 Comments

Ciao a tutti, questo racconto é un racconto reale, ho variato i nomi delle persone e alcuni aspetti per la privacy.

Mi presento, mi chiamo Paola e ho 28 anni. Sono una laureanda in Legge, ho appena finito la specializzazione e sto facendo tirocinio in uno studio legale. Sono sempre stata una persona impegnata nel sociale, nel volontariato e vengo da una famiglia molto acculturata che mi ha trasmesso determinati valori. Convivo con Claudio, il mio uomo, di un una decina di anni più grande, il nostro amore é nato all’università dove lui lavorava come docente. É il tipico uomo intellettuale e ombroso, categoria di uomini che mi ha sempre affascinata. Insomma sono una ragazza perbene, culturalmente formata.
Oltre al nutrimento culturale amo anche prendermi cura della mia salute. Infatti sono vegetariana, ecologista, curo la mia alimentazione, adoro fare esercizio fisico e mantenermi in forma. Ogni tanto faccio fatica a coinvolgere Claudio nell’andare correre o nel fare movimento, essendo lui un pigrone.
Il motivo per cui sto scrivendo é perché da 2 anni ho un macigno sulla coscienza, si era affievolito ultimamente, ma ora che abbiamo deciso di sposarci e di avere figli questo macigno é tornato prepotentemente a turbarmi e a non farmi dormire. Non so se raccontarlo o no a Claudio,e anzi se qualcuno avesse consigli da darmi sono ben accetti. Quello che sto per raccontare é uno sfogo, vi prego non giudicatemi, e tu, amore mio, perdonami.
Due anni fa mia sorella ci aveva regalato una vacanza di una settimana in un villaggio a Santo Domingo, francamente sia io che Claudio non abbiamo mai amato questo genere di vacanze frivole e baracconesche, tanto più che abbiamo sempre fatto vacanze impegnate, a sfondo culturale. Ma siccome era un regalo, pensammo che forse poteva essere un modo per staccare completamente e per farci una settimana di relax e letture in spiaggia.
Purtroppo a due settimane dalla partenza Claudio trovò il lavoro della vita come docente, e siccome ormai avevano prenotato, insistette perché andassi con la mia amica di infanzia Sonia. Un po’ riluttante accettai, e decisi che ne avrei approfittato per rilassarmi in spiaggia e dormire.
Sull’ aereo Sonia fece un paio di battute tipo: “ma Claudio lo sa che ci sono gli animatori che ci provano con tutte?.ahahahha”….io ovviamente ridevo e constatavo quanto squallido sarebbe andare in un villaggio vacanze per tradire il proprio uomo. Ovviamente mi piace il sesso, ma lo vivo come cosa intima, e solo con il mio partner.
Arrivate al villaggio ci assegnarono il nostro bungalow, noi volevamo subito andare in spiaggia. Così ci cambiammo, prendemmo le creme, e ci dirigemmo verso il nostro ombrellone. Ancora prima di arrivare in spiaggia venimmo fermate da due ragazzoni del villaggio. Avranno avuto sui 22 anni massimo, si chiamavano Eddy e Nelson, e si presentarono come insegnanti di sub e ci invitarono molto insistentemente a fare una lezione la mattina dopo. Io non avevo molta voglia, Sonia insistette per andare, così ci prenotiamo per la mattina dopo, e andammo in spiaggia.
La mattina dopo Sonia si era beccata una bella insolazione, io decisi di andare da sola alla lezione, anche per correttezza verso i ragazzi che avevano sicuramente rifiutato altri appuntamenti per la nostra lezione.
Arrivai così da sola in spiaggia, dove Nelson ed Eddy stavano già preparando il gommone a motore. Mi fecero accomodare, si sedettero ai miei due lati, e mentre Nelson dirigeva il timone verso il largo, Eddy mi guardava sorridente in modo un po’ morboso, cosa che mi fece pensare che forse potevano aver capito male, vista probabilmente la quantità di turiste straniere europee che andavano li per sollazzarsi con i maschietti locali. Il problema era che erano due maschi estremamente attraenti, con fisici scolpiti, gambe tornite, e bicipiti enormi, e trovarmi in mezzo a loro sinceramente mi faceva un certo effetto. Loro lo capivano, e fu ovvio che cominciarono a flirtare in maniera abbastanza esplicita. Quello che successe gli immediati minuti dopo ho continuato a scacciarlo dalla mia mente per mesi e mesi, ho fatto finta di non ricordare, di dimenticare, ma purtroppo mi ricordo tutto, e mi sento un verme.
Ricordo chiaramente Eddy che mi riempiva di complimenti, che mi diceva quanto fosse fortunato il mio ragazzo, che mi diceva come poteva essere che mi avesse mandata in vacanza da sola e tutte queste cose. Ad un certo punto si alzò in piedi davanti a me e si abbassò il costume, sfoderando un pene di almeno 24 cm, largo come una lattina, con due testicoli grandi come albicocche, che non avevo mai visto in vita mia. Ricordo chiaramente che nel giro di 30 secondi mi trovai in ginocchio con il suo arnese in bocca, mentre con una mano gli massaggiavo quelle due palle enormi. Ero come in trance, salivo e scendevo sull’asta, leccavo la cappella, scendevo in basso e mi infilavo i testicoli in bocca leccando il perineo, per poi risalire fino alla cappella che ciucciavo avidamente. Ogni tanto gli leccavo gli addominali e il petto alzandomi leggermente in piedi mentre lo segavo, per poi tornare ad occuparmi di quell’enorme cazzo prepotente e duro. Ad un certo punto, ero così in balia di quello stallone superdotato, che mentre gli leccavo le palle e lo segavo, scesi ancora e cominciai a leccargli il culo, cosa che a Claudio non avevo nemmeno mai immaginato di fare. Gli leccavo e succhiavo natiche e sfinteri, per poi tornare alle palle che mi infilavo un bocca e leccavo in maniera roteante, mentre intanto lui grugniva e sembrava estremamente felice del trattamento. Tutto questi mentre Nelson rideva e mi tirava le pacche sul culo. Ad un certo punto capii che stava per venire, i testicoli cominciarono a salire leggermente, e mi venne copioso in bocca. Io bevvi tutto, e lo tenni in bocca per altri 30 secondi, fino a tirarlo fuori senza più una goccia. Mentre lo guardavo in viso lui era raggiante e stupito allo stesso tempo, io gli sputai sulla cappella, me lo rinfilai in bocca, e risucchiai di nuovo fino a che la cappella non fu completamente asciutta e pulita.
Subito dopo non sapevo che pensare, ero rossa in viso, estremamente eccitata, e anche molti turbata. Per non pensare a nulla mi tuffai in mare, stetti in acqua senza guardarli per 5 minuti , poi risalii sulla barca e gli dissi che la cosa finiva li e di accompagnarmi a casa. Il problema era che Nelson si era denudato e mi chiese lo stesso trattamento, decisi di accontentarlo, ma gli dissi fermamente che dopo non avrei fatto altro. Lui disse di non preoccuparmi, che non ero obbligata, e che comunque poi non avrebbero detto nulla a nessuno. E fu così che lo succhiai anche a Nelson, leccandolo ovunque e in ogni posto, facendolo urlare dal piacere, e facendomi venire in faccia. Finito anche con lui loro rispettarono i patti, mi riportarono a riva e mi salutarono. Tornai in stanza mentre Sonia stava leggendo un libro, e gli dissi che l immersione era stata stancante e avevo bisogno di dormire. Mi sono sentita un verme tutta la vacanza, e quando incrociavo i due giovani stalloni a cui avevo fatto un pompino, cambiavo strada e facevo finta di niente.
Ora non so che fare, é passato un po’ di tempo,e il pensiero mi tormenta. Glielo dico o no? Capirebbe?

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