Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Mara 2

By 17 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

La mattina la sveglia fu come una doccia fredda e quanto successo la sera prima
rimase a livello di un sogno per tutto il giorno e per alcuni giorni a seguire.
Un giorno Mara era a casa in convalescenza per un influenza che non voleva
andarsene e nel pomeriggio chissa’ perche’ ripenso’ a quella sera… rivivendo
tutto ad occhi aperti….. Era tutto il giorno che ci pensava finche’ si
decise… avrebbe raggiunto quella fermata in auto per prendere il bus della
stessa ora dell’altra volta.
Prese l’autobus e aspetto’ seduta nell’ultima fila le 2 fermate successive e
intanto ripensava a quanto era successo quella sera… era come se rientrasse
in un sogno, provava lo stesso senso di irrealta’, le stesse sensazioni, la
stessa eccitazione alla quale il suo corpo stava gia’ rispondento… il cuore
era…in gola.
Come se si fossero dati appuntamento lui sali’… evidentemente era un
abitudinario della stessa linea e alla stessa ora… chissa’ chi era, cosa
faceva… penso’.
Stessa modalita’… lui non la guardo’ nemmeno ma si sedette di fianco a lei
in coda, stavolta non erano soli, altre tre persone erano in piedi attaccate ai
supporti come loro l’ultima volta.
Mara non riusci’ a dir nulla e nemmeno a guardarlo… quando si sedette di
fianco a lei chiuse gli occhi aspirando a pieni polmoni per sentire il suo
profumo e si sbilancio’ impercettibilmente per sentirsi sfiorata mentre lui si
sedeva. Mantenne gli occhi chiusi e degluti’ 2 volte… com’era possibile che
il suo corpo reagisse in quel modo?…. Strinse le gambe… strette come per
calmare quel bottoncino pulsante che si sentiva tra le gambe e il suo seno
reagi’ contemporaneamente.. indossava solo una maglietta e un reggiseno tipo sportivo e senti’ i suoi capezzoli gonfiarsi e irrigidirsi… apri’ gli occhi e
abbasso’ lo sguardo…. i capezzoli spingevano duri sotto la maglietta in un
modo imbarazzante. Incrocio’ le braccia sul petto in un impeto di vergogna…
“Belli…” sussurro’ lui… “c..c..cosa??” sussurro’ con voce rotta Mara….
Lui si giro’… i suoi occhi marroni.. profondi la scrutarono negli occhi e si
abbassarono sul suo seno come per risponderle….
“sembra abbiano bisogno di esser curati…” disse lui…
Mara non si capacitava del fatto che non riuscisse a parlare.. normalmente ad
un approccio del genere avrebbe quantomeno mandato a fanculo il malcapitato…
ma lui…. no!.. lui la faceva sentire arrendevole, quasi sottomessa… sentiva
che in un’altra situazione gli avrebbe concesso tutto… e soprattutto avrebbe
esaudito a ogni sua richiesta.. Mara era senza parole… era in preda del desiderio, in preda di lui, dei suoi
occhi e della sua voce….decise di prendere da quella situazione tutto quello
che veniva…
“cosa vuoi da me..?” disse Mara con un filo di voce…
Lui sorrise e non rispose e si alzo’ lentamente per farle capire che se voleva
poteva seguirlo…

Scesero… lei lo segui… era buio
Mara camminava un metro dietro di lui…
Lui si fermo’ sotto un piccolo ponticello e si appoggio’ al muro e Mara giunse
di fronte a lui…
In un secondo lui la prese per i polsi e la butto’ al muro, senza farle male
ma facendole capire che chi decideva… era lui.
Con le sue labbra a 2 centimetri da quelle di Mara sussurro’…”sfilati le
mutandine”
Mara ormai era schiava della situazione e senza esitare sfilo’ le mutandine
da sotto la gonna di cotone che arrivava al ginocchio…..
Lui le prese e le mise in tasca senza staccare lo sguardo da lei… si chino’
lentamente mentre sfilava dall’altra tasca un metro circa di corda… ”
Dio…. e adesso?…. che cazzo… in che guaio mi son messa?”…
Mara si accorse che non doveva temere e che era solo uno strano gioco….
Lui in ginocchio sollevo’ la gonna e le indico’ di reggerla….. Il suo viso
era a pochi centimetri dalla sua fighetta che con i pochi raggi di luce che
raggiungevano quella zona, risultava lucida…. umida…
Lui prese la corda e con abilita’ la appoggio’ sulla sua fessura madida e poi
con una strana legatura intorno alla vita. Il risultato era una specie di
mutandina di corda… stretta in vita e tesa tra le gambe.
Mara senti’ la corda stringere a fondo tra le grandi labbra e il clitoride
confio premuto di lato….Mara prima rimase immobile poi con ancora la gonna
tra le mani fece un passo verso di lui…la sensazione era quella di esser
sottoposta a una specie di tortura. La corda se lei si muoveva, produceva
pressione e strofinamento e la stimolazione era fortissima… penso’ ” Dio se
non me la toglie potrei venire solo camminando…”
“Adesso seguimi ” disse lui…. “… ma devi controllarti…… abbassa la
gonna e vieni con me… trattieniti che c’è gente…”…
” Coooosaaaa????…” penso’ Mara… ma lo segui dietro l’angolo dove c’era
l’entrata di un Pub.
Lui le fece strada e si sedettero a un tavolino all’angolo della stanza in
quel Pub buoio fumoso e con una ventina di persone ai tavoli…
La musica era alta….” Rock anni 80… bello” penso’ Mara mentre in una
specie di Trance cercava di non ascoltare la stimolazione della corda….. ..la musica era alta e di quella che Mara adorava…
La situazione era surreale… la musica la invitava a muovere il culetto sulla
sedia ma ad ogni piccolo movimento era una fitta di piacere….. La gente
attorno le impediva di lasciar sfogare il piacere….
Mara sentiva la gonna sotto di se umida… ” come faro’ ad alzarmi???”
Lui aveva i gomiti sul tavolino e il viso tra le mani… e la fissava negli
occhi…..sorrise si alzo’ e dopo un minuto torno’ con due birre…..
Il gesto le provoco’ piacere….. era un attenzione e nello stesso tempo un
messaggio… non le aveva chieso cosa voleva bere ma aveva deciso lui….
Alzando un po la voce e avvicinandosi a lui dalla parte opposta del tavolo gli
disse… ” hai intenzione di torturarmi a lungo cosi’??.”
“Solo finche’ lo vuoi…” lui rispose.
Mara rimase senza parole… la situazione la stava letteralmente facendo
impazzire…..
Come se le avesse letto nel pensiero lui disse…. “voglio che ti muovi con
questo ritmo… ma… non devi venire… assolutamente!!!” .. e dicendolo
allungo’ una mano sotto il tavolo e fece scorrere la mano dal suo ginocchio….
su… ver la coscia fino a sfiorare la corda con il polpastrello delle dita…
” La stai bagnando tutta….. come ti senti??”…
Mara lo guardo’ .. capi’ cosa provava e cosa lui voleva sapere….
Si alzo’ quel tanto che bastava per arrivare con le labbra vicino al suo
orecchio…ù
“… una Troietta…. mi sento una Troietta come non mi son mai sentita….e
la cosa mi piace”… e aggiunse… “.. solo che nonso’ quanto resistero’ senza
venire”…. dicendo cosi’ si sbilancio’ indietro e si risedette. Il movimento
provoco’ un ulteriore pressione dandole un orgasmo improvviso… violento…
inatteso….. riusci solo ad abbassare gli occhi e a stringere il bordo del
tavolo con le mani…. schiudendo le labbra……..”Bastardo..” le sfuggi…..
ma lo disse con un sorriso guardandolo negli occhi…. coperta dalla
musica….
Lui la guardo’ e le disse….. é solo il primo che voglio regalarti stasera…
rilassati se ci riesci….

Mara cerco’ di bere un po della sua birra .. le sue labbra e la sua bocca
erano bollenti….depose il bicchiere e fece scivolare una mano sulla gamba….
era bollente… la fece scivolare piu’ su approfittando del fatto che era sotto
al tavolino e che c’era poca luce…
Quando le sue dita ragginsero il suo inguine si senti’ fradicia….
La corda era completamente bagnata e questo l’aveva un po’ gonfiata e tesa….
. Affondava tra le sue labbra e il clitoride era gonfio e duro, il solo
sfiorarlo con un dito le fece sfuggire un gemito che comunque nessuno
senti’…… tolse la mano…. e allungo’ la mano sopra il tavolo porgendo le
dita a lui….. gli sfioro’ le laggra con le dita bagnate e disse… ” guarda
cos’hai fatto…..” lui senza rispondere le assaggio’…… “di cosa
sanno?”…. ” di miele” disse lui.
Mara era come se stesse vivendo in un sogno… continuava a muoversi e sentiva
il prossimo orgasmo salire…… sudava, era bollente….
Prese una biro dalla borsa e scrisse qualcosa su un tovagliolino e lo porse
al suo torturatore….
“Non hai ancora deciso quando scoparmi?”….
Scelse bene queste parole… voleva stuzzicarlo… non ce la faceva piu’… e
mentre lui leggeva si sfilo’ la scarpa e allungo’ il piede… su… sotto il
tavolo sul “pacco ” di lui….. Era gonfio , duro e caldo….. lo guardo’
mentre lo faceva e sorrise…. Lui sullo stesso pezzo di carta , dovo essersi fatto porgere la penna scrisse
qualcosa……
“vai in bagno e siediti sul piano di marmo dei lavandini”..
Mara lesse e mille pensieri affollarono la sua mente…. ” che faccio?…
vado?… e se entra qualcuno…???…”… “posso sempre fingermi ubriaca e
riuscire”… penso’…..
Mara si alzo’… e con passo lento si avvio’ ai bagni… ad ogni passo la sua
fighetta sembrava urlare….. ma riusci’ ad arrivare ai bagni senza doversi
aggrappare a qualcosa in preda all’orgasmo… si trattenne… entro’ e si
sedette sul marmo.
Era freddo… ma Mara era talmente bollente che la cosa’ non la disturbava…
Passarono due minuti buoni…. lei sorrise pensando che lo stava facendo
apposta a farla aspettare…. mentre aspettava non resistette e fece scorrere
una mano sulla gamba… lenta… sempre piu’ su…
Lui entro’… “che fai???” disse in modo perentorio… ” non ti ho detto che
potevi toccarti!!!”….
“ss..scusa” sussurro’ Mara…
Lui si avvicino’ guardandola negli occhi e la bacio’ voracemente… la sua
lingua si faceva spazio tra le labbra gonfie e calde di mara….. Lei dischiuse
la bocca e si lascio’ baciare…..
Lui estrasse un coltello e in un secondo le taglio’ la corda… liberandola
dal supplizio… In un attimo due dita di lui la stavano penetrando… a
fondo… ma ferme immobili….
Mara stacco’ la bocca e sussurro’ al suo orecchio… “cazzo… ti prego non
star fermo… sbattimi… sbattimi!!!”
“Ok, questo te lo concedo…” disse lui… riprese a baciarla sbattendola con
due dita….. ogni volta che la penetrava il suo palmo sbatteva sul
clitodide… e Mara….impazziva…..
” Vengo… vengo… non smettere” disse Mara staccando la sua bocca dalle
labbra di lui….
“No!! non ancora”…. ordino’ lui… staccandosi completamente e arretrando di
un metro…. Mara rimase….. cosi’… a gambe semiaperte…. spoingendo in
avanti il bacino quasi a cercare qualcosa contro cui strofinare il suo
clitoride ormai bollente… ” bastardo!!!…. fammi vanire….. ” ” dai ti
prego….”
Lui rimase immobile aspettando che l’apice del piacere scemasse un po’….
Quando si rese conto che Mara stava calmandosi…. si mise in ginocchio
davanti a lei seduta e aprendole mene le cosce affondo’ la lingua nella sua
fighetta….
Mara reclino’ la testa all’indietro sospirando mentre lui lavorava con la sua
lingua… poi con le dita…. sbattendola… leccandola, succhiando il
clitoride in bocca per giocarci da dentro la bocca con la lingua…….
Il tutto duro’ finche’ il respiro di Mara gli fece capire che stava venendo
e… di nuovo si fermo’…..
“Noooo…. ti prego…. scopami… non ce la faccio piu’…”
Lui non rispose… sorrise e le mise le mani sotto le ascelle facendola
scendere dal ripiano….. abbasso’ le spalline del vestito scoprendo il suo
seno e i suoi capezzoli gonfi e duri come sassi…..poi appoggiandole le mani
sulle spalle le fece capire che voleva che si abbassasse…
Mara non ci penso’… si mise in ginocchio…. con la cappella di lui a 1
centimetro dalle sue labbra…. era grossa, gonfia.. lui non dovette dire
nulla….. la mano di mara si appoggio’ sulle sue palle… stringendole un
po’… provocando un ulteriore tensione al suo cazzo gia’ duro come
marmo…… sfioro’ la punta con la lingua e inghiotti’ subito la cappella….
succhiava e muoveva la testa ma era troppo grosso…. la sua bocca riusciva a
succhiare poco piu’ della cappella… appoggio’ l’altra mano sul culo di lui
per spingerlo a s…. e continuo’…. sentiva il suo respiro crescere e voleva
sentire il suo fiotto caldo nella sua bocca……. stava per venire quando si
stacco’…la fece alzare, la giro’ e fece appoggiare il suo seno sul marmo…
mettendola a 90 gradi…..
Mara si immaginava in quella posizione, vista dall’esterno…. sapeva che la
sua fighetta esposta cosi’ doveva essere calda e gocciolante…. chiuse gli
occhi e aspetto’…
Senza toccarla lui si avvicino’… e Mara senti’ qualcosa di duro e caldo…
premere all’entrata della sua fighetta….
Fu un colpo unico, decisoa fondo… Il suo cazzo la riempi’ subito e a fondo.
Mara si morse le labbra… non voleva fargli capire quanto le piaceva, stavolta
voleva godere… voleva venire.
Lui prese a pompare sbattendo il bacino sul suo culetto ogni volta… le sue
palle gonfie e tese ogni volta sfioravano il clitoride e lei…… moriva…
Ogni volta che lui entrava ed usciva , la sua cappella gonfia stimolava il
clitoride dall’interno facendolo ogni volta gonfiare e sporgere…… Non smise
stavolta…. e mentre Mara si lasciava sfuggire parole confuse…… sulla
parola “…scopami senza smettere….. mentre sto venendo….”… Mara
venne……
Fu un orgasmo lungo… intenso…….. e lui non smise di scoparla nemmeno
mentre lei stava venendo………..
Lui si stacco’… e per qualche secondo Mara rimase immobile….. poi… alzo’
gli occhi guardando nello specchio e…. lui non c’era piu’….
continua… forse… :)
————
Sudata,con i capelli scompigliati Mara si riguardo’ allo specchio, le sue labbra erano rosse e tumide Da tanto aveva succhiato quella cappella , troppo grossa per entrare bene e completamente nella sua bocca. Sorrise e si porto’ le dita alla bocca e le succhio’ . Le sue dita avevano il suo sapore misto a quello di lui e questo la fece trasalire. Sempre quardandosi fece scorrere le dita piu giu fino in mezzo ai seni, si guardo’ sorrise e lentamente si disse allo specchio.. Mara, non sapevo tu potessi esser cosi’ splendidamente troia.. Solo a pronunciare quella parola senti le gambe tremare ricordando l’ultima volta che l’aveva pronunciata.. Mentre implorava di esser scopata. Resasi conto che la sua serata era finita si riassetto’ meglio possibile e decise di chiamare un taxi aspettando fuori dal pub. L’aria era fresca e Mara non riusciva a togliersi quel sorriso dalle labbra.——–

Cazzo!!! Gia’ le 8!!! Mara aveva sentito la sveglia delle 7 ma si era riaddormentata dopo averla spenta… Questo le avrebbe portato un ora di ritardo al lavoro.. Doveva fare in fretta!!! In bagno si guardo’ e.. Non era proprio presentabile, occhiaie troppo evidenti , capelli arruffati.. Non ce la posso fare penso’. Non c’era alternativa, chiamo’ in ufficio e si invento’ la scusa migliore che le veniva : ingorgo stradale, cell scarico e non aveva potuto avvisare.. Un giorno di ferie.
Mara gironzolo’ per casa con addosso ancora la sua t shirt e gli slip cosi’ come si era svegliata . Un caffe’ le basto’ per prendere contatto con la realta’ . Giornata piovosa , fredda e grigia. Meglio! Mi godo la mia cuccia , penso’. Mara si sedette al Pc , i suoi sensi erano intorpiditi e la sua pelle stranamente sensibile. Chiuse gli occhi e cerco’ di rivivere la serata scorsa. Le sue dita percorsero le labbra, il collo , giu fino All’ inguine. La sua pelle ea come se fosse rimasta alla sera prima . Cazzo che voglia , penso’ e sorrise tra se.

Leave a Reply