Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Mare, Beach Volley, Sesso. La giornata perfetta.

By 29 Luglio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo ormai a fine luglio, girare per le strade di una località di mare diventa veramente rigenerante per chi come me è costretto a lavorare tutta la settimana in un ufficio di città. Nonostante sia sabato non ho intenzione di dormire fino tardi, mi sono svegliato presto per fare la mia solita sessione di allenamento mattutina, mediamente corro una decina di km, mi aiutano a rimanere in forma e a sentirmi bene per il resto della giornata. Tornato a casa saluto l’amico che mi ha ospitato per il weekend, e mentre lui cerca di riprendere conoscenza dopo le sempre troppo poche ore di sonno vado a farmi una doccia. Mentre mi spoglio ho un attimo di soddisfazione guardando il mio corpo allo specchio, mi capita di rado ma quando riesco a notare gli effetti dei duri allenamenti a cui mi sottopongo mi arrivano delle iniezioni di autostima veramente incredibili. La fortuna di una buona altezza, una struttura fisica longilinea e perchè no, una buona dotazione in basso, sono sicuramente caratteristiche che mi rendono orgoglioso.
Uscito dalla doccia mi infilo costume a slip e pantaloncini da beach volley, il vero motivo per cui non salto un weekend al mare. Non sono di quei ragazzi che riescono a stare fermi al sole senza fare niente, in passato ho avuto più di un problema con ex ragazze che invece vivevano la vita sulla spiaggia senza mai alzare il culo dal lettino. Io non ce la faccio, devo muovermi, sentire la fatica, correre, saltare, tutta la mia vita deve essere costante movimento. Certo, dopo la corsa mattutina qualche ora di riposo può fare solo bene, così arrivati in spiaggia prendiamo due lettini e aspettiamo con ansia il momento in cui la sabbia rovente potrà lasciarci la possibilità di giocare.
Finalmente arriva il pomeriggio e con un fare un po’ svogliato ci alziamo e ci avviciniamo al campo dove ci sono già alcune squadre che a rotazione occupano il campo. Sfortunatamente sembra che non ci siano sfide a 2 ma solo 4 sv 4: per chi gioca a beach da una vita non è sicuramente la prospettiva migliore, altri spazi, altre regole, altri schemi. Ma se questo è l’unico modo per entrare in campo dovremo farcene una ragione e ci mettiamo seduti a bordocampo aspettando che qualcuno abbia bisogno di giocatori. Passano pochi minuti e si avvicinano due giovani ragazzine, abbiamo 28 anni il mio amico e 29 io, non siamo decisamente vecchietti, ma osservandole ho lo strano presentimento che non arrivassero neppure ai 18. Un vero peccato, penso, diventeranno sicuramente due bellissime donne, ma per ora, meglio rimanere al nostro posto e aspettare. Una delle due prende immediatamente coraggio e ci chiede se la prossima partita vogliamo giocare con loro; faccio finta di pensarci un attimo, ma potrebbe essere l’unico modo per riuscire ad entrare in campo, così accetto volentieri. Appena entriamo in campo ci presentiamo tutti io, Marco, il mio amico, Alessandro, la più bassa delle due Federica e l’amica ,più timida, Valentina. In quel momento non riesco a non cedere alla curiosità e chiedo quanti anni abbiano. Rimango totalmente stupito quando scopro che Fede ha 18 anni e Vale addirittura 20, si ok, sono comunque quasi 10 anni in meno di noi, ma da quel momento ho iniziato ad osservarle in maniera differente, erano maggiorenni, perchè limitarci al beach, potevo anche fantasticare su di loro senza sentirmi in colpa. Inizio ad osservarle bene, entrambe hanno un bel seno pronunciato, probabilmente sul corpo di Federica essendo più bassa risaltava ancora di più, ma anche Valentina aveva una bella terza abbondante. Per il resto non erano due figurini da modella, la struttura fisica era leggermente robusta su entrambe, ma niente che rovinasse la proporzione dell’insieme. Inizio a pensare che siano proprio due belle ragazze. Dai primi palleggi scopro che sono entrambe anche ottime giocatrici, mi dicono di giocare a pallavolo da quando sono piccolissime e i culi che ho davanti sono sicuramente il risultato di anni e anni di allenamenti. Sono veramente una causa persa, tutti i miei amici pensano a sposarsi e ad avere figli, io sono qui che sbavo per un culo di due ragazze appena maggiorenni. Ma è veramente amore a prima vista, giocano alla grande, difendono attaccano, si lanciano su tutti i palloni, questo mi fa veramente impazzire in una ragazza, l’impegno, la dedizione, la competitività. Le partite volano via veloci tra abbracci e complimenti, rimaniamo in campo imbattuti almeno per un paio d’ore e il resto della spiaggia si deve organizzare per trovare qualcuno più forte di noi per vincere il campo. Io sono completamente andato, ho il sorriso di Federica impresso in mente e non riesco più a mandarlo via, per non parlare del culo di Valentina, così giovane, sodo, assolutamente perfetto. Appena finita l’ultima partita ci stringiamo in un abbraccio di squadra tutti insieme, nonostante la sabbia ed il sudore, nessuno si tira indietro, mi sembrava un bel modo per chiudere la collaborazione e ringraziarle. Così mentre ci stringiamo appoggio le mani sui fianchi delle ragazze, che fanno lo stesso con noi e ci ringraziano calorosamente, anzi, sento la mano di Federica che rimane ben salda su una mia natica e dal suo sorriso leggermente malizioso capisco che non ci è proprio finita per caso.
Ci dirigiamo verso le docce iniziamo a toglierci tutta la sabbia che abbiamo attaccata addosso, quando ancora una volta è Federica che prende l’iniziativa, dice che per toglierci per bene tutta la sabbia avremmo bisogno di una doccia fatta bene e propone di andare a prendere le chiavi al bar per le cabine doccia chiuse, non faccio in tempo a lanciarle un sorriso di approvazione che sta già tornando con le chiavi di due cabine, lanciandone una ad Alessandro lancia anche un – ne ho prese due così una la usate voi e l’altra noi, oppure…- a quel punto non posso non intervenire, fino ad ora aveva fatto tutto lei, era stata lei propositiva in tutto, ormai era chiaro dove volesse arrivare: – oppure una la prendiamo io e te e l’altra la lasciamo ad Ale e Valentina-. Lancia ancora quel sorriso mentre fa girare la chiave nella serratura, mi guardo intorno per controllare che nessuno potesse notare che stavamo entrando in due nella stessa cabina e con totale nonchalance entro mi chiudo la porta alle spalle. Appena mi giro lei si già tolta la parte sopra del bikini liberando il suo splendido e giovane seno, rimango ammirato osservando come i capezzoli siano assolutamente rigidi e sembra quasi che puntino verso l’alto per quanto la basi sono solide.
Mi avvicino e la bacio, lascio andare la lingua mentre con le mani inizio a massaggiare le splendide tette, sono subito stupito della sicurezza con cui muove la sua lingua nella mia bocca, sa esattamente come muoversi, cosa cercare, come avvolgermi le labbra fino quasi a morderle, mi stacco un secondo da lei e ha ancora impresso quel sorriso, una bocca larga con labbra carnose, una faccia abbastanza rotonda ma che trasmette energia e simpatia. Le lancio l’ultimo bacio mordendole il labbro inferiore mentre con la mano destra le stringo la natica destra e la avvicino al mio bacino. Il suo splendido seno a contatto con il mio petto, la mia mano che lentamente si insinua sotto al suo costume cercando di darle piacere, la sua testa che adesso si lascia leggermente andare all’indietro mentre conitnuo a baciarla sul collo. Lentamente scendo sotto il collo fino a baciarle le splendide tette, lentamente, la sorreggo con le due mani aperte dietro la schiena e lentamente scendo leccandole la scollatura. MI sposto verso un capezzolo e inizio ad assaggiarlo con vigore, prima forte poi delicatamente lo stuzzico con i denti prima di farlo scomparire nuovamente tra le labbra e la lingua. Sento i miei del tutto onorevoli 18 cm farsi largo fuori dagli slip, ma voglio darle ancora piacere, continuo a scendere leccandole la bellissima pancia non magrissima, ma abbastanza allenata da lasciare intravedere gli addominali. In questo momento poi, la sua tensione e concentrazione è chiaro che siano del tutto concentrate più in basso. Le slaccio così il cordino laterale della parte sotto del bikini e mi tuffo ad assaggiarle la splendida figa perfettamente curata. Mio dio da quanto tempo non mi capitava una ragazza così giovane, la freschezza delle gioventù concentrata in ogni bacio e in ogni morso che le lascio. Fede inizia gemere, adesso si deve tenere in piedi grazie alla forza delle braccia ben puntate sui muri laterali della cabina, le gambe leggermente aperte non hanno più la sicurezza che avevano sul campo da beach e mi lascia frugare selvaggiamente nel suo giovane sesso. – Non fermarti – sussurra, poi lo ripete, questa volta più forte, continua a tenere la bocca spalancata buttando sempre di più gli occhi al cielo, inizia a gridare il mio nome mentre mi prende la faccia con entrambe le mani e la preme più forte che riesce sul suo sesso fradicio non solo dell’acqua della doccia che continua a scendere su di noi.
Fermo per un attimo la lingua mentre vedo il suo seno muoversi all’impazzata sotto il ritmo forsennato del suo affanno, ne afferro uno quasi per reggermi mentre mi tiro su e mi rituffo in un nuovo profondo bacio avvolgente. Qualche secondo ancora, poi un suo – wow – e di nuovo quel sorriso, mi fanno capire che non ha nessuna intenzione di fermarsi. Adesso è lei che inizia a baciarmi il collo e lentamente scende fino a trovarsi faccia a faccia con il mio grosso membro perfettamente eretto. Un colpo solo, allarga la bocca più che può e lo fa sparire quasi tutto prima di chiudere le labbra, sento il glande sbatterle in fondo alla gola nel momento in cui decide di avvolgerlo e di iniziare a muoversi accarezzandone tutta la lunghezza. Si allontana un attimo continuando a segarmi con una mano, mi fissa un momento negli occhi prima di riprenderlo nuovamente in bocca, il movimento adesso prende ritmo, i suoi colpi sono sicuri e veloci, sento il piacere impossessarsi di me, mi tiene sempre più vicino a lei stringendomi le natiche, con una mano le porto dietro i capelli che stavano cadendo vicino alla bocca, forse non sembra vero ma in quel momento sono stato contento anche di poterle fare anche una semplice carezza, poi la sento stringere di più, le labbra si serrano intorno all’asta pulsante, ad ogni colpo la spinge sempre più a fondo, ormai sento il glande farsi sempre più largo dentro di lei fino a violarle la gola, il rumore dei suoi gemiti gutturali si confondono con i miei di piacere e finalmente lascio andare tutto il carico che avevo accumulato. le stringo il viso tra le mani e le riverso una grande quantità di sperma sulla lingua e sulle labbra. Penso che questa ragazza sia incredibile, non avevo mai provato una sensazione del genere, a mani basse il più bel pompino della mia vita. Qualche secondo ancora per riacquisire coscienza quando dalla cabina di finaco sentiamo chiaramente i gemiti di Alessandro e Valentina che evidentemente non sono ancora soffisfatti. Mi pulisce per un ultima volta il membro con la bocca prima di salire e lasciarmi un intenso bacio, rimaniamo per un attimo abbracciati sotto la doccia fresca prima di farci venire la prossima idea…

Leave a Reply