Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Marica e il lavabo

By 5 Agosto 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ stata una lunga giornata di lavoro, tra una faccenda e l’altra non sono nemmeno riuscito venire a casa, in pausa pranzo, per godermi una fugace mezzora con te, ma finalmente &egrave scesa la notte, finalmente &egrave arrivata l’ora di staccare.

18:30 mi alzo di scatto dalla sedia pensando ‘vaffanculo va, anche oggi &egrave andata’, a passo svelto, mi dirigo vero la mia libertà, senza nemmeno aspettare i miei colleghi per la consueta chiacchierata tra l’ufficio e la macchina.
150 Km/h, il mondo mi scivola attorno velocemente mentre mi dirigo da te.
Arrivo a casa e ti trovo li, in cucina che prepari il pranzo, mi dirigo verso di te senza nemmeno salutarti, le parole sono strozzate dalla voglia che ho di averti, un bisogno così forte e così intenso che mi brucia dentro, sto quasi male, ho voglia di te, del tuo corpo, dei tuoi occhi e dei baci.
Ti saluto con un lungo bacio, il contatto con le tue labbra mi calma, mi rende lucido, ho voglia di sentirti gridare’ mentre elaboro questo pensiero le nostre lingue si stanno già intrecciando e continuo a baciarti, poi mi ritraggo, ti mordo dolcemente il labbro inferiore e poi ricomincio ad esplorare la tua bocca con la mia lingua.
Questo bacio sembra durare un’eternità, le mie mani si muovono da sole sul tuo corpo, mi spingo contro di te che ormai sei bloccata contro il lavabo, ti faccio sentire il mio cazzo, ho già raggiunto la completa erezione anche senza preliminari, ti giro di schiena e ti faccio piegare a 90, il tuo petto finisce a mollo nel lavabo, facendo così risaltare le tue enormi tettone’

Ti tiro giù legghins e perizoma, per un attimo rimango stordito dallo spettacolo della tua figa nuda, ricordo che questa mattina saresti andata a fare la ceretta, il tutto mi eccita ancora di più, riprendo lucidità, con i pollici ti allargo le labbra della figa ed inizio a baciarla, dopo una serie di veloci bacetti inizio a far scorrere la mia lingua per tutta la lunghezza della tua apertura, una, due ,tre volte iniziando a gustare il tuo sapore, ormai sei piacevolmente fradicia ed ho praticamente ignorato il tuo clitoride.
Mentre ansimi e mi chiedi di penetrarti interrompo un attimo le leccate e mi concentro sul clitoride, ormai gonfio e pulsante, te lo pizzico leggermente, le tue grida mi fanno venire sempre più voglia di stuzzicarti, di tormentarti, lo succhio con molta delicatezza, lo mordicchio leggermente e finisco con delle leccate abbondanti.
Tu sei al settimo cielo, hai già goduto più volte, ora &egrave il mio turno, tutto questa attesa mi ha caricato tantissimo, il bisogno &egrave ormai doloroso, estraggo il mio cazzo dai boxer ormai bagnati, te lo infilo dentro in un colpo solo, fino a sentire le mie palle contro il tuo culo, tu gridi, io inizio a fare avanti e indietro, velocemente, da quanto sei bagnata il suono che si sente &egrave degno di un film porno, ‘ciak’ ‘ciak’, oddio che suono fantastico provoca il mio cazzo quando entra dentro di te.

Non sono più una persona, in questo momento sono allo stesso livello di un animale che non sente altro che il bisogno di svuotarsi, continuo a scoparti ancora e ancora, il ritmo &egrave serrato, sembra che sto correndo una maratona, il cuore mi batte a mille, le tue grida mi danno alla testa, più gridi e più ti scopo forte, proseguiamo fino a perdere il conto dei tuoi orgasmi’ fino a quando io non resisto più, rimango dentro di te fino all’ultimo secondo, poi estraggo il mio cazzo e inondo la tua schiena del mio caldo sperma, uno, due, tre copiosi fiotti tutti per te’
Esausto cado sulla sedia li accanto, il cuore in gola, ho il fiatone, la vista appannata e faccio fatica a stare lucido, però sul mio viso ho l’espressione di chi &egrave felice, felice per la scopata, felice per averti fatto star bene e felice di avere qualcuno che lo aspetta quando torna a casa la sera.

Leave a Reply