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Racconti Erotici Etero

Mi manchi

By 21 Novembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi manchi ‘..
Sto fumando una sigaretta……vorrei perdermi nel vuoto, nel tuo corpo fra le lenzuola bagnate di noi, nel buio di una stanza vuota…..nel chiarore di una candela accesa…..con l ‘odore del sesso appena fatto addosso….su noi due insieme…che non riusciamo a smettere………….che ci vogliamo ancora e ancora e ancora e ancora……..di più sei dentro di me….lo sento.. mi scorri addosso……i miei capelli bagnati del tuo seme……la mia lingua che cerca la tua…………continuamente……si sfiorano leggermente con la punta……il desiderio ci invade……….sono ancora su di te……mi senti venire…..io urlo …. tu mi stringi forte per farmi sentire protetta…..sono stata tua oggi pomeriggio ed ancora…….mi manchi…ti voglio…sei mio.

Anche tu Sandra mi manchi ma ti ho tradita..
Ho fumato, ma un sigaro, un sigaro solo, un toscano. Sono anch’io un po stordito, perch&egrave sono proprio li, li con te. Mi sento quasi in colpa per quanto mi &egrave successo, forse merito una punizione. Dopo aver fatto l’amore lo vuoi tu, mi vuoi punire per aver goduto senza di te. Mi leghi con le braccia aperte alla sponda del tuo letto, le caviglie sono fermate dalle tue calze nere all’altra sponda. Sono bloccato e completamente sudato, sono in mano tua. Mi sali sopra, sei tutta sudata anche tu, ti metti a cavallo del mio viso, da lei esce ancora tutto il mio seme, mi riempi il viso, ti strusci sulla mia faccia. Mi vieti di usare la lingua perch&egrave sai che mi piacerebbe troppo farlo, vuoi farmi soffrire in fondo, non vuoi che io goda. Io ho una voglia matta di tirarla fuori, vorrei leccarti, vorrei asciugarti tutta la tua umidità. Ma tu ancora non me lo permetti. Le tue mani sono sopra le mie, il tuo seno &egrave alto tanto da non poterci arrivare, sai che vorrei baciartelo, per questo non vuoi.
Sento che la punizione non ti basta, vuoi osare di più. Fai leva sulle mie mani e ti alzi leggermente in avanti, tanto che non posso arrivare neppure più a lei. La stacchi dalla mia faccia, vedo i tuoi peli lontani, ma non troppo da non sentire il tuo odore fortissimo e acre. Ancora non capisco che vuoi fare di me. Con una tua mano vai da lei, le allarghi le labbra, vedo bene il tuo bottoncino, &egrave un po rosso, &egrave turgido, sembra quasi un piccolo pene. Lo vedo, &egrave puntato verso di me, verso il mio viso. Non mi rendo conto, mi sento solo troppo sudato, troppo confuso. Ho il mio cazzo che mi fa male per il desiderio che ha di entrarti dentro, ma tu non me lo permetteresti, devi ancora punirmi, non ti basta di avermela fatta sentire senza poterla assaggiare come mi sarebbe piaciuto. La tua mano che allarga le tue labbra &egrave proprio davanti ai miei occhi, ti muovi leggermente in avanti col busto…, torni indietro, ti appoggi, ti allontani puntandomi sempre il tuo bottoncino. Sempre più confuso, lo fisso, lo odoro, e sento arrivare una punizione inaspettata. Per un attimo di secondo chiudo gli occhi per odorarti meglio, tu te ne accorgi ed &egrave il momento di punirmi, di umiliarmi. Sento improvvisamente un getto caldo, asprissimo diretto al mio viso. Apro gli occhi sempre più stordito verso di te e vedo il tuo sguardo soddisfatto, ce l’hai fatta, mi hai punito per aver goduto senza di te. Sono tutto bagnato di quel getto caldo dal sapore acre, ne ho il viso, il corpo pieno, il letto intorno a me. Faccio passare la mia lingua sulle labbra bagnate, hai un sapore forte che non conoscevo ma che mi meritavo.
Ora puoi scendere, puoi ordinarmi di tirare fuori la lingua e darti quel piacere che desidero. Il sapore di lei &egrave ancora più forte, non sai solo di me e di te insieme. Io eseguo, ti lecco, quasi volessi ripulire la tua anima, il tuo volermi per forza punire!!

Ti ho tradito io, ho paura’
Sono seduta sul bordo del letto semi vestita cerco di fare in fretta perch&egrave tra meno di due ore ho un volo che mi riporterà a casa…..ma lui non può ancora mandarmi via…richiude la porta a chiave…sa che anche io non voglio andare.. però devo…purtroppo.
Gli ho detto la verità, sa quasi tutto di me, in poche ore ci siamo detti tutto………… mi ha fatto sentire sua… sa che ho fatto sesso con il mio ex… prima di incontrarlo….. &egrave un pò disturbato da cio’…. ora tocca a lui… e il suo momento prima gli ho fatto male, certe volte non riesco a controllarmi… ma io e lui abbiamo goduto entrambi….
Viene dietro di me… sul letto… prende tra le sue mani i miei capelli bagnati di acqua e sperma…. mi bacia sul collo…. vedo che traffica con qualcosa in mano….. poi mi dice… ora non vedrai più nulla, sono io che comando ora…. una benda nera cinge i miei occhi ed una cosa ghiacciata mi scorre dietro la schiena….. la riconosco &egrave la mia catena d’acciaio, quella che spesso porto al collo…… mi gira le mani dietro …. sento che stringe forte, mi fa quasi male, ma mi piace moltissimo…. le mie mutandine.. pulite sono di nuovo bagnate…. non vedo nulla… buio… sono sua prigioniera… mi solleva la gonna…. mi sposta le mutandine sento l’odore del suo respiro…. in mezzo alle gambe… tremo, ho freddo…… cazzo mi sta punendo, &egrave il suo turno, non sono stata una brava bambina…. comincia a fottermi con una violenza mai vista… facendomi ricadere sul letto con le mani legate, il dolore &egrave molto forte, misto al piacere sento la sua lingua in bocca, vorrei morderlo, ma non riesco…sono sua in questo momento….. fa di me quello che vuole… mi sta amando con una violenza indescrivibile.. io godo…. lo sento mio ancora di più, mentre mi riempie del suo seme, caldo, lì, in mezzo alle gambe e poi su, in bocca … non posso andare via ora…………..non posso…

Ho paura…
Sono esausta, sfinita, completamente riempita da lui…. ancora legata e bendata mi lascia sul letto…. sparisce per lunghi minuti dal letto…. dopo poco risento le sue mani che si impossessano di me… &egrave ancora lui con la sua voglia fra le gambe…..
Mi fa girare ancora una volta….. mi mette in ginocchio….. ha ancora in mano qualcosa… sento colare delle freddissime gocce sulla mia schiena…. un dolore prende il mio collo…. ha in mano del ghiaccio….. un pezzo di ghiaccio nella sua mano.
Il freddo mi prende il mio collo…. una lunga carezza freddissima scende per tutta la schiena….. risale, ho la schiena bagnata. Quel ghiacciolo si scioglie con il mio calore… vorrei quasi osare….. chiedergli dove andare a toccare, ma aspetto. La sua mano riscende, arriva in fondo alla schiena, la passa in mezzo alle gambe…. risale… si ferma… insiste, voglio che entri’. ma non ho il coraggio di chiederglielo’. ora tocca a me essere punita.
Sento che mi apre’.. il freddo &egrave passato’. sento la sua lingua nel mio buco, nella mia anima. Sento una cosa dura appoggiare nel mio orifizio, &egrave il suo cazzo che mi vuole punire. Per un attimo vorrei che al posto del ghiaccio avrei voluto delle carezze’ avrei voluto sentirmi riempire di crema’ di olio. Un dolore improvviso mi riporta alla realtà’. mi deve punire, non devo godere.
Le sue mani mi afferrano i fianchi’ mi alzano’. sento che sta entrando dentro di me. Si muove dentro di me’. i colpi, uno dietro l’altro mi trafiggono. Sto godendo, sono in preda ad un orgasmo ma cerco di non farmene accorgere’. lui in fondo mi vuole solo punire’. non sarebbe contento se sapesse che mi piace, che lo desideravo, che questa era la punizione che meritavo. Ho paura’ potrebbe punirmi ancora’. se sapesse ‘.

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