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Racconti Erotici Etero

Mi sono Fatto Sailor Mars

By 27 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Gianni, ho 20 anni e frequento il secondo anno di lettere, sono un appassionato di cartoni animati e fumetti giapponesi. Finito il liceo mi sono potuto permettere due settimane in Giappone, dove ho potuto vedere il fenomeno dei Cosplay, cioè di ragazzi che si vestono come i protagonisti dei cartoni animati.
Qui all’università ho fatto amicizia con alcuni ragazzi con cui avevamo in comune la stessa passione per i personaggi dei cartoni animati, durante le puntate di Dragonball organizzavamo i raduni il pomeriggio, abbiamo fatto la maratona dei film di Lupen, insomma ci siamo divertiti.
Da un po mi è venuta l’idea di organizzare una serata Cosplay all’università, mi sono messo di buzzo buono, e appena finita le sessione di esami ho iniziato il giro per chiedere un locale all’università, tralascio il giro di chiedi, supplica, minaccia, ricatta, e sono riuscito ad avere il locale della mensa, ha patto che le pulizie fossero a nostro carico. Ho coinvolto gli altri ragazzi, ognuno di noi ha collaborato per qualcosa, la parola d’ordine era risparmio. Abbiamo risparmiato sull’impianto della musica mettendo i computer in rete e sfruttando le casse dei vari computer, la cosa aveva un duplice vantaggio, economico, non ci è costato niente, sociale, la musica non era assordante e quindi permetteva di parlare. Festoni e lampioncini di carta erano un addobbo a basso costo, e finalmente abbiamo potuto annunciare
VENERDì SERATA IN COSTUME , TEMA I MANGA
ACCORRETE NUMEROSI.
Adesso dovevamo solo incrociare le dita e sperare che la serata non si risolvesse in un fiasco.
Il venerdì sera quando aprimmo eravamo più nervosi che ad un appuntamento, io mi ero vestito da Ken Shiro, il tempo che passavo in palestra adesso si rivelava ben speso, ben presto le nostre preoccupazioni sparirono quando cominciò ad arrivare la gente, evidentemente gli appassionati di manga erano più numerosi di quello che credevamo, arrivava di tutto.
c’erano i Cavalieri dello zodiaco, Candy Candy, Actarus, e tanti altri, alcune delle ragazze avevano optato per Lamù, e devo dire che con il loro fisico rendevano giustizia all’originale, la festa procedeva bene, e noi che avevamo organizzato ci eravamo rilassati.
Fu dopo qualche ora che arrivò la visione, stavano arrivando le guerriere Sailor, le cinque ragazze che le impersonavano, erano molto carine, io restai senza parole davanti a Sailor Mars, il mio sogno erotico da adolescente, la ragazza che la impersonava era bellissima, il Body alla marinara la fasciava mettendo in risalto due seni terza misura, la vita sottile si apriva su un culetto a mandolino che si indovinava sodo e rotondo, i collant bianchi contenevano due gambe veramente perfette, che terminavano con due scarpette rosse con tacco a spillo, a completare l’opera i suoi capelli neri lunghi che le cadevano sulle spalle arrivandole alla schiena, il fiocco rosso sui capelli aggiungeva un tocco di maliziosa civetteria, se fossi stato l’autore delle guerriere Sailor era lei che avrei preso come modello.
– Se non chiudi la bocca ingoierai una mosca -.
Uno dei mie amici mi fece ritornare alla realtà, senza neanche rispondergli mi avvicinai al gruppo delle ragazze prima di essere preceduto, non volevo che qualcun altro si avvicinasse a lei.
-Ciao vuoi ballare -, come frase stupida per esordire non cera male, mi aspettai che mi mandasse a quel paese, con mia sorpresa accettò. Ballammo alcuni balli movimentati, io mi beavo della sua vista, era come se le mie fantasie erotiche da adolescente avessero preso corpo, per fortuna chi metteva le musiche decise di passare ai lenti, la strinsi tra le mie braccia a cominciammo a seguire il ritmo della musica, appena la strinsi tra le mie braccia ebbi un erezione quasi immediata, e lei se ne accorse fissandomi negli occhi, per un lungo momento avrei voluto sparire sotto terra, non sapevo come avrebbe reagito, ma lei mi sorprese stringendosi più forte a me.
Ballammo per qualche minuto, poi lei mi chiese, – non ce un posto un po più tranquillo? -. questa frase mi fece andare il sangue alla testa, avevo le chiavi dell’ufficio attiguo deve avevamo messo il materiale della festa, la presi per mano e la trascinai letteralmente con me, lei mi seguì docilmente.
Arrivati nell’ufficio la strinsi tra le braccia cercando la sua bocca, lei mi porse le sue labbra socchiuse dove andai a cercare la sua lingua, le nostre lingue si intrecciarono in un lungo e appassionante bacio.
Le mie mani percorsero il suo corpo soffermandosi sui suoi seni, erano proprio sodi come pensavo, mossi le mie mani freneticamente su tutto il suo corpo, lei si accorse che la mia eccitazione era al massimo, si chinò davanti a me tirandomi fuori l’uccello dai pantaloni che venne fuori con un guizzo, lei lo imbocco, iniziando un lento va e vieni, la mia eccitazione era tale che me ne venni come un ragazzino nella sua bocca, lei mandò giù tutto.
Adesso possiamo cominciare a fare sul serio. –
Non potevo crederci, si era accorta della mia eccitazione e mi aveva fatto venire subito, per poter fare le cose con calma, che ragazza.
Si tolse i collant e gli slip, rimettendosi le scarpe, lo spettacolo di Sailor Mars con il body slacciato e la fica in bella vista era bellissimo, si sedette sul bordo della scrivania e mi fece un cenno, mi precipitai su quella fica in bella vista iniziando a leccarla, assaporando il suo sapore, era già eccitata, sotto i colpi della mia lingua la sentivo agitarsi, iniziò a mugolare, sarei rimasto in quella posizione per sempre, leccai a lungo, indugiando sul suo clitoride e arrivando fino al suo buchetto, dopo alcuni minuti lei se ne venne nella mia bocca, il suo nettare dolcissimo era la bevanda più inebriante che avessi provato.
Ancora scossa dall’orgasmo avuto lei mi disse ? Adesso entrami dentro -, Il mio cazzo era già ritornato duro e pronto all’uso, non me lo feci ripetere, la penetrai con foga, iniziando a scoparla, il piacere che mi dava possederla era una sensazione quasi dolorosa, lei gemeva sotto i miei colpi, la sua bocca cerco la mia e vi si insinuò con la lingua.
Stavo quasi per venirmene, quando lei mi blocco facendomi uscire, mi staccai da lei malvolentieri, lei si giro sul tavolo offrendo il suo culo alla mia vista e mi disse – Vienimi dietro -, appoggiai immediatamente il cazzo su quel buchetto che fece resistenza, allora mi chinai per preparalo con la lingua, lo insalivai per bene, e riprovai ad entrare, anche se con qualche resistenza, guadagnai il suo culo cm dopo cm, fino ad esserle completamente dentro.
– Dai sbattimi forte – mi incitò.
Iniziai quella, che per me, era un epica cavalcata, ogni volta che sbattevo contro il suo culo i suoi gemiti si facevano più forti, continuai così per qualche minuto, lei eruppe in un orgasmo violento contorcendosi tutta, tanto che mi fece uscire, non mi persi d’animo e riguadagnai quel buco agognato, ormai ero allo stremo, pochi colpi e me ne venni anchio, schizzandole dentro.
Restammo qualche minuto a riprendere fiato, dopo lei iniziò a rivestirsi, volevo sapere chi era per rivederla..
– Chi sei?- chiesi.
– Non si vede? Una combattente che veste alla marinara –

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