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Mia cugina Elena – Parte 1 (La prima notte magica)

By 9 Febbraio 2020No Comments

Parte 1

Io e mia cugina Elena abbiamo molti lati in comune e siamo sempre stati in confidenza. Ci siamo sempre divertiti insieme e siamo da sempre i due ribelli, i due anticonformisti delle nostre famiglie. I nostri genitori sono cresciuti in una piccola realtà locale di campagna, bigotta ed estremamente repressiva nei confronti del sesso. Io e mia cugina eravamo i più ribelli un po’ a tutto e ci trovavamo sempre bene insieme. Abbiamo però diversi anni di differenza e prima di quel momento non c’era mai stato un avvicinamento fisico fra di noi. Ma in un’estate, per la prima volta il suo corpo ormai diciottenne e maturo ed i suoi occhi azzurri ribelli, cominciarono a far nascere piccole fantasie e desideri…

Data la lontananza ci vedevamo solo ogni molti mesi e come da sempre accadeva durante le vacanze estive, dormivamo nella stessa camera nella grande casa dei nostri nonni in campagna. Come sempre, i nostri genitori dormivano nelle altre camere, al di fuori di ogni sospetto.
Lei però non era più la quasi adolescente che era solo fino a poco tempo prima. Il suo corpo era ormai completamente mutato, ed aveva già cominciato ad avere i primi approcci concreti con i suoi coetanei…
Così, quando quella sera ci prepariamo per andare a dormire, mi accorgo con sorpresa che non potevo più rimanere del tutto indifferente nel vederla con indosso solo il suo pigiamino estivo… Aveva dei pantaloncini molto corti arancioni che fasciavano le sue cosce fresche e morbide ed a seconda dei movimenti, si modellavano sul solco della sua rosa di carne vergine, divenuta completamente matura… La maglietta era invece sottile e larga e dalle maniche corte lasciava intravedere un reggiseno in pizzo bianco, pieno dei suoi grandi seni… Era proprio cambiata la mia cuginina! Era sempre stata carina, ma non aveva mai acceso il mio desiderio prima di quel momento. Per la prima volta, mi chiesi come fosse possibile metterci ancora a dormire insieme con la disinvoltura di sempre, pensando che non si potesse accendere niente fra di noi…

Lei entrò nel suo letto e come sempre si mise a leggere un po’ prima di dormire. Cominciammo poi a parlare un po’ di tutto, fra cui ovviamente le sue ultime vicende con i ragazzi. Lei era cresciuta ed il discorso prese in breve una direzione calda… Parlando delle sue amiche mi disse che alcune avevano già avuto un rapporto completo, mentre lei ancora no. Così non potei non chiederle fin dove al massimo fosse arrivata. Mi disse che non era andata oltre a carezze varie da sopra i pantaloni, sia a lei, che lei al partner. Ma nel vederla nel suo letto a meno di un metro dal mio, appoggiata al muro con 2 cuscini dietro la schiena, con i suoi seni che si proponevano in avanti con tutta la loro sensualità, il mio desiderio non poteva più rimanere indifferente. Sapere poi che sotto quelle leggere lenzuola c’erano quei pantaloncini avvolgenti, e che qualcuno la aveva già accarezzata sopra la sua intima fessura… accese lentamente, ma senza più possibilità di spegnimento, la mia voglia di lei…
Ormai non più interessata al libro che stava leggendo, spense la luce, mentre continuammo a parlare. Il buio nella camera non era totale però. Le luci della strada entravano dalle persiane e potevo distinguere il suo profilo.

Mi raccontò dei luoghi nella campagna vicino al fiume lì vicino, usati dai ragazzi del paese per appartarsi di sera, a fare “le cosacce”, come si chiamavano nel paesello… Mi disse quali altri ragazzi del paese avesse visto e di cosa facevano. Il discorso si faceva mano a mano sempre più spinto. Io ero sempre più eccitato e per la prima volta avrei voluto veramente essere io al posto di chi si appartava con la mia cuginetta fra i cespugli vicino al fiume, ed essere io lì a baciarla e ad accarezzare le curve del suo sesso da sopra i pantaloni… Io ero sempre più eccitato, mentre lei non sembrava particolarmente stimolata dal discorso e la sua voce non lasciava trasparire niente di strano, nonostante si parlasse ormai esplicitamente di cose spinte. Le chiesi perfino se non avesse mai avuto voglia di scopare veramente e se fosse mai venuta accarezzandosi da sola… Mi disse che era ancora vergine, ma sapeva bene procurarsi il suo piacere da sola.

Finiamo a parlare di scherzi fatti a scuola con i preservativi e, visto che c’eravamo, se sapesse che non per tutto il mese c’è il pericolo di rimanere in cinta. Lei mi disse che sua mamma non gliene aveva mai parlato, dato che da loro il sesso era un tabù in vecchio stile. Le chiesi allora quando avesse avuto l’ultima mestruazione e mi disse meno di una settimana prima. Allora le dissi:

– Ecco per esempio, se lo facessi adesso, non ci sarebbe pericolo…

lei rispose sorridendo e disse:

– Eh, per te è facile, dato che l’hai già fatto!

…come se avesse capito che le avessi chiesto di fare l’amore con me, proprio in quel momento! Ovviamente non avrei mai aspirato a tanto, dato che era vergine. Non avrei voluto essere io a sverginarla, ma soprattutto non così all’improvviso. Così le rispondo:

– Ma mica con me! Dico in generale!

La mia cuginina mi stava facendo impazzire come un cavallo… ormai l’eccitazione era al massimo, non resistevo più…. la volevo lì con me, nel mio letto. Ce l’avevo durissimo e bagnato. Volevo venire con lei e procurarle orgasmi squassanti in tutti i modi, come nessun altro aveva fatto prima… Le mie gocce di miele non avevano più posto per starmi dentro… e alla fine le chiesi:

– Elena… ma tu le faresti le ‘cosacce’ con me?

lei rispose sorpresa, ma sorridendo:

– Io?! Con te? Ma fare cosa?

ed io

– Quello che vuoi! Non importa cosa!

Senza dire altro, scivolò fuori dalle lenzuola e si infilò dritta nel mio letto, mettendosi su un fianco davanti a me, ed in un lampo assestò con una precisione perfetta la montagnetta del suo pube contro il mio palo duro come il marmo… e cominciò subito a muoversi contro il mio palo impietrito, come una vera esperta!
Con una mano dietro di me mi premeva contro di lei, facendo affondare bene la mia asta nel solco della sua bella figona, facendomi impazzire oltre ogni immaginazione. Solo in quel momento mi resi conto di quanto si fosse eccitata anche lei durante tutti quei discorsi… Il suo respiro ansimava al massimo dell’eccitazione… La mia asta dura come il marmo era avvolta dalla sua morbidezza che gli si ripiegava attorno sui suoi pantaloncini, e che mi faceva uscire gocce di bagnato ad ogni movimento… Ma come si muoveva bene la mia cuginina!
Mi accorgo così con graditissima sorpresa che il suo pube e la sua morbida figona erano molto più pronunciati di come mi era sempre sembrato. Ogni colpo assestato con quel morbido monte contro il mio glande gonfio e lucido era un orgasmo imminente… I suoi movimenti sapienti sulla la mia asta dura al massimo erano straordinari ed ero rimasto sbalordito dalla sua bravura. Da come si muoveva con foga e determinazione, e da come mi teneva premuto a sé, sembrava che fosse ben pratica di questo genere di strofinamenti, tra l’altro per cui io vado pazzo… Eccitato com’ero sarei scoppiato anche subito, ma volevo che durasse il più possibile e ovviamente non volevo venire prima di lei.

Aveva proprio voglia come me… E pensare che se non fosse stata vergine saremmo immediatamente accoppiati! Io ero al settimo cielo. La cingo col braccio e la premo anch’io a me accarezzando il suo bel di dietro, che mai avevo accarezzato con lussuria prima… La mia mano libera non poteva limitarsi a lì e cominciai ad esplorare il suo corpo. Accarezzai le sue cosce nude e lisce, infilando le dita fin sotto i suoi pantaloncini. Quante volte durante i giochi al mare mi era capitato di sfiorarle, senza sapere che così poco tempo dopo avrebbero sprigionato così tanto piacere nel toccarle…

Il suo respiro ansimante mi eccitava a non finire e cominciai a baciarla intorno all’orecchio, procurandole altri brividi.
Con le labbra accarezzai il lati del suo collo. La sua morbida pelle aveva un profumo così delicato ed eccitante…. sprizzava femminilità e verginità da tutti i pori. Come avrei dovuto tirare fuori la lingua e leccarlo a dovere!
Invece la baciai timidamente intorno alla bocca, baciandone solo i contorni delle labbra morbide. La sua bocca era schiusa nell’ansimare di piacere, era un invito irresistibile alla mia voglia di baciarla profondamente con la lingua. Se mi fossi tuffato nella sua bocca con la lingua in un bacio come avrei voluto, i suoi freni si sarebbero sciolti ed il suo orgasmo si sarebbe liberato immediatamente, in un’esplosione travolgente e indimenticabile….

Invece, data la sorpresa della situazione non volevo rischiare che se ne andasse via rovinando tutto e le chiesi, pieno di voglia “Elena… ti posso baciare?” e lei rispose ansimando con un filo di voce “no….”. Così, stupidamente non mi tuffai nella sua bocca aperta, come anche lei in realtà voleva, e rimasi sempre nei suoi dintorni. Che errore!!
Infilai allora una mano sotto la maglietta, fin sopra i suoi seni. Ma non appena giunto lì, fece con il braccio un chiaro cenno di non toccare lì…
Io però non ero più vergine da un pezzo ed in mezzo a quel piacere non riuscivo più ad accontentarmi solo di una strofinata… così tornando sulle sue cosce infilai le dita fin sotto i pantaloncini, fino ad arrivare ai bordi del suo sesso. Non ci fu nessuna reazione negativa. Scostai con grande facilità il cavallo dei quei pantaloncini abbondanti e le mutandine bagnate, scoprendo quasi tutto il suo sesso ed intrufolai le mie dita fra i suoi grandi petali…
Era fradicia di miele… la mia cuginina aveva proprio voglia come me. Se non fosse stata vergine, in un colpo solo le avrei sfilato via pantaloncini e mutandine, e saremmo scivolati l’uno dentro l’altro in un istante, in un amplesso esplosivo… Entrambi i nostri corpi lo chiedevano.

Cominciai a passare le dita fra le sue grandi labbra sgorganti di miele, mentre lei continuava a muoversi con voluttà contro la mia asta. Le dita scorrevano nel suo miele in modo eccezionale! Come avrei voluto anche solo passare la mia cappella bagnata fra quelle labbra vergini e mielate così accoglienti… sarei esploso subito a quel contatto… La mia cuginina speciale mi stava facendo impazzire oltre ogni immaginazione! Proseguo verso l’alto con le dita ed incontro la sorpresa più grande… il suo grilletto enorme! Un bocciolo di carne grande come una biglia, avvolto fra morbidi petali fradici di miele, da sfogliare come il bocciolo di una rosa… Una campana con un batacchio enorme da succhiare…. Né prima, né dopo di lei ho mai trovato un clito così grande… chissà se è per questo che era così abile nel muovere con così tanta maestria la sua figona contro il mio baccello duro come il marmo! Solleticavo e cullavo fra le dita quel bocciolo eccezionale, gonfio di piacere. Come avrei voluto accendere la luce per ammirarlo ed addentarlo, succhiarlo tutto nella mia bocca!
Intanto lei era concentrata nel suo piacere, e non sembrava voler fermare quello che stavo facendo con le dita…

La mia cuginina vergine sprigionava tanto miele quanto se ne libera durante un amplesso totale di alto livello…. avevo troppa voglia di sentire com’era. Portai così le mie dita vicino al naso, in modo da sentire l’odore del suo miele… Era  favoloso… aveva un profumo molto delicato ed estremamente eccitante. Una fragranza solleticante che mi inebriava i sensi. Non ho ancora ritrovato un profumo che solo si avvicinasse al suo! Pagherei oro per avere delle sue mutandine da annusare, intrise di quel profumo… Solo a sentirlo il mio membro si ingrosserebbe all’istante, come quello di uno stallone che sente il profumo di femmina pronta per la monta… Non potetti resistere e mi assaggiai le dita. Anche il suo sapore era squisito… dolce e delicato, anche questo come non ho ancora trovato in altre donne…
Non c’erano dubbi, avevo proprio una cugina fantastica! Solo la sua verginità impediva ai nostri sessi vogliosi di unirsi…
Come mi pento di non essermi tuffato con la lingua nella sua fica, grondante di quel miele delizioso… l’avrei fatta venire con una serie di orgasmi travolgenti come non aveva mai avuto prima…
Tornai con le dita sul suo bocciolo di carne, ma accade l’inspiegabile… Ormai sull’orlo dell’orgasmo lei tirò indietro il suo pube voluttuoso e disse “No, basta… basta…”, e tornò nel suo letto!! Io rimasi sorpreso come non mai e le chiesi perché. Mi diede una risposta come solo una donna potrebbe dare… “Perché non so come ti vedrei dopo…” e questa rimane purtroppo una delle differenze fondamentali fra uomini e donne… Perché per le donne il sesso è sempre visto come un qualcosa che toglie qualcosa ad un rapporto, quando si è fuori dal rapporto di coppia, e mai invece come qualcosa che arricchisce? Ma vabè questo è un altro discorso! Peccato, perchè dalla mia cuginina speciale, anticonformista come me, arrivati a quel punto non mi aspettavo certo quella reazione.

Dopo una breve conversazione l’atmosfera torna tranquilla e così tornò da me… si rituffò come prima con i suoi movimenti voluttuosi contro il mio sesso, che mi riportarono subito al culmine dell’eccitazione. Non potetti resistere a intrufolarmi ancora nella sua figona meravigliosa ed immersi le dita in quel pozzo di miele. Cosparsi col miele miele il suo bocciolo duro…. ma poco prima dell’orgasmo, lei interruppe tutto e tornò ancora sul suo letto… Non sapendomi spiegare quale folle molla scattasse dentro di lei, nonostante il suo desiderio fosse forte quanto il mio, riprendemmo la “discussione” su cosa fare. La mia voglia non poteva spegnersi così insoddisfatta, dopo così tanto piacere… allora andai io nel suo letto e continuammo a parlare lì. Ma ormai in lei era scattato un meccanismo che le impedì di tornare a godere del sua voglia, ed infine si addormentò…

Io ero lì nel letto con la mia cuginina fantastica… tentai l’ultima possibilità…
Cominciai ad accarezzare il suo sesso con molta cautela e molta leggerezza da sopra il pigiama. La mia eccitazione era tornata al massimo… poi la accarezzai lentamente da sopra le mutandine… Al tatto, le mutandine sembravano fatte di pizzo. Mi cugina era un tipo molto sportivo. Non l’avrei mai immaginata con della biancheria di pizzo, il che rese tutta la situazione ancora più eccitante. Soprattutto sentire un sottilissimo pizzo ricoprire quella morbida figona vergine, era un invito irresistibile alla penetrazione…

Infilai lentamente la mano sotto le mutandine, passando fra le dita il morbido tappeto del suo bosco nascosto… che meraviglia! Come avrei voluto accendere la luce e tuffarmi col naso in mezzo a quella fragranza!
Arrivai fra le sue labbra ancora zuppe di miele…. Chissà se dormiva veramente o se faceva solo finta.

A quel punto non potetti resistere alla tentazione di esplorare col dito medio la sua fessura vergine fin dove era possibile…. Accarezzai le grandi labbra completamente aperte, pronte e vogliose di ricevere ben più che il mio dito… Mi feci strada senza fatica fra le piccole labbra, appena più in là sentii il suo morbido imene, che aveva un generoso buchino al centro, tanto largo che almeno la prima falange del mio dito medio sarebbe potuta passare lasciandolo intatto, con la dovuta cautela. Appena la mia falange varcò quella soglia paradisiaca, fu stretta da contrazioni energiche della sua vagina, che si contraeva voluttuosamente ad ogni mio minimo movimento… Il suo sesso era proprio pronto e maturo per accoppiarsi un amplesso completo. La sua fica non chiedeva altro…. se in quel momento fossi stato dentro di lei e avesse munto il mio membro pulsante con quelle contrazioni, mi avrebbe fatto esplodere immediatamente in una fontana di seme… Una fontana senza fine. Stavo scoppiando.
Devo dire che non ho trovato in altre donne contrazioni così energiche intorno al mio dito, come con lei. Non so se facesse finta di dormire. Durante quelle contrazioni, il suo respiro sussultò leggermente e per evitare che si svegliasse, tirai lentamente fuori il dito dal suo nido di piacere…  Mia cugina si rivelava sempre più sorprendente e mi stava facendo scoprire sempre di più quanto sarebbe stato bello, oltre ogni immaginazione, fare l’amore con lei… Del resto le persone che hanno provato il sesso fra cugini, riportano tutti di sensazioni uniche. Si vede che alcune volte i detti popolari hanno proprio ragione!

Così tornai ad accarezzare energicamente il suo clito, sperando che ormai non potesse più trattenere l’orgasmo, anche se si fosse svegliata. Invece mi allontanò la mano in tempo e tornai nel mio letto, con addosso una carica sessuale senza precedenti! Non mi ero mai trattenuto per un tempo così lungo sulla soglia dell’orgasmo, dovevo per forza venire. Allora misi la maglietta tra il materasso ed il mio membro gocciolante… Sentivo che ero pieno di seme… in quelle 2 ore di sensazioni uniche se ne era accumulato in quantità enorme… Ero talmente eccitato che decisi di aumentare la forza dell’orgasmo scoprendo la cappella e tenendola fra le dita in modo che sfiorasse la mia pancia… Bastarono pochi movimenti del bacino immaginando di essere dentro la sua vagina bagnata per esplodere in un orgasmo senza precedenti, e… Sploofff!!  sploofff!!  sploofff!!  sploofff!! Pressai la mia bocca contro il materasso per soffocare gli urli di piacere che non riuscii a trattenere del tutto….  Getti enormi di seme bollente inondarono la maglietta allagandola come non avevo mai sentito…. se fossi stato dentro di lei, sarebbe impazzita dal piacere nel sentire quel fiume caldo riempire per la prima volta la sua vergine vagina, ed il suo orgasmo si sarebbe liberato automaticamente! Che vagina meravigliosa!
Non avevo mai eiaculato così tanto come quella volta. Fu un vero record. Dovetti per forza andare in bagno a pulirmi tutta la maglietta, altrimenti avrei lasciato chiazze di sborra dappertutto, anche sui pantaloni del pigiama e sul materasso in quella casa bigotta!
Quello è stato uno degli orgasmi più intensi e spettacolari mai avuti. Ne ho avuto pochi altri simili a quello, e si trattava di situazioni simili, con lunghissime “anticamere” del tutto particolari.

Quella fu anche l’ultima volta in cui io e mia cugina dormimmo insieme in quella camera, perché poi fu comprato anche l’appartamento accanto e fu unito in un unico appartamento con più camere. Negli anni successivi, le nostre strade si separarono un po’ e non capitò più di sperimentare situazioni simili. Ma ormai qualcosa di nuovo si era creato… adesso sapevo come sarebbe stato speciale scopare con la mia cuginina speciale, che mi era sempre piaciuta…

Così, da quella notte la mia cuginetta si guadagnò un posto fra le mie fantasie. Si vedeva che ci sapeva fare col suo corpo. Mi divertivo a immaginare situazioni sempre più improbabili, come noi due da soli al mare, con lei tutta per me… farlo in tutti i posti possibili… in acqua lontani da riva, fra gli scogli, sulla spiaggia, oppure imboscati fra le campagne del paesino dei nostri nonni. Immaginavo che prendesse la pillola solo per me, per gustarsi le mie calde ondate di seme dentro di lei… A volte immaginavo di passare con lei una serata in discoteca come liberi amanti, in qualche posto dove non ci conoscesse nessuno,… limonare in libertà in mezzo alla pista, accarezzare la sua figona sui divanetti per poi chiudere la serata con una grande scopata nell’intimità della macchina, o del suo letto, lontani da ogni sospetto… Sapevo che erano fantasie lontanissime dal realizzarsi, ma c’è un filo in comune nel nostro modo di vivere, che prima o poi ci avrebbe riavvicinato.

Ogni tanto negli anni seguenti, quando facevo l’amore con altre ragazze, a volte immaginavo di essere dentro di lei… di baciare lei, di cingere lei fra le braccia… sbattendo il mio pube contro il suo… e quante volte sono venuto dentro pensando di essere nella sua vagina meravigliosa… ma non era mai come lei.
Nel corso delle mie esperienze, mi accorgo che per la mia cuginina avevo sempre un posto speciale, avevo voglia di lei anche mentre stavo con altre. Nessuna poteva prendere il suo posto e lei non poteva certo prendere quello della mia ragazza. Quello che ci potevamo scambiare apparteneva ad una dimensione solo nostra. Il nostro rapporto di grande complicità, com’è il rapporto fra cugino e cugina, non ha eguali nelle altre relazioni. E’ un’intimità e complicità che sprigiona sensazioni e atmosfere uniche. Chi ha provato, lo sa!

Noi ci piacevamo da sempre ed il nostro piacere di quella notte non poteva rimanere lasciato a metà per sempre. Sarebbe stata una grande perdita per tutti e due. Quello non era che l’antipasto dell’antipasto di come sarebbe stato accoppiarci passionalmente, ed ero certo che prima o poi sarebbe capitata l’occasione per riaccendere la nostra attrazione, soprattutto una volta che lei non fosse stata più vergine e si fosse liberata da tutti i freni e timori conformisti.

…continua in parte 2

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