Skip to main content
Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'Incesto

Mia cugina Elena – Parte 2 (Nell’appartamento universitario)

By 9 Febbraio 2020No Comments

Parte 2

Diversi anni dopo il primo approccio focoso in quella notte lontana, arrivò il giorno della laurea di mio cugino, suo fratello. Entrambi frequentavano l’università in una città lontana da dove abitavano. Io arrivai il giorno prima in treno e ed ero ospite da mia cugina nell’appartamento che divideva con altre ragazze. In quei giorni però c’era solo un ‘altra ragazza in casa. Nell’appartamento dove stava mio cugino non c’era posto. Ormai mia cugina aveva avuto le sue esperienze e non era più vergine da molto tempo. Chissà se finalmente adesso avremmo proseguito il piacere della nostra notte segreta…

La sua camera sviluppava un’atmosfera estremamente eccitante per me. L’addobbamento tipicamente femminile ed il disordine studentesco scatenavano la mia fantasia ed accendevano la mia voglia alla grande. Normalmente condivideva la camera con una compagna, che però in quel periodo non c’era. I due letti, che normalmente erano divisi da un comodino, quel giorno erano vicinissimi fra loro ed il comodino era messo a lato! I due letti saranno stati a 10 cm… praticamente uniti. La mia immaginazione non aveva bisogno di altro! Immaginai subito che nelle sere prima avesse ospitato un suo partner e si fosse data alla pazza gioia con lui su quel lettone… Immaginare lei che si accoppiava con foga, che sprofondava in quel letto sotto i passionali affondi di lui nella sua figona fantastica, mi eccitava da morire… come avrei voluto essere io al posto di lui! E come avrei voluto che invece avesse avvicinato i due letti apposta per me! Chissà quante notti di fuoco avrà passato la mia cuginetta in quella camerina così eccitante…

Arrivò finalmente la sera ed il momento tanto atteso di andare a dormire. Non faceva ancora troppo caldo ed il suo pigiama aveva dei pantaloni lunghi azzurrini, leggeri. Rispetto ai pantaloncini corti di quella notte famosa, lasciavano trasparire di meno le curve voluttuose del suo sesso, ma ogni tanto si vedevano…

Mi diede delle lenzuola pulite da sostituire a quelle della sua compagna di stanza e mi aiutò a stenderle sul letto. La cosa era molto eccitante, come avrei voluto bagnare quelle lenzuola con lei… I suoi grandi seni maturi ballavano ampiamente sotto la maglietta leggera… come avrei voluto prenderla subito, tuffarmi su di lei nel letto e baciarla con passione! Ma non potevo proprio, di là c’erano altre due sue compagne di appartamento. Vedere la mia cuginetta così disinvolta davanti a me in pigiama, nell’intimità della sua cameretta da studentessa, mi arrapava ancora più che in quella notte di anni prima…

Studiavo attentamente le espressioni del suo volto, cercando di capire le sue intenzioni. Lei sapeva benissimo che mi piaceva come sempre… ma aveva un’espressione molto distaccata, indifferente alla situazione, come per suggerire di non pensare a niente di piccante… Così non dissi niente, non feci nessun complimento sul suo corpo maturo ed eccitante. Io ero ospite per la prima volta nella suo appartamento studentesco e volevo che fosse lei a condurre il gioco. Il ricordo della nostra notte, seppur lontana, era ancora molto vivo in noi, mentre le condizioni per unirci come volevamo quella notte, c’erano tutte. Inoltre era la prima volta che da quella notte dormivamo ancora insieme nella stessa stanza. Gli ingredienti esplosivi c’erano tutti!

Nell’appartamento c’era anche un’altra camera con altre 2 sue compagne, tutte presenti. L’idea di noi che finalmente ci accoppiavamo con passione sfrenata nell’intimità della sua cameretta, dandoci piacere senza pari e senza farci sentire dalle sue compagne, mi eccitava a non finire. Il pensiero dei nostri sessi che finalmente si accoppiano e scorrono l’uno dentro l’altro, bagnando le lenzuola con il suo miele ed il mio seme dopo i nostri squassanti orgasmi, mi eccitava come un cavallo da monta pronto per inondare la sua giumenta con il seme accumulato durante la lunga astinenza forzata… Il tutto mentre le sue compagne dormivano nelle loro camere, e chissà se loro non avessero già pensieri maliziosi su noi due, che eravamo in quei due letti così vicini! Era ben visibile che eravamo molto in confidenza e c’era una complicità particolare.

Finalmente fu il momento di entrare nei nostri letti e di spegnere la luce. Questa volta parlammo brevemente, senza toccare argomenti particolari e poco dopo ci demmo la buonanotte… Io sapevo che non avrei avuto sonno facile quella notte e rimasi in attesa di una sua mossa. Lunghi minuti passavano, ma non succedeva niente, mentre io avevo sempre la stessa voglia di lei, che finalmente era lì, sotto un lenzuolo leggero, a pochi centimetri da me! Aspettavo che finalmente si voltasse e mi prendesse, si avvinghiasse a me dicendomi:”Cuginino, ti voglio…”, sarebbe stato stratosferico!
Invece niente, sento che si addormenta… che delusione!! Eppure adesso doveva sapere cosa si perdeva… dopo che avevamo assaggiato quello che era solo un piccolo anticipo di come sarebbe stato bello fra noi… Sarebbe stato il proseguimento naturale di quella nostra notte magica. Mia cugina è un tipo sveglio, ci sa fare col suo corpo. Non credevo che si sarebbe lasciata perdere quell’occasione!
Ma niente…. Io invece sapevo bene cosa ci perdevamo e non potevo non tentare niente. Ma la mia cuginina speciale è un tipo pieno di sorprese e chissà, magari aspettava proprio una mia mossa. Non potevo però rischiare mosse azzardate, che avrebbero potuto provocare sue reazioni chiassose, che avrebbero svegliato le sue compagne! Non potevo quindi tuffarmi su di lei con un bacio profondo sulla sua bocca, come avrei voluto fare… potevo usare solo qualche “tocco magico”, per accendere il suo desiderio nel sonno…

Niente di più facile in quella situazione… bastava allungare il braccio per infilare la mano sotto il lenzuolo che la copriva. In quel momento dormiva proprio nella posizione ideale… a pancia in su con le gambe abbastanza divaricate, forse per il caldo. Come resistergli? Avrei proprio voluto tirare via il lenzuolo e tuffarmi su di lei con la mia asta dura sul suo pube morbido e baciarla con passione… Se solo non ci fossero state le sue amiche lo avrei fatto!

Prima la sfiorai da sopra il lenzuolo, per vedere se dormisse. Allora infilai la mano sotto il lenzuolo… appoggiai la mano leggero come una piuma sul suo ventre morbido e passai delicatamente sui suoi fianchi. Non ci fu nessuna reazione. Mi muovevo pianissimo e con estrema leggerezza. Accarezzai le cosce all’esterno e sopra, non volevo che le chiudesse… Tolsi la mano e dopo una breve pausa tornai sul ventre per avvicinarmi ai morbidi seni. Sfiorai il seno destro, che era il più vicino a me. Lo contornai con le dita e poi lo accarezzai interamente, con estrema leggerezza. Io ero sempre più eccitato, il mio membro duro cominciava a bagnarsi.

Appoggiai allora la mano sulla prominente montagnetta del suo sesso voluttuoso… era così invitante ed eccitante… sentii di nuovo, dopo tanto tempo, la morbidezza del suo boschetto schiacciato sotto i leggeri pantaloncini… feci qualche carezza circolare leggerissima e mi fermai un po’. Nessuna reazione particolare… io ero sempre più eccitato e continuai  ad accarezzarla lì… ma cominciavo a fare fatica a controllare la leggerezza dei movimenti… Le furtive carezze sulla sua montagnetta cominciavano a farsi sempre più pesanti, con il rischio che si svegliasse… allora mi trattenni e scesi in mezzo alle sue gambe divaricate, che esponevano al tocco le sue curve più intime…

Passai con estrema leggerezza il dito medio lungo la sua fessura voluttuosa… che meraviglia sentire quel morbido… ed arrivai fin sopra il suo clito. Lei allora ebbe un sospiro e chiuse leggermente le gambe, lasciando ancora abbastanza spazio. Tirai via immediatamente la mano. Io non resistevo più… ma non potevo rischiare altro, senza qualche segnale chiaro da parte sua. Stavo ormai per venire e volevo toccare ancora una volta la sua figona dei miei sogni… In preda all’eccitazione che precede l’orgasmo ormai vicino, mentre con una mano stuzzicavo la mia cappella bagnata, appoggiai tutta l’altra mano sulla sua figona prominente, questa volta affondando con decisione il medio e l’anulare nella sua grande fessura, mentre il palmo appoggiava in pieno sulla montagnetta. A quella pressione delle dita nella sua fessura, emise un piccolo gemito e chiuse di scatto le gambe. Dovetti togliere immediatamente la mano, per evitare che restasse imprigionata lì in mezzo contro la sua fica, ed a quel punto si sarebbe svegliata cogliendomi sul fatto… Non so se si svegliò, ma il suo respiro cambiò e si girò su un fianco, dall’altra parte.
Chissà se aveva dormito veramente per tutto il tempo e se si fosse eccitata nel sonno senza accorgersene… non avevo modo di scoprirlo. Chissà se il suo miele aveva già bagnato la sua figona ed impregnato le sue mutandine… come avrei voluto appoggiare il naso sullo spacco per sentire l’inebriante profumo del suo miele permeare attraverso i pantaloncini del pigiama… Se fosse rimasta nella posizione di prima l’avrei fatto, ma adesso non potevo più. E poi, se avessi sentito ancora quel profumo, il più eccitante che abbia mai trovato, come avrei resistito a non avvinghiarmi a lei ed esplodere venendo appoggiato sul suo corpo? Cuginina, mi fai proprio impazzire!! Ormai al limite dell’eccitazione esplosi in silenzio il mio orgasmo inondando la mia maglietta, aspettando la prossima occasione…

…continua in parte 3

I vostri commenti e suggerimenti sono bene accetti.
Inviateli a psegr2011@hotmail.com  e mettere come oggetto “Racconto”

Leave a Reply