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Racconti Erotici Etero

MILENA

By 2 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

MILENA

Le chat sono diaboliche. Ho conosciuto questa ragazza. Di Napoli. Io allora vivevo a caserta per lavoro.
Scambiamo quattro chiacchiere e poi ci inviamo le rispettive foto. Lei e’ molto carina, fisico longilineo. Nella foto ha un vestito azzurro e degli occhiali da sole, ma mi sembra molto molto carina.
Lei mi scrive che sono un bel ragazzo. Non mi fido molto delle ragazze che mi scrivono cosi’, non ho mai creduto di essere bello, magari potrei risultare interessante..
Ci scambiamo i telefoni.
Ma, per un motivo o per un altro non ci siamo visti di li’ a breve.
Dopo circa un anno, scorrendo la rubrica vedo il suo numero. Le mando un messaggio: ‘Ciao Milena. Ti ricordi di me? Ci siamo conosciuti in chat un anno fa.’
Mi risponde dopo due giorni. Si si ricorda. Soliti sms di circostanza! Come va, come non va..
E poi la notizia: sai mi sono fidanzata.
Io non sono geloso. Glielo dico. Lei mi fa: ma io non tradisco.
Che palle. La solita ragazza fedele. Decidiamo di rimanere amici. Ma la voglio provocare. Le scrivo: ‘peccato tu sia fedele, mi ecciti molto..’
Lei mi telefona.
‘Ma scusa, un anno fa perche’ non me lo hai detto?? A me piaci da morire, ma pensavo di non piacerti..’
‘Beh non e’ cosi’..comunque quando vuoi sono qui.
Per due mesi ci siamo provocati sessualmente. Con sms, ben attento a non mandarli quando sapevo stava con il ragazzo. Non mi e’ mai piaciuto mettere nei guai le persone.
Un giorno mi arriva un sms.
‘Ciao sono Milena. Sono libera di nuovo. Se vuoi ci possiamo incontrare.’
Io me la tiro un po’: non so, vediamo..
Un giorno mi dice di andarci a prendere un caffe’ a mergellina.
L’incontro e’ stato proficuo. Io me la guardavo tutta, ragazza alta, quasi 1,80, mora occhi marroni..non bellissima, ma mi faceva un sesso..
Fisico statuario e dua chiappe sulle quali potevi spaccare le noci da quanto erano sode.
Ci lasciamo cosi’..ma i nostri telefoni diventano roventi, con messaggi molto provocanti pur senza mai eccedere e cadere nell’erotismo (o meglio, io ci ho provato, ma lei non si lasciava andare..)
Un giorno mi fa: ‘Se vieni a Napoli un giorno ti porto in giro per la citta’..’
Io le faccio una controproposta: ‘Vengo a Napoli, se puoi ospitarmi. Non porto la macchina a Napoli, gia’ mi hanno fatto sparire lo stemma dell’alfa!!’
Sapevo che lei studiava a Napoli, ma era di Nola. Sapevo anche che il fine settimana era sempre da sola, quando non tornava a casa.
Dopo molto suo tergiversare (come dargli torto, io potevo anche essere il charles manson de noantri..) lei mi risponde: ‘Ok, vieni dopo le 5 sabato. Abito in via XXXXXXXXXXXXXX a 800 metri da piazza Garibaldi..’
Alle 5 in punto sono li’..ma non riesco a trovare il portone. La chiamo, scende..Era proprio dietro di me..
Entriamo a casa, parliamo e ci tocchiamo le mani, ma non ci baciamo.
Arriva ora di cena, continuiamo con l’approccio, ma lei mi aveva detto chiaramente che non avremmo fatto sesso.
Da bravo maiale, non avevo perso la speranza, ovviamente.
Dopo un’oretta chiacchiere e TV lei si alza e mi fa: ‘Ti dispiace se mi metto comoda??’
‘Ma scherzi??fai pure!!’ la mia mente gia’ viaggiava in un mix di baby doll, autoreggenti, taccazzi arrapanti..Il cazzo gia’ mi si faceva duro!!
Dopo 5 minuti torna e..niente di cio’ che mi ero immaginato era vicino a cio’ che vedevo..
La delusione mi colpi’ come una mazza da baseball!
Aveva una tuta, con la parte superiore molto lenta, per niente attillata, ma sotto era invece attillatissima, al buoi non si vedeva un granche’..poi le dico: ‘senti ma posso andare a fumare fuori??’
Lei: ‘Si si, fai pure..’
Si alza e accende la luce. La vista del suo culo mi folgoro’!! aveva questa tuta nera attillatissima ma al buio non avevo notato che ce l’aveva praticamente infilata su per il culo!!
Il cazzo reagisce e si indurisce..Comunque mi alzo e vado a fumare come se niente fosse.
Dopo due boccate lei mi raggiunge e si fanno due chiacchiere. Lei mi parla ma io non la sto ascoltando..si e’ aperta la zip e i suoi seni (portava una seconda, con la forma leggermente appuntita.
Lei si accorge che ogni tanto lo sguardo mi finisce proprio li’ in mezzo.
Spengo la sigaretta e rientriamo. Ci mettiamo sul letto, ma non ce la faccio piu’..devo averla!!
Mi giro e la bacio velocemente sulle labbra. Come un liceale imbarazzato. Lei mi guarda, sorride e apre la zip ancora di 3 cm. Io allora mi ci butto affamatissimo e cominciamo a baciarci molto dolcemente. Le apro la zip della tuta, lei mi tiene la nuca e non apre gli occhi..
La parte di sopra della tua vola giu’ dal letto, io le abbasso la coppa del reggiseno denudando la sua seconda, i suoi capezzoli sono morbidi e la corona del capezzolo e’ molto larga.
Mi ci dedico con cura e a lungo sino a che non diventano duri da morire..ora torno a baciarla stuzzicandole i capezzoli e godendomi i suoi piccoli mugolii di piacere che fa mentre le nostre lingue sono intrecciate.
Ora scendo sul collo, e comincio ad alternare piccoli baci a piccoli morsi, sento che la cosa le piace.
Non ci diciamo nulla, stiamo solo godendo dei nostri corpi, scendo facendo scorrere la lingua in mezzo ai suoi seni che continuano a stare ben fermi e saldi tra le mie mani. Scosto la mano sinistra e le lecco di nuovo il capezzolo oramai gonfio e duro. Lei mugola, ho notato che e’ particolarmente sensibile quando lecco i capezzoli..non mi faccio pregare e faccio lo stesso con l’antro seno..
Poi comincio ad alternare leccatine a succhiatine e piccoli morsi..lei si contorce come un’anguilla, anzi no, siamo a Napoli, quindi come un capitone. Le sue gambe piano piano si aprono come un’ostrica si dischiude per mangiare la sua preda, in quel caso la preda era quello che avevo tra le cosce che lei sentiva strusciarsi duro e caldo su quel pantalone attillato che sembrava piu’ una seconda pelle..
Io comincio a scendere pian piano verso il suo ombelico, il suo ventre piatto lo esaltava, e io ne approfittavo zig-zagando a destra e a sinistra, poi mi fermavo intorno al suo ombelico, lo leccavo infilando pianissimo la lingua al suo interno
Ero finalmente sull’elastico di quei pantaloni che tanto mi avevano fatto impazzire.
Con uno strattone improvviso, non senza approfittare di un suo movimento, riesco a togliere pantaloni e slip.
Un momento, noto con gioia che non sono slip, ma un bellissimo perizoma.
Allora aveva pianificato tutto, la ragazza..
Mi trovo la sua figa ad un cm dal mio naso, le sue gambe aperte facilitano la mia vista, e il suo odore mi inebria.
L’odore e’ pungente, inspiro con tutta la forza che ho nei polmoni, il suo odore mi arriva al cervello..
Che voglia di mangiargliela..
Quell’odore significa che e’ completamente bagnata ed eccitata..allungo la mia delicata lingua e l’assaggio.
Il suo sapore mi piace anche di piu’ e con le mani scopro il clitoride, la mia barba affonda tra le sue labbra e con la lingua lecco il clitoride..
Lei sospira, mi afferra la testa e la spinge violentemente verso il suo inguine..Io non me lo faccio dire due volte e infilo tutta la lingua nella sua figa e uscendo fuori tittillo con cura il clitoride.
Lei mugola sempre di piu’, comincia anche ad ansimare..Sento che cerca di dirmi qualcosa ma non capisco, la sua voce e’ rotta dal movimento della mia lingua che continua imperterrita la sua marcia..
Lei inarca la schiena, facilitandomi ancora di piu’ il compito, le sue gambe sono totalmente spalancate, e’ completamente aperta sotto di me che la lecco selvaggiamente, un ditino tocca il suo culetto, lei me lo scosta, sento una debolissima voce che mi fa: ‘No no..li’ no..ma hai un altro buchetto che puoi solleticare..’
Io continuo a leccarla ma a quelle parole pianto tre dita nella sua figa colante..comincio il movimento di dentro-fuori mentre la mia lingua non si stacca dal clitoride..
Ma non ce la faccio piu’..mi alzo sulle braccia e le prendo la mano, che porto successivamente al mio cazzo, lei me lo massaggia, ma non e’ quello che voglio..voglio che se lo infili da sola in figa.
Lei intuisce e si infila la cappella appena dentro le labbra.
Io appena sento la cappella avvolta dalle sue labbra do un colpo secco di bacino e glielo pianto in figa senza riguardo..lei spalanca gli occhi e inarca la schiena quasi sollevandosi e lanciando un grido sommesso, poi mi guarda e mi dice sussurrando: ‘Tu mi farai godere se vai avanti cosi’..’
Io la guardo, le sorrido e le dico: ‘perche’ cosa pensi voglia fare??’
Adesso i miei movimenti sono languidi e lenti, le faccio assaggiare tutta la lunghezza del mio cazzo seguendo i suoi lamenti, lei si lecca le labbra, non mi dice nulla..
Io adesso non ce la faccio piu’ e comincio a martellarle la figa di colpi secchi..lei in breve viene, io sono al limite, allora il mio stantuffarla diventa sempre piu arcuato, oramai il cazzo esce quasi completamente e poi entra secco, sento che le palle si stringono, sento che sto per venire..lei mi guarda e io non so se uscire o no e lei mi fa: ‘non ci pensare proprio!! Voglio sentirti sborrare dentro di me!!’
Io, che come sempre non resisto quando una donna mi dice che vuole che sborri la inondo di sperma..Schizzo cosi’ tanto che fuoriesce dalla sua fighetta oramai fradicia e si riversa sul lenzuolo.
Lei mi guarda e mi fa:’ da quanto non scopavi, 4 anni??’ io rido
Le mormoro: ‘la quantita’ di sborra dipende anche dall’eccitazione che mi mette una tipa, e tu sei stata veramente brava..’
Rimaniamo cosi’, nudi e senza lavarci tutta la notte. L’odore di sperma e di figa eccitata ci inebriava. Ci siamo addormentati nudi e sporchi non immaginando che quella situazione il giorno dopo ci avrebbe stuzzicato ancora una volta ma questa e’ un’altra storia.
Al prossimo capitolo su Milena!! 
Questo non e’ un racconto di fantasia. E’ un ricordo, un fatto realmente accaduto.I nomi, ovviamente, sono stati cambiati per via di cazzate come la privacy ecc. Per commenti, opinioni, insulti e qualsiasi cosa vi venga in mente scrivete pure a thorfigliodikmer@yahoo.it

Caldo atroce. L’estate a Caserta e’ terribile. Non vedo l’ora di finire per poi potermi fare una doccia ghiacciata.
Devo sbrigarmi. Devo finire un incarico e poi posso andare in pausa pranzo.
Il silenzio della calda estate casertana viene pero’ interrotto da un suono alto e continuo che lacera le molecole roventi dell’aria.
Il telefono!! Faccio per prenderlo, si staranno chiedendo dove diavolo sono. Cazzo ma neanche a pisciare si puo’ andare?? Che poi tra l’altro l’idea della masturbazione mi aveva anche sfiorato, ma non ne avevo il tempo, altrimenti me lo sarei preso volentieri un momento tutto per me.
Ma qualcosa di strano c’era in tutta quella situazione, qualcosa non tornava. Il telefono non suonava piu’..che, preso dall’idea della mia mano che sfiorava il mio cazzo gonfio di voglia, mi fossi attardato a rispondere?? Eppure non avevo fatto che pochi passi..
Chi mai poteva farmi uno squillo??
Forse mia sorella? Forse qualche collega a corto di pecunia sulla sim??
I movimenti delle mie dita sono veloci: sblocca, menu’, registro chiamate..
Il display fece il nome: Milena!!
Milena, la ragazza conosciuta e scopata tre giorni fa..e chi ci pensava piu’?? oddio a dire la verita’ pochi minuti fa ci pensavo..ma solo perche’ stavo mentalmente preparandomi a farmi una sega nel pomeriggio..
Decido di chiamarla, chissa’ come mai mi ha squillato..ma il sorriso che avevo sulle labbra era alquanto eloquente..evidentemente non ero l’unico soddisfatto della notte passata con lei.
‘Pronto?’
‘Ciao..’
‘Ciao, pensavo mi rispondessi con un sms! Non speravo nella chiamata..’
‘E perche’ avrei dovuto rispondere con un sms?? Se mi hai fatto uno squillo volevi essere chiamata..sbaglio??’
(risatina) ‘mmmmm no, non sbagliavi..che fai?’
‘Lavoro..’
‘Ah scusa..io sto a casa mia, sola..stasera non so che fare..’
‘mmmmm mi spiace..posso fare qualcosa per te??’
‘si, vieni a cena con me??’
Lei non mi vede, ma sto sorridendo, malefico..voglio farmi desiderare..cosa c’e’ di meglio di un po’ di sana gelosia femminile per farmelo venire ancora piu’ duro??
‘oddio, non so..avevo appuntamento con una ragazza qui..se mi gioco bene le mie carte stasera potrei concludere..’mentivo
Silenzio..circa 4 secondi..ma sembrava interminabile..
‘ok, se sei impegnato lascia perdere..’
‘Va bene, ci sentiamo allora..fatti sentire pero’..ok??’
Silenzio..poi, freddissima mi dice: ‘si va be’ certo..ti saluto’
‘Ciao mile, buona serata..’
Chiudiamo. Mi aspettavo una reazione diversa..decido di aspettare mezzora e poi di richiamarla. Chissa’ che non riesca a dirle di essermi liberato e non ci caschi. Ma il pensiero di essere andato in bianco per un capriccio comincia ad essere pressante..Il pensiero si fa costante..comincio a pensare di essere stato stupido, di essermi perso un’occasione di scoparmela di nuovo, e con la voglia che ho..
Il telefono squilla di nuovo..ma stavolta il breve suono mi avverte che non mi stanno chiamando, ma mi e’ solo arrivato un messaggio.
Apro il messaggio. E’ di nuovo lei. Mi preparo a leggere una serie di insulti a catena. Classico di una donna quando sa che non e’ l’unica nella vita sessuale di un uomo che le piace.
Ma mi sbagliavo. Il testo e’ di quelli che un uomo vorrebbe ricevere tutti i giorni..
‘Ma dico io come si fa a scegliere una con cui devi ancora concludere, con il rischio di non fare niente, ad una che gia’ sai che stasera te la da’?? bisogna proprio essere stupidi..:)’
Io sorrido. Il cazzo reagisce. Rispondo al messaggio dicendo che sono solo a casa mia in quei giorni. Casa mia e’ un termine errato, io non sono di Caserta, ma la casa che avevo in affitto la dividevo con 3 colleghi che quel giorno erano assenti. E lo sarebbero stati tutta la settimana.
Decidiamo che sarei passata a prenderla alle 7, per poi andare in un ristorante spagnolo vicino Nola.
La sera arrivo’. Arrivo a 400 metri da casa sua e mi fermo, come d’accordo. Le faccio uno squillo. Lei mi risponde con un messaggio: ‘Arrivo subito. 2 minuti e sono da te..’
Sorrido. Scendo e mi accendo una marlboro. Arrivato a meta’ sigaretta vedo che mi viene incontro.
Rimango a bocca aperta. Era semplicememnte vestita in modo divino. Aveva una maglietta marrone scuro appena scollata sul davanti. Una gonna che le arrivava a meta’ coscia color cammello, scarpe marroni scuro con un bel tacco a spillo. Si avvicina sinuosamente. Come sorrido accentua il suo andamento femminile.
‘ciao!!’le faccio
‘Ciao!! Allora, preferivi l’altra??’
‘Dipende..da come finisce la serata..certo e’ che sei molto intrigante..’
Si protende verso di me e mi bacia molto appassionatamente e in modo molto ‘femminile’ mi accarezza il gonfiore che ho sui jeans strappati.
La guardo divertito e lei sorride: ‘Hai ancora dubbi a proposito??’
‘No, no..’ replico.
Cazzo quanto mi eccita.
Andiamo al ristorante spagnolo. E cominciamo il nostro pasto, tra doppisensi e giochi di parole. A commenti poi di come avevamo scopato la volta precedente, a cosa ci era piaciuto di piu’.
Di tanto in tanto lei ‘testa’ (e tasta..) il grado della mia eccitazione..senza poi rimanere delusa.
Ogni volta che poggia la mano sul cazzo e’ duro. Colpa della paella o dell’idea che di li’ a poco saremmo andati a letto? Misteri della fede..
Finiamo di mangiare e io, da bravo gentiluomo, pago il conto..lei ride, si mette sottobraccio e appena fuori mi sussurra: ‘non serviva, tanto te la davo lo stesso..’ io rido divertito..
Saliamo in macchina. Dobbiamo fare 40 km per arrivare a casa mia.
Quando sei in macchina e la serata comincia ad odorare di sesso, 40 km anche in ferrari diventano interminabili. Ma in quel tragitto io non riuscivo a stare fermo.
Ogni rallentamento, ogni semaforo, ogni occasione era buona per mettere a folle e pomiciare in modo molto aggressivo, molto passionale..
In poche parole ci stavamo caricando come due molle nell’attesa di liberare tutta la nostra energia sessuale accumulata, in una volta sola appena fossimo stati chiusi al sicuro delle quattro mura della mia stanza.
Sull’autostrada andavo a 130..ma la mano che di solito stava sul pomello del cambio era languidamente appoggiata sul suo ginocchio. Aveva le gambe accavallate.
Appena poggiata la mano lei le ‘disaccavalla’, ben accorta a tenere le ginocchia strette. Ma la mia esperienza di mandrillone fa in modo di tenere la mano ben fissa tra le due ginocchia per lasciarmi quel centimetro per agire.
Lei guarda fuori dal finestrino, ma i suoi seni sono piu gonfi, e di tanto in tanto il suo respiro si fa piu’ profondo.
Era palese (e auspicabile..almeno dal mio punto di vista..) che lei mi desiderasse almeno quanto io desidero lei!
Ma visto che stavamo andando a casa mia, lei mi aveva stuzzicato la mente con le parole (e il cazzo con la sua manina galeotta al ristorante) che dubbi potevo avere??
Il suo movimento di ginocchia mi risveglia dal turbinio dei miei pensieri. Un impercettibile movimento delle gambe che si allargano di un millimetro e poi tornano strette con solo la mia mano interposta tra ginocchio e ginocchio.
La guardo. Ma lei ha lo sguardo fisso verso il finestrino. Mi faccio, visto anche il suo ‘invito’ un po’ piu’ audace e infilo la mano tra le sue gambe fermandomi a meta’ coscia..lei rimane con le gambe cosi’, non le stringe..anzi le allarga sempre in modo impercettibile.
Le donne..a volte sanno invitarti, ma sanno essere cosi’ sottili..
Allora salgo ancora, centimetro dopo centimetro verso il suo inguine, sento il bordo delle autoreggenti.
Cazzo e cervello ricevono un’improvvisa affluenza di sangue..le autoreggenti!! Ogni uomo impazzisce per l’intimo!! E a me le autoreggenti in particolare mi fanno esplodere..
Mancano 15 km a casa..ma se fosse possibile me la scoperei li’ dove sta!!
Infilo un ditino tra l’elastico dell’ autoreggente e la sua coscia..stiamo in silenzio da decine di minuti.
Lei sospira, il calore della mia mano la sta scaldando.. apre ancora di piu le gambe, offrendomi il suo frutto proibito. Io non posso far altro che raggiungerlo, risalgo sino al suo pube e sento la parte esterna della mia mano che tocca i suoi slip. Il mignolo comincia ad accarezzare leggiadro lo slip, che contraccambia la carezza sprigionando calore e umidita’..molta umidita’..
Di nuovo un suo sospiro. Sfido che sospiri. E’ completamente fradicia di umori..chissa’ che sapore hanno. Li avevo gia assaggiati qualche giorno prima, ma mi sono accorto che avevo una sete di lei..
Il mignolo curioso della mia mano destra aggancia il bordo dello slip e in men che non si dica il pollice afferra l’altro bordo e stringo al centro. Ora le avevo infilato praticamente lo slip tra le labbra della sua figa. Lei sospira piu’ a fondo.
Comincio ad accarezzarle le labbra ‘inferiori’ oramai scoperte, bagnate e gonfie.
Lei si gira mi guarda mi afferra la mano e mi dice, con una voce roca e molto bassa (indice della sua eccitazione..) ‘se non ti fermi vengo qui..’
‘E che male c’e’??’
‘No, dai..non voglio..’ ma il suo sguardo mi diceva che non era vero..
Tuttavia non insistetti, infilai furtivamente un ditino nella sua figa calda e bagnata e tirai via la mano. Lei geme e chiude gli occhi. Mi si avvicina, appoggia la testa sulla mia spalla e mi sussurra all’orecchio: ‘ sbrigati ad arrivare che non ce la faccio piu’..ti desidero da morire..’ e per dare piu’ forza alla sua affermazione mi accarezza il cazzo insistentemente.
I jeans e i boxer mi scoppiano. Mancano 7 km. Esco dal casello, pago e lei si stacca da me solo per il tempo del pagamento del pedaggio, poi si ributta su di me e comincia a baciarmi e a darmi piccoli morsi sul collo.
La ragazza sa che non c’e’ cosa che mi eccita di piu’..e la sua mano non si ferma. Sempre e saldamente appoggiata al gonfiore da record del mio cazzo!
A forza di stare a cazzo duro mi si sta anche stimolando la vescica. Non ci voleva!!! Volevo sbatterla sul letto appena fossimo arrivati!! Che sfiga!!
Arriviamo a casa. Finalmente. Parcheggio la macchina. Scendiamo e appena chiudo lo sportello me la ritrovo dietro.mi infila la mano sinistra sotto la camicia e mi accarezza l’addome. Laltra e’ salda sul cazzo, che stringe.
La sua voce e’ sempre piu’ roca, sempre piu’ bassa, sempre piu’ eccitata..’Andiamo su che hai troppi vestiti addosso..’
Io mi giro e la sbatto sulla macchina, le infilo la mia lingua in bocca con tutta la violenza che posso, la mia mano si insinua tra le sue cosce che non fanno alcuna resistenza, la sua mano invece non vuole saperne di lasciare il contatto con il mio cazzo oramai marmoreo.
Pomiciamo e ci tocchiamo dappertutto, violentemente, con passione, mai sazi dei nostri corpi.
La guardo concentrando tutta la porcaggine che mi sento addosso nei suoi occhi nocciola. E poi le dico: ‘andiamo su, che mi sto scopando sotto!!’ lei ride, poi si fa seria e risponde: ‘anche io’
In men che non si dica siamo sul bordo del mio letto, ci baciamo sempre piu’ voracemente. Ma la vescica comincia a urlare. Mi stacco e le dico di aspettare un paio di minuti che devo pisciare.
Lei mi dice: ‘ok, ma sbrigati!!’ Io le rispondo con un accenno di assenso.
Invece di due minuti in bagno ne impiego quasi dieci. Colpa della violenta erezione che ho. Devo stimolarmi aprendo il rubinetto. Finalmente riesco a finire la minzione.
Esco, non prima pero’ di essermi tolto la camicia, e rimango in jeans, scalzo. Esco dal bagno e..sorpresa!! i suoi vestiti sono scomparsi! Indossa solo reggiseno nero, senza ferretto, disegnato di pizzo sul davanti. Con i contorni dei capezzoli ben visibili. Il suo fisico sinuoso si delinea poi con un addome piatto e invitante, poco sotto i suoi slip sono neri anch’essi ma con l’elastico dei fianchi che si assottiglia sempre di piu’ fino a finire in un cordino che sembra un filo interdentale da quanto e’ sottile.
Il mio cervello esplode. E’ un perizoma! Mmmmm il cazzo mi sta esplodendo. Sorrido. Le sue gambe lunghe e affusolate sono fasciate da quello che gia’ avevo intuito in macchina. Due autoreggenti nere con il bordo vicino l’inguine tutto disegnato.
‘mmmmmmmmm che splendida visione..e ora come farai ad uscire da qui dentro sana e illibata??’
‘Illibata?? Non vedo l’ora che tu mi scopi..altro che illibata..’ mi sorride maliziosa.
Io rimango sulla soglia del bagno. Mi sto gustando quella visione. ‘girati..voglio vederti bene il culo..’
Lei sorride di nuovo, e maliziosa si gira piegandosi leggermente in avanti mettendo bene in mostra la parte di lei che piu’ mi fa impazzire: il suo culo!!!
Il perizoma le cinge gentilmente la schiena e poi si tuffa tra le sue natiche perfette. Mentre sta in quella posizione le salto addosso.
La mia mano afferra la sua natica destra stringendola con tutta la forza che ho, poi con l’altro braccio la afferro per il collo e la tiro su girandeole la testa e baciandola in quella posizione, da dietro.
Le nostre lingue si intrecciano e si accarezzano in tutte le loro parti, ci scambiamo abbondante saliva, sento il calore del suo culo proprio all’altezza del mio cazzo.
Lei aumente la pressione con le sue chiappe calde sul mio bacino, io spingo in avanti per goidermi la morbidezza di quelle natiche da miss.
La mano destra si insinua lesta nella sua intima foresta violandone le labbra, il mio esperto dito medio si incontra con il suo clitoride, ormai gonfio allo spasimo.
I nostri gemiti si intrecciano al ritmo delle nostre lingue..fino a che lei non si libera dalla mia morsa e si gira. Siamo faccia a faccia e rapide le mie mani non perdono tempo e le agganciano il culo allargandolo leggermente, lei fa un piccolo gemito. Comincia a leccarmi il collo, la punta della sual lingua va dall’orecchio alla spalla, il suo movimento e’ rapido, veloce e ‘accarezzato’..
I brividi mi investono. Le sue mani agganciano la mia cinta e cominciano a lavorarmi la fibbia per liberarmi da quella morsa che oramai sono i miei jeans. Riesce in pochi tocchi a sbottonare anche la patta dei miei pantaloni. Senza togliere la lingua dalla mia bocca, e con le mie mano ben salde sul suo culo, comincia la leggera carezza sul mio cazzo, la sua mano sinistra, senza togliere i boxer comincia a toccarmi le palle, mentre la destra decisas afferra il tronco della mia asta..
‘mmmmmm e’ dal ristorante che volevo prendertelo in mano..’
Quelle parole mi accendono come un cerino antivento accende una miccia.
‘Ora e’ tutto tuo..’ riesco a malapena a sussurrare.
Lei ora sa. Sa che puo’ farmi tutto. Non le direi di no in nessun caso.
Con un rapido movimento si abbassa e mi cala i pantaloni, si rialza e sono solo in boxer..continua il massaggio senza levarmi i boxer, affonda il viso sul mio petto e comincia a leccarmi lasciandomi una leggera scia di saliva e scendendo piano piano.
La sua mano mi abbassa la parte posteriore dei boxer lasciandomi a culo scoperto. Mi da’ un sonoro schiaffo sul culo. Non dice nulla. Solo lo sguardo mi parla. E’ eccitata almeno quanto me.
Sa che la mia erezione e’ dovuta a lei. E se la gode.
Sente il cazzo duro, lo tasta, lo stringe. Sa che per questa volta e’ suo. Rapidamente mi libera anche dai boxer che mi trovo alle caviglie. Sono a cazzo all’aria. Lei lo afferra. Il piacere mi sconvolge i sensi. Il suo tocco e’ delicato ma deciso! Vorei non smettesse mai. La sua mano calda lo accarezza e io non posso fare a meno di gemere.
‘ti piace??’
Non rispondo. E non perche’ non voglia. E’ che non ce la faccio. Poi mi sforzo.
‘s-s-si’..’ balbetto
Lei per tutta risposta comincia a leccarmelo lungo l’asta. La sua mano sinistra non si stacca pero dalle mie palle che tiene salde tra le sue dita massaggiandomi intensamente.
I suoi tocchi sono esperti, decisi ma allo stesso tempo delicati. Mi sta letteralmente facendo vedere le stelle. La prova e’ che non riesco a parlare..sono li’, in piedi, fermo. Concentrato come sono sulle sensazioni che mi fa provare Milena.
Stacca la sua bocca dal mio cazzo viola dal turgore. Mi guarda bloccandosi completamente e mi chiede: ‘ pensi ancora che avresti dovuto andare con l’altra??’
‘Non fermarti..ne parliamo dopo!’ ribadisco seccato..
‘dimmelo e ricomincio a farti godere..’
Perfide le donne. Sapevo che non avrebbe continuato se non avessi risposto.
‘beh, sai.. credo che il cambio e’ statoooooooooooooooooooooooooooohhhhh….’
Mentre rispondevo lei di botto inizia di nuovo a masturbarmi questa volta leccandomi la cappella, avidamente, aumentando anche il movimento dell’altra mano sulle mie palle.
Questa volta non si ferma, lo succhia avidamente. Io ho le mani sulle sue spalle, adesso il suo movimento mi sta mandando in paradiso.
La sua bocca succhia e solo di tanto in tanto si stacca e mi lecca come per prendersi una pausa. La mano che regge il mio cazzo invece accompagna il movimento della bocca continuando a stringere l’asta sempre piu’ avidamente. Oramai sono in suo pieno potere, ma lei non arriva mai sino al fondo, ergo non lo infila tutto in bocca..questa cosa, nonostante sono completamento preso dalle sensazioni che mi sta regalando, mi lascia un po’ come dire ‘incompleto’..allora la mia mano si posa sulla sua testa e le spingo la testa verso il cazzo.
Lei fa resistenza, allora cambio tattica..tengo ferma la sua testa tenendole la nuca e poi spingo il cazzo verso la sua bocca..stavolta non riesce a fare niente..il mio cazzo le deflora per intero la bocca, lei mugola.
Fa una faccia sorpresa, io la guardo, severo. E lo rifaccio..questa volta il colpo e’ secco e prepotente. Lei chiude gli occhi..fa fatica a respirare, ritraggo il cazzo per darle un po’ di sollievo e quindi di nuovo glielo sbatto in gola..comincio cosi’ a scoparle la bocca, lei subisce e non si lamenta, comincia a sbavare e la saliva le corre lungo il collo.
Le sue mani si staccano dal cazzo che, prepotente si sta prendendo la sua bocca senza riguardo alcuno, e si poggiano sulle mie chiappe..e quando spingo tutto il cazzo nella sua bocca spinge anche lei il mio sedere..
Sto impazzendo, sto per venire. Allora mi stacco, la alzo di peso e la butto sul letto. Lei capisce subito e allarga quelle fantastiche gambe mostrandomi quanto e’ bagnata in figa..
Mi dice: ‘vuoi assaggiare il mio sapore di donna?? Che ne dici di darmi una leccatina??’
‘Secondo te cosa volevo fare??’
Mi tuffo tra le sue cosce spalancate e comincio dapprima ad annusare la sua figa allagata, e poi comincio lento il mio lavoro di lingua sul clitoride gonfio da impazzire, non senza aver infilato due dita nella figa spanandola per bene..
Il mio movimento di lingua e’ languido, lento..poi accellero di colpo per sentire la differenza dei suoi gemiti che, inevitabilmente, accellerano.
Poi rallento di nuovo mordicchiando con le labbra il clitoride, la sua testa affonda nel cuscino inarcando sempre di piu’ la schiena.
I suoi addominali scattano, concentrata com’e’ sulla mia lingua che la inumidisce.
Il suo sapore e’ dolce, il suo odore e’ pungente..la mia voglia cresce..
Mi afferra la testa e l’affonda nelle sue labbra, le sue gambe hanno decine di spasmi di piacere.
Comincia a dirmi che sono un porco, ma la lingua e’ troppo impegnata nel leccare il suo nettare..il cazzo mi fa male da quanto e’ duro. Anche lui avrebbe bisogno di sollievo.
Lei mi spinge indietro la testa e mi guarda..e’ allo stremo e lo sono anche io..
‘Voglio che mi scopi!! Non ce la faccio piu’..lo voglio sentire dentro’
Allora mi alzo ma lei mi blocca.
‘No!! Voglio che mi scopi da dietro!!’
E si mette in piedi. La giro e lei appoggia le mani sul materasso..io appoggio la cappella nel suo buco del culo, ma lei mi risponde: ‘Non li’..quella parte e’ vergine e rimarra’ tale..prendimi la figa ma da dietro..questo intendevo..’
Faccio una smorfia di dissenso..oramai avevo proprio voglia di sfondarle il culo. Lei pero’ non puo’ vederla. Comunque non perdo tempo, punto il cazzo all’igresso della sua figa e con un colpo secco glielo pianto sino alle palle..
‘ooooooooooohhh’ il suo commento..
Le afferro i fianchi e comincio a fotterla come preso da un demone! I miei colpi sono dapprima lenti e profondi..poi cominciano ad accellerare sempre piu’ lei geme, si contorce come un’anguilla..
Il suo bacino rotea leggermente per sentirselo sempre piu’ dentro, io mi protendo in avanti e le afferro i seni, ma sto perdendo l’equilibrio, allora la mano destra lascia la presa sul seno e la afferra in vita mentre la sinistra rimane li’ sulla sua tetta e la stringe con forza..lei geme ancora di piu’..
La sua figa e’ burro e il mio cazzo e’ il coltello, non fa fatica ad entrare ed uscire, il rumore della monta e’ sempre piu’ forte e i colpi sempre piu’ veloci..
Lei mi incita di montarla, mi dice che il mio cazzo le fa toccare il paradiso..
‘Non ce la faccio piu’..sto per sborrarti tutta’
‘siiiiiiiiii sborrami tutta..riempimi, sfondami e riempimi come un’otre..voglio che completi questa scopata da urlooooooo’

E io non resisto piu’..cerco di trattenermi ancora per un paio di spinte e le do’ un sonoro schiaffo sul culo a mano piena, lei geme e crolla con la faccia sul materasso stringendo a morte le lenzuola tra le dita aspettando che finisca l’opera..
Io dal mio punto di vista arrivo al limite, do’ un’ultimo affondo e le scarico nella pancia tutta la sborra che avevo nelle palle con un grugnito mascolino.
Rimaniamo cosi’..lei che ha degli spasmi addominali post-orgasmo, io invece mi sento vuoto e rilassato..
Ho ancora il cazzo nella sua figa ormai colante dei miei e dei suoi umori.
Le lenzuola sono imbrattate del nostro sudore e dei nostri umori..
Ci stacchiamo soddisfatti e rilassati..
Passiamo circa un’ora cosi’, abbracciati a pomiciare.
Dopodiche’ lei si addormenta, nuda tra le mie braccia e io pure crollo, completamente esausto.

Questo non e’ un racconto di fantasia. E’ un ricordo, un fatto realmente accaduto.I nomi, ovviamente, sono stati cambiati per via di cazzate come la privacy ecc. Per commenti, opinioni, insulti e qualsiasi cosa vi venga in mente scrivete pure a thorfigliodikmer@yahoo.it

Apro gli occhi. Buio. Mi giro intorno. Dove sono? Cerco di alzarmi dal letto ma sento un peso che mi preme contro la spalla destra. Ho il braccio addormentato che mi formicola dannatamente.
Mi giro verso la mia destra e sento un respiro regolare.
Abbasso gli occhi e una testa e’ dolcemente appoggiata sulla mia spalla.
MILENA!! Un lampo mi fa tornare in mente tutto. Ero a casa sua. Avevamo fatto l’amore il giorno prima e ci siamo addormentati cosi, senza neanche lavarci.
I miei impercettibili movimenti la disturbano, con un mugugno di protesta sonnolente si gira e mi libera dal suo dolce peso.
Io riesco a muovere finalmente il braccio che oramai e’ privo di ogni sensibilita’. La fitta alla parte bassa dell’addome arriva violenta come un pugno!
Il bisogno di urinare si fa impellente. Mi alzo cercando di fare rumore il meno possibile!
La rete del letto invece si lamenta come se la stessi torturando. Rimango immobile a vedere se Milena si e’ svegliata.
Lei si lamenta dolcemente, si muove appena e il lenzuolo le scivola di dosso mostrandomi la sua perfetta schiena e il suo fondoschiena che tanto mi ha attirato la sera precedente.
‘Ahi’ penso. Il dolore alla vescica e’ lancinante.
Non posso piu’ aspettare. Corro in bagno. La luce del sole mi colpisce gli occhi violentemente.
Alzo la tavoletta, mi afferro il cazzo puntandolo dritto nel cesso e noto la mia cappella sporca di un liquido biancastro.
‘Sborra!!’ penso ‘ oppure roba sua? O meglio ancora umori miei e suoi insieme’
Tracce inconfondibili della nostra serata hot.
Finisco la mia minzione. Mi avvicino al lavandino e mi sciacquo il viso. Sono nudo, di fronte allo specchio. Mi e’ sempre piaciuto guardarmi allo specchio. E non ho mai nascosto di essere narcisista.
Non sono bello. O meglio, non credo di essere bello. Ma alle donne non dispiaccio. E tanto mi basta.
Torno in camera. Il letto singolo di milena e’ come l’ho lasciato pochi minuti fa.
Cerco di infilarmi a letto piano. Non mi dispiacerebbe dormire un altro paio d’ore. Probabilmente poi lei vorra’ che vado via. Spero di scroccarle almeno la colazione.
Il letto si lamenta di nuovo. Il suo corpo e’ bello, slanciato e tonico. Non posso non notarlo. Nel letto c’e’ un odore di sesso pungente. Inebriato, ne respiro piu’ che posso.
I miei pensieri vanno alla sera precedente. L’erezione e’ automatica. Rimango cosi’..cerco di sbirciarle il culo..ma in quel momento sento la sua voce: ‘sei sveglio??’
E’ impastata dal sonno.
‘si, ti ho svegliata??’ e mi avvicino cingendola da dietro
‘si, ma non e’ colpa tua..sto letto fa nu burdell..’
Si gira e si mette a pancia in su. Mi guarda e mi sorride..
‘Ieri mi hai fatta nera..’ mi sorride
‘Avevo una voglia..’replico
‘vedo che anche ora ne hai..’ e mi afferra il cazzo ancora duro.
Io sorrido. Lei mi guarda negli occhi e mi da un profondissimo bacio di pazzione mentre con la mano non molla la presa.
‘Questo odore di sesso che c’e’ da ieri mi fa sentire una porca..che dici, bissiamo??’
Ma la sua mano non ammette rifiuti. Mi tocca il cazzo dalla base alla punta lentamente, mi si avvinghia addosso e comincia a baciarmi mentre mi sega..
Io mugolo di piacere. La sua mano stringe come una morsa il mio cazzo durissimo.Mi lecca il collo, poi mi morde delicatamente le labbra, la mia mano le afferra un seno saldamente, gioco con le dita torturandole delicatamente i capezzoli.
Sento che le piace, d’altronde i suoi capezzoli non mentono..Si induriscono subito.
Lei si sofferma sulla mia cappella, mentre con l’altra mano mi accarezza le palle pelose.
‘Hai un buon sapore, vorrei tanto riassaggiarti..’
‘Non penso di poterti dire di no, almeno sinche’ hai il cazzo tra le mani..’
A quel punto mi sdraia piuttosto rudemente sul letto, si mette a cavallo su di me e si china baciandomi tutto il viso, io le bacio quello che riesco a baciare, labbra, naso, occhi..concentro tutti i miei sensi sulla sua fica che struscia sul mio cazzo.
E’ calda, morbida e umida, il suo pelo pubico si intreccia con il mio..si sposta qualche cm piu’ giu e mi tortura il collo con baci e piccoli morsi, ma il massimo piacere e’ sentire la sua lingua agile che si muove velocemente sulla mia gola, fino a raggiungere la parte sotto l’orecchio.
A quel punto si stacca velocemente per un secondo e mi sussurra che sentire la mia erezione carezzarle l’inguine la eccita molto.
Il mio cazzo a quelle parole ha una reazione istantanea. Lei lo sente, mi guarda negli occhi e sorride..
‘voglio metterlo al caldo..’ le sussurro
‘Non ancora..ti voglio piu’ duro..’
Scende ancora un po’, mi lecca il petto, si sofferma sui miei capezzoli e li morde, il dolore e’ come una fitta che pero’ rende il cazzo sempre piu’ duro.
Mi sta facendo uscire di testa..e’ sulla pancia, mi lecca l’ombelico, sento le sue mani sui miei fianchi..io non so dove mettere le mie, allora le poggio sui suoi capelli neri.
Lei ora ha il viso sul mio cazzo che e’ viola dalla voglia..lei lo prende in mano e si avvicina con il viso, ma non lo lecca, e neanche se lo infila in bocca..lo odora, inspira con tutta la forza.
‘mmmmmmm sa di cazzo, di sborra tua e umori miei..e’ sporco da ieri..come mi eccitano questi odori..’
Comincia a leccarmi la base del cazzo, proprio li’ dove ci si attaccano le palle. Vorrei tanto che leccasse anche quelle ma non lo fa..risale lungo l’asta e poi se lo infila in bocca.
Comincia a succhiare. E succhiare. Lecca e succhia la cappella, poi scende facendolo affondare fino a meta’ asta.
L’altra meta’ e’ ben salda stretta nella morsa della sua mano.
‘Sai di maschio..’
Io non riesco a parlare..ogni mio tentativo e’ vanificato dal calore che sento della sua bocca e della corrispettiva lingua che mi avvolgono in un maestono pompino..
Comincia a pomparmi il cazzo, mi sta facendo morire, sento che la sua voglia e’ pari alla mia.
‘voglio..voglio..voglio leccartela..’ mugolo
‘o no..stai fermo li’ e fatti succhiare per bene..’
Quelle parole..mi fanno muovere il cazzo, lei se ne accorge e continua il suo movimento di bocca e mano..
‘mmmmm si, cosi’..’riesco a malapena a dire.
Lei allora accentua il suo movimento, lo rende piu’ veloce..il cazzo oramai e’ duro da morire e lei..di botto si ferma.
Mi guarda, si mette i capelli di lato (non scordero’ mai questo suo movimento) e mentre mi continua a segare, stavolta piu’ forte, guardandomi negli occhi mi chiede:
‘dimmi che vuoi essere scopato!’
La mia testa al movimento della sua mano fa uno scatto all’indietro tra il sorpreso e il godimento.
‘ooooooooohhh mmmmmmsi…’
‘non ho capito..voglio che mi dici che vuoi essere scopato..se non lo dici non ti faccio venire’ e aumenta ancora la sega..
‘Si..si..SI..SI!! voglio sborrare..fammi venire..’
‘Ok, gia’ va meglio..’
E mi sale a cavalcioni, lo afferra e lo infila nella fica colante..ma infila solo la punta..io non ce la faccio piu’ e appena sento il calore della sua vulva circondarmi la cappella do’ un secco colpo di reni piantandoglielo di botto, lei tira indietro la testa e si lascia andare in un ‘ooooooooh’ che e’ tutto un programma.
Appoggia i suoi palmi sul mio ventre, con le dita verso l’esterno e i polsi che si guardavano e comincia il suo lento movimento.
Dopo poche spinte il cazzo entra tutto, sento la sua fregna colare umori copiosi che mi bagnano le palle e mi scendono per il sedere finendo la loro corsa sul lenzuolo.
Lei aumenta le spinte, il suo addome piatto da’ la forza e il ritmo al suo andirivieni.
L’appoggio delle mani le permette di inarcarsi e alzarsi cosicche’ il cazzo quasi non esce dalla sua intima essenza, per poi essere di nuovo inghiottito dalla sua fica affamata del mio cazzo.
Non mi guarda piu’..ha gli occhi socchiusi e mi monta come un cavallo, non dice niente, ma si gode tutto il calore che sprigiona il mio cazzo nodoso e porco.
Faccio per afferrarla, voglio cambiare posizione. Lei mi sbatte brutalmente giu’ e mi fa cenno di fare silenzio..il tutto senza perdere il ritmo della monta.
Capisco che sono in balia delle sue voglie. Non posso far nulla se non godermi quella scopata come meglio posso.
Ma d’altronde non mi dispiace, mi sta praticamente violentando, e da quando in qua ad un uomo dispiace di essere violentato??
Sento chiaramente che non ce la faro’ a resisterle ancora per molto.
Cerco di dirle che sto per venire..
La risposta non le viene dalla bocca, ma dal suo corpo..infatti adesso accellera il movimento, il cazzo la stantuffa a dovere e sento chiaramente la sua fica che schiaffeggia le mie palle.
La sua voglia e’ esplosiva, quei rumori mi fanno uscire di testa.
Sto per venire, ma lei continua a sbattermi come un tappeto. Mi scopa assatanata senza chiedermi se mi piace.
Piace a lei, e questo le basta. Essere usato cosi’ provoca in me un’eccitazione maggiore..non ce la faccio proprio piu’..
Inarco la schiena nel disperato tentativo di resisterle ancora un po’, le lo capisce e stringe i muscoli della vagina.
Buum!
Vengo, come un’esplosione nucleare..le riverso dentro la pancia ettolitri di sborra..lei mi guarda e in preda allo spasmo mi dice con voce rotta:’ve-vengoooooooo’…
Mi crolla addosso, non senza continuare a muovere piano il bacino, sentendo il rumore languido dell’umido della mia sborra e dei suoi umori.
‘mmmmmmmmm’ mugolo
Lei non si fa dire niente..mi infila due metri di lingua nella bocca senza smettere di infilarsi il mio cazzo oramai non piu’ duro come prima, dentro e fuori dalla fica.
Ci baciamo a lungo sul letto.
Rimaniamo cosi’ per un’ora.
Poi ci facciamo una doccia, insieme, continuando a baciarci.
Ma il tempo stringe e devo scappare..mi rivesto, la saluto ripromettendoci di sentirci ancora.
Ma allora non sapevo se davvero sarebbe successo. Scoprii poi che ci saremmo rivisti.
Torno a Caserta, al mio lavoro e al da fare quotidiano. E lei torna ai suoi studi.
Ma la mia voglia di lei non era esaurita, come la sua di me era ancora viva. Come poi fu chiaro 3 giorni dopo.

Questo non e’ un racconto di fantasia. E’ un ricordo, un fatto realmente accaduto.I nomi, ovviamente, sono stati cambiati per via di cazzate come la privacy ecc. Per commenti, opinioni, insulti e qualsiasi cosa vi venga in mente scrivete pure a thorfigliodikmer@yahoo.it

‘Buongiorno!’ la sua voce mi sveglia da un sonno profondissimo.
‘Ehi..ciao!’ apro a fatica gli occhi. La mia voce e’ impastata e il mio corpo e’ ancora mezzo addormentato. Sono nudo, sul letto. Solo un lenzuolo a coprire le mie nudita’.
‘Hai dormito pesante stanotte. Hai russato tantissimo!!’
‘Davvero?? Mi spiace..ero stanco probabilmente. Mi hai stancato tu…nel senso che mi hai distrutto..’
Lei ridacchia. Poi mi guarda il cazzo, moscio, all’aria, ci passa una leggera carezza.
‘Fai colazione?’ mi chiede
‘Magari prima mi do’ una sciacquata ‘
‘Magari prima mi dai una ripassata..’ replica
Il mio cazzo va da se’. Si inalbera. Lei lo nota..d’altronde non gli toglie gli occhi di dosso da quando ho aperto gli occhi.
‘Vedo che non sono la sola ad avere voglia..’ e dicendo cosi’ si avvicina a me. E’ in reggiseno e perizoma. Il suo avvicinamento e’ a gattoni, si avvicina e mi bacia appassionatamente. Io sono sdraiato a pancia in su, lei e’ a quattro zampe ma rispetto al mio corpo e’ a 45 gradi sulla destra.
Il suo bacio fa erigere ancora di piu’ il mio sesso. Lei lo nota e non perde tempo. Lo afferra e lo massaggia. Le sue carezze fanno effetto..in breve sono a cazzo dritto.
Continua a baciarmi vorticosamente e la mia mano destra comincia a salirle su per la gamba..arrivo sulla sua figa avvolta dal suo perizoma. La comincio a massaggiare, lei mugola mentre mi bacia. In breve le scosto l’elastico e le infilo due dita nella sorca, i suoi umori vaginali mi imbrattano le dita e io comincio a masturbarla furiosamente. Lei stacca la mano dal cazzo, a causa della difficolta’ di mantenersi in equilibrio.
Ma non smette di mugolare mentre continua a tenermi la lingua in bocca. Ora sfilo le dita, e reinfilandole ne aggiungo una, sono tre ora che le rovistano la figa per bene.
I suoi umori aumentano d’intensita’.Oramai e’ fradicia.
Si stacca per un attimo e mi sussura: ‘Le tue dita mi stanno facendo morire..’
‘Pensa tra poco quando ci infilo il cazzo..’ le rispondo
Lei mi guarda con uno sguardo tra il voglioso e il dolce. Decide di godersi ancora un po le mie penetranti carezze..Io decido di cambiare tattica, approfittando del fatto che si e’ staccata le dico ti togliersi perizoma e reggiseno.
Lei lo fa. E’ nuda e si rimette a quattro zampe nella stessa posizione. La mia mano risale la sua coscia lasciandole una scia dei suoi stessi umori lungo la coscia. Non e’ una cosa che faccio a caso. Voglio in seguito leccarla lungo quella scia assaporandomi i suoi umori
Fino ad arrivare alla sorgente del suo piacere e dissetarmi di lei..,ma non ancora..voglio che letteralmente sbrodoli di voglia.
Con il dito medio vado alla ricerca delle sue labbra, le trovo e mi ci intrufolo, ma non penetro. Cerco il clitoride..lo trovo quasi subito, e rimango sbalordito di quanto sia gonfio.
Lo strofino, lo torturo con il polpastrello. Lo tocco e lo ritocco stuzzicandolo sempre piu’. Lei non mi bacia..sento solo di tanto in tanto i suoi sospirati ‘ooooooooooooh’ oppure ‘aaaaaaaaaaaaaaaaah’ che mi infuocano.
Sta godendo del movimento delle mie mani. La sento sussurrare di quanto sono porco.
Io godo a sentirglielo dire. Oramai e’ un lago..Addirirttura il palmo della mia mano e’ pieno dei suoi umori..Oramai sospira ad ogni mio tocco..ma non voglio fermarmi..continuo il movimento che tanto le piace sentire tra le sue gambe..
Ma e’ lei che mi si avvicina all’orecchio e mi dice: ‘se c-co-continuiiiiiiiih io v-vengooo’
Allora piano piano rallento..La guardo negli occhi mentre lei ricomincia lentamente a respirare in modo normale.
Le dico: ‘forse e’ arrivato il momento di ciucciarmi per bene il cazzo’
Lei non se lo fa ripetere, si gira e ci si lancia letteralmente sopra. Lo afferra decisa e lo smanetta un po’..avvicina il naso e odora l’odore di sesso che fuoriesce dalla cappella viola di voglia..
Comincia a leccarlo piano, come fosse un gelato dolce e cremoso, per poi correre lungo l’asta. E infine se lo infila nella bocca ma come al solito si ferma a meta’.
Decido di lasciarla fare. Succhia il cazzo avidamente, io le metto le mani sulla testa e delicatamente la spingo giu’, lei di tanto in tanto si stacca e mi chiede se mi piace, io le confermo replicando che succhia benissimo..molto meglio degli altri giorni. Penso che sia dovuto al suo grado di eccitazione.
Comincio a sentire voglia impellente di penetrarla. Ma resisto. Adoro quando mi succhiano il cazzo. Chiudo gli occhi e comincio a mugolare.
Lei alterna succhiate a leccatine, e quando sale sulla punta della cappella, fa scorrere con esperienza la mano verso l’alto.
Io godo di questo suo movimento coordinato. Me lo godo in ogni istante, vorrei che non si fermasse mai. Vorrei sborrarle in bocca.
Ma so che lei vuole essere scopata in figa.
Allora la richiamo a me e comincio a leccarle tra le gambe in un succoso 69.
Mentre lei mi pompa il cazzo, io comincio a lavorarmi il suo clitoride con la lingua stavolta.
Il suo sapore e’ acre, i suoi umori mi colano sulla barba, sul collo..sento che lei mi succhia il cazzo seguendo il ritmo della mia lingua sul suo clitoride.
Allora comincio a leccarla velocemente e voracemente sperando che lei faccia lo stesso, doppio un paio di leccate, ecco che lei aumenta il pompaggio sul mio cazzo.
Ancora una volta le sfioro l’ano e lei si stacca dal cazzo e dice: ‘lo sai che non voglio, li’..’
Allora, non senza disappunto continuo a leccarla sempre piu’ velocemente, lei mugola mentre me lo succhia.
All’improvviso si stacca e si alza da sopra di me. Io per un attimo penso si sia arrabbiata perche’ sondo sempre il terreno per una bella inculata che mi stuzzica non poco.
Invece mi guarda e mi dice: ‘Non ce la faccio piu’..lo voglio dentro di me ora!!’
E si mette a cavalcioni su di me.
Provo a protestare.. voglio leccargliela ancora, ma lei in tutta risosta se lo caccia nella figa.
Mi sa che non vuole sentire ragioni. Comincia a muoversi sul mio cazzo. Il calore della sua sorca circonda il mio cazzo. Il suo movimento ritmico comincia a darmi piacere..
‘oooooh’ faccio
‘Ti piace, eh??’ mi chiede e poi: ‘e se faccio cosi?’
Contrae i muscoli vaginali stringendomi il cazzo in una morsa ferrea, mi sta praticamente facendo una sega con la figa.
Il piacere e’ doppio. Non riesco a trattenere un mugolio di piacere..comincia a farsi fottere..anche se e’ lei che si sta prendendo me!
Appoggia le mani sul mio petto facendo cosi’ leva con le ginocchia e sbattendomi letteralmente come un tappeto..
I colpi del suo bacino contro il mio rumoreggiano come schiaffi poderosi, e la incito: ‘brava, cosi’ fottiti Milena fottiti da sola..’
‘mmmmmmm il tuo cazzo mi fa sentire una troia in calore..’
‘Ma tu lo sei..niente da dire..’
Ma comincio a sentire di nuovo i suoi muscoli vaginali contrarsi. Il movimento dei suoi muscoli aumentano l’attrito e io comincio a non farcela piu’.
‘Milena io..sto…vengoooooooooo’
E sborro copiosamente nella sua figa tutta la mia eccitazione, allagandola.
Ma lei non si ferma..continua a martellarmi..fino a che non viene anche lei con un sospirato ‘oooooooooooooooooh’ e crolla sul mio petto riempendomi di dolci baci.
Passiamo cosi circa dieci minuti. Lei mi dice: ‘E’ da quando sono sveglia che mi prudeva e avevo voglia di una bella grattata interna..’ io scoppio a ridere
‘Mile, starei cosi’ un’ora ma ho una fame..devo fare colazione..’
‘Si, infatti..devi riprendere le forze perche’ dopo voglio replicare..questo letto e’ cosi’ comodo..’
Sorridiamo entrambi e andiamo, non senza prima darci una lavata, a fare colazione.
Contavamo in mattinata di replicare su quel lettone comodo, ma non sapevamo ancora che avremmo replicato si, ma non in camera..a questa e’ un’altra storia..

Questo non e’ un racconto di fantasia. E’ un ricordo, un fatto realmente accaduto.I nomi, ovviamente, sono stati cambiati per via di cazzate come la privacy ecc. Per commenti, opinioni, insulti e qualsiasi cosa vi venga in mente scrivete pure a thorfigliodikmer@yahoo.it
UNA COLAZIONE PARTICOLARE

La colazione e’ una ordinaria operazione che uno fa tutte le mattine da quando ne ha memoria.
Pero’ spesso puo’ rivelarsi interessante. E stuzzicante.
Dopo esserci svegliati e aver fatto sesso senza ritegno, decidiamo di lavarci, e scendere in cucina.
Lei si mette ai fornelli e scalda il latte. Io invece accendo la tv, ma non la guardo. Il mio sguardo e’ rapito dal suo culo.
Lei e’ in perizoma e reggiseno che armeggia ai fornelli. Io so che non e’ molto brava in cucina, al contrario di me che sono piu’ portato, visto che all’epoca vivevo con altri tre colleghi e ero io il cuoco della casa.
Ma lei voleva dimostrarmi di essere un buon partito. E io la lasciavo fare. Con quel culo poteva fare tutto cio’ che voleva.
Ero rapito dalle sue forme. Aveva il perizoma (di tipo brasiliano..) che le si infilava tra le sue sodissime natiche. La schiena era snella e agile, le spalle larghe ma minute.
Piu’ la guardavo piu’ mi veniva voglia di toccarlo. Il pensiero mi corre veloce al suo seno e ai suoi capezzoli.
Il cazzo si muove. Mi sta tornando la voglia di farmela. Meglio pensare ad altro.
Ma tutti i miei sforzi sono vani.
Il cazzo mi fa male, e’ duro e gonfio nonostante neanche trenta minuti prima abbiamo fatto sesso (e che sesso!!).
Il dolore del mio membro e’ a meta’ tra la voglia e il classico indolenzimento da dopo coito.
Ma lei e’ ancora li’ che in piedi mi mostra il suo lato migliore. E’ una droga, non posso assolutamente fare a meno di guardarla ed eccitarmi ancora di piu’..
Non posso nascondermi! Ho di nuovo voglia di farmela!
‘Amore, un attimo di pazienza, e’ quasi pronta la colazione.’
Deve solo scaldare il latte, ci mangeremo i cereali e quindi non serve grande perizia culinaria. Ma lei e’ veramente in difficolta’ davanti ai fuochi della cucina.
Meglio. Ho piu’ tempo per guardarle il cu..
AMORE??? Cioe’ mi ha chiamato amore?? Mmmmmmm pericolosissimo..
Si gira con il bricco del latte. La guardo negli occhi ma il mio sguardo cade pericolosamente tra le sue tette, raccolte il quel reggiseno a coppa.
Non mi sono mai piaciuti i reggiseni a coppa. Preferisco quelli di pizzo oppure quelli di tessuto ma morbidi.
Pero’ mi piacciono le sue tette. E lei nota il mio sguardo.
‘Che c’e?? mi sono sporcata di latte??’ sorride maliziosa
Il pensiero del come mi ha chiamato svanisce di colpo. Mi ha lanciato una provocazione.
E non posso che risponderle a tono.
‘Se continui a muoverti’ cosi’ ti dono io un bel po’ di latte caldo e vischioso..’
‘ Non ti basta mai, eh??’ sorride..
‘Te l’ho detto che sono passionale..’replico
‘Tu non sei passionale, tu sei un porco!! E io adoro i porci!!’
Scoppiamo in una risata. Poi ci sediamo, facciamo colazione con calma. Poi io mi alzo e mi fumo una sigaretta, lei lava i piatti.
Finisco di fumare e ricomincio a guardarle il culo. Inutile provare a sviare il pensiero. C’e’ poco da fare. La desidero da impazzire. E si nota. Lei di tanto in tanto si gira e mi guarda il pacco.
Quando si gira l’ennesima volta le dico: ‘Cos’e’, non basta mai neanche a te??’
‘Be’ ma come pretendi che non ci pensi?? Stai li’ a guardarmi il culo con i boxer gonfi di voglia, pensi che io sia di legno?? Il fatto che ti eccito, fa eccitare anche me..’
‘Allora bisogna porvi rimedio..’
‘Sto lavando i piatti..non ora..’ma nenache lei credeva a quello che stava dicendo.
Mi avvicino a lei, le cingo la vita con le braccia e le appoggio tutta la mia rigidita’ sullo spacco delle sue tonde natiche.
‘Dai, su, cosi’ non mi fai capire niente..’sussurra, ma neanche troppo convinta.
Allora per convincerla, semmai ce ne sia bisogno, le do’ un bacio sul collo..languido, lento e dolce. Risalgo lungo il collo e con le labbra le afferro il lobo dell’orecchio..poi le sussurro lentamente: ‘Guarda che la colpa e’ tua se ho questa erezione, quindi non dire poi a me che sono un porco..se tu mi provochi con il culo che ti ritrovi..non puoi poi pensare che stia li’ a guardare e a non fare niente..’
Lei mi risponde prontamente.. ma la sua voce, come le succede quando e’ eccitata, diventa piu’ bassa e roca..
‘E chi ti dice che non l’abbia voluto??’
Lei sa che quelle provocazioni mi eccitano ancora di piu’..e allora salgo con le mani e le afferro i seni, stringendoli saldamente..lei inarca la schiena e preme il suo culo contro il mio cazzo..allora io spingo il mio bacino in avanti per farle sentire ancora di piu’ il mio membro turgido.
Scendo con le mani e le afferro i fianchi accentuando lo struscio..stacco la mia mano destra, le afferro una natica, stringo con tutta la forza che ho, lei mi risponde muovendo il culo a destra e a sinistra, come per poter sentire come si muove il mio cazzo totalmente appoggiato sullo spacco del suo culo..
Apre leggermente le gambe, le sue natiche fanno spazio al mio bastone, che pero’ e’ ancora avvolto dai miei boxer.
‘S-s-sei ancora troppo vestito mi sembra..lo sai che mi piace averti nudo..’
‘Ancora no..ho altro in mente..e tu devi fare quello che ti dico io, poi se sarai brava a farmi perdere il controllo allora prenderai in mano la situazione..’
Dicendo cosi’ le afferro i capelli e li tiro indietro in modo deciso, ma non violento, lei emette un gridolino di protesta..
Con le ginocchia le apro ancora di piu’ le gambe..lei non resiste, sembra quasi che non aspettasse altro..infatti si porge in avanti e appoggia i gomiti sulla base della cucina..
Io l’afferro e quasi di peso la porto sul tavolo, sposto con l’avambraccio gli oggetti che sono sul tavolo, come nei film, stando attento a non farli cadere..lei si porge in avanti e poggia i gomiti, con avambracci e palmi delle mani ben salde sul tavolo, apre decisamente le gambe, lasciandomi vedere come quel perizoma brasiliano le fascia la figa.
Una visione celestiale per un maschio arrapato..con un dito, leggiadro, sfioro il triangolo di stoffa che copre la sua vagina, poi lentamente lo porto al naso..
Respiro a pieni polmoni, l’aria insufflata odora di fregna eccitata. Mi piace..Lei e’ tutta bagnata, mi offre quello spettacolo di visione e io non potrei essere piu’ eccitato di cosi’..
Decido dunque di passare alla fase successiva..spingendo di nuovo il bacino verso il suo culo, di fatto tenendola schiacciata su quel tavolo, le sgancio il reggiseno, ma non senza difficolta’..ho addirittura pensato che quel gancio diabolico fosse stato costruito dalla NASA, visto i problemi che mi ha creato.
Lei non ha detto una parola, nonostante il mio momento di difficolta’, non so ancora se perche’ le piacesse essere schiacciata su quel tavolo, oppure perche’ si e’ divertita a sentirmi in difficolta’..
D’altronde noi uomini spesso mostriamo sicurezza e spacconeria su quasi tutto,anche se poi sicuri non lo siamo per niente, e il vederci in difficolta’ ci rende, agli occhi delle donne, un po’ imbranatamente dolci..
Fatto sta che anche quel gancetto mefistofelico cade sotto le mie impazienti dita.
Lei e’ ferma costretta su quel tavolo con un cazzo che le struscia sul culo e, appena allento la pressione sul suo bacino, lei muove il culo a destra e sinistra in modo malizioso.
Con il risultato di eccitarmi sempre di piu’..
‘Ma lo sai che hai un cazzo veramente poderoso??’ mi rivela
‘Be’ potrebbe essere piu’ lungo..pero’ non ha mai deluso, almeno me!!’
Lei ride..’Scemo, ma la lunghezza non e’ tutto, personalmente cio’ che amo del tuo cazzo e’ che ha una durezza assurda..e’ di marmo! ‘
Qua sono io che rido..’Ma fin qui sei stata solo con eunuchi? ma se andiamo sul divano??’
All’angolo della cucina, c’e’ un divano. La cucina e’ una classica cucina di una casa di campagna, enorme, con stufa a gas per il riscaldamento.
All’angolo c’e’ un piccolo divano rosso, non molto elegante, ma sicuramente comodo.
In qualche modo la trascino la’. La faccio mettere in ginocchio con i gomiti appoggiati sullo schienale.
Quanti film porno avro’ visto dove quella posizione mi faceva impazzire, e ora avevo l’occasione di sfruttarla.
In quella posizione il suo culo, tondo, sodo e perfetto, mi si mostrava in tutta la sua bellezza.
Ho il cazzo che mi scoppia, e quella posizione non mi aiuta. Ma mi piace soffrire.
Sopratutto in questo modo.
Ma le sue gambe sono troppo strette. Le afferro con decisione le cosce, con i palmi rivolti verso il basso (per essere precisi, con le dita rivolte verso il basso..) e le spalanco le gambe il piu’ possibile.
Lei quindi e’ a pecora, con le gambe divaricate al massimo dell’ampiezza possibile.
Con quel perizoma che le si infila deliziosamente nel culo e le copre la fica gia’ fradicia di voglia..
Mi allontano di un passo, giusto per vedere meglio quello spettacolo.
Poi mi avvicino e le poggio una mano sulla natica destra, il suo corpo vibra al mio contatto, la carezzo lentamente su quella pelle che sembra di raso.
La mia mano si avvicina allo spacco del suo culo, con un dito mi insinuo tra il lembo di stoffa che, pochi millimetri dopo, sparisce in quel meraviglioso spacco..
Lei sussulta leggermente. Di nuovo. Da qui capisco, semmai ce ne fosse bisogno, che e’ eccitata da morire.
Allora lascio scivolare il dito messo di traverso sotto la stoffa del perizoma con il polpasterllo rivolto verso di me, e lo faccio scorrere verso la fica. Il perizoma fuoriesce, seguendo le leggi della fisica, centimetro dopo centimetro, dal suo rosa deretano.
Arrivo giu’, all’ingresso della sue bernarda e, sempre senza togliere il dito, lo passo nello spazio che c’e’ tra la stoffa e la sua nuda intimita’.
Sento i suoi peli pubici che mi solleticano la falange del dito indice e sfiorano delicatamente l’unghia.
Sono completamente fradici.
Lei sospira. Tutta questa operazione viene fatta in rigorosissimo silenzio.
Allora le rifilo un schiaffetto con l’altra mano sul sedere, leggero ma deciso. Lei sospira di nuovo, ed impercettibilmente, inarca la schiena aumentando di poco l’attrito tra la sua fighetta fradicia di umori e il mio dito.
Capisco dove vuole andare a parare. Capisco che oramai vuole qualcosa dentro.
Vorrebbe il dito, il cazzo, un cetriolo, un abat jour..qualsiasi cosa le dia sollievo dal fuoco che, immagino, abbia dentro.
Allora decido di sorprenderla..allungo la mano e le tiro indietro i capelli.
D’altronde appena svegli mi ha letteralmente stuprato! E’ quindi ora di ‘vendicarmi’, e voglio vederla soffrire dalla voglia prima di prenderla e darle (e darmi) un orgasmo!
Mi appoggio di nuovo con il bacino (avendo ancora i boxer indossati) facendole sentire che ci sono. E che ce l’ho duro.
‘Hai proprio un bel culo..mi fa impazzire..’
‘Si?? Ti piace?? A me piace il tuo cazzo..e molto anche..’
‘Si?? Ti piace il mio cazzo??’
‘Da morire..’
Con un gesto veloce e repentino le sfilo il perizoma, bruscamente, per farle sentire che ho una voglia repentina di lei.
Lei si ferma. Immobile. Anche lei non vede l’ora di contorcersi su di me.
E’ nuda, come mamma l’ha fatta, e la sua umidita’ lo conferma..
‘Ti voglio nudo..’
‘No tu vuoi essere impalata a dovere..ammettilo!’
‘S-si..fammi tua..’
Ma non e’ ancora il momento di fotterla. Non ancora..
La voglio far eccitare ancora di piu’..
Mi inginocchio a terra..il mio viso e’ all’altezza del suo culo (splendido) e ci infilo tutta la mia faccia, tenendo con le mani il suo culo ben allargato, in modo di vedere tutto quel ben di dio pronto e proteso in attesa di un po’ di sollievo..
‘Ho il fuoco dentro, mi scotta la fica dalla voglia che ho di te..’
‘Poverina, allora non posso deluderti..devo spegnerti inumidendoti con la mia lingua..’
No, scopami ti pregoooooooooooooooooooooooooh..’
Mentre pronunciava questa frase infilo la lingua nella sua fregna fradicia di voglia, e comincio a leccarla, voracemente..
Lei inarca ancora di piu’ la sua schiena e la sua intimita’ quasi mi affoga, io mi stacco giusto quel poco che mi permetta di respirare.
Gia’, respirare aria mista a odore di sesso, il suo..che e’ pungente e serafico, che mi viola le narici e mi inebria i sensi..
Mi rituffo in breve a leccarle la sorca umida..
‘Mmmmmmmmmm la tua lingua, che g-g-goduria immensa..’
Gasato da quelle parole, da quel suo essere provocante e lasciva, come una gatta che fa le fusa, ricomincio a leccarle dapprima le labbra vaginali, gonfie di voglia e poi tutto il suo umido umore.
Mi accorgo che e’ bagnata piu’ del solito. Ma non mi basta.
Lecco e mi impegno a suggere tutto il suo liquido umorale, dolce e saporito al gusto, che mi rende ancora piu’ turgido e dolorante la mia cappella viola di voglia..
Mi tocco le palle, per vedere in che stato sono, e sono contratte al massimo.
Comincio a non farcela davvero piu’..Ho una fottutissima voglia di inchiodarla a quel divano.
Ma non e’ il momento. Deve desiderarmi e spingersi oltre i limiti che di solito instaura quando scopiamo.
Le allargo il culo sempre piu’, e la sua fica si spalanca alle mie porche voglie.
Spunta deciso il clitoride dalle sue labbra, allora capisco che lo voglio!
Mi ci lancio e lo avvolgo con la punta della lingua, lo proteggo con il calore della mia bocca, lo sfioro con le labbra..
Lei e’ immobile. Sa, da grande porca qual’e’, sa bene che se si muovesse di un solo millimetro farei fatica a tenere il suo clitoride a tiro.
E si lascia leccare a dovere..E io di certo non mi faccio pregare.
Lo umetto, lo titillo con la lingua, lo avvolgo nelle mie labbra di maschio porco e lo succhio dolcemente.
Lei geme, inarca la schiena offrendosi sempre di piu’ alla mia lingua, la mia barba e’ completamente imbevuta dei suoi umori, le mie labbra sono fradicie di lei, la mia lingua alterna leccate focose ad altre che leccano e raccolgono le sue gocce di rugiada tra le sue cosce..
Poi senza pause ricomincio a leccarle la fighetta sempre piu’ bollente.
Sembra che abbia un diavolo in corpo, si spinge sempre di piu’ verso il mio viso.
Siamo in preda ad un’eccitazione sempre piu’ vorace.
Lei continua a spingere il bacino verso di me, non riesco, a equiparare la sua forza e in breve comincio ad accusare un dolore al collo.
Ma non arretro di un centimetro, decido di passare al passo successivo.
Con la lingua passo lentamente, molto lentamente dalla sua figa al suo buchetto piu’ prezioso..il suo buchetto del culo..comincio a leccarlo piano piano..
Ha un sapore acre, acidulo. Ma mi piace. Continuo con la mia linguetta velocemente a titillare quel pertugio delizioso.
‘No, li’ nooooooooooooooooooohhh..’
Ma non si sposta, anzi rimane immobile, con un po’ di imbarazzo (o almeno mi sembra)..
Sospira, geme e si muove piano..mi offre tutto di se’..
E’ senz’altro arrivato il momento di stuzzicarla ancora di piu’..mentre le lecco con veemenza il culo, che comincia ad inumidirsi, le in filo un ditino galeotto nella fica fradicia e gocciolante..
Capisco che sta perdendo la testa al contatto della mia lingua con il suo culo, e stuzzicarle la fregna mi fara’ solo acquistare punti nel mio tentativo di farle perdere il controllo..
Mi ritrovo cosi’ con il muso affondato nel suo culo, il dito, che presto diventano due, che le viola la vagina ormamai in preda ad una irresistibile colata di umori.
I suoi gemiti si fanno sempre piu’ brevi e ravvicinati..In breve capisco che sta per arrivare alla sua eccitazione massima.
Ma adesso sono io che comando, la mia lingua nel suo culo detta i ritmi della mia voglia, e le mie dita, ben saldi dentro di lei, la assecondano..
Il cazzo e’ ormai al limite, duro come il marmo, vuole solo affondare dentro di lei e scaricare il carico di sperma che ho..
Adesso voglio schiavizzarla per bene..non mi basta fotterla..voglio che sia al mio servizio di maschio arrapato e porco..
Mi stacco dal suo culo la giro e voracemente le infilo la mia lingua nella bocca, lei non dice una parola..
Intreccia in breve la sua lingua con la mia e, appena mi stacco, comincia a leccare i prodotti stessi della sua eccitazione di cui il mio muso e’ imbevuto.
E’ scatenata, mi lecca come fossi un cono gelato. La sua voglia mi eccita..sento una morsa afferrarmi il cazzo, sono le sue mani..
Con una mano comincia a massaggiarmi l’asta e con l’altra mi tasta i tsticoli contratti e gonfi.
Vado in estasi, ma non riesco a dire una parola..la mia lingua e’ avvolta nella sua..impossibile parlare..
Ma so come fare per liberarmi da quel suo bacio poderoso.
La mia mano, che nel frattempo si era posata sul suo culo, sale fino a meta’ schiena e afferra i suoi capelli che tiro leggermente verso il basso.
La sua testa si stacca dalla mia con un leggero gridolino, ma stavolta non di protesta..si sente succube di quei miei comportamenti, e la cosa le piace.
Mi avvicino al suo orecchio e le sussurro: ‘Ora, prima di fotterti come meriti, voglio che lubrifichi ben bene il mio cazzo cosi’ che ti scivoli tra le cosce senza attrito..’
Lei mi guarda, ma la sua mano e’ ancora salda sul mio cazzo, e a quelle parole stringe impercettibilmente le dita, le mia palle si contraggono e la cappella viola accena un movimento.
Lei mi guarda sorniona e si china, cominciando a leccarmi la cappella con la punta della lingua.
Dapprima si sofferma sul buchetto della cappella, picchiettandolo a piu’ riprese..dapprima senza fretta..come per punirmi di non averla fottuta da subito..poi stringe l’asta decisamente..lei sa che afferrando forte il cazzo, la punta si gonfia leggerermente.
E difatti la mia cappella reagisce, pulsa e si gonfia impercettibilmente.
Lei apre le labbra e ingloba nelle sue labbra la cappella viola, il calore umido di questa sua azione mi danno un leggero sollievo..
D’istinto spingo leggermente il cazzo verso la sua bocca, ma Milena sa bene che in quel gioco il potere ce l’ha lei.
In quel caso io sono succube delle sue voglie..
Si stacca dalla mia cappella, e mentre con una mano e’ ben salda la sua presa all’asta, l’altra mi carezza dolcemente i testicoli..
Mi guarda negli occhi e mi dice: ‘Se vuoi che ti lecco il cazzo, obbedisco..ma alle mie condizioni..senno’ scegli..puoi fottermi e basta..a te la mossa..’
Mmmmm che porca..mi stuzzica..mi lascia la scelta quando sa che poi e’ lei che ha gia’ scelto.
Sa bene che voglio che mi lecchi il cazzo. Sa benissimo che voglio vederla succhiare avida la mia cappella..
E’ proprio vero, le donne ne sanno una piu’ del diavolo..
‘Mmmmm voglio che me lo lecchi..e che me lo succhi..’
Lei sorride compiaciuta..riprende la mia cappella tra le sue labbra..e comincia a succhiare leggermente..Io inarco la schiena gemendo..
Sono completamente in suo potere..Allora le faccio sentire la mia presenza afferrandole i capelli, ma non faccio nessuna pressione. So che non lo accetterebbe..Lei se ne accorge..
Oramai il mio e’ un atto di sottomissione, e lei sa che senza il cazzo nella sua bocca sarei io a sottometterla.
Ha solo quest’arma e la sfrutta a dovere..
Si stacca un secondo e sentenzia: ‘Bravo bambino, ti succhio, ma alle mie condizioni..’
E io, chiudo gli occhi..lei mi solleva l’asta e comincia a leccarmi dalla base del cazzo sino alla cappella, una volta arrivata in punta gioca con la lingua.
Ci gira intorno, mi solletica la punta con le dita salde sui miei testicoli, e poi se lo infila in bocca sino a meta’ asta.
Comincia a succhiarmelo, lentamente..le sue guance si tramutano in due fossette dovute al risucchio che sento chiaramente..
Piano piano riesce, non senza difficolta’, a infilarselo tutto nella bocca.
Io sto impazzendo da piacere..me lo pompa sempre piu’ forte, e io sono completamente schiavo dei suoi movimenti.
Se lo sfila dalla sua calda bocca e mi guarda: ‘Ti piace, vero?? Sono brava??’
‘Mmmmmm da morireeeeeeeeeeeeeeeeeeeh’ non faccio a tempo a finire la frase che se lo reinfila in bocca d’un colpo solo, lasciandomi senza fiato.
Io respiro a fondo come se stessi risalendo dopo una lunga apnea in mare, con tutta la potenza che ho.
Lei mi sente..Abbasso lo sguardo, la accarezzo mentre me lo succhia senza ritegno e le dico: ‘Brava la mia bambina..mi ciucci il cazzo proprio bene..sembri nata per farlo..’
Fu in quel preciso istante che mi accorgo che si stava sgrillettando la fighetta fradicia, quella che fino a pochi minuti fa stavo leccando con grande sete dei suoi umori, che lei mi donava gentilmente..
Quella celestiale visione mi da’ una scarica di adrenalina e l’eccitazione, unita al movimento della sua bocca mi porta vicinissimo all’orgasmo..
Le tolgo prepotentemente il cazzo dalla bocca..
La guardo e sentenzio: ‘Mi sembra che sia arrivato il momento di riempirti quella tua fica gocciolante..’
Lei mi osserva e non mi dice una parola..ma mi guarda con uno sguardo malizioso..era palese che lo volesse anche lei.
Senza emettere una sillaba si gira e si mette subito a pecora in attesa di ricevere quel tronco di marmo che oramai mi ritrovo tra le cosce.
Ma io ho un’idea diversa.
L’afferro, la sollevo di peso e porto sul tavolo della cucina.
La poggio sul pianale di quel tavolo vecchio, ma sempre solido e lei, senza farselo neanche dire, spalanca le cosce regalandomi la vista della sua fregna aperta e completamente fradicia..
Noto con ingordigia che i suoi peli pubici sono fradici, e che le sue labbra vaginali sono lucide, quasi come se si fosse messa un gloss..
Il pensiero mi fa sorridere..Un gloss per la figa..potrebbe essere un’idea commerciale.
Ma il mio divagare mentale viene richiamato all’ordine dalla vista del suo clitoride che spunta tra quei peli dritto e meravigliosamente rosa..
Una flebile voce mi arriva, come fosse pronunciata da lontano..e’ la sua che mi implora: ‘Ora fai il bravo bambino, e fotti per bene questa bambina cattiva..’
Queste frasi mi fanno impazzire..Lei lo sa.
Il sesso da sempre e’ sinonimo di peccato, o comunque di peccaminoso..e mischiarlo a parole quali bambino o bambina, che racchiudono in se’ l’innocenza e la purezza, mi danno un senso di spudorato e sporco allo stesso tempo che mi fa salire il sangue agli occhi.
Sono pazzo di desiderio..ho voglia di godere e farla godere.
Infilo la cappella in quella apertura invitante, solo la punta..come mio solito..mi piace attendere e vedere le reazioni della mia ‘bambina’, come si e’ autodefinita lei.
Lei inarca la schiena..e’ posseduta da quel demonio che ha il nome di ‘desiderio’.
Allora in un colpo solo, vista il suo stato di eccitazione (e il mio..), gli pianto il cazzo in tutta la sua lunghezza.
Le palle sbattono violentemente sulle sue chiappe.
Un suono forte, come uno schiaffo, dovuto ai nostri bacini che si scontrano..ma e’ un rumore che mi eccita..
Lei emette un urlo sommesso, quasi soffocato.
Il mio colpo l’ha piacevolmente trafitta, e il risultato non deve esserle dispiaciuto.
Inarca la schiena ancora di piu’..il suo viso si fa rosso, una vena le appare sul collo, noto il suo pulsare convulso, il suo cuore ha avuto un’accellerazione dovuto alla scarica di adrenalina che il piacere le sta dando.
E mi sta dando..io non posso vedermi, ma immagino che il mio viso sia rosso quanto il suo..posseduto anche io dalla ‘sindrome dell’orgasmo imminente..’
Comincio a stantuffarla senza ritegno da subito, senza giocare come di solito mi piace fare col cazzo nella sua figa..Ho troppa voglia di scoparmela..I preliminari ci hanno eccitato fino a farci scoppiare quella voglia di orgasmo allucinante.
Nella cucina non si sente nulla, solo i miei grugniti di maschio arrapato e i suoi gemiti di femmina infoiata e i rumori della nostra passione.
E i nostri corpi che si saziano di loro stessi, il mio del suo e il suo del mio.
‘Ooooooooh si ti prego sbattimi..di piu’ di piu’..’ la sua voce, singhiozzata a causa dei miei furenti colpi.
‘Prenditi il cazzo come meriti..lo senti quanto e’ duro??’ riesco a pronunciare tra un grugnito e l’altro.
La situazione e’ rovente..i nostri movimenti sono un tutt’uno.
I colpi si sentono distintamente. I suoi gemiti mi esaltano e comincio a aumentare ancora di piu’ il ritmo..Oramai il mio cazzo fuoriesce del tutto e rienta improvvisamente in tutta la sua potenza.
I colpi che si sentono sono terribili, la mia corporatura massiccia d’altronde mi permette di essere violento nel senso erotico del termine..
Lei gradisce, ha completamente perso la testa, e io con lei.
Oramai siamo al limite..Lei geme continuamente, il suo respiro si fa sempre piu’ corto.
Il mio anche, ma non e’ stanchezza..e’ solo l’orgasmo che si avvicina, e non ho intenzione di finirla..mantengo il ritmo forsennato..
Lei mi incita, mi dice di scoparla, di sfondarla e di fotterla..io oramai non la sento quasi piu’, concentrato come sono sul mio cazzo ben piantato nella sua sorca..
Le guardo le tette, sobbalzano allegramente ad ogni colpo che le do’, i capezzoli sono durissimi, lei ha gli occhi chiusi, la sua lingua lecca le labbra, in un gesto sensualissimo.
Lei mi poggia i piedi sul petto, io le afferro le cosce e agganciandomi cosi’ aumento, per quanto possa, la furia dei miei colpi.
Lei urla : ‘Non ce la faccio piu’, sto per venireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh’
Io le rispondo: ‘Si, godi..godi..’
Lei: ‘Ooooooooooooooooooh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiih!!’
L’interno delle sue cosce e’ completamente fradicio, e’ venuta esplodendo tutto il suo piacere sul mio cazzo..
Ma io pure sono al limite..do’ ancora un paio di colpi secchi e le mie palle si contraggono e il mio cazzo si irrigidisce..
Lei se ne accorge e stringe i suoi muscoli vaginali che fanno ovviamente presa attorno alla mia asta fanno solo peggio.
Affondo il cazzo un’ultima volta piu’ in fondo che posso, lei apre gli occhi e mi guarda..vuole vedermi mentre godo..
L’orgasmo mi colpisce violentemente, improvviso..Il mio corpo esplode in una scarica di adrenalina, godo come un maiale e scarico nella sua fica tutto lo sperma che i miei coglioni riescono a produrre..
‘Si godi dentro di me,..hai fatto il bravo bambino e ora io faccio la brava bambina e ti tengo dentro di me fino a che le tue palle non sono vuote..’
Crollo su di lei che pronta mi abbraccia. Siamo esausti..Due scopate in neanche due ore mi hanno segnato. E hanno segnato anche lei.
Siamo a pezzi.
Nudi come vermi, ma felici di esserlo e sporchi dei nostri umori, ci spostiamo sul divano e ci dedichiamo a dolci baci e abbracci.
Questa e’ l’ultima volta che mi sono scopato Milena, lei poi e’ tornata sul discorso di metterci insieme e io non ho voluto.
E lei mi ha detto basta..salvo chiamarmi pochi giorni dopo, ma oramai avevo conosciuto Maya..e con lei facevo di tutto ma..questa e’ un’altra storia..

Questo NON e’ un racconto di fantasia. E’ un ricordo, un fatto realmente accaduto.I nomi, ovviamente, sono stati cambiati per via di cazzate come la privacy ecc. Per commenti, opinioni, insulti e qualsiasi cosa vi venga in mente scrivete pure a thorfigliodikmer@yahoo.it

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