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Racconti Erotici Etero

Monica al lavoro

By 12 Marzo 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

pierpaolo: allora ha portato i preventivi?
io:sì ecco, ho fatto diverse proposte,così potete valutare meglio.
pierpaolo: bene se non ha da fare verrebbe a pranzo con me,mi farebbe compagnia? sono le 2 meno un quarto, e alle tre e mezza devo rientrare quì in ufficio…
io:giusto una cosa veloce però, ho anch’io da fare.
pierpaolo:ok andiamo &egrave quì dietro l’angolo…
lo precedevo di poco nell’avviarmi alla porta,e di certo guardava il mio largo fondoschiena, bene in mostra per via della mia gonna aderente:il tutto era completato da una camicetta trasparente,in cui il grosso seno era,volutamente ben visibile. avevo deciso di non mettere il giorno il reggiseno, avevo una giacca sul braccio e all’occorenza,per coprirmi, avrei usato quella.
pierpaolo mi fece strada e ci introducemmo in uno di quei locali che serve pasti veloci:io ordinai una cotoletta impanata e delle patatine fritte e una cocacola, lui invece delle scaloppine e della verdura cotta e una birra.
finito il pranzo, ci portarono il caff&egrave e il conto,che volle pagare lui.
si erano fatte le due e mezza, lui disse che se avevo tempo potevamo tornare in ufficio e vedere meglio i preventivi.
durante il pranzo non aveva levato gli occhi dalla scollatura: non era un bell’uomo,per niente,di certo avrà avuto altre doti, che so forse era un esperto di minerali o quadri,conosceva forse 10 lingue, non riuscivo a desiderarlo,per niente.
però il lavoro &egrave il lavoro,per cui decisi,invece che andare a vedere vetrine o farmi la manicure, di tornare nel suo ufficio.
quando entrammo nel suo ufficio, chiuse e mise il blocco alla porta, mi fece accomodare e portò dei fogli:si mise a sedere sul bordo della scrivania, e mi guardò.
lo guardai anch’io e lui mi disse:senta potrei mettere una buona parola con i soci,non garantisco una riuscita perfetta ma qualche cosa sì…ma
mi prese una mano e la posò sulla lampo dei suoi pantaloni e disse: dovrebbe accontentare qualche mio capriccio,ma anche suo se vuole, e vedrà che non si pentirà…
dando per scontato il mio sì, abbassò la lampo e tirò fuori il membro, già in tiro per l’eccitazione. gli piaceva aver diretto le cose,l’avermi invitata,il fatto che avessi accettato,l’aver chiuso la porta,e aver preso la mia mano e posata sopra la sua virilità.
non era una verga lunga ma abbastanza larga e scappellata:senza che dicessi nulla, si alzò in piedi e mise il suo sesso all’altezza delle mie labbra e disse: lo prenda Monica sù apra le sue belle labbra e succhi succhi…
aprii le labbra e accolsi il grosso membro nelle mie fauci calde e accoglienti:entrava e usciva veloce per poi sostare in fondo al palato.gli piaceva farmi sentire la consistenza del suo sesso.
aprii la camicetta e feci uscire il mio seno e con le mie poppe imprigionai il cazzo dell’uomo e ,poi mi chinai per riprenderlo in bocca. cercavo di controllarne le reazioni,perch&egrave dopo sarei dovuta tornare a lavoro e non volevo rientrare a casa a cambiarmi i vestiti,anche perch&egrave ero lontana dalla mia città.
allora iniziai una sega e gli dissi :senta le farò un pompino va bene per lei, magari un altro giorno faremo altro…
e accelerai il movimento della mano e poi ,mi fermai di scatto, e passai la mia lingua lentamente sull’asta fermandomi e girandola sul glande: lui esplose con lunghi fiotti di liquido che caddero, per fortuna (?) sui fogli del preventivo.
ohhhoo feci io e ora?
lui: me ne porti un’altra copia domani alla stessa ora!
io mi ricomposi e lui sparì,quasi saltellando in bagno per pulirsi.
io men andai con le mani odorose di cazzo e con la certezza che l’indomani la sega non sarebbe bastata.

deboluccia la storia? eppure &egrave vera. con lui ebbi diversi incontri, fu l’unico che mi faceva dei cunnilingus oltre a chiavarmi &egrave chiaro,e sempre sulla scrivania.sarà stata una sua fissa, non so.aveva problemi perch&egrave era diventato da poco papà, e lei non chiavava più volentieri. era stato messo in secondo piano e per un po’ presi io il cazzo al posto della moglie. poi tutto finì anche perch&egrave io non potevo sparire,come ho fatto, tutti i sabato mattina nel suo ufficio.per un mese e mezzo andò avanti e poi finì tutto.
ciao

iset/monica

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