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Racconti Erotici Etero

Nel locale.. storia di una passione incontrollabile che può nascere con un semplice sguardo..

By 16 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Il locale era pieno di gente, felice o che forse faceva finta di divertirsi. Noi sapevamo che dovevamo essere lì però, ci cercavamo, solo coi nostri sguardi per non dare nell’occhio, persi in un desiderio che non era ancora visivo ma solamente mentale, dalla voglia che avevamo l’uno dell’altra, tra mille persone ecco che finalmente ti vedo, bella come sempre, desiderabile come non mai, con quella tua gonna larga che lasciava presagire la voglia di un piacere istantaneo e impetuoso. I miei occhi non smettevano di fissarti da quel momento, il sangue iniziava a ribollire, il mio sguardo chiamava con un silenzio pieno di desiderio il tuo finchè non lo conquistava. Ora anche tu mi stavi guardando e la profondità del mio sguardo accendeva anche la miccia a della tua voglia. Ci provavi a distogliere lo sguardo da me ma non ci riusciivi, perché non lo volevi, e il tuo desiderio saliva, saliva e si faceva secondo dopo secondo incontrollabile. Sentivi il fuoco dentro, sentivi che volevi ardere di passione, sentivi che ero io a doverti incendiare. Lo sguardo in certi casi vale più di mille parole e tu presa dal desiderio decidevi di allontanarti dal tuo gruppo. Ti vedevo camminare sinuosa e invitante verso il bagno, non potevo più trattenermi, dovevo seguirti, dovevi essere mia. Appena entravi in bagno la porta non la chiudevi, sapevi benissimo che sarei stato io a farlo appena dopo di te, e così era. Ci trovavamo faccia a faccia in quella stanza stretta e illuminata solo da un neon, io e te, un lavandino e uno specchio, e tutto il desiderio covato in così tanta attesa pronto ad esplodere. Non ci parlavamo, non c’era bisogno di parlarci, i nostri occhi già lo stavano facendo. Puntavano solo il desiderio dell’altro per accendere il proprio. Mi avvicinavo, facevo quasi per abbracciarti, accarezzandoti delicatamente un fianco, ma già le mie labbra andavano a cercare il tuo collo, così nervoso e voglioso di essere baciato, o forse addirittura succhiato, divorato, con tutta la voglia di scatenare in te le sensazioni più piacevoli. Dal collo il passo verso le tue labbra era breve, un bacio caldo e profondo che scioglie ogni freno inibitorio, che aumenta la voglia di essere l’uno dentro il corpo dell’altra, un bacio che si tramuta presto in un abbraccio denso di emozione, di una voglia di far scivolare le mie mani su ogni centimetro del tuo corpo, di accarezzarti la schiena, di cingerti per i fianchi, di stringerti dietro per tirarti contro di me, perché tu senta la mia eccitazione incontrollabile. Le mie mani ti accarezzano le cosce, e risalendo sollevano la gonna che ormai è un inutile impedimento verso il tuo piacere, verso il nostro piacere. Mani che risalgono suo tuoi fianchi e arrivano sulle natiche, mani calde sulla tua carne vogliosa, mani che vanno subito a cercare il punto dove il tuo piacere è più forte. Mentre lo accarezzo con il palmo aperto sento già i tuoi slip umidi di desiderio. Il mio palmo è forte e ti comprime lì, e sembra che i tuoi slip vogliano scomparire in quel momento. Ormai hai la gonna sollevata, la mia mano sul tuo pube, le mie labbra che non si staccano dalla tua bocca e dal collo. A questo punto ti giro, di modo che tu senta la mia voglia puntarti forte dietro, ma ti giro in modo che tu possa guardare di fronte il grande specchio di questo bagno, in modo che tu possa goderti in pieno la scena. Ti guardi sconvolta nello specchio, perché vedi la tua stessa espressione di intenso desiderio, e poi vedi me, che continuo a baciarti il collo, le guance, le orecchie, le spalle. Vedi una mia mano che inizia a farsi largo nella tua scollatura, alla ricerca di un capezzolo che le mie dita hanno voglia di far divenire turgido solo sfregandolo tra i polpastrelli. Soprattutto, vedi chiara davanti a te l’immagine della mia mano che scivola dentro le tue mutandine alla ricerca dell’umido del piacere, del tuo umore voglioso, e vedere tutto questo ti eccita ancora di più. Quando senti le mie dita che si fanno largo tra le tue labbra e vanno a cercare il tuo clitoride impazzisci, sono i tuoi gemiti di piacere che me lo dicono, gemiti che aumentano mentre senti un mio dito che inizia a penetrarti, prima appena appena, e poi fino in fondo. Ti voglio toccare così, entrandoti fino in fondo con le dita essendo dietro di te, mentre con la bocca non lascio stare il tuo collo e tu torci il viso perché la tua lingua ha voglia di cercare la mia. Due lingue che si incontrano e si sfiorano fuori dalle labbra, sempre più velocemente, mentre sotto le dita che ti penetrano sono diventate due, sempre più forti, sempre più a fondo. Ma come ben sai la mia voglia del tuo piacere è insaziabile, e allora ti rigiro e ti metto seduta sul lavandino, con la gonna sollevata. Tu ti reggi in equilibrio sulle braccia, che non puoi però usare per difenderti da quello che sto per farti. Mi metto in ginocchio, di modo che le mie labbra aderiscano perfettamente ai tuoi slip, bagntissimi e che mi eccitano moltissimo, ma che ormai sono inutili. Solo con la lingua li sposto di lato perché è la tua carne che voglio sentire. La mia lingua è avida e si muove senza sosta lì sotto, leccando molto delicatamente le tue labbra, aprendole sempre di più per poi entrarti dentro, e cercare di succhiare tutto il gusto della tua eccitazione. Infine mi concentro sul tuo clitoride, sempre più voglioso di essere stimolato. La punta della mia lingua si muove veloce su esso, e si alterna a dei momenti dove te lo stringo tra le labbra succhiandotelo, mentre le mie due lunghissime dita ricominciano a penetrarti sempre più a fondo. Tu godi moltissimo, lo sento dai tuoi gemiti, lo sento da come ignori tutta la gente che c’è fuori dalla porta, in quella sensazione di poter essere beccati che aumenta ancora di più la tua voglia. Non ce la fai più, ora la tua voglia è incontrollabile, scendi dal lavandino e ti inginocchi davanti a me, abbassi la patta dei miei pantaloni. Immediatamente il mio membro esce in tutta la sua durezza e turgidità, lo vuoi sentire in bocca, ne brami il sapore e inizi a baciarlo delicatamente, per poi succhiarlo sempre con maggiore avidità, aiutata anche da me, che con una mano sulla nuca ti tengo per i capelli e accompagno i tuoi movimenti. Lo spingo fino in fondo alla tua gola, e tu in bocca avverti la sua durezza sempre più forte. Te lo lascio fare per un po’, ma ora voglio entrarti dentro compiutamente, per cui ti alzo e ti giro di spalle, sposto i tuoi slip ed entro dentro di te, che sei appoggiata al lavandino e che guardando lo specchio puoi vedere il mio sguardo pieno di piacere nonostante sia dietro di te. Io invece se abbasso lo sguardo vedo chiaramente l’immagine del mio membro che entra completamente dentro di te, lo vedo entrare fino in fondo, spingo sempre più forte, voglio che il mio bacino picchi contro le tue natiche e mentre lo faccio le mie dita cercano ancora il tuo clitoride per aumentare il tuo piacere. è sempre più forte, sempre più in fondo, sempre più piacere, il tuo orgasmo è vicino e io lo sento arrivare perché i tuoi gemiti si fanno più intensi. Quando stai per venire la mia mano ti tappa la bocca perché fuori nessuno senta, ma soprattutto per far sì che tutto questo fragoroso impeto di piacere ti imploda dentro sentendolo molo più forte. Io non resisto e al tuo piacere corrisponde anche il mio, proviamo l’orgasmo nel medesimo momento, un momento di godimento paradisiaco, dove i nostri sguardi non hanno mai smesso di incrociarsi.

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sono solo ed esclusivamente storie vere.. non potrebbero essere così altrimenti ;)

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