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Racconti Erotici Etero

… Noi?

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Era da un po’ che stavano seduti. Uno davanti all’altra quasi silenzio, d’altra parte quello che potevano dirsi già se l’erano detto via mail. Erano abbastanza giovani, quell’età giusta per potersi concedere uno svago non proprio in regola. ‘avevano scherzato parecchie volte sul sesso per telefono, chi troppo..chi niente’chi abbastanza ..denigrandosi con amicizia ma di una curiosità simile morbosa sulle vicende altrui.

Susy girava il cucchiaio nella tazzina del caff&egrave quasi volesse trovare un modo o un idea per agganciarsi a Fed’non era come se lo avrebbe voluto trovare, era esattamente quello che lei aveva pensato che fosse; non eccessivamente alto e forse neanche il suo tipo’ la voce almeno era simpatica!poteva essere un inizio!

‘Possiamo cominciare no?’

‘..Eh???’

‘dicevo che possiamo cominciare a fare sesso!’..a lei sembrava tutto molto facile’almeno apparentemente, ma forse chissà, magari sotto sperava in qualcosa che coinvolgesse questa strana idea di fare sesso con un esimio sconosciuto’Fed era a metà tra il sorpreso (dall’audacia di Susy), e l’imbarazzo di mettere in pratica quello su cui aveva scherzato tanto

‘Maddai..non sarai mica davvero dell’idea?’

‘No, non lo sono ..ma sono curiosa di te!’

‘Perché ?? Non credi di conoscere tanto quanto basta per inquadrarmi?’

‘Non so Fed, ti ho valutato..ma c’&egrave sempre qualcosa di nuovo da scoprire..anche all’ultimo momento’..posso andare a rinfrescarmi?’

‘..Eh? AH! sì, in fondo la seconda porta dopo la cucina’

‘Grazie!’

Dopo un sorriso si alzò e sparì dal campo ottico di Lui.

Fed rimase appoggiato al tavolo, fissava la tazzina di Susy. Pensava a lei’era strano, molto strano che lei si fosse spinta fino a lui. Sembrava seria a volerlo conoscerlo carnalmente’.sorrise..gli pareva ancora un gioco

Passavano i muniti e lei non tornava dal bagno, preoccupato si alzò e volle controllare la situazione. Si avvicinò alla porta della toilette: ‘Ehi?? Tutto bene???’

‘Certo che va tutto bene, anzi se non te ne sei accorto ti sto aspettando!’

La voce proveniva non dal bagno ma dalla camera attigua. Fed si volse, si avvicinò alla porta della camera, guardando ebbe la conferma che l’idea di Susy stava prendendo realtà: era sul letto, non completamente nuda, ma abbastanza discinta da far pensare a un seguito speciale dopo quell’incontro.

‘Vieni?’

Domanda alquanto semplice .. per lui era molto difficile rispondere. La mano tesa di lei lo stava chiamando, lentamente, a quella si unì la sua mano. Guidata da lei le mano di Fed scese a toccare dolcemente il seno di Susy’la pelle era chiara, calda, i capezzoli si staccavano netti dalla rotondità, capezzoli chiari, larghi.. ..

‘E’ bello il tuo seno!’

‘A me non piace tanto, speravo solo che piacesse a te”con gli occhi chiusi era sdraiata, la dolce esplorazione di Fed l’aveva momentaneamente sopita, il respiro un po’ più veloce”non si accorse che Fed chinatosi sul suo corpo e aveva sostituito alle dita le sua lingua.

Seguendo un ‘immaginaria mappa ricalcava la strada già percorsa dal tatto, giri concentrici si stringevano sempre di più vicino al capezzolo..lentamente..incessantemente’..

‘Mmmmmhmm’&egrave..&egrave piacevole’ un leggero tentennamento aveva cambiato la voce di Susy, ora non sembrava poi tanto sicura e decisa come pareva esserlo prima.

Con le mani, cercò la testa di lui..aveva ancora gli occhi chiusi e forse questo l’aiutava a superare un imbarazzo che sembrava non avere.

Le dita di lei fra i capelli di lui.

La lingua di lui sul corpo di lei.

La stanza in penombra”il tempo sembrava non scorrere più.

A un certo punto Susy aprì gli occhi, si avvicinò a Fed, dopo un dolcissimo bacio sulla guancia sorrise.

‘Grazie!’.Sei dolcissimo’. ‘ sussurrò – ora..ora sto bene!’

I profondi occhi di Fed erano un oceano per lei, dove annegare per un tempo indefinito tutte le cose negative che s’incontravano giorno dopo giorno”

‘..Voglio..voglio stare con te’ disse lei a testa bassa ‘..Mi ..mi vuoi??’ con uno sguardo quasi supplichevole lo guardò””silenzio”..’Fed sorrise , le accarezzò la nuca, con la mano attirandola verso sé; la sua risposta fu un bacio. Un bacio incerto ma di un sentimento definito , diretto , solo per lei, per quell’attimo.

Susy cominciò a cercare il ‘resto’ di Fed. Voleva essere lei ora ad esplorarlo. Con le mani conobbe tutto quello che riuscì aggiungere del suo corpo, sino ad arrivare al fulcro, alla sua parte più nascosta, più intima’

Con un piccolo bacio sfiorò gentilmente la cappella..era rossa, turgida’aspettava sicuramente ancora qualcosa da lei, e lei incominciò a giocarci quasi come se fosse una bimba.

Mordicchiò e leccò il tutto’su &egrave giù quasi per non scordare mai l’inizio e la fine del membro di Fed.

Lui la guardava. Nello stupore riconobbe il gusto di un piacere per lungo tempo lasciato ad altre persone..ma era bello guardarla, osservare come lei si divertisse nel suo lavoretto.

Il piacere sembrava non avere fine, sempre a metà tra dolcezza e godimento’.Infinitamente estenuante nella sua durata. Per un tempo discreto lei sembrò non stancarsi mai, cercava sempre un nuovo modo di assaporare il fallo ormai turgido come marmo , pronto per una penetrazione che non sembrava nemmeno essere in programma’leccava, leccava sembrava avida senza fine del suo cazzo..su..giù ..su..giu’con la lingua’su’giu’su’giu”’

Dovette allontanarla, rischiava di venire..non sapeva bene come sarebbe andato a finire quell’incontro..però ‘.però voleva averla..si era risvegliato in lui il senso di possedere ..voleva prenderla’ma voleva farlo in grande stile. Nonostante le flebili proteste di lei, fu lui a scendere nell’antro di Susy, con la punta della lingua cominciò a dipingere il suo percorso attorno al monte di venere. Esplorò le piccole labbra come per annunciarsi al piccolo punto di lei e alla fine..alla fine trovò il bottoncino del piacere.. fu allora che Lei cominciò quasi a delirare. Fed leccava il clitoride, lo faceva in una maniera così totalitaria quasi impressionante.Lo chiudeva in una circonferenza, sempre più veloce. Ogni tanto lo succhiava come fosse un capezzolo.

Lei cominciò ad avere i battiti accelerati, girava la testa da una parte e dall’altra sembrava quasi che gli facesse male. Lamenti simili a muggiti erano gli unici suoni che emetteva’.’mmmhmm sììì, sììì dai..Cazzo come lecchi bene!dai dai..succhiami bevimi..’

Fed senza mollare la presa sembrava che la esaudisse, introdusse solo un cambiamento. Mise due dita nella vagina, cominciò a muoverle a forbice.

Susy era quasi allo stremo della sua resistenza..non ci mise tanto a venire copiosamente’senza ritegno, dalla sua vagina uscì una gran quantità d’umori’..Fed era soddisfatto, era riuscito ad avere una ‘Topa fradicia’ come diceva lui. Riteneva che fosse il massimo del piacere ‘demolire a colpi di lingua una donna prima di possederla, aveva fatto ricorso a tutta la sua tecnica e i risultati erano davvero quelli che sperava che fossero. Lei ora era diversa, nel suo sguardo era nato un certo interesse, non voleva farsi scappare un opportunità del genere, aveva capito che avrebbe potuto avere anche più di un orgasmo, il primo era stato incredibile..ne voleva ancora’

‘Girati’ le disse lui’ora era davvero venuto il suo momento. Ora poteva possederla, doveva possederla!

Avvicinò delicatamente la punta del suo uccello all’ingresso della vagina, non fu un problema entrare: colava ancora degli umori usciti poco prima. Cominiciò con colpi tranquilli abbastanza distanziati, sondò il ‘canale’ nel quale era in esplorazione, non aveva un membro di misure eccezionali, ma conosceva tutte le tecniche per far impazzire una donna e n’aveva applicate poche. Trapanava Susy alla pecorina le piaceva vedere le natiche di lei sobbalzare ad ogni suo colpo. Il ritmo aumentò, la situazione cominciava piacergli e a sentire i gemiti di lei la situazione aveva preso un bella piega! ..Forse mancava qualcosa’inumidendosi il dito comincio a girare attorno al buco del sedere di Susy. ‘Noo!..non farlo!! Te l’ho detto lo sai che non’.AAAHHH!!’ in maniera quasi violenta introdusse un dito, poi un altro’.fino a introdurne quattro.

‘Lo vedi troia? Lo vedi che ti piace avere un cazzo in culo??..Sì..sì..adesso ti fotto..proprio così”

Il ritmo era ormai frenetico i colpi che Fed assestava erano coincidenti col lavoro di mano’..la ‘tortura sembrava non avere fine.. Susy godeva come una porca’era stupendo essere posseduti a quel modo era fantastico essere violati ‘….non ne poteva più!

‘Dio ti prego, non ti fermare..non ti fermare.. sto per venire..vengo..vengooooooo!!!! Ahh!hhhh’.

Un orgasmo il doppio intenso del precedente avvolse Susy, il suo urlo fu sovrastato da quello di Fed.. le sue palle stavano ora scaricando un buon quantitativo di sborra..era talmente tanta che ne usciva di lato

Si accasciarono uno di fianco all’altro; esausti tra i loro umori.

Rimaneva solo lo sguardo. Gli occhi si raccontavano’

‘Non pensavo che tu fossì così!’

‘Non pensavo di esserlo ancora’.Neppure io’ disse lui ‘ mi &egrave piaciuto!’ .. ma non le chiese se era lo stesso per lei, non voleva essere di pessimo gusto. Susy gli venne incontro; alzandosi sul letto gli disse:’ Beh!! A me &egrave piaciuto un sacco, siccome si dice che non c’&egrave due senza tre ti va di fare il terzo giro??’

‘Hai ancora fame??’

‘La fame non muore mai!’

‘Allora’let’s start again!’

E il giro di danze ricominciò!

‘Dai fottimi””’..cosa aspetti?’.Nella penombra la voce di Susy sembrava venire direttamente dal letto, il suo corpo fuso tra le lenzuola si confondeva bene sul materasso. Fed era seduto sulla poltrona d’angolo e continuava ad osservarla senza proferire parola.
‘Dai’.suuuu’.ho voglia’vieni’.”come una perfetta negoziante si mise a gambe oscenamente aperta a poca distanza da lui, le sue dita disegnavano il contorno del pube in maniera sempre più concentrica, l’indice sfiorava il clitoride’.sarebbe bastato poco arrivare al successivo orgasmo, la voglia ormai era padrona di lei.
‘Fed”..vieni, non resisto più’..l’attesa sembrava farsi eterna.
‘No!’
Tutt’un tratto Susy si immobilizzò esclamando :’No??’
‘No’ ripet&egrave tranquillo lui.
‘Come sarebbe a dire No!’
‘Sarebbe a dire che adesso sta a te!’ Rinforzò deciso lui ‘ Adesso &egrave la tua lingua che deve farmi godere!’
Lei rimase di sasso, nessuno mai si era permesso di trattarla in questo modo autoritario, faticava a connettere le parole che formavano le frasi a lei dette.
Il silenzio comiciava ad essere un po’ teso, Fed rimaneva seduto sulla poltrona aspettandola.
‘Cosa vorresti da me?’Ripet&egrave per l’ennesima volta incredula lei
‘Un rapporto orale nei miei confronti, in poche parole: un pompino’
Se Fed non le fosse sembrato così serio si sarebbe messa a ridere, non lo fece ma gli si avvicinò con fare scherzoso. ‘Scusa per chi mi hai preso???’ Gli disse sorridendo.
‘Per una donna che risponde ad uno sconosciuto, via mail, per poi andare a casa sua, scoparselo e godere sul suo letto’ Fed riassunse in una righa il pomeridiano amplesso seguito senza troppe pretese al loro primo incontro. Colta in castagna Susy non ci mise molto a rendersi conto di aver recitato, in maniera non del tutto consapevole, un ruolo da meretrice.
‘Allora, cominci?’le disse
‘E se non volessi?’
”..E’ agosto, nessuno &egrave nel condominio e se non sbagli non hai detto a nessuno che sei venuta a trovarmi, vero?’
‘Vero’ rispose deglutendo.
‘Allora?’
Era ancora incerta se seguire o no quello che sembrava un ordine, non le era mai piaciuto farlo, né gli ordini ne dilungarsi troppo in servizi orali. Non sarebbe stata la prima volta’.in fondo’via il dente via il dolore. Non esitando più del necessario, si avvicinò al membro di lui, non lo osservò più di tanto e se lo ingoiò.
Fed al contatto rovesciò la testa indietro, il suo cazzo ora nuotava in un mare di saliva sul suo cazzo e la cosa cominciava a piacergli tanto.
Susy lavorava molto di lingua, accarezzava lo scroto, saliva e scendeva come pregustando la carne del membro che, ormai irrigidito quasi al massimo. La bocca percorreva più volte la turgida asta. Lui sospirava sembrava quasi aver perso il controllo, cercando di abbreviare il lavoro lei cominciò ad accelerare il movimento, quando la mano di Fed le prese i capelli ‘No signorina!’non accelerare, me lo voglio godere tutto e in tutti i modi..quindi’..’
Nessuna parola come risposta, fu la lingua a farloi: Susy fece uscire il cazzo dalla bocca iniziò un lavoro degno di un oscar. Con la lingua girava sulla pelle in ordine sperso in maniera circolare , leccando e baciando ogni centimetro visibile e non. Scese all’inizio del membro, scorse con la lingua l’intera circonfernza attraversando i peli, scese ancora di più e cominciò a succhiare le palle come coni gelato. Seguì la cucitura mediana della pelle ricominciò a risalire.
‘Dai’.sei bravina..pensavo sapessi fare meglio’ma”ah! Ahhhh! Così va bene! succhia..succhia’.’ La incitò lui.
Muta nel suo lavoro continuò la sua opera’incautamente scese con la sua mano destra verso il clitoride; stava cominciando ad eccitarsi, avrebbe voluto provare piacere anche lei.
Lui si accorse della mano venuta mancare sulla sua asta, in un attimo riprese il controllo della situazione; restando attento al suo genitale prese Susy, sollevandola la mise di schiena sul letto, fermandole i polsi col braccio in maniera perpendicolare rispetto al corpo, le sorrise.
‘No Signorina, non &egrave il tuo turno..continua succhiarmi’.’
Come in un amplesso posizionò il suo membro direttamente nella bocca di lei, stava diventando quasi una recita quasi pornografica. Lui ora stava scopando la bocca di lei, era preso in una maniera incredibile da questo rapporto particolare. Continuò a qualche minuto nell’amplesso, la posizione non era delle più comode, si distese di fianco a lei, avrebbe potuto comporre un bellissimo 69 ma non avvicinò con la testa, rimase di fianco ad osservare le bocca di lei andare e venire. Il cazzo umido al massimo entrava ed usciva sempre più velocemente, lei aveva gli occhi chiusi, non riusciva a capire se fosse stanca o no. Non gli importava più di tanto, il piacere cominciava a fare capolino.
Lei tentava ancora di toccarsi, ma lui glielo impediva continuamente, a un certo punto Susy desistette, la voglia era tanta, dalla vagina usciva una buona parte di umori.
Fed osservò la situazione, conoscendo le donne si rese conto che sarebbe bastato pochissimo per farla godere, per lui non era il momento.
L’amplesso orale continuava all’inverosimile, quando il piacere rischiava di diventare irrefrenabile luirallenata le movenze di lei in modo di avere la situazione ancora sotto controllo.
Ci riuscì una, due, tre volte, ma quando il culmine cominciò ad arrivare per la quarta volta si rese conto che non ce l’avrebbe più fatta.
Neanche un minuto prima di godere, in un attimo di generosità, so inumidì due, tre dita, le allungò verso il pube di lei e iniziò a masturbarla.
In quel preciso istante Susy sorpresa smise momentaneamente di sbocchinarlo. Perché non smettesse del tutto lui le prese la testa schiacciandola verso il suo membro.
Era davvero in una atto sessuale molto faticoso, con la destra continuava a masturbarla e con la sinistra le guidava la testa in maniera forzata.
L’orgasmo era vicino, la produzione di sperma nei suoi testicoli cominciò, sentendo salire all’esterno il suo seme con un ultimo sforzo le prese la testa, non volendola perderla proprio nel culmine, la tenne verso sé con entrambe le mani.
Casualmente anche per lei era giunto il sacro momento dell’acme finale; sostituendo immediatamente la sua mano a quella di lui godettero assieme: la testa di lei si curvò all’indietro, gi occhi chiusi, la bocca aperta, l’ orgasmo esplose incontenibile, nello stesso momento lo sperma di lui le inondò la faccia spargendosi sulla fronte, sul mento, una parte ne entrò anche in bocca, un buon quantitativo raggiunse anche le tette.
Crollarono vicini, per qualche tempo non si parlarono.
Fed riaprì gli occhi, lei lo stava guardando, non sapeva cosa dirle, o se era il caso di parlare, titubante disse: ‘Senti..ma..tu..n’
‘Sssst’ fece lei e con due dita gli chiuse la bocca.
In quell’attimo il silenzio era la migliore parola: si accucciarono l’un l’alta, rimasero ancora vicini aspettando la sera.
Uscirono insieme per una pizza, complici inconsapevoli come non mai!

gea

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