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Racconti Erotici Etero

Non avrei voluto,ma è successo

By 29 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Non avrei voluto, ma è successo

Ho tradito mio marito . Non avrei voluto , ma è successo e non me ne pento.
Dirla cosi’ è semplice , ma è bene che vi metta a conoscenza di quanto avvenuto e forse del perche’ e’ avvenuto.
Intanto come in tutti i nuovi incontri è educazione presentarsi.
Il mio nome è Roberta, vivo in una grande citta’ del nord e come vi ho anticipato sono sposata ed abbiamo due figli.
Lavoro in una societa’ d’affari e ricopro la carica di cfo.
Ho sempre lavorato prima per poter studiare e laurearmi, lontana da casa. Poi dopo il matrimonio poiche’ necessario per il benessere della famiglia .
Mi piace lavorare, il lavoro mi da indipendenza e soddisfazione ad ampio raggio.
Mio marito ed io, siamo insieme da venti anni e siamo una bella famiglia.
Prima di mio marito avevo avuto, in particolare durante il periodo universitario, le mie storie” ed ero quindi giunta al matrimonio consapevole e felice della scelta .
Vi diro’ anche, devo dirlo anche se mi da’ un po’ fastidio, ma ritengo serva per farvi capire e poter giudicare con maggiori informazioni che sono molto interessata e coinvolta al “sociale”.
Che io e d i miei famigliari si viva bene non significa dimenticare gli altri. Quindi,senza entrare nei dettagli, faccio quello che posso per aiutare i bisognosi e , non sorridete,vado a messa tutte le feste comandate.
Vado perche’ ci credo e non perche’ me lo imponga. E’ un aspetto su cui ho riflettuto a lungo per capirmi ,cio’ non significa che sia una “bacchettona”, tutt’altro.
Mi piace vivere :la compagnia, le vacanze,i viaggi.
Condivido alcuni aspetti della Chiesa ed altri no.
Mio marito ha tre anni piu’ di me ;ha il suo lavoro che gli da’ soddisfazioni. Ci siamo laureati nella stessa universita’.
E’compagno e padre esemplare ed inoltre,e non guasta,un bell’uomo(ha sempre attratto lo sguardo delle mie amiche e chissa’ che….)
Siamo una bella coppia ed una famiglia felice e fortunata.
Insomma nulla di cui lamentarsi,anzi…ed allora perche’….
Da circa un anno mio marito ha problemi sessuali: difficolta’di erezione ed eiaculazione precoce. Attraverso una serie di esami sono state individuate delle cause oggettive anche se io ritengo che le cause siano piu’ di origine mentale:stress.
La cosa gli da’ molto fastidio e ..piu’ uno si accanisce su qualcosa… e peggio è
Per cui medicine, esami etc ma le cose non migliorano.
Ho voglia di dirgli stai tranquillo,ma lui non si da’ pace e quando “ci prova” i deludenti risultati lo fanno star male
Vi confesso che la cosa non mi crea problemi particolari, nella vita le cose vanno e vengono, bisogna essere un po’ cinesi. Non vuol dire sedersi sulla sponda del fiume ad aspettare ,ma un po’ di pazienza non guasta.
Il suo affannarsi nei rapporti sessuali mi da’un po’ fastidio. In un modo e o nell’altro mi eccita e poi resto li come una…….Peccato.
A volte la mia pazienza vacilla quando a fronte delle sue inutili sollecitazioni gli dico che forse è il caso di rinviare. Mi guarda come fosse colpa mia .
Io che ,lo dico senza presunzione potrei togliermi ancora molti sfizi
Non avevo mai voluto tradire….
Eravamo in piena primavera ed era un bel periodo:lavoro a gonfie vele,salute buona per tutti , giornate frizzanti.
Ricevevo i complimenti per il mio fisico;dieta equilibrata,palestra e piscina mi avevano portato in ottima forma
Non pensate: la palestra e la piscina venivano frequentate la sera in accordo con mio marito e tutta la famiglia ,anche i figli,partecipava.
Inoltre sono fortunata ho un discreto, naturale, fisico
In primavera si esce dal guscio;avevo voglia, dopo un freddo e buio inverno. di aria aperta e di luce e mi organizzavo gli orari di pranzo in modo piacevole.
Incontravo amici e conoscenti,l’importante è che fossero persone intelligenti e simpatiche.
Cosi’ arrivo’ quel giorno.
Accettai di pranzare con un nostro consulente presso un vicino ristorante giapponese.
Questo consulente è un avvocato con lo studio vicino il nostro ufficio E’ una persona sociale,intelligente e simpatica
So che ha 4-5 anni meno di me ,felicemente sposato con figli . Attraente, con un buon fisico; ho sempre pensato che nella vita il successo gli ha arriso e non solo sul lavoro.
A prescindere dall’eta’ a suo favore devo oggettivamente dire che mio marito è meglio.
Comunque quel giorno….
E stato un piacevolissimo pranzo. Mi piace la cucina giapponese e lui era un brillante commensale e tra una chiacchiera e l’altra abusai sicuramente del sake.
Dopo mi chiesi se fosse stato lui in modo astuto a contribuire..facendo modo che ne avessi il bicchiere sempre pieno. Mi sentivo sciolta ed allegra,un po’ in “bambola”
Del senno del poi….
Terminato il pranzo, al momento di alzarmi per uscire, ebbi un mancamento. “ Mi girava la testa” ; finche’ ero stata seduta non avvertivo sintomi, ma in piedi.
Gentilmente e con classe mi sostenne di modo che gli altri avventori non si accorgessero di quanto avvenuto e standomi vicino mi accompagno’ all’uscita.
Fuori,mi propose di salire nel suo ufficio,che era molto piu’ vicino del mio, per potermi riprendere. Era una proposta sensata ed accettai. La testa girava cosi’ tanto che dovevo chiudere gli occhi per stare in piedi. Mi guido lui standomi vicino. Sentivo la sua presenza ed il suo conforto e mi affidai a lui .
Ho ricordi confusi di come arrivammo al suo palazzo,all’ascensore e poi al suo ufficio.
Mi ricordo mi disse: non preoccuparti ,la mia segretaria oggi pomeriggio è in ferie.
Perche’ avrei dovuto preoccuparmi?
Nel suo ufficio mi fece sedere su una poltrona di fronte la sua scrivania e disse ti do’ qualcosa da bere per farti riprendere .Io ancora un po’”incosciente” dissi va bene
Mi porto’ un bicchiere con un liquido chiaro, mi disse: non è fredda e fa bene
Scoprii dopo,non sono certa , ma ho approfondito bene l’argomento ,che fosse vodka liscia.
In Russia la vodka(e pensare che c’ero stata e l’avevo provata)viene bevuta allo stato naturale .”Scende” bene come l’acqua e non ti da’ nessun immediato fastidio e dopo che….
Siamo noi che la beviamo gelata(la pubblicita’)
Un bicchiere di superalcolico a me fa gia’ effetto, sommato al sake…
Quando dopo alcuni minuti provai ad alzarmi fu peggio di prima ,stavo perdendo l’equilibrio, lui pronto,di fronte a me, mi prese tra le braccia.

Era il mio salvatore, la testa girava, ma non stavo male ero piacevolmente ubriaca. Quanto?
Ero stretta tra le sue braccia,sentivo il suo corpo contro il mio. La mia testa era appoggiata sulla sua spalla .Fu lui spostando il capo a far coincidere il mio viso al suo e mi bacio’.
Al momento rimasi immobile ,ma sua dolcezza, caparbieta’ed il mio “stare bene” fece breccia. Risposi al bacio e prima le nostre labbra e poi le nostre lingue si incontrarono. Fu molte dolce. In quel momento pensai che non era mio marito,ma……
Continuammo a baciarci .Le sue mani si poggiarono sul mio sedere, lo accarezzavano, ne prendevano possesso . sentivo la sua erezione.
Dopo un anno sentivo qualcosa di duro contro me .
Piano piano sollevo’ la gonna a pieghe che indossavo quel giorno,ormai a primavera avanzato non indossavo piu ‘ le calze ed entro’ subito in contatto con le mie nude gambe e con il culo protetto da un leggero slip
Si concentro’ sul mio sedere e spingendolo a se’ mi faceva sentire quanto fosse eccitato
Infilo’ una mano nello slip ed ando’ a toccare la mia femminilita’.
Confesso mi adoprai per agevolarlo. Il suo dito entro’ in me, mi sentivo gia’ tutta bagnata, inizio’ a masturbarmi. Ormai gemevo.
Mi fece sedere sulla poltrona, mi sollevo le gambe sulle sue spalle ed infilo’ la testa sotto la gonna.
Sentii che mi strappo’ gli slip e poi la sua lingua mi fece impazzire .
Leccava, leccava.
Da sopra la gonna gli spingevo la testa per farlo entrare ancor piu’ in me.
Stavo per avere un orgasmo quando si rialzo e mi bacio’, le nostre lingue sapevano della mia intimita’.
Baciandomi, senza lasciarmi, si spoglio’ completamente.
Non lo vedevo, era troppo vicino, ma lo sentivo .
Mi spoglio’ in un attimo .Finalmente sentii il suo uccello contro la mia pancia.
Era duro e lungo
Mi prese la mano e la porto’ all’uccello.
Lo strinsi che bella sensazione, avevo quasi dimenticato,…cominciai a masturbarlo.
Mi inebriavo si tiro’ indietro e potei vederlo.
Che bello, dritto,duro e lucido.
Si sedette sulla poltrona e mi tiro’ a se’ e mise la mano sulla spalla. Compresi mi chinai sull’uccello e lo presi in bocca.
Che piacevole e accantonata sensazione .
Duro’ poco; mi fece rialzare,girare e poggiare ai braccioli della poltrona.
Fu unattimo sentii la punta appoggiarsi alle labbra della mia vagina, un paio di approcci e poi entro’ in me.
All’inizio provai una strana sensazione,era molto che non facevo l’amore …
Era tutto dentro me. Comincio’ un fantastico su e giu’
Le sue mani presero le mie tette e le sue parole accompagnarono la scopata
Dalla prima volta che ti ho visto ho desiderato far l’amore con te .
Hai un culo splendido, sei una figa splendida e pompava ,pompava.
Non capivo piu’ nulla
Si alzo’ e mi infilo con dolcezza un dito nel culo; ebbi un attimo di tensione.
Nessuno era mai entrato li
Ma poi mi rilassai
Lui voleva anche quello, lo capii dopo. Continuo’ con un dito, poi ne mise un altro.
Ero cosi’ eccitata che sentii solo un leggero fastidio
Poi usci dalla mia figa e lo poggio sul mio forellino.
Gli dissi no ,non l’ho mai fatto. Mi fai male.
Prosegui’ e riusci’ ad infilare con una spinta il glande. Stavo per urlare dal dolore ,diede un’ altra spinta ed entro completamente nel mio culo.
Urlai dal dolore.
Dissi: esci ,esci.
Ma lui: e’ entrato, ferma non mi muovo finche non ti passa il male:fu cosi’.
Dopo un tempo che mi sembro’ infinito riprese a muoversi.
Fu piu’ fastidioso che doloroso.
Su suo suggerimento mi masturbai per coprire con il piacere il dolore. Funziono’.
Poi disse: basta masturbarti, sei pronta.
E mi inculo’ per davvero; tenendomi per i fianchi inizio’ un dentro e fuori stravolgente. Aveva preso completamente la mia verginita’.
Infine usci completamente per poi rimetterlo senza fatica,lo fece un po’ divolte, ormai la strada era aperta
Ma tenne a conto il mio piacere.
Rientro’ in figa e mi scopo’ da indemoniato. E mi parlava.
Troia ,ti è piaciuta farti fare il culo? Ti piace quello che ti sto facendo?E mi scopava . Ed io: si ,si
Senti il mio uccello? Ho i coglioni pieni. È una settimana che non scopo e non mi tocco aspettando questo momento. Sai, speravo di chiavarti. Sentivo che dietro quella faccia da signora perbene si nascondeva una troia.
Continuo’: devo svuotarmi le palle, non ne posso piu’
Mi porto’ ad un orgasmo devastante e mentre dicevo: vengo, vengo.
Anche lui disse: vengo ,ti riempio.
In quel momento non pensai che non avevo nessuna protezione e rischiavo di rimanere incinta.
Venni e e percepii distintamente i suoi schizzi dentro me e questo amplifico’ il mio orgasmo.
Mi toccai in mezzo alle gambe,mi aveva davvero riempito. Quanto sperma aveva scaricato?
Si stacco’ e si sedette sulla poltrona, io mi lasciai cadere ai piedi della poltrona con la testa appoggiata sulla sua pancia e sull’uccello ormai in ritiro.
Ne approfitto’ mi poggio’ la cappella alla bocca.
Io, ancora invasata, lo presi in bocca e gli feci un lungo pompino. Stavo recuperando il tempo perduto. Lo vezzeggiai come un neonato,lo leccai, succhiai,lo baciavo.
Lui mi diceva: guardami negli occhi mentri lo lecchi.
Lo facevo. In quel momento ero sua. Poteva chiedermi cio’ che voleva
Torno’ sad alzarsi prepotente. Era merito mio. Ne ero orgogliosa.
Ancora mi sorpresi a guardarlo come un idolo. Lui volle completare l’opera mi fece alzare su lui e lentamente mi fece calare sul suo uccello, che da lui fu guidato sulla rosetta. Mi auto impalai.
Non mi dispiacque ,mi piaceva, ero io che andavo su e giu’ .
Poi cambiammo posizione; mi mise alla pecorina e me lo reinfilo’ nel pertugio’.
Mi inculo’ a lungo mentre mi masturbavo ed anche questa volta venimmo insieme
Fu una sorpresa sentire le contrazioni del suo cazzo mentre veniva dentro me .
L’opera era completata
Ci sedemmo ancora come prima, lui sulla poltrona ed io ai suoi piedi.
Era insaziabile. Dovevo piacergli davvero molto o era un desiderio da lungo tempo
voluto e finalmente realizzato.
Nuovamente volle che glielo prendessi in bocca, ma questa volta non mi fece interrompere, mi fece continuare finche’ venne in bocca.
Mi teneva premuta la testa sul suo uccello e dovetti ingoiare tutto quel po’ di sperma che gli era rimasto
Mi aveva riempito in tutte le mie disponibilita’
Ormai gli effetti sake etc erano svaniti
Passata,la chiamiamo follia?Ci rivestimmo in silenzio
Mi riaccompagno’ alla porta e mi diede un leggero bacio al lato della bocca e disse: so che non capitera’ piu’ e mi spiace , ma se vorrai io saro’ sempre a tua disposizione.
Lo guardai senza rispondere e me ne andai
Il seguito,ad oggi è passato un anno da quell’evento e non si è piu’ ripetuto.
Lui non ha mai ..ed io anche…..Il futuro? Chi lo conosce?
E per tornare a noi: all’inizio ho detto che non mi pentivo di quel che era successo.
E’ successo e basta.
La vita continua. Amo mio marito e la mia famiglia.
Quello rimarra’ un ricordo, perche’ no, un bel ricordo, come tanti bei ricordi. 

Era passato oltre un anno da quando ebbi quell’occasionale, ma soddisfacente rapporto sessuale con Dario.
Ormai avevo seppellito nella memoria quanto successo.
ntrati a Milano,a casa nostra, e rIn casa nulla era cambiato,sia in positivo che in negativo.
I nostri figli crescevano e come si diceva una volta: erano sani e forti.
Il lavoro sia a mio marito che a me procedeva bene e con soddisfazione.
I rapporti in famiglia erano più saldi che mai. Chi soffriva un po’ era la mia dolce ‘intimità’.
Mio marito continuava ad avere problemi d’erezione nonostante le cure fatte e sembrava quasi avesse rinunciato a ‘lottare’.
In positivo vi era che non mi assillava più sull’argomento ed io mi sentivo molto più tranquilla.
Non voglio essere ipocrita, non è la cosa mi facesse felice. Avevo 38 anni ed il mio desiderio di sesso era presente più che mai ed .alleviavo il dispiacere con lunghe masturbazioni che mi lasciavano stravolta ed insoddisfatta.
Quando mio marito era in trasferta per lavoro ed i bimbi a letto mi dedicavo tutto a me.
Per sicurezza chiudevo a chiave la porta della camera matrimoniale onde evitare spiacevoli,improvvisi, arrivi dei bimbi.
Mi stendevo nuda sul matrimoniale a gambe larghe e lentamente partendo dai seni a scendere mi carezzavo, per concludere sollecitavo delicatamente la clitoride sino all’orgasmo che cercavo di procrastinare il più possibile.
Confesso che per aiutarmi sognavo ad occhi aperti amplessi furiosi con sconosciute persone nei posti più imprevedibili.
Ciò era quanto avevo/ho. Non si può avere tutto, mi ritengo una donna fortunata.
Era un periodo in cui mi sentivo particolarmente in forma.
Le bisettimanali sedute in palestra accompagnate da una sana alimentazione mi facevano tonica e la primavera avanzata influiva positivamente sul mio umore.
Eravamo appena tornati da una settimana di vacanze trascorsa a Santo Domingo.
Non avevamo scelto il periodo migliore, colpa del lavoro,a splendide ore di sole si accavallavano violenti temporali, per fortuna di breve durata,ma nel complesso era andata bene,eravamo più che abbronzati e la vacanze ci aveva tolte un po’ di scorie del nostro intenso lavoro.
Rilassati ,eravamo rieipreso le nostre attività.
Era tutto bello.
Notavo gli sguardi furtivi che molti uomini davano al mio passaggio e ne ero intimamente compiaciuta.
Mi sentivo fresca e leggera .Grazie all’abbronzatura avevo potuto rinunciare al ‘peso’ delle calze e le buone temperature permettevano degli abiti leggeri che mi facevano sentire più libera.
Il mio lavoro era ripreso normalmente. Il lavoro in solitudine era intervallato con riunioni di ufficio e con consulenti esterni . Tutto era in perfetto equilibrio quando’
La riunione del martedi’ era con più persone e ‘.. era rappresentata da Dario.
Ero curiosa e un po’ sorpresa di rivederlo dopo tanto tempo e dopo’.
Mi chiedevo come avremmo reagito? Chissà se fosse cambiato? Come’?
Fu più semplice del previsto.
Un gran reciproco sorriso ,un casto bacio sulle guance, due parole di circostanza e la riunione ebbe inizio.
Durante la riunione lo guardai facendo attenzione non se ne accorgesse . Era in splendida forma.
Sentii un brivido in mezzo alle gambe ed una strana sensazione . La mia passerina stava ricordando’
Accantonai i lubrici pensieri,era stata una piacevole,lontana, escursione dai binari della mia felicità giornaliera,ma non era da ripetere.
Dopo un paio d’ore facemmo un break e ognuno si dedicò ai propri interessi e forse casualmente mi ritrovai sola con lui.
Nessun imbarazzo parlammo e scherzammo come nulla fosse successo. Mi raccontò ‘della sua famiglia ,delle cose importanti avvenute negli ultimi tempi ed anch’io feci la stessa cosa ,aggiungendo anche (lo dico scientemente col senno del poi) che quella settimana ero sola a casa poiche’ mio marito era all’estero per lavoro ed i figli erano con i nonni in campagna.
Poi la riunione riprese e terminò all’ora di pranzo
Ci salutammo tutti cordialmente e notai in particolare che il suo bacio sulle guance durò un attimo in più del normale. Mi sembrò inspirasse il mio profumo.
Il pomeriggio fu per me intenso,un po’poiché ebbi molto da fare,un po’ perché rivedere Dario aveva,con mia irritazione ,risvegliato sensazioni in me sopite.
Finalmente anche quel giorno lavorativo terminò ,non vedevo l’ora di tornare a casa ,di farmi una bella doccia,una leggera cena e tranquillizzarmi da quella strana sensazione che mi accompagnava.
Cercavo di allontanare il pensiero ,ma quella sera una sana serata con la mia passerina non me la toglieva nessuno.’
Ero a casa,mi ero fatta una piacevolissima lunga doccia, mi ero appena rivestita con una leggera tuta su slip e maglietta, quando suonò il campanello del citofono.
Allarmata mi chiesi chi potesse essere’.era Dario.
Sorpresa aprii il portone d’ingresso; nella mia mente i pensieri più diversi sia accavallavano senza risultato. In un tempo, che mi parve ridottissimo, arrivò all’ingresso del nostro appartamento.
Ancora confusa aprii la porta ed entrò in casa.
Era ancora vestito da lavoro, bello nella sua mise,sorridente e con un mazzo di rose in mano.
Non mi diede il tempo di parlare,mi disse:sono tue.
E poi avanzò guardandosi intorno e dicendo: bella la tua casa.
Non sapevo cosa dire: ero travolta e stravolta dalla situazione. Una parte di me lo voleva ‘cacciare’, l’altra non sapeva cosa fare
Inspirai profondamente alla ricerca dell’equilibrio e mi dissi:no,no,non si deve ripetere.
Lui pareva tranquillo ed indifferente e con il sorriso mi disse:mi hai detto che saresti stata sola e visto che anche mia moglie e figli sono via ho pensato che insieme avremmo potuto alleviare un po’ le nostre solitudini.
Ti ricordi mi avevi detto molto tempo fa dove abitavi,ero qui vicino ed ho pensato: vado a trovarla, spero ti faccia piacere’
Presa in contropiede non potei dire altro che: si è una strana,ma piacevole sorpresa.
Si , dai’possiamo mangiare qualcosa insieme,preparo qualcosa di veloce e leggero,ma ti anticipo che domani ho una pesante giornata di lavoro quindi è mia intenzione di andare a letto presto.
Lessi nei suoi ridenti occhi l’equivoco che poteva sollevare il termine andare a letto presto,ma con un sorriso disse:va bene anche a me,anch’io domani devo alzarmi presto.
Non era mai stato a casa mia e da perfetta ospite,me l’hanno inculcato i miei ‘rigidi’ genitori,gli feci vedere l’appartamento.
Era tutto perfettamente in ordine ed ero orgogliosa della cosa , i suoi commenti furono per me un piacere ;notai come si soffermo ad osservare la camera da letto e le fotografie presenti sul comò tra le quali spiccavano quelle dei figli e quella mia e di mio marito il giorno del nostro matrimonio.
In particolare prese in mano quella cornice e disse:tu e tuo marito siete una bella coppia ,
La depose poi nella sua posizione originale rivolta al letto.
Terminato il tour ci fermammo in cucina , gli dissi che avrei fatto una ‘veloce’ pasta ed una bistecca con insalata di contorno.
Mi chiese se nel frattempo poteva aiutarmi in qualche modo. Gli dissi che poteva ‘preparare’la tavola e che se ne aveva voglia poteva stappare una bottiglia di vino;per me vino o non vino era indifferente.
Durante la preparazione dei cibi chiacchierammo a ruota libera. Fu piacevole e nell’attesa bevemmo anche un paio di calici di ‘rosso’ da lui scelti.
Il vino doveva avere un’elevata gradazione poiche’ mi sentivo un po’ ‘leggera’,ma era una situazione molto gradevole.
La cena era pronta,ci sedemmo a tavola e, parlando parlando, mangiammo.
Mediante una piccola macchina fotografica, che aveva con se, mi fece vedere le foto delle ultime sue vacanze con moglie e figli.
Mi resi conto che stavamo bevendo troppo poichè’ Dario apri’ una seconda bottiglia di vino,ma mi sentivo bene ed allora non feci attenzione a ‘..
Squillò il telefono ;il tempo era volato erano gia’ le 22.00; lo sapevo perchè’ mio marito a quell’ora la sera ed alle 07.00 la mattina mi chiamava e facevamo: la sera una lunga chiacchierate su come era trascorsa la giornata e la mattina su cosa ci aspettava.,
Era una dolce consuetudine che ci accompagnava durante le frequenti trasferte di mio marito. Era un modo di sentirci vicini. Gli voglio molto bene e sto bene con lui.
Il telefono era poggiato sulla credenze alle spalle di Dario,mi alzai e ‘ebbi un leggero giramento di testa. Di nuovo l’alcol aveva colpito. Facendo uno sforzo alla ricerca dell’equilibrio raggiunsi il telefono e ‘risposi’ .Era effettivamente mio marito .Ho realizzato in quel momento che mio marito non poteva sapere dell’improvvisa visita e della cena e mi sentii in profondo imbarazzo. Non era il caso che sapesse;non si conoscevano e..
Indi mio marito affettuoso come al solito comincio’ a raccontarmi della sua giornata ed a chiedermi della mia.
Non potevo interrompere la telefonata;girata di spalle a Dario provavo ad avere un atteggiamento normale,ma Dario si accorse delle mie difficoltà (lo capi’ perché non dissi nulla di lui a mio marito?) e colse la situazione.
Lo sentii alle mie spalle.
Si poggio’ a me ,sentivo il suo pube sul mio sedere e mise le mani avanti intorno a me poggiandole sui miei seni;inoltre poggio’ le labbra sul lato del mio collo dandomi leggeri baci.
Ero ‘bloccata’ non potevo muovermi e non potevo dire nulla per non far sentire a mio marito. I suoi atti diventarono sempre più incisivi .
Spingeva il suo pube contro me.Sentivo attraverso la leggera stoffa della tuta la sua dura protuberanza,con le mani mi stringeva,manipolando,i seni e con la lingua mi leccava il lobo ed il collo.
Non sapevo come uscire dalla situazione . Mi irrigidii e deve averlo percepito anche mio marito perche’ disse :Roberta tutto bene?
Ed io :si ,si ,scusa mi sono distratta. Furono le parole che scatenarono Dario. Aveva capito che ero indifesa.
Mi calo’ i pantaloni della tuta ai piedi e tiro’ giu’ i miei slip ,si chino’ e con lingua e dita si imposesso’ della mi passerina ,che forse aspettava solo quello.
In pochi attimi mi sentii godere,.Dario se ne accorse e, senza una mia resistenza,mi fece alzare le gambe togliendomi del tutto i pantaloni e poi gli slip. Adesso ero a gambe divaricate ,nuda dalla vita in giu’ ed a telefono con mio marito. Mi fece piegare leggermente perchè fossi meglio a sua disposizione e trattò la mia passerina come meglio non poteva fare.
Stavo impazzendo,non potevo sottrarmi e non potevo parlare e mio marito parlava e chiedeva ed io con fatica cercavo di essere presente alla conversazione.
Ad un certo momento Dario con le mani mi spinse a piegare la schiena un po’ più in avanti
facendomi retrocedere con le gambe sempre divaricate.
Fu un attmo il suo cazzo era dentro me. Trattenni un oh di stupore e/o piacere e Dario attaccandosi ai miei fianchi comincio’ il suo dentro fuori. Il piacere si era impossessata di me,ormai non riflettevo più,capivo che sarebbe stato inutile.
Insinuo’ le mani sotto la la mia maglietta catturando i miei seni. Adesso ,ben ancorato,si stava godendo la sua scopata
Purtroppo e mi spiace dirlo,ma è la verità, godevo anch’io e’mio marito parlava
Mi costrinse a girare il viso verso lui e ‘la mia lingua toccò la sua.
Ormai quello che non doveva succedere era successo,dovevo chiudere la telefonata.
Dissi a mio marito :vado a fare la doccia che l’acqua sta scorrendo d un po’ gli diedi un bacio gli dissi ti amo e finalmente riattaccai poggiandomi completamente alla credenza.
Dissi a Dario : bastardo,porco non dovevi’.ma lui tranquillo non mi rispose.
Anzi intensificò,per quanto possibile il suo su e giù ed io rinunciai a protestare. Il suo cazzo mi aveva catturato. Mi diceva: muovi il culo, fallo ruotare che senti meglio il mio uccello e mi schiaffeggiava una natica a mano aperta. Il rumore, lo sciaff del colpo, mi rimbombava nella testa come il suo uccello nella passera.
Mi disse:godi troia,e strinse ancor più i miei seni spingendo in modo profondo.
Mi disse baciami. Mi girai e mischiammo le nostre salive. Fu la goccia che mi fece traboccare.
Le tette nelle sue mani, il suo cazzo in figa, lingua contro lingua ;eravamo una sola cosa
Venni.
Venni gridando ed un profondo orgasmo mi travolse .Mi sentii crollare.
Dario colse la mia debolezza ed usci’ da me, mi prese per i fianchi e mi portò nella camera da letto.
Non ero in condizione di obiettare.
Mi spinse sul letto supina, mi allargò le gambe e rimise il suo,sempre duro,uccello nella mia passerina.
Ero ancora in chiave orgiastica e la nuova sollecitazione mi fece piacere.
Mi disse metti le gambe intorno a me,cosa che feci e continuò a scoparmi.
Mi spostò facendomi mettere alla pecorina di traverso sul letto,non so se lo fece scientemente,ero volta verso le fotografie sul comò e la foto del mio matrimonio mi apparve in primo piano.
Guardavo la foto mia con mio marito il giorno del matrimonio e stavo scopando con un altro sul nostro letto matrimoniale.
La nuova posizione aumento le sue voglie e senza darmi occasione di reagire,come gia’ aveva fatto ,me lo mise in culo.
La mia prima ed unica esperienza anale era stata con lui e da allora non si era più ripetuta. Mi sentii aprire in due ed un dolore intenso mi pervase.
Per fortuna durò poco,il suo cazzo si fece spazio ed il mio condotto si abituo’abbastanza velocemente alla sua presenza.
Mi inculò fino a a quando si rese conto che non facevo più alcun tipo di resistenza, anzi ormai collaboravo andandogli incontro, e poi torno alla mia passerina che lo aspettava.
Raggiunsi un secondo orgasmo(cosa mi stava succedendo) e lui rincarando la dose disse:puttana godi, ti mancava il mio cazzo ,te lo darò a sfinirti, adesso voglio riempirti.
Sapevo di non prendere precauzioni di rischiare e glielo dissi,ma lui se ne fregò. Venne dentro me spingendosi più a fondo che poteva. Mi parve di sentirlo toccare l’utero e sono sicura di aver sentito il suo sperma riempirmi.
Ci lasciammo cadere sul letto,la fase orgiastica era terminata e una calma apparente si impadroni’ di noi.
Eravamo stesi sul letto e lui non abbandonò la presa,mi teneva a lui carezzandomi dolcemente.
Disse:sei bellissima è stato stupendo ed è piaciuto anche a te.
Cosa potevo dire? Stetti in silenzio.
Doveva aver pianificato tutto, velocemente si alzò e prima che me ne rendessi conto aveva di già scattato,utilizzando la sua piccola macchina fotografica, alcune foto di me nuda e stravolta sul letto. Disse queste mi serviranno se’.e non disse altro,ma capii.
Non aveva finito,prese dai suoi vestiti qualcosa, sul momento non compresi cosa fosse,ma quando me lo misi sotto gli occhi mi resi conto che doveva essere un vibratore.
Non ne avevo mai usato,ne visto alcuno,ma dato la forma non ci voleva una grande immaginazione per capire’
Mi disse: usalo.
Non volevo,m lui accennò alla macchina fotografica e cedetti.
Piano,piano lo infilai nella mia passerina. Entrò senza fatica visto quanto ancora era dilatata e bagnata,ma non ero più eccitata.
Mi disse: fallo andare dentro e fuori. Ubbidii e dopo un po’ cominciò a fare il suo effetto. Lui in piedi di fianco al letto mi guardava e notai che si stava eccitando;il suo uccello si stava rialzando
Non era sufficiente .Mi chiese dove fosse la mia biancheria intima. Gli dissi in quali cassetti fosse. Mi disse di continuare il mio lavoro e aperto i cassetti ,gettò terra man mano quanto non lo interessava finchè’ disse:ecco. Si giro soddisfatto con un reggicalze nero in mano e delle calze velate.
Era un regalo che mio marito mi aveva fatto quando in un nostro viaggio a Parigi si era fatto cogliere dall’atmosfera esotica della città e mi aveva fatto quella sorpresa sperando che ne avessi fatto buon uso.
Non le usai mai;nel mio perbenismo mi avrebbero fatto sentire puttana,e adesso’.
Disse mettile.
Ormai ero a sua disposizione e lo feci
Poi mi fece continuare quello che stavo facendo. Adesso ero a gambe aperte sul letto con reggicalze e calze e con un un vibratore che spingevo nella passerina.
Lui .Lui mi stava scattando altre foto.
Riuscii ad estraniarmi,a pensare di essere sola e di masturbarmi come volte e piano, piano l’eccitazione sali’ in me .Mi stavo approssimando ad un nuovo orgasmo,ma lui mi fermò.
Rimasi stupita
Sorridendo mi disse:mia bella puttana,ho una bella cosa per te che ti dara’ molto piacere,intanto leccami l’uccello e si mise supino sul letto.
Mi dedicai a lui .Mi sentivo puttana e glielo succhiai e leccai con passione. Gli feci di tutto dal glande alle palle e sino al suo buco del culo .Leccai ,succhiai,segai. Volevo farlo godere. Mi fece interrompere dicendo:no, cosi’ mi fai venire,ma prima ho la sorpresa per te, anzi aiutami.
Aveva poggiato qualcosa sul comodino, la prese e me la mise in mano. Era una confezione di un preservativo anche se mi sembrava un po’troppo voluminosa.
Disse si è un preservativo speciale. Aprilo e mettimelo.
Aprii la confezione ed effettivamente era un preservativo. Non ne avevo mai visto uno cosi’ . La parte iniziale era la solita ,ma sembrava duro in punta e con dei rialzi sul tronco.
Dario mi disse:non perdere tempo. Mettimelo,ma dammi prima un’altra succhiata per bagnarmi l’uccello e non farmi male.
Gli leccai l’uccello e gli misi il preservativo che si dimostrò,come avevo pensato,particolare.
Sul tronco emergevano tante dure escrescenze e la punta era dura ed allungava di conseguenza l’uccello di 2 o 3 centimetri.
Ebbi un doppio pensiero.
Il cazzo di Dario era per me gia’ lungo, sicuramente più lungo di quello di mio marito.
Già pù’ volte aveva toccato il fondo della mia passera ed adesso che fosse diventato più lungo? E le escrescenze che effetto avrebbero fatto dentro me?
Non ebbi il tempo di preoccuparmi per il futuro. Dario si stese su me e mi bacio’ appassionatamente. Sembrava volesse mangiarmi la lingua, poi si mise tra le mie gambe che poggiò ai suoi fianchi ed entrò lentamente in me.
Sentii il suo uccello farsi strada in me ed i primi strusciamenti delle escrescenze;quando l’uccello comincio il suo avanti ed indietro mi sentii impazzire.
Le sollecitazioni provate erano incredibile;un piacere mai provato si irradiava dalla figa alla testa. Sobbalzavo ,volevo gridare il mio piacere,ma Dario mi anticipò tappandomi con la mano la bocca.
Sentivo che mi diceva:troia lo sapevo ti sarebbe piaciuto. Non potrai più farne a meno ed avrai sempre bisogno di me e del mio cazzo. Sarai la mia scrofa.
Sapevo che aveva ragione.avrebbe potuto fare di me quello che voleva.
Quando mi senti’ ‘partita’ passò alla fase successiva. Spinse l’uccello più a fondo che poteva. Inarrabile quello che provai . Ebbi l’impressione che mi spostasse l’utero. Mi aggrappai a lui .La sua bocca si saldò alla mia per impedirmi urlare. Mi massacrò per un tempo che mi parve infinito. Gridai,venni ,fu un orgasmo infinito, era come non finissi mai di godere.
Mi stava distruggendo fisicamente e psicologicamente.
Dopo quello che stavo provando qualsiasi altra cosa non sarebbe stata sufficiente. Avrei avuto bisogno di lui.
Era un martello pnemautico,mi stava squassando . Legata a lui lo seguivo,lo attiravo a me,rispondendo ai suoi baci ed alle sue sollecitazioni
Ad un tratto usci’ da me,si alzo’,prese la la macchina fotografica e la piazzò di modo che prendesse perfettamente cosa avveniva sul letto.
Tornò sul letto e rimise il suo uccello nella mia figa che oscenamente aperta lo attendeva . Bastarono 2 colpi per riportarmi alla situazione orgiastica,
Approfittando della situazioni mi fece dire le cose più terribili per il futuro.
Disse ad alta voce:ho messo la macchina fotografica in videoregistrazione,voglio filmare tutto. Sei d’accordo? E spingeva,spingeva il suo cazzo in me.
Potevo dire di no?Ero incapace di intendere. Dissi si, si ,fai quello che vuoi,non fermarti.
Lui continuò:ti scopo a farti morire,ti farò diventare una troia sempre bisognosa di cazzo.
Ed io :si,si.
Vuoi farti mettere incinta da me?Ed io si,si. Sborrami dentro .Mettimi incinta. Fammi godere.
Non bastava per lui:farai tutto ciò’ che ti chiederò anche le cose piu’ turpi? Potrò’ farti anche scopare con chi voglio io e portarti a battere.?
Ed io: puoi fare quello che vuoi,scopami.
Fu soddisfatto,continuò a scoparmi e a farmi godere non so per quanto. Ero distrutta .Dissi non ce la faccio più godo troppo,basta. Si fermò. Attese che mi calmassi e riprendessi.
Mi guadava sorridendo e mi disse :soddisfatta?E adesso tocca a me. Comincia a rispettare gli impegni.
Toglimi il preservativo che mi piace sborrare a cazzo nudo dentro te e se rimani incinta hai sempre un marito.
Fu uno schiaffo,ma cosa potevo fare. Gli tolsi il preservativo,il suo cazzo era duro ed in un attimo entrò nuovamente in me.
Mi disse fai come una brava mogliettina. Mi prese alla missionaria .Steso su me, la sua lingua nella mia bocca,le mie braccia intorno a lui,Mi scopo per poco, mugolo’ un vengo nella mia bocca e venne dentro me.
Dopo si sollevo’ e si mise al mio fianco e disse:mi è piaciuto tanto,lo faremo spesso.
Io rimasi in silenzio.
Era diventato tardi. Guardai l’ora era l’una.
Lui si rese conto e ..hai visto che abbiamo fatto quello che volevi:siamo andati a letto presto.
Bastardo.
Mi strinse a se e disse .adesso dormiamo che domani ci aspetta una faticosa giornata.
Provai a protestare, avevamo scopato, ma dormire insieme e a casa mia’Lui disse abituati, capitera’ spesso.
Quando tuo marito non ci sarà sicuramente,ma se mi viene voglia anche quando ci sarà.
Inventerai una scusa per dormire fuori,per dormire con me,anzi per scopare con me.
Cosa potevo dire?
Mi girai .Quanto avvenuto mi aveva sfibrata in breve mi addormentai.
Mi svegliai durante la notte,ero intontita,ed avevo una strana sensazione. Realizzai.
Ero di schiena e Dario mi stava scopando .
Nonostante fossi nel sonno non aveva avuto problemi ad infilarmi l’uccello. Le precedenti penetrazioni avena dilatato la mia figa che non era ancora tornata alla normalità. Avevo una mano sul mio corpo e teneva un seno e mi scopava.
Disse:oh,ti sei svegliata,meglio ,stavo per venire e con te sveglia e cosciente mi piace di più.
Mi è venuta voglia e tu dormivi,sapevo non ti avrebbe dato fastidio.
Che porco.
Diede pochi altri colpi disse: vengo,è bellissimo.
Usci’ da me. Mi face girare ,mi diede un bacio imponendomi la sua lingua,dicendomi :sei una splendida moglie,adesso mi sono rilassato e poso dormire.
Si girò e si mise a dormire, lasciandomi sveglia.
Con la mano mi toccavo la passerina, sentivo il suo sperma che scivolava lunga la coscia. Cercai di pulirmi ed andai in bagno, mi sciacquai bene nella speranza, sciocca, potesse servire ad abbassare il rischio di fertilita’.
Era la terza volta in poche ore che mi inietteva il suo sperma;sapevo per esperienza che non era il periodo più idoneo, ma non ero tranquilla.
Feci fatica a riaddormentarmi; non era mio quello che stava avvenendo.
Io a letto con un uomo che non era mio marito
Sono sempre stata (salvo quella piccolissima passata parentesi) una moglie fedele,una mamma giudiziosa e volonterosa ed adesso ero diventata una’
I pensieri più strani mi affollavano la mente:qual è la differenza tra una puttana e una troia?Forse che le puttane si pagano ed invece le troie lo fanno anche gratis perche’ piace..?
Mi addormentai .
Arrivo’ la mattina e ci alzammo
Era tardi, e corsi in bagno a prepararmi quando lui entrò nudo.
Disse: che bel modo di cominciare la giornata e che bella vista.
Si avvicino ,mi diede un bacio a labbra aperte e mi disse bacia il tuo idolo e mi mise una mano sulla spalla per farmi chinare la testa
Era inutile obiettare. Era lungo e moscio.
Mi chinai lo presi in bocca e succhiai. Divenne rigido velocemente. Pensavo di completare la mia opera in fretta,ma Dario mi interruppe: basta cosi’,dopo.
Non capii,ma mi alzai e completai la mia toilette.
Mi recai in camera da letto per vestirmi,lui era gia’ pronto.
Come d’abitudine mi stavo vestendo nel classico modo che piaceva a me e penso agli altri.
Avevo gia’ preparato la gonna a pieghe e camicetta,eventuale spolverino,scarpe con un minimo di tacco.
Disse: mi piace come ti vesti .Per tutti sei una inarrivabile ,bellissima elegante signora e mamma.
Se sapessero quanto sei troia a letto’
Feci per mettere le mutandine,ma me le tolse di mano. Disse da oggi non le metti più. Ti voglio ‘sentire’ sempre pronta e disponile a scopare e la gonna che indossi è l’ideale.
Dovevo fare quello che voleva.
Disse: ti accompagno in ufficio in auto visto che devo passare da li.
Già che ci siamo potrai completare quello che non hai finito prima.
Non capivo,ma capii.
In auto appena partimmo mi disse:tirami fuori l’uccello e finisci il pompino cominciato prima.
Dissi:ma possono vedermi.
Non preoccuparti, se stai ben giù con la testa dalle altre auto non sarai visibile e se incontriamo qualche camion sarà un attimo.
C’era poco da dire,solo da fare.
Gli sbottonai i pantaloni e gli abbassai gli slip. Il suo uccello era carico come una molla e una volta libero da costrizioni si erse completamente.
Prima cominciavo il pompino,prima avrei finito.
Mi impegnai per farlo venire in fretta e devo essere stata veramente brava perche’ dopo 2 minuti sborrava nella mia bocca.
Mi mise una mano sulla testa per impedirmi di ritrarmi e dovetti ingoiare tutto.
Disse :lo sapevo che eri una brava pompinara,ma ogni vota mi sorprendi sei sempre meglio.
Devi solo migliorare nel prenderlo in bocca.
Hai presente la Linda Lovace o qualcosa di simile ? Quella del film gola profonda? Lo prendeva tutto sino in gola.
Voglio che tu diventi brava come lei .Lo devi prendere fino in gola e la mia sborra deve andarti direttamente in pancia.
Non capivo perche’ a volte fosse cosi’ crudo nelle sue parole.
Arrivammo al mio ufficio,ero già scesa dall’auto quando lui mi fermò.
Disse : visto che anche mia moglie in questi giorni non c’è ci vediamo qui stasera alle 18.00
Ciao. E andò via.
Il mio supplizio continuava
La sera si presentò puntualmente. Fu persino gentile,ma continuò il suo processo di cambiamento della mia persona.
Mi portò in un negozietto dove vendevano un abbigliamento di intimo femminile molto sexi.
Mi fece acquistare molti capi dicendomi che li avrei indossati solo per lui.
Effettivamente mio marito non avrebbe compreso e sarebbero inoltre stati inutili e poi non erano in linea con la donna da lui conosciuta.
Non vi racconto nei dettagli cosa avvenne in quei 2 giorni prima del ritorno di mio marito.
Mi fece da marito .Da marito vizioso e sempre arrapato.
Non contai le volte che facemmo l’amore,furono numerose.
Mi riempi’ in tutti i modi e in tutte le posizioni: figa,bocca,culo.
Uso’ ancora il suo preservativo speciale che mi dava dolore,ma grande godimento.
Avevo orgasmi infiniti.
Era in grado ,quando ero con lui,di farmi essere, continuamente, una femmina in calore.
Dimenticavo mio marito, i miei figli pensavo solo a godere e a soddisfare le sue richieste.
Imparai a fare i pompini a gola profonda.
Ero diventata la sua splendida troia e mi coinvolgeva sempre più lasciandomi iniziative che non avrei voluto.
Gli piaceva stendersi nudo supino sul letto matrimoniale;io con indosso solo reggicalze e leggerissime velate calze dovevo eccitarlo usando solo la bocca o le tette e poi dovevo impalarmi sia di figa che di culo sul suo uccello sino ad essere prossima all’orgasmo.
A quel punto dovevo indossargli il preservativo speciale ed impalarmi nuovamente,per fortuna solo di passerina.
Li cominciava il mio dolore che diventava infinito piacere. Era capace di stare immobile anche più di un’ ora.
Io andavo su e giu’ ,lui mi tirava seni e capezzoli. Ogni tanto mi faceva piegare perché ci potessimo baciare unendo le nostre lingue.
Quando avevo goduto più volte mi portava alla perdizione, perché in quei momenti ero cosi’ eccitata che ormai mi bastava nulla per ‘venire’ e poteva chiedermi e farmi fare quello che voleva.
Al suo ordine dovevo staccarmi dal suo uccello e toglierli il preservativo speciale e poi reintrodurlo’nudo e senza protezione’ in figa.
L’idea di potermi mettere incinta lo faceva impazzire ed io non poteva far nulla per impedirlo.
Non solo.(Da notare che ero io ad andare su e giu’ con la passerina incontro al suo uccello, come se fosse solo una mia volontà far l’amore con lui).
Mi diceva:dimmi che mi ami ,che vuoi un figlio da me ,che ti piace fa l’amore con me.
Ed io ,persa:ti amo,ti amo,mi fa impazzire il tuo cazzo,voglio sentire la tua sborra dentro me,voglio un figlio da te’e cosi’ via.
Dopo la sua ennesima sborrata entro me,quando tutto rientrava alla normalita’ mi rendevo conto di quello che avevo detto e fatto. Ma era inutile, ogni volta questa scena si ripeteva, era più forte di me.
Mio marito e forse anche sua moglie rientrarono e i nostri incontri si diradarono.
Io ero però a sua disposizione. Quando voleva mi chiamava,ed io dovevo essere sempre disponibile. Non vi erano scuse. Dovevo inventare scuse per mio marito.
Tenevo in un cassetto d’ufficio la biancheria intima da indossare qualora mi avesse chiamato.
La mattina,con l’ansia di poterlo incontrare, uscivo di casa senza mutandine(che stress nella paura che mio marito se ne accorgesse) e poi le mettevo in ufficio.
Un giorno mi fece un’improvvisata in ufficio,per fortuna feci in tempo a toglierle prima che si accorgesse chele avevo indosso. Quel giorno mi scopò alla pecorina nel bagni del piano sottostante;semplicemente mi fece poggiare al lavabo, mi sollevo la gonna e mi spinse l’uccello dentro.
In tre minuti era tutto finito, lui usci dal bagno lasciandomi li, come al solito, con la figa piena della sua sborra..
Era arrivato a chiedermi di far ogni tanto l’amore con mio marito in modo da ‘coprire’ un’eventuale gravidanza da lui provocata. E poiche’ voleva che il figlio fosse sicuramente suo mio marito non doveva mai venire dentro me . Fosse successo qualcosa, si poteva sempre dire che una ‘goccia”.
Io non ci pensavo neanche.
I rapporti sessuali con mio marito, con tutte le sue difficoltà, erano rarissimi e stava ben attento a non venirmi dentro,2 figli erano più che sufficienti.
Passarono più’ mesi e devo ammettere che mi ero abituata alla situazione ;alla mia doppia vita. Madre e moglie da una parte, troia vogliosa di godere l’altra.
Mi piaceva il suo cazzo, godere,sentire la sua sborra in gola o altro posto.
Mi piaceva come mi trattava, mi sentivo femmina.
A rifletterci: mi piaceva il cazzo e non volevo rinunciare a godere
Ma questa sciocca femmina si trovò incinta e certamente non era stato suo marito.
Il cazzo di Dario aveva finalmente fatto quello che il suo proprietario voleva da sempre. Mi aveva lasciato il suo segno. Attendevo un suo figlio.
Ma questo accadde più’ avanti, prima successe altro.

Accetto volentieri suggerimenti per continuare
Spero piaccia

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