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Racconti Erotici Etero

Non vi è cosa più divina che giocar con la cugina

By 20 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Il racconto di cui vi parlerò si basa su un’esperienza che ho vissuto con una mia cugina di secondo grado.
Io ero un giovane ventiquattrenne, alto 1,80m, moro, occhi castani ed un corpo nella media, mentre lei aveva sette anni in più.
Di solito ci vediamo una o due volte l’anno poichè vive all’estero, ma tra noi c’è sempre stato un bel rapporto confidenziale anche per quanto riguarda argomenti abbastanza espliciti, ovviamente sempre senza oltrepassare certi limiti.
Una volta però qualcosa andò diversamente ed in particolare ci ritrovammo in una situazione molto più intima di quanto avrei potuto immaginare.
Un pomeriggio di Giugno, unico periodo in cui lei era in vacanza, dormivo tranquillamente in boxer nella mia camera, quando all’improvviso vengo svegliato di soprassalto da mia cugina che, sorridendo, mi tirava per un braccio. A voce molto bassa, quasi sussurrando mi incitava ad alzarmi.
Ancora assonnato le dissi qualcosa che non ricordo per poi rigirarmi e ricominciare a dormire.
Pochi istanti dopo aver chiuso gli occhi sentii il suo peso balzare sul letto ed una mano che pian piano scivolava dalla coscia verso le parti intime, sino a palpare il mio uccello. Di colpo l’ho bloccata chiedendole con tono di rimprovero cosa stesse facendo. Non erano cose che due come noi dovevano fare, soprattutto con altre persone in casa. Lei mi rispose dicendomi di stare tranquillo dato che in quel momento eravamo soli a casa poichè i miei erano usciti e ci avrebbero telefonato prima del loro ritorno per comunicarci i programmi che avevano per la serata. Quindi proseguì chiedendomi, data la ‘fortuna’ che ci stava baciando, cosa avrei voluto fare
Inizialmente non seppi rispondere. Ero sconvolto ed incredulo per cio’ che aveva appena fatto. Di sicuro non mi sarei mai aspettato un comportamento del genere, nonostante le nostre passate conversazioni in cui si parlava delle nostre esperienze intime personali.
Alla fine, dopo tanto tentennamento, girai la domanda a lei, chiedendole cosa avrebbe voluto fare.
Mi guardò fisso negli occhi e mi baciò di colpo, un semplice bacio sulle labbra che mi fece rabbrividire.
Con gli ultimi bricioli di buon senso rimasti mi alzai di colpo dal letto e mi incamminai verso la porta della camera per uscirvi, mentre lei non si mosse dal letto e ridendo come una bimba mi chiedeva di tornare da lei. Opposi resistenza al punto da farla indispettire: ‘Se non vieni immediatamente peggio per te!’, disse lei a mò di minaccia.
Non so cosa mi passò per la testa, ma istintivamente accettai la sfida e tornai a passo veloce nella stanza. Con tono incuriosito le chiesi: ‘peggio per me? Che vorresti dire?’
Con la sua aria da bimba furbetta rispose: ‘dai stavo scherzandooo…Vieni qui accanto a me!’.
Dunque mi accostai a lei sedendomi sul letto e facendo molta attenzione che le sue mani rimanessero al loro posto.
La situazione iniziò pian piano a calmarsi ed i suoi bollenti ma scherzosi spiriti sembrarono raffreddarsi del tutto. Come al solito, poco dopo, iniziammo a parlare del piu’ e del meno fino ad arrivare alle situazioni piu’ hot che le erano capitate. Mi raccontò di una sua col suo ex, che aveva lasciato poco prima di partire per le ferie. Mentre proseguiva nel racconto, ricco di aneddoti molto piccanti, iniziai ad eccitarmi. Lei con l’occhio vispo se ne accorse e ridendo iniziò a prendermi in giro.
‘Eh porcellino? A cosa stai pensando adesso?’
Risposi molto serenamente spiegandole che il sentirsi raccontare certe situazioni ed immaginare la propria cugina dominata in quel modo da un uomo faceva confluire il sangue in un’unica zona.
Ascoltandomi, ma senza dare troppo credito alla mia giustificazione, continuo’ a raccontare la sua storia e arrivata alla fine mi propose:
‘Che ne pensi se ci masturbiamo?’
‘Ci risiamo!’, esclamai. Anche se in cuor mio sapevo che questa era un’occasione d’oro per vederla finalmente nuda dopo tante fantasie sul suo conto coltivate durante l’adolescenza.
Lei cercò di farmi capire che non ci sarebbe stato nulla di male nel farlo in quanto era sicura che non appena io fossi stato da solo ne avrei approfittato per scaricare tutta l’eccitazione, magari in bagno. Siccome anche lei avrebbe seguito il mio modo di fare, tanto valeva farlo insieme sostituendo alle fantasie una bella realtà.
La mia mente si bloccò, quella spiegazione non faceva una piega. Immagino però che a far si che quelle parole mi sembrassero convincenti influì sicuramente l’eccitazione. Iniziai a spiegarle che ero imbarazzato, soprattutto perchè eravamo cugini, anche se di secondo grado. Alla fine però mi feci coraggio ed accettai la proposta, ma ad una condizione: dovevamo posizionarci l’uno di fronte l’altra senza entrare in contatto.
La sua reazione alle mie parole si tradusse in un sorriso di gioia ed emozione allo stesso tempo… dunque accettò le condizioni.
Balzò dal letto e si sfilò in un attimo i pantaloni e la canotta restando in slip e regiseno, mentre io restai sul letto aspettando che lei prendesse posizione.
Ero davvero eccitato, anche se molto spaventato dalla strana situazione, ma il suo modo di fare mi fece sentire dopo poco a mio agio. Iniziai da subito ad infilare una mano all’interno dei boxer. Ero gia’ abbastanza eccitato e sentivo nel palmo il mio membro lungo ma ancora morbido.
Lei mi chiese perchè non mi fossi tolto i boxer, e quindi per darmi coraggio proseguì sfilandosi quegli ultimi centimetri di stoffa che le coprivano il corpo. A quel punto mi sentii quasi obbligato e sfilai i boxer rimanendo completamente nudo davanti a lei che mi mangiava con gli occhi.
Il pene iniziò a spingere nel palmo della mia mano ingrossandosi mentre lei comincio’ con una mano a massaggiarsi la sua quarta abbondante.
Era una ragazza accattivante, in carne e dalle forme giunoniche, col suo bel viso illuminato dagli occhi azzurri e contornato da lunghi capelli scuri.
Con l’altra inzio’ a portar pian piano le dita verso le sue labbra per poi succhiarle mentre fissava la mia mano che stringeva e stimolava la mia verga.
Poter vedere la sua figa completamente rasata mi spinse al massimo dell’erezione. La voglia di tuffarmi su di lei e penetrarla offuscò ogni altro pensiero nella mia mente…..

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