Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Notte romana

By 13 Febbraio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente era giunto quel tanto atteso giovedì, da mesi ormai ne parlavano, fantastikcavano, pensavano ai dettagli, alle loro voglie reciproke e niente era stato lasciato al kcaso’ tutto tornava alla perfezione, il luogo, il giorno l’orario’ era tutto veramente troppo perfetto!
La giornata era iniziata presto, con l’Eurostar delle 7.00 Carla era arrivata a Roma in orario per l’inizio del konvegno, ‘I musei civici a Roma’ che si sarebbe tenuto al Komplesso del Vittoriano. La metro velocemente la stava portando a destinazione ma qualkosa non era kiaro, non era lucido’ la sua mente non era lucida, non era koncentrata sul konvegno, sull’intervento ke di lì a poko avrebbe dovuto fare’ era koncentrata su altro, su di lui, su quello ke l’avrebbe attesa quella stessa sera.
La sala ove si sarebbe tenuto il konvegno era gremita di gente ke nonostante il quasi inizio dei lavori della giornata stava kontinuando ad arrivare.
‘Carla’ ehi Carla’. Aveva sentito urlare il suo nome ma pur cerkando nella folla non riusciva a kapire da quale parte e ki la stesse kiamando.
‘Finalmente!’ l’apostrofò una bella ragazza dai kapelli korti e biondi abbracciandola da dietro.
‘Ciao Giulia, ke piacere vederti!!!’.
‘Non potevo certo perdermi la presentazione del progetto museale + importante dell’anno, stilato per l’okkasione da una mia grandissima amika non kè esperta di marketing museale’, koncluse la ragazza strizzandole l’okkio!
‘Kome sempre esageri’ kontinuò Carla rikambiando l’abbraccio.
‘Kome ti senti? Emozionata?’ le kiese l’amika guardando la sala sempre + piena.
‘Diciamo” rispose Carla ‘ke non sono molto koncentrata sull’evento, di konseguenza pensando ad altro l’emozione non mi sta facendo nessun effetto!’.
‘Certo ke voi donne in karriera di una certa levatura, siete proprio esperte su tutto!’ le disse Giulia guardandola kon okkio d’invidia, ‘anke su kome tenere a freno le emozioni in situazioni importanti e fatikose kome questa…Carla???’ kontinuò la ragazza, ‘6 konsapevole vero ke le persone + importanti d’Italia, e non solo, sono qui x sentire soprattutto il tuo intervento?’ le kiese l’amica squadrandola da kapo ai piedi!
‘Mi sembri, kome dire’ kontenta ma ‘ mi sembri in trans!’
‘Certo ke lo sono!’ rispose Carla ‘skusa’ le disse e avendo sentito il bip tirò fuori il cellulare dalla borsa, sul display lampeggiava un sms ‘Kosa hai messo in valigia x la nostra serata romana?-
-Un bel pigiama felpato! ‘ skrisse velocemente kiudendo il cellulare e riprendendo la konversazione kon l’amika’
‘Dicevamo??? A si’ non resteranno deluse dal mio intervento, stai tranquilla’ le rispose kon fare sikuro ‘è solo ke in questo momento’ oddio pensandoci bene non solo in questo momento’ komunque’ il mio pensiero fisso si kiama Roberto e kredimi essere koncentrata su di lui mi permette di tenere a freno l’agitazione e l’emozione ke invece mi prenderebbe al solo pensiero di ciò ke sto facendo e della responsabilità ke rikopro in questo progetto. Una sorta di ‘ tranquillante direi”.
‘Stai pensando ad un uomo mentre la tua karriera potrebbe avere una svolta decisiva di quelle ke akkadono una volta sola nella vita??? 6 proprio fuori’ le disse l’amika ‘ma se l’effetto ke ha su di te è kosì rilassante lo vorrei konoscere anke io questo Roberto!’
‘Meglio di no!’ konkluse Carla ‘non vorrei ti trovasse + intrigante di me! Sai bene ke gli uomini si sedukono facilmente!!! Ora vado la mia platea mi aspetta, a + tardi” koncluse dirigendosi verso il tavolo dei relatori dove una cerkia di professioni, studiosi e storici l’attendevano per iniziare ufficialmente il konvegno.
‘In bokkal lupo’ le disse l’amika mentre Carla si stava allontanando’ ‘krepi’ le ripose senza girarsi.
– Ke donna! Pensò Giulia’ bella, sikura di sè, intelligente, sensuale, sexy’ se Roberto è in questo momento il suo pensiero fisso kissà quanti pensieri maskili si koncentreranno su di lei ogni giorno! –
Il konvegno terminò puntuale alle 17.00 kome da programma.
La giornata si era rivelata un successo e gli intervento ke si erano susseguiti erano stati uno + interessante dell’altro, fino ad arrivare a quello di Carla ke ankora una volta kon le sue idee innovative e piene di femminilità avevano rakkolto un notevole konsenso ed applausi.
Ankora una volta sikura di sé, delle sue kapacità e della sua volontà Carla aveva raggiunto l’obiettivo ed il suo progetto di marketing koordinato x i musei della kapitale era stato apprezzato ed approvato da tutti’ la giornata stava giungendo al termine, e tra meno di 4 ore si sarebbe potuta dedikare anima, ma soprattutto korpo, a Roberto ke avrebbe rivisto dopo tre lunghi mesi.
Negli ultimi tempi avevano ripreso a sentirti molto frequentemente ma non avevano avuto mai l’okkasione ed il modo di vedersi, sempre entrambi molti impegnati e spesso fuori per lavoro, kasualmente si erano intravisti un sabato sera in un pub e la voglia di fare sesso kon lui, era emersa + forte e markata nelle voglie erotike della donna.
Quando Carla lo mise al korrente del suo nuovo viaggio di lavoro Roberto, ke sarebbe dovuto andare a Roma in tutto il mese di gennaio, fece in modo ke i suoi impegni di lavoro nella kapitale koincidessero kon il giorno del konvegno… all’inizio il suo kliente aveva fatto un po’ di storie, in quella data aveva già un altro impegno ma Roberto era stato irremovibile doveva andare a Roma quel giorno e in quel giorno sarebbe andato kon o senza kliente.
La sua voglia di Carla, di konoscerla nel profondo del suo korpo, di sentire kome godeva, kome faceva sesso, kome l’avrebbe fatto godere’ era diventata tale ke non avrebbe potuto resistere oltre, la voleva skopare, sbattere, fottere’la voleva tutta e solo per sé.
Avevano fissato nello stesso albergo ke fortunatamente era ben raggiungibile sia dal posto del konvegno di Carla sia dal luogo del suo appuntamento. Sembrava inkredibile ma tutto era perfetto.
Carla nella pausa pranzo lo aveva kiamato’. si sarebbero visti verso le 21:00 perkè prima di quell’ora Roberto non ce l’avrebbe fatta a liberarsi del kliente.
Le 21:00??? Pensò Claudia dentro di sé’erano solo le 13:00 quando si erano sentiti, il konvegno doveva ankora terminare, poi sarebbe seguito un party ma lei aveva già pensato a tutto, kon educazione, professionalità e charme di kui disponeva, avrebbe fatto i dovuti saluti, avrebbe kiamato un taxi e se ne sarebbe sgattaiolata via x arrivare in albergo vero le 19:00, lì avrebbe fatto una bella doccia kalda e poi avrebbe deciso kosa indossare per akkogliere il suo tanto atteso gioko erotiko!

Kome da programma al termine del konvegno vi fu un fastoso party, Carla edukata e gentile salutò un’infinità di persone di kui difficilmente avrebbe rikordato i nomi, anke perkè il prosekko ke aveva bevuto non la faceva essere molto lucida’ forse anke l’alkol stava kontribuendo al suo totale rilassamento’
‘Mi skusi’ disse un attimo Carla al direttore degli Uffizi kon kui stava parlando’ si allontanò un attimo dalla sala brulikante e preso il cellulare in mano vide il nome Roby sul display.
‘Buona sera’ gli disse lei kon fare disinvolto.
‘Salve’ rispose una voce maskile dall’altra parte.
‘Kome va? Il party kome procede?’.
‘Molto bene ma tra breve spero di potermene andare’ te dove 6?’.
‘Di preciso non lo so ma il navigatore dice un’ora e quaranta alla destinazione impostata’.
‘Allora arrivi un po’ prima delle 21:00!’ kiese Carla kon tono eccitato.
‘Sembra proprio di si’. dispiaciuta?’.
‘Affatto’ sono molto impaziente di vederti ‘tu lo 6???’
‘Sinceramente non molta’ rispose l’uomo’. ‘il tuo pigiama verde mi ha un po’ spiazzato.. diciamo ke’.se quando arrivo mi apri la porta della tua kamera presentandoti in pigiama me ne ritorno in kamera mia! Anzi faccio di meglio’ kambio albergo!’
‘Esagerato!!!’ l’apostrofò lei, ‘potresti sempre rikrederti sul mio pigiama’. non sei kurioso di vedere kome mi sta e soprattutto non hai voglia di togliermelo???’.
‘Nemmeno un po” rispose Roberto stando al gioko, un gioko ke gli piaceva e lo stuzzikava ma’ forse Carla l’avrebbe davvero akkolto in kamera in pigiama’ in fondo non la konosceva abbastanza per kapire quando skerzava e quando faceva sul serio!
‘Ok’ gli rispose, ‘devo tornare dai miei fans, mi reklamano’ ci vediamo + tardi’ konkluse brevemente.
‘Ok, ci vediamo + tardi e mi rakkomando’ niente pigiama!’ disse Roberto kiudendo il cellulare.
Andrà pazzo del mio pigiama, pensò Carla mentre infilando il cellulare nella borsetta rientrò in sala’
Dopo aver parlato, salutato, gestikolato, ammikkato kon kissà quante persone, Carla si fece kiamare un taxi per andare in albergo.
La giornata era scivolata via piacevolmente, certo si sentiva stanka ma la serata sarebbe iniziata da lì a poko e una doccia kalda l’avrebbe sikuramente rimessa in forze, e poi la voglia di perdersi dentro Roberto, di assaporare in modo + dettagliato e metikoloso la sua lingua, la sua bokka e il suo kazzo gli iniettava adrenalina in tutto il korpo.
La sua kamera d’albergo, una singola al secondo piano, era karina ed akkogliente’ aprì la valigia e tirò fuori l’okkorrente per fare il bagno, si spogliò e s’infilò sotto l’acqua a bollore.
Mentre si gustava il kalore della doccia pensava e ripensava a kosa avrebbe indossato per akkogliere Roberto nella sua kamera’. le alternative erano varie’ avrebbe potuto farsi trovare seminuda o in akkappatoio oppure sexy, romantika, vogliosa o forse era meglio se si preparava in modo tale da uscire subito per la cena?’no, no niente di tutto ciò, sapeva già kosa mettersi, lo aveva deciso nel momento in cui a kasa il giorno prima aveva preparato la valigia’ lo avrebbe akkolto in vestaglia, una bellissima vestaglia di seta indiana kolor verde petrolio e sotto’ una semplice ma sexy brasiliana nera.
Uscendo dalla doccia sentì il bip di un sms’ era Roberto ‘Ho trovato traffiko sono un po’ in ritardo sulla tabella di marcia-.
Carla guardò l’orologio erano le 20:40′ -A ke ora pensi di arrivare???- skrisse velocemente gettando il cellulare sul letto.
Poco dopo ekko arrivare un secondo bip -Verso le 21:30-.
Non aveva voglia di scrivere la risposta kosì cerkò il numero di Roberto e lo kiamò direttamente.
‘Ehi!!! Tutto bene?’ glie kiese sdraiandosi sul letto.
‘Si tutto bene è solo ke c’è un po’ di traffico’. te ke fai?’
‘Ho appena fatto la doccia e ora mi stavo mettendo il pigiama’ rispose Carla kontinuando il suo gioko.
‘Interessante’ e sentiamo di ke kolore è il tuo pigiama?’ le kiese Roberto stando al gioko!
‘Diciamo ke ha varie tonalità di verde e qualke tokko di rosa.’
‘Verde tristezza’ ridakkiò Roberto prendendola in giro.
‘Assolutamente no!’ rispose Claudia divertita, ‘komunque appena arrivi avrai modo di vederlo da solo’.
‘Non vedo l’ora” koncluse Roberto.
Carla si asciugò i kapelli, si spalmò su tutto il corpo la sua krema al limone e kon grande dedizione iniziò a preparasi’infilò la brasiliana e lasciando il suo bel seno libero si mise la vestaglia di seta x vedere kome le stava. Si guardava e riguardava allo spekkio’ era proprio uno skianto!!! Stava bene, ma ke bene’ benissimo’ la vestaglia dalle manike larghe la fasciava al punto giusto mettendo in mostra le sue belle forme, in partikolar modo emergeva dalla sete il profilo dei suoi kapezzoli rigidi e vogliosi’
Mentre si osservava sfiorandosi i kapezzoli turgidi il cellulare emise un bip’ -La mia stanza è la numero 11 al primo piano, la tua?- Roberto era già lì e un vivace brivido attraversò la skiena di Carla. -Piano secondo, stanza n. 29- e kiuse il cellulare.
Carla si dette un’altra okkiata allo specchio kiuse l’armadio e in quel momento qualkuno bussò alla porta.
‘Ki è?’ kiese x sikurezza.
‘Indovina’ le rispose la voce dall’altra parte della porta.
Girò la kiave nella toppa ed aprì la porta euforika e elettrizzata’
‘Ben arrivato’ gli disse facendogli cenno di entrare.
‘Buona sera’ disse Roberto entrando nella stanza e baciandola sulle guance kome 2 amici ke da tempo non si vedono.
‘Buona sera a te’ disse Carla, ‘tutto bene???’.
‘Un po’ stanko ma tutto bene anzi’ ora ke ti vedo benissimo’ disse buttandosi sul letto, ‘vediamo questo pigiama verde di kui mi parlavi”
Carla fece una piroetta su di se, allargò le braccia per fargli vedere il gioko delle manike e per divertirsi fece una sorta d’inkino. ‘Interessante’ disse Roberto prendendola x un braccio e tirandola verso di se sul letto.
‘Proprio bella questa vestaglia’ le disse baciandola sulla bokka.
Carla rikordava ankora il sapore delle sue labbra e della sua lingua morbida, ma soprattutto rikordava quanto le piacesse baciare quella bokka avida di piacere.
Mentre affondavano l’uno la lingua nell’altra Roberto iniziò a tokkarle il seno ke maestoso emergeva da sotto il tessuto’ ‘bellissimo, te l’ho mai detto ke il tuo seno mi fa impazzire???’ gli disse afferandole il kapezzolo sinistro e stringendolo forte.
‘Mi piace la tua presa forte e salda’ gli disse mettendosi a kavalcioni sopra di lui e kontinuando a baciarlo.
‘Hai fame?’ le kiese Roberto tra un morso e un bacio senza stakkarsi dalle sue labbra.
‘X niente’ rispose Carla, ‘diciamo ke’. ho fame di te, non lo senti quanta fame ho?’
Roberto la prese tra le braccia e la pose sul letto, poi sistemandosi delicatamente sopra di lei iniziò a scioglierle i fiokki x aprire la vestaglia e assaporare la sua pelle vellutata.
‘Mi fai impazzire’ le disse ammirandole il seno.
Iniziò a baciarla partendo dal kollo, scendendo piano piano mentre kon le mani avide dei fiori di Carla la tokkava con fare a momenti delikato e a momenti forte.
‘Devi farti perdonare’ gli disse alzando la testa dell’uomo dal suo ventre, ‘non kapisco’ rispose lui, ‘ke vuol dire’.
‘ Vuol dire ke stasera mi ha fatto molto molto aspettare e quindi devi farti perdonare!’ Konkluse guardandolo kon okkio malizioso.
‘Ho kapito’ le disse l’uomo rikambiando lo sguardo di Carla, ‘molto interessante’ hai qualke idea in proposito ho posso decidere io kome farmi perdonare?’ le kiese rituffando la sua lingua sul ventre carlo e morbido.
‘Kredo ke ti lascerò fare’ gli disse kon voce lussuriosa, ‘del resto quello ke stai facendo mi piace da pazzi’ si direi proprio ke hai trovato il modo giusto x farti perdonare’.
‘Benissimo, se questo è il prezzo da pagare’.’ disse Roberto, ‘adoro farmi perdonare” e kontinuò a perlustrare il korpo di Carla ke sotto la sua lingua fremeva di piacere.
Carla stava immobile, sdraiata sul letto mentre sentiva le mani di Roberto tokkarla e afferrarla dapperutto’ le piaceva da matti, e kome se le piaceva’ le mani di Roberto erano un continuo muoversi dal basso verso l’alto e nuovamente verso il basso sul suo fiore pikkante prima sopra la brasiliana poi piano piano’. sentì l’affondo della sua lingua tra le sue grandi labbra’ ‘6 delizioso!’ gli disse premendo la testa dell’uomo sulla sua fika sempre + bagnata e vogliosa, ‘si ti prego kontinua, non fermarti, mi ecciti un kasino’ e + sono eccitata e + divento esigente’.’
Mentre godeva Roberto dominava il suo korpo mettendolo nelle posizioni ke + gli piacevano e lei, stando al gioko, un gioko ke le piaceva, si faceva tokkare e lekkare dappertutto.
‘Ora è il mio turno’ gli disse inginokkiandosi sul letto davanti a lui, vestita solo della sua vestaglia di seta ormai totalmente aperta e tokkandolo sul membro che da sotto i jeans sembrava quasi skoppiare.
‘E’ no bella mia!’ gli rispose Roberto, ‘non mi sono ankora fatto perdonare per bene, stasera sono stato proprio kattivo, merito un’altra punizione’ e kosì dicendo l’afferrò con forza e la fece nuovamente sdraiare sul letto questa volta a pancia in giù’ ‘sai ke hai una fika stupenda??? Mi fa impazzire, ha un sapore buonissimo ed è piacevolmente akkogliente’ starei una vita a farmi perdonare e a lekkarla’ konkluse kontinuando le sue lekkate profonde e vogliose.
‘Non è giusto’ azzardò Carla, ‘anke io ho voglia di lekkarti e spomparti bene bene’ ho voglia di assaporare il tuo kazzo duro e voglioso, quando me lo dai?’ gli kiese mugolando kome una bambina viziata.
‘Hai ragione’ disse Roberto, ‘facciamo una pausa, mangiamo qualcosa e poi’ kontinuo.
‘Kome kontinuo??? Ed io, il mio turno??? Kome te lo devo dire ke ho voglia del tuo kazzo duro???’
‘Ok, ok’.’ e kosì dicendo si tuffò nuovamente tra le cosce di Carla.
‘La tua fika mi fa proprio impazzire!’ le disse bevendo tutto il suo umore.
‘Ora vado a farmi una doccia, appena ho fatto ti faccio uno squillo e andiamo a mangiare qualkosa, poi sarà il tuo turno e’ anke il mio, anzi prima il mio e dopo il tuo’ gli disse Roberto mordendole i capezzoli turgidi e gonfi.
‘Te l’ho già detto ke il tuo seno mi fa impazzire???’ le kiese kontinuando a morderla.
‘Troppe poke volte’ le rispose allontanando mal volentieri la testa dell’uomo dal suo seno.

Carla inebriata dal modo di fare di quell’uomo ke la faceva godere ed eccitare, cerkò di riprendere il kontrollo anke se ovviamente non le fu facile, non aveva fame ma forse non era una kattiva idea sgranare qualcosa soprattutto in vista di una notte lunga e di ‘fuego” infilò un paio di jeans, una golfino, gli stivali e mentre si sistemava i kapelli il suo cellulare squillò. Prese il kappotto, kiuse la porta della sua kamera e scese al primo piano.
La kamera di Roberto era proprio di fronte all’ascensore’ bussò alla sua porta ‘Ki è?” ‘Indovina’ rispose lei, e la porta si aprì.
La kamera di Roberto era + grande della sua ma l’arredamento era molto simile.
‘Bella la tua kamera!’ gli disse.
‘Si, hai proprio ragione e ti devo anke ringraziare perkè questo albergo è decisamente migliore rispetto ai miei precedenti’ le disse Roberto avvincendosi e tokkandole il kulo.
‘Stanotte, se x te va bene, possiamo stare qui’ il mio letto è + grande del tuo!’ Gli propose strizzandole l’okkio.
‘Ok’ rispose Carla rikambiando l’okkietto.
‘Sai ke ‘ se ci penso non ho appetito se non di te???’ gli disse baciandola sulla bokka.
‘Veramente’ se mi ci fai pensare’ neanke io’ rispose.
Ed iniziarono a spogliarsi kon foga, kon voglia bizzarra l’uno dell’altra’. le mani di Carla iniziarono a togliergli la maglia e la kamicia, mentre Roberto le toglieva i jeans’e le mordeva la karne ke piano piano si skopriva sotto le sue mani e la sua bokka.
Violentemente l’uno nei confronti dell’altra kominciarono a masturbarsi, a tokkarsi, lekkarsi, baciarsi dappertutto kon voglia sempre + avida della karne e dell’umore dell’altro.
‘Il tuo kazzo è molto molto duro’ gli disse Carla strusciandoselo delikatamente sulla pella della pancia piatta e ben tornita. ‘Mi piace un kasino, quand’è kosì duro’ mi piace lavorarmelo’ quando da floscio s’indurisce piano piano dentro la mia bokka o tra le mie dita” gli disse guardandolo mentre lui non toglieva la bokka dalla sua fika bagnatissima.
‘Perkè non sai quanto mi piaccia farti la fika rossa e gonfia!’ gli rispose passandosi le labbra sulla bokka e gustandosi gli umori della sua prelibatezza.
Il 69 ke stavano facendo con Carla sopra Roberto fu da lei interrotto’ e mettendosi sopra di lui gli sussurrò all’orekkio ‘voglio averti dentro di me! Ora subito” e piano piano s’infilò l’asta dura e massiccia di Roberto dentro la sua fika vogliosissima.
‘Mmmmmm’ si, kosì lentamente, voglio ke stai fermo’ gli impose muovendosi a suo piacimento mentre Roberto si gustava quel piacere e quello spettakolo’
‘Ma devo stare proprio fermo o posso anke muovermi piano piano?’ le kiese.
‘No! Ora voglio ke stai fermo, immobile, voglio giokare da sola’ ti piace il mio gioko???’
‘Da morire” le rispose.
‘Anke a me, decisamente da morire’ è delizioso questo massaggio ke la mia fika sta facendo al tuo kazzo’ ti piace???’.
‘Se mi piace???’ gli kiese ‘non voglio altro’ ti prego kontinua’non fermarti’.’.
‘Ora voglio ke ti muovi lentamente, seguendo il mio ritmo, i mio gioko’ vedrai kome sarà sublime!’.
‘Senti kom’è delizioso? Mi piace da impazzire’ gli sussurrava Carla’. ‘sono talmente vogliosa ke ho una proposta indecente da farti’ kontinuò kon voce flebile’ ‘la vuoi sentire la mia proposta mentre ti skopo kosì delikatamente?’ gli kiese.
‘Si’ voglio sentire la tua proposta indecente.. qual è??’
‘Voglio ke mi sbatti il kulo!’ gli kiese kontinuando a muoversi piano piano.
‘E’ quello ke voglio ank’io’ rispose Roberto’ ‘voglio il tuo kulo.. dammelo, ora, lo voglio ora”.
‘Si, ora te lo do’. mmmmm ma lo senti kom’è delizioso questo muoversi delikatamente l’uno dentro l’altro???’
‘Si mi fa impazzire’ ma voglio il tuo kulo???’.
‘Ankora no dai’. voglio ke mi sbatti nella fika non ce la faccio a toglierlo mi piace troppo’ ankora un po’ dai!!! Lo sai ke sono kome una bambina viziata’voglio il kazzo,,,,’
‘Si’. e mi piaci un kasino!’

Entrambi rimase avvinghiati l’uno all’altra per un tempo infinito, i loro spasimi, i loro mugolii, le loro voglie si diffondevano nella notte e nella loro kamera kome un suono di piacere infinito’ i loro korpi si fondevano perdendosi in un uniko movimento di goduria e di totale eccitazione.
‘6 veramente uno skianto’ le disse Roberto stupefatto dall’erotismo di Carla, ‘non mi era mai kapitato di trovare un’amante kosì vogliosa, desiderabile, piena di estro e fantasia’.mi fai godere da matti’ ti facevo + normale..’ koncluse mordendole le labbra.
‘In ke senso + normale???’ gli kiese Carla inkuriosita alzandosi dalla posizione in kui era x andare a lekkare il suo gioko preferito.
‘Normale nel senso’. una donna ke skopa normale, senza slanci, solite posizioni, solite kose” disse Roberto.
‘Ed invece???’ le kiese lekkandogli il kazzo kon brevi kolpetti di lingua da farlo impazzire.
‘E invece 6′. sublime!!!’ disse premendole la testa sulla sua fava ankora vogliosa della fika di Carla.
‘Il mio kazzo non ha retto kosì tanto kome sta reggendo kon te’ ma kosa gli fai???’ kiese Roberto akkomodandosi i kuscini sotto la testa.
‘Bella domanda’ disse Carla, ‘kosa faccio al tuo kazzo’ tante kose mi sembra, lo lekko, lo spompino, lo sukkio, lo ingoio, lo mordo delikatamente, me lo metto dentro la fika e ‘ti faccio impazzire’.
A queste parole Roberto eccitatissimo la prese e la mise sotto di se, la penetrò kon forza e kon forza iniziò a sbatterla’ ‘si dai sbattimi’ gli disse, ‘si dai + forte, spingi + forte’ sfondami..’ diceva Carla mentre kon foga si aggrapava alla sua skiena x lo seguiva nei movimenti’ ‘si kosì non ti fermare, dai sbattini, di +’ si, ankora di +”.
‘Si’ ti sbatto, prendi il kazzo, porka, dai prendilo tutto dentro’ lo so ke ti piace, si dai, kosì muoviti kosì’e ora ti prendo anke il kulo”.
‘Si dai fottimi anke il kulo’ ho voglia di godere davanti e dietro”.
Carla si mise a pekora e kon kalma e dedizione Roberto la penetrò dietro piano piano, con delikatezza senza farle male’. ‘senti male?’ le kiese.
‘Un po” ma mi piace’ sento il tuo kazzo ke mi penetra piano’ è grosso ma mi piace’ lo sento mentre mi sfonda’ e mi fa impazzire”.
L’eccitazione era alle stelle Carla aveva una voglia pazza di venire e ma soprattutto aveva voglia di sentire l’orgasmo di Roberto, voleva sentire la sua sborra calda, la voleva bere, sentirla sul viso, assaporarla in tutta la sua esplosione’ voleva farlo impazzire’.

‘Signorina??? Signorina???? Mi skusi se la disturbo e la interrompo”.
Una voce skonosciuta arrestò i pensieri di Carla.
‘Signorina mi skusi se mi intrometto”.
Carla kontinuava a non kapire ki fosse né dove si trovasse ma’. la divisa ed il kappello le rikordavano qualkuno’
‘Skusi signorina ma” kontinuò la voce, ‘qualsiasi opzione scelga ovvero farsi trovare seminuda, in akkappatoio, sexy, romantika, vestita, kasta non kasta’ sekondo me Roberto la kcopa prima e dopo cena e’ fa bene, fa parekkio bene’ lo farei ank’io!!!’.

Rosaviola

Leave a Reply