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Racconti Erotici Etero

Nudi per casa

By 24 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Se sono solo in casa, mi piace stare completamente nudo ed ho un sottile piacere quando prendo la macchina fotografica divertendomi a scattare foto che poi mando a qualche amica via email.
Però da qualche tempo qualcosa e cambiato. Infatti ero solo in casa e, come sempre, completamente nudo.
Sono alto, spalle larghe da nuotatore, fisico asciutto, muscoloso, occhi e capelli scuri, pelle sempre abbronzata; mi reputo un gran bel ragazzo.
Ad un tratto sento che qualcuno sta salendo le scale di casa tra un piano e l’altro e non sapendo chi fosse ho pensato di indossare qualcosa che coprisse le mie parti intime; sono stato preso così alla sprovvista che non sono riuscito a chiudermi in camera: mia moglie mi ha beccato con le chiappe al vento!
Lei non sapeva delle mie preferenze e meravigliata nel vedermi ha esclamato “Che ci fai nudo?”
Intanto in camera ho cercato di mettermi i boxer ma lei mi segue ed entra in camera “Ma che fai? Ti rivesti?”.
Io rosso in viso dall’imbarazzo rispondo con un cenno di testa. Lei mi fa “Per me puoi restare nudo, sai? Anzi! mi diverte!”.
Io in silenzio continuo a vestirmi, ma poi le chiedo “Perché non ti spogli pure tu?” ed in tono sarcastico “Non ti ho mai vista nuda!”.
Milena, non risponde alla domanda e con sguardo diffidente mi chiede “Da quando fai queste cose?” ed io “Beh! Da parecchio! Dai, dimmi lo faresti anche tu?
Lei dopo un breve silenzio guardandomi negli occhi “Ok ci sto!” e mi spinge indietro sul letto, mi sfila completamente i pantaloncini, che ero già riuscito ad indossare insieme agli slip appena, e sfiora il mio ancora rilassato sesso.
“Ma come non sei eccitato? Vediamo se ci riesco!”
Mia moglie incomincia con un movimento sensuale a spogliarsi sotto il mio sguardo con un certo imbarazzo e vedo che lei con gli occhi, ogni tanto, osserva la reazione del mio cazzo che in effetti si sta incominciando a gonfiare. Quando resta con solo il reggiseno ed il tanga dice “Ora continua tu l’opera!”
Io mi alzo, sono di fronte a lei mi sorride mettendo la testa leggermente di lato.
“Dai continua!” e slaccio il reggiseno e lei tiene le coppe aderenti alle mammelle. Mi ritrovo con le sue tette in apparenza sode e belle.
“Guarda che le puoi toccare!” mi dice invitandomi a farlo ma io le sfioro soltanto.
Nell’abbassare lo sguardo verso il basso vedo le sue mani che stanno ai lati tirando l’elastico della sua mutandina fatta di ricami e stringhe.
Mi siedo sul letto e guardo il suo volto.
Lei con fare sfrontato, con tono provocatorio, mi incita “Dai tesoro mio, mi piace, continua !”
Le metto le mani sui fianchi accarezzandola dolcemente ed arrivato all’elastico dello slip lo abbasso lentamente.
Mi aspettavo di vedere la solita striscetta verticale di peli cortissimi che segnava la vulva ed invece scopro che lì non ha un solo pelo; la pelle è tutta liscia.
Quando lo slip è arrivato alle caviglie lei se ne libera alzando e allargando una gamba.
Finalmente vedo mia moglie nuda per la prima volta nella nostra camera in piena luce solare.
Quando facevamo sesso e anche quando ci accoppiavamo, in camera c’era sempre buio o quasi; entrava solo il bagliore dei lampioni stradali e della città tra le stecche della serranda della finestra.
Inaspettatamente, dopo aver fatto una giravolta. Mettendosi un dito in bocca stringendolo tra gli incisivi e chinando sensualmente la testa, mi chiede “Allora come sono? Bella? Ti piaccio ancora?”
Sono lì imbambolato e la guardo senza dire una parola.
E’ lei a parlare dicendo “Beh, giudicando dalle dimensioni del tuo gioiellino direi di sì!”.
Abbasso lo sguardo verso il mio cazzo e vedo che in effetti fa bella mostra di sé.
Milena fa due passi e prende la macchina fotografica dicendo “Volevi fotografarti nudo?”
Arrossisco e le rispondo sperando che lei non mi mandi al diavolo e mi chieda la separazione “Non è che mi interessi più di tanto. Io mi vedo allo specchio. Le foto le faccio per scambiarle con qualche ragazza via email”.
La replica mi lascia di sasso.
Canzonando dice ”Mi sa che mi diverto anche io. Ora te le faccio io le foto per le tue amiche! Spero di essere una brava fotografa. In fin dei conti non ti ho mai fotografato nudo e neanche noi ci siamo fatti foto durante le scopate. Mi piacerebbe essere fotografata durante uno dei nostri accoppiamenti”
La sua iniziativa ed il suo progetto si stava delineando. La situazione mi intrigava molto e stavo al gioco.
Lei proseguendo nel fare ciò che si era proposta mi ha fatto mettere con le mani contro il muro “Mmmm che vedoooo!! Hai proprio un bel culo! chissà perché non me ne ero mai accorta!” e mentre parla scatta le foto a me che sto con le mani contro il muro.
Sistema poi la macchina sul cavalletto ed io penso che così la qualità delle immagine sarebbe migliore.
“Ora le voglio far ingelosire le tue porcelline!” mettendosi al mio fianco ed appoggiando una mano sui miei glutei, palpandoli. Dopo pochi secondi la macchina fotografica scatta la foto in autoscatto.
Subito dopo, Milena va di nuovo ad impostare l’autoscatto e dice “Ne desidero farne ancora. Dai voltait verso di me ora!” e velocemente viene verso di me, mettendosi in ginocchio con il viso a pochi centimetri dal mio cazzo in erezione.
“Nella foto verrà bene. Sembrerà che stia facendo un pompino” ed due secondi dopo si sente lo scatto ma lei non si muove da dove si trova e con la mano destra lo prende, io cerco di spostarmi per trovare una posizione migliore.
“Sta fermo! Sono tua moglie, sono una donna!”
E dopo quelle parole comincia a leccarlo con cura.
Annebbiato dalle sensazioni non reagisco, sono molto piacevoli. Se lo mette in bocca e con l’altra mano massaggia i testicoli.
“mmmmmmm Sto per venireeee!”
 Lei sentendo queste mie parole, continua con le stimolazioni ed io cerco di resistere per un po’ ed infine le vengo in bocca. Dopo l’ultima goccia di sperma, lei si rialza “Il tuo sapore è sempre ottimo, mmmm!” e poi va in bagno e io la seguo.
La guardo mentre si lava il viso e in quel momento mi dimentico il corpo nudo che osservo è di mia moglie. Milena si gira volta verso di me “Dai vieni qua che te lo voglio lavare io!”
Mi avvicino a lei e mi lava facendomi eccitare al punto che il cazzo diventa nuovamente duro.
“Mai avrei pensato che fare delle foto ci avrebbe portato a sborrarti in bocca. Pensavo che allora potrò fare certe cose con te mogliettina!” commento sorridendo.
Mentre mi sta asciugando, mi risponde “Io invece a volte fantasticavo su di te e oggi quando ti ho visto nudo, mi sembrava che un sogno si avverasse! Hai un sedere mmmm! Sai che mi è sempre piaciuto. Sei proprio un bel maschio!” e si dirige verso nostra camera
Sono curioso di vedere gli scatti “Dai, fammi vedere tutte le foto che hai scattato!” ma lei non volendo farmele vedere “No! Non voglio che le vedi. Dai, mi sento imbarazzata a fartele vedere!”
“ma come? Prima mi dici che le fai vedere alle mie amiche ed ora io non le posso vedere? Se non lo fai racconto tutto ai nostri amici!”
Ma lei ribatte “Guarda che le tue minacce non mi convincono!”
In realtà nessuno sa delle foto.
Accendo il computer e trasferisco le foto per poi aprire la cartella che le contiene.
Milena si siede con me davanti al monitor e sfoglia le immagini.
“Non sapevo che fossi così bello in foto. Sei veramente fotogenico! Se lo avessi saputo prima mi sarei divertita un sacco! Mi piace un sacco fotografarti … e poi ti farò da fotografa!” e mentre parla si accarezza tra le gambe.
I miei occhi hanno esplorato il suo corpo e non ho potuto non notare quella mano che ha messo tra le gambe. Non capivo la mossa perché si era spogliata ed ora cercava di riparare i suoi genitali dal mio sguardo. Non si stava toccando, si stava proteggendo, temeva i miei occhi: vedevo chiaramente il suo imbarazzo. Mi chiedevo come fosse possibile.
Mia moglie deglutiva in continuazione, chiudeva gli occhi e li riapriva sospirando, sintomi indiscutibili di un eccitamento prepotente.
Con indifferenza lei ha tentato di richiamare la mia attenzione sciogliendo i capelli e lasciandoli cadere sulle spalle nude, spandendo nell’aria il profumo di pesca dello shampoo appena utilizzato.
Respiravo quel profumo a pieni narici.
Lei in casa solitamente indossava una camicetta celeste che prima di scattare le foto ha sbottonato, non aveva maniche e traspare il reggiseno indossato.
Quella visione, anche era mia moglie e anche se la conoscevo molto bene avendola scopata per la prima volta cinque anni fa, mi faceva sentire caldo.
Lei mi guardava ed il suo sguardo mi piaceva e mi eccitava.
Lei guardandomi si accarezzava le tette passando i polpastrelli languidamente sui capezzoli ed io li vedevo appuntirsi diventando sempre più turgidi.
Non so come mi è venuto in mente il pensiero di una sera, lascivamente seduto sul sedile della mia automobile, lei mi faceva impazzire.
Quella sera l’ho guardata ed ho visto che la sua bocca era socchiusa, come alla ricerca di un contatto. Volevo che avvenisse quel contatto e non avrei tardato ad offrire.
La sua camicia, slacciata per metà, lasciava vedere quelle splendide tette, messe in evidenza da goccioline di sudore che lo facevano apparire ancora più bello ed attraente.
Ora, lì in casa, lei era seduta per terra e la sua mano non proteggeva più i genitali; forse aveva superato quella strana inibizione che l’ha portata a coprirsi.
Ora mi accarezzava spingendo con la mano sul pene, cercando di alleviare il dolore di un’erezione non soddisfatta.
Sembrava mi volesse far scoppiare di piacere ed io sapevo bene che lei era la conduttrice del gioco.
I quegli istanti i nostri occhi si sono cercati ed incontrati in uno sguardo fisso come a voler penetrare uno nell’altra. Ci guardavamo come due esseri bisognosi d’amore, bisognosi di sfogare i propri istinti perché questo era il nostro unico desiderio!
Mi sono lasciato andare tra le sue gambe avvicinandomi al suo splendido volto e l’ho vista deglutire e socchiudere le labbra; era veramente eccitata!
Ho fatto scivolare una mano sul suo petto, l’ho accarezzato a lungo, senza mai smettere di guardarla sapendo che era questo che la eccitava. Le toccavo i capezzoli, li stringevo tra le dita, li sentivo più duri e lei mi accarezzava le gambe, chiudeva gli occhi, respirava con forza.
Sono sceso con la mia manina giungendo all’inguine e mi ha bloccato.
Non era da lei. Non capivo. Le ho chiesto se ci era qualcosa che non andava e mi ha sussurrato “Aspetta!”
Mi sono stretto a lei e risollevandomi mi sono stretto a lei con i nostri occhi vicinissimi  e le sue tette a contatto del mio petto. Con lo sguardo fisso e i suoi occhi dritti nei miei ci siamo abbandonati ad un intenso bacio.
Le nostre lingue si incrociavano nelle bocche affamate. Sentivo le sue mani scorrere sulle mie natiche, ed accarezzarle. Il respiro si era fatto più affannoso: conoscevamo entrambi il desiderio che era in noi!
Ho spinto il bacino contro il suo ed ho sentito una piccola parte della sua eccitazione.
Lei mi voleva in sé. Sentivo la sua vagina pulsare e grondare d’umori.
Il sudore del caldo e dell’eccitazione ha fatto scivolare i nostri corpi facilitandone i movimenti.
Ci simo ritrovati entrambe in balia del sesso. Nessuno dei due si rendeva conto del pericolo che correvamo nello stare lì davanti ad una macchina fotografica o forse no: lo sapevamo perfettamente ed era questo che faceva accrescere il desiderio.
Lei ha preso il mio cazzo turgido, dritto ed io non sono riuscito a frenare il bisogno di godere.
Mia moglie mi ha così masturbato.
Ogni tanto per prolungare il mio ed anche il suo piacere sfregava il glande congestionato sul clitoride eretto e gonfio per cercavo anche lei un orgasmo intenso, stimolata ancor più dalle mie espressioni di piacere.
Reclinava il capo, respirava affannosamente, mi guadava ed io la imploravo di non fermare la mano, quella giovane mano che mi procurava tanto godimento.
Per stare più comodi ci siamo sollevati ed ho avuto così modo di sentirla tutta su di me, inoltre ho puntato quel cazzo nella vulva impalandola con forza facendole emettere un silenzioso urlo di piacere.
Vedevo i suoi muscoli guizzare ad ogni spinta, sentivo sulle natiche le mani dare ritmo ai movimenti con forza, cercavo la sua lingua nell’intento di succhiarla.
Mia moglie mi sentiva affondare dentro di lei e percepivo che lei provava la sensazione del piacere proibito.
Io Davo colpi decisi e lei sentiva distintamente i testicoli battere contro e quel grosso pene scivolare all’interno della vagina.
Siamo venuti gemendo sommessamente abbandonandoci l’uno sull’altro con i corpi madidi di sudore.
Quando lei si è staccata da me, non contento di averle riempito la fica di sperma caldo, sono sceso col viso tra le sue gambe, risucchiando che le avevo dato assestandole colpi superbi con la lingua, assaporando tutto il gusto dei nostri umori miscelati.
Mia moglie muoveva il bacino come se la stessi chiavando, con gli occhi chiusi respirava quell’aria impregnata dell’odore dei nostri sessi, con pensieri osceni nella mente e col viso sconvolto dagli orgasmi e col respiro affannato dal piacere.
C’erano tutti gli ingredienti per un nuovo orgasmo che è arrivato ringraziandomi e dicendomi che ero il suo giovane amante.
Restammo stretti ancora, fino a quando gli zii non tornarono in macchina, ben contenti di trovarci svegli e con due bei panini ed una coca fresca, che ci fece tornare (per poco) alla normalità.
Sembrava che avessimo abbandonato finalmente ogni formale ritegno coniugale.
Ci ha risvegliato un rumore non ben definito e lei si è accorta che la macchina fotografica era ancora in funzione.
“Oddio! Ci siamo filmati! Non mi sono ricordata che avevo lasciato la fotocamera accesa in funzione film”
Ci siamo messi a ridere e quel filmato, per altro molto erotico ed assai porno, lo vediamo spesso per caricarci e poi scopare.
Se continuiamo così presto faremo una caterva di figli.

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