Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Nuova Lezione

By 19 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Inginocchiata sul divano le gambe iniziano a farle male, le ginocchia a bruciare, ma è concentrata su altro.

Fa scorrere una mano lungo il suo corpo.
Il seno liberato dalla stretta canotta.

La gonna arrotolata sui fianchi.

La sua intimità scoperta ed esposta. La verità della sua voglia esibita dal sapere che non ha intimo indosso.

Supera senza sfiorarla la sua farfallina.

Allunga la mano e lo tocca.

Duro, caldo, pulsante, enorme a sentirlo così.

Decisamente piantato nel suo corpo.

Sfiora con le dita i contorni del suo buchetto, il confine tra la sua carne aperta e devastata e quel cilindro di bollente piacere che la trafigge che una spada.

Lo sfiora con un dito, vuol capire quanto è dentro di lei. Cerca di percorrerlo fino ai testicoli, manca appena un cm.

Lui è fermo, immobile, sa che se si muove le fa male. La fa abituare, le stringe i fianchi con le dita, le tira le chiappe bianche con i palmi ad allargare quello stretto passaggio.

Lei si sente stretta e allargata insieme, le sue mani sono grandi. Si sente rotta in 2.

Sta passando il dolore. E’ finita la paura che la rovinasse per sempre.

“Allora, vacca, lo senti in pancia?”

“Mmmmh”

“Ti senti piena? ora toccati! so che la hai la fica fradicia”

Come fa a saperlo? si è bagnata. La sua fica, come dice lui, è impazzita di desiderio, di gelosia, di voglia.

Con le dita si sfiora, si tocca. Il piacere si fa liquido tra le sue dita.

La tratta male, è volgare, è rozzo, un porco, ma lei è persa nell’oblio del piacere.

“Dimmi bella maestrina, immaginavi che ‘ste vacanze le passavi col culo rotto?”

“Noo”

“Ora godiamo insieme, ok?”

“Si ti prego, non resisto più”

Lui inizia a muoversi lentissimo. Lo spinge ancora a fondo, fino a toccare con il corpo le curve di lei. E’ tutto dentro di lei, e lei lo sente, lei sta iniziando a capire cosa vuol dire piacere.

Lui arretra dolcemente, ma senza farlo uscire. E lo spinge lentamente di nuovo tutto dentro. E si ritrae più velocemente.

“Lo senti? Come un coltello nel burro! Lo sapevo che il tuo culone era fatto apposta per il mio cazzo”

Lei non parla, in risposta il suo corpo si spinge indietro a cercare quel coltello!

“Ti piace è maestrina del mio cazzo! ne vuoi ancora? Eccolo!”

Lui riprende a spingere sempre molto lentamente fino a farlo penetrare completamente, per poi sfilarlo non completamente ma molto veloce.

Spinge lentissimo e lo leva rapido, con un ritmo costante. La sente contrarsi, fremere e vibrare.

Lui è vicino all’orgasmo, anche se fa il duro il calore questa donna gli assorbe ogni forza.

Lui spinge sempre lentissimo, ma lo sfila quasi completamente. Lei si lamenta, lo cerca col corpo.

Affonda in un solo colpo, molo forte, lei grida, lui ruggisce.

Lei si sente riempita da lava incandescente, da getti di piacere di fuoco che le riempiono il corpo. Non ha più il controllo, la mente è piena di fuoco, di fiamme, di scintille, scintille liquide che incendiano un fiume in piena che scivola verso il suo inguine. Le sue mani si bagnano di questo fuoco, che come una scarica elettrica le attraversa il corpo, fino alla gola che non trattiene più le grida di piacere assoluto.

Gode, in maniera sguaiata, volgare, scomposta. Gode del maschio che le ha appena preso la sua ultima verginità. Gode del fatto che la signora per bene sa di non poter domare la puttana che un cazzo svela in pochi affondi.

Lui rimane dentro finche lei non si calma. Lei trema ancora un po’. Vuole liberarsi di questa morsa.
Lui si sfila lento, i muscoli di lei si contraggono. Lei sente il vuoto dell’intrusione che fino a mezz’ora prima considerava innaturale. Non riesce a non pensare al piacere che ha provato. Penserà dopo a lavarsi e a controllare la condizione del suo ano.

Si siede sul divano, rilassa le gambe, l’asciugamano accoglie i loro umori. Lui si avvicina.

Lei lo guarda. Sa che ora dirà una porcata e forse gli infilerà il cazzo in bocca. Lei sa che lo accoglierà, non può non farlo, non riesce a non farlo.

“Beh maestrina, vedi che prenderlo nel culo non è così male? Che direbbe il maritino a cui hai sempre detto no se vedesse come passi le vacanze estive?”

Lei lo guarda e non risponde. Lui la sorprende.

Si china. La bacia sulle labbra. Indugia. Lei lo cerca con la lingua. Si baciano con fugace passione. Non si erano mai baciati.

“Sexy e puttana, attenta maestrina altrimenti perdo la testa per te! Oggi mi hai fatto godere come non mai.”

“Io … io … ”

“Sshh .. non dire niente, so dov’è la porta”

“Ok”

Mentre lui si ricompone alla meglio, lei cerca di ignorare se stessa. Non vuole sapere come è arrivata a questo punto ne perché. Non è amore, ma il bisogno del piacere che lui le ha svelato in questi giorni la smuove.

“Ma noi quando …..”

“Ehi la mia maestrina ci ha preso gusto! torno domattina, tranquilla, una troia come te non me la faccio certo scappare. Vedrai quanto godrai, maestrina. Chissà che alla fine non ti insegno pure a far felici anche i miei amici!!”

A queste parole il suo cervello si chiude inorridito, la sua fica si accende.

……………..
Accolgo il suggerimento di molti.
Per consigli, critiche, domande o qualsiasi cosa vogliate dirmi:
eleonora.pitti@email.it

Leave a Reply