Skip to main content
Racconti Erotici Etero

OCCASIONE UNICA

By 22 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo venuti al mare per una settimana, un unico appartamento  per  3 coppie, tutti amici di vecchia data.

Io e te abbiamo sempre scherzato, ma con una scintilla negli occhi diversa da quella di due comuni amici.

Battute piccanti, doppi sensi,  sguardi un po’ troppo espliciti e significativi…

Lo sai tu, lo so io.

Ti piaccio, l’ho capito da tempo. Mi piaci, ormai ne sei quasi certo anche tu. Solo  non sai fino a che punto,  se sto solo giocando, se sto solo scherzando con questo innocente flirt tra uomo e donna entrambi già impegnati e fedeli, o se potresti osare di più, farti avanti, tentare…

Poi oggi pomeriggio…

Ieri abbiamo programmato una gita in barca, ma io in questi giorni mi sono scottata, ho preso troppo sole e rinuncio,  decido di restarmene in casa a leggere, al fresco, mentre voi, il mio uomo compreso, starete fuori tutto il giorno.

Tu esci insieme agli altri, ma nella tua testa si fa spazio un’idea, forse un’idea folle, ti dici, ma non resisti, l’occasione è troppo preziosa per sprecarla… il tempo di arrivare in spiaggia e fingi un’indisposizione, ti pieghi in due tenendoti la pancia come il più consumato degli attori,  te ne scappi via  tranquillizzando la tua donna… “ no tesoro, vai pure, non  voglio rovinarti la giornata…ci vediamo stasera!”

Quando ti sento entrare in casa, chiamandomi a bassa voce per informarmi che sei tu, sono nuda sul letto, il lenzuolo arrotolato in fondo ai piedi per il caldo, sto leggendo.

La porta di camera è aperta: saperti qui, da solo con me e capire di voler essere scoperta da te così, senza niente addosso, languidamente stesa sulle lenzuola, è un attimo.

Lascio cadere il libro, chiudo gli occhi e fingo di dormire.

“Chiara…ci sei? Sono io…” dici mentre sento che ti avvicini…adesso il rumore dei tuoi passi si è fermato..sento sussurare un “oh cazzo…”

Un attimo di tentennamento, poi due passi lievi…

“Chiara…” provi di nuovo a chiamarmi con un filo di voce…

Sento il  materasso piegarsi sotto il tuo peso ,  lentamente,  ti sento  di fianco alle mie gambe leggermente dischiuse…

Alcuni secondi in cui non sento più niente, mi sembrano ore,  cerco di non trattenere il respiro e continuare a fingere in modo realistico, ma sento la tensione attraversare il mio corpo e irrigidire ogni mio muscolo..non so come, ma sento il tuo sguardo accarezzare ogni centimetro del mio corpo…

Dio, come vorrei adesso sentire le tue mani su di me…

Come se mi avessi letto nella mente, le tue dita sfiorano appena una mia caviglia…scorrono un poco, lievi come petali, poi si fermano…aspetti la mia reazione, che non arriva, allora riprendi a salire, superi il ginocchio e ti sposti verso l’interno coscia.. un brivido sale, mi attraversa,  mi arriva in mezzo alle gambe.

“ti prego non fermarti!!! Non fermarti adesso!!!” ti supplico nella mia testa, mentre continuo a fare la bella addormentata.

Ancora una volta il mio desiderio viene esaudito, ti fai più audace, le tue dita risalgono fino alle mie  labbra,  le trovi bagnate, non ti sembra possibile… ti fermi un attimo, io mugolo, cerco di farti credere che sto sognando, che magari sogno proprio di essere toccata, che mi piace, cerco di farti capire in ogni modo che puoi, che devi  continuare.

E tu continui, strofini le tue dita sul mio clitoride,  poi infili un dito dentro di me, gemo, ti spaventi e ti blocchi, ma i miei occhi ancora serrati ti tranquillizzano, inizi il ditalino più delicato e allo stesso tempo più struggente, più eccitante che abbia mai provato, allargo le gambe e dopo pochi secondi sento il tuo fiato caldo su di me, a pochi centimetri dalla mia pelle.. eccola, la tua lingua, mi sfiora, si insinua morbida nella mia fica,  non resisto, sto impazzendo: poggio le mie mani sulla tua testa e la spingo ad affondare su di me.

Tu scatti su col viso, mi guardi sorpreso e quasi spaventato,   trovi i miei occhi vogliosi puntati su di te, lo sguardo che ti lanciano non lascia spazio a dubbi: ti voglio, voglio che continui, che mi mangi, voglio essere presa da te, sono tua…

Allora riprendi quello che avevi interrotto, adesso però non sei più frenato dal timore di svegliarmi, sei famelico, irruente, mi mangi come il frutto più dolce, poi risali col viso lungo il mio corpo, baci e lecchi ogni mia curva, insenatura, rilievo che trovi fino ai miei seni,  prendi in bocca un mio capezzolo e lo succhi fino a farmi male, mentre mi strizzi la  tetta con una  mano,  gemo, ma dal piacere, le mie gambe adesso ti avvolgono, stringono il tuo bacino che preme contro di me, solo la stoffa sottile del costume  separa il tuo cazzo durissimo dalla mia fica che lo reclama, la mia bocca cerca la tua, le lingue si annodano, danzano voraci, ti imploro:

“scopami”.

Abbassi il costume, mi infili il tuo bellissimo cazzo dentro e inizi a pompare con foga, come se non avessi aspettato altro per tutta la vita,  il mio corpo si inarca contro il tuo, spingo il mio bacino contro di te, il letto cigola, le mie unghie affondano nella tua schiena, gemo, mugolo di un piacere incredibile, il tuo peso e le tue spinte mi schiacciano contro il materasso e vorrei  che questo letto non cedesse così tanto,  vorrei essere stesa sul marmo, per sentirti contro di me ancora più forte, per sentire il tuo cazzo penetrarmi fino a farmi male, come il coltello che affondi dentro la tua vittima sacrificale, che si offre completamente a te,  da quanto ti voglio.

Sento arrivare l’orgasmo, te ne accorgi anche tu, è un’esplosione di piacere quella che percorre ogni parte di me,  gli spasmi mi fanno serrare ancora di più le gambe intorno a te e  sento arrivare anche i tuoi,  sembriamo fonderci in questo orgasmo simultaneo tanto da non sapere più dove finisco io e inizi tu.

Restiamo sospesi così, in silenzio, tu abbandonato sopra di me, a riprendere fiato, ad assaporare il momento unico, a renderci conto di cosa abbiamo appena fatto.

Poi tu ti sollevi, ti metti a sedere sul bordo del letto con un’indefinibile espressione tra la beatitudine e il senso di colpa…

Mi alzo, vengo davanti a te e, inginocchiandomi  tra le tue gambe, ti sussurro:

“ormai abbiamo peccato… lasciami cedere alla tentazione fino in fondo, prima di prometterci  mai più

E con lo sguardo più lussurioso che tu abbia mai visto, avvicino la mia bocca al tuo cazzo…

Leave a Reply