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Racconti Erotici Etero

Ombre e Fantasmi

By 9 Aprile 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Ghost Of_Winter &egrave una autrice bella (credo) e brava (ne sono certo).
Scrive su questo sito.
Ci siamo scritti, e nello spazio di un ora e mezza abbiamo partorito questo racconto.
Dopo qualche mese, stanco di sentire che non si capisce nulla, ho deciso di introdurre qualche piccola modifica. Indicando chi &egrave che dice cosa.

E mi sono trovato con lei nell’…

….l’oscurità dello spazio profondo….
La navetta si muove piano, pare galleggiare mentre sta effettuando le manovre necessarie per rientrare alla nave madre.
Oona si sente stanca e strana, la missione di ricognizione l’ha spossata, non vede l’ora di rientrare nella calda sicurezza della nave.
Oona ha una voce calda, sensuale, un corpo piccolo ma ben fatto, lunghi capelli del colore del cielo d’estate su venus 4 ( per chi non lo sapesse -ignoranti!- blu).
Finalmente le manovre d’attracco terminano.
La figura snella e simpatica della ragazza si staglia nel varco lasciato dal portellone aperto, scende velocemente le scale, e si ritrova finalmente sulla nave.
Ora avanza nel corridoio semilluminato, fino ad arrivare alla sala mensa, che trova semideserta, qualche avanzo stantio sui tavoli…
Si accomoda e prende una razione base dal replicatore, sospira e si mette a mangiare, deve ancora fare rapporto, ma sente una strana sensazione dentro di s&egrave..forse che le nubi polverose anturiane le abbiano fatto qualche strano scherzo?

PENSIERI DELL’ ALIENO
Eccola.
Ne &egrave arrivata un’altra.
Ho fame.
Ho molta fame oggi.
Cos’&egrave questa parola?
‘Oggi’
Deve venirmi da loro, dagli esserini che si muovono su quella stupida massa metallica in orbita intorno al mio pianeta.
‘..
Una navicella si muove verso il pianeta. Ci penserò dopo.
Il pasto principale &egrave lì.
Sono tanti. Li sento.
Sento i loro pensieri confusi.
E’ come ascoltare tante frequenze disturbate di una radio.
Però ogni tanto carpisci un pensiero chiaro.
I pensieri chiari sono più digeribili.
‘..
E’ ora di lavorare.
Mi estrofletto in una piccola pietra del pianeta.
La muovo, la scaglio verso la massa metallica.
Viaggio.
Buco la corazza della nave
Adesso fermo.
Qualcuno verrà a toccarmi.
Sarà il mio antipasto.
‘..
Ecco arriva il primo.
E’ un uomo.
Che significa ‘uomo’
Mi sto scaricando in memoria i suoi pensieri , la sua memoria, le sue emozioni.
Ahhh.
Buono.
Sono speziati questi umani.
Non voglio fare loro del male.
Ehi, cos’ &egrave questo nuovo senso di pietà per degli agglomerati di cellule?
Sono contagiosi questi bastardi.
Poverino, ha sofferto tanto.
La mamma preferiva il fratello. Che troia. Nooo povera mamma mia,
Cazzo devo riprendere il controllo.
Ecco sto meglio.
Dorme il fessacchiotto.
L’ho svuotato ben bene.
Si riprenderà tra qualche giorno.
Quando avrò spedito la nave lontano da qui.
Non ce li voglio questi parassiti tra le palle.
Vediamo, chi si avvicina ora.
Me lo pappo e poi mi faccio un giro sulla nave. Con il prossimo.
Eccola .
E’ femmina.
Cos’ &egrave sta cosa della femmina?
Ecco, si sono divisi in due.
Ah gli serve per replicarsi. E’ un buon sistema l’ho già visto. Lo fanno gli zenubiani.
Hanno tre sessi. ‘Maschio’ ‘femmina’ e ‘ambidue’.
Fu simpatico quella volta che mi immedesimai in quello zenubiano ‘ambidue’
Che bella attriplata che ci facemmo.
Mio &egrave rimasto il senso piacevole della cosa.
Eh già, non lo sapete?
La natura per fare attriplare, mette un premio, solitamente consistente in una qualche forma di piacere fisico.
Insomma arrivava lo zenubiano maschio e mi infilava un lungo zurotto nella parte concava (senso di piacere). Poi arrivava la zenubiana ed io infilavo il mio zurotto in un lungo pertugio (altro senso di piacere).
E poi si ballava un poco insieme , tre o quattro secondi (tempo siderale convertito).
Poi tutti insieme emettevamo un grande suono di trionfo.
No no non fu male affatto.
(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO)

Si sente sola in quella grande sala…
senza finire il suo solitario pasto va al grosso oblo’ e guarda fuori nelle profondità infinite dello spazio.
Molti pensieri le attanagliano la mente, ma da quando &egrave tornata dalla missione si sente strana, come se fosse preda di qualche strano stordimento che non prova piu da tempo, o che forse non ha mai provato…

“mi sento cosi strana”

si ritrova a dire alla sua stessa immagina riflessa nel vetro…

PENSIERI DELL’ ALIENO
Ecco si avvicina all’amico riverso al suolo. Lo tocca.
Ecco &egrave fottuto.
Vediamo vediamo che ci trovo dentro questo bel tipetto.
La mamma. Vabb&egrave la mamma se ho ben capito c’&egrave sempre, mangiamocela subito.
Parenti, la scuola, ricordi d’infanzia. Gnam, buoni, niente di che.
Oddio che schifo, l’arredamento della casa, la tappezzeria del divano.
Il pranzo di nozze, un trionfo di affettati, una fontana che butta acqua.
Cazzo qui mi ci vuole un digestivo!.
Un mobiletto con sopra tutte le bomboniere dei diversi matrimoni.
Se lo sa il mio dietista, che mangio sta roba!
Forse &egrave maglio pappare tutto insieme senza assaporare i diversi pensieri, come ho fatto con l’amico di prima.
Un momento. Questo &egrave più interessante.
Un pompino al capitano della nave.
Mmh, non male.
Si sono chiusi in sala comandi.
No un momento, si chiudono tutti i giorni.
Lei la mattina arriva presto presto, lascia il compagno, e con serena freddezza si avvia al lavoro'(zzzz ‘.mando avanti), arriva’ah ecco saluta il comandante e va in bagno. Lui la raggiunge’lei si siede sulla tazza, gli slaccia i pantaloni, e lo succhia.
Poi lui, garbato, le dice’ti &egrave piaciuta la colazione stamattina’
Squallido.
Basta non c’&egrave altro di rilevante.
Deglutisco il resto in un boccone e mi metto ad aspettare il prossimo.

Ecco si avvicina.
E’ un bell’uomo, sembra un principe.
Mi sembra un soggetto più interessante.
E’ altero, &egrave sereno &egrave soddisfatto.
Questo me lo voglio sorseggiare come un amaro lucano.
Ecco, sono passato in lui.
E’ preoccupato per i due che sono svenuti.
Vediamo se riesco a mantenerlo cosciente, e ad osservare solo i suoi pensieri.
Si si si.
Le solite cose, un po’ tutte uguali.
No leggermente diverse.
Un poco di dolore in più.
Vado oltre.

Ecco, un momento fondamentale. Una donna.
Il momento in cui il mio ospite la vede per la prima volta. Le guarda le tette ed &egrave folgorato.
Lei lo fa soffrire. Fa la scema con tutti. Sempre al centro dell’attenzione.
Battute, verve da vendere.
Lei ogni tanto gli manda un sorriso.
E’ un sorriso come gli altri?
Meglio non rischiare.
Ecco.
E’ la tipa che mi ha incrociato quando salivo sulla nave.
Il mio ospite, che &egrave primo ufficiale, &egrave un po’preoccupato per lei.
Ha l’ansia di vederla. Stavolta le farà capire qualcosa.
Ma ora ci sono io. Lo scollego.
Prendo io in mano il timone.
(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO)

Le porte della sala mensa si aprono…
“oddio proprio lui !!” pensa Oona con un luccichio tutt’altro che spaventato negli occhi… vorrebbe sentirsi spaventata, o agitata, ma non lo &egrave, ora sembra essere solo eccitata, ecco la parola giusta
“ma che mi sta succedendo”? dice rivolta a se stessa…
poi si avvicina al primo ufficiale… sono anni che le piace e sono anni che lui non la degna mai di uno sguardo e meno lui la guarda e più a lei piace ( certe cose non cambieranno nemmeno nel futuro, nemmeno con l’avvento del teletrasporto…abituatevi all’idea!!).
mormora Oona mettendosi sull’attenti, e poi esibendo il saluto della F.D.U. (federazione dei pianeti uniti) ovvero la mano a pugno portata al cuore…
Ma in quell’attimo una strana sensazione le scende verso il petto, poi alle gambe che si fanno cedevoli, e poi più sotto…un delicato languore che la fa sentire calda e desiderabile, quasi come se lui la volesse davvero…
Si avvicina a lui e lo bacia…le labbra di lui sono serrate, lei ne percorre tutto il profilo con la lingua, per poi insinuarla dentro alla sua bocca, nel frattempo si afferra a lui, alle sue spalle grandi, appoggiando il proprio corpo bruciante a quello di lui…”che sto facendo…e soprattutto perch&egrave lui non reagisce?” pensa nel frattempo…

(PENSIERI DELL’ ALIENO NEL CORPO DEL PRIMO UFFICIALE)
Eccola.
E’ davanti a me. Devo ancora imparare a muovere questo corpo.
E’ pieno di muscoli, tiranti cazzilli da muovere e coordinare.
Ma sono un intelligenza superiore, sto imparando.
Che cazzo mi combina?.
Si avvicina.
Mi tocca.
Sensazione strana. Un brivido mi arriva al cervello.
Penso che dovrei fare qualcosa.
Ma cosa esattamente?
Si avvicina con il viso al mio.
Appoggia la bocca sulla mia.
E’ meglio che io stia fermo, ed attenda gli eventi.
Che fa?.
Passa la lingua sulle labbra.
Mi sento tutto caldo.
Forse dovrei fare qualcosa, sento che lei &egrave sorpresa.
Aspetta vado a rivedere un bacio del passato del mio ospite.
Ecco ecco, ah, si apre la bocca’un momento, che succede, lei mi sta infilando la lingua dentro. Che sensazione!. E’ umida , viscida , mi sembra uno zeugmot di Sbargaz.
Però il corpo che mi ospita sembra molto soddisfatto.
Mi voglio abbandonare a questa sensazione di caldo.
Mi abbandono’ mi abbandono’ &egrave meglio che fumare i muschi di Zuflot.
Un momento, sento un senso di indurimento. Una volontà di possesso. Di appropriazione del corpo di lei. Un onda violenta, un onda di violenza. Mi viene da emettere un suono. Ma la lingua &egrave ora impegnata in una danza.
Voglio toccare il corpo di lei.
Ma non &egrave un toccare.
Me ne voglio impadronire.
Io sono abituato a impadronirmi dei corpi.
Ma questa &egrave una pulsione diversa.
Voglio impadronirmene, ma nello stesso tempo voglio che lei senta che io me ne impadronisco’voglio nutrirmi di altro, della sensazione che lei prova a sentirsi presa.
Ma che sto dicendo?. Questo corpo che mi ospita, questa mente, stanno prendendo il sopravvento.
Guarda te che si sono inventati questi umani per riprodursi!.
Adesso però voglio dire qualcosa.
E’ meglio non sbagliare. Peschiamo nella mente del corpo che occupo.
Vediamo (nel frattempo continuo con la lingua)’.ecco’..un’immagine di qualche anno fa ‘.lui davanti ad uno schermo’.due che si incontrano ,’seminudi ‘lui dice a lei’.’sei calda bella troiona’.
Mi sembra una buona frase. Vedo che il tipo, all’epoca si era eccitato, nel sentirla. La sparo subito:
‘sei calda bella troiana’.
Oh’ mi sono sbagliato. Ho detto troiana anziché troiona.
Il correttore automatico non ha riconosciuto troiona e me l’ha cambiato.
(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO)

Pensieri confusi … “mi sta baciando..mi sta baciando anche lui….” poi il corpo maschile si stacca da lei, la guarda, sembra quasi che si stia perdendo nei ricordi..oppure si sta perdendo nella passione.. “si dillo che mi ami…” pensa Oona col cuore che le batte forte
< Sei calda bella troiana>
“ma che sta dicendo pensa lei, uno sguardo smarrito… allora: se diceva troiona era peggio.. certo peggio da un lato meglio dall’altro perch&egrave significa che si stava scaldando (finalmente), pero’ troiana, o non sa che sono venusiana e troia che &egrave? un pianeta? o forse un remoto villaggio dell’epica terrestre? che faccio?”..Oona indietreggia di qualche passo….poi un lampo di genio..” un gioco, pensa fra se..debbo dimostrargli di essere all’altezza…ah quanto amo la mente maginificamente erudita di quest’uomo, mai volgare, sempre volto a mitizzare il tutto, fantasioso…uhmmmmm”, allora Oona avanza verso di lui, gli poggia una mano sul petto
gli dice con voce roca, poi si china baciargli il collo, quelle piccole pieghe, sente il suo sapore sulle lingua, le mani scorrono prima sulla schiena, poi arrivano alla maglietta dell’uniforme, la sollevano, lui si lascia spogliare.
Oona gli bacia il petto, si sofferma sui capezzoli, li mordicchia, gli gira attorno con la lingua, nel frattempo si stringe a lui per vedere se &egrave anche lui eccitato, mentre lei stessa sente un profondo calore diffondersi fra le gambe, un senso di smarrimento.
Vorrebbe annullarsi e farsi annullare da quel grande corpo caldo, vorrebbe sentirlo eccitato dai suoi baci…

( PENSIERI DELL’ ALIENO)
Ormai riesco a muovere i muscoli in modo coordinato.
La lingua, che lascio sguazzare nella bocca di lei, le mani, che la pastrugnano, il corpo che la stringe.
Resta una parte che va per conto suo. E’ da escludere che io non abbia trovato i comandi. Credo sia proprio un pezzo di corpo indipendente.
Si chiama ‘cazzo’.
Ho trovato in memoria parecchie informazioni.
Sembra che intorno a questo cosiddetto “cazzo”, vi siano una serie di informazioni confuse e contrastanti, ed anche il mio ospite non ha le idee chiare in proposito.
Fatto sta che il cazzo va per cazzi suoi.
Adesso si &egrave indurito a bestia, e picchia per uscire come un muflone intergalattico di Sfondoz.
Ricorda anche gli spaccapicchi ramati di Zuflandor.
Picchia contro la patta, vuole uscire all’aria aperta.
La mia compagna non se ne accorge.
Credo che dovrò fare qualcosa…. al più presto.
(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO)

–> Effettivamente Oona si accorge che finalmente qualcosa in lui la ricambia, la VUOLE, o forse lo fa solo per gentilezza…”E adesso? lui mi tocca ma sembra quasi che non sappia come proseguire, non sono mai stata una grande fautrice delle iniziative femminili, o almeno delle mie, perch&egrave dopo degli inizi sfolgoranti, arrivo ad un certo punto che non so se gettarmi ed osare di più o forse no…ma ora che faccio? Non posso mica dirgli…ehi allora prosegui o ti stai annoiando?… anche perch&egrave se opta per la seconda non posso scavare una buca intergalattica e gettarmici dentro…allora proseguo, o la va o la spacca..”
Oona si fa più audace, sbottona i pantaloni in neoprene della divisa della federazione, e per un attimo il suo cuore sussulta e lei pensa “allora MI VUOLE, o almeno il suo corpo mi vuole…beh &egrave già qualcosa”, il rigonfiamento non lascia spazio ad altre interpretazioni, questo la incoraggia, almeno un poco, si abbassa e si inginocchia, tocca prima delicatamente il sesso del suo compagno, piano, senza spogliarlo completamente, e ogni tanto guarda in su per vedere la faccia che fa lui : “sembra la stessa espressione di un animale stranissimo di Sfondoz, nel quadrante Delta come si chiamava? Ah si Muflone intergalattico…vabb&egrave era un bell’animale…proseguiamo…”, incoraggiata dall’espressione di lui abbassa anche gli slip in elastiprene, e libera il cazzo del primo ufficiale
da quella guaina che lo stringeva.
Non guarda più in su perch&egrave se vedesse che lui ha un’espressione scocciata non avrebbe più il coraggio di proseguire, si fa forza, e soprattutto fa uno sforzo mnemonico perch&egrave &egrave da tempo che non fa più queste cose…la federazione non &egrave che veda di buon occhio i rapporti sessuali fra l’equipaggio, ma certe cose non si dimenticano &egrave come pilotare un runabout, non ce lo si dimentica mai.
Appoggia delicatamente le labbra alla punta del sesso dell’ufficiale, gli dà un bacio umido, con la mano lo stringe un poco, ma non troppo, poi lo lecca lungo tutta l’asta, più e più volte fino ad infilarselo di colpo in bocca il più in fondo possibile…

( PENSIERI DELL’ ALIENO)
Eccoci. Ci siamo.
Finalmente ci stiamo accoppiando.
Certo sono strani questi venusiani. Lui deve infilare la sua convessità nella bocca di lei.
Non torna con le informazioni biologiche che ho tratto dal corpo di lui.
In effetti a quanto mi risulta, gli organi riproduttivi di lei sono altrove.
Dovrebbero essere più o meno dove li ha il mio ospite.
Allora perché lei mi sta ciucciando il pisello?
Si &egrave sbagliata?
Non sa dove si trovano i suoi organi riproduttivi?
E’ forse la prima volta per lei?
Adesso glielo dico.
Le dico basta, hai sbagliato tutto.
Ancora un attimo e glielo dico.
Fra un attimo, anche per non offenderla.

Ancora un minuto.
‘.
E’ deciso.

Adesso, fra poco.
Lasciamo che finisca questo passaggio di lingua.

In fondo non c’&egrave fretta.
(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO)

Oona continua il suo lavoro, ci sta prendendo gusto, la cosa però che la lascia pùu sbalordita &egrave che lui non sembra essere “preso” dalla sua operazione, sembra assente non un mugolìo, nemmeno un sospiro, aveva sperato in qualcosa di più, ecco forse allora si deve sbattere di più.
Ci si mette d’impegno, succhia un pò più forte, aumenta leggermente la velocità, mentre stringe le labbra carnose attorno alla lunga asta di carne, con una mano lo tiene avvinto alla sua bocca abbrancolandolo per le natiche “ma che sto facendo? cosa penserà di me? machissenefrega…mi sento cosi eccitata….” Oona prosegue leccando succhiando e andando su e giù, ogni tanto di sottecchi alza gli occhi verso il compagno, ma vede solo il suo mento e delle volte le pare di scorgere un sopracciglio inarcato come se fosse stupito da quello che lei gli sta facendo “Non &egrave che magari &egrave la prima volta? E’ così freddo…potrebbe….che faccio che faccio?” nel frattempo, nonostante sia presa da questo atroce dubbio continua a leccare e a succhiare e a smanettare….

(PENSIERI DELL’ ALIENO)
Ho capito. Finalmente ho capito.
Il cazzo va dentro la fica!
Porca troiana.
Ecco com’era.
La piglio. Lei sembra sorpresa.
La sbatto giù, sul suolo, con gesto secco.
Prendo il cazzo e lo introduco dentro la fica.
Ora se ho ben capito devo muoverlo.
Lo muovo lentamente.
Mi sembra che la cosa piaccia.
Lei emette dei suoni piacevoli.
Mi sembra che mi si drizza di più.
Per ora vado piatto piatto e sto a vedere che succede.
Ah, vedi, mi arrivano dei segni di piacere attraverso i terminali nervosi.
Quanto sei bona Oona
Che succede?
Mi sento possedere dal mio corpo.
Ti voglio ti voglio, ora ti voglio.
Il corpo che possiedo continua a tentare di sopraffarmi.
E mi sembra che ci stia riuscendo.
Però &egrave bello lasciarsi possedere da questo senso bestiale di possesso del corpo altrui.
No della mente altrui.
No di tutta l’altra.
Si bella Oona. Vieni da me.
Adesso lei &egrave bella, selvaggia, scarmigliata.
Mi guarda con occhi accesi di fuoco, come solo le venusiane hanno.
I capelli blu di lei si muovono come i serpenti della gorgona.
I capelli di lei ballano ad un ritmo lento, formando una corona di luce blu intorno al suo viso.
Il suo sguardo mi brucia, la pelle, il viso, gli occhi.
Voglio essere suo.
Aspetta, io sono un entità,
IO possiedo.
Nooooo &egrave bello così, c’&egrave un motivo per cui &egrave così.
E’ così perché &egrave bello così. Perché &egrave perfetto così.
Lei si muove lentamente sotto di me.
Non riesco a staccare lo sguardo.
Sono dentro di lei come non sono mai stato dentro nessuno.
(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO)

Oona &egrave sbalordita, in un lampo lui le &egrave saltato addosso, senza nemmeno accorgersene s’&egrave trovata seminuda sotto si lui, con il suo cazzo conficcato dentro, in fondo in fondo..”non ricordavo fosse così bello…”, non puo’ fare altro che dimenarsi, sente che lui la vuole, la guarda con una strana espressione, lei vorrebbe annullarsi in quegli occhi che la penetrano proprio come il suo sesso la sta penetrando, “fa che non sia un sogno, fa che non sia qualche effetto del pianeta ma che sia proprio vero vero”, i pensieri poi si confondono mentre sente le spinte di lui farsi più sicure e impellenti
< Oh si ti prego sì fammi venire> mugula in chissà quale lingua, poi per evitare di dire altre cose che saranno totalmente imbarazzanti domani sul ponte di comando lo bacia, con passione, incatenando la sua lingua con quella di lui, mentre cerca di allacciargli le gambe sulla schiena per sentirlo ancora di più dentro di s&egrave.
E’ così metodico e sicuro nelle spinte, lei sente tutto il suo mondo trascinato via…sta arrivando come una lunga onda….

( PENSIERI DELL’ ALIENO)
E’ bello.
E’ un senso assoluto.
La fica di lei avvolge il mio cazzo, come nessuna spugna galattica potrebbe mai fare.
Non so più perché faccio quello che faccio.
Sono diventato come loro
Voglio solo scoparmela così.
Voglio solo inchiodarla al suolo.
Sentirla intorno a me.
Sentirlo dentro di lei.
Concentro tutto me stesso in quel punto.
Nel punto di massimo sfregamento.
Ecco, mi proietto nella punta del cazzo.
In quel punto che chiamano ‘cappella’.
Ancora più fuori, nella superficie rossa e turgida.
Sento le pareti della fica.
Quando arriva in fondo tocca qualcosa.
Tocca il limite di lei.
Lei sobbalza quando sente la spinta.
Lei sospira quando sente il colpo.
Lei apre la bocca, e quelle labbra turgide, davanti al mio viso.
Io la voglio.
Io me la prendo.
E sono dentro di lei.
Che succede ?, le sensazioni si rovesciano.
Qualcuno mi sta scopando con violenza.
Aiutooo!
(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO)

Il primo ufficiale si risveglia da uno strano sogno erotico.
Lui toccava una dona svenuta.
Poi cadeva addormentato, in un sonno (sonno?) profondo.
E sognava Oona, la bellissima e selvaggia Oona.
Mai avrebbe potuto parlare con lei. Mai avrebbe sperato di poterla avere.
Quindi la sognava spesso.
Ma questo sogno era diverso.
Era più vivo.
Aveva colori più vivi, più reali.
Lei nella sala comando. Lei lo bacia.
Lei si struscia.
Lei lo succhia.
Un sogno, un sogno meraviglioso.
Metterlo dentro, un desiderio impellente.
Tanto &egrave un sogno, si può fare.
Le spinte, gli occhi di lei, i capelli di lei.
L’amore per lei.
Porca troia. Che cos’ &egrave questo senso di improvviso malessere?. Mi sto per svegliare.
No no ‘ voglio scoparla ancora. Fermo. Non te ne andare.
Ecco, sono sveglio, con il cazzo dritto come al solito, e gli occhi chiusi.
Ora li apro e sono nella mia stanza. Al buio, e mi farò la solita sega.
Uno due tre . Aperti.
Minchia, minchia minchia!.
Ma che diavolo?! Ero tranquillo sul ponte di comando ed ora mi trovo qui?!
Sto scopando Oona!! Non &egrave possibile!! Allora non era un sogno…Ma come puo’ essere successo?!
Lei &egrave sotto di me, il suo viso trasfigurato dal piacere non sembra nemmeno lo stesso che sono abituato a vedere quando &egrave in divisa….certo che ha delle tette…ma soprattutto sta godendo da matti, sento che &egrave bagnatissima, tanto che se non sto attento scivolo fuori, no assolutamente non posso…non so come sono arrivato qui, ma se sono vittima di qualche strana influenza galattica me la voglio godere fino in fondo! Lei sembra divertirsi, ma soprattutto da quanti anni luce &egrave che non mi faccio una venusiana così ?! MMhh le dico tanto per vedere se &egrave in s&egrave o &egrave posseduta, se apre gli occhi e li ha strani scappo, se non li apre resto nell’ignoranza e soprattutto nella sua figa, comunque &egrave bellissimo davvero…le prendo le tette e gliele schiaccio, quanto sarebbe bello metterglielo anche fra le tette…
perch&egrave non l’ho mai guardata? E’ cosi bella presa dal piacere che mi stordisce, ha aperto gli occhi, no i suoi occhi sono normali, luminosi e trasfigurati dal piacere ma normali, spingo forte, e veloce sento che sta per venire…

( PENSIERI DELL’ ALIENO E DI OONA)
Sono Oona.
E sono anche qualcos’altro.
Un entità selvaggia e affamata di sesso ed emozioni &egrave entrata dentro di me.
Il ponte di comando domani?
Si fotta.
Io e la mia nuova entità ce ne fottiamo.
Qui, oggi, la nave tremerà.
Quando verremo le pareti dell’universo si curveranno per sentire il nostro grido.
Il big bang sarà , in paragone, un peto di una mosca.
Il cazzo continua a pomparmi dentro energia.
Sto accumulando potere.
Tra poco potrò arrivare al punto di fusione.
Allontanatevi miseri umani.
Quando una donna arriva a fondere &egrave meglio che non siate nei pressi.
Potreste farvi male, miseri esserucoli.
No’ tu no.
Tu sei bello.
Tu sei il mio uomo.
Esisti solo tu.
Eccola.
E’ l’onda.
Arriva.
Urlo.
Mi espando.
Il tempo si arresta.
Sono nella sala comando. La occupo. Sono nella nave, sono sul pianeta.
Vedo i raggi fotonici, uno per uno, lenti attraversare lo spazio.
Alzo l’urlo.
Le parti della nave vibrano.
Sono al punto di rottura.
Il generatore salta.
Le luci si spengono, e la sala resta illuminata dai miei capelli blu, che ora abbrancano il mio maschio. Il mio unico uomo.
Sono lunghi lo avvolgono e lo stringono aspettando che venga dentro di me. Voglio sentirlo.
Ora.
(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO FUSO CON OONA)

(INIZIO DEI PENSIERI DEL PRIMO UFFICIALE FINALMENTE LIBERO)
Sento che le pareti della sua figa mi stringono forte in tanti piccoli spasmi…e il bagnato…ooh che sensazione bellissima sentirla che vibra sotto di me e per me!
E anche io sto per venire, tolgo il cazzo da dentro di lei, voglio venirle addosso, sulla pancia, sulle tette, voglio che lei me lo lecchi…
sto venendo…&egrave bellissimo &egrave come una scarica elettrica favolosa
uno due tre quattro spruzzi…. lei come se mi leggesse nel cervello me lo prende in bocca e succhia ancora..
E’ bellissimo, sentirsi risucchiare via…

le dico…e sento come se mi fossi appena ubriacato… ubriacato di lei…

( PENSIERI DELL’ ALIENO)
Addio amici.
Vi lascio al vostro mondo sessuale.
Voi non avete un meccanismo riproduttivo.
Voi avete creato un mondo.
Io torno al mio.
A farmi seghe per l’eternità.

(FINE DEI PENSIERI DELL’ ALIENO. FINE DELLA STORIA , PREMERE UN TASTO SULLO SCHERMO PER CHIUDERE LA PAGINA. SE AVETE SETE BEVETE. SE AVETE FAME MANGIATE. SE VI SCAPPA ANDATE AL BAGNO. BUONA FORTUNA. iL VOSTRO o.r.)

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