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Racconti Erotici Etero

Pallavolo che passione!!

By 31 Agosto 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Giocare a pallavolo &egrave una passione che ho fin da piccolo, ricordo infatti che avevo solo dodici anni quando inizia a giocare e da quel giorno sono ormai passate 20 staggioni di soddisfazioni e dispiaceri, di vittorie esaltanti e sconfitte che ancora oggi bruciano al solo pensiero.
Da quest’anno, visti gli impegni lavorativi sempre più opprimenti ho deciso di lasciare la mia squadra di sempre e i miei compagni di tante battaglie per aggregami ad una squadra amatoriale mista la cui presidentessa &egrave una mia amica che già da anni mi faceva la ‘corte sportiva’ perché andassi a giocare con la sua squadra.
A settembre quando gli ho detto che smettevo di giocare ‘seriamente’ e che mi avrebbe fatto molto piacere giocare nella squadra di misto lei ha fatto dei gran salti di gioia e così ho iniziato ad allenarmi con loro.
Spesso a fine allenamento io e Claudia, così si chiama la mia amica, ci fermavamo a parlare di cose tecniche riguardanti la squadra tipo allenamenti , ruoli, schemi e spesso ci ritrovavamo sempre ad essere gli ultimi a farci la doccia ed ad uscire dalla palestra tra gli insulti del custode.
Dopo un anno di allenamenti e torneo spesso capitava che agli allenamenti ci ritrovavamo in pochi e quella sera eravamo in sei e io ero l’unico uomo.
Come sempre finito l’allenamento rimango con Claudia a levare la rete e fare quattro chiacchiere, come al solito le parole sono corse a fiumi e di nuovo eravamo gli ultimi. Ridendo all’ennesimo richiamo del custode siamo corsi negli spogliatoi a farci la doccia.
Con tutta tranquillità mi spoglio e mi infilo sotto la doccia, quella sera avevo l’imbarazzo della scelta essendo solo, ne apro una e mi butto sotto l’acqua dapprima gelida poi piano piano raggiunge temperature accettabili e con entrambe le mani inizio a lavarmi i capelli. E proprio in quella posizione, mani sopra la testa e viso verso il muro, che sento una mano arrivare dalle mie spalle e afferrare il mio pisello che se la dormiva alla grande e iniziare un movimento su e giù che in breve desta i sensi, un po’ spaventato da quell’inatteso massaggio mi giro per capire e mi ritrovo la mia amica nuda che senza mai lasciare il mio pene e tanto meno fermandosi mi lascia girare.
‘Ma che fai?’ furono le prime parole che mi vennero
‘Te lo devo spiegare?’ fu la sua risposta con un tono malizioso che non le avevo mai sentito e che mi aveva fatto arrapare ancora di più.
Solo in quel momento guardai Claudia con l’occhio del sesso e devo dire che non &egrave una strafiga ma una ragazza carina si, piccola &egrave alta solo 1,60 ma ha un bel fisico anch’esso merito di tanto sport con terza di seno bello sodo, un culetto niente male anche se non perfetto e un fighetta ben curata .
Ormai la mia eccitazione era al massimo e mi era diventato duro come il marmo, ovviamente anche lei se ne era accorta e guardandomi fissa negli occhi si inginocchio e inizio a leccarmi la cappella in modo fantastico sempre senza mai togliere lo sguardo dal mio. Poi decise di affondare il colpo e lo prese tutto nella sua bocca iniziando uno dei pompini più belli della mia vita. Anche se l’orgoglio maschile porterebbe a non ammetterlo, io venni molto velocemente sotto l’opera sapiente di quella bocca che presto si ritrovo piena del mio piacere.
Si rialzo e mi disse con un sorriso compiaciuto ‘ti &egrave piaciuto molto vedo’ e buttandomi le braccia intorno al collo ci baciammo furiosamente in un turbinio di lingue impazzite che sembrava si cercassero da anni e che finalmente si erano trovate. Ovviamente la sollevai, sono alto 1,92, prendendola con le mani sotto il sedere e facendole appoggiare a schiena contro il muretto della doccia, le sue gambe si serrano dietro la mia schiena, ormai le mie mani avevano la libertà di muoversi e iniziarono ad accarezzare quel corpo caldo e voglioso; una verso quel seno sodo che era un vero piacere prenderlo nel palmo della mano, mentre l’altra mano, prima con una poi con due dita restituivano il piacere che avevo ricevuto pochi minuti prima. Il piacere era ormai quasi al culmine e quel suo leggero ansimare aveva dato nuovo vigore al mio pene che ormai si ergeva in tutta la sua potenza e senza pensarci un momento la penetrai in un sol colpo. Mi disse dopo che venne una prima volta nel momento che la penetrai. Iniziai a spingere prima con delicatezza che però pian piano lasciò posto all’istinto animale e al piacere.
Non volevo venire così e mi fermai, la feci scendere e la feci piegare in avanti finché i palmi delle mani non toccarono il muro, ora davanti ai miei occhi avevo i suoi due buchi che si offrivano a me. Ripresi da dove avevo interrotto e piegandomi su di lei le stringevo i capezzoli facendola impazzire e venire nuovamente.
Ora le mani erano passate dai suoi seni ai suoi fianchi e le spinte erano sempre più poderose, sentivo il piacere correre lungo il mio pene dalla base fino ad esplodere tutto dentro di lei con un urlo liberatorio.
Ci facemmo finalmente la doccia, notai il mio sperma colarle lungo le gambe mentre gliele insaponavo continuando in un gioco erotico di carezze la passione precedente.
Il custode ci disse di tutto e di più perché quella sera avevamo fatto veramente tardi, ma fu l’ultima da allora la doccia ogni fine allenamento la facciamo a casa mia.

Vi chiedo la cortesia di commentarmi alla mail rexgiorgio@yahoo.it, mi piace scrivere e vorrei migliorare lo stile con i vostri suggerimenti.
Grazie della collaborazione.

Giorgio

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