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Racconti Erotici Etero

Palpitazione

By 22 Dicembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

”&egrave strano a dirsi ma ‘.Stella mi mancava’.dopo quei momenti di intensa passione sotto il porto di Anzio sento veramente l’incompletezza di un qualcosa’.forse avrei voluto darle di più, magari sentire di più la sua bocca e le sue parole senza lo scroscìo delle onde, la sua passione più evidente senza freni, il suo incedere elegante anche nell’amplesso’.Stella però non si faceva più sentire, né raggiungere; sentivo il bisogno di darle ancora sensualità, passione e fomento sessuale; il fatto &egrave che per il sesso &egrave una cosa fondamentale anche senza amore però…..un trasporto lo devo sentire comunque, &egrave come se io vivessi una storia d’amore di poche ore magari rivivendola ogni volta che ho una carica di adrenalina tale da completarmi in un trasporto sessuale con la mia partner; bando comunque alle mie analisi ricordo che i miei giorni scorrevano e dopo venti giorni trovai un biglietto strano all’interno della mia cassetta postale che citava una frase di una canzone di Raf: ”’..non dimenticare il mare’..’; ebbi una specie di tuffo emotivo nello stomaco, credevo ne ero sicuro che fosse Stella; provai di nuovo a rintracciarla ma non ci riuscivo, stava diventando un’ossessione; la sera del 28 aprile pioveva che Dio la mandava, ero stto il mio portone presi le chiavi zuppo come un pulcino alzai lo sguardo e mi caddero le chiavi”.avevo il suo volto davanti: sembravo una sposina quando entra in chiesa, mi tremevano le mani dicendo
– ””Stella””
– ‘Ciao Claudio, perdonami ma non posso più tormentarmi, ti desidero ‘ti voglio ancora’.ti prego fammi salire da te
– ‘..Stella’.ma se sono giorni che ti cerco’.possibile che non hai chiamate sul cellulare?
– No ‘.il mio telefono &egrave rotto’..e io sto morendo di desiderio’..
– ‘vieni’.
Salimmo le scale d’ingresso al portone’.non le distoglievo gli occhi di dosso, la ammiravo’sembravo uno scolaretto’.guardando lo spacco della sua gonna’.sembravo proprio un adolescente alle prime esperienze, avevo un trasporto evidente per questo accennavo che tutti i miei fatti li vivo come piccole storie d’amore; aprii la porta e la feci accomodare’..mi avvicinai a lei ‘.le tolsi l’impermeabile’..sembrava una statua’.scolpita nel marmo nei più piccoli particolari che addolcissero la sua bellezza’..la avvicinai a me’.le nostre labbra si sfiorarono ad occhi chiusi’.sembravamo un maschio e una femmina di due animali che si conoscevano in quel momento’.la sua bocca umida e la mia si accarezzavano’toccavano mordevano ‘.le nostre pulsazioni salivano’il suo seno aumentava di volume per il respiro affannoso’.sopratutto quando le baciai il collo vedendola chiudere gli occhi; le mie man le percorrevano le spalle, le braccia’.i fianchi’.le stringevano i glutei spingendola verso me’.la mia eccitazione era forte’.il mio respiro imperioso’.le sfilai il maglioncino e la baciai sulle rotondità di Venere’le feci uscire i capezzoli dal reggiseno’.li presi avidamente con la bocca succhiandoli ferocemente’.diventavano enormi a ogni mia suzione’.le sfilai l’indumento per lasciarlo libero’.un seno sfidante, provocatorio’.lo accarezzavo, stringevo, la mia lingua lo inumidiva e lo stuzzicava’..Stella era preda dei sensi’.la presi e l’appoggiai sul tavolo’.con i piedi poggiati sui miei fianchi mi sfregava provocandomi sempre di più’..le sfilai la gonna e i collant lasciandola sul tavolo freddo con il suo perizoma, la feci poggiare sui gomiti , le sue gambe finirono sulla mia schiena’.e io mi tuffai con la bocca tra le sue gambe’..la mia bocca sollevava i margini del suo intimo e poi la mia lingua si insinuava nei bordi’.arrivando fino alle sue labbra piene di eccitazione’.il suo bacino si muoveva e Stella ansimava come chiedesse di essere scopata prima possibile’.ma era così bello ‘assaggiarla’ e infatti continuavo a leccarle la fica in quella maniera’.passando attraverso il suo perizoma’.infilando lentamente la punta sulle grandi labbra le percorrevo dal basso in alto infilandone solo un centimetro e soffermandomi a sollecitare il suo clitoride, e ad ogni impatto la vedevo sobbalzare; dopo un po’ di questa ‘tortura’ mi alzai di fronte a lei, le sfilai il perizoma quasi non se ne accorgesse; ero davanti a lei’.sembravo un chirurgo pronto ad operare’.le mie mani le accarezzavano le gambe nella loro lunghezza’presi a succhiarle le dita dei piedi e a leccarne il contorno’..mi avvicinai con le mani sul suo sesso’caldo, voglioso’.pieno dei suoi succhi d’eccitazione’le mie dita cominciarono a invaderlo’.con due dita le invadevo sia il buchino posteriore che la fica grondante’mentre con il pollice le solleticavo il clitoride’.Stella cominciò a muoversi’.io la frenavo’i miei movimenti erano lenti e a ogni uscita mi leccavo le dita’..sembrava quasi volessi fargliela pagare per tutto il tempo che mi aveva fatto aspettare; lente percorrevano la strada del godimento di Stella che dopo un po’ raggiunse un orgasmo squassante vista la repressione che la obbligavo a seguire; mentre però continuavo a penetrarla così mi tolsi i pantaloni e l’intimo rimanendo con il mio fallo nudo e svettante; la cappella era in fiamme, eretta pronta a colpire’..Stella provava ad afferrarla ma io le scansavo la mano’..lo presi mentre continuavo a penetrarla con le dita’.lo puntai all’ingresso del piacere e la penetrai’facendo entrare solo la cappella’.entravo e uscivo con lentezza e in quel momento Stella ebbe un movimento repentino e fece scivolare il mio cazzo tutto dentro urlando come un’ ossessa; gemeva e mi spingeva contro e io non resistetti’.la presi sulle gambe e cominciai a spingerle dentro quel tronco di carne che pulsava’spingevo con forza’.le sue tette erano indipendenti per come ballavano’sotto i miei colpi’.i miei testicoli si infrangevano contro le sue natiche sode’spinte forti come lei voleva’.mi chinai’..verso di lei’.e mentre calavo le mie spinte forzando invece la completezza del mio cazzo dentro di lei avvicinai le mie labbra alle sue prendendole la testa tra le mani e baciandola ripetutamente’.la mia lingua quasi schiaffeggiava la sua’.era intenso il mio vigore e la mia passionalità’totalmente ricambiata da Stella; continuavo a scoparla baciandola’.la cos ala eccitava molto sentendo oltretutto il calore del mio corpo su di lei’sul suo seno’..
– Si Claudio’.si dammi la tua lingua’.dammi il tuo cazzo’..tutto dentro di me’.voglio il tuo corpo
– Così Stella’.così’..&egrave tutto tuo’sono tuo
Stella godette in maniera impressionante sollevando la testa dal tavolo e guardandomi violentemente negli occhi quasi sfidandomi’.le morsi le labbra delicatamente prima di lasciarla di nuovo’.mi staccai da lei con il cazzo durissimo’.e nonostante la pioggia il calore ci aveva pervaso’aprii la finestra’..e tornai da Stella’.la presi ‘.la portai vicino alla finestra facendole poggiare le braccia vicino il davanzale, misi il suo culo bello in evidenza e prendendomi di nuovo l’arnese in mano lo guidai ancora tra le sue gambe’.ebbe subito un sussulto e cominciai a martellarla’.Stella non si curava della gente che passava sotto anche perché pioveva molto’.e si lasciava andare a gemiti costanti’.il suo culo schiaffeggiato dalle mie mani era veramente bello; la montavo come una cavalla in calore’.grondava di piacere sul mio sesso’.e io spingevo godendo come un toro’..mi avvicinai di più afferrandole le tette quasi con forza mentre la scopavo ancora’la sua testa si muoveva ondulatoriamente senza ritegno a pensare che qualcuno potesse vederla tant’&egrave che raggiunse un nuovo orgasmo pensando solo a noi; aveva ancora voglia di scopare forsennatamente’.mi prese il randello in bocca succhiando come un’idrovora’.stavo per venire quando la bloccai’.la portai sotto la doccia”la misi sotto e la bagnai’..la insaponai per bene’.piena di sapone’.le feci poggiare le mani sul muro’.la piantai in modo che il suo culo fosse in evidenza’.passai del sapone sul mio sesso’.lo puntai di nuovo verso di lei verso quel meraviglioso culo’..la penetrai con passione e senza sosta la sodomizzai come voleva..
– Si Claudio’inculami’.dai così’inculamiiiii’.tutto dentro’.siiii
– Dai Stella spingi verso di me’.te lo voglio rompere’.dai”
Il suo sedere era preda della mia bestialità umana, la inculavo forsennatamente, non so dire con che velocità la stessi martoriando ma vedevo il suo viso contrarsi e godere’.a volte senza respiro in preda alle sue stesse fantasie”l’orgasmo la fece quasi cadere nella doccia e la tenni su completando il suo piacere’..continuando a pompare ancora mi girai e presi il bicchiere degli spazzolini dietro me”venni estraendo una quantità di sperma notevole’.la puntai e versai dentro il bicchiere’..Stella capì subito’.prese il bicchiere e rovesciò tutto il mio seme sulla cappella e cominciò a leccarlo come fosse un dolce appena sfornato’.mi ripulì la cappella minuziosamente’.provocandomi in maniera sensualissima’.lo sperma lo ingoiava e lo lasciava cadere sul bordo della bocca invitandomi a raccoglierlo con le dita’.e a reimmetterlo nella sua bocca”..bellissimo’..ci guardammo sorridendo’..il nostro desiderio si era di nuovo concretizzato”

Morocchineri”

Lascio sempre il mio contatto alle esponenti del sesso femminile visto che ho molti riscontri con loro e pareri positivi di cui Vi ringrazio’.
morocchineri@hotmail.it mi trovate sempre di mattina e pomeriggio

P.S. grazie di nuovo a chi mi scrive”approfitto per farvi gli auguri”e ‘ci rivediamo il 27

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