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Partita a scacchi

By 25 Settembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

CAPITOLO I

E’ finalmente la prima domenica di giugno. In paese la gente si accalca sin dal primo pomeriggio. C’è la rievocazione storica dell’antico gioco degli scacchi nella piazza centrale. La scacchiera è molto grande. Le pedine siamo noi ragazzi dei vari rioni della città. La mi ragazza ed io partecipiamo al gioco degli scacchi, lei è la regina ed io sono il re. Abbiamo un aspetto un po’ austero, ma non siamo proprio così. Sono i costumi che ci rendono un po’ castigati.Siamo due persone che si amano e che amiamo entrambi il sesso con implicazioni particolari e inattese.
Prima dell’inizio del gioco c’è la parata degli sbandieratori. Guardiamo passare i ragazzi con le bandiere nei loro costumi seicenteschi. Tra questi intravediamo Giulio. È nostro amico,io lo conosco da molti anni, abbiamo fatto le scuole insieme. Adesso lavoriamo in ambiti diversi ma ci vediamo in palestra due sere a settimana. Io lo stavo aspettando perché doveva consegnarmi un oggetto. Mentre passa per le vie del centro con la banda e il resto del corteo, non fa notare solo la bandiera che sventola, ma anche quell’enorme asta che si ritrova in mezzo alle gambe. Io lo sapevo già, in palestra non guardo altro quando facciamo la doccia insieme.
Il costume aderente lascia vedere, senza doversi immaginare nulla, di cosa la natura lo abbia fornito.
Lo notai prima io e poi la mia ragazza. Non lo avessi mai fatto, non gli ha più tolto gli occhi di dosso.
Ho notato nei suoi occhi una luce particolare… quella della vogliosa, si, si, non lo nascondeva per nulla. Passata mezz’ora, finita la parata dettero inizio al gioco degli scacchi… Io feci una promessa alla mia ragazza che se avessimo vinto le avrei fatto una bella sorpresa…Approfittai della sua eccitazione e del fatto che avremmo bevuto del buon vino offerto dall’enoteca locale.
L’istante prima che iniziasse la gara chiesi a Giulio se si fosse ricordato di portarmi la chiavetta usb, in quanto ci saremmo dovuti scambiare le foto delle nostre rispettive ragazze, riprese in vario modo mentre facevamo l’amore..Lui mi disse che si era ricordato , fece per mettersi la mano in tasca, ma non la trovò. Era rammaricato, sapeva di averla persa e che gli sarebbe dispiaciuto se fosse finita in mani di altre persone e pensando ancora al contenuto di quella chiavetta, si vedeva quanto era ancora molto eccitato. Io lo sapevo che avrebbe voluto tuffarsi tra le tette della mia ragazza. Io gli dissi di aspettare che se avessimo vinto la gara di scacchi, avrei fatto una sorpresa alla mia ragazza, che consisteva nel portarla a casa di Giulio per poi divertirci tutti e tre. Lui rimase sbalordito da questa mia affermazione. Pensava stessi scherzando e nel frattempo il suo pisello crebbe ancora un po’. Io scherzando mi girai verso la mia ragazza e le dissi di guardarlo. Lei si girò. Lo vide e rimase a bocca aperta. Io le sussurrai in un’orecchia che sarebbe stato tutto suo se lei avesse voluto.
Stentò a crederci e mi diede del maiale. Io ribadii che se avessimo vinto, il premio sarebbe stato lui. Lei si girò e rise.
Ci siamo dati da fare a giocare. Rischiammo quasi di perdere. Il cavallo della squadra avversaria fece una mossa sbagliata, se avesse ragionato di più avrebbe messo in stallo me. Per fortuna si sbagliò e con il mio alfiere e la regina accanto riuscimmo a fare scacco al re della squadra avversaria.
Io ne fui molto felice, e la mia ragazza mi corse in contro per baciarmi. Fu un bacio molto umido, e le dissi che per dare sfogo alle loro fantasie Giulio ci stava aspettando a casa sua.
Andammo a fare un salto prima a casa nostra, ci volevamo cambiare gli abiti, che erano un po’ ingombranti quelli della rievocazione storica.

( continua )

http://iraccontidilucille.blogspot.it/

 

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