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Racconti Erotici Etero

Pat

By 10 Febbraio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Da tempo non la vedevo.

Era troppo presa dal suo lavoro per ritagliarsi un momento solo per noi.

Non solo ma ultimamente aveva incominciato anche a scappare.

“Ti piacciono troppo le donne'”

“Ma nessuna mi fa impazzire quanto te'”

“Sono le solite cose che dici perche vuoi scoparmi’in realtà non sai tenere a freno il tuo cazzo”

Da qualche tempo le nostre conversazioni finivano sempre cosi’.

E spesso il suo cellulare squillava a vuoto.

Mi rimanevano i messaggi sulla sua segreteria e gli sms con cui cercare di riannodare un rapporto che si era praticamente interrotto, quando le ho confidato le mie ultime “conquiste”.

“Non voglio avere a che fare con un “puttaniere””

Il problema era che il suo comportamento generava l’effetto esattamente opposto su di me.

Ad ogni rifiuto la voglia di lei cresceva sempre di più. Il desiderio del suo corpo sodo e caldo.

La mia voglia di godere con lei e di farla godere.

Ma ogni proposta di incontro si scontrava con i suoi rifiuti.

Un altro tentativo.

Una telefonata alla fine di una giornata di lavoro.

Fu una sorpresa sentirla rispondere al cellulare.

Fu ancora di più una sorpresa la sua voglia di giocare.

I discorsi degli ultimi giorni improvvisamente messi da parte, la sua voglia di sesso che prendeva piano piano il sopravvento.

Come al solito i giochi che si fanno sempre più spinti.

“Così mi fai bagnare avvocato'”

“E’ quello che voglio'”

“Io invece ti voglio duro'”

Fino alle mie parole.

“Adesso ‘ ti voglio scopare subito.. in ufficio da te o da me?”

“Non posso muovermi fino alle 21,00”

“A quell’ora sarai sicuramente sola’ ti raggiungo'”

Decisi di non darle il tempo di rispondere.

Sicuramente mi avrebbe elencato mille motivi per cui non era opportuno.

Avevo solo il tempo di salire in macchina e di correre da lei.

Arrivai alle 21.30.

L’ufficio deserto. Lei sola nella sua stanza davanti al pc.

I capelli corti e un po’ spettinati. E’ ancora più carina cosi’.

E quel sorriso che mi ha sempre fatto impazzire dalla prima volta che me lo sono trovato davanti.

Entro e mi avvicino. La guardo negli occhi e credo lei capisca al volo che la voglio subito.

Senza nemmeno dirsi una parola.

“Sei un matto’ non penserai'”

“Ssss ‘ non parlare'”

La attiro a me e le infilo la lingua in bocca.

E’ un bacio lungo. Passionale. Le nostre bocche e le nostre lingue si intrecciano fameliche.

Mentre le mani cercano il suo corpo.

E’ splendida. Il suo solito look elegantissimo e sexy al tempo stesso.

Tailleur nero, sottogiacca velato nero, scarpe nere eleganti con tacco di almeno 10 cm, calze nere.

Sicuramente sono autoreggenti. Non porta mai altro.

Ne sento il bordo sotto il vestito mentre la accarezzo senza smettere di baciarla nemmeno per un istante.

Le alzo la gonna e cerco la sua fica.

E’ una sorpresa trovarla senza mutandine.

“Mmhh ‘avevamo molta voglia oggi vedo'”

“Stamattina mentre mi vestivo ho pensato a te ‘.e ho deciso di uscire cosi””

Le mie dita scivolano nella sua fica.

“Sei bagnatissima'”

“La telefonata di prima mi ha fatto venire una voglia incredibile’.”

“Voglia di cosa ‘dimmelo'”

“E’ da quando abbiamo appeso non faccio altro che pensare al tuo cazzo'”

La voglio cosi’.

Ancora vestiti. Mi limito a liberarle le tette e ad alzarle la gonna.

Stringo i suoi capezzoli durissimi mentre la faccio girare in modo che possa appoggiarsi alla scrivania, mentre faccio uscire il mio cazzo durissimo.

“Eccolo ‘tutto per te ‘ durissimo ‘”

Scivola dentro la sua fica fradicia ed inizio a scoparla con foga.

Si appoggia alla scrivania. Le tette che escono dalla sua giacca aperta ed alzata. La gonna alzata e arrotolata.

Le mani sul suo culo e i colpi del mio cazzo sempre piu forti e sempre piu profondi.

Ansima. La sento vicina all’orgasmo dopo pochissimi colpi.

Gode mordendosi le labbra per non urlare.

So bene cosa le piace. Le piace godere e continuare ad essere scopata. Senza sosta.

Le alzo un ginocchio e glielo faccio appoggiare alla scrivania.

“Cosi’ lo prendi ancora meglio’ così ti riempie tutta’ lo senti quanto &egrave grosso’quanto &egrave duro’ ”

Continuo a sbatterla con forza. Quasi con violenza.

Voglio che capisca bene quanto mi piace e quanto mi sia mancata la sua figa.

Le sbatto due dita in bocca.

So che le piace spompinarmele mentre la scopo.

E’ una cosa che la fa sentire ancora più puttana.

“Si dammelo tutto ‘scopami cosi’ ‘così’ ahhh ‘godo di nuovo’.”

E’ davvero durissimo non lasciarsi andare completamente ma non voglio sborrare.

Voglio che se la ricordi come una scopata memorabile.

Voglio farla godere ancora.

“Mi stai facendo impazzire’ si dammelo ‘ dammelo tutto’ ancora’.”

Ha la testa sul piano della scrivania. Le braccia allungate. Il ginocchio alzato.

Il mio cazzo le arriva sempre piu in fondo. Sempre piu forte. Ansima e succhia le mie dita spompinandole come se fossero il mio cazzo.

“Prendilo tutto ‘ne avevi una voglia matta vero puttana'”

“Si si si ‘.. godo godo’.”

Il suo terzo orgasmo mi travolge e capisco che non ce la faccio più.

“Vieni a prendere la mia sborra’ vieni a prenderla in bocca’ ahhhhh’.”

Non fa in tempo ‘le schizzo tutto sul viso ‘sul viso e sulle tette.

Sicuramente le sporco anche il vestito.

E poi ci accasciamo a terra esausti.

“E ora troviamo un posto per cenare’ ”

“Solo se poi mi fai dormire da te’.”

“Che intenzioni hai porco?”

“Scoparti sino a domattina e recuperare il tempo perduto”

“Ok ”

richardoit@gmail.com

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