Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Patrizia. Una sera e una notte insieme.

By 2 Settembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente una serata per noi.
La sto aspettando in ufficio per uscire a cena. Da tempo non succedeva.
Aspetto lavorando svogliatamente. In testa c’&egrave già lei e la serata che passeremo insieme.
Allungo i piedi sulla scrivania e rileggo l’ultimo sms che mi ha mandato
“mi sto truccando e vestendo per il mio uomo… Tra mezz’ora sono da te… Bacio..”
Mi accarezzo il pacco da sopra i pantaloni. E penso alla sorpresa che le ho preparato per la cena al ristorante.
Ho scelto un posto tranquillo ed elegante.
So che le piacerà… E che non le piacerà solo il ristorante.
E’ sempre così. Aspettare, desiderarla, immaginare quello che poi succederà tra noi me lo fa venire duro.
Eccola al citofono finalmente.
La invito a salire.
Lo studio e’ vuoto. E lei conosce la strada per arrivare al mio ufficio.
Apre la porta. Entra.

Eccolo lì il mio uomo, con gli occhi velati di desiderio, della voglia che ha di me.
Si sta toccando… il solito maialone… lo fa sempre, quando sente il giungere dei miei passi.
Contrariamente a quanto pensa, é la sua testa ad avermi sedotta; il fatto che poi sia ben fornito… che dire… mi ha convinta del tutto!
Ad ogni donna piace un uomo con un bell’uccello, ma ancor di più, piace l’uomo che sa come usarlo… decisamente é il suo caso!
Mi fermo, poco distante da lui… voglio che mi scruti… posso dirvi esattamente come questo avviene. E’ solito partire dal basso e così riconosce le decolletes nere tacco 12 che tanto gli piacciono, intuisce che non indosso le autoreggenti e, probabilmente, si sta chiedendo se e quali mutandine troverà sotto la gonna a tubino nera: tanga? string? nulla?… questo é un dettaglio che non gli anticipo mai… che lo scopra da sé! Non credo abbia notato il mio top di seta color lilla, é troppo concentrato sui miei capezzoli che spingono da sotto il tessuto… che volete farci, ho una voglia matta di lui, del mio uomo! Lui lo sa ed ecco infatti apparire quel suo mezzo sorriso carico di promesse di godimento ed orgasmi. Ha riconosciuto anche il rossetto… La Sensuelle… questo colore lo eccita… lo eccita perché gli ricorda tutte le volte che lo ha visto attorno al suo cazzo e solo io so la voglia che ho di succhiarglielo… ho peraltro anche sete!
Mi avvicino… continuiamo a fissarci… non intendo dir neppure una parola, ma alzo la gonna quanto basta affinché io possa mettermi a cavalcioni su di lui, sul quel suo cazzo già duro sotto i pantaloni… mi avvicino per baciarlo con tutta la passione che sento in corpo e mi viene in mente una cosa… sono convinta che una Donna debba essere signora in salotto e troia a letto… ma anche l’ufficio va bene!!!!

E’ stata davvero di parola e si e’ davvero vestita per me.
Sexy ed elegante insieme.
Mi piace quando lo fa e mi piace ancora di più quando ha voglia di cazzo come in questo momento.
Basta vedere come i capezzoli sono dritti sotto il top per capire a cosa ha pensato venendo qui…
Ha talmente voglia che non si e’ nemmeno preoccupata di chiedere se ero solo in studio… In fondo potrebbe esserci anche Stefano …
Mi infila la lingua in bocca con foga, strusciandosi su di me… Le mie mani corrono alle sue tette infilandosi sotto il top.
Le strizzo i capezzoli duri prendendoli tra il pollice e l’indice … So che le piace.. E i suoi mugolii non mentono.
Ricambio la foga del suo bacio scopandole la bocca con la lingua … A fondo… Senza smettere di torturarle i capezzoli…
Strizzo più forte .., si stacca dalle mie labbra, butta la testa all’indietro gemendo di quel misto di piacere e dolore che la fa impazzire…
Abbasso le mani e la spingo verso il basso …
“fammi vedere che pompinara.sei… Lo so che lo vuoi in bocca… Cosi’ brava sfilalo … Prendilo,,, in ginocchio come una puttana…”
Nel frattempo mi sfilo una scarpa… Pronto a cercarla col piede tra le cosce….

Finalmente! Ho il suo cazzo in mano e fra non molto sarà anche nella mia bocca, grosso e duro. Per tante donne il pompino non é importante, lo fanno per accontentare l’uomo; io sono più egoista e, sebbene mi intriga esser fonte di piacere, il cazzo per me é un totem da venerare attraverso il sesso orale e l’ingoio della sborra ne é la sublimazione.
“Dai puttana… prendilo in bocca… fammi vedere come lo spompini…”
Con un movimento lento, ma deciso, inizio a segarlo e con l’altra mano gli tasto i coglioni… sono pieni di sborra, tutta per me… ho l’acquolina in bocca! In mezzo alle gambe sono già bagnata; é l’effetto che mi fanno la sua voce, i suoi baci, le sue mani sulle mio corpo, il suo respiro affannato e, appena inizierò a spompinarlo, sarò un lago.
Scendo a leccargli i coglioni, per poi succhiarli… appoggio il cazzo sul suo ventre e, con la lingua ben in vista, dalla base dei coglioni lo lecco lungo tutta l’asta, fino alla cappella che slinguazzo… vi appoggio poi le labbra e faccio scivolare tutto il cazzo bene in bocca, fino quasi alla base… inizio a succhiare, dapprima in un lento su e giù, poi con più ritmo… – la mia fica intanto é un lago e così mi sditalino… – risalgo lungo tutto l’uccello, mi fermo di nuovo sulla cappella e muovo la lingua come un mulinello… bacio poi tutta l’asta, riprendo in bocca i coglioni e lo guardo… – continuo a sgrillettarmi… – struscio il mio viso sui coglioni, prendo in mano l’uccello e me lo passo sulle guance, sugli occhi…, mi avvicino alle sue labbra e, a fil di bacio, gliele lecco per poi sussurrargli da furbetta: “goditi il servizietto tesoro, tutto per te”… bagno due dita dei succhi della mia fica e le passo per bene sulla sua cappella, poi, in un sol colpo, imbocco il suo cazzo e mi spingo fino alla radice succhiandolo come un’idrovora, senza fermarmi un attimo. Lui, di riflesso, si alza un poco ed il suo uccello mi arriva ancor più in gola.
“Troia!!! Sei proprio una gran troia pompinara!!!”
Sì, ha ragione sono la sua gran troia e mi piace esserlo perché mi piace lui, mi piace il suo cazzo e mi fa sentire Donna!

“Brava …succhialo cosi’…me lo stai mangiando …ti piace duro nella tua bocca vero troia? …duro sino in gola…”
Me lo sta divorando… E si sta bagnando all’inverosimile mentre lo fa…
E’ semre cosi’ … succhiare il cazzo le piace da impazzire…
Allungo un piede nudo tra le sue cosce…
Il tessuto dello string &egrave bagnato…
Le massaggio la fica col collo del piede mentre non smette un istante di mangiarmi il cazzo …
“Sgrillettati puttana … Lo so che stai godendo con il mio cazzo in gola… Strusciati sul piede… Muoviti …cosi’ … cosi’….”
Mi da le sue dita bagnate in bocca da succhiare…
“mi piace la tua voglia troia … e lo sai che presto te la mangero’ tutta vero?…succhialo …spompinalo …. e non smettere di masturbarti sul mio piede…”
Non si ferma un istante.
Mi lavora il cazzo di bocca godendo mentre lo fa …
Penso di lasciarmi andare e di darle quello che vuole …
“dai puttana …lo so che vuoi la mia sborra .. la vuoi tutta in bocca …in gola ….prendila …”
Schizzo nella sua gola urlando …
“Siiiii …svuotami i coglioni troia …prendila tutta …”
E’ tanto che non mi fa godere… ed &egrave davvero tanta ….
Ingoia tutto … ma qualche goccia le scivola fuori ….
Sfilo il cazzo ancora semiduro … e glielo passo sulla faccia…sulle guance ..sugli occhi ….
“questa sera ti voglio fuori cosi’ …col sapore del mio cazzo addosso …nel naso …ovunque … da vera troia … perch&egrave stasera e stanotte questo sarai …la mia puttana ….la schiava del mio cazzo …”
La faccio alzare e sdraiare sulla scrivania …
le ginocchia alte … i piedi sul ripiano …
Mi avvicino ….
“E adesso cosa vuoi puttana …dimmelo cosa vuoi …chiedimelo …”

Che bevuta… che bevuta di sborra! Ma la mia voglia di cazzo é lungi dall’essere appagata.
Sono sdraiata sulla scrivania, con le gambe piegate, lo string scostato e la figa oscenamente in mostra.
Lui é tra le mie gambe, con la cappella mi picchietta il clitoride sul quale inizia poi a strusciare il cazzo. Nel mentre mi alza il top fin sopra il seno per stuzzicarmi e leccarmi i capezzoli… se qualcuno mi vedesse, riconoscerebbe una zoccola!
“Mmmmh… sei la mia puttana! Dimmi cosa vuoi… cosa vuoi adesso?”
“Voglio il tuo uccello nella fica, voglio che mi riempi… voglio che mi scopi fino a farmi urlare… fammi godere ti prego…” Lui adora sentirselo dire ed io smanio affinché lo faccia.
Con una mano riprende a strizzarmi i capezzoli, con l’altra muove il cazzo fino all’entrata della fica… mi penetra solo con la cappella e poi esce… lo fa ancora… e ancora… poi entra di peso e si ferma con quasi tutta l’asta dentro.
” Lo senti?… Lo senti come ti apre il mio cazzone? Allarga di più le gambe dai… aprì di più la fica così ti entro tutto fino alla radice… sì… così troia, si`!”
Io inarco la schiena e ansimo quasi mi mancasse il respiro… é così ogni volta, il suo uccello é grosso più di tre dita ed io necessito sempre di un attimo per adattarmi a questa intrusione lussurriosa.
“Sei calda… guarda quanto ti piace… quanto sei affamata…” Del suo bastone, lo sono sempre!
Appoggia le mani sulle mie ginocchia, con una lieve pressione le apre ancor di più ed inizia a sbattermi con ritmo… vede bene l’andirivieni del suo cazzo e le mie tette muoversi – dal rumore si capisce quanto io sia bagnata – mi assesta un colpo secco… un secondo… e poi un terzo fermandosi con l’uccello ben piantato fino in fondo… con il pollice inizia a tintillarmi il clitoride. Io non ce la faccio più… sento il suo cazzo pulsare ed inizio a gridare di piacere, un piacere che mi attraversa il corpo e mi arriva al cervello.
“Scopami… dai… scopami!!!!!!!”

Eccola la mia donna completamente trasformata.
Non più la donna seria, elegante, professionale, anche un po’ timida …ma la puttana vogliosa e insaziabile …la troia che vuole solo godere senza fermarsi …e lasciandosi andare completamente a me e al mio cazzo …
La guardo puntare i piedi sul piano della scrivania ed inarcare la schiena per cercare il cazzo …
Le vedo il viso trasformarsi per il piacere …
Ansima …Urla di scoparla …di darle sempre più cazzo …
La sua fica &egrave un lago …e dopo pochi colpi sento che sta già godendo …
“dai puttana …godi …godi così …sborrami sul cazzo ….”
“si vengo …vengo …”
Mi gusto tutto il suo orgasmo tenendole il cazzo competamete piantato nella fica …fino alla base … la sento fremere …
Poi sfilo il cazzo e le infilo due dita in fica …
“No …ti prego …ti prego …dammene ancora … lo voglio …scopami Riccardo …scopami …”
Non avevo certo intenzione di smettere … e riprendo subito a scoparla…mentre allungo l’indice e il medio bagnati del suo pacere verso la sua bocca ….so che sentire quanto sta godendo dalle mie dita la farà sentire ancora più porca ….
“Leccale troia …spompinale …come prima mi hai spompinato il cazzo …brava così …. stai venendo di nuovo … ”
Si attacca alle mie dita come se fossero un secondo cazzo … spompina avida mentre la scopo senza smettere un solo istante …
Lei sa bene che dopo essere venuto una prima volta posso continuare così molto a lungo … e sa bene che per lei sarà un orgasmo dopo l’altro …
“Si scopami …fammi venire di nuovo …sono la tua troia …”
“Si la mia puttana …la mia porca … guarda come spompini le mie dita mentre ti scopo … guardati che voglia di cazzo hai …”
Mi dice sempre di non essere pronta per certi giochi … ma se entrasse Stefano ora e le desse il suo cazzo da succhiare ….
“Godi Patrizia …godi ancora …”

Riccardo é un dio del sesso; con la voglia e la verga che si ritrova é instancabile, sono fortunata! Mi sta scopando da molto ed io ho già avuto altri orgasmi. Solo una donna può sapere quanto sia eccitante e godurioso avere un cazzone sprofondato nella fica che la apre e la martella, é il paradiso!
Ad un certo punto, lui mi cinge la vita con un braccio e, con l’uccello ben piantato nella fica, mi alza di peso. Con un movimento veloce mi porta con sé sulla sedia, vi si siede, io sopra di lui, e in quell’istante il suo bastone mi arriva fino all’utero facendomi gridare di piacere. Gli prendo il viso tra le mani per baciarlo mentre lui continua a scoparmi con delle spinte brevi.
Mi stacco ed appoggio le mani sulle sue ginocchia… inarco la schiena ed inizio ad ondeggiare avanti e indietro… mi sto scopando sul suo uccello… lentamente… ora con ritmo… sempre più velocemente.
“Ohhhhh… come lo sento bene così il cazzo… sì… ohhhh come é grosso!”
“Dai puttana… dai che veniamo insieme… dove vuoi che svuoto i miei coglioni?… dove vuoi la mia sborra? Dopo averla bevuta, secondo voi dove posso volerla…
Intendo godermelo ancora un po’… inizio a cavalcarlo… mi alzo fino a che sento dentro solo la cappella per poi scendere di colpo… ancora… mi sbatto letteralmente sul suo cazzo… con una mano gli accarezzo i coglioni e così lui si ritrova le mie tette in faccia… le lecca bene e mordicchia i capezzoli. Decide di riprendere il controllo e mi schiaffeggia più volte il culo, mi allarga le natiche e con un dito va a solleticare il buchetto – per ora off limits – mentre con l’uccello mi assesta dei colpi potenti e profondi. Sono piena di cazzo e posseduta dal mio uomo, favoloso!
“Allora… dove vuoi la mia sborra? Dimmelo troia…”
“La voglio in fica… sborrami in fica… riempimi…”
Aumenta il ritmo, sempre più incalzante… le mie tette ballano davanti a lui.
“Sborro!!!! Ti riempio la fica Patrizia… troia… puttana… zoccola… godo… sì!!!!”
La spinta finale… forte, secca… sento la fica inondata dalla sua sborra calda… e godo anch’io… la mia fica si contrae e gli spreme il cazzo fino all’ultimo.
“Vengo Riccardo, sììììììì… vengo!!!”
Le urla dei nostri orgasmi si saranno ben udite. I nostri respiri sono affannati, ci guardiamo… scopiamo così bene che non c’e’ bisogno di parlare… ci baciamo… il ristorante può attendere ancora per un po’.

Leave a Reply