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Racconti Erotici Etero

pericolose sensazioni

By 20 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

pericolose sensazioni.

la sentenza non lasciava scampo; Sig. Dino le conviene fare un enteroclisma o la sua costipazione può trasformarsi in un blocco intestinale! Può andare da un infermiera se trova scomodo farselo da solo, ora che ci penso, la sua vicina di casa Emma Derigis fa l’infermiera anche a domicilio, ora le scrivo la prescrizione, lui guardò il medico con sguardo basso e rispose: lasci chiederò a Emma di farmi quella cosa lì !
Salua il medico sconsolato e ritornò verso casa triste triste. Dino vive da solo, 40 anni , il classico bancario, sempre vestito bene, pettinato, profumato, tutto precisino ma con le donne timidissimo e molto molto vergognoso con tutti!

Arriva a casa e salendo le scale vede Emma uscire sulla balconata a stendere il bucato, rallenta il passo e pensa come chiederle la prestazione infermieristica, una fitta alla pancia lo fermara ad un metro da Emma , attende qualche istante per far passare la fitta, Emma lo salutò inaspettatamente! Buon giorno Dino come va? Lui sorride, poi con voce un po tremolante: scusi Emma se la disturbo, ma sa …… il dottor Gastazzi mi ha prescritto un …… ho l’intestino bloccato e lui mi ha detto che lei fa l’infermiera anche nel dopolavoro…
Emma: si Dino! ci mancherebbe se posso aiutarla! Deve farle un clistere in sostanza?
Dino: s……ì il dottore dice enteroclisma penso sia la stessa cosa vero?
Emma lo rassicura: è la stessa cosa! Non si preoccupi! Ma possiamo darci del tu? Tra giovani?
Dino accetta e concordarono l’appuntamento in casa di lei dopo 30 minuti.

Lui entra in casa sua, praticamente la porta accanto; va in bagno a lavarsi meticolosamente le mani, come ogni volta di ritorno dal medico, poi pensando al clistere entra in ansia, la cosa lo preoccupava parecchio, decide di farsi una bella doccia bollente per sentirsi pulito e rilassarsi un attimo; la sua mente ha bisogno di tempo per prepararsi a situazioni del genere.

L’acqua bollente scende dal docciolo per 20 minuti, Dino esce dal box doccia, si asciuga e si veste.

Dopo 30 minuti esatti, non un secondo di più, ne uno meno Dino esce di casa, suona il piccolo campanello bianco di Emma, TRRRRRRINN il vecchio suono tipico di una cinquantina di anni fa si sente in tutto il cortile! lui si gira e scruta tutte le porte e le finestre per vedere se qualcuno lo ha visto! L’attesa è lunga, la porta finalmente si apre; ‘entra pure, scusa se ho tardato ad aprire ma stavo mettendo la soluzione nella peretta, prego accomodati pure, ho già preparato il lettino nell’antibagno.

La casa è modesta ma ben arredata, stile moderno, dalla porta si vede quasi tutta, il soggiorno con angolo cucina, a sinistra la porta della piccola camera da letto e a destra un antibagno, dove appoggiato al muro vi è il classico lettino del dottore ed una piccola panchetta sul lato opposto, poi la porta del bagno; Dino scruta tutto! minuziosamente soddisfatto dell’aria di pulizia che non le lascia dubbi! Emma è ordinata e pulita come dev’essere un infermiera secondo il suo stereotipo! Lei si accorge del suo curiosare e domanda: ti piace la mia casetta?
Dino: si, si è proprio carina sai!
Emma: senti vuoi un caffè, una birra, una fettina di torta? sdrammatizziamo? O preferisci farlo subito? Ti vedo teso, rilassati dai!
Dino: no preferirei fare prima la cosa, poi se mai, accetto il tuo caffè con torta molto volentieri.
Emma: mamma mia non ti mangio mica sai? vai pure al lettinoe preparati! ma che tipo che sei! Uno imbarazzato come te non l’ho mai visto!

è da tempo che la esile infermiera trentenne non ha fidanzati e ultimamente è veramente assatanata più che vogliosa sessualmente; guardando Dino spogliarsi gli si illuminano gli occhi! Uno spettacolo inaspettato! i suoi capezzoli si inturgidiscono e pensa’ il bancario è veramente ben dotato! cazzo! E che cazzo! Un coso così non l’ho mai avuto a disposizione! Mamma mia che ben di dio’

Poi uno strano pensiero incominciò a frullargli per la testa ‘chissà se riesco a farlo eccitare?’ e la sua parte sadica pian piano prende piede ‘se gli aprissi un po’ quel sederino? Sicuramente è bello stretto! Si si! stavolta mi levo un soddisfazione! metto la cannula vaginale alla peretta, quella di sicuro si sente! Eccome se si sente! Ti inculo caro mio! se non ti posso avere almeno ti penetro come si deve! ‘ lei sentiva un strano senso di potere addosso, sorrise.

‘ sdraiati sul lettino ,fianco sinistro e sedere bene in fuori!’ disse a Dino mentre con la peretta in mano si diresse in bagno a cercare la grossa canula vaginale da apporre sopra al tradizionale beccuccio, mentre inseriva lentamente la cannula la lingua ripassava le sue sottili labbra, si stava già pregustando l’introduzione nello stretto foro di carne!

Emma uscedal bagno, prende con una mano la natica di Dino e la spinge bene verso l’alto per ben scoprire l’ano, vi appoggia la grossa cannula e dice: spingi in fuori come se devi andare di corpo e fai un bel respiro! Dino spinge e mentre prende fiato si sente penetrato lentamente, gli scappa un : uhhh mamma! La cannula entra prima fino in fondo, poi arretra un pezzettino compiendo una mezza rotazione prima a destra e poi a sinistra, di nuovo viene spinta inesorabilmente fino in fondo.

Emma ha lo sguardo sadico, stringe le gambe soddisfatta del fastidio arrecato al paziente, sente le mutande inumidirsi , è arrapatissima ma lui non lo sà! Incomincia a schiacciare lentamente il grosso schizzetto poi con voce calma, quasi sensuale le comunica la composizione della peretta: ora ti sto iniettando acqua e glicerolo, serve per ammorbidire la massa fecale, poi, …..lunga pausa di silenzio, quando sarai andato la prima volta a scaricarti, ti farò un enteroclisma per eliminare gli eventuali residui.

Dino incomincia a sudare freddo! avverte non solo un grosso fastidio all’intestino ma anche uno strano senso di piacere, fa di tutto per non pensarci ma la cosa nel suo sedere ogni tanto si muove e stava facendogli uno strano effetto, un effetto che non avrebbe mai voluto avere! soprattutto in presenza di un’estranea! seppur carina ma! per lui sempre estranea!

La peretta dura parecchio forse 5/6 minuti, lei solo di tanto in tanto inietta un pò di soluzione tenendo lo sguardo lì, sul grosso cazzo che lentamente si stava gonfiando, al termine della peretta la punta della cappella è quasi completamente scoperta dalla rosea pelle.

Emma estrae lentamente la peretta dalle sue natiche soddisfatta della tortura , poi , un lampo di genio le illumina la mente! ‘Dino girati a pancia in su io arrivo subito!’ Gli dice entrando in bagno; lui si gira e si copre con le mani il grosso pene vistosamente ingrossato, il suo volto è rosso paonazzo, sudato, le mani gelate, chiude gli occhi per non vedere! per pensare a qualcosa che gli fa perdere quell’eccitazione che lo stà sputtanando davanti alla sua vicina.

Emma torna con l’elettrostimolatore che usa solitamente con programma anticellulite, mette la potenza al massimo e appoggia i quattro tamponi sull’addome del pover uomo, sposta le mani di lui che coprono il pene ed accende l’apparecchio! Dino spalancasubito gli occhi, balbettando: mmmmm ma ma a cosa serve? Sta cosa?
Emma: a stimolare l’addome! Rilassati, vedrai che a breve ti verrà un forte stimolo di evacuare, ma io ti tratterrò per un po’, così ti poi liberi meglio!
lo sguardo di lei è sempre fisso sul grosso uccello che, come lasciato libero dalle mani, si mette subito sull’attenti, bello perpendicolare!

Dopo una ventina di secondi il ritmo delle microscosse dell’ elettrostimolatore incominciano a far scattare per riflesso con dei piccoli movimenti anche il grosso pene, ormai durissimo; Dino sente i crampi alla pancia e le fitte del pene che sta per eiaculare, sono più di 15 giorni che non si masturba! Non riesce più a trattenere l’orgasmo, è eccitatissimo! è senza via di ritorno, se ne rende conto e prende coraggio rivolgendosi all’infermiera con tono deciso : Emma scusa ma devo assolutamente andare al ……… si blocca un attimo, mentre trema come una foglia emette un: scusa, scusa, scusa per…… il cervello di Dino si spegne completamente, il suo corpo si irrigidisce! trema tutto e l’uccello dopo l’ennesima scossa dell’elettrostimolatore agli addominali spruzza per aria un fiotto di sperma! lei non resiste, prende la grossa verga in una mano, la stringe con forza e se la infila subito in bocca, lo sperma caldo con violenza incomincia ad uscire senza più fermarsi per quasi 30 secondi, Emma con una dolcezza e una sensualità mai vista tiene la grossa verga nella sua piccola bocca aspirando e ingoiando tutto il liquido seminale da lui espulso in tutte le sue contrazioni

Dopo un paio di minuti Dino le ripete: Emma ti prego! me la sto per fare addosso fammi andare in bagno! Ti prego, amore! La parola amore suona dolce alle sue orecchie, le sorride, lentamente si toglie il grosso uccello dalla bocca leccandolo dolcemente poi, sottovoce : vai pure caro, quando hai finito facciamo la seconda parte!

Dino lentamente scende dal lettino ed entra nel bagno, come si siede sulla tazza non ha nemmeno il tempo di pensare, una scarica mortale passa dal suo sedere e lo tiene inchiodato sulla tazza per parecchio tempo, poi finalmente le fuoriuscite terminano, si fà un bidè e guardando il suo grosso cazzo ancora duro sorride compiaciuto dell’accaduto; apre senza timori la porta del bagno ed esce; la sua timidezza è scomparsa!.

Emma lo aspetta, lo fa stendere a pancia in su sul lettino, infila la sonda rettale del sacco dell’enteroclisma nel suo sedere senza complimenti ed apre il rubinetto, la soluzione dentro la sacca lentamente invade l’intestino di lui. Lei si leva la piccola gonna e le mutande, sale sopra Dino mettendosi in ginocchio, con una mano prende il grosso cazzo e lentamente se lo infila tutto dentro gemendo di piacere, lo sente enorme, duro, caldissimo, le sta letteralmente aprendo la vagina! è così grosso che il piacere si mecola col dolore! Se lo infila lentamente tutto fino, poi sempre lentamente incominciò a salire e scendere, pochi movimenti e Dino sborra per la seconda volta, una figa così stretta non l’aveva mai sentita! Emma noncurante continua a muoversi fino a raggiungere l’orgasmo.
Senza far uscire l’enorme stantuffo si sdraia su di lui baciandolo in bocca con la lingua, il bacio dura parecchio, fino al momento in cui, Dino risente per l’ennesima volta quella sensazione incontenibile di chi sta per farsela addosso, la sacca del clistere è vuota da un bel pezzo e l’acqua nell’intestino ha fatto il suo dovere ! Lei lo lascia andare in bagno invitandolo poi a raggiungerla a letto per il bis! Dopo una mezzora la raggiunge, vuol renderle pan per focaccia, la cavalca con furia e dopo averla fatta venire, la gira e le apre il piccolo culetto ancora vergine! Lei resta senza fiato, alibita, paralizzata! fino a sentire Dino gridare ‘sbooooorro’ poi, finalmente, il grosso cazzo libera il piccolo ano completamente dilatato.

Dino dovette ripetere l’esperienza anche per i due venerdì successivi, peretta ed enteroclisma con relativi …….. insomma, lei le aveva detto che per funzionare la terapia doveva essere ripetuta almeno 3 volte! E chi avrebbe rinunciato a tale divertimento? Alla salute non si comanda!

Pietro.

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