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Racconti Erotici Etero

porcheggio vietato

By 4 Gennaio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

MULTA PER PORCHEGGIO VIETATO- EMANUELA

Decidere di avere una storia con emanuela non fu difficile, basto’ una breve frequentazione, qualche sguardo prolungato un po’ birichino, sorrisetti e intese; per un abboccamento ancora meno – la prima volta che lo decidemmo soli in ufficio basto’ accostare la porta e via con la lingua e le mani. Concludere, o meglio iniziare al meglio la cosa , portarla avanti nel dettaglio concreto , fu molto piu’ complicato. A parte che eravamo accoppiati, lei sposata con figli fuori citta’ e vabbe’.. c’erano i nostri orari balordi che non si incrociavano mai. Lei lavorava all’alba e se ne andava presto, io entravo in ufficio tardi e uscivo tardissimo’. Anche logisticamente era un problema per le nostre bisogna: dopo aver provato invano a pomiciare in campo neutro tra le rispettive sedi di lavoro, nell’ordine in : spiazzi di cantieri in costruzione ‘ parcheggi di scambio auto/pullman,- pensilina stazione di pendolari – giardinetti del centro – e collinette spazzate dal vento, trovammo alfine la giusta location.
Sede di ufficio della stessa ditta,a meta’ strada da entrambi, primissimo pomeriggio, appena dopo la sua uscita appena prima della mia entrata.
In fondo, eravamo in orario d’ufficio e dentro al nostro posto di lavoro, tutto come da statuto dei lavoratori, no?
Vado a prenderla in auto, rapidissimo trasporto, facile parcheggio in un sabato afoso. Giunti in un ufficio al secondo piano, libero in un corridoio non disabitato’ maniglia bloccata, tv a discreto volume, e procediamo con una certa urgenza visti gli arretrati e la situazione.
Senza neanche spogliarsi, gonna larga non cortissima , lei si accoccola su di me .
Un po’ soprappeso ‘quanto bisogno di consumare energie!!!- non e’ che mi pesa .. mi sta sul cazzo una tipo la valeria marini prima delle diete, ma non mi gusta molto, la voglio parecchio e da tempo e poi in una situazione ‘ porta chiusa, corridoio non disabitato mugolii non liberi- che richiede e stimola altri tipi di approccio-‘ la tiro via non senza fatica dalla poltrona girevole, la sbatto sulla scrivania alla pecorina classica poggiandole le tette liberate nude sul ripiano appena sgombrato e la prendo da dietro infarcendola per bene , sollevata la gonna fino alle spalle e spostando via le mutandine’.
La intorto per bene, ma alla fine non posso rinunciare alla tanto agognata visione dei suoi meravigliosi e un po’ stupiti occhi verdi, fissi nei miei mentre mi succhia timidamente il cazzo’

io, altro che timido, gli occhi suoi glieli ho ricoperti di sperma senza pieta’ e come da abitudine.

Tutto ok anche se lei parecchio imbarazzata, si da’ una sommaria ripulita nel bagno aziendale e ed eccoci riuscire nel calore pomeridiano, dopo timbrata di cartellino e pacca sul culo piu’ o meno pubblica. ‘arriviamo alla macchina, sola soletta nello spiazzo e’ multone da divieto di sosta ‘ per zona blu o pedonale o checazzoneso’ ahh ecco perche’ non c’era proprio nessuno’ ohh mi dispiace te la pago io ma figurati’ ho concluso magnanimo io.
Non volevo imbarazzarla oltre’
Anche perche’ facendo i conti’. Emanuela m’e’ costata circa 68 euro e 50′
Beh, da autentico gentiluomo posso dire che li valeva tutti’.

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