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Racconti Erotici Etero

Prima Mossa

By 12 Maggio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Lei è Stefania una ragazza giovane, che frequenta ancora il liceo, castana occhi azzurri, un fisico decisamente perfetto, nella sua taglia di regiseno una terza abbonadande e il suo sedere a mandolino, che richiama in ogni suo movimento maliziose fantasie. Io sono un giovane scrittore di racconti, io un pò più grande di lei, moro occhi scuri un fisico asciutto, anche se non perfetto. Ci siamo conosciut in una chat, e ora lei affolla le mie fantasie!

Stasera ho potuto incontrarla, dopo molti preliminari e molte mail, sono riuscita a convincerla a uscire a cena con me. Quando l’ho vista, sono rimasto senza fiato, mi aveva detto che si vestiva sportiva, invece quella sera indossava un abitino rosso con una gonna appena sopra il ginocchio con un taglio a 45 gradi che metteva in mostra le sue perfette gambe, un paio di tacchi rossi, abbinati al vestito, e un coprispalle bianco che non copriva però la generosa scollatura del vestito, che lasciava poco all’immaginazione. Capelli sciolti e ben lisciati, e i suoi occhi azzurri brillanti. Io in confronto non ero per nulla vestito bene, pantaloni di vigogna e una camicia.
Andammo a cena in un posto molto carino, si parlo di tutto, da quello che ogniuno di noi faceva e cosa ci aveva spinto a leggere racconti in internet, cosa speravamo di fare e cosa ci piaceva. L’atmosfera e calda e carina, quando gli chiedo,
R:” faresti una cosa per me?”
S:”certo, se posso”
R:” mi daresti le tue mutandine?”
Intanto le nostre mani si erano gia intrecciate da un pò.
S:”ma qui? in mezzo a tutti?”
R:”qui sarebbe fantastico! vuoi andare in bagno?”
Lei, mi guardo negli occhi fece cadere  il tovagliolo a terra e mi disse,
S:” me lo puoi raccogliere tu?”
Abbassandomi per andare a recuperare il tovagliolo, lei scavallo le gambe e mi offri una stupenda vista, sotto la gonna non indossava le mutandine.
Rialzandomi lei mi sorrise, dicendomi.
S:”Avevi sognato, nei tuoi racconti che dovevo essere senza slip! penso che questo possa essere il giusto modo di ripagare i tuoi sforzi”
Se la mia eccitazione era già inebriata dal suo CK, ora era proprio su di giri.
Continuammo a parlare fino a quando, avvicinandoci uno all’altra per futili motivi le nostre labbra si incontrarono e ci baciammo in un lungo bacio appassionato.
Le nostre lingue si incontrarono in un dolce e passionale bacio…era tempo di andare.

Uscimmo dal locale, e ci incamminammo in una via alberata, non troppo illuminata, fino ad arrivare ad un parco frequentato da coppiette,  percorso un pezzo di strada ci sendiamo a una panchina.
Lei mi guarda e appoggia una mano sui miei pantaloni,
S:”sembra che ti eccito anche dal vivo! e non solo per scritto”
R:” non sai quanto,”
e dicendo questo una mia mano passa sotto la gonna, passa sulle cosce e lenta risale per esplorare l’intimità della ragazza. Lei dischiudendo le gambe lascia passare la mia mano, la trovo calda ed eccitata, lei si morde un labbro percependo il mio tocco lieve che la prepara a una lenta masturbazione, la sua mano si fa più decisa palpa il mio arnese con voglia, come per capire le dimensioni e la consistenza.
le mie dita diventano due poi tre, lei allarga le gambe e si gode il mio massaggio, poi mi sbottona i pantaloni, e lo libera. Si ferma e lo stringe nella sua manina, le sue dita affusolate lo esplorano, vedo un sorriso malizioso sulle sue labbra, lo inzia a massaggiare con la mano, poi si abbassa e con la lingua inizia a leccarlo per poi assaporarlo tutto nella sua bocca. Lecca e succhia veramente bene, avvicino alla bocca la mia mano e sento il suo odoro, dolce e delicato, intanto con l’altra mano le dò il ritmo, lei diventa sempre più vorace. Assapora il sesso del suo fan con voglia e abilità, leccando e torturando la cappella con lingua per poi riaccoglierlo nella sua bocca, sembra che conosca ogni millimetro e sappia esattamente dove far scorrere la sua lingua per dare il massimo del piacere. La mia mano intanto alza la gonna, offrendo al mondo una visione paradisiaca del suo perfetto culetto, con un dito gioco sul suo ano, e poi piano inizio a infilarlo dentro, lei sente che la sto violando li e la cosa la eccita di più, infatti aumenta il ritmo, poi con un altro dito la penetro davanti per dargli un doppio piacere, dopo interminabili minuti di questo godimento, lei si alza mi bacia con passione e mi dice
S:”mi hai fatto eccitare con quello che scrivi, e ora mi stai eccitando ancora con le tue mani, fammi vedere se sai fare alto”
non rispondo la faccio salire in braccio a me, a cavalcione, prendo la base del mio pene e inizio a passaglierlo lento dal clito alla vagina, lentamente lei si gode ancora questa masturbazione, quando mi guarda con uno sguardo di disappunto, io lascio entrare la mia verga dentro di lei, lentamente entra è bagnata e calda un fuoco che dischiudo, lo lascio entrare piano per fare in modo che Stefania si possa gustare ogni centimetro che gli sto dando.
Un gridolino esce dalle sue labbra che stronca baciandomi con passione, io non resisto, inizio un potente andirivieni sopra di me, alternano una forte stretta sul suo culo a toccate decise sul suo seno. I suoi capezzoli vogliono forare il vestito e io li libero per torturarli con la lingua, e a questo punto Stefania si lecca un dito e lo infila nel suo culetto, mentre la prendo con forza mi sussurra all’orecchio:
S:”se qualcuno ci vede ora? mi stai facendo morire!”
Ioaumentando il mio ritmo gli ribatto,
R:” se qualcuno ci vede, si masturbera come abbiamo fatto noi due, immaginando questa scena per tanti giorni!”
mi zittisce con un bacio, poi si stacca e si alza, si guarda intorno quasi spaventata, poi mi da le spalle e si siede su di me, mentre lo fa le tengo i fianchi, e puntando il mio pene violo anche il suo invitante ano. E stretto, non penso che abbia mai goduto li, lo stringe e io spingo per passare ed entrare in lei. Si apre poi completamente lasciandosi penetrare dal mio focoso membro.
Quando l’ha tutto dentro, Stefania rimane immobile un attimo come per gustarsi il momento, si porta una mano alla bocca e poi giù tra le gambe, e io inizio a farla salire e scendere dalla mia asta. La stringo per i fianchi facendola salire e scendere, mentre lei con una mano si tortura il clitoride e la passerina, e con l’altra si tappa la bocca mordendosi un dito. Sento che il suo ritmo aumenta e io faccio lo stesso, quando emette il primo gemito di un orgasmo imminente tutto il mio animo sembra essere richiamato da lei, e veniamo all’unisono godendoci ogni istantete di questo lunghissimo orgasmo.

Non sono passate che poche ora da quando ci siamo lasciati dopo la cena, una notte in cui ho riposato veramente bene, soddisfatto di averti dato un grande godimento.
Mi arriva un messaggio, “Cosa fai oggi? io sono a casa da sola, passi!? Stefania” leggerlo mi eccita e mi fa pregustare cosa puoi avere in mente.
Ti rispondo che sto arrivando, arrivo al portono di casa tua, aprendo mi immagino cosa potra procedere questo pomeriggio, salgo le scale ed ogni gradino mi torna in mente una scena della sera prima nel parco, arrivo al tuo pianerottolo mi guardo a destra e a sinistra, non c’è nessuno la porta si apre, ed entro. Mi chiudi la porta alle spalle e mi abbracci io mi giro e ti bacio, un bacio lungo e appassionato, mentre lo facciamo mi tiri lungo la casa, quando ci stacchiamo dal bacio di benvenuto siamo nella stanza matrimoniale, mi dici
S:” ti piace la stanza dei miei genitori?”
mi guardo intorno di fronte al grande letto c’è una porta finestra con le tende aperta che fa entrare la luce del sole, sbircio e vedo che a poche decine di metri ci sono altre case, con altre finestre con le tende tirate. Non faccio in tempo a rispondere che la camera è carina, che mi stai di nuovo baciando. Le mie mani corrono sul tuo corppo, come per volere constatare che sei reale, le tue mani passano sul mio corpo, e mi inizi a sbottonare la camicia, io faccio lo stesso con la tua. Tu prendi la mia cintura e la apri, mentre io libero i tuoi seni pieni e sodi dal reggiseno. Ti faccio girare e ti abbraccio facendomi dare le spalle, tu sei davanti alla finestra, se qualcuno si affacciasse ora ci vedrebbe, ma sopratutto si godrebbe lo spettacolo dei tuoi seni sotto la luce del sole. Le tue mani si allungano dietro la schiena per slacciarmi i pantaloni, io intanto con una mano torturo i tuoi capezzoli e con l’altra apro i tuoi jeans le mie mani scorrono sul pizzo dei tuoi slip. Poi entro più deciso e trovo il tuo sesso già bagnato dai tuoi umori. I tuoi Jeans cadono e il sole illumina il tuo inguine perfettamente depilato, la mia mano esperta ti sta dando piacere, me ne rendo conto perchè ora tu stringi con forza il mio pene. Voglio sentire il tuo sapore sulle mie labbra, mi inginocchio dietro di te e tu ti appoggi alla finestra, i tuoi capezzo sentono il freddo del vetro e il tuo corpo il calore del sole primaverile, poi la mia lingua riporta la tua mente a uno stato di eccitamento sopraffine, entro e esco da te con calma ma estrema decisione. La mia lingua ti espolora dal clitoride al bucchetto, in quella posizione ti senti inerme ad ogni situazione, la tua mente si affolla di pensieri, ‘cosa succederebbe se arrivassero i miei genitori? Se qualcuno si affacciasse alla finestra?’ nello stesso istante, mentre formuli questi pensieri, senti esploderti dentro un orgasmo sconvolgente. Non pensavi che fare sesso li ti avrebbe eccitata in quel modo, mentre il tuo orgasmo scema e la mia lingua rallenta guardi fuori dalla finestra per capire se qualcuno guarda, non vedi nessuno anche se ti senti osservata, ma questa sensazione ti fa ancora di più eccitare.
Ti giri verso di me mi fai stendere sul letto, e poi mi vieni sopra a 69, tu hai il tuo culetto puntato verso la finestra, la tua bocca avvolge il mio pene e inizi a leccarlo con decisione e maestria come per incitarmi a leccarti ancora con più decisione, io aiutato dalle dita inizio a farti godere nuovamente, di tanto in tanto ti alzi e con viso eccitato guardi fuori dalla finestra. Ti prendo e ti metto a pecorina, ora i nostri corpi si uniscono, se qualcuno potesse guardare dalla finestra, ci vedrebbe uniti e poi potrebbe vedere il mio pene che entra e esce dalla tua vagina. Il posto in prima fila, rimane comunque il mio, che posso godermi i rimbalzi del tuo culo sul mio petto, spingi verso di me per farti penetrare da tutto il mio grosso pene. Ogni volta che affondo con più forza emetti un gemito e un gridolino, lo senti tutto e lo desideri di più. Continuiamo con ritmo e colpi sempre più profondi fino a quando il tuo respiro si fa più profondo, e non mi inciti a spingere con più forza, vieni per una seconda volta trascinando dietro il mio orgasmo.
Ti godi il calore del mio seme dentro di te, poi ti togli, e ti giri mi prendi il pene in mano e lo inizi a leccare per ripolire ogni suo centimentro, mi guardi poi guardi verso la finestra, come se tu fossi si cura di guardare qualcun’altro. Continui a leccare mentre il mio cazzo invece di scemare riprende vigore, sembri insaziabile oggi.  Lecchi con maestria, sembra che tu voglia girare un film porno, per me e per tutti i tuoi vicini, anche se guardando fuori dalla finestra non si vede nulla.
Ti passo le mani sulla testa e te la spingo a me, con forza erutto nella tua bocca un altro mare di sbora, che tu per non sporcare il copriletto dei tuoi genitori, bevi tutto…

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