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primo anno di università capitolo 2

By 11 Maggio 2020No Comments

Il giorno dopo ne vidi ne chiamai Andrea e franco, mi vergognavo pure a bussargli per chiedergli le scarpe, e dico solo le scarpe perché non avrei mai avuto il coraggio di chiedergli le mutandine.

Andai a fare qualche giro per Napoli per visitare la città e mi accorsi che parecchi ragazzi facevano i piacioni, passando davanti a un negozio di tatuaggi, mentre guardavo i disegni che ci stanno nelle bacheche laterali un tipo che credo sa il padrone esce sulla porta e mi chiese se avessi bisogno di aiuto, ma io risposi di no, che stavo guardando solo i tatuo, e lui mi chiese se avessi già un tatto, ma io dissi di no, e lui:

…ma sei troppo bella, un tatto su di te starebbe benissimo…sei di Napoli ?

Io:

…no, sono qua per l’università ma ancora mi devo trasferire, cioè mi trasferisco lunedì…

Lui:

…oh io allora sono Giulio piacere…

Io :

…io Sara, piacere…

Lui:

…quindi sara se sei qua per l’università ce li hai 20 anni vero?

Io:

…19, 20 li devo fare e tu?

Lui:

…io ne ho 32…senti Sara ti lascio il mio contatto se vuoi farti un tatuaggio oppure, magari andiamo a bere qualcosa dai anzi dammi pure tu un contatto…

E io:

…ma io il telefono mica te lo posso dare sai al mio paese io ho il ragazzo…

Lui:

…che fa? Che ci sta di male?…vabbò dami fb, ce l’hai fb?

Io:

…si ce l’ho dai, Sara Vitale…

Lui:

…allora ti mando l’amicizia dei che se lunedì ti trasferisci qua ti faccio conoscere un po napoli…

Lo ringraziai e andai via, come sono arrivata a casomai tolgo gli short, e la maglia ami metto in mutande e reggiseno sul divano, con il portatile, accedo a fb e vedo che ci stava la richiesta di amicizia di Giulio, lo accettata, e lui era già in linea, iniziamo a conoscerci meglio a parlare un po e parlammo tutto il pomeriggio, lui mi spiegò tante cose della città, e mi chiese di vederci subito se ero a casa perché lui aveva finito di lavorare, mi disse che mi portava a vedere scambia se volevo perché lui era di a, visto che avevamo parlato della serie televisiva di Gomorra, solo che io non potevo perché la sera avevo il treno per tornare in Calabria, visto che poi il lunedì mi sarei trasferita a Napoli, e lui ha cmq capito e non ha insistito, ma abbiamo continuato a parlare dei ragazzi della città del fatto che io sarei diventata una studentessa fuori sede, poi io gli ricordai che comunque sono fidanzata al mio paese, e lui mi disse:

…Qui lo dimenticherai il ragazzo credimi to fanno dimentico…

Io ;

…come me lo fanno dimenticare? ahahah…

Lui:

… eh si certo, vedrai la bella vita, Ragazzi bellissimi con moto auto denaro 100 donne, ci cadi pure tu credimi…

Io:

… quindi quando dicono che mi allargheranno la mente cosa intendono?…

Lui;

… qua vogliono tutti scopare, poi vedi che ti allargano…si mettono a 2-3-4 di loro e vedi cosa ti allargano poi ahahah

Comunque continuammo a parlare, poi a un certo punto chiusi la conversazione e mi resi conto che era tardi, mi sono vestita a volo, e sono scappata con il bagaglio verso la stazione, ma a parte la sudata e la corsa fatta non ho fatto in tempo a prendere il treno…

Telefonai a casa dicendo che avevo perso il treno e mia madre mi disse di non preoccuparmi di dormire un altra notte a Napoli he sarei partita il giorno dopo, mi sono prenotata il biglietto la mattina dopo alle 8 e sono tornata a casa, sudata per la corsa non vi dico, ero stanchissima, e mi misi sul divano con il portatile e rientrai su fb che erano ormai le 22:00, dopo un po chi era pure in linea? Giulio che mi chiese come stesse andando il viaggio, e io gli dissi che non ero partita che avevo perso il treno…

Come lui ha sentito cosi ha iniziato a insistere a vederci, pure per un caffè, ma io non volevo non mi andava e gli spiegai che comunque la mattina dopo sarei partita presto, e lui insistente:

…dai che fa? Muoviti un oretta dimmi dove sei che vengo a prenderti anche a stare sotto casa tua parliamo un po ci fumiamo una sigaretta dai tranquilla…

Io:

…ma sono pure senza trucco sono già a letto…

Tante furono le sue insistenze che pur di non sentirlo pigli dissi dove abitavo.

In meno di 20 minuti Giulio era sotto casa mia, io ancora mi dovevo vestire ero struccata, dovevo fare la doccia, e non mi andava di truccarmi, allora misi una pantaloncino, una maglia e le infradito, e scesi giu, pensando che anche se non avevo ancora fatto la doccia, comunque non avremo fatto tardi.

Scesa giu sono salita nella sua macchina e lui è partito, e io gli dissi che non mi andava di andare in giro in quelle condizioni, e lui mi disse di stare tranquilla che non andavamo lontano ma solo in un posto più tranquillo per conoscerci meglio.

Ha parcheggiato in uno spiazzale appartato, e iniziammo a parlare arrivando anche a confidarci cose intime, poi mi mise una mano tra le cosce e io la tolsi subito, e allora lui che fumava inizio a girare una canna, mi disse fumala che questa è buona ma io gli dissi che non fumavo, reduce anche dal fatto ella sera prima, e lui insistette dicendo che poi mi portava a scambia a farmi fare un giro per farmela vedere.

Ho accettato ho fatto due tiri, e gliela diedi ma lui disse che era tutta mia, e io disi che era pazzo che una canna intera non l’avevo mai fumata, ma lui disse che ci sta sempre una prima volta…

La cosa diventò talmente intima che, mi ritrovai lui addosso che mi baciava e la sua mano tra le cosce, mi disse:

…pure senza trucco sei bella sara…

Io:

…non dovrei Giulio sono fidanzata…

Ma lui come se non avessi detto niente, mi disse cercando di tirare il pantaloncino:

…alzati un po…

Lo feci e lui ha potuto cosi tirarmi giu il pantaloncino ora ero nella sua macchina scalza senza pantaloncino e con la maglietta con una sua mano nelle mie mutandine e mi sgrillettava mettendomi due dita in figa e lui:

…che bella fessa che tieni sarà…bella bagnata…

Tolse la mano dalle mie mutande e mi mise la mano in bocca, non avevo mai fatto una cosa simile mi vergognavo molto, e dissi che per questo nn volevo scendere, e lui:

…che odore forte sara…al paese tuo non usate lavarvi la fessa?

Io rossissima in viso dissi:

…per questo non volevo scendere perché devo ancora fare la doccia .

Mi abbasso verso di lui togliendosi il cazzo dai pantaloni, e mi disse:

…pure io mi devo fare la doccia ancora, fammi tu un bidet al cazzo dai succhia…

Io presi a succhiarlo, non so cosa mi stava succedendo in quei due giorni a Napoli, io non avevo mai tradito il mio ragazzo non ero io quella la, intanto lui mentre me lo metteva in bocca mi aveva messa un piede sul cruscotto della macchina in modo che mi restassero le gambe aperte e con 2/3 dita mi masturbava e sentivo di nuovo quel rumore di liquidi dalla mia figa, mi chiese:

…al culo lo prendi sara?…

E io:

…no sono vergine dietro…

Lui:

…e mo te lo sfondiamo a Napoli…

Dissi:

…sapessi il mio ragazzo come non vi può vedere a voi napoletani, non vi sopporta proprio…

E lui:

…lui ci tiene sul cazzo? E noi ci mettiamo la sua ragazza sul cazzo, un grande cazzo napoletano…a te non ti siamo sul cazzo vero? A te ti sfondiamo la fessa ah? Maiala? Ti piace il cazzo napoletano cessa…

Me lo mise nella figa e iniziò a spingere veloce e forte, rimasi con la bocca spalancata a dire piano, Io ansimavo mi stava scopando con forza ero rossa per quegli insulti ma ero bagnata, mi stava scopabdo senza preservativo, ero sotto a gambe larghe e lui sopra di me che mi scopava, ad entrato chiusi gli occhi e ho sentito una cosa bagnata sulla faccia, mi aveva dato uno sputo e con la mano me lo spalmava sulla faccia…

Mi disse:

…sai dov te lo faccio u tatuaggio? Ala fessa…ti scrivo cessa alla fessa…

Mi ha alzata le gambe alle sue spalle , ero scomodissima ma lui spingeva cosi forte che sentivo il rumore delle sue palle sbattermi contro mentre io ansimavo…ahhh ahhh sii Giulio mmm  ahhhh sto scomoda.

Poi mi ha cambiata posizione io sopra di lui mentre me lo dava tutto dentro sono saltata in aria, ho sentito un dito che cercava di entrarmi nel sedere, io dissi:

…no Giulio no nel edere no sono vergine non voglio…

E lui:

…e mica ti metto il cazzo ti infilo il dito cosi godi di più …

Mai in vita mia mi sono sentita cosi oscena mi teneva dai capelli con la mia faccia sulla sua e mentre mi scopava mi aveva infilato un dito nel sedere mo muoveva a uncino dentro il mio sedere io non ero abituata e per me era una sensazione strana, ma sentivo che colavo di continuo, poi mi arrivarono un paio di schiaffi sul sederete tolto il dito mi disse:

…non voglio sapere se è sporco lecca e basta…

Ho trattenuto il fiato e l’ho leccato, poi mi ha rimessa nella posizione di prima e mi ha sborrato sulla pancia dicendo:

…sara sara che chiavata che sei, mmm mamma mia che la prossima volta ti metto incinta sei troppo maiala…

Io:

…dai smettila, hai dei fazzoletti per pulirmi?

Ero piena di sperma sulla pancia, sputata in faccia e tutta bagnata e colata tra le cosce e lui disse:

…no sara queste cose non ne ho io, asciugati con le mutande o con il pantaloncino che mo ti riporto a casa…

Guardai dove erano le mutandine, tutte sporche dal tappetino della macchina sudicio, da bianche le mutandine erano diventate di vari colori, e neanche me le rimisi, mi misi i pantaloncini e la maglia che si macchiò dello sperma che avevo sulla pancia, avevo bagnato tutto il sedile della macchina, ero una disastro tutta sfatta, non trovavo una infradito, un disastro, era tardissimo, le 2 e mezza, mi riporto a casa che erano le 3, mi si era asciugato tutto addosso, lo sperma la saliva i miei lividi tutto, mi sentivo proprio puzzare, scesi dalla macchina con un infradito e un piede scalzo e mi piegai a cercare l’altra infradito mentre lui ridacchiava e mi diceva che ero un disastro:

…sara va lavati che nn profumi ahahah

E io ridendo:

…sei uno stronzo ahah…

Mi disse che come sarei arrivata lunedì mi doveva chiavare di nuovo, che ormai ero la sua maiala.

Sono salita a casa e mentre salivo mi pesava la coscienza per quello che avevo fatto nei confronti del mio ragazzo, ero distrutta, andai a fare una doccia, avevo la figa rossa, mi misi a letto e mi addormentai.

P.s. per qualsiasi commento sarvitale@libero.it

 

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