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Racconti Erotici Etero

Primo colloquio di lavoro

By 18 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

PRIMO COLLOQUIO DI LAVORO

Sono passate da poco le 12 e mezza di una giornata estiva calda e assolata. La strada polverosa della zona industriale è percorsa da diversi mezzi pesanti e sporadiche automobili.

Lungo la strada ci sono diversi fabbricati ma il posto sembra deserto di vita umana.  Arriva alla fermata del bus un mezzo pubblico quasi vuoto, ne scende una giovane ragazza  che indecisa si guarda attorno per capire dove si trova. Dall’altro lato della strada una giovane nigeriana con una corta maglietta e degli strettissimi shorts cammina sotto l’ombra di striminziti alberi. La ragazza scesa dall’autobus fa qualche passo lungo il fatiscente e  sconnesso marciapiede, con batticuore si gira di scatto perché l’autista di un autoarticolato che le transita accanto suona potentemente il clacson. 

Donatella, questo è il nome della ragazza, non capisce se è stato compiuto il gesto come avviso ad altri mezzi o era indirizzato alla ragazza africana , visto il suo succinto vestiario. La giovane fa poche decine di metri, oltrepassa un cancello semiaperto ed entra in un cortile, dove ha sede una piccola impresa di trasporto merci. Nel piazzale, dove sono parcheggiati due furgoni e un autocarro, la ragazza incontra due persone che stanno uscendo. Avviene un parlottio, infine uno degli uomini gli indica una porta a vetri, la ragazza non nota altro personale al lavoro. Si avvicina a quello che sembra l’ufficio di ricezione.

Apre la porta a vetro, ma anche qui all’interno non c’è traccia di esseri umani. Alla ragazza si presenta un ambiente anonimo. Con una scrivania piena di carte abbandonate e in disordine, con un computer e un telefono . Da una stanza vicina si sentono dei rumori e il parlare di una voce maschile.

Allora Donatella cerca di farsi notare:  – “E’ permesso, c’è qualcuno?” –   Non avendo risposta la ragazza si avvicina cauta alla porta aperta da cui proviene la voce. Nella stanza un bell’uomo sulla cinquantina sta parlando al telefono, lui la vede sulla soglia e gli fa un cenno si entrare, Donatella entra e aspetta che l’uomo finisca la conversazione curiosando con lo sguardo per la stanza.

Il tizio ripone lentamente la cornetta ed esamina la ragazza, lei è vestita con un leggero abito, fantasia di fiori:  – “Sono Donatella Ortolani” –  l’uomo continua in silenzio  ad osservare la giovane. All’improvviso ha come un barlume negli occhi:  – “La ragazza di mio nipote Gianluca… ma certo l’appuntamento era per oggi” –  l’uomo si alza dalla sedia e indica alla ragazza un piccolo divanetto appoggiato alla parete.

Donatella rimane in piedi, l’uomo si avvicina e amichevolmente allunga la mano, la ragazza la stringe.  – “Siedi pure. Io sono Michele Longhi, lo zio di Gianluca. Diamoci del tu. Scusa ma quanti anni hai” –  la ragazza prima di sedersi prontamente risponde:  – “Venti” – l’uomo ritorna verso la sua scrivania.  Osserva ancora la ragazza,  cercando le parole giuste da usare, Donatella è seduta sempre tenendo la borsa a tracolla:  – “Questo è un lavoro di contabilità. Si deve sostituire una persona con tanti anni di esperienza” –  prontamente aggiunge Donatella:   – “Ho dato la maturità in ragioneria da poco” – con un sorriso sornione l’uomo la guarda:  – “Già mi diceva mio fratello, eri la prima della classe!” –  il sorriso della ragazza e di timida modestia:  – “Forse la prima della classe è esagerato, me la cavavo senza problemi” –  L’uomo la guarda attentamente ancora in silenzio, Donatella sotto quello sguardo dimostra un po’ di nervosismo.   – “Sarò sincero. Non hai esperienza lavorativa, io non ho il tempo e la capacità di seguirti e insegnarti cosa fare..” –  sorridendo nervosamente Donatella lo interrompe: – “Ma io imparo presto, e cerco di migliorare sempre” –  anche l’uomo appare un pochino teso: – “Ne sono convinto ma..  questo colloquio non sarebbe neanche iniziato se tu non fossi la fidanzata di mio nipote” – la ragazza è delusa, l’uomo cerca di incoraggiarla:  – “Non perdi granché comunque. È un lavoro di un mese o due al massimo poi la signora Rachele tornerà dalla malattia e riprenderà il suo posto”-  Donatella insiste: – “Ma questa signora andrà presto in pensione e dovrà essere sostituita. Se a noi giovani non sono date possibilità come potremmo farci un’esperienza lavorativa?” –  Michele è favorevolmente impressionato dal carattere della giovane: – “In effetti, la signora è stata assunta da mio suocero, quand’era ancora vivo. Gli mancano veramente pochi anni per andare in pensione”- rafforzata da questa risposta la giovane si lancia in una provocazione: – “E cosa devo fare per avere il suo posto? Spogliarmi?”- Michele è incredulo a quello che ha sentito: – “Questa non è Cinecittà o la TV, non sei qui per avere una parte” – Donatella insiste: – “Se spogliarsi è insufficiente posso concedere di più” – Michele comincia a sudare freddo, lei che è seduta sul divanetto si alza in piedi, appoggia la borsa, comincia a  slacciarsi il vestito alle spalle e se lo toglie sfilandoselo dalla testa.

L’uomo è nel panico si alza e cerca di fermare senza molta convinzione la ragazza: – “Se entra qualcuno potrebbe non capire …”  Donatella si slaccia il reggiseno e ordina prontamente all’uomo di chiudere la porta a vetro dell’ufficio. Michele senza parlare esce dal suo ufficio e chiude la porta esterna. Quando ritorna Donatella è completamente nuda seduta sul divanetto, lui la guarda un attimo poi ritorna a sedersi dietro la sua scrivania. La ragazza è seduta con le mani che le coprono parzialmente il sesso mentre lasciano completamente libero alla vista il piccolo seno.

Lei parla risoluta: – “Voglio questo lavoro!” –  Michele scuote la testa senza riuscire a distogliere gli occhi da quel giovane corpo, la ragazza si scioglie i capelli che sono sul biondo, lunghi e ondulati. – “Che cosa aspetti … spogliati anche tu.” – L’uomo si alza dalla sedia, è in camicia per via del gran caldo ma non fa nessun gesto per togliersi i vestiti, allora Donatella s’inginocchia davanti a lui e comincia a slacciargli i pantaloni. Alza il viso e gli chiede: – “Hai un preservativo?” – lui scuote la testa, la ragazza si alza e prende la sua borsa la  apre, dando le spalle a Michele e offrendogli la possibilità di osservare anche il suo grazioso culetto. Donatella fruga un attimo nella borsa poi si gira con un profilattico in mano. S’inginocchia di nuovo di fronte a Michele e appoggia il preservativo sulla scrivania e finisce di aprirgli i pantaloni. Appena il pene dell’uomo esce allo scoperto, già semi eretto, lei se ne impossessa subito con la bocca in un delicato pompino.

La ragazza, con la bocca piena, di tanto in tanto alza lo sguardo malizioso ma anche delicato e dolce verso gli occhi di Michele per incrociarne lo sguardo. È lei che a un certo punto si ferma dal ciucciare e si alza in piedi fermando quel momento estatico per l’uomo. È ancora lei che impone i tempi:  – “Metti il preservativo! Adesso scopami” – Donatella si sistema sulla scrivania distesa sulla schiena tenendo le gambe piegate con i piedi appoggiati al tavolo stesso. Michele si è messo il preservativo si sistema tra le gambe della ragazza e la penetra immediatamente e profondamente tenendo un buon ritmo nei movimenti, lei tiene gli occhi chiusi per assaporare al meglio quell’istante, l’uomo la scopa e con la mano cerca anche di stimolarle la clitoride; Donatella con le mani si massaggia i seni, comincia a gemere.

L’uomo ha ancora la camicia sbottonata addosso, se la toglie sempre scopando la ragazza e alzando il ritmo, Donatella sente aumentare il godimento e amplifica i lamenti, la ragazza alza il bacino per permettere all’uomo di penetrare ancora più a fondo. Michele le prende le gambe e le sposta di posizione, una gamba se la appoggia sulla spalla mentre l’altra la allarga al massimo. La sua fica è stupenda, indifesa e bagnata, una pesca tutta da leccare con una rada peluria biondiccia come i capelli della giovane. Donatella sorride guardando Michele tutto impegnato in estasi a violarla: – “Cambiamo posizione, vuoi?” – una domanda cui l’uomo non risponde anche perché lei si alza subito dalla scrivania e si dispone dandogli le spalle ad angolo retto con le braccia appoggiate al tavolo; Michele appoggiando una mano sul suo fianco e l’altra sulla spalla comincia a stantuffarla da dietro con una cadenza veloce.

Dopo qualche attimo di questo movimento la ragazza si lamenta e si gira preoccupata verso l’uomo, lui si ferma dall’amplesso, tenendola per i fianchi estrae lentamente il suo cazzo dalla fica; con la mano le accarezza il candido sederino: – “Ti piace essere inculata?” –  Donatella è sempre piegata a novanta gradi con le braccia appoggiate alla scrivania, gira il viso verso Michele con una risatina nervosa: – “Non lo so!” –  Svelando così che la sodomizzazione è un’esperienza che non ha ancora affrontato.  Michele insiste: -“Vuoi che proviamo?”- Ancora preoccupata nella voce ma sempre rimanendo piegata sulla scrivania: -“Credo che la prima volta faccia male” –  Dicendole si aspettare un attimo Michele si allontana verso i bagni.

Donatella attende ferma nella stessa posizione, lui torna con il flacone del sapone liquido. Il suo cazzo è ancora in tiro, versa del liquido su di esso e lo massaggia, poi si avvicina al meraviglioso culetto di Donatella con una mano lo allarga e versa una certa quantità di sapone nella valle tra le due natiche. – “Oooh è freddo!” – esclama la ragazza ridendo ma inquieta. Michele con un dito cerca di forzarle il buchetto dell’ano, lei continua a sorridere ma è chiaramente preoccupata: – “Che cosa sto facendo?” –  è una domanda che pone a se stessa, l’uomo cerca di rassicurarla con parole gentili e affettuose. Donatella poggia la testa sulla mano pronta a sopportare un inevitabile dolore e lascia Michele armeggiare dietro di lei per allargarle il buchino. Lui con la voce tutta soddisfatta: – “Ecco tutto è pronto. Adesso provo a entrare … ok?” –  la giovane aspetta che Michele inizi la manovra. Lui tenendosi il cazzo con la mano appena si appoggia all’ano della ragazza, Donatella reagisce con una smorfia del viso e un gemito di dolore. Michele non si ferma e progressivamente entra nello sfintere della ragazza, lei chiude gli occhi e si morde le labbra. Quando è abbastanza dentro il culetto, l’uomo comincia a scopare con ritmo abbastanza elevato, Donatella respira con affanno e alcuni gemiti di sofferenza gli sono strappati, Michele la incula tenendola prima per i fianchi e poi per le spalle, le tira i capelli obbligandola ad alzare la testa, aumentando sempre il movimento della sodomizzazione.

Dopo poco l’uomo si arresta afferra per un braccio la ragazza e le impone di chinarsi davanti a lui. Si toglie il preservativo, lei lo guarda e capisce il suo intento, cerca di dissuaderlo scuotendo la testa, Michele insiste e lei controvoglia evidente aspetta la venuta in faccia. In effetti, dopo qualche secondo arrivano tre schizzi di sperma sul viso della ragazza, Donatella sorride forzatamente, l’uomo con un dito le toglie della sborra dalle guance e  la porta alla bocca, in pratica le impone di mandarla giù. La giovane esegue e pulisce il dito che le è introdotto in bocca e deglutisce anche se malvolentieri sorridendo ma tossendo subito dopo. Donatella scappa immediatamente verso i bagni mentre Michele rimane in piedi al centro dell’ufficio con il cazzo semi floscio e ancora colante di sborra.

Dopo una decina di minuti, ordinati e rivestiti, Donatella e Michele sono entrambi seduti sul divanetto. – “Allora siamo d’accordo, ti aspetto domani verso le otto per il tuo primo giorno di lavoro” –  Dicendo questo all’uomo viene spontaneo guardare l’orologio: – “I magazzinieri di solito tornano dalla pausa pranzo verso le due” –  Michele sistemandosi sul divano urta e sposta la borsa di Donatella, i due si guardano negli occhi: – “Ma tu tieni in borsa sempre dei preservativi o … hai prestabilito che sarebbe finita così?” –  La risposta della ragazza e un lungo sorriso enigmatico.

Michele non ha ancora compreso che in quel momento oltre ad aver assunto una nuova contabile si è procurata un’amante giovane da scopare o sodomizzare tutti i giorni lavorativi dell’anno, per meglio dire: per i prossimi tre mesi visto che Donatella per allora, si licenzierà per cambiare lavoro.

Dopotutto lei:  “IMPARA PRESTO E CERCA SEMPRE DI MIGLIORARE!”

FINE      

 

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