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Racconti Erotici Etero

primo giorno in grecia

By 26 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Emy:Arrivo all’albergo nel primo pomeriggio tutta trafelata e stanca delle ore di volo. Non mi aspettavo di trovare in Grecia questo caldo umido, fortuna che indosso degli shorts di jeans (ormai quasi senza cavallo, e con il culo e la patatina fuori, da quanto sono sbrindellati) e una canotta leggera. All’ingresso dell’albergo un bel ragazzo in divisa mi prende la valigia e mi accompagna alla reception, si presenta dicendo di chiamarsi Hektor (chissà a cosa ha pensato vedendomi).

Hektor: la vedo arrivare e già da come &egrave vestita capisco che tipo di donna sia. Ne ho viste tante in questi anni e me ne sono scopato almeno la metà di loro. Immagino già cosa si nasconda sotto quei jeans striminziti: di solito hanno una bella fica rasata che probabilmente adesso &egrave già desiderosa di essere scopata. Adesso voglio proprio vedere se mi chiederà di portarle i bagagli in camera. Se così fosse potrei fantasticare su di lei strada facendo in modo da farmelo venire duro così che una volta in camera possa vedere il mio tubo segnare i miei pantaloni bianchi…

Emy:Sorrido al concierge e concludo le pratiche del check-in. Salgo in camera con il ragazzo che mi ha accolta.

Hektor: Quelle così mi fanno un po’ arrabbiare di solito, sono le solite che siccome hanno qualche soldo non prendono nemmeno in considerazione l’ipotesi di arrangiarsi per la valigia…..e spesso, una volta in camera, nemmeno ti danno la mancia. In ascensore proverò a scambiare due parole ed a vedere di che pasta &egrave fatta.

Emy: il ragazzo ha una polo maniche corte bianca e ben attillata sul torace e sui bicipiti e dei pantaloni corti bianchi che definiscono un bel sedere e mostrano due cosce muscolose. Il ragazzo, biondo e abbronzatissimo, &egrave poco più alto di me. Parla bene inglese e in ascensore facciamo un po’ di conversazione. Si sofferma più volte a guardarmi il seno ma distoglie presto lo sguardo. E’ giovane e disinvolto e in un’istante la stanchezza del viaggio lascia il posto alla curiosità di conoscerlo meglio.

Hektor: ‘A giudicare dal maglioncino che indossa e dalle tette che ci stanno sotto questa non si fa mancare proprio niente e mi pare che non faccia nemmeno niente per nascondere quella quarta. Scommetto che prima che la saluti le vedrò i capezzoli spuntare da li sotto. Anzi…quasi quasi la metto alla prova e faccio finta di grattarmi la pancia per farle vedere il tatuaggio che arriva fino al mio cazzo e darle modo di vedere gli addominali.
Lo faccio ed ecco fatto che la sua coda dell’occhio mi guarda…ed i suoi capezzoli partono.
Ormai mi &egrave tutto chiaro. Devo solo entrare in camera poi me la gestirò sul momento…

Emy: Arriviamo al piano della stanza e dopo avermi fatto uscire dall’ascensore mi precede nel corridoio portando le mie valige. Mentre lo seguo da dietro posso ammirare ancora meglio il suo culetto sodo che si muove fasciato dai bermuda bianchi (sembra non indossare le mutande) e la schiena che si tende forte nel trainare la mia valigia. Entriamo nella stanza e sistema i bagagli, poi passa ad illustrarmi tutte le particolarità della camera.

Hektor: Bene, ci siamo. Adesso apro la porta e poi inizio a lavorarmela.
Metterò le valigie vicino alla finestra in modo che siano belle lontane e possa poi richiederle se ha necessità che gliele sposti vicino all’armadio.
Poi le farò fare il solito giro in camera, le mostrerò il bagno e, una volta sul letto, le aprirò le coperte come segno di cortesia. A giudicare da come mi segue e dai suoi capezzoli ancora accesi direi che questa situazione la sta eccitando.
Forse a questo punto &egrave bene se le metto sotto gli occhi il mio cazzo o meglio, il segno che questo lascia sui pantaloni. Per farlo potrei aprire il vano alto dell’armadio nel quale sono custodite le copertine che, in questa estate mite, potrebbero servirle. Per farlo devo stare in punto di piedi, alzare completamente le mani e la maglietta si alzerà. E’ una tecnica che aveva già funzionato con una russa che il giorno dopo mi aveva chiamato per prenderle le coperte e che qualche istante dopo era inginocchiata davanti a me con la mia cappella in bocca.

La mossa &egrave buona in quanto vedo che la nostra miss, con fare che lei crede distratto, pianta gli occhi sul mio cazzo. Penso che mi dispiace abbiano cambiato le divise quest’anno: con quelle dell’anno scorso, a vita più bassa, talvolta la punta del mio cazzo in erezione usciva dalla linea di cintura ed avrebbe potuto sembrare un simpatico incidente. Ad ogni modo vedo che le interessa molto più il mio cazzo delle coperte e la cosa mi piace. Farle sapere/vedere che ho un cazzo lungo e pronto a fotterla &egrave quello che volevo.

Emy: Mostrandomi i vari interruttori mi avvicino a lui e mi sfiora un seno, il cui capezzolo era turgido da un po’, con un braccio. I nostri sguardi si incrociano per un secondo.

Hektor: Bene, direi che adesso quello che dovevo fare l’ho fatto. Adesso mi manca solo di farle capire che se vuole essere scopata non ha che da farmelo capire. Il fatto &egrave che non so come fare ma, al tempo stesso, muoio dalla voglia di vedere quei due capezzoli dal vivo. Mi viene in mente una cosa che se ho capito chi ho davanti potrebbe dare il via alle danze oppure potrebbe costarmi il posto: guardando i suoi capezzoli le dico “se ha freddo qui trova i comandi del climatizzatore”. Era evidente che li dentro di freddo non ce n’era per cui, se &egrave troia metà di quel che penso, reagirà….

Emy: Ho capito che il ragazzo non &egrave ingenuo e che vogliamo la stessa cosa’ ‘mostrami come funziona’ gli dico avvicinandomi alla mascherina dei comandi appesa alla parete. Sento che mi si avvicina di schiena e appoggia il suo cazzo tosto contro le mie natiche, appoggiando anche i pettorali sulle mie scapole, allungando un braccio verso i comandi’ &egrave un abbraccio da dietro dolce e potente che mi accende di desiderio’ ha un buon odore di maschio e forse sento un po’ anche l’afrore del suo cazzo misto a quello della mia fica. Inarco un po’ la schiena e alzo il sedere premendolo ancora di più contro il suo grosso membro’ Sento le grandi labbra della mia fichetta strusciarsi contro il tessuto in denim e uscire di lato dal cavallo di quei minimi pantaloni. Il ragazzo si fa coraggio e infila una mano sotto la mia maglietta: sale fino al seno e ne afferra uno come se fosse un pompelmo da spremere. Lo afferra con forza e poi con il pollice e l’indice mi afferra il capezzolo e lo strizza forte’ all’unga l’altra mano sulla patta dei miei pantaloni e scopre che non indosso slip e che la mia patatina &egrave compressa contro il tessuto perché vuole uscire’

Hektor: come immaginavo la cagnetta non si &egrave fatta pregare. Poche hanno saputo resistere al mio cazzo e di questo, sono sincero, ne vado particolarmente fiero. Solo una, in passato, mi disse di no quando, trovandoselo in mano, fu assalita dai sensi di colpa verso il marito obeso che la aspettava in sala per la colazione. Ricordo ancora quella simpatica signora che, alla fine, fece di tutto per avere il mio numero di telefono e che si diverti, per i mesi successivi, a mostrarmi quanto si masturbava pensando al mio cazzo. Arrivò perfino al punto da mandarmi il suo intimo perché lo riempissi di sperma e glielo rimandassi….cose dell’altro mondo. Ad ogni modo quello che conta adesso &egrave che queste gambe siano aperte qui adesso e che il mio cazzo possa affondare in mezzo a questa fica fradicia.
Devo essere sincero, speravo se la tirasse un po’ di più. E’ stato fin troppo semplice. Però ben venga. Peraltro devo anche muovermi visto che tra dieci minuti qualcuno inizierà a chiedermi dove sia sparito.
Leccare questa fica &egrave divertente ma credo sarà più interessante scoparmi questa troietta e fare in modo che le rimanga un bel ricordo in modo che nei 7 giorni che farà qui le venga spesso voglia di chiamare il servizio in camera.
La sua fica &egrave la classica fica vissuta e si vede. le labbra sono belle grosse e pulsanti, la sua mano tra di esse mi fa capire che questa ha bisogno di essere stimolata bene, dentro e fuori. Credo che la mia lingua, per quanto sappia dove andare non le darà le soddisfazioni dei miei 23cm. Anzi, sai cosa ti dico? basta leccarla. Adesso mi alzo in piedi e vediamo come se lo gestisce ma soprattutto se il mio randello di carne le mette un po’ di timore…

Emy: Mi inginocchio ai suoi piedi e comincio ad avvicinarmi alla sua asta alta e dura: ha un cazzo grosso e scuro, lungo più della mia mano’ non ho mai visto un cazzo così lungo e grosso e il fatto che il ragazzo sia giovane mi eccita e mi spaventa, perché avrà un’energia inesauribile e mi frollerà per bene la carne’ lo accarezzo piano, massaggiandone i grossi testicoli, e mi avvicino a quel capolavoro con la bocca’ lo ingoio con desiderio e lo faccio sparire piano dentro di me’ lo sento godere forte e mentre mi muovo con avidità sul suo cazzo mi faccio scivolare via i pantaloni’ sono inginocchiata a novanta gradi e il mio culo si mostra in tutta la sua fierezza: Hektor allunga le mani e mi stringe le chiappe, mi tormenta il buchetto, gioca con le dita a esplorarmi, ne infila due, scopre che entrano senza fatica in quel bagno di umori’ mi stacco con dispiacere dalla sua salsiccia greca e mi stendo sul letto. Lui si alza un attimo in piedi e si denuda completamente: ha un fisico scolpito ma non esagerato, &egrave quasi glabro e svetta il suo cazzo duro con dei ciuffi di pelo biondo alla base’ gli faccio capire con uno sguardo quello che voglio e lui avvicina il suo bacino al mio fino entrando piano con in suo uccello dentro di me’ lo sento tosto e incandescente, mi apre piano, facendosi strada dentro di me’ un bel cazzo giovane e nerboruto mi sventra come una lama’ va su e giù con grande foga il ragazzo’ ha una gran voglia di fica il greco’ chiudo gli occhi e mi lascio andare mentre con le mani mi aggrappo alle sue chiappe e le spingo forte contro di me’ mi sento riempire mentre ansimiamo insieme’

Hektor: il mio uccello entra comodamente e si fa strada piano nella carne di questa bella puledrina. Per fortuna che almeno la punta arriva in fondo, credo all’imbocco del suo utero. Le sue piccole smorfie di dolore ad ogni mio affondo mi fanno capire che qualcosa sto toccando ma non capisco cosa. Di solito mi eccito molto a sentire la fine della fica delle mie donne ma con questa capisco che ci vuole altro soprattutto perché le sue unghie piantate nei miei glutei mi stanno facendo capire che se avessi un cazzo da 50 cm sarebbe ancora meglio.
Se penso che questa venti minuti fa era in reception a farsi portare le valigie ed adesso &egrave qui a gambe aperte penso che la vita talvolta &egrave davvero strana ma soprattutto che va goduta e vissuta fino in fondo. Mentre ci penso sorrido a pensare a quanti uomini si scoperà questa nei prossimi giorni, a quanti cazzi entreranno in quella bocca carnosa ed a quante grosse bevute di sperma non avrò la fortuna di assistere. Mentre ci penso mi dico che l’unica cosa che posso fare io &egrave castigarla per bene adesso e poi cercare di sfruttare al massimo i prossimi 7 giorni per godermi ancora qualche ora con lei.
Lei ormai ha gli occhi chiusi e pensa solo a farsi sbattere. Chissà, forse starà immaginando che a chiavarla sia un nero o chissà cosa, fatto sta che la sua fica &egrave ormai un fiume in piena nel quale faccio fatica a trovare godimento.
Come esperienza insegna faccio quindi apposta a scivolare fuori un paio di volte e mi fingo maldestro quando, per rimetterlo dentro scivolo un paio di volte sul suo buchetto di culo….

Emy: Il ragazzo &egrave pieno di energia ma la mia voglia di cazzo &egrave tanta’ in un secondo mi ha fatto dimenticare la stanchezza del viaggio’ sento le pareti del mio utero stringersi contro la sua asta ad ogni affondo’ e avvolgere la sua spada incandescente’ mi sta aprendo per bene’ e lo sento sfondarmi con forza la parete dell’utero’ lo guardo eccitata mentre mi scopa con quella forza che quasi mi spaventa’ mi lecco le labbra come una zoccola’ sento le sue mani forti e ruvide sul mio corpo soffice’ potrebbe spaccarmi da quanto va veloce’ mi sento una cosa sola con lui’ ogni tanto fa uscire il cazzo e sento che cerca di entrare dietro’ non sono nata ieri e capisco cosa vuole’ mi spaventa un po’ la sua energia e l’idea che possa essere più doloroso di altri cazzi’ il buchetto del mio sedere &egrave una rosellina tenera che ha sempre avuto bisogno di essere lubrificata per bene, anche se adesso mi sento colare umori dappertutto’ gli appoggio una mano sopra l’attaccatura del cazzo, su quegli addominali bassi così sexy e gli faccio capire che ho bisogno che si fermi un secondo’ mi guarda stupito’ capisco che era all’apice del piacere e forse l’ho un po’ contrariato’ mi guarda con un accenno di disprezzo e in un colpo solo mi solleva un po’ di più le gambe e il bacino e infila il suo bastone incandescente nel buchino delle mie chiappe senza troppo esitare, guardandomi negli occhi e dicendomi con orgoglio ‘godi troia!”

Hektor: non capisco se sono stato abile io o se anche a lei piaceva ma quel culetto che prima sembrava tanto stretto adesso sembra essere un posto decisamente più ospitale di quella palude depilata che ho scopato fino a poco tempo fa.
Devo dire che il tempismo &egrave stato perfetto visto che qualche minuto fa stavo per venire. Quando la punta sbatte contro qualcosa il piacere aumenta ad ogni colpo….e tanti colpi ravvicinati fanno si che il piacere diventi continuo. Credo che una decina di colpi sarebbero bastati per vedere uno dei miei lunghi fiotti inondare il suo corpo. Che poi, ad una così una venuta sulla pancia non rende giustizia. Questo tipo di donna si merita la venuta in viso, quelle venute che puntano dritte alla fronte e che poi colano fino a giungere ad una bocca che nel frattempo sta succhiando le gocce residue.
La mia cappella &egrave da sempre il mio punto forte. Bella, rotonda e grossa. Mi perdo sempre a guardarla con ammirazione quando finisce dentro un culo. Non so se sia per la mia passione smisurata per questa parte femminile o per il senso di dominio sulla donna che questa immagine evoca, fatto sta che quando la vedo incunearsi in un culo il mio cazzo si gonfia ancora di più e tutto diventa improvvisamente di burro.
La cosa meravigliosa &egrave che i suoi occhi mi guardano mentre il mio cazzo la incula e la smorfia di dolore che le attraversa il viso diventa il mio carburante. Per me una donna che stringe i denti mentre se lo prende in culo &egrave una donna che va premiata. Così affondo la cappella piano poi, una volta vista scomparire la sua corona, i 23 cm scompaiono dentro lei piano piano mentre lei sospira piano.
Così le prendo le ginocchia, le porto all’altezza delle sue spalle e da sopra mi godo lo spettacolo di un culo completamente aperto ed inculato.

Emy: Mi sento piena del suo cazzo e non posso fare a meno di mordermi le labbra per il dolore-piacere’ sento il mio buchino bruciare’ mi ha aperto senza pudore e mi sento ancora più aperta, con la fica slabbrata, per come mi ha alzato le ginocchia’ mentre mi lavora il didietro mi stantuffa forte e sogno segretamente che concluda presto’ sembra avere un energia inesauribile’ lo sento possente su di me’ potrebbe andare avanti per ore così ma mi sento stremata.. anche se piena di voglia di cazzo’ adoro fare ed essere una troia a letto’ e non mi importa se poi farà girare voci strane in albergo perché voglio divertirmi’ sento la sua grossa cappella pulsare’ il suo bastone si muove senza sosta dentro di me’ gli afferro il viso e lo bacio mentre continua a trapanarmi senza sosta’ stacco le mie labbra dalle sue e con un filo di voce gli chiedo di sborrarmi in faccia’

Hektor: Eccoci, ci siamo, a furia di pomparla in culo sento che mi sta nuovamente l’orgasmo. Come immaginavo si sta godendo il mio cazzo alla grande la vacca e, come le grandi vacche, adesso vuole anche che le svuoti le palle in faccia. Sembra mi legga nel pensiero ma soprattutto sembra che con questa si possa veramente fare di tutto. Non mi rimane che accontentarla allora.
Do ancora una decina di colpi ben messi a quel culo che ormai ha preso le forme del mio cazzo ed in preda ad un orgasmo lo estraggo. Il primo fiotto purtroppo le rimane in culo mentre con il secondo riesco a togliermi la soddisfazione di imbrattarle la faccia.
Il mio sperma &egrave denso e bianco. Cola senza fare troppi fili e scende piano su quel viso ancora truccato. Le si ferma sulle labbra dove arriva subito la mia cappella per essere pulita a dovere. Lei succhia un cazzo che fino a qualche istante fa le navigava nel culo come fosse un gelato e mentre i suoi occhi sono nei miei le chiedo quando potrò nuovamente vederla per scoparla…

Emy: Sento un fiotto di sperma invadermi dentro’ e in una frazione di secondo sento schizzarmi forte il viso con getti caldi e densi come yogurt’ che scende sul mio viso’ Hektor mi infila la cappella in bocca per farsela pulire’ il suo sperma &egrave dolce e pungente’ pizzica come la cannella’ la lecco con avidità e lo sento sussultare ad ogni colpo della mia lingua’ mi guarda con un sorriso e si stende sul letto accanto a me per tirare il fiato’ nonostante la sborrata e la tanta ginnastica ha ancora il cazzo duro e grosso’ a volte mi capita che una scopata mi faccia venire ancora più voglia’ e mi piace fare la zoccola fino in fondo, quando entro nella parte ho un po’ di difficoltà a uscirne’ specie se il partner &egrave un ragazzo giovane e forte’ Hektor &egrave steso accanto a me con gli occhi chiusi’ con mia e sua grande sorpresa mi rialzo e mi infilo di nuovo il suo cazzo in fica, nella mia posizione preferita a ‘smorzacandela”. Mi guarda stupito mentre gioco ancora un po’ con il suo cazzo ancora in tiro dentro di me’ lo sperma del mio viso scende sulle mie tette e alcune gocce le sento fuoriuscire dal mio sedere’ mi afferra il seno e me lo strizza teneramente’ sento il clitoride esplodere e muovendomi su e giù con il suo cazzo che ancora pulsa, anche se lo uso come un dildo’ mi muovo sinuosa e mi tocco anch’io le tette mentre cavalco quel palo di carne’ comincia a salirmi un orgasmo che mi esplode come una bomba atomica’.. Hektor &egrave un po’ stupito della mia ripresa’

Hektor: di solito quando riempi la faccia ad una ragazza il suo primo pensiero &egrave pulirsela. L’umiliazione prende sempre il sopravvento dopo l’orgasmo e, per esperienza, una donna con la faccia sborrata non ne va molto fiera. Però questa cagnetta &egrave diversa e, quasi come se non ne avesse preso abbastanza, mi rimonta sopra. Il mio cazzo pulsa ancora e come nel suo solito si riprende in fretta. Mi fa un po’ schifo vedere quella faccia piena di sperma che mi guarda mentre si dimena su di me. Sulle gambe sento anche il suo culo colare e questo mi indispone ancor di più. Approfitto della scusa dell’ora per togliere il disturbo. La scanso in modo quasi maleducato dicendole che devo assolutamente scappare prima che qualcuno mi venga a cercare. Si sfila dal mio cazzo mugugnando qualcosa che non ascolto, un po’ perché poco interessato un po’ perché quello che mi interessava lo avevo avuto.
Mi rivesto mentre il mio cazzo ancora bagnato inizia già ad attaccarsi alle mutande. lei mi guarda quasi schifata dal mio atteggiamento ma credo che il punto che più le fa male sia quello di essere li con la faccia piena di sperma, il culo e la figa usati a dovere ed un ragazzo che la lascia li sul letto come fosse una puttana alle quale hai dato 50 euro per soddisfare i desideri repressi.

Una volta vestito mi limito a dirle che se vuole in reception le basterà chiedere di me….

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