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Racconti Erotici Etero

Primo incarico

By 11 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

“Mmmmhhhh’e così questa sarebbe la sua programmazione didattica’.’
Il professor E. seduto in presidenza, ciglia aggrottate e monosillabi di perplessità, sta scorrendo velocemente i fogli che gli ho appena portato.
E’ un venerdì pomeriggio dei primi giorni di scuola….. che ora è chiusa per tutti, ma non per lui, l’unico rimasto a lavorare nell’edificio deserto. Io sono venuta apposta per consegnare al vicepreside, che è anche il mio tutor, una copia del piano di lavoro annuale perché lo controlli . Sono appena stata assunta come supplente annuale presso il prestigioso Istituto *******. E’ il mio primo incarico e ci tengo a presentarmi nel migliore dei modi, anche se alcune cose non mi convincono del tutto. Come la richiesta del prof E. di tornare al pomeriggio per portargli il lavoro e non farlo al mattino, quando sono già presente a scuola per le lezioni’o il rifiuto di accettarlo per e-mail’ma non mi pongo troppe domande: è molto influente presso il Capo d’Istituto, meglio non fare storie’

Si ferma su di un punto che non gli pare chiaro’mi alzo per spiegarlo e mi porto dal suo lato della scrivania.
E’ un uomo tra i trenta e i quaranta, sguardo severo dietro le lenti dalla montatura azzurra e modi gentili’.mi mette un po’ a disagio perché a volte mi guarda come se volesse spogliarmi con gli occhi’.ma è sempre stato inappuntabile e forse è solo una mia sensazione’

Nel chinarmi sul foglio forse mi avvicino un po’ troppo’lui gira la testa verso di me e si trova il viso a pochissimi centimetri dalla mia scollatura’un attimo di esitazione’chiude gli occhi e aspira il mio profumo’.io, imbarazzata, faccio per ritrarmi”troppo tardi!
Il suo braccio mi circonda la vita, mentre subito mi sbottona la camicetta’..appoggia il viso tra i miei seni, li libera dal reggiseno, li accarezza, succhia i capezzoli’io sono impietrita, dalla sorpresa e dall’eccitazione che subito si impadronisce di me’non riesco più a muovermi. Ho il cuore in tumulto, fremiti e vibrazioni percorrono il mio corpo’…e all’improvviso mi scopro irresistibilmente attratta da quest’uomo, che a malapena conosco…e quel disagio, che provavo, ora ha un nome, inconfessabile persino a me stessa: desiderio!

Poi le sue mani mi costringono con dolce fermezza ad abbassarmi ed io mi trovo inginocchiata tra le sue gambe.
Istintivamente gli apro i pantaloni e’provo una gran voglia di lui, del suo membro che si erge duro, caldo, pulsante’voglia di averlo tra le mani, di stringerlo tra le labbra, di assaporarlo, tormentarlo con la lingua, ingoiarlo, spremerne il succo fino all’ultima goccia’.
‘Prof’.ti voglio! ‘ penso.
Apro la bocca e lo sento completamente mio mentre affida alle mie fauci il bene più prezioso che ha’e su cui riverso tutte le mie cure’

‘ Monella’e sporcacciona!’ sussurra con voce roca, guardandomi mentre sono impegnata nel mio lavoro: risalgo dalla base verso il prepuzio, lentamente, coprendolo di baci, accarezzandolo con la punta della lingua, fino ad arrivare al glande che succhio con dolcezza, introducendolo in bocca, su e giù, avvolgendolo di saliva, insistendo sul taglietto’.dentro e fuori la bocca, stringendo le labbra ogni volta che entra, mandandolo sempre più in fondo, fino quasi ad ingoiarlo tutto.
‘Ti piace succhiarlo, eh?’ mi domanda ironico’ mentre mi bagno in mezzo alle gambe’.
Lo sento pulsare, ingrossarsi sulla lingua, lui accompagna col bacino i miei movimenti della bocca, ma’prima che arrivi l’orgasmo mi fermo e sollevo la testa.

‘ Continua! ‘ mi ordina.
‘ No!’ non voglio farlo godere ora, ho diritto anch’io al mio piacere e glielo dico.
‘ Bimba sporcacciona e ribelle’.meriti una lezione!’
Mi appoggia con il ventre sulle sue ginocchia, alza la gonna, abbassa il perizoma’.passano alcuni istanti di silenzio’sento che sta osservando i miei glutei, mentre con la mano sinistra mi stringe il seno’.poi la sua mano destra cala improvvisa sul mio sedere ‘una sonora sculacciata mi fa sobbalzare, più per la sorpresa che per il dolore’.
Tento qualche protesta, ma la mano ha già smesso di picchiare e sta massaggiando’.le dita si insinuano nella mia fichetta calda e umida, entrano ed escono traendone piacere’.chiudo gli occhi mentre nuove parole di rimprovero vengono pronunciate, ma con tono dolcissimo’.ed io mi sciolgo letteralmente, squirtandogli in mano’.

‘ Bimba sporcacciona e ribelle’.ma molto abile! Dove hai imparato a spompinare così?’
‘Col mio fidanzato’.’
‘ Ah sì? E poi cosa fai col tuo fidanzato?’
‘ Facciamo l’amore’.lui mi scopa”
‘ Ti scopa’.così?’
In un attimo mi ha sollevata, piegata sulla scrivania e penetrata dal dietro con un colpo che mi fa spalancare la bocca!
”.e’. ti soddisfa il tuo fidanzato?’ Chiede, mentre mi spinge il suo cazzo così in fondo che penso voglia farmelo uscire dalla gola!
‘Ssss’ìì” Rispondo tra un colpo e l’altro.
‘ Però oggi sei venuta da me ” Non sembra convinto della mia risposta, o forse vuole mettermi in difficoltà,
”. a farti sbattere!…. E non dirmi che hai ceduto alla violenza!’ aggiunge beffardo.

Basta parole’.solo il rumore del suo sesso dentro il mio, che lo accoglie bagnato e caldo, che si allaga sempre di più’. Solo il suono dei nostri respiri affannosi’sento il piacere che mi invade, mi sommerge, mentre lui continua a farmi sobbalzare ad ogni colpo’
Si succhia un dito e cerca l’altro mio intimo accesso’lo trova, lo massaggia’.accarezza, titilla, spinge’mette in tutti i modi sotto assedio il mio buchino, mentre continua a scoparmi la figa.
Ora il buchino si è arreso’il dito è entrato’.rovista”altre sensazioni mi stuzzicano, mentre un secondo orgasmo mi travolge’

Non mi reggo più, ho le gambe molli’ci spingiamo entrambi sul tappeto, il bel tappeto persiano della presidenza’.
Io mi corico, prona, lui è dietro di me e riprende col dito’che presto diventano due’.mi abbandono al nuovo piacere , quando sento che sta sostituendo le dita con il cazzo! Mi punta la cappella all’ingresso’mi irrigidisco, ho paura.
‘ No, ti prego! No’.lì non l’ho mai fatto’.!’
‘ Appunto, questa è una lacuna che devi colmare!’ e poi:
‘ Cos’è’hai paura che se ne accorga il tuo fidanzato?’ chiede sarcastico. ‘ Non preoccuparti : elastica come sei, non si accorgerà di nulla’al massimo gli avremo aperto la strada!’ conclude con una risatina.

E’ abile: spinge con dolcezza il suo membro, lentamente, lasciandomi il tempo di abituarmi. Solo un leggero bruciore accompagna la penetrazione.
‘ Rilassati” continua a ripetermi e nel frattempo, con la mano, accarezza la mia passerina.
Quando è entrato completamente si ferma per un istante e poi inizia a muoversi dolcemente, mentre continua a torturarmi il clitoride.

‘ Sei proprio una puttana! Dai il culo al primo venuto!’ mi sibila negli orecchi’.nella sua voce non c’è rimprovero, né derisione’.solo compiacimento per esserci riuscito!
‘ No!’ mi ribello ‘ Non al primo venuto’.ma a te!’
‘ Allora lo darai solo a me’.e sarai la MIA puttana!’ prosegue ansimando e accelerando il ritmo.
I movimenti e queste parole mi eccitano a tal punto che un nuovo orgasmo mi sgorga. Lui se ne accorge e accompagna ogni colpo con la parola :’Puttana! Puttana! Puttana!….’ fino a che anche il suo piacere esplode e si svuota nelle mie viscere.

Infine si accascia esausto su di me’.e ci abbandoniamo entrambi sudati, ansanti ed abbracciati , sul tappeto persiano della presidenza, un bel tappeto persiano’..Afshar’.nella penombra di un tardo pomeriggio di autunno’

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