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Racconti Erotici Etero

Professoressa ciuccia cazzi

By 19 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono le 7 del mattino e anche oggi , un giorno come tanti (pensavo), mi preparo per andare a scuola.I miei alunni, che quest’anno hanno la maturità
devono fare la prova d’esame della mia materia (inglese) visto che sono interna di commissione. Mi vesto come sempre, decoltè 7 cm,
jeans stresso e camicia a maniche lunghe e il solito perizzomino da lavoro con cui sto comoda . Mi guardo
allo specchio e come tutte le mattine mi trovo molto attraente, ma non una puttana da strada. In fondo sono sempre una donna di 40 anni magra, soda e
tonica, anche se sinceramente, non del tutto appagata dal mio uomo.

Mi avvio a scuola con molta calma, parcheggio ed entro a passo molto spedito. Sento come sempre gli occhi a dosso del bidello, che mi ero scopata
mesi prima,ma questa è un altra storia. Entro in classe ed alcuni alunni già sono dentro, altri stanno arrivando. Piano piano si mettono hai posti.
Io inizio a consegnare i fogli, non permettendo a nessuno di vedere prima del previsto le domande.
Passo tra i banchi e noto Marco che mi squadra da capo a piedi. Lui è classico ragazzo a cui tutte le ragazzine vanno a presso, alto, magrissimo,
ma molto muscoloso, poiché fa nuoto agonistico, sempre in disparte, occhi verde chiaro. Insomma diciamocelo, uno di quei ragazzi che una botta se
la meriterebbe proprio , ma tutte le volte mi ripeto che non posso.

Inizia il compito tutto trascorre tranquillamente, stranamente nessuno copia, o almeno io non me ne accorgo. Alla fine del compito mentre li sto ritirando
uno da uno dico ” chi volesse sapere subito il risultato può rimanere, ho mezzora di tempo libero, essendo un compito a crocette lo posso correggere
subito. Per mia fortuna rimangono in pochi, 23 oltre Marco. si mettono tutti in piedi ai miei fianchi.Inizio a correggere il primo e metto il voto, inizio
il secondo, ma il silenzio della correzione viene rotto dal suono di una macchinetta fotografica che scatta una foto. Mi giro di scatto per rimproverare
chi stava facendo una foto , ma non potevo sapere che il fotografo fosse proprio Marco e il soggetto della foto fosse il mio fondo schiena.

Infatti il maiale aveva notato che il pantalone mi era un po’ calato e stando seduta permetteva la visione del mio bel culetto e del perizoma nero che portavo.
Infuriata prendo il cellulare dalla mano di Marco, lo sbatto sulla cattedra e mando tutti fuori dall’aula. Inizio a sbraitare piena di rabbia contro Marco
domandandogli cosa avesse in mente, se fosse impazzito, come si permettesse. Ma lui non risponde, si chiude in se stesso e inizia a piangere preoccupato.

Vedendo la situazione smetto di sbraitare e decido di sfruttare l’occasione a mio favore per soddisfare le mie voglie perverse. Gli faccio cancellare l’immagine,
lo invito a parlare con più calma a casa mia, e lo intimo di dire a chiunque lo domandasse ” che rischiava la sospensione e basta” ,che non era stato invitato a
casa mia”. Gli lascio numero e via, e lo caccio via (fintamente arrabbiata), lui ovviamente obbedisce con un muso che arrivava a terra.

Torno a casa e di fretta mangio pensando a ciò che avevo fatto, ero preoccupata, e se mi avessero scoperta? e se lui lo raccontasse in giro? verrei licenziata
in tronco e mio marito mi lascerebbe. Mentre questi pensieri mi attanagliavano la mente mi ero cambiata, mi vesti veramente come una puttana, decolté altissime
calze autoreggenti, gonna stretta con spacco laterale e sbottono la camicia in modo che di veda bene il seno.

Sono appena le tre ed il ragazzo citofona, gli apro subito e lo faccio salire. Gli apro la porta lo saluto come se nulla fosse, ma per lui non è cosi, alla mia
vista, vestita in quel modo rimane a bocca aperta. Lo faccio accomodare ed iniziamo a parlare, del più e del meno, poi degli esami. Io mi siedo davanti a lui al
tavolo della cucina e cerco di stringere il seno il più possibile in modo che si veda bene dalla scollatura, e a giudicare da come le fissa probabilmente mi è
anche uscito un capezzolo. Mentre continiuamo a parlare decido che prima di scoparmelo lo voglio stuzzicare ancora un po’. Preparo il thè e mettendomi ai fornelli
sono girata di spalle rispetto a lui. Cerco di abbassarmi più volte possibili, per la spazzatura, per prendere i saponi, per prendere lo straccio, per spostare
la sedia .E anche qui il ragazzo, sembra accusare il colpo ma cerca di darlo poco a vedere. Allora lo invito a sedersi sul divano Perché stavo per portare il thè.

Il ragazzo si alza con notevoli difficoltà, per nascondere un erezione , che con quel pene, non si può nascondere. Si va a sedere, evidentemente in imbarazzo e
poi cerca di nascondere l’arnese come può. Io invece lo voglio far morire, porto il thè a tavola e inizio a parlare dell’accaduto e gli domando
” Marco ma perché mi hai fatto una foto del genere”
Lui non cerca di rispondere ” bhe….sà… lei è molto bella…e io sono in un periodo della vita…in cui …come dire… gli ormoni poco si controllano”
e io ” ma marco lo capisci che io potrei essere tua madre?” gli dico appoggiandogli la mano sul ginocchio con finta innocenza
” lo so prof. ma…lei…. anche ora… è davvero splendida” e lo dice cercando di nascondere l’evidente erezione con il braccio.
Lo guardo, gli guardo il braccio e lo sposto. Continuo a guardare quella salsiccia di carne attraverso i pantaloni e poi continuo incominciandogli a stsofinare la mano
sul pacco ” è questo che ti fa provare la tua prof ad ogni lezione? ” Lui visibilmente non sa che dire, non pensava di certo ad una situazione simile
” èèèè….. si prof… ogni lezione ”
Presa da un raptus di violenza estrema, gli sbottono i pantaloni in mezzo secondo e senza neanche dargli il tempo di capire cosa stesse succedendo
ho già in bocca il suo cazzo, e sto cercando di ingoiarlo tutto, ma riesco ad arrivare a poco più della metà , tanto è grosso. Inizio a succhiarlo con una tale forza
e velocità che il ragazzo sembra stia già quasi per venire, ma non lo farò durare cosi poco. Mi fermo di botto, mi alzo la gonna e mi dirigo verso il tavolo
mi metto a pancia all’aria e a gambe aperte esclamo ” scopami, sono la tua professoressa puttana!”
Il ragazzo non se lo fa ripetere neanche una volta che già è dentro di me, e mi fa sentire ogni centimetro del suo cazzo,ed afferrandomi per le gambe mi fa capire
a cosa sono serviti anni di nuoto. Me lo sbatte dentro con una tale forza che mi fa venire almeno 4 volte di fila in pochi minuti. Ma purtroppo mi sbora dentro.
Lui esce e si va a sedere nuovamente sul divano quasi sfinito (pensavo), ma io non soddisfatta per niente , mi masturbo per qualche secondo e poi gli dico ” pensi sia
già finita qui? come minimo oggi verrai altre 2 volte” mi alzo e mi vado letteralmente ad impalare da sola sul suo cazzo , dandogli la schiena. Mi muovo su di lui
come un infoiata, lo voglio dentro, faccio dei grandi affondi, dalla punta scendo di botto facendo entrare tutta l’asta dentro di me. Questo mi fa urlare come un’ossessa.

Evidentemente però anche al ragazzo non basta visto che mi solleva e mi sbatte contro il muro, alzandomi una gamba. Mi scopa bene anche se sta visibilmente scomodo,
infatti decide dopo poco di sollevarmi completamente per aria e scoparmi con una tale virilità ,che ogni donna vorrebbe vedere dal proprio uomo. Continuiamo cosi per
diversi minuti, che per me furono indimenticabili, fino a che, giustamente, stanco il ragazzo mi fa scendere. Io da brava puttana ho promesso che lo farò venire
altre 2 volte e manterrò la promessa. Decido allora ,visto che già mi aveva sborato in fica, di farmi completare i buchi.
Mi levo la gonna, mi vado a posizionare a novanta sul tavolo e gli dico ” ora tocca al mio culetto!” aprendogli il mio buchetto con le mani.
Anche questa volta il ragazzo non si fa pregare, e sempre con una certa virilità mi entra in culo , facendomi anche molto male, visto che non avevo mai sentito un cazzo
cosi grosso nel culo. Mi domina a dovere, mi prende per i fianchi, poi per i capelli, poi per il seno, non smette mai, sembra quasi una macchina e questo mi fa venire
numerose volte. Anche qui continiuamo per molti minuti finché sfinito mi scarica dentro dei fiotti caldi di sperma.

Fu fantastico sentire il suo sperma colarmi sia dalla fica che dal culo.
Il povero ragazzo veramente sfinito si stende sul divani, io allora colgo l’occasione e mi vado a mettere con la fica sulla sua bocca, mi piego e prendo in bocca il suo
membro cosi da creare uno splendido 69. Anche con la lingua mi fece venire molte volte, io in tanto succhiavo. succhiai per una mezzora buona, mi facevano malissimo
le guance. Ma fu una vera soddisfazione quando in preda agli spasmi mi sboro in bocca tutto lo sperma rimasto. Appena finito il ragazzo si rivesti e io lo accompagnai
in vestaglia alla porta. Lo bacia e gli dissi
” ora puoi decidere, beccarti una sospensione per quella foto e rischiare l’anno, o continuare a scoparti la tua prof troia tutte
le volte che vuoi e prendere il massimo dei voti in inglese, fammi sapere la tua scelta ;)”

secondo voi cosa scelse ?

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