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PROFUMO DI….PIEDINI

By 22 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Ore 7.00, suona la sveglia, che palle, un’altra notte agitata, come sempre. Mi giro nel letto, passo una mano sulla  mia pancia, ma non è li che voglio andare, mi accarezzo il seno, già turgido, con i capezzoli dritti e piacevolmente gonfi.  Poi scendo con la mano, e mi accarezzo il perizoma,che come al solito è bagnato, e non di sudore. Inizio a strofinarmi, girandomi nel letto impazzendo, spingo il perizzoma dentro la mia passerina con un dito, mi volto nel letto e inizio a tirare il perizoma in modo da stimolarmi il clito, poi mi metto a pecora sul letto e come una pazza mi inizio a masturbare forte, solo al clitoride ed in poco tempo vengo travolta da un orgasmo fortissimo. Poi mi alzo dal letto , ho bisogno di fare una doccia. Merda, oggi tolgono l’acqua nella casa!! Dovevo farla prima delle 7.00; porca vacca, ora mi tocca uscire così, col mio corpo che emana chiari profumi di donna, e con i piedini che di certo non profumano di rose. Vabbè mi avvio all’uni, è tardissimo.in metrò mi osservano tutti, ma cos’hanno sempre da guardare???la mia gonna è forse corta? Mi piace essere provocante e maialina, e allora? Mi siedo, senza accavallare le gambe, facendo vedere il mio perizomino nero ma molto trasparente.  Un ragazzo mi guarda fisso, ma la cosa mi stupisce, perché non cerca di vedere come sia il mio pelo ,.ma attonito fissa i miei piedini, avvolti dalle mie ballerine nere. Li guarda e noto che il suo pantalone si ingrossa..Poi vedo che si avvicina, oddio penso. Invece si appoggia al palo porta locandina della metro, accanto a me. Quasi mette il suo jeans davanti alla mia bocca, poi si mette contro al palo con le gambe e guardandomi sempre i piedi, prova piacere a sbattere con il suo membro sul palo. Sono  talmente vicina che sento l’odore del suo pene, sento il profumo della sua eccitazione, avrei voglia di prenderglielo un po’ in bocca, ma lui pensa solo ai miei piedi. Sono arrivata, è la mia fermata, peccato per lui;  mi alzo e gli sussurro all’orecchio “ Non sai cosa ti sei perso e….sapessi come son dolci da leccare!” ; poi scendo di corsa ridendo e sculettando. Lui mi guarda eccitato, ma ormai è tardi, le porte si chiudono ed io mi dirigo in aula.

 

Ci siamo, la solita lezione noiosissima, la solita aula piccolina, i soliti venti sfigati me compresa che seguono ancora lezioni così pallose solo per esercitarsi e fare esercizi con la professoressa.
Mi annoio e inizio a disegnare i miei sogni eccitanti; fa caldo , sarà per i disegni che prendono vita, di me e lei intente a darci piacere a vicenda con penetrazioni di oggetti vari e grandi giochi di baci e lingue. Forse anche il fatto che fuori oggi ci sono 40 gradi. Insomma, mi metto a mio agio, spalanco un po le gambe, così da far prendere aria al mio poco pelo che ho e soprattutto alle mie umide mutandine. Poi mi sfilo anche le ballerine. Così evito di aumentare il sudore ai piedi, non lavati da ormai 2 giorni. Tutt’un tratto sento sfiorare la mia pianta del piede…non capisco che cosa sia, guardo ma non vedo nulla. Passa qualche minuto e stavolta sento della pelle sfiorarmi la pianta del piede….mi sembra un dito, no, forse una mano…che dico…o mio dio, è un naso che mi accarezza la pianta del piede. Mi prendono dei brividi lungo la schiena e non capisco come mai, ma soprattutto sento nel basso ventre un eccitazione pazzesca, come quando una mano mi attraversa le cosce puntando alla mia figa. Oddio….è meraviglioso….ma si interrompe immediatamente. Mi volto , e Laura i guarda ridendo. Non riesco a dirle nulla, ma ho una voglia matta di toccarmi. Eccitata da quello strano piacere di un naso che sfiorava le piante dei miei piedini, mi inizio a passare una mano tra le cosce, scendo pian pianino e entro sotto la gonna…So già che son fradicia, ma ho voglia di godere.. inizio a spostare con un dito le mutandine ma ad un certo punto la prof mi chiama a fare un esercizio, ma cazzo volevo dirle, proprio ora che mi stavo per infilare due dita dentro? Mi alzo, e di fretta cerco di infilarmi le scarpe. O cazzo, le mie scarpe, dove sono , non ci sono più!! Panico, non so cosa dire, arrossisco di botto. Ehm…..Prof ….ecco….ho un problema, vede….non so….sono scalza
La prof non crede ai suoi occhi e pensa che sia una mia trovata per metterla in imbarazzo davanti a tutti. Dice che la lezione è finita, e mi porta via con lei, mi prende per un braccio, come se fossimo all’asilo. Io intanto sento i piedi sul freddo pavimento, mi sto anche sporcando tutte le piante dei piedi, ma lei mi fulmina con lo sguardo , mi da una sonora pacca sul sedere e mi dice di stare zitta.

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