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Racconti Erotici Etero

prossima fermata…

By 1 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Lavoro come segretaria in uno studio legale. Sono costretta a viaggiare ogni giorno, da 2 anni, sempre con la stessa compagnia di trasporti. Gli autisti sono tutti carini, giovani, simpatici…ma c’è n’è uno in particolare….M.

Biondo, occhi blu furbi, altissimo…sempre gentile con me, sempre simpatico. Spesso prima di salire sull’autobus mi offriva il caffè…io gli raccontavo di me, della mia crisi col mio ragazzo. Lui dei primi mesi da uomo sposato. Eravamo diventati amici insomma…o almeno credevo!

Una mattina perdo la prima corsa, lui è lì, ci vuole almeno un ora prima che parta. Salgo sul’autobus perchè fa freddo…chiacchieriamo un pò…ha uno sguardo diverso…ma mi dico che è solo la mia immaginazione, d’altronde è sposato da pochissimi mesi.

Mi accompana in studio, è così gentile da farmi scendere proprio davanti al portone. Salgo. Dopo pochi minuti sento il trillo di un sms. Leggo. “con quella gonna sei fantastica, la prossima volta te la strappo si dosso. M.”. Non ci credo…è lui…cominciamo una fitta conversazione via sms, temo mi stia prendendo in giro…non so come gli rivelo che il giorno seguente sarò sola in ufficio..ma che sto facendo??? Flirto con un uomo sposato? E il mio ragazzo dove lo metto? Ma non riesco a fermarmi…lo invito.

Il giorno seguente indosso un tubino grigio…e faccio particolare attenzione all’intimo ed ai collant…continuando a mentire a me stessa, dicendomi che non accadrà nulla, berremo solo un caffè… E’ puntalissimo. Io nervosa come un adolescente al primo appuntamento. Gli mostro lo studio, le foto che ho sul pc, cerco di ingannare il tempo…lui mi è sempre più addosso. Mi dice di alzarmi dalla scrivania, lui poggiato al muro, io davanti a lui, attratta da quel corpo come una calamita. Gli dico con un filo di voce che stiamo facendo una cazzata, lui dice “lo so” e mi bacia. Un bacio bellissimo, mi prende il viso tra le mani, riesco a stento a mormorare un “no” soffocato mentre continuando a baciarmi mi trascina nella sala riunioni. Ora sono io appoggiata al muro, mi slaccia il vestito, lotta un pò col reggiseno: le sue mani prendono i miei seni, li bacia…li lecca….lo tocco, è durissimo e vado su di giri! Non smette nemmeno un attimo di baciarmi e toccarmi…non credevo di piacergli così tanto.

Squilla il telefono…oh Dio! questo è uno studio legale…devo rispondere…provo a staccarmi da lui, ma lui non mi lascia, mi fa girare, la mani poggiate alla scrivania…ed entra dentro di me da dietro…non è più tanto dolce, siamo eccitatissimi, a stento riesco a non gridare dal piacere. Raggiungiamo insieme l’orgasmo, esce fuori da me e mi inonda la schiena di sperma bollente…Mi bacia la nuca, mi pulisce con dolcezza, poi mi bacia ancora…Giuro, non capisco più nulla…Mi dice che dobbiamo trovare un altro posto, mi vuole ancora…io ormai sono inerme…pendo dalle sue labbra…e aspetto una sua chiamata.

Ormai sono ufficialnte l’amante di un uomo sposato.
…e che avremmo un bel po’ di tempo tutto per noi: basta che io salga sull’autobus alla solita fermata, all’ultimo orario.

Chiamo il mio ragazzo e gli racconto una balla, figuramoci se quello si accorge di qualcosa.

Fa così freddo, quando salgo sull’autobus ho le guance rosse. Lui mi saluta come se nulla fosse, ci sono diversi passeggeri. Ma dallo specchietto non fa altro che guardarmi. Giunti alla meta scendono tutti, forse nemmeno si accorgono che io sono rimasta seduta. M. parcheggia in una zona appartata, lasciando acceso il riscaldamente e spegnendo le luci, e senza dire una parola mi prende per mano e mi accompagna verso i sedili posteriori. Mi spoglia velocemente, siamo eccitatissimi entrambi.

Mi fa mettere supina sul sedile. Mi bacia con ardore, la lingua quasi in gola. Mi dice che sono bella, che non ha fatto altro che pensare ai miei seni. Io li stringo fra le mani e lui prende a leccarli freneticamente, prima uno e poi l’altro’e mi entra dentro. Finalmente posso gridare di piacere, nessuno può sentirci. è fantastico, si muove dentro di me per un tempo che mi sembra eterno e nullo allo stesso tempo’ma non mi fa venire.

In un attimo mi fa girare, ho il seno schiacciato contro lo schienale del sedile. E lui di nuovo dentro la mia figa, sono così bagnata’ma non ho alcun pudore, mi muovo con lui per trarre tutto il piacere possibile. Lui si china verso di me, avvicina le labbra al mio orecchio e comincia a sussurarmi parole dolci e sconcezze. Mi chiede se voglio la sua sborra, se la voglio tutta. Io stringo un po’ la vagina, sento che gli piace, soffoca una risatina e mi sussura ‘lo sapevo che eri così”

E di nuovo mi gira, difronte a lui, questa volta non mi sta addosso, è in piedi. Mi entra dentro, con più forza, entra ed esce’e mi chiede se voglio la sborra. Vuol sentirselo dire. Io lo guardo negli occhi, è come se facessi l’amore con lui da una vita, gli dico ‘si, voglio la tua sborra’. Stringo ancora la vagina, capisce che sto venendo. Mi sussurra ‘prenditelo tutto’, io comincio ad urlare per l’orgasmo che mi scuote fino all’anima’lui tira fuori il suo pene bellissimo e gode, inondandomi la pancia e schizzando ovunque.

Si accascia su di me, sento solo i nostri respiri’ed il rumore del condizionatore! Realizzo che siamo su un autobus!!! Scoppiamo a ridere, dobbiamo pulire e ricomporci.

Poco dopo risalgono i passeggeri, ignari di quei due che fanno finta di nulla. Lui autista, lei utente.

Mentre scendo, giunta a destinazione, mi sussurra ‘ti chiamo io’.

Lo so. E la prossima volta lo trovo io un bel posto.
…non ci vedevamo e sentivamo da una settimana. Dopotutto era il primo Natale che passava con la neo-moglie.

Lo invito a venire da me, ho un piccolo monolocale. Ci incontriamo per strada, io davanti, lui dietro, come se non ci conoscessimo. Entriamo nel portone con fare indifferente, aspettiamo l’ascensore..una volta dentro mi prende il viso tra le mani e mi bacia con passione. Continua a baciarmi sul pianerottolo, faccio fatica ad aprire la porta. Non mi ha detto una parola, vuole solo spogliarmi e fare l’amore con me. Ed anche io non aspetto altro.

Quasi cadiamo sul letto, abbracciati, non lascia pace ai miei seni, li tortura…ma che piacere! Entra subito dentro di me, dice che gli è mancata la sua “passeggera troietta”, io rido mentre il piacere comincia a salire. Mi dice di aspettare, non vuole farmi venire.

Mi mette a pancia sotto, entra di nuovo nella mia figa…si stende sopra di me…entra ed esce, piano, molto piano…ogni colpo è una scarica di puro piacere…porta due dita alla mia bocca…le bacio e le succhio come fossero un dolce sublime…

Come se non avessimo peso, senza uscire dalla mia cavità, si gira, mi ritrovo impalata…è enorme, faccio su e giù, ma quasi non ce la faccio, ho bisogno di poggiarmi al suo petto, poso il capo sulla sua spalla…mi sussurra di stringerlo nella vagina…e godo in maniera prolungata. Sono scariche elettriche…e lui continua a dirmi “prenditelo questo orgasmo, è il mio regalo di Natale”.

Sono di nuovo pancia su, lui in ginocchio tra le mie gambe, le mie piante dei piedi sul suo petto. Mi dice quanto sono bella mentre mi sbatte…mi chiede dove voglio la sua sborra…quasi urlo che può fare quello che vuole. Un rantolo mi fa capire che sta godendo, la conferma la ho quando lo sento uscire e il suo liquido caldo finisce sul mio seno e sulla mia pancia. Me lo spalma, mi dice che sono ancora più bella adesso, facendomi sorridere. “Tutta la compagnia vorrebbe scoparti, solo io posso” dice orgoglioso.

Ci rivestiamo, tra un bacio e l’altro; mi dice che questi giorni mentre io sono in ferie, lui è di servizio sul “nostro”autobus e che la notte ormai non dorme pensando a quella sera. Lui non sa che io lo penso anche di giorno…

Scendiamo giù, e come due semplici conoscenti ci salutiamo.

La sera stessa, il trillo di un sms mi porta il cuore in gola “non faccio altro che pensare a quando mi hai succhiato le dita…”. Capisco al volo cosa vuole, lo prendo un pò in giro, scrivo che certi trattamenti speciali deve meritarseli. Il messaggio successivo è chiaro “la prossima volta voglio il trattamento completo”.

Non vedo l’ora che sia la prossima volta!

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