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Racconti Erotici Etero

Provaci ancora Sam

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ l’unica frase adatta, se vuoi , devi provarci, provarci sempre, provaci ancora SAM vedrai che otterrai, non sempre, ma più spesso di quello che credi.

Katia non &egrave bella, piuttosto grassoccia, con due tettone grosse e grasse, ma quel grasso che non dispiace, o meglio a seconda di come si veste.

Ieri, lei si &egrave messa un vestito intero, con gonna larga e comoda, &egrave entrata nel suo ufficio, come sempre dalla pausa di pranzo piuttosto in anticipo, anche io arrivo qualche minuto prima, così mi distraggo giocando a solitario col computer.

La sua stanza &egrave vicino al mio ufficia, teniamo le porte aperte per non rimanere isolati dal mondo, quando sento la sua voce:

aiuto, mi cade tutto, aiuto c’&egrave chi mi può aiutare?

Entro di corsa richiamato dalle sue parole che chiedevano aiuto, e la vedo che &egrave tutta appoggiata a gambe e braccia larghe dentro l’armadio dove tiene il suo archivio.

Katia? Che hai fatto? Hai bisogno?

Si Carlo, per favore aiutami, mi cadono tutti i fascicoli, li tengo con il mio corpo

La visione di lei appoggiata con il suo clone in arcuato, mi ha fatto andare il cervello in tilt, nel senso erotico.

Mi sono avvicinato a lei e le ho sistemato subito i fascicoli più alti, le ho tolto sei cartelline da sopra la testa che stavano per caderle addosso, insomma in pochi attimi ho messo in sicurezza la cosa.

adesso sei libera di rischi di cadute, puoi sistemare il resto

ma che dici, aiutami ancora, che con il corpo tengo tutto il resto

allora mi avvicino a lei e capisco che lei sta veramente facendo da muro a tutti i fascicoli del suo archivio, per poterli togliere quelli più complicati mi appoggio totalmente a lei, con il mio membro le struscio il suo culo, e subito lui diventa rigido, allora facendo apposta, ne approfitto per farglielo sentire bene

vedo che questa posizione ti ha sensibilizzato, e parecchio

più che vedere dovresti sentirlo bene

e senza aspettare altro lascio un fascicolo e le prendo le tette in mano e gliele stringo forte, e nel frattempo con un colpo di reni faccio come se glielo dovessi infilare dentro

ma che fai? Ne approfitti per toccarmi

&egrave la paga per il mio aiuto, e poi così sei arrappnnte in questa posizione

senza aspettare altra sua risposta con una mano scendo verso la sua figa, entro sotto la sua gonna, e senza indugio le calo le mutande, alzo la gonna e subito mi appoggio su di lei

cosa vuoi fare ora, ne approfitti proprio della mia istabile posizione

Certo, mica vuoi chiamarmi fesso?

E mentre le dico questo velocemente, tiro fuori dai pantaloni il mio uccello e glielo appoggio alla bocca della sua figa

posso entrare così?

In che senso?

mica rischi niente?

No prendo tutte le sere la pillola

Allora senza remore faccio entrare il mio pisellone dentro la sua figa, non ha bisogno di niente, lubrificazione, stimolazione, quanto &egrave grande basta per farlo entrare con una leggera spinta.

Appena entrato del tutto mi fermo, le stringo di nuovo le tette, le cerco i capezzoli, che sono grandi, e comincio a stimolarle il piacere sui capezzoli. ma lei vuole sentire il mio attrezzo, in quanto si muove all’indietro per invitarmi a muovermi.

senti pupa, per me &egrave stato così eccitante che se mi muovo subito, esplodo alla svelta.

e tu muoviti, che anche a me ci vuole poco per provare piacere

Pensando anche al fatto, che avrei avuto poco tempo, per non rischiare l’entrata di altri colleghi, ho iniziato a muovermi avanti indietro, prima lentamente e poi sempre più veloce, con lei che mi incitava a farlo.

dai più forte, spingi più forte, voglio sentirti più forte, si vengo, vengo, vengo

e mentre lei mi diceva questo, anche io la riempivo la figa del mio liquido, con un orgasmo lunghissimo.

Dai Carlo, io sono venuta, anche te ti ho sentito, rimetti tutto a posta, che non vorrei che arrivasse qualcuno

Così ho rimesso dentro il mio uccello tutto bagnato anche del suo liquido, le ho rimesso le mutande a posto e velocemente, le ho tolto i quattro fascicoli pericolanti, a questo punto lei era libera di sistemare il resto.

Mi sono allontanato per controllare che nessuno fosse in vista, così lo era, allora, mi sono voltato verso di lei per salutarla.

ciao Carlo, e grazie, grazie di tutto

ciao Katia, se hai ancora bisogno di me sono di qua

Chissà se capiterà ancora, chissà se a lei &egrave piaciuto, chissà

Ancora, solo che se non ci provavo non sarebbe successo niente, quindi come dice il titolo del film: provaci ancora SAM

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