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PROVOCAZIONE……FASE TRE

By 1 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

PROVOCAZIONE’..FASE TRE
La mattina successiva sono uscita in giardino e mi sono fatta vedere spesso gironzolare, il ragazzo non si vedeva, però io sentivo che c’era, da qualche parte c’era!
Faccio qualche lavoretto, mi espongo’ho indossato di proposito un pantalone fuson quasi un pantacollant molto leggero, una maglietta leggera a V molto scollata senza reggiseno, naturalmente le mie mosse erano tutte studiate, piegamento in avanti con esposizione del culo nell’immaginario di una pecorina, poi accucciata con esposizione dell’apertura della maglietta e di conseguenza seno ben in vista’insomma roba di questo modo!!!!!!
Non si vedeva’.ma c’era, secondo me c’era.
Rientro in casa e da una finestra laterale del salone lo vedo’.avevo ragione io, c’era’.. &egrave li vicino al muro che fa finta di nulla ma guarda con insistenza verso la finestra della camera, si allontana un po’, veste pantaloncini corti e t-shirt, decido’..vado in camera!….. entro mi dirigo verso l’armadietto, lo apro, tiro fuori un vestitino, mi giro e faccio un po’ di passerella facendo finta di provarmi il vestito davanti allo specchio’.eccolo che appare, piantato vicino al muretto, mi sfilo la maglietta dandogli le spalle, non riesco a vedere cosa succede ma vado avanti, tiro giù i pantaloni e resto in mutandine, sempre girata di spalle mi infilo dall’alto verso il basso il vestitino, sculetto un po’ per farlo scendere’senza girarmi esco dalla stanza e mi avvio verso l’uscita ed esco fuori nel giardino, lui &egrave lì, sembra sorpreso ma io non gli di tempo di esserlo e mi avvicino (diciamo) alla sua postazione’&egrave impietrito’.mi accosto al muro e guardo dall’altra parte, ha i pantaloni abbassati, diventa rosso come un peperone, poi sbianca come se gli stesse per venire un collasso’.. lo tranquillizzo dicendogli: ‘guarda che sono due giorni che lo vedo in quelle condizioni quindi non ti spaventare perché io, di solito, non li mangio!!!”..sembra rilassarsi un po’, solo che, penso per l’emozione o la paura o cos’altro, gli si &egrave abbassato’..sorrido e gli dico ‘ha avuto paura di me?…si &egrave ritirato!”lui non risponde, penso che volesse rispondere ma non ce la fa.
Passo, decisamente, all’attacco e gli chiedo chi &egrave con lui in casa e se può uscire!
Mi risponde che &egrave solo e che i genitori torneranno a sera, lui a pranzo si recherà dai nonni che abitano a circa un km’..’anche io sono sola a casa’ gli dico ‘dai ti apro il cancello e vieni di qua, stiamo un po’ insieme”.. tentenna un po’,aggiungo ‘dai tirati su i pantaloni che a me vederlo in quel modo mi fa senso, mi sembra un topolino e io dei tpoi ho paura’ e sfodero un sorriso che lo convince e n on solo a tirarsi su i pantaloni ma ad avviarsi verso l’uscita di casa’.e siccome io ragiono e lui, sicuramente, no gli dico di prendere le chiavi di casa altrimenti non potrà rientrare’.e, che in effetti, aveva già dimenticato.
Lo faccio entrare in casa, lo invito a sedersi sul divano e gli chiedo che tipo di bibita gli posso offrire, mi chiede un’aranciata che io gli servo prontamente, mi prendo anche io una bibita e mi siedo su una poltrona di fronte a lui, stando molto attenta a non scoprire le gambe più di tanto (devo farlo soffrire un po’, altrimenti non c’&egrave gusto, il mio sadismo in tal senso si fa strada), stringo le cosce in modo che non passi un filo d’aria fra di esse e, di conseguenza, non &egrave possibile vedere nulla’.lui però sbricia, si vede che cerca di sbriciare’.parliamo del più e del meno, mi dice che lui &egrave l’unico figlio della coppia a noi confinante (tra l’altro solo da pochi mesi, tanto che io li avrò visti si e no un paio di volte), il suo papà fa il rappresentante di commercio, la madre &egrave impegnata spesso con conferenze, non so di preciso cosa faccia, ma in casa praticamente ci sta pochissimo, lui studia presso un convitto di suore in un’altra città, quindi sta a casa solo per le varie vacanze scolastiche”. comincio piano piano ad aprire leggermente le gambe, le accavallo, non vedo, naturalmente, cosa mostro però vedo i suoi occhi e capisco cosa vedono, il vestito si tira in su, le gambe si scoprono sempre di più, lui si agita e i pantaloncini gli si gonfiano, comincia ad essere pronto, mi alzo e mi vado a sedere vicino a lui, senza dire una parola, gli metto una mano sopra ai pantaloni e stringo con delicatezza ma decisa il cazzo che si sente attraverso la stoffa dei pantaloni’.lui geme allunga le gambe, io non resisto e gli tiro giù i pantaloni, metto a nudo il suo cazzo, glie lo meno un po’, lui si dimena e si contorce, lo voglio fa godere subito, quindi accelero l’intensità del mio massaggio, ancora qualche colpo deciso e parte con una sborrata colossale, schizza sperma a flutti, si dimena, inarca la schiena e mostra tutta la bellezza del suo cazzo, non riesco a resistere mi chino su di lui e lo prendo in bocca, non ha il minimo cedimento, lo spompino, lo succhio, mi scopo la bocca mi si punta in gola, gli prendo le mani e le accompagno dietro alla mia nuca’lui capisce e mi tira il viso a se, fa entrare ancora di più il cazzo in bocca, sono quasi senza respiro, mi fermo un attimo e inspiro aria dal naso, non ho nessuna intenzione di sfilarlo dalla bocca’.cristo, penso, lo mangio adesso lo mangio e gli do dei morsetti facendogli sentire leggermente i denti sul cazzo’.oh’rischio di rompermi i denti, &egrave un marmo!!!….lo succhio ancora, poi lo sfilo dalla bocca, mi metto in piedi davanti a lui e tiro sul il vestito, mi sfilo le mutandine’sono nuda, nuda davanti a lui, i suoi occhi sono stralunati, &egrave come impietrito’..lo faccio mettere in piedi, gli sfilo la t-shirt’nudo anche lui’completamente ndi uno di fronte all’altra, il suo cazzo e gonfio come una bomba che sta per esplodere, non riesco a scappellarlo proprio bene, gli chiedo se &egrave vergine, annuisce, mi avvicino sempre più faccio aderire il mio corpo al suo,comprimo le mie tette sul suo torace, con una mano accompagno il cazzo fra le mie gambe, lo stringo fra di esse e comincio a scoparlo’erano anni che non facevo un fracoscie, aggrappo le mie mani sui suoi glutei, lo invito a fare altrettanto con me, esegue senza tentennare’.sento il suo cazzo scorrere sulla mai vagina, &egrave come se mi sorreggesse su una trave’aumento il ritmo, comincia anche lui a collaborare, sta imparando a muoversi’.mi chiede se glie lo faccio mettere dentro’dico di no, quasi mi implora e io sono fermamente decisa a non farglielo fare, glie lo farò fare un’altra volta’.mi dovrà desiderare all’impazzata, gli infilo le unghie sulle natiche e lo stringo forte a me, me ne vengo’urlo un orgasmo da impazzire, lui non resiste più’..sborra’sborra’.sborra”dio come sborra’. urla, si contorce, inarca la schiena, piega un po’ le gambe e me lo da tutto, spinge in vanti come una bestia”quattro, cinque, sei colpi finisce di godere e io che continuo a scaricare tutto il mio piacere, lui non ce la fa più a stare in piedi, lo mollo e lo faccio semidistendere sul divano, ha gli occhi socchiusi, il respiro affannato, &egrave bellissimo, guardo il suo cazzo, bagnato dai miei umori, che si sta afflosciano &egrave bellissimo anche quello’.
Mi siedo vicino a lui e lo accarezzo’. Gli accarezzo il cazzo’&egrave dolcissimo moscio’..&egrave gustoso tenerlo in mano come un passerotto bagnato”.gli prometto che la prossima volta lo faccio scopare’.
Gli offro ancora da bere, ne ha bisogno, ha bisogno di zuccheri, di ritemprarsi”.&egrave quasi mezzogiorno, mi dice che deve andare i nonni lo aspettano”.lo acompagno in bagno e lo faccio lavare, anzi lo aiuto a lavarsi il pistolino (perché adesso &egrave proprio un pistolino) si riveste, io indosso un accappatoio, lo accompagno alla porta e prima che la apra per uscire lo bacio sulla bocca, non lo sa fare, gli chiedo di darmi la lingua e glie la succhio nella mia bocca, mi abbraccia come se volesse ringraziarmi’.gli dico di andare altrimenti”’
Mi chiede quando ci rivedremo, gli rispondo ‘non so, quando vuole il destino”&egrave il mio sadismo che mi fa fare queste cose, ma io so che domani ci rivedremo e, forse, lo sa anche lui.
Vado a farmi la doccia’..l’acqua che mi scorre sul corpo e la doccia puntata sulla figa mi eccita, mi masturbo un pò pensando a quel dolce frutto acerbo”e mi riprometto di farlo maturare’..

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